I risultati per la Provincia di Trento

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1 Project LIFE08 ENV/IT/ WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 Project LIFE08 ENV/IT/ WOMENBIOPOP Linking Environment and Health: a Country-based Human Biomonitoring Study on Persistent Organic Pollutants in Women of Reproductive Age I risultati per la Provincia di Trento Elena De Felip, Anna Maria Ingelido Dipartimento Ambiente e connessa prevenzione primaria Reparto di Chimica Tossicologica Istituto Superiore di Sanità

2 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 Progetto finanziato dallo strumento finanziario Life Plus della DG Environment e dall Istituto Superiore di Sanità, con il contributo del Ministero dell Ambiente Durata: Aprile Maggio 2013 Reparto di Chimica Tossicologica

3 I Persistent Organic Pollutants (POPs) sono inquinanti di origine ambientale diossine (PCDD e PCDF) policlorobifenili (PCB) pesticidi organoclorurati (DDT, HCH, HCB) polibromodifenileteri (PBDE) perfluoroottansulfonato (PFOS) e acido perfluoroottanoico (PFOA) Caratteristiche comuni persistenti nell ambiente e nel corpo umano bioaccumulabili lipofili un ampia gamma di effetti tossici soggetti a trasporto su lunghe distanze inclusi nella Convenzione di Stoccolma sui POP

4 Aria Vegetazione/suolo L esposizione umana ai POP avviene essenzialmente per via alimentare e prevalentemente attraverso alimenti di origine animale Latte/carne Bestiame

5 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 IL BIOMONITORAGGIO UMANO (HBM) Consiste nella misura della concentrazione di una sostanza chimica, o dei sui metaboliti, in un tessuto, fluido, organo o altra matrice del corpo umano

6 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 Il biomonitoraggio umano (HBM) fornisce una misura della dose interna di un inquinante derivante da tutte le fonti e vie di esposizione Esposizione Dose interna

7 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 Il biomonitoraggio di inquinanti organici persistenti: gli elementi critici Ha bassa specificità nei confronti di fonte di esposizione e tempo di esposizione (il carico corporeo di questi inquinanti si costruisce lentamente negli anni) Nel caso di dosaggi ematici individuali, necessita di volumi considerevoli di campione Necessita di metodiche analitiche complicate, lunghe e costose

8 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 Il dosaggio dei POP Le concentrazioni I POP sono presenti nel corpo umano in concentrazione di nanogrammi (ng) per grammo di grasso o di picogrammi (pg) per grammo di grasso 1 ng = 10-9 grammi (un miliardesimo di grammo) 1 pg = grammi (un millesimo di miliardesimo di grammo)

9 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 Sei Regioni Il disegno dello studio: la COMPARABILITA DEI DATI Donne di età anni Due o tre aree a presumibile diversa esposizione a POP in ogni regione donne in ogni area Nullipare o che non abbiano allattato Residenza nel luogo da almeno 10 anni Raccomandazioni EU per gli studi di biomonitoraggio Stesso disegno campionario (approccio bi- o trifocale, o gradiente di urbanizzazione) Stessa metodologia analitica (laboratorio centrale) Stesso materiale (questionari, moduli consenso, etc,.)

10 Perché le donne in età riproduttiva? Lo studio è il linea con le raccomandazioni EU e della Conferenza di Parma: le donne in età riproduttiva sono tra i gruppi della popolazione più vulnerabili all azione dei POP e per i quali l esposizione a questi inquinanti è associata alle maggiori preoccupazioni sanitarie Molti POP sono noti (o possibili) interferenti endocrini e possono avere effetti avversi sulla salute riproduttiva femminile. La finestra temporale che va dal concepimento ai due anni di età è considerata la più suscettibile ai danni da inquinamento ambientale. Alcuni effetti avversi (es. su sviluppo neurocomportamentale e apparato riproduttivo) che si manifestano durante l infanzia o nell adololescenza sono messi in correlazione con un esposizione avvenuta durante questa finestra temporale. L esposizione in utero a POP determina, insieme all allattamento, il carico corporeo di POP osservato nei bambini nei primi anni di vita (lunghe emivite dei POP) Le donne sono il gruppo della popolazione maggiormente preoccupato per i possibili rischi/conseguenze per i bambini derivanti da esposizione a POP. Sono le più attive nel richiedere alle autorità sanitarie l attivazione di studi di biomonitoraggio e un parere sull opportunità di allattare.

