Materiali Lezione del 29 ottobre Fonte

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Materiali Lezione del 29 ottobre Fonte"

Transcript

1 Prof. Avv. Giuseppe Losappio Corso di diritto penale II (Q-Z) a.a Materiali Lezione del 29 ottobre 2012 Fonte istigazione_all_uso_di_sostanze_stupefacenti una_pronuncia_di_merito_nel_solco_della_pi re cente_giurisprudenza_di_legittimit_/ Istigazione all'uso di sostanze stupefacenti: una pronuncia di merito nel solco della più recente giurisprudenza di legittimità Nota a G.U.P. Trib. Rovereto, , n. 109 (sent.), Giud. R. Dies, imp. F.M. di Ambra Carla Tombesi 1. Secondo la sentenza annotata la messa in vendita di semi di cannabis, degli strumenti per la loro coltivazione nonchè di monografie illustrative delle modalità di coltivazione ed estrazione dell'hashish da piante di canapa indiana, compiuta tramite distinti siti internet editi e gestiti da un unico soggetto e tra loro collegati attraverso link reciproci, integra il delitto di istigazione all'uso di sostanze stupefacenti (art. 82 d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309). L'imputato non può, inoltre, invocare in proprio favore una ignoranza inevitabile della legge penale (5 c.p.) per essere stato precedentemente assolto per fatti di analogo tenore, qualora le precedenti sentenze di assoluzione non descrivano il fatto reato commesso come lecito ma siano fondate, a loro volta, sulla inevitabile ignoranza della legge penale, posto che il dubbio sulla rilevanza penale del fatto non consente di ritenere scusabile l'errore sulla legge penale. Nella sentenza allegata in calce, adottata all'esito di giudizio abbreviato, il G.U.P. presso il Tribunale di Rovereto, quanto all'elemento oggettivo, esclude che il caso di specie sia sussumibile tanto nella nozione di induzione all'uso di stupefacenti, la quale presuppone un rapporto diretto ed immediato tra persuasore ed indotto all'uso di stupefacenti, non provato nel giudizio de quo, quanto nella nozione di proselitismo che si sostanzierebbe nell'esaltazione e convincimento all'uso di stupefacenti orientati da ragioni ideologiche, concretamente mancanti nel caso di specie. Ritiene, invece, integrata l'attività di istigazione all'uso di stupefacenti come incitamento o sprone che deve essere realizzato, per la prevalente giurisprudenza, pubblicamente ossia, ai sensi dell'art. 266 comma 4 lett. a) c.p., anche tramite stampa o con altro mezzo di propaganda tra i quali pacificamente rientra la pubblicazione sul web. In particolare si evidenzia come il ricorrere di un'ipotesi di istigazione dovrà essere accertata mediante un "giudizio ex ante in concreto" avente come parametri di riferimento la condotta contestata all'imputato e l'uso di stupefacenti. 2. Come già recentemente evidenziato dalla giurisprudenza di legittimità, la pubblicizzazione della vendita di semi di cannabis su un sito internet liberamente accessibile, compiuta dando indicazioni per la coltivazione delle specie offerte e descrivendo gli I Facoltà di Giurisprudenza Piazza Cesare Battisti 1, Bari (Italy) tel (+39) fax (+39)

2 effetti derivanti dal loro consumo, integra il reato di istigazione all'uso di stupefacenti (cfr. da ultimo Cass. Pen., Sez. IV, 17 gennaio 2012, n. 6972; Cass. Pen. 8 aprile 2010, n ; Cass. Pen., 24 settembre 2009, n ; Cass. Pen. 24 settembre 2009, n , Cass. Pen., Sez. IV, 20 maggio 2009, n , tutte in DeJure). In particolare si avrà un fatto di istigazione in tutti i casi nei quali il contesto in cui si realizza la condotta dell'agente e le espressioni utilizzate per descrivere lo stupefacente ricavabile dalla coltivazione dei semi siano concretamente idonee a conseguire l'effetto "di indurre i destinatari delle esortazioni all'uso di dette sostanze, anche se in concreto l'uso non si verifichi" (così Cass. Pen., Sez. IV, 17 gennaio 2012, 6972, analogamente Cass. Pen., 24 settembre 2009, n , Cass. Pen., Sez. IV, 23 aprile 2004, n disponibili in DeJure). 3. Nel caso di specie, il G.U.P. esclude la fondatezza delle tesi difensive volte ad escludere il ricorrere dell'elemento oggettivo in quanto 1) il principio di tassatività osterebbe alla applicazione della norma incriminatrice contestata all'imputato, 2) la condotta da questi posta in essere sarebbe inidonea ad incidere sull'uso di sostanze stupefacenti e, infine, 3) la norma applicabile al caso di specie sarebbe l'art. 84 d.p.r. 309/1990. Quanto al primo profilo, è ritenuta infondata la tesi difensiva per la quale il principio di tassatività ed il divieto di analogia osterebbero a considerare rilevante, ai sensi dell'art. 82 d.p.r. 309/1990, la condotta contestata all'imputato, considerato come l'attività da questi realizzata sarebbe orientata all'istigazione alla coltivazione di piante dalle quali è estraibile sostanza stupefacente e non direttamente all'uso di tali sostanze. Il G.U.P. evidenzia, tuttavia, come l'inquadramento del fatto nella istigazione all'uso di stupefacenti, oltre a porsi nel solco della sopracitata e consolidata giurisprudenza di legittimità, produca, in concreto, un effetto favorevole all'imputato considerato come l'istigazione alla coltivazione di piante di canapa indiana, penalmente rilevante ai sensi dell'art. 73 d.p.r. 309/1990, assumerebbe altrimenti rilevanza ai sensi del più grave art. 414 c.p. Quanto poi all'allegata inidoneità della condotta contestata all'imputato a determinare soggetti non assuntori di stupefacenti a farne uso ovvero ad incrementare l'uso illecito di stupefacenti, il G.U.P. evidenzia come gli inquirenti siano giunti ad identificare l'imputato a seguito di indagini aventi ad oggetto su decine di reati di illecita coltivazione di piante di cannabis finalizzata alla produzione di stupefacenti, posta in essere su tutto il territorio nazionale da soggetti che sono risultati, poi, clienti dell'imputato. Secondo il G.U.P. tale circostanze dimostra, quindi, immediatamente l'idoneità della condotta ad incrementare l'uso di stupefacenti, anche se, così argomentando, l'idoneità non viene valutata ex ante ma, di fatto, ex post. Quanto, infine, al terzo profilo, ossia alla sussumibilità del fatto contestato nell'illecito amministrativo della propaganda pubblicitaria di sostanze stupefacenti (art. 84 d.p.r. 309/1990), il G.U.P. evidenzia come tale illecito amministrativo espressamente preveda una clausola di riserva a favore dell'art. 82; pertanto, unica forma di propaganda non penalmente rilevante dovrebbe essere quella fatta a sostanze stupefacenti ad esclusiva finalità terapeutica. Merita di essere evidenziato, in proposito, che Cass. Pen., Sez. IV, 24 gennaio 2012, n ha ritenuto che integrino l'illecito amministrativo del quale all'art. 84 tutti i casi in cui la diffusione o divulgazione di semi sia compiuta in maniera asettica, senza dare istruzioni per la coltivazione e l'uso del prodotto stesso (sul punto si veda anche GIP Firenze, 18 febbraio 2011, n. 266 con nota di

