PROGETTO SCUOLE APERTE: PROPOSTA DI REGOLAMENTO DELLE CONCESSIONI IN USO DEI LOCALI SCOLASTICI FUORI DALL'ORARIO DEL SERVIZIO SCOLASTICO

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1 PROGETTO SCUOLE APERTE: PROPOSTA DI REGOLAMENTO DELLE CONCESSIONI IN USO DEI LOCALI SCOLASTICI FUORI DALL'ORARIO DEL SERVIZIO SCOLASTICO Integrazioni, modifiche e segnalazioni a cura della Commissione Scuola del Consiglio di Zona 2 sulla proposta della Commissione Educazione del Comune di Milano [P. Bocci e E. Strada ] Art. 1 - Premessa Il Comune di Milano vuole favorire la crescita di una città aperta, globale, coesa e protagonista anche attraverso l uso degli spazi scolastici di sua proprietà aprendoli alla città e al territorio, nei momenti in cui non sono utilizzati per scopi didattici o per attività deliberate dal Consiglio d Istituto. Il presente regolamento intende coniugare le risposte del sistema scolastico alle esigenze formative sociali, alle esigenze di conciliazione dei tempi e degli orari, bisogni sempre più complessi, con le istanze espresse dalle cittadine, dai cittadini e dal territorio milanese di promuovere lo svolgimento di attività a carattere culturale, sportivo ricreativo e civico all interno degli spazi delle sedi scolastiche di proprietà del Comune stesso. Per conseguire tale finalità, nel totale rispetto dell autonomia scolastica, ed ai sensi della normativa vigente inerente la facoltà degli Enti Locali di utilizzare i locali delle scuole di proprietà fuori dell orario scolastico, il Comune di Milano vuole rendere sempre più agevole al territorio e alla città l accesso e l utilizzo di tali spazi per le finalità sopra ricordate, fermo restando il principio che gli spazi all interno dei plessi scolastici sono prioritariamente utilizzati dalla scuola stessa. Art. 2 Disponibilità dei locali scolastici 2.1 Categorie di spazi Gli spazi scolastici che possono essere utilizzati per lo svolgimento di attività di promozione culturale, sportiva, sociale, civica e ricreativa sono così individuati: palestre e aule ginniche; auditori, aule magne, teatri; biblioteche, spazi multiuso; cortili, spazi aperti, giardini; ogni altro spazio individuato come disponibile dai Consigli d Istituto. L utilizzo di tali spazi, per le attività sopra indicate, è possibile preferibilmente al di fuori dell orario scolastico e degli altri orari utilizzati per lo svolgimento di attività proprie delle diverse componenti scolastiche e associazioni, gruppi e comitati anche informali collaboranti con esse (come ad es. Collegio docenti, Associazioni e Comitati Genitori, Consiglio d Istituto e di Classe) approvate con delibere del Consiglio d Istituto. 2.2 Termini di presentazione

2 Le Autonomie Scolastiche in base a quanto deliberato dai relativi Consigli d Istituto entro il 31 maggio di ogni anno inviano alla Zona di pertinenza territoriale comunicazione scritta con indicazione: degli spazi e degli orari messi a disposizione per le finalità di cui al precedente articolo; del piano di utilizzo degli spazi deliberato dal CdI per attività scolastiche e/o di ampliamento dell offerta educativa in orari extrascolastici; dei criteri che il Consiglio d Istituto ha stabilito per le assegnazioni d uso degli spazi effettuate. Eventuali necessità straordinarie di utilizzo occasionale per la scuola, che pervengano durante l anno scolastico, devono essere concordate con la Zona di pertinenza, mantenendo comunque la priorità rispetto ad altri eventuali utilizzi già concordati. 2.3 Pubblicazione L elenco degli spazi disponibili di ogni scuola sarà reso pubblico da ogni Consiglio di Zona, per l ambito di propria competenza, entro il 15 giugno, unitamente alle linee d indirizzo per l assegnazione degli spazi, di cui al successivo articolo 4, deliberate da ogni Consiglio di Zona. Art. 3 Concessione dei locali scolastici da parte del Consiglio di Zona Il Consiglio di Zona competente dispone della temporanea concessione a terzi dell utilizzo degli spazi scolastici, sulla base della disponibilità comunicata dalle Autonomie Scolastiche e in coerenza con i criteri di utilizzo stabiliti dai CdI, come previsto nell articolo precedente. Gli spazi scolastici disponibili possono essere richiesti da parte di soggetti terzi: per lo svolgimento di attività a carattere continuativo nell arco dell anno scolastico; per lo svolgimento di attività occasionali. Le domande di utilizzo per le attività a carattere continuativo devono pervenire per iscritto alla Zona competente entro il 1 luglio; la Zona deve rispondere ai richiedenti entro 20 giorni dalla presentazione della domanda. Eventuali richieste di utilizzo degli spazi pervenute al Consiglio di Zona dopo il 1 luglio, saranno valutate in base alla disponibilità residuale di spazi entro. Le domande di utilizzo per le attività sopra citate, dovranno essere corredate da un progetto contenente anche l indicazione delle eventuali quote richieste agli utenti per la partecipazione. Art. 4 Assegnazione degli spazi Nell assegnazione degli spazi scolastici sarà preliminarmente verificata la coerenza dell attività che si intende svolgere con le finalità di promozione civica, culturale, sportiva, sociale e ricreativa proprie del Comune di Milano, secondo quanto indicato all articolo 1. L assegnazione degli spazi deve, inoltre, prioritariamente tenere conto: della coerenza e conformità ai criteri di utilizzo stabiliti dal CdI e della coerenza con il POF di Istituto;

