Tommaso. Maggiore* * Preparato notte tempo in sostituzione di Alberto Verderio

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Emma Donato
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1 GENETICA DEL MAIS: NUOVE TECNOLOGIE PER UNA MISSIONE IMMUTATA Tommaso. Maggiore* * Preparato notte tempo in sostituzione di Alberto Verderio

2 UN PO DI STORIA

3 VECCHIE VARIETA ITALIANE BINCOPERLA MONTEFUMO BINCOPERLA SILEA MARANO VICENTINO SPONCIO

4 MARANO VICENTINO

5 La diffusione del Marano negli anni che vanno dall'inizio secolo scorso fino all'introduzione degli ibridi nel Veneto è stata molto ampia. Dati esposti al 1^ Congresso Nazionale dei Mais Ibridi, (Montanari V, 1954) tenutosi nel 1954 presso l'istituto "N.Strampelli" a Lonigo. In base a questa indagine, condotta nel 1950, il Mais Marano occupava nel Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, circa ha pari al 16,3 % del totale e così ripartito per singola provincia: Verona ha; Padova 9000 ha; Vicenza 7500 ha; Venezia 4000 ha; Udine 1500 ha; Gorizia 500 ha; altre provincie ha. (Grafico

6 STORO

7 LE TRADIZIONI A STORO

8 LOCALITA' N ACCESSIONEDENOMINAZIONE Marter VA 142 BASTARDO Caldonazzo VA 143 SPIN Cunevo VA 144 PAESAN Vigo di Ton VA 145 LOCALE NOSTRANO Campodenno VA 146 LOCALE Mollaro VA 147 NOSTRANO Vigo di Ton VA 148 PAESAN Denno VA 149 PAESAN Lavis VA 150 COLLEONI Vravina VA 151 COLLEONI Aldeno VA 152 SCAGLIOLO MARNE Zambana VA 153 LOCALE NOSTRANO Gardolo VA 154 MARANO Zambana VA 155 SCAGLIOLO LOCALE Casalino VA 156 NOSTRANO Lavis VA 157 DENTE DI CANE Ospedaletto vals VA 555 LOCALE Romallo VA 559 NOSTRANO DI VAL DI NON Caldes VA 560 NOSTRANO DI VAL DI SOLE Romallo VA 577 NOSTRANO Storo VA 1214 NOSTRANO DI STORO I MAIS TRENTINI PRIMA DEL 1945

9 PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PER IL VENETO ALLEGATO 5 CEREALI (Mis. 214f-214h) SCHEDE DESCRITTIVE DELLE VARIETA O POPOLAZIONI LOCALI DI SPECIE AGRARIE A RISCHIO DI EROSIONE GENETICA??

10 SUPERFICIE ( MIGLIAIA DI ETTARI) PRODUZIONE ( MIGLIAIA DI QUINTALI) RESA ( q/ha) Superficie e produzione del mais in Italia dal 1900 al 2000

11 SELEZIONE MASSALE ECOTIPI

12 Gli ibridi vengono introdotti Indipendentemente dai genetisti americani East e Shull nel 1909 In termini agronomici un ibrido è un incrocio derivato da due linee pure o da due ibridi. In termini genetici ibrido di mais è la prima generazione (F1) di un incrocio di linee pure

13 Linea A IBRIDO Linea B

14 MIGLIORAMENTO LAVORI DI CAMPO

15 Miglioramento genetico:caratteri quantitativi Caratteri quantitativi: produttività carattere troppo generale perché risultante di tanti altri caratteri (polifattoriale) * morfologici (es. lunghezza spiga), * fisiologici (es. Ef) * adattamento (es. resistenza ai parassiti) * foglie erette: maggiore Ef foglie basali * precocità fioritura precoce, riempimento della granella lungo ( fast dry down ) * resistenza freddo: permette un anticipo della semina * resistenza alle malattie fogliari * resistenza ai marciumi: permanenza in campo senza compromettere la qualità del prodotto

