RELAZIONE DI MAGGIORANZA AL PROGETTO DI LEGGE RIFORMA DELLA STRUTTURA E DEL MODELLO ORGANIZZATIVO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA
|
|
- Nicoletta Cosima Cattaneo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 RELAZIONE DI MAGGIORANZA AL PROGETTO DI LEGGE RIFORMA DELLA STRUTTURA E DEL MODELLO ORGANIZZATIVO DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Eccellenze, Signori Segretari di Stato, Colleghi Consiglieri, La Commissione Consiliare I ha di recente esaminato in sede referente il progetto di legge Riforma della struttura e del modello organizzativo dell Amministrazione Pubblica che viene oggi sottoposto all attenzione dell aula per la sua definitiva approvazione. Il progetto di legge rappresenta un traguardo fondamentale nel percorso di Riforma della Pubblica Amministrazione e fornisce una risposta concreta alla richiesta di riforma proveniente, ormai da tempo, da tutte le rappresentanze della società politica e civile. Il programma di Governo presentato ai cittadini in occasione della recente consultazione elettorale, ha posto la Pubblica Amministrazione tra le priorità dell azione dell Esecutivo, delineando le caratteristiche di massima per un ampia e concreta, riforma della Pubblica Amministrazione diretta a garantire l imparzialità, il buon andamento e l efficienza degli uffici al servizio del cittadino e ad assicurare che ogni attività sia svolta nel perseguimento dell interesse generale, secondo criteri di efficacia ed economicità. L esigenza di ammodernamento e miglioramento dell apparato amministrativo dello Stato, la ricerca di soluzioni concrete ai principali problemi di funzionamento nonché la creazione di basi normative, strutturali ed organizzative per le scelte politico-strategiche del presente e del futuro, caratterizzano la proposta di riforma contenuta in questo progetto di legge. L obiettivo è, dunque, quello di proporre soluzioni che consentano futuri aggiornamenti e più ampi cambiamenti, senza la necessità di dover allestire intere riforme, per poter accompagnare l evoluzione della società sammarinese. In tal senso sono state predisposte le missioni e funzioni delle Unità Organizzative (UO), i Profili di Ruolo, i Gruppi di Progetto ed i ruoli della Funzione Pubblica e dei Direttori di Dipartimento, per un vero e proprio processo di cambiamento organizzativo. Un amministrazione efficiente, deve attrezzarsi ed adottare una logica di cambiamento per adeguarsi alle richieste in continua evoluzione, provenienti dai cittadini/utenti, in primo luogo, e da tutti i soggetti sociali e istituzionali. 1
2 Il rapporto tra costi e benefici e l attenzione alla spesa sono punti cardine delle sollecitazioni e dei contributi provenienti da tutti gli ambienti della politica e della società sammarinese. Gli interventi economico finanziari promossi dal Governo per fronteggiare la situazione generale del Paese e gli esami del Fondo Monetario Internazionale hanno richiesto scelte di contenimento della spesa pubblica. Nel presente progetto di legge vi sono le premesse organizzative, normative e strutturali finalizzate al suo contenimento. Il presente progetto di legge implica nell immediato una differenza di costi in relazione agli aspetti strutturali, e cioè riguardanti gli organi e le unità organizzative e dovuti agli accorpamenti, alle razionalizzazioni e alle trasformazioni. Il documento di definizione del primo fabbisogno, strumento normativo attraverso cui procedere alla transizione dal vecchio modello di dotazione organica al nuovo modello organizzativo, influirà maggiormente sui costi, nell immediato ed in prospettiva e dovrà comunque essere informato ai principi di razionalizzazione e contenimento. Affinché il cambiamento organizzativo possa produrre concreti risultati è necessario procedere con la riforma dell Ordinamento Contabile dello Stato e all adozione di regole e metodologie per la programmazione e la gestione delle risorse su base budgetaria. Il budget oltre alla funzione di programmazione di obiettivi, risorse economiche, umane, attrezzature, rappresenta una concreta attribuzione ai singoli centri di attività dell effettiva responsabilità delle risorse assegnate. La misurazione dell efficienza dei servizi offerti deve farsi anche in correlazione ai costi. Per favorire il ruolo dell utenza nel contribuire a migliorare i servizi pubblici e costruire un rapporto aperto e proficuo con cittadini ed utenti il progetto di legge individua e propone strumenti di trasparenza, relazione, comunicazione ed informazione. La comunicazione verso l esterno costituisce il biglietto di presentazione dell amministrazione e serve a farla conoscere, a far percepire la qualità dei servizi erogati, a verificare il grado di soddisfazione del cittadino/utente, ad adeguare il servizio offerto e a costruire e consolidare la fiducia. La Consulta per i Diritti e la Partecipazione dell Utenza, prevede che la società partecipi alla definizione degli obiettivi e delle priorità e costituisce un anello di congiunzione, tra amministrazione e chi rappresenta i cittadini/utenti e le imprese, per un organizzazione aperta e ricettiva, che risponde del proprio operato e si pone la finalità di creare valore per gli utenti finali. Il presente progetto di legge si prefigge di dare attuazione al principio della separazione dei poteri attraverso il rafforzamento dell autonomia operativa e delle responsabilità nella gestione della macchina pubblica, così come disposto dal Titolo V della Legge Qualificata 15 2