3 della coerenza con eventuali esigenze prioritarie in merito alle attività svolte in orario scolastico ed alle attività svolte dalle componenti scolastiche; della presenza nel territorio cittadino dei soggetti richiedenti; della possibilità di garantire un equa distribuzione degli spazi a tutti i soggetti richiedenti, favorendo l interazione con le altre zone della città; della partecipazione di un minimo di utenti congruo all attività prevista. In tale ambito i Consigli di Zona, dovranno deliberare entro il 31 maggio le linee di indirizzo di assegnazione degli spazi scolastici. Art. 5 Durata della concessione Gli spazi scolastici sono concessi in uso per il periodo richiesto con il termine massimo di scadenza di fine agosto di ogni anno. Il concedente si riserva il diritto di modificare, ridurre e/o sospendere, in caso di sopravvenute esigenze di pubblico interesse, o di risolvere in caso di grave inadempienza o di utilizzo non consono segnalato dalla Dirigenza scolsatica, la concessione di utilizzo degli spazi da parte dei soggetti terzi. Art. 6 Obblighi e oneri a carico dei soggetti terzi utilizzatori dei locali scolastici L utilizzo degli spazi scolastici da parte dei soggetti terzi non deve pregiudicare il buono stato degli stessi e delle attrezzature in essi contenute e non può essere contrario ai fini propri di una struttura pubblica destinata a scopi formativi ed educativi. Non è consentito all interno o all esterno degli spazi concessi in uso il deposito e l installazione di attrezzature, fatti salvi eventuali specifici accordi con il Dirigente Scolastico della struttura interessata. Qualsiasi danno arrecato alle strutture, attrezzature e impianti dei locali scolastici determina l onere a carico del soggetto concessionario del ripristino o del risarcimento entro il termine di 5 (cinque) giorni dalla data di accertamento. Questo punto è stato considerato e segnalato come estremamene critico: i problemi emersi sono: 1) a chi spetta l accertamento e la quantificazione del danno; 2) se è la scuola (dirigente) a dovere accertare e segnalare il danno al CdZ, non è credibile 3) il termine di 5 giorni per l eventuale ripristino; 4) in attesa della quantificazione del danno e dell eventuale ripristino (per alcuni casi potrebbe essere necessario l esclusivo intervento dei settori comunali preposti o di ditte incaricate) o del risarcimento come può la scuola rivalersi e nei confronti di chi per l eventuale impossibilità di utilizzo della struttura? All atto della concessione dell utilizzo degli spazi scolastici, il soggetto concessionario deve provvedere alla costituzione di un deposito cauzionale nei confronti del Consiglio di Zona. [In che misura? Può essere efficace per gli utilizzi continuativi, meno per quelli occasionali (uso di un aula o di un auditorium per conferenza?)] Art. 7 Aspetti gestionali

4 La pulizia e la custodia dei locali scolastici concessi in uso potrà avvenire con le seguenti modalità: a. mediante l impiego di personale già operante nelle scuole; b. mediante l impiego di personale dipendente dal Comune di Milano, appositamente reperito al suo interno; c. mediante affidamento dei servizi a cooperative di tipo B. Nel caso in cui il concessionario vorrà gestire direttamente la pulizia, potrà usufruire di tariffe agevolate, come meglio determinato nell allegato al presente Regolamento. In caso di mancata pulizia dei locali scolastici il Comune di Milano addebiterà al concessionario il costo della pulizia e, nel caso di reiterate violazioni, potrà provvedere a revocare la concessione. L articolo 7 va rivisto attentamente alla luce delle più diverse situazioni che si possono creare. Gli aspetti della pulizia e della custodia già oggi sono quelli che rivestono la maggiore criticità per le scuole: assenza o inadeguatezza della pulizia sono gli eventi che più spesso si verificano e ai quali la scuola deve fare prontamente fronte dovendo utilizzare le strutture nell immediatezza dell utilizzo da parte di terzi. Come tutelare le scuole? Anche la custodia è problema annoso soprattutto per quegli spazi che non dispongono di ingressi indipendenti dal plesso scolastico. È indispensabile ripensare questo articolo in modo stringente e che non lasci adito a dubbie interpretazioni. Art. 8 Oneri del Comune di Milano Nell ambito della valorizzazione delle attività previste nei precedenti articoli, il Comune di Milano si farà carico dei costi relativi a riscaldamento, luce, gas e acqua, strettamente connessi all uso degli spazi scolastici di cui al presente Regolamento. Art. 9 Tariffe L utilizzo degli spazi scolastici, di cui ai punti 2.2A e 2.2B, comporta il pagamento al Comune di Milano di una tariffa, come meglio determinata nell allegato al presente Regolamento, fatte salve le ipotesi di riduzione e gratuità. Il pagamento delle tariffe per ogni concessione è così definito: in caso di attività continuative: il 10% dell importo complessivo all atto del rilascio della concessione, il saldo entro 60 giorni dall inizio dell attività; in caso di attività occasionali: l intero importo all atto del rilascio della concessione. Si ritiene che la richiesta del 50% dell importo all atto del rilascio sia eccessivamente onerosa e penalizzante soprattutto, per le piccole o nuove associazioni che sarebbero in forte difficoltà a sborsare cifre rilevanti spesso mesi prima dell inizio dell attività senza aver potuto ancora raccogliere le iscrizioni (ad es. associazioni sportive, luglio per ottobre). Si può invece anticipare la data del saldo considerando l afflusso delle quote associative. Vanno anche considerate quelle attività laboratoriali (soprattutto per l utenza più giovane e le famiglie) per le quali spesso gli stessi operatori chiedono le quote in modo progressivo e che andrebbero invece favorite. Si ritiene anche opportuna la stipula di concessioni singole per ogni spazio per quelle associazioni che ne richiedano contemporaneamente più di uno. In considerazione delle linee di indirizzo approvate, i Consigli di Zona, relativamente agli utilizzi da parte di associazioni sportive, culturali, civili, sociali, ONLUS ed altre libere forme