3 G.L. Gatta, Cataloghi on line, semi di cannabis senza sanzione penale, in Quot. Legale 18 luglio 2011, entrambe disponibili in Pluris On Line). Si ha, invece, il delitto di istigazione all'uso di stupefacenti qualora all'attività di vendita di semi di cannabis venga affiancata anche quella divulgativa e persuasiva all'uso delle sostanze stupefacenti estraibili dalle piante frutto della coltivazione di tali semi (così, ex pluribus, Cass. Pen., Sex. IV, 20 maggio 2009, n , in DeJure). 4. Quanto all'elemento soggettivo il G.U.P. ritiene pienamente sussistente, in capo all'imputato, la coscienza e volontà di vendere semi di cannabis fornendo via internet non solo tutto il necessario per la coltivazione e la produzione di stupefacenti, ma anche magnificandone le proprietà allucinogene. La difesa dell'imputato aveva altresì eccepito, in sede di discussione, la mancata consapevolezza della rilevanza penale del fatto poiché in precedenti procedimenti penali per fatti analoghi l'imputato era sempre stato assolto. Il G.U.P., tuttavia, sottolinea come nell'ultima delle richiamate sentenze favorevoli all'imputato, questi fosse stato assolto per ignoranza scusabile della legge penale, e come tale sentenza di assoluzione avesse espressamente evidenziato sia l'illiceità penale dell'attività di vendita on line da realizzata dall'imputato sia che, di conseguenza, in caso di reiterazione di condotte simili, l'imputato non avrebbe più potuto ritenere essere scusata l'attività di istigazione all'uso di stupefacenti in forza dell'ignoranza inevitabile della legge penale. Pertanto, secondo il G.U.P., l'imputato doveva almeno avere, alla luce della motivazione di detta sentenza, il dubbio che la prosecuzione dell'attività realizzata a mezzo internet fosse penalmente rilevante, con conseguente dovere di astenersi dal compierla. 5. Sulla scusabilità dell'errore sulla legge penale in relazione a fattispecie del tutto analoga si è pronunciata di recente la Quarta Sezione della Cassazione alla luce della già ricordata sentenza n del Anche nel caso oggetto di tale pronuncia l'imputato gestiva siti internet collegati, aventi ad oggetto la medesima attività commerciale contestata all'imputato nel caso di specie. Anche in tale caso la difesa dell'imputato aveva invocato la scusabilità dell'ignoranza della legge penale alla luce delle precedenti rassicurazioni avute dalla autorità giudiziaria sulla liceità penale del fatto realizzato per essere stato assolto per condotte analoghe già precedentemente realizzate. In tale sentenza la Cassazione ha escluso la scusabilità dell'errore sulla rilevanza penale del fatto, evidenziando come tale ignoranza incolpevole non fosse stata dimostrata. L'imputato aveva, anzi, per le modalità di realizzazione del fatto reato, dato prova di essere edotto della illiceità penale dell'attività commerciale gestita. Infatti, tra gli altri profili, la maliziosità della frammentazione in diversi siti dei consigli sulla coltivazione e l'uso di stupefacenti, in modo che ciascuno dei siti apparisse "asettico" e solo dall'unione dei tre siti apparisse il reale intento di diffondere la coltivazione di canapa indiana al fine di ottenere produzione di stupefacenti, si dimostrava condotta preordinatamente volta ad eludere l'applicazione della norma incriminatrice. In tal caso, pertanto, l'evidente uso strumentale della giurisprudenza di legittimità sull'istigazione all'uso di stupefacente escludeva che l'imputato potesse essere considerato caduto in inevitabile errore sulla legge penale.

4 verifichi" (così Cass. Pen., Sez. IV, 17 gennaio 2012, 6972, analogamente Cass. Pen., 24 settembre 2009, n , Cass. Pen., Sez. IV, 23 aprile 2004, n disponibili in DeJure). 3. Nel caso di specie, il G.U.P. esclude la fondatezza delle tesi difensive volte ad escludere il ricorrere dell'elemento oggettivo in quanto 1) il principio di tassatività osterebbe alla applicazione della norma incriminatrice contestata all'imputato, 2) la condotta da questi posta in essere sarebbe inidonea ad incidere sull'uso di sostanze stupefacenti e, infine, 3) la norma applicabile al caso di specie sarebbe l'art. 84 d.p.r. 309/1990. Quanto al primo profilo, è ritenuta infondata la tesi difensiva per la quale il principio di tassatività ed il divieto di analogia osterebbero a considerare rilevante, ai sensi dell'art. 82 d.p.r. 309/1990, la condotta contestata all'imputato, considerato come l'attività da questi realizzata sarebbe orientata all'istigazione alla coltivazione di piante dalle quali è estraibile sostanza stupefacente e non direttamente all'uso di tali sostanze. Il G.U.P. evidenzia, tuttavia, come l'inquadramento del fatto nella istigazione all'uso di stupefacenti, oltre a porsi nel solco della sopracitata e consolidata giurisprudenza di legittimità, produca, in concreto, un effetto favorevole all'imputato considerato come l'istigazione alla coltivazione di piante di canapa indiana, penalmente rilevante ai sensi dell'art. 73 d.p.r. 309/1990, assumerebbe altrimenti rilevanza ai sensi del più grave art. 414 c.p. Quanto poi all'allegata inidoneità della condotta contestata all'imputato a determinare soggetti non assuntori di stupefacenti a farne uso ovvero ad incrementare l'uso illecito di stupefacenti, il G.U.P. evidenzia come gli inquirenti siano giunti ad identificare l'imputato a seguito di indagini aventi ad oggetto su decine di reati di illecita coltivazione di piante di cannabis finalizzata alla produzione di stupefacenti, posta in essere su tutto il territorio nazionale da soggetti che sono risultati, poi, clienti dell'imputato. Secondo il G.U.P. tale circostanze dimostra, quindi, immediatamente l'idoneità della condotta ad incrementare l'uso di stupefacenti, anche se, così argomentando, l'idoneità non viene valutata ex ante ma, di fatto, ex post. Quanto, infine, al terzo profilo, ossia alla sussumibilità del fatto contestato nell'illecito amministrativo della propaganda pubblicitaria di sostanze stupefacenti (art. 84 d.p.r. 309/1990), il G.U.P. evidenzia come tale illecito amministrativo espressamente preveda una clausola di riserva a favore dell'art. 82; pertanto, unica forma di propaganda non penalmente rilevante dovrebbe essere quella fatta a sostanze stupefacenti ad esclusiva finalità terapeutica. Merita di essere evidenziato, in proposito, che Cass. Pen., Sez. IV, 24 gennaio 2012, n ha ritenuto che integrino l'illecito amministrativo del quale all'art. 84 tutti i casi in cui la diffusione o divulgazione di semi sia compiuta in maniera asettica, senza dare istruzioni per la coltivazione e l'uso del prodotto stesso (sul punto si veda anche GIP Firenze, 18 febbraio 2011, n. 266 con nota di G.L. Gatta, Cataloghi on line, semi di cannabis senza sanzione penale, in Quot. Legale 18 luglio 2011, entrambe disponibili in Pluris On Line). Si ha, invece, il delitto di istigazione all'uso di stupefacenti qualora all'attività di vendita di semi di cannabis venga affiancata anche quella divulgativa e persuasiva all'uso delle sostanze stupefacenti estraibili dalle piante frutto della coltivazione di tali semi (così, ex pluribus, Cass. Pen., Sex. IV, 20 maggio 2009, n , in DeJure).