3 dicembre 2005 n.184 e secondo le proposte contenute nei Titoli III e V della Legge 105/2009 Legge Quadro per la Riforma della PA. La relazione illustrativa al progetto di legge chiarisce la filosofia della riforma e commentando in modo puntuale ed esaustivo le specifiche soluzioni individuate nell articolato. Il progetto di legge è suddiviso in titoli, capi ed articoli, secondo una aggregazione per obiettivi ed argomenti e si completa con l Allegato A che descrive la struttura del Settore Pubblico Allargato attraverso, l indicazione degli Enti, e della PA, attraverso la descrizione delle UO e Dipartimenti in cui si articola e con l Allegato B - relativo ai modelli dei Profili di Ruolo. Gli uffici e servizi della Pubblica Amministrazione sono pertanto definiti attraverso le missioni e funzioni come già previsto nella legge quadro. Tale innovativa definizione delle Unità Organizzative, unitamente alla eliminazione delle sezioni predefinite per legge, alla definizione del fabbisogno e all introduzione dei profili di ruolo, è diretta a consentire ai Dirigenti di organizzare le attività ed il personale nel modo più funzionale ed efficiente. La struttura della PA, così come individuata nell Allegato A, costituisce il fondamento su cui basare le future decisioni politiche e gli interventi finalizzati all innovazione organizzativa e alla razionalizzazione delle risorse. Vengono inoltre indicate le fonti normative attraverso cui modificare l allegato A: è disposta la riserva di legge ordinaria per l istituzione di nuove UO ed è previsto il decreto delegato per modificare le funzioni, purché restino coerenti con la missione, e per modificare ogni altra disposizione presente nell allegato A e che descrive ciascuna UO purché le future nuove disposizioni siano rispettose della legge. Con decreto delegato sarà inoltre possibile accorpare uffici/servizi al fine di favorire le scelte di risparmio. Le disposizioni contenute nell Allegato A abrogano le corrispettive norme contenute nella legge n.106/93 e successive modifiche, nonché le norme istitutive di uffici e servizi non contemplate nello stesso, demandando comunque all adozione del decreto delegato sui Profili di Ruolo e fabbisogno il definitivo superamento della dotazione organica. Fin da ora, in ogni caso sono superati i mansionari e la titolarità/inamovibilità del posto. Nella parte del progetto di legge in cui si esplicita il funzionamento del modello organizzativo (Titolo III), in aderenza ai contenuti della Legge Costituzionale 183/2005 e della Legge Qualificata 184/2005, i compiti e le responsabilità del Congresso di Stato e dei singoli Segretari nei confronti dell amministrazione vengono individuati nella definizione di indirizzi e obiettivi, sia di carattere generale che di carattere settoriale o specialistico, e nell esercizio del controllo. L art.12 prevede la riorganizzazione delle Segreterie di Stato, affinché siano più 3
4 orientate alla definizione degli obiettivi di governo e all elaborazione delle politiche di competenza. Le attività di pianificazione e progettuali a carattere settoriale e specialistico sono demandate rispettivamente al Direttore del Dipartimento e ai Dirigenti delle UO interessate; quelle di carattere generale e trasversale sono demandate alla Direzione Generale della Funzione Pubblica. L art. 13 indica come si inserisce il ruolo dei Dipartimenti e dei Direttori di Dipartimento nel funzionamento del modello organizzativo. La figura del Direttore di Dipartimento, istituita dall art. 9 della Legge Quadro 105/2009, sostituisce quella del Coordinatore di Dipartimento di cui alla Legge 28/1995, acquisendo connotazioni prettamente organizzative. Il Coordinatore da figura in parte politica ed in parte amministrativa con il progetto di legge assume una connotazione organizzativa che serve a realizzare l autonomia e che consegue alla nuova concezione dei Dipartimenti, non più estensione delle singole Segreterie. Il Direttore di Dipartimento è in sostanza responsabile dell agire organizzativo coerente e coordinato delle UO afferenti il Dipartimento, ferme restando le responsabilità e l autonomia dei Dirigenti. La Legge 105/2009 Legge Quadro per la Riforma della PA ha previsto l istituzione di una cabina di regia per il miglioramento e l autonomia dell Amministrazione, a cui affidare attività di pianificazione e programmazione e di perseguimento dell efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, imparzialità e rispondenza alle necessità dell utenza, in attuazione degli indirizzi e obiettivi impartiti dalla politica. La Direzione Generale della Funzione Pubblica (DGFP) nasce come autorità di governance interna alla PA. E delegata alle relazioni sindacali e alla negoziazione e predispone e sottoscrive i contratti e gli accordi sul personale. La Direzione Generale della Funzione Pubblica è organo collegiale formato dal Direttore della Funzione Pubblica (Direttore FP), dal Direttore Risorse Umane e Organizzazione (Direttore RUO) e dal Direttore Pianificazione e Controllo (Direttore PC). Si tratta di un organo all interno del quale sono previste specifiche attribuzioni allo scopo di definire e suddividere poteri e responsabilità con chiarezza e certezza, con possibilità di assegnare internamente anche altri compiti, incarichi ed attività. Nella struttura della DGFP si è tratta ispirazione dalla configurazione del Comitato Esecutivo dell ISS e dei rapporti interni all ente, per la somiglianza, ma non sovrapponibilità, dei modelli, per la convergenza riscontrata quando fu adottata, e per il buon esito della sua esperienza. 4
