Piacenza IV Circolo didattico Marta Pioggiosi

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1 Piacenza IV Circolo didattico Marta Pioggiosi

2 Sono quattro le categorie che compongono il lessico: 1. parole singole o complesse (es. locuzioni) 2. co-occorrenze o collocazioni, sono combinazioni fisse ad alta frequenza (es. indurre in, espressioni idiomatiche, luna di miele) 3. routine, (buon giorno), hanno significato unitario 4. modi di dire, metafore, proverbi

3 Parole piene hanno significato intrinseco Parole vuote hanno significato funzionale Locuzioni gruppi di parole che hanno funzione grammaticale : a proposito, a volte in quanto a, possono avere funzione di avverbi, preposizioni, Le locuzioni sono diverse dalle collocazioni che sono parole che co-occorrono stabilmente nella lingua e sono spesso ordinate in modo diverso nelle varie lingue: bianco e nero corrisponde in inglese a black and white

4 Il vocabolario ricettivo è composto dalle unità lessicali di cui il parlante si serve per capire testi scritti o parlati. Una parte del vocabolario ricettivo costituisce il vocabolario produttivo (o attivo) ed è composto dalle unità lessicali di cui il parlante si serve per produrre testi o per comunicare oralmente.

5 Due parametri fondamentali: 1. l ampiezza (aspetto quantitativo), vocabolario fondamentale (circa 2000 parole) 2. la padronanza (aspetto qualitativo), include la conoscenza delle proprietà di una parola

6 La padronanza è relativa a: pronuncia, trascrizione ortografica, significato principale, proprietà flessive, gli eventuali alterati (es. legno) accezioni specialistiche usi traslati e figurati proprietà semantiche proprietà morfologico-derivative proprietà sintattiche (reggenze di verbi, preposizioni,..)

7 Varie accezioni (es. penna, ) usi figurati (es. coda) usi connotativi (es. cane) relazioni di significato (es. l opposto di dolce è amaro in relazione a caffè, salato in relazione a torta, piccante in relazione a formaggio, secco in relazione a vino, ripido in relazione a pendio; rapporti di iponimia e iperonimia)

8 Capacità di creare le parole derivate a partire da una parola di base (carta, cartoleria, incartare, ) distinguere i processi di derivazione possibili da quelli praticati (da abolire si ottiene abolizione, ma non abolimento)

9 Le parole devono rientrare nel vocabolario di base dell italiano. La frequenza delle parole (1. articoli, pronomi, preposizioni, 2. nomi, verbi, aggettivi, avverbi, 3. termini tecnici). La disponibilità delle parole: anche se non frequenti, sono parole che indicano concetti molto familiari (es. dentifricio).

10 L acquisizione del lessico avviene in modo graduale e associativo. Si tende ad associare le parole in base alla forma o al suono (nei livelli iniziali), poi in base al loro significato. Ciò significa che i parlanti stabiliscono legami fra le unità lessicali della L1 e quelle della L2, ma solo in un secondo momento creano legami fra il significato e le unità lessicali della L2. Questo non costituisce un ostacolo all apprendimento della L2, ma un naturale processo mentale.

11 E stato sperimentato che i parlanti sono in grado di indicare rapidamente l equivalente di una parola della L1 nella L2; impiegano più tempo per indicare nella L2 l equivalente di un concetto illustrato da un immagine. Emerge una chiara influenza della L1 sull apprendimento del lessico nella L2 e anche gli errori di trasferimento dimostrano che la strategia primaria seguita nell apprendimento è classificare i significati nella L2 in base ai significati delle parole della L1.

12 Rendono più o meno difficile l apprendimento: la forma (pronuncia e ortografia), parole in cui sono presenti suoni che non esistono nella L1 sono più difficili da imparare parole ad alta disponibilità, ma poco frequenti nei testi o discorsi la categoria grammaticale, si ricordano meglio i sostantivi dei verbi e degli aggettivi la mancata corrispondenza di concetti lessicalizzati in L2, ma non in L1 o viceversa (es. sapere/conoscere, serendipity)

13 Il lessico si impara (anche) facendo altro: non ci si prefigge di imparare parole nuove, ma si vuole capire un testo, partecipare a una conversazione, scrivere una lettera. Occorre promuovere attività che mettano gli allievi in contatto con parole nuove e offrire stimoli all uso di queste parole. Il coinvolgimento nel processo di elaborazione delle parole nuove e determinato dal bisogno e dalla ricerca favorisce la memorizzazione