5 6. Quanto all'elemento soggettivo il G.U.P. ritiene pienamente sussistente, in capo all'imputato, la coscienza e volontà di vendere semi di cannabis fornendo via internet non solo tutto il necessario per la coltivazione e la produzione di stupefacenti, ma anche magnificandone le proprietà allucinogene. La difesa dell'imputato aveva altresì eccepito, in sede di discussione, la mancata consapevolezza della rilevanza penale del fatto poiché in precedenti procedimenti penali per fatti analoghi l'imputato era sempre stato assolto. Il G.U.P., tuttavia, sottolinea come nell'ultima delle richiamate sentenze favorevoli all'imputato, questi fosse stato assolto per ignoranza scusabile della legge penale, e come tale sentenza di assoluzione avesse espressamente evidenziato sia l'illiceità penale dell'attività di vendita on line da realizzata dall'imputato sia che, di conseguenza, in caso di reiterazione di condotte simili, l'imputato non avrebbe più potuto ritenere essere scusata l'attività di istigazione all'uso di stupefacenti in forza dell'ignoranza inevitabile della legge penale. Pertanto, secondo il G.U.P., l'imputato doveva almeno avere, alla luce della motivazione di detta sentenza, il dubbio che la prosecuzione dell'attività realizzata a mezzo internet fosse penalmente rilevante, con conseguente dovere di astenersi dal compierla. 5. Sulla scusabilità dell'errore sulla legge penale in relazione a fattispecie del tutto analoga si è pronunciata di recente la Quarta Sezione della Cassazione alla luce della già ricordata sentenza n del Anche nel caso oggetto di tale pronuncia l'imputato gestiva siti internet collegati, aventi ad oggetto la medesima attività commerciale contestata all'imputato nel caso di specie. Anche in tale caso la difesa dell'imputato aveva invocato la scusabilità dell'ignoranza della legge penale alla luce delle precedenti rassicurazioni avute dalla autorità giudiziaria sulla liceità penale del fatto realizzato per essere stato assolto per condotte analoghe già precedentemente realizzate. In tale sentenza la Cassazione ha escluso la scusabilità dell'errore sulla rilevanza penale del fatto, evidenziando come tale ignoranza incolpevole non fosse stata dimostrata. L'imputato aveva, anzi, per le modalità di realizzazione del fatto reato, dato prova di essere edotto della illiceità penale dell'attività commerciale gestita. Infatti, tra gli altri profili, la maliziosità della frammentazione in diversi siti dei consigli sulla coltivazione e l'uso di stupefacenti, in modo che ciascuno dei siti apparisse "asettico" e solo dall'unione dei tre siti apparisse il reale intento di diffondere la coltivazione di canapa indiana al fine di ottenere produzione di stupefacenti, si dimostrava condotta preordinatamente volta ad eludere l'applicazione della norma incriminatrice. In tal caso, pertanto, l'evidente uso strumentale della giurisprudenza di legittimità sull'istigazione all'uso di stupefacente escludeva che l'imputato potesse essere considerato caduto in inevitabile errore sulla legge penale.

Stupefacenti. Ha 20 gr. di marijuana: è spaccio? Cassazione, sez. V, 9 febbraio 2012, n. 5000

Stupefacenti. Ha 20 gr. di marijuana: è spaccio? Cassazione, sez. V, 9 febbraio 2012, n. 5000 STUPEFACENTI. HA 20 GR. DI MARIJUANA: È SPACCIO? Cassazione, sez. V, 9 febbraio 2012, n. 5000 In materia di stupefacenti il superamento dei limiti massimi indicati nel decreto ministeriale, cui fa riferimento

Dettagli

Violenza privata sulla fidanzata? Se occasionale va esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto

Violenza privata sulla fidanzata? Se occasionale va esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto Violenza privata sulla fidanzata? Se occasionale va esclusa la punibilità per particolare tenuità del fatto Tirata d'orecchie della cassazione ai giudici dell'appello che hanno omesso di considerare l'applicabilità

Dettagli

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale

Acquisto di prodotti contraffatti: nessuna responsabilità' penale STUDIO LEGALE AVV. ELISABETTA DORO VIA CARLO SIGONIO 2 40137 BOLOGNA TEL. 051.346996 FAX 051.7160309 E-mail: info@studiolegaledoro.it Sito internet: www.studiolegaledoro.it Acquisto di prodotti contraffatti:

Dettagli

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA.

CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA. Incontro di studio sul tema: Il contrasto al traffico di stupefacenti: tecniche investigative e problemi applicativi. Roma, 30 novembre-2 dicembre 2009. Le condotte

Dettagli

Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n

Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n Cassazione penale, sez. III, 09/11/2011, (ud. 09/11/2011, dep.15/12/2011), n. 46636 Fatto SVOLGIMENTO DEL PROCESSO La Corte di Appello di Napoli, con sentenza emessa il 07/12/010, confermava la sentenza

Dettagli

STUDIO LEGALE ROSADI-SOFFIENTINI ASSOCIATII. Copyright 2014 Studio Legale Rosadi-Soffientini Associati Tutti i diritti riservati

STUDIO LEGALE ROSADI-SOFFIENTINI ASSOCIATII. Copyright 2014 Studio Legale Rosadi-Soffientini Associati Tutti i diritti riservati Italia Oggi del 23/09/2014 Siti web con omessa o Inidonea informativa privacy STUDIO LEGALE DATI STATISTICI 2013 Tabella 6 Relazione 2013 Autorità Garante Pag. 224 DATI STATISTICI 2013 Fonte Autorità Garante

Dettagli

La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. e il limite del giudicato, di Gian Luigi Gatta