5 Attraverso le norme ed il modello organizzativo adottato, con l istituzione della DGFP prende forma quel presidio strategico unitario dell attività amministrativa, indispensabile a dare organicità e coerenza all intera amministrazione dello Stato, anche per fornire a chi esercita la responsabilità politica, gli elementi ed indicatori necessari a esercitare in maniera efficace le funzioni di indirizzo e il controllo spettanti per legge. La Commissione consiliare inoltre ha approvato emendamenti presentati dal Governo volti ad introdurre norme per contrastare la formazione del precariato nonché norme volte a definire un nuovo regime normativo e retributivo per il personale di pubblico impiego di nuova assunzione. In particolare si prevede la trasformazione del rapporto di lavoro da rapporto d organico a rapporto a tempo indeterminato e l applicazione di un nuovo regime retributivo che tenga conto delle retribuzioni del settore privato per medesime o equivalenti professionalità. Ciò in linea con gli indirizzi per una progressiva estensione di istituti logiche e principi del rapporto di lavoro privato al Settore Pubblico Allargato, riproducendo e precisando l art. 80 della legge 194/2010. A salvaguardia dei diritti acquisiti il personale di pubblico impiego già in ruolo mantiene il proprio status di organico e resta inquadrato nella qualifica corrispondente al proprio posto d organico la quale si collega al Profilo di Ruolo mediante la tabella delle corrispondenza. Nelle tre sedute che hanno vista impegnata la prima Commissione Consiliare si è avuto un ampio e articolato dibattito che ha portato anche all accoglimento di numerosi emendamenti proposti dai consiglieri di minoranza ed alcuni proposti da consiglieri di maggioranza giungendo quindi all approvazione del presente progetto di legge. Eccellenze, Signori Segretari di Stato e Colleghi Consiglieri, nella speranza di aver contribuito ad illustrare quanto discusso dalla Commissione Consiliare I in sede referente, chiedo al Consiglio Grande e Generale di approvare definitivamente la proposta di legge in discussione. Relatore di Maggioranza (Anna Maria Muccioli) 5
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA :
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA : - DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE INTERNE AI SETTORI - DELLE UNITA ORGANIZZATIVE AUTONOME - DELLE UNITA DI PROGETTO Approvato con deliberazione di Giunta Comunale
REPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto l articolo 4 della Legge Costituzionale n.185/2005 e l articolo 6 della Legge Qualificata n.186/2005; Promulghiamo
Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n del 29/07/2011)
Centro di Servizi InfoSapienza Regolamento Organizzativo (DR n. 2498 del 29/07/2011) Art. 1 - Costituzione Il Centro InfoSapienza, di seguito richiamato Centro, è un Centro di spesa ad ordinamento speciale,
La Riforma della Pubblica Amministrazione
2 Repubblica di San Marino La Riforma della Pubblica Amministrazione Nove leggi.. oltre agli atti concreti già attuati Presentazione del Segretario di Stato per gli Affari Interni Valeria Ciavatta LA PUBBLICA
Organigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa
DOCUMENTO DI ORGANIZZAZIONE Organigramma e Manuale delle funzioni Sede formativa ASSOCIAZIONE CARPAN ENTE DI FORMAZIONE PROFESSIONALE DOCUMENTO DI ORGANIZZAZIONE ASSEMBLEA DEI SOCI PRESIDENTE LEGALE RAPPRESENTANTE
La Riforma della Pubblica Amministrazione
2 Repubblica di San Marino La Riforma della Pubblica Amministrazione DIRIGENTI E DEI DIRETTORI DI DIPARTIMENTO Presentazione del Segretario di Stato per gli Affari Interni Valeria Ciavatta LEGGE 31 LUGLIO
Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso
Valore P.A. - Corsi di formazione 2017 Programma dettagliato del Corso La riforma del pubblico impiego tra responsabilità disciplinare, performance e valutazione Il Corso ha ad oggetto il processo e i
Comunicazioni sul Memorandum d intesa sul lavoro pubblico. Commissione XI Camera dei Deputati. 21 febbraio 2007, ore 08.30
Comunicazioni sul Memorandum d intesa sul lavoro pubblico Commissione XI Camera dei Deputati 21 febbraio 2007, ore 08.30 Signor Presidente, onorevoli deputati Con il Memorandum d intesa su lavoro pubblico
BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE
BOZZA DI REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELL INDENNITA DI RESPONSABILITA AL PERSONALE DELLE CATEGORIE B-C-D -ex ART.91 CCNL 2006/2009 PREMESSE L art. 91, comma 1, del CCNL 2006/2009, stabilisce che le Amministrazioni,
COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino
COMUNE DI LANZO TORINESE Provincia di Torino Allegato alla delibera di Giunta Comunale n. 195 del 20 DICEMBRE 2012 Attuazione dei principi contenuti nel Decreto Legislativo n. 150 del 27/10/2009 e s.m.i.