16 Migliormento genetico: caratteri qualitativi Qualità proteine endospermiche (zeina) >modificazione della composizione AA = valore biologico Pigmenti granella (xantofille) alimentazione ovaiole

17 I PRIMI IBRIDI SEMIVITREI COSTITUITI IN ITALIA

18 MIGLIORAMENTO GENETICO MAIS IN ITALIA

19 DAL AD OGGI.. PRODUZIONE AREICA dt/ha anni SUPERFICIE (ha 000) PRODUZIONE TOTALE (t 000) anni anni ha (000) t

20 RESE AREICHE IN USA PRODUZIONE AREICA ( b/a) anni b

21 NEGLI USA L INCREMENTO DELLE RESE AREICHE CONTINUA PER EFFETTO DEL MIGLIORAMENTO GENETICO E QUINDI ANCHE PER MERITO DELL APPLICAZIONE DELLE BIOTECNOLOGIE

22 OGM NEL MONDO

24 1997: Ibrido Costanza Normale Bt (Mon 810)

25 Ottenimento di piante transgeniche

Mais transgenici Piante transgeniche: piante a cui sono stati inseriti nel genoma geni estranei alla specie tramite vettori Mais ingegnerizzato resistenza alla piralide (Ostrinia nubilalis

26 Mais transgenici Piante transgeniche: piante a cui sono stati inseriti nel genoma geni estranei alla specie tramite vettori Mais ingegnerizzato resistenza alla piralide (Ostrinia nubilalis [Hübner]) inserito il gene Bt del Bacillus thuringensis resistenza al glifosate presenza di un enzima che inattiva il principio resistenza al glifosate presenza di un enzima che inattiva il principio attivo

27 ? PERCHE NON POSSIAMO UTILIZZARE IL MIGLIORAMENTO GENETICO CHE SI FA A LIVELLO MONDIALE?? LO POSSIAMO FARE DA SOLI?

28 SCHEMA DI MIGLIORAMENTO GENETICO DEL MAIS ATTRAVERSO LE VARIETA SINTETICHE 1 SSSS LANCASTER 1 LINEE PURE x LINEE PURE F1 In coltura 2 2 LINEE PURE x F1 LINEE PURE

29 COSA SIGNIFICA IN TERMINI ECONOMICI LA MANCATA INNOVAZIONE IN MIGLIORAMENTO GENETICO? ANNI 12 X 1,5 dt/ha/anno = 18 dt/ha NO PIRALIDE (**) = 7-10 Totale dt/ha 120 dt/ha X 20 = X = *** SALUTE ** AMBIENTE *AUTOSUFFICIENZA NAZIONALE *FORTE RIDUZIONE MICOTOSSINE *** *< PROBLEMI CON DIABROTICA **

30 Conclusione PURTROPPO CHI SA PER QUANTO TEMPO ANCORA CONTINUEREMO A RESTARE FERMI CON LE RESE AREICHE!!

31 Cosa fa paura dei transgenici? * possibilità di trasferimento delle resistenze a specie infestanti che diventerebbero incontrollabili : non esistono specie interfertili con il mais! Si selezionano specie resistenti (non proprio vero!) * possibile tossicità per l uomo: mai stata dimostrata (nella letteratura seria e non nei fogli di propaganda!) * le allergie alimentari sono sempre esistite!

32 Paura dei transgenici? Agricoltura biotecnologica per definizione tutto è stato modificato geneticamente (anche quello che sedicenti ecologisti definiscono naturale ) Ecologisti, opinione pubblica, ingenui generici guardano con preoccupazione ai transgenici senza neanche sapere di cosa si tratta

33 Urna raffigurante il dio del mais (da località ignota dell Oaxaca). Cultura zapoteca.parigi, Musée de l homme Ci salverà lui?

34 Natura morta Spighe di mais e finestra. R. Guttuso

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