La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. e il limite del giudicato, di Gian Luigi Gatta La particolare tenuità del fatto ex art. 131 bis c.p. e il limite del giudicato, di Gian Luigi Gatta 23 Novembre 2015 Trib. Milano, Sez. XI, decreto 3.11.2015, Giud. Corbetta ("la disciplina introdotta

Dettagli

Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione

Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione Coltivare in casa due piantine di cannabis non è reato: svolta della Cassazione La modesta quantità giustifica l'uso personale senza cessione a terzi. Irrilevante la tesi della soglia drogante di Lucia

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 695

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica N. 695 Senato della Repubblica XVII LEGISLATURA N. 695 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa del senatore BARANI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 22 MAGGIO 2013 Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente

Dettagli

LINEE GUIDA ATTO DI PENALE - A cura dell Avv. Laura Piras Tizio e Caio si accordano per commettere una rapina ai danni del gioielliere Sempronio del

LINEE GUIDA ATTO DI PENALE - A cura dell Avv. Laura Piras Tizio e Caio si accordano per commettere una rapina ai danni del gioielliere Sempronio del LINEE GUIDA ATTO DI PENALE - A cura dell Avv. Laura Piras Tizio e Caio si accordano per commettere una rapina ai danni del gioielliere Sempronio del quale hanno studiato le abitudini. Nel giorno prefissato,

Dettagli

Cassazione Penale, Sez. 3, 15 febbraio 2011, n. 5604 - Impastatrice non idonea ai fini della sicurezza

Cassazione Penale, Sez. 3, 15 febbraio 2011, n. 5604 - Impastatrice non idonea ai fini della sicurezza Cassazione Penale, Sez. 3, 15 febbraio 2011, n. 5604 - Impastatrice non idonea ai fini della sicurezza - Datore di Lavoro - Macchina ed Attrezzatura di Lavoro - Lavoratore Responsabilità della amministratrice

Dettagli

LA RIFORMA ORLANDO SULLA GIUSTIZIA PENALE MODIFICHE AL CODICE PENALE E AL CODICE DI PROCEDURA PENALE

LA RIFORMA ORLANDO SULLA GIUSTIZIA PENALE MODIFICHE AL CODICE PENALE E AL CODICE DI PROCEDURA PENALE STRUTTURA TERRITORIALE DEL DISTRETTO DI ANCONA LA RIFORMA ORLANDO SULLA GIUSTIZIA PENALE MODIFICHE AL CODICE PENALE E AL CODICE DI PROCEDURA PENALE LE MODIFICHE introdotte dalla L. 103/2017 con particolare

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DELL 8 SETTEMBRE 2010, N. 32941. Fattispecie relativa ad attività di modifica e deviazione degli argini di fontanili, di copertura dei corsi d acqua e

Dettagli

Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva

Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva Nel procedimento penale la sentenza tributaria è una prova solo se definitiva Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale, Diritto tributario Decisione: Sentenza n. 6113/2016 Cassazione penale - Sezione

Dettagli

È ancora reato ascoltare musica ad alto volume La Cassazione evidenzia che la fattispecie ex art. 659 c.p. non è stata depenalizzata

È ancora reato ascoltare musica ad alto volume La Cassazione evidenzia che la fattispecie ex art. 659 c.p. non è stata depenalizzata È ancora reato ascoltare musica ad alto volume La Cassazione evidenzia che la fattispecie ex art. 659 c.p. non è stata depenalizzata di Lucia Izzo - È ancora perseguibile penalmente chi ascolta musica

Dettagli

Per la Cassazione, il beneficio è riconosciuto per l'assistenza al disabile, l'uso improprio può giustificare la sanzione del licenziamento

Per la Cassazione, il beneficio è riconosciuto per l'assistenza al disabile, l'uso improprio può giustificare la sanzione del licenziamento Legge 104: legittimo il licenziamento di chi usa i permessi per studiare Per la Cassazione, il beneficio è riconosciuto per l'assistenza al disabile, l'uso improprio può giustificare la sanzione del licenziamento

Dettagli

Stalking: la querela è irrevocabile se la condotta è posta in essere con minacce gravi

Stalking: la querela è irrevocabile se la condotta è posta in essere con minacce gravi Stalking: la querela è irrevocabile se la condotta è posta in essere con minacce gravi Autore: Badalamenti Domenico In: Diritto penale, Giurisprudenza penale, Note a sentenza La V^ Sezione penale della

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 NOVEMBRE 2017, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 NOVEMBRE 2017, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 NOVEMBRE 2017, N. 52608: l istituto della particolare tenuità del fatto non estingue il reato. «Questa Corte ha già affermato che la particolare

Dettagli

INDICE. Capitolo I DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI

INDICE. Capitolo I DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI Stupefacenti vol 4-01-1904 0:11 Pagina VII Capitolo I DETENZIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI 1. La definizione di detenzione di sostanze stupefacenti nella attuale legislazione 1.1 Il concorso nella condotta

Dettagli

La competenza del giudice penale

La competenza del giudice penale La competenza del giudice penale (prima parte) Prof. Giuseppe Santalucia La competenza in generale Il codice di procedura penale distingue: incompetenza per materia; Incompetenza per territorio; Incompetenza

Dettagli

TRIBUNALE ORDINARIO DI PISA IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA

TRIBUNALE ORDINARIO DI PISA IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA TRIBUNALE ORDINARIO DI PISA IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA Il giudice dottoressa Eugenia Mirani, Vista l'eccezione di legittimità costituzionale dell'art. 456, comma 2 del codice di procedura penale, proposta

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 1 Num. 13937 Anno 2017 Presidente: DI TOMASSI MARIASTEFANIA Relatore: APRILE STEFANO Data Udienza: 09/03/2017 SENTENZA sul ricorso proposto da: Procuratore generale della Repubblica presso

Dettagli

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI

CORSO DI MAGISTRATURA. Le lezioni di Roberto GAROFOLI CORSO DI MAGISTRATURA Le lezioni di Roberto GAROFOLI Roberto GAROFOLI DIRITTO PENALE Parte generale e speciale Volume settimo SOMMARIO PARTE SPECIALE CAPITOLO I I DELITTI 1207 1. I delitti contro la personalità

Dettagli

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97

CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 CORTE COSTITUZIONALE - ORDINANZA 1 / 2 aprile 2009, n. 97 LA CORTE COSTITUZIONALE ha pronunciato la seguente ORDINANZA nel giudizio di legittimità costituzionale degli artt. 200, 322-ter del codice penale

Dettagli

Rideterminazione della pena in materia di stupefacenti: quali i poteri del giudice dell esecuzione?, di Angela Della Bella

Rideterminazione della pena in materia di stupefacenti: quali i poteri del giudice dell esecuzione?, di Angela Della Bella Rideterminazione della pena in materia di stupefacenti: quali i poteri del giudice dell esecuzione?, di Angela Della Bella Trib. Treviso, ud. 18 giugno 2014, Giud. Vettoruzzo 1. Nel provvedimento che pubblichiamo,