COMUNE DI VOLVERA Provincia di TORINO
COMUNE DI VOLVERA 10040 - Provincia di TORINO V E R B A L E DI D E L I B E R A Z I O N E D E L L A GIUNTA C O M U N A L E N. 98 del 16-07-2014 OGGETTO: PROGRAMMAZIONE E FABBISOGNO DEL PERSONALE TRIENNIO
TITOLO I PRINCIPI GENERALI. Art. 1 (Finalità e ambito di applicazione)
TITOLO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 (Finalità e ambito di applicazione) 1. Le disposizioni della presente legge definiscono i principi e i criteri di organizzazione delle strutture dell Amministrazione regionale
Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico
Allegato n. 2 Fabbisogno Assistenza Tecnica all attuazione dell Accordo di Partenariato Fabbisogno di n. 7 esperti per attività di assistenza tecnica di supporto all Agenzia per la Coesione Territoriale
L impiego pubblico a San Marino
L impiego pubblico a San Marino Le fonti principali LEGGE 22 dicembre 1972, n. 41: Legge organica per i dipendenti dello Stato LEGGE 25 novembre 1980, n. 86: Ristrutturazione degli uffici e dei servizi
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 novembre 2002 Indirizzi per la programmazione strategica e la predisposizione delle direttive generali dei Ministri per l'attivita' amministrativa
L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 26 GENNAIO 2017 21/2017/A APPROVAZIONE DEL NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI TAVOLI ALLARGATI DI PARTECIPAZIONE ALLA VITA AMMINISTRATIVA
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEI TAVOLI ALLARGATI DI PARTECIPAZIONE ALLA VITA AMMINISTRATIVA Approvato con delibera di C.C. n.52 del 15.09.2009 Modificato con delibera di C.C..67 del 30.11.2009 INDICE
Ministero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO E DI COESIONE DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE DEI FONDI STRUTTURALI COMUNITARI CRITERI DI SELEZIONE DELLE OPERAZIONI DEL
Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE
Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI ANNO 2011 LINEE GUIDA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI
Marco Cinquegrani. Capo della Segreteria Tecnica del Ministro. Roma, 14 aprile 2007
Marco Cinquegrani Capo della del Ministro GLOCUS Sessione e-government Roma, 14 aprile 2007 1 PRINCIPI DI RIFERIMENTO La competitività del paese è strettamente legata alla qualità della Pubblica Amministrazione
REPUBBLICA DI SAN MARINO
REPUBBLICA DI SAN MARINO Noi Capitani Reggenti la Serenissima Repubblica di San Marino Visto l articolo 4 della Legge Costituzionale n.185/2005 e l articolo 6 della Legge Qualificata n.186/2005; Promulghiamo
Azienda Ospedaliera S. Maria Terni
Azienda Ospedaliera S. Maria Terni Deliberazione del Direttore Generale n. 1083 del 22/12/2016 Oggetto: Approvazione note operative per la realizzazione del Progetto PICO, Sistema di Pianificazione e Controllo.