14 Occorre promuovere attività che favoriscano la memorizzazione del lessico, ricordando che la mente tende a memorizzare per: campi semantici (parti del corpo, alimenti, arredi, ) che spesso hanno dei corrispondenti morfologici (es. i colori sono maschili anche se terminano in a) sistemi completi (alto/basso, sopra/sotto, )

15 Le attività che coinvolgono direttamente l allievo favoriscono la memorizzazione. La memorizzazione è agevolata anche dalla contestualizzazione delle unità lessicali che vanno rese sistema. Sono utili: visualizzazioni accompagnate da immagini di campi lessicali omogenei riproduzioni (disegni, fotografie) che raffigurano una scena (in stazione, al mercato,..) con l indicazione degli elementi lessicali di quel contesto

16 Il meccanismo di memoria funziona per associazionismo : si ricorda per somiglianza e per contrasto. Si tratta di un processo complesso. Come avviene la memorizzazione: a) ad una maggiore riflessione ( profondità di codifica ) corrisponde una maggiore memorizzazione b) la codifica profonda è a livello semantico e lessicale. Ma il lessico viene immagazzinato solo se considerato all interno di un testo (non di una lista) e di un contesto sia situazionale che culturale c) l immagine visiva è meno efficace di quella sonora: si ricorda il10% del visto, il 20% dell ascoltato e il 50% del visto e ascoltato

17 Il processo di recupero del lessico è altrettanto complesso. Si ipotizza che il lessico sia organizzato per: reti semantiche schemi per la classificazione delle esperienze copioni comportamentali, per esempio il lessico al bar, al mercato,.. Reti, schemi e copioni permettono anche di prevedere ciò che può esser detto in un certo contesto o situazione, facilitando il recupero del relativo lessico

18 Sviluppare abilità di fare perifrasi, quando non si trova una parola smontare e rimontare il lessico posseduto, per scoprire i meccanismi di funzionamento: prefissi, suffissi, meccanismi di alterazione, osservare la denotazione delle microlingue e la connotazione di altri tipi di testo abituarsi alla precisione terminologica cogliere i rapporti di polisemia, sinonimia,

19 I significati di una parola hanno natura duplice, legata alle due dimensioni fondamentali della comunicazione: - la comunicazione diretta, che ha un fine pragmatico è la dimensione denotativa - la comunicazione che esprime uno stato d animo, un giudizio, un aspetto affettivo è la dimensione connotativa

20 Occorre prestare particolare attenzione: - alla spiegazione del significato quando si incontrano parole non isolate e predisporre attività di riutilizzo di locuzioni, collocazioni, frasi idiomatiche,.. - ai possibili problemi di transfer negativo con la L1 nelle connotazioni, nelle routine (es. capelli castani, non marroni, come in inglese) - al fatto che la corrispondenza lessicale di due lingue è limitata alla denotazione

21 o Le parole nuove vanno presentate all interno di un contesto o l interesse e il coinvolgimento emotivo hanno un ruolo determinante nell apprendimento o è necessario richiamare le preconoscenze degli allievi e le parole-chiave necessarie alla comprensione o è utile servirsi di tecniche associative fra parole e immagini di uno stesso campo semantico o occorre prestare attenzione al rinforzo lessicale mediante reimpiego e uso per uno scopo realmente comunicativo

22 Anche per lo sviluppo lessicale si possono utilizzare tecniche ludiche: diagrammi a ragno puzzle lessicale gioco delle differenze per la fissazione cruciverba indovinelli (per denominazioni e definizioni) esercizi sulla forma della parola (aiuta a fare ipotesi su parole nuove)

23 Queste tecniche prevedono di associare una parola o una frase ad un immagine o ad un oggetto. Esse comprendono anche: i grafici, gli schemi, le figure geometriche per mettere in rilievo e fissare aspetti particolari tabelle emoticon giochi visivi (es. cruciverba con definizioni visive, ricerca dell intruso, rebus)

24 Si basano sulle diverse modalità di relazione semantica esistente fra le parole. Mirano a focalizzare il pensiero sul significato. E possibile lavorare su relazioni di: a) antonimia b) sinonimia c) inclusione (stesse famiglie di parole) d) affinità semantica (casa,dimora,abitazione) e) associazione (verbi associati a casa ) f) derivazione g) connotazione/ estensione metaforica

25 Queste tecniche mirano a sviluppare l abilità di selezionare parole o espressioni in base ai fatti contenuti in un testo. Si utilizzano esercizi di: a) completamento di frasi che si riferiscono a testi noti (es. Cappuccetto Rosso) b) scelta di parole da una lista data per completare frasi c) cloze

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