Dettagli

Al consulente fiscale non si applica il principio dell "ignoranza inevitabile"

Al consulente fiscale non si applica il principio dell ignoranza inevitabile Al consulente fiscale non si applica il principio dell "ignoranza inevitabile" di Giuseppe Izzi «Nessuno può invocare a propria scusa l ignoranza della legge penale» (art. 5 c.p.). Questo rigido e basilare

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 GENNAIO 2014, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 GENNAIO 2014, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 17 GENNAIO 2014, N. 1786: la sanzione per la mancata comunicazione all Autorità competente dei dati relativi alle emissioni in atmosfera di impianti

Dettagli

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE. Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Rel. Consigliere ORDINANZA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE. Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Rel. Consigliere ORDINANZA LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta da: Bruno BIANCHINI Lorenzo ORILIA Antonio ORICCHIO Alberto GIUSTI Dario CAVALLARI Presidente Rel. R.G. 29912/2014 Cron. 2 v Rep. C.C. 23/6/2017

Dettagli

Richiesta di revoca dell'ordinanza di sequestro preventivo proposta dal difensore

Richiesta di revoca dell'ordinanza di sequestro preventivo proposta dal difensore Richiesta di revoca dell'ordinanza di sequestro preventivo proposta dal difensore P.P. N. / R.G.N.R. Procura di P.P. N. / R.G. G.I.P. Tribunale di P.P. N. / R.G.

Dettagli

Condominio e danni da cose in custodia. Dimostrato il nesso causale l obbligazione risulta solidale.

Condominio e danni da cose in custodia. Dimostrato il nesso causale l obbligazione risulta solidale. Condominio e danni da cose in custodia. Dimostrato il nesso causale l obbligazione risulta solidale. Autore: Accoti Paolo - Trebisacce (CS) In: Diritti e doveri, Diritto civile e commerciale Sul Condominio

Dettagli

Scritto da Ciro Tadicini Mercoledì 07 Marzo :20 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 07 Marzo :30

Scritto da Ciro Tadicini Mercoledì 07 Marzo :20 - Ultimo aggiornamento Mercoledì 07 Marzo :30 L'intervento edilizio in questione non imponeva il rilascio di un titolo concessorio, e ciò attesa la modesta entità della superficie e le caratteristiche di altezza e strutturali - segnatamente la apertura

Dettagli

Capitolo I: Disciplina Generale dell Illecito Amministrativo Sanzionato, L. 689/1981.

Capitolo I: Disciplina Generale dell Illecito Amministrativo Sanzionato, L. 689/1981. Introduzione La sottoscritta ha svolto un periodo di lavoro all interno del settore Affari Generali della Direzione Generale Bilancio e Finanze, Ufficio Sanzioni Amministrative, della Regione Toscana.

Dettagli

LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE

LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE Art. 6 l. 283/1962 Salvo che il fatto costituisca più grave reato, i contravventori alle disposizioni del presente articolo e

Dettagli

Orbene, l articolo in parola rientra tra le modifiche di interesse penalistico al codice della strada introdotte dalla legge n. 94/2009.

Orbene, l articolo in parola rientra tra le modifiche di interesse penalistico al codice della strada introdotte dalla legge n. 94/2009. Roma, 21.03.2014 RECENTE SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE IN TEMA DI DIVIETO DI PATENTE DI GUIDA E CONDANNA PER REATI DI DROGA Mi è stato chiesto di rispondere al seguente quesito: è possibile conseguire

Dettagli

Penale Sent. Sez. 3 Num Anno 2011 Presidente: FERRUA GIULIANA Relatore: GENTILE MARIO Data Udienza: 05/05/2011 SENTENZA

Penale Sent. Sez. 3 Num Anno 2011 Presidente: FERRUA GIULIANA Relatore: GENTILE MARIO Data Udienza: 05/05/2011 SENTENZA Penale Sent. Sez. 3 Num. 24166 Anno 2011 Presidente: FERRUA GIULIANA Relatore: GENTILE MARIO Data Udienza: 05/05/2011 Sul ricorso proposto da Cascino Salvatore, nato il 25/03/1972 SENTENZA \if Avverso

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 MARZO 2013, N : lavori edilizi in zona sismica.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 MARZO 2013, N : lavori edilizi in zona sismica. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 12 MARZO 2013, N. 11523: lavori edilizi in zona sismica. «Deve, infatti, ribadirsi che il reato di omessa denuncia di lavori edilizi da eseguirsi in

Dettagli

ESAME AVVOCATO Soluzione del primo parere di Diritto Penale a cura di Elio Giannangeli * Carolina Genoni **

ESAME AVVOCATO Soluzione del primo parere di Diritto Penale a cura di Elio Giannangeli * Carolina Genoni ** ESAME AVVOCATO 2016 Soluzione del primo parere di Diritto Penale a cura di Elio Giannangeli * Carolina Genoni ** Traccia: Tizio, avendo intenzione di intraprendere l esercizio di una attività di somministrazione

Dettagli

"LA POLIZIA LOCALE PUO' AGIRE IN OPERAZIONI ANTIDROGA SOTTO COPERTURA?"

LA POLIZIA LOCALE PUO' AGIRE IN OPERAZIONI ANTIDROGA SOTTO COPERTURA? Roma, 07.01.2014 La Polizia Locale può agire in operazioni antidroga sotto copertura? Per rispondere al quesito è necessario preliminarmente soffermarsi sulla differenza che sussiste tra la figura dell

Dettagli

CAUSE OGGETTIVE DI ESCLUSIONE DEL REATO

CAUSE OGGETTIVE DI ESCLUSIONE DEL REATO STEFANO DI PINTO CAUSE OGGETTIVE CEDAM CASA EDITRICE DOTT. ANTONIO MILANI 2004 INDICE-SOMMARIO Elenco delle principali abbreviazioni Pag. XI Capitolo Primo CONCETTO, FONDAMENTO E TIPI 1. Nozione e concetto

Dettagli

DIRITTO PENALE II A - L

DIRITTO PENALE II A - L DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE II A - L 8 CFU - 2 semestre Docente titolare dell'insegnamento GIOVANNI GRASSO

Dettagli

La flagranza di reato, disciplina giuridica e caratteri

La flagranza di reato, disciplina giuridica e caratteri La flagranza di reato, disciplina giuridica e caratteri Autore: Concas Alessandra In: Diritto penale Lo stato di flagranza di reato è disciplinato dall'articolo 382 del codice di procedura penale. Si verifica

Dettagli

Limiti all utilizzo del cellulare aziendale: rassegna giurisprudenziale

Limiti all utilizzo del cellulare aziendale: rassegna giurisprudenziale Limiti all utilizzo del cellulare aziendale: rassegna giurisprudenziale Autore: Rinaldi Manuela In: Diritto del lavoro Sommario: 1. Nozioni generali; 2. Rassegna giurisprudenziale 1. Nozioni generali Una

Dettagli

RAPPORTI CON Il CCNL

RAPPORTI CON Il CCNL RAPPORTI CON Il CCNL Il carattere di imperatività attribuito alle norme introdotte con la. riforma non toglie valore alle disposizioni del vigente CCNL in materia non incompatibili con la nuova disciplina.