REGOLAMENTO GRUPPI DI LAVORO AZIENDALI PER LA SICUREZZA (GLAS) REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO. rev Data
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE! Via S. Lorenzo, 101 01100 VITERBO O761-339608 FAX 0761-226472 e.mail: dir.spp@asl.vt.it GRUPPI DI LAVORO AZIENDALI PER
IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
IPAB CENTRO ANZIANI DI BUSSOLENGO REGOLAMENTO SULL ORDINAMENTO DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Approvato con Deliberazione di Consiglio di Amministrazione n. 02 del 21.01.2016 1 INDICE CAPO I - PRINCIPI GENERALI
Anp - La Buona Scuola. Nella Legge 107/2015 La nuova Governance
Nella Legge 107/2015 La nuova Governance 1 Le competenze del Dirigente Scolastico Il Piano triennale dell offerta formativa L organico dell autonomia I collaboratori del Dirigente Il Comitato di valutazione
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016
SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione
Allegato A Profilo, competenze richieste e requisiti di partecipazione
Allegato A Profilo, competenze richieste e requisiti di partecipazione La partecipazione all Avviso richiede, pena l esclusione, il possesso dei requisiti generali di seguito elencati, nonché dei requisiti
IL SISTEMA INFORMATIVO DEL PERSONALE
Comune di Cosenza Progetto Dal sistema professionale alla formazione: linee guida per un piano formativo Presentazione A cura di Annamaria Ferrari, Dirigente Servizio Personale, personale@comune.cosenza.it
DIREZIONE GENERALE ---------------------- DETERMINAZIONE N. 5645-2008 DEL 15 OTTOBRE 2008 Oggetto: Adozione Piano della Formazione e costituzione Gruppo di lavoro Il Direttore Generale Dott. Gianni Ibba,
REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO
REGOLAMENTO DELL UFFICIO DI PIANO Novembre 2003 Art. 1 Oggetto Il presente regolamento disciplina la composizione, le attribuzioni e le modalità di funzionamento dell Ufficio di Piano, costituito a norma
Manuale di Organizzazione
Manuale di Organizzazione emanato con D.D. n. 511 del 12 ottobre 2004 entrato in vigore il 30 novembre 2004 1 Introduzione Il Manuale di Organizzazione è strutturato in due sezioni: la prima contiene gli
Lineamenti di Corporate Governance
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO Dipartimento di Scienze aziendali, economiche e metodi quantitativi Audit & Governance cod. 87101 16 aprile 2014 Lineamenti di Corporate Governance l Prof. Daniele Gervasio
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO
PROGRAMMA DETTAGLIATO DEL CORSO in tema di Gestione dei conflitti; Psicologia dei gruppi; Gestione delle relazioni; Gestione delle risorse umane; Lavoro di gruppo. dal titolo La PA cambia: come motivare
Riforma della Pubblica Amministrazione
1 Repubblica di San Marino Riforma della Pubblica Amministrazione ISTRUZIONI PER L USO Presentazione del Segretario di Stato per gli Affari Interni Valeria Ciavatta COMPLESSITA E DIFFICOLTA DI UNA RIFORMA
COMUNE DI PAESE. Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI
COMUNE DI PAESE Provincia di Treviso REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 3 del 24 gennaio 2013 I N D I C E Art. 1 Servizio dei controlli
OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE
OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA
GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO
GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI DOCUMENTO PROGRAMMATICO 2017-2019 L art. 2, comma 1, lett. d), del Regolamento n. 1/2000 attribuisce al Garante il compito di definire gli obiettivi e i programmi
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELLA ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE DI FERRARA
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELLA ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE DI FERRARA REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO E LA GESTIONE DELLA ISTITUZIONE TEATRO COMUNALE DI FERRARA (approvato dal Consiglio
COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15
COLLEGIO DEI DOCENTI, CONSIGLIO DI ISTITUTO, COMITATO DI VALUTAZIONE, DIRIGENTE SCOLASTICO, RSU DOPO LA LEGGE 107/15 ARGOMENTO AZIONE LEGGE DI RIFERIMENTO ORGANO COMPETENTE Prerogativa didattica Impiego
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica
Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa
CODICE DELLE AUTONOMIE
Presidenza del Consiglio dei Ministri CODICE DELLE AUTONOMIE Disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle
Sezione anagrafica Procedimento Amministrativo. Controlli
Sezione anagrafica Procedimento Amministrativo DIREZIONE Area Organizzazione, Indirizzo e Controllo TEL. CASELLA DI POSTA ELETTRONICA PEC SETTORE comune.campobasso.protoccollo@pec.it Controlli SERVIZI
La Scuola struttura la formazione secondo due direttrici e relative macro-aree formative:
Linee progettuali per la formazione del personale di Polizia Locale, biennio 2017-2018 Premessa La Scuola del Corpo della Polizia Municipale di Milano, come espressione del patrimonio professionale del
ISTITUTO CULTURALE LADINO VIGO DI FASSA
ISTITUTO CULTURALE LADINO VIGO DI FASSA REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE REGOLAMENTO PER L'ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE Art 1 Principi generali 1. Il presente
Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona Piano Annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente Anno Scolastico 2015/2016 PREMESSA La formazione in servizio, che
. Comune di Ghilarza Provincia di Oristano. Decreto del Sindaco n. 02 del 17/01/2017
. Comune di Ghilarza Provincia di Oristano Decreto del Sindaco n. 02 del 17/01/2017 OGGETTO: Conferimento incarico posizioni organizzative (artt. da 8 a 11 del CCNL 31.3.1999) - Settore Finanziario - Periodo:
COMUNE DI CESENA. Disciplinare di istituzione e funzionamento. del Comitato degli utenti della Città di Cesena
COMUNE DI CESENA Disciplinare di istituzione e funzionamento del Comitato degli utenti della Città di Cesena 2 Titolo I Disposizioni generali Art.1 Finalità Con delibera di Consiglio Comunale n. 100 del
Disposizione Organizzativa Modugno, 28 ottobre Il Direttore Generale. L Amministratore Unico Sabino Persichella. pugliasviluppo DO 1/2015 1
Disposizione Organizzativa Modugno, 28 ottobre 2015 Il Direttore Generale L Amministratore Unico Sabino Persichella pugliasviluppo DO 1/2015 1 SOMMARIO Premessa Organigramma Audit Trasparenza, Sicurezza
Relazione illustrativa
Relazione illustrativa Il presente schema di decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri è predisposto in attuazione del decreto legislativo 26 novembre 2010, n. 216, recante Disposizioni in materia
POLITICA AZIENDALE DESTRI S.R.L.