5 associative espressive dei bisogni della collettività potranno stabilire le gratuità in coerenza con i criteri d accesso d utilizzo approvati dal Consiglio stesso. Le eventuali riduzioni o gratuità dovranno essere motivate con apposito atto deliberativo. Art. 10 Introiti derivanti dall utilizzo dei locali scolastici Gli introiti derivanti dalla concessione degli spazi scolastici sono destinati: in quota parte del 40% alla scuola cui lo spazio scolastico concesso si riferisce che dovrà reinvestire su progettualità coerenti con le finalità della scuola stessa; a tal proposito i singoli Consigli d Istituto dovranno comunicare alla presentazione della disponibilità di spazi su quali progetti di massima vorranno destinare le quote ricevute [tenendo in considerazione che a maggio le scuole non hanno ancora definito il piano complessivo dei progetti per il successivo anno scolastico]; in quota parte del 50% al Consiglio di Zona di riferimento che potrà utilizzare per valorizzare e sostenere progetti in corso nell ambito delle finalità previste dal presente Regolamento, sviluppo di nuovi progetti e per la copertura delle spese di cui al precedente art. 7; in quota parte del 10% all Amministrazione Comunale per interventi straordinari di pulizia degli spazi scolastici. Art. 11 Responsabilità I concessionari dovranno rilasciare dichiarazione al Comune di Milano di assunzione di qualsiasi responsabilità civile e manleva dell autorità scolastica e dell Amministrazione Comunale per fatti avvenuti negli spazi scolastici durante le ore di concessione, e per eventuali danni a persone e cose di soci o terzi. I concessionari dovranno altresì indicare nella richiesta spazi, il legale rappresentante o un nominativo del responsabile dell occupazione dello spazio stesso. I concessionari dovranno, inoltre, stipulare adeguate polizze assicurative per responsabilità civile contro ogni danno a cose e/o persone che possano verificarsi nel corso delle iniziative da loro organizzate all interno degli spazi della scuola. Art.12 Coordinamento Coordinamento Cittadino Scuole Aperte Il monitoraggio del progetto sarà seguito da un Coordinamento Cittadino, con il supporto della Segreteria Tecnica, composto da funzionari comunali competenti per materia [quanti e di quali settori?], da 1 rappresentante per ogni Consiglio di Zona, 2 rappresentanti per zona delle Autonomie Scolastiche (1 dirigente e 1 presidente di Consiglio d Istituto), che si incontreranno almeno due volte all anno. Segreteria Tecnica Scuole Aperte Il coordinamento Cittadino Scuole Aperte sarà supportato da un apposita segreteria tecnica, con funzioni organizzative e strategiche, da prevedersi all interno dell organigramma del Comune. Il presente regolamento avrà effetto a partire dal 1 settembre 2013.

6 Art. 13 Abrogazioni Con la presente regolamentazione sono abrogate tutte le norme in vigore in materia che risultino in contrasto con il presente regolamento. SCUOLE APERTE ALLEGATO AL REGOLAMENTO PER L USO DI LOCALI SCOLASTICI TARIFFE Locale scolastico Tariffa oraria Tariffa ridotta per assunzione a proprio carico del servizio di pulizia e custodia Palestra oltre 200 mq. 15,00 *10,00 Palestra fino a 200 mq. 10,00 7,00 Aula magna 20,00 *14,00 Aula 15,00 *10,00 Sale biblioteche 20,00 *14,00 Spazi aperti 25,00 *18,00 Le tariffe si intendono comprensive del costo di luce, riscaldamento, custodia, gas, acqua. *costo orario determinato da appalti comunali **costo orario determinato dal settore impianti per l edificio dove ha sede la palestra