Dettagli

DIRITTO PENALE II M - Z

DIRITTO PENALE II M - Z DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE II M - Z 8 CFU - 2 semestre Docente titolare dell'insegnamento ROSARIA SICURELLA

Dettagli

Il patteggiamento a seguito di opposizione a decreto penale di condanna

Il patteggiamento a seguito di opposizione a decreto penale di condanna Il patteggiamento a seguito di opposizione a decreto penale di condanna Tribunale di Monza, Sezione penale, 26 maggio 2009, n. 1287, Giudice monocratico Airò Guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia. sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO. Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia. sezione staccata di Brescia (Sezione Prima) N. 00350/2016 REG.PROV.COLL. N. 02308/2015 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia (Sezione Prima) ha

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 MAGGIO 2014, N : le condizioni che rilevano per qualificare un veicolo fuori uso.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 MAGGIO 2014, N : le condizioni che rilevano per qualificare un veicolo fuori uso. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 19 MAGGIO 2014, N. 20492: le condizioni che rilevano per qualificare un veicolo fuori uso. «per qualificare un veicolo fuori uso e quindi rifiuto speciale,

Dettagli

Cendon / Book. Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 02 IL DELITTO TENTATO. Dario Primo Triolo

Cendon / Book. Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 02 IL DELITTO TENTATO. Dario Primo Triolo Cendon / Book Collana diretta da Dario Primo Triolo CENACOLO GIURIDICO: CASI E LEZIONI PENALE 02 IL DELITTO TENTATO Dario Primo Triolo Edizione MARZO 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO 29 03030 VICALVI

Dettagli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli

La responsabilità dei sindaci: profili penali. Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli La responsabilità dei sindaci: profili penali Mario Garavoglia Stefania Gianoncelli CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE Rimedi posti a presidio del corretto adempimento dei doveri del collegio sindacale : Responsabilità

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 4 Num. 22190 Anno 2011 Presidente: ZECCA GAETANINO Relatore: MARINELLI FELICETTA Data Udienza: 05/05/2011 sul ricorso proposto da: SENTENZA 1) LOMBARDO ALESSANDRO N. IL 06/04/1990 2)

Dettagli

CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A

CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A CORSO DI CORPORATE GOVERNANCE A.A.2012-2013 D.Lgs. 231 / 2001 La responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato Prof. Alberto Nobolo 1 FINALITA DEL D.LGS.231/2011 PREVENZIONE.

Dettagli

modifica della PS2 modifica della PS2

modifica della PS2 modifica della PS2 USA > Sony Computer Entertainment of America, Inc. v. GameMaster 25 Australia > Stevens v. Kabushiki Kaisha Computer Entertainment UK > Kabushiki Kaisha Sony Computer Entertainment v. Ball ITA > Nintendo

Dettagli

Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri

Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri Il reato continuato, disciplina giuridica e caratteri Autore: Concas Alessandra In: Diritto penale, Diritto processuale penale L'istituto giuridico del reato continuato è previsto e disciplinato dall'articolo

Dettagli

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE

MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231 SISTEMA DISCIPLINARE Rev. 00 del 13.03.2012 Pagina 1 di 6 Indice 1. I PRINCIPI DEL SISTEMA DISCIPLINARE... 3

Dettagli

Roberto GAROFOLI PANDORA LE ULTIMISSIME TRACCE PER IL CONCORSO IN MAGISTRATURA

Roberto GAROFOLI PANDORA LE ULTIMISSIME TRACCE PER IL CONCORSO IN MAGISTRATURA Roberto GAROFOLI PANDORA LE ULTIMISSIME TRACCE PER IL CONCORSO IN MAGISTRATURA ULTIMISSIME TRACCE DI CIVILE, PENALE E AMMINISTRATIVO AD ALTA PROBABILITÀ CONCORSUALE 2015 SOMMARIO PARTE PRIMA CIVILE SEZIONE

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE BOLOGNESI, DE MARIA, BERRETTA, BARUFFI, GHIZZONI, FABBRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE BOLOGNESI, DE MARIA, BERRETTA, BARUFFI, GHIZZONI, FABBRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 559-A PROPOSTA DI LEGGE n. 559, D INIZIATIVA DEI DEPUTATI BOLOGNESI, DE MARIA, BERRETTA, BARUFFI, GHIZZONI, FABBRI Introduzione dell articolo

Dettagli

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI 26.10.2012 Riflessioni sulla ordinanza del Tribunale di Bologna del 15 Ottobre 2012 Carissimi, Siamo impegnati come Centro Studi

Dettagli

Abuso del diritto: cosa cambia per il contribuente?

Abuso del diritto: cosa cambia per il contribuente? Ai gentili clienti Loro sedi : cosa cambia per il contribuente? (D.Lgs. n. 128 del 05.08.2015) Gentile cliente, la informiamo che con il D.Lgs. n. 128 del 05.08.2015 il legislatore ha riformato totalmente

Dettagli

stesso fatto tipico nel quale si realizza l ipotesi di reato».

stesso fatto tipico nel quale si realizza l ipotesi di reato». Corte di Cassazione Sezioni Unite Penali sentenza 22 giugno 2017 n. 41588 (dep. 12 settembre 2017) Pres. Canzio est. Montagni CONCORSO FORMALE DI REATI PRINCIPIO DI SPECIALITÀ PORTO ILLEGALE IN LUOGO PUBBLICO

Dettagli

LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI

LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI IL DELITTO DI PECULATO MEDIANTE PROFITTO DELL ERRORE ALTRUI PROF. FABIO FOGLIA MANZILLO Indice 1 LA NORMA E I PRECEDENTI STORICI -------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario

I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario Autore: Ilaria Leccese In: Diritto tributario Nel sistema sanzionatorio tributario, riformato con la pubblicazione in Gazzetta

Dettagli

LYBRA ASSOCIAZIONE GIURIDICO CULTURALE

LYBRA ASSOCIAZIONE GIURIDICO CULTURALE LYBRA ASSOCIAZIONE GIURIDICO CULTURALE Cass. pen. Sez. Unite, Ord., (ud. 16-07-2015) 29-07-2015, n. 33584 2 Svolgimento del processo - Motivi della decisione 1. Con richiesta depositata in data 18 maggio

Dettagli

PROTEZIONE DEI DATI E TRASPARENZA AMMINISTRATIVA Seminario di formazione. I PROFILI SANZIONATORI dr. Alessandro Bartolozzi