Pag. 1 di 5 DESTRI S.R.L. Destri S.r.l., consapevole dell importanza della Qualità del servizio reso ai propri clienti, del miglioramento della Sicurezza dei propri lavoratori e della protezione dell ambiente,
Interoperabilità dei Protocolli Informatici
Interoperabilità dei Protocolli Informatici Il Protocollo informatico e il Manuale di Gestione Potenza 09/07/2010 Marcella GUARINO Lucana Sistemi s.r.l. 2 Il DPR 445/2000, art.1 definisce il protocollo
PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013/2015
PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO 2013/2015 OGGETTO E FINALITA L art. 9 comma 7 del D.L. 18.10.2012 n. 179, convertito in Legge 17.12.2012 n. 221, prevede che le amministrazioni pubbliche debbano pubblicare
LA VALUTAZIONE DEL PON SCUOLA
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2014-2020 PER LA SCUOLA COMPETENZE E AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO LA VALUTAZIONE DEL PON SCUOLA 2014 2020 2 IL QUADRO DI RIFERIMENTO Orientare la programmazione 2014-2020
SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità
Convegno di studio e approfondimento SISTEMI DI GESTIONE INTEGRATI 231, Sicurezza, Ambiente e Qualità Relatore: Giovanni Alibrandi ACQUI TERME, giovedì 27 novembre 2014 dalle ore 9:00 alle ore 13:00 L
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE delibera n. 90 del 21 marzo 2012 Ufficio proponente: Staff al Direttore amministrativo - Unità Organizzazione e formazione del personale Ordine del giorno n. 3.1 e) Argomento:
REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE TRA CONAF E FEDERAZIONI REGIONALI (Approvato dal Conaf il 30 novembre 2006)
REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA PERMANENTE TRA CONAF E FEDERAZIONI REGIONALI (Approvato dal Conaf il 30 novembre 2006) Premessa Articolo 1 (Conferenza Permanente tra il CONAF e le Federazioni Regionali) Articolo
PIANO PERFORMANCE
PIANO PERFORMANCE 2013-2015 PIANO DEGLI OBIETTIVI DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA (CUG) ALLEGATO E Marzo 2013 INDICE Premessa... 3 1. Obiettivi operativi ed azioni 2013... 4 1.3 Equa rappresentatività e
Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie
Procedura di selezione comparativa per il conferimento di un incarico professionale nell ambito della realizzazione degli interventi previsti dal progetto Supporto alle amministrazioni pubbliche impegnate
Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015
Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST
REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL FONDO EST Art. 1 - Funzionamento Il presente regolamento disciplina il funzionamento generale del Fondo EST e integra il regolamento Amministrativo e quello delle Prestazioni,
SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE
SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEI DIRIGENTI METODOLOGIA E PROCEDURE A cura della Direzione Pianificazione Strategica, Smart City e Statistica 1 INDICE PREMESSA 3 OGGETTO DELLA VALUTAZIONE 3
PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI Il 3 Ottobre 2016 il MIUR ha presentato il Piano per la formazione dei docenti
PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 Il 3 Ottobre 2016 il MIUR ha presentato il Piano per la formazione dei docenti a cura di Assunta Mirante Perché un piano per la formazione docenti La formazione
PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
PROVINCIA DI MATERA REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (ART. 14 DECRETO LEGISLATIVO 27 OTTOBRE 2009, N. 150) Approvato con deliberazione della Giunta
Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.)