11 Project WOMENBIOPOP Trentino Alto Adige R : Val di Non U : Trento I : Borgo Valsugana Piemonte R : Val Chisone U : Torino I : Frossasco e Susa Umbria R : Provincia di Terni U : Terni Lazio U : Latina Puglia R : Laterza e Ginosa I : Taranto Sicilia R : Provincia di Palermo U : Palermo

12 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 ESPOSIZIONE A POP E POSSIBILI EFFETTI SULLA SALUTE RIPRODUTTIVA FEMMINILE Menarca precoce Irregolarità mestruali Aborto spontaneo Infertilità e poliabortività Endometriosi Effetti sulla gravidanza Effetti sul feto e nella vita postnatale

13 Quali evidenze abbiamo? I risultati degli studi sono discordanti Differenze nei disegni sperimentali degli studi scarsa comparabilità dei risultati L esposizione non è mai al singolo inquinante ma piuttosto a miscele complesse di inquinanti TROVARE UN ASSOCIAZIONE NON VUOL DIRE DIMOSTRARE UNA CAUSALITA

14 I risultati per la Provincia di Trento

15 Confronto delle concentrazioni per area L analisi statistica sui livelli di concentrazione nei tre gruppi di donne rileva una differenza statisticamente significativa per PCDD e PCDF ( diossine ), PCB e pesticidi fra le tre zone, con concentrazioni nella zona di Trento minori che in quella delle altre due zone. Si deve tuttavia considerare che le donne dell area urbana hanno età significativamente inferiore (20-25 anni) rispetto a quelle delle altre due aree (19-40). Poiché le concentrazioni di queste sostanze aumentano con l età è opportuno effettuare l analisi statistica su gruppi omogenei per età. Ripetendo i test sull insieme delle donne di età < 25 anni (nell insieme, 61 donne, 17 in zona industriale, 30 in zona urbana e 14 in zona rurale) le differenze tra i tre gruppi non sono più apprezzabili, tranne che per il DDE. Per questa sostanza, è comune osservare livelli più alti nelle zone rurali.

16 L analisi dei questionari Per tutti gli inquinanti (con l eccezione di PBDE), si osserva un associazione positiva e altamente significativa delle concentrazioni ematiche con l età. Non è stata evidenziata alcuna associazione fra concentrazioni ematiche di contaminanti e consumo di alimenti di origine propria/locale A livello regionale, non è stata evidenziata alcuna associazione fra livelli di contaminanti e le patologie di interesse per lo studio.

17 Conclusioni I risultati del Trentino Alto Adige sono in linea con quanto generalmente osservato nella popolazione generale italiana della stessa fascia di età Non sono state evidenziate differenze rilevanti fra le tre zone (R,U,I) all interno delle stesse fasce di età.

18 Project WOMENBIOPOP Taranto, 16 gennaio 2013 Considerazioni Lo studio ha fornito un database su campioni individuali da utilizzarsi per verificare l andamento spaziale e temporale dell esposizione sul territorio I livelli di POP devono diminuire nel tempo!

19 Project WOMENBIOPOP Trento, 5 giugno 2013 Perché è necessario diminuire l esposizione ai POP sostanze tossiche e persistenti esposizione a miscele complesse: è molto difficile caratterizzare gli effetti tossici suscettibilità individuale all esposizione

20 La comunicazione dei risultati 5 giugno 2013, Trento, Auditorium dell APSS. L evento pubblico è stato strutturato per preparare la comunicazione dei risultati individuali alle donne, fornendo gli elementi conoscitivi che ne facilitino la comprensione (descrizione delle caratteristiche chimiche e tossicologiche degli inquinanti in studio, vie di esposizione, prerogative e limiti degli studi del biomonitoraggio, e significato dei dati ottenuti). Nei prossimi mesi: comunicazione dei risultati individuali alle singole donne. Tale comunicazione verrà effettuata nei mesi successivi al completamento dello studio, quando sarà stata completata l elaborazione dei risultati relativi a tutte le Regioni partecipanti.

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