PROTEZIONE DEI DATI E TRASPARENZA AMMINISTRATIVA Seminario di formazione. I PROFILI SANZIONATORI dr. Alessandro Bartolozzi PROTEZIONE DEI DATI E TRASPARENZA AMMINISTRATIVA Seminario di formazione I PROFILI SANZIONATORI dr. Alessandro Bartolozzi Profili sanzionatori desumibili dalle linee-guida DATI COMUNI «La diffusione di

Dettagli

RECENTI POSIZIONI DELLA GIURISPRUDENZA NAZIONALE

RECENTI POSIZIONI DELLA GIURISPRUDENZA NAZIONALE LE RECENTI POSIZIONI DELLA GIURISPRUDENZA NAZIONALE E SOVRANAZIONALE IN TEMA DI DOPPIO BINARIO SANZIONATORIO E COMPATIBILITA' CON IL PRINCIPIO DEL NE BIS IN IDEM Avv. Antonio Carino e Dott.ssa Fernanda

Dettagli

Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità

Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa Procedura per le segnalazioni di illeciti e irregolarità 1. Fonte normativa e natura dell istituto L art. 1, comma 51, della L. 190/2012 ha inserito nell ambito

Dettagli

TRIBUNALE DI ROVERETO. SENT. nr. 109/2012 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

TRIBUNALE DI ROVERETO. SENT. nr. 109/2012 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO TRIBUNALE DI ROVERETO SENT. nr. 109/2012 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Giudice dell udienza preliminare dott. Riccardo Dies all'udienza del 17 maggio 2012 ha pronunciato e pubblicato

Dettagli

La vendita di semi di Cannabis non è reato (Cass. pen. n. 6972/2012)

La vendita di semi di Cannabis non è reato (Cass. pen. n. 6972/2012) La vendita di semi di Cannabis non è reato (Cass. pen. n. 6972/2012) Autore: Zaina Carlo Alberto In: Diritto penale, Note a sentenza Carlo Alberto Zaina LA DIFESA NEI REATI DA STUPEFACENTI- 2012-Maggioli

Dettagli

DIRITTO PENALE I M - Z

DIRITTO PENALE I M - Z DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Anno accademico 2016/2017-3 anno DIRITTO PENALE I M - Z 9 CFU - 1 semestre Docente titolare dell'insegnamento ROSARIA SICURELLA

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 24 OTTOBRE 2012, N. 41484: titolare del potere di ordinare lo sgombero dell immobile sequestrato è il pubblico ministero. «questa Corte Suprema (Cass.

Dettagli

Corte di Cassazione, sez. V penale, sentenza 9 ottobre 7 dicembre 2015, n Presidente lombardi Relatore Amatore Ritenuto in fatto

Corte di Cassazione, sez. V penale, sentenza 9 ottobre 7 dicembre 2015, n Presidente lombardi Relatore Amatore Ritenuto in fatto Corte di Cassazione, sez. V penale, sentenza 9 ottobre 7 dicembre 2015, n. 48346 Presidente lombardi Relatore Amatore Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Genova aveva, in

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO 7 6 / 1 5 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE TERZA SEZIONE PENALE Composta da Alfredo Teresi - Presidente - Sent. n. 3 2 3 I Mariapia G. Savino cc 7 ottobre

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Civile Sent. Sez. U Num. 24739 Anno 2016 Presidente: AMOROSO GIOVANNI Relatore: NAPPI ANIELLO Data pubblicazione: 05/12/2016 sul ricorso proposto da SENTENZA Marco Mazzi, domiciliato in Roma, via Ugo de

Dettagli

La CTP di Lecce applica il principio di non contestazione (art. 115 cpc) dando torto all agenzia delle entrate

La CTP di Lecce applica il principio di non contestazione (art. 115 cpc) dando torto all agenzia delle entrate ISSN 1127-8579 Pubblicato dal 31/05/2013 All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/35110-la-ctp-di-lecce-applica-il-principio-di-noncontestazione-art-115-cpc-dando-torto-all-agenzia-delle-entrate Autore:

Dettagli

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 35 22.05.2014 Omessi versamenti. La prova è nel 770 La SC conferma la condanna a carico dell imprenditore Categoria: Contenzioso Sottocategoria:

Dettagli

La tutela del segnalante. Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165

La tutela del segnalante. Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165 La tutela del segnalante Art. 54 bis del d.lgs. 50 marzo 2001 n. 165 1 principi generali in materia di obblighi o divieti di informazione In materia di responsabilità amministrativa degli enti il dlgs.

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA PARTE SPECIALE DEL C.P.

INTRODUZIONE ALLA PARTE SPECIALE DEL C.P. INTRODUZIONE ALLA PARTE SPECIALE DEL C.P. LA PARTE SPECIALE COME «UNICO VERO E PROPRIO DIRITTO PENALE». Parte Speciale: è il settore del diritto penale che contiene le definizioni delle singole fattispecie

Dettagli

LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE

LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE LA FRODE TOSSICA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO E REVOCA DELLA AUTORIZZAZIONE Art. 6 l. 283/1962 Salvo che il fatto costituisca più grave reato, i contravventori alle disposizioni del presente articolo e

Dettagli

1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO

1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO 1. IL PRINCIPIO DI DIRITTO Ed invero il delitto di concussione per induzione si distingue da quello di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione

Dettagli

REGOLAMENTO APLLICAZIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE. Art. 2 - PRINCIPI E MISURE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE

REGOLAMENTO APLLICAZIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE. Art. 2 - PRINCIPI E MISURE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE REGOLAMENTO APLLICAZIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE Art. 1 - AMBITO DI APPLICAZIONE Art. 2 - PRINCIPI E MISURE DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE Art. 3 - AUTORITA COMPETENTE Art. 4 - SOGGETTI ACCERTATORI

Dettagli

L Art. 5, lett. c) della legge n. 283 del le cariche microbiche

L Art. 5, lett. c) della legge n. 283 del le cariche microbiche L Art. 5, lett. c) della legge n. 283 del 1962 le cariche microbiche È vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere, somministrare o distribuire per il consumo, sostanze alimentari:.

Dettagli

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze

Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze Giustizia & Sentenze Il commento alle principali sentenze N. 5 21.01.2016 Dichiarazione infedele: nuove soglie retroattive Il favor rei cancella il reato Categoria: Contenzioso Sottocategoria: Reati tributari

Dettagli

Il Presidente relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come

Il Presidente relatore, sulla base delle risultanze istruttorie come 1 2 Il Presidente, sulla base dell'istruttoria espletata dall Avv. regionale titolare della P.O. e Responsabile del procedimento, confermata dal Coordinatore dell'avvocatura, riferisce quanto segue: In

Dettagli

DETERMINAZIONE N. DEL IL DIRIGENTE

DETERMINAZIONE N. DEL IL DIRIGENTE CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI AREA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE, URBANISTICA, SVILUPPO -VALORIZZAZIONE E TUTELA AMBIENTALE DIREZIONE AMBIENTE, SVILUPPO DEL TERRITORIO, SANZIONI

Dettagli

Omissione del versamento IVA sanzionata anche se sotto la soglia di punibilità penale

Omissione del versamento IVA sanzionata anche se sotto la soglia di punibilità penale Omissione del versamento IVA sanzionata anche se sotto la soglia di punibilità penale Autore: Graziotto Fulvio In: Diritto penale, Diritto tributario La Cassazione ha precisato che il venir meno del reato

Dettagli

Cessazione del rapporto di agenzia ed art c.c.