Lido di Riva del Garda Immobiliare S.p.A Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza AGGIORNAMENTO Adottato in data 13.01.2016
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA
REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA Indice Art. 1 Oggetto... 2 Art. 2 Definizioni... 2 Art. 3 Funzioni dei soggetti
Programmare e valutare la formazione
Programmare e valutare la formazione Il Laboratorio del Dipartimento della Funzione Pubblica Ezio Lattanzio La qualità della formazione per la pubblica amministrazione. Verso standard condivisi tra pubblico
Co m u n e d i S a n V i t o Provincia di Cagliari
Co m u n e d i S a n V i t o Provincia di Cagliari PIANO DI ASSEGNAZIONE DELLE RISORSE UMANE Esercizio Finanziario 2013 Allegato B) alla deliberazione della G.C. N. 87 del 16/07/2013 Il Segretario Comunale
Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità
Art. 1 Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi di
STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE. Art. 1 Natura giuridica e sede
Allegato alla Delib.G.R. n. 4/15 del 22.1.2008 STATUTO DELL AGENZIA GOVERNATIVA REGIONALE SARDEGNA PROMOZIONE Art. 1 Natura giuridica e sede 1. Il presente Statuto disciplina l organizzazione e il funzionamento
COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI. (versione minima per enti con meno di 15.
COMUNE DI LIGNANO SABBIADORO (Provincia di Udine) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI (versione minima per enti con meno di 15.000 abitanti) Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 124 del 20.12.2012
VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016)
VERSO UN SISTEMA INTEGRATO DI TUTELA SINDACALE IL RUOLO DELL OPERATORE POLIFUNZIONALE (MARZO 2016) Premessa Con la delibera del 20 aprile 2015 il Comitato Direttivo della CGIL nazionale istituisce la figura
TITOLO I - Principi generali
STATUTO I N D I C E TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Art. 1 - Istituzione Art. 2 - Finalità generali Art. 3 Efficienza, funzionalità ed economicità Art. 4 Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane TITOLO
IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA
IL PROFILO PROFESSIONALE ATTESO ANNA MARIA DI NOCERA CONTENUTI 1. La funzione docente 2. L autonomia scolastica e le nuove competenze del docente 3. Il profilo professionale nel CCNL 4. La legge n. 107/2015
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE DELL A.S.L. TO3 INDICE Articolo 1 (Oggetto)...3 Articolo 2 (Composizione del Collegio di Direzione)...3 Articolo 3 (Funzioni
Comune di MASSA. Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE
Comune di MASSA Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE Approvato con atto di Giunta Comunale n. 99 del 30 MARZO 2014 REGOLAMENTO SULLA MOBILITA INTERNA DEL PERSONALE
LICEO SCIENTIFICO e Classico G. Asproni LICEO ARTISTICO R. Branca
LICEO SCIENTIFICO e Classico G. Asproni LICEO ARTISTICO R. Branca PIANO DI FORMAZIONE PER IL PERSONALE DOCENTE Premessa La comunicazione del MIUR n.2915, del 15/09/2016 sulla progettazione delle attività
Presidenza del Consiglio dei Ministri
DECRETO DEL MINISTRO PER LE RIFORME COSTITUZIONALI E I RAPPORTI CON IL CHE ISTITUISCE LA CABINA DI REGIA INTERISTITUZIONALE DI CUI AL PIANO STRAORDINARIO CONTRO LA VIOLENZA SESSUALE E DI GENERE (ADOTTATO
La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance
La Comunicazione Pubblica tra l e-government e la Governance di Gianluca Passaro Innovazione Organizzazione Comunicazione Vincoli ed Opportunità L evoluzione normativa propone obblighi, ma li propone come
Relazione illustrativa del contratto integrativo d istituto del Dirigente Scolastico
Relazione illustrativa del contratto integrativo d istituto del Dirigente Scolastico Premessa L allegato contratto d istituto, sottoscritto il 10 marzo 2014, è stato redatto ai sensi dei quanto previsto
L organizzazione del sistema dei controlli all interno degli Enti Locali. 07 maggio 2010-Salone di Villa Gallia
L organizzazione del sistema dei controlli all interno degli Enti Locali. 07 maggio 2010-Salone di Villa Gallia all interno degli Enti Locali. Evoluzione Generale -D.Lgs 30 luglio 1999, n. 286 passaggio
Linee di indirizzo per la redazione. del Piano Sociale Integrato. della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese
Linee di indirizzo per la redazione del Piano Sociale Integrato della Conferenza dei Sindaci dell A.S.L. 3 Genovese 2014-2016 Premesse La Regione Liguria con la Deliberazione del Consiglio Regionale n.