Cessazione del rapporto di agenzia ed art c.c. Cessazione del rapporto di agenzia ed art. 1751 c.c. Autore: Staiano Rocchina In: Diritto del lavoro Art. 1751 c.c.: cessazione del rapporto dell agente ed indennità L art. 1751 c.c. dispone che "All'atto

Dettagli

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 1 LUGLIO 2013, N.

CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 1 LUGLIO 2013, N. CORTE DI CASSAZIONE PENALE, SEZIONE III, SENTENZA DEL 1 LUGLIO 2013, N. 28350: deve escludersi l applicabilità della disciplina ex art. 230 del d.lgs. n. 152 del 2006 - riguardante i rifiuti derivanti

Dettagli

BONIFICHE E RESPONSABILITÀ PENALI. Avv. Roberto Losengo Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017

BONIFICHE E RESPONSABILITÀ PENALI. Avv. Roberto Losengo Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017 BONIFICHE E RESPONSABILITÀ PENALI Avv. Roberto Losengo Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017 EVOLUZIONE NORMATIVA Il Testo Unico Ambientale prevede una fattispecie contravvenzionale

Dettagli

CIRCOLARE N. 52/E. Roma, 2 dicembre 2011

CIRCOLARE N. 52/E. Roma, 2 dicembre 2011 CIRCOLARE N. 52/E Direzione Centrale Affari Legali e Contenzioso Roma, 2 dicembre 2011 OGGETTO: IVA Violazioni in materia di fatturazione Omessa regolarizzazione da parte del cessionario o committente

Dettagli

SVOLGIMENTO DI FEDERICA DONATI CORSISTA JUSTOWIN CORTE D APPELLO DI ROMA ATTO DI APPELLO

SVOLGIMENTO DI FEDERICA DONATI CORSISTA JUSTOWIN CORTE D APPELLO DI ROMA ATTO DI APPELLO TRACCIA ASSEGNATA Tizio, incensurato, imprenditore edile convenzionato con il Comune di Roma per la realizzazione di alloggi di edilizia residenziale, viene tratto a giudizio per rispondere del reato di

Dettagli

Nota a Cass. pen., sez. I, sentenza ud. 8 aprile 2015 (dep. 18 maggio 2015), n , Pres. U. Giordano, Giud. estens. A. Centonze.

Nota a Cass. pen., sez. I, sentenza ud. 8 aprile 2015 (dep. 18 maggio 2015), n , Pres. U. Giordano, Giud. estens. A. Centonze. In tema di estinzione della pena per decorso del tempo, non è consentito al giudice dell'esecuzione penale, ai fini dell'applicazione del disposto dell'art. 172 c.p., comma 7, di sindacare l'esistenza

Dettagli

Tema Articolo Commento Incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione conseguente alla condanna penale

Tema Articolo Commento Incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione conseguente alla condanna penale Www.carelladarcangelo.com L. n. 190/12 - Le modifiche al codice penale. Tema Articolo Commento Incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione conseguente alla condanna penale Estinzione del

Dettagli

di ogni altro atto antecedente, successivo, dipendente, presupposto o comunque connesso.

di ogni altro atto antecedente, successivo, dipendente, presupposto o comunque connesso. Pubblicato il 15/11/2016 N. 01412/2016 REG.PROV.COLL. N. 00976/2016 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione

Dettagli

N. 01002/2013REG.PROV.COLL. N. 09835/2006 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) SENTENZA ha pronunciato

Dettagli

La legge sul processo lungo

La legge sul processo lungo La legge sul processo lungo Gli articoli del codice di procedura penale e della L. 354/1975 nel testo attualmente vigente e con le modifiche previste dal disegno di legge 2567 (Modifiche agli articoli

Dettagli

LA QUESTIONE DELL ASSOGGETTAMENTO ALL IVA NELLE SOCIETÀ OPERANTI IN REGIME DI IN-HOUSE PROVIDING

LA QUESTIONE DELL ASSOGGETTAMENTO ALL IVA NELLE SOCIETÀ OPERANTI IN REGIME DI IN-HOUSE PROVIDING LA QUESTIONE DELL ASSOGGETTAMENTO ALL IVA NELLE SOCIETÀ OPERANTI IN REGIME DI IN-HOUSE PROVIDING Le posizioni contrastanti in merito al dover o meno versare l IVA per una società in-house possono al momento

Dettagli

Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 13 aprile 2006 Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato

Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 13 aprile 2006 Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 13 aprile 2006 Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi CIRCOLARE N. 2006/12680/GIOCHI/ADI Agli Uffici regionali

Dettagli

Corte di Cassazione - copia non ufficiale

Corte di Cassazione - copia non ufficiale Penale Sent. Sez. 3 Num. 17991 Anno 2014 Presidente: SQUASSONI CLAUDIA Relatore: ANDRONIO ALESSANDRO MARIA Data Udienza: 21/01/2014 SENTENZA sul ricorso proposto da Ciccone Michele, nato 1'8 maggio 1963

Dettagli

Dentro la Notizia. 13 Novembre 2013

Dentro la Notizia. 13 Novembre 2013 Consiglio Provinciale dei Consulenti del Lavoro di Napoli A CURA DELLA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DEL CPO DI NAPOLI Dentro la Notizia 145/2013 NOVEMBRE/6/2013 (*) 13 Novembre 2013 CON LA CIRCOLARE N. 33

Dettagli

Cassazione: commette reato il condomino che getta rifiuti nel giardino del vicino

Cassazione: commette reato il condomino che getta rifiuti nel giardino del vicino Cassazione: commette reato il condomino che getta rifiuti nel giardino del vicino L'art. 674 c.p. punisce il getto di cose pericolose idoneo a offendere, imbrattare o molestare persone. Negata, nel caso

Dettagli

Scritto da Redazione Giovedì 15 Dicembre 2011 11:41 - Ultimo aggiornamento Giovedì 15 Dicembre 2011 15:54

Scritto da Redazione Giovedì 15 Dicembre 2011 11:41 - Ultimo aggiornamento Giovedì 15 Dicembre 2011 15:54 ESAME AVVOCATO 2011 ATTO GIUDIZIARIO DI DIRITTO PENALE Caio, dipendente del comune di Beta, viene sorpreso dal sindaco mentre, per mezzo del computer dell'ufficio naviga in internet visitando siti non

Dettagli