Relazione sugli esiti dell Autovalutazione del Collegio Sindacale della Banca di Udine Credito Cooperativo
Relazione sugli esiti dell Autovalutazione del Collegio Sindacale della Banca di Udine Credito Cooperativo 1 SINTESI... 2 2 CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO... 2 3 METODOLOGIA UTILIZZATA PER CONDURRE
VISITA LA NOSTRA AREA TRASPARENZA: trasparenza
VISITA LA NOSTRA AREA TRASPARENZA: http://www.icp.mi.it/operazione trasparenza ASL di Milano e gli enti pubblici del Sistema Sanitario lombardo ti invitano a visitare i loro siti web per tutte le informazioni
Piano di comunicazione Anno 2016 POR FSE
ASSESSORADU DE SU TRABALLU, FORMATZIONE PROFESSIONALE, COOPERATZIONE E SEGURÀNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, COOPERAZIONE E SICUREZZA SOCIALE Direzione Generale Piano di
Regolamento comunale per le attività di controllo di gestione e per l Organismo Indipendente di Valutazione della performance
COMUNE DI VOLPIANO PROVINCIA DI TORINO Regolamento comunale per le attività di controllo di gestione e per l Organismo Indipendente di Valutazione della performance Approvato con deliberazione di Giunta
CORSO FORMAZIONE REVISORI ENTI LOCALI
CORSO FORMAZIONE REVISORI ENTI LOCALI ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI CONTABILI Finalità, obiettivi e specificità della riforma: esigenze di finanza pubblica e armonizzazione dei bilanci, il ruolo della COPAFF
MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE
MUSEO D ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TRENTO E ROVERETO REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DEL PERSONALE (Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15/10 del 30/04/2010,
CENTRO DI RESPONSABILITA : Segretario Generale
COMUNE DI GALLIERA Provincia di Bologna CENTRO DI RESPONSABILITA : Segretario Generale RESPONSABILE_ : Dott. Fausto Mazza 1 CENTRO DI RESPONSABILITA' : SEGRETARIO GENERALE RESPONSABILE: dott. Fausto Mazza
PROCEDURA PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE
PROCEDURA PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE Articolo 1 Oggetto 1. Agenzia Locale per la Mobilità ed il Trasporto Pubblico Locale s.r.l. (nel seguito Agenzia ) intende garantire nello svolgimento delle
Centri di costo: 1. Ufficio Associato del Personale
: DOTT. ALBERTO DI BELLA Centri di costo: 1. Ufficio Associato del Personale ANNO 2016 VERIFICA AL 31 DICEMBRE 2016 SETTORE: PERSONALE ASSOCIATO : Dott. Alberto Di Bella CENTRO DI COSTO: Ufficio associato
I CONTENUTI GLI OBIETTIVI DIDATTICI
CORSO DI FORMAZIONE La modifica della Legge 241/90 e le nuove disposizioni in materia di Semplificazione, Trasparenza ed Organizzazione delle Pubbliche Amministrazioni. La legge 18 giugno 2009 n. 69 e
MANUALE QUALITÀ. SISTEMA di GESTIONE per la QUALITÀ. Il valore di un risultato sta nel processo per raggiungerlo (Albert Einstein) Introduzione
Pagina 1 di 6 Il valore di un risultato sta nel processo per raggiungerlo (Albert Einstein) Manuale Qualità Introduzione INDICE DELLE EDIZIONI.REVISIONI N DATA DESCRIZIONE Paragraf i variati Pagine variate
Comune di Crevalcore Provincia di Bologna
Mobilità/criteri mobilità interna1 Allegato delib. G.C. N. 114 DEL 26.10.2005 Comune di Crevalcore Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER LA MOBILITA INTERNA E PER IL TRASFERIMENTO MEDIANTE PASSAGGIO DIRETTO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL LAVORO Art. 1 - Competenze La Consulta Comunale del Lavoro è un organo con funzioni propositive e consultive nei confronti della Amministrazione Comunale in materia di politiche
Approvato con Det. DG n. 206 del 30/12/2016 decorrenza 22/10/2016 DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE
Approvato con Det. DG n. 206 del 30/12/2016 decorrenza 22/10/2016 DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE DIREZIONE ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE STRUTTURE ORGANIZZATIVE AREA ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO
REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO
REGOLAMENTO DEL SETTORE TECNICO Parte I Attribuzioni, struttura e organizzazione del Settore Tecnico Art. 1 Attribuzioni e funzioni 1. Il Settore Tecnico della F.I.G.C., tenuto anche conto delle esperienze
Oggetto : Approvazione del Piano Triennale delle Azioni positive 2015-2017
Estratto del verbale della seduta della Giunta Comunale NUMERO DI REGISTRO SEDUTA DEL 52 18 marzo 2015 Immediatamente Eseguibile Oggetto : Approvazione del Piano Triennale delle Azioni positive 2015-2017
RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE E TRASPARENZA
Ente pubblico non economico Sede Legale: Via Polvani, 2 23829 Varenna (LC) RELAZIONE SUL FUNZIONAMENTO COMPLESSIVO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE E TRASPARENZA - ANNO 2013/2015-1 PREMESSA Questa relaziona
ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
CORSO DI ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE Prof. Paolo Ricci a.a. 2008/2009 CORSO DI ECONOMIA DELLE AZIENDE E DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE III LEZIONE LA PROGRAMMAZIONE E IL BILANCIO