REPUBBLICA ITALIANA. Corte dei conti. Sezione di controllo. I Collegio. nell adunanza del 9 novembre 2000 * * *

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1 Deliberazione n. 6/2001/P REPUBBLICA ITALIANA la Corte dei conti in Sezione di controllo I Collegio nell adunanza del 9 novembre 2000 * * * VISTO il decreto n /pos. n del 29 settembre 1999 del Ministero delle Finanze Comando Generale della Guardia di Finanza con il quale al Generale C.A. della Guardia di Finanza Francesco DI MURO è stato riliquidato il trattamento di ausiliaria ivi compresa la speciale indennità pensionabile di cui alle leggi 1 aprile 1981 n. 121 e 20 novembre 1987 n. 472, spettante al Comandante Generale della Guardia di Finanza; VISTO il rilievo istruttorio n. 485 del 6 aprile 2000 con il quale si richiamava la deliberazione n. 91/95 della Sezione del controllo che, per analoga fattispecie, ha negato il visto e la conseguente registrazione ad un provvedimento del Ministero della Difesa in considerazione del fatto che la suindicata indennità va corrisposta esclusivamente al Comandante Generale in ragione della specifica funzione a questi attribuita e concretamente eser-

2 2 citata; VISTE le controdeduzioni dell Amministrazione che, in data 27 giugno 2000, ha restituito immodificato il provvedimento richiamando a conferma della propria tesi interpretativa in ordine all equiparazione tra il trattamento pensionistico riconosciuto al Generale C.A. DI MURO e la posizione del Comandante Generale della Guardia di Finanza più sentenze della Corte dei conti Sezione giurisdizionale Lazio (sentenze dalla n alla n del 1996 e n. 734 del 1999); VISTA la relazione in data 20 settembre 2000 del Magistrato Istruttore Consigliere Fabrizio Arioti, in servizio presso l ufficio riscontro atti di quiescenza del personale militare e delle forze di polizia; VISTA l ordinanza del Presidente della Corte dei conti con la quale è stata deferita al I Collegio della Sezione del controllo - convocato per l adunanza odierna - la pronuncia sul visto e la conseguente registrazione del provvedimento in epigrafe; VISTA la nota n del 6 novembre 2000 inviata alla Segreteria della Sezione del Controllo dal Ministero del Tesoro, Bilancio e della Programmazione Economica IGOP con la quale si condividono le motivazioni della succitata delibera n. 91/95 e le argomentazioni svolte dall Ufficio di controllo competente sulla materia; VISTO l art. 1 della legge 21 marzo 1953 n. 161; VISTO l art. 3 della legge 19 gennaio 1994 n. 20; UDITO il rappresentante del Ministero delle Finanze Dott.ssa Maria Grazia Valente;

3 3 FATTO Con il decreto datato 29 settembre 1999 n /pos , il Comando Generale della Guardia di Finanza ha riliquidato ad un Generale di divisione del Corpo promosso Generale di Corpo d Armata in occasione del pensionamento il trattamento di ausiliaria, rapportando la relativa indennità al trattamento di attività spettante al Comandante Generale della Guardia di Finanza che comprende anche la speciale indennità pensionabile (S.I.P.), a quest ultimo spettante, ai sensi delle leggi 1 aprile 1981 n. 121 e 20 novembre 1987 n Il provvedimento così adottato è stato emesso, ad avviso dell Amministrazione, ai sensi dell art. 2 I comma della legge 4 agosto 1994 n. 429 che dispone la promozione al grado superiore (Generale di Corpo d Armata) immediatamente prima del collocamento in ausiliaria e previo giudizio di idoneità di tutti i Generali di divisione dell Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Tale promozione costituisce il presupposto per l equiparazione dei Generali di Corpo d Armata al Comandante Generale della Guardia di Finanza cui è attribuita, ai sensi dell art. 11 bis della legge 20 novembre 1987 n. 472, la speciale indennità pensionabile inizialmente assegnata solo al Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza ex art. 5 III comma della legge 1 aprile 1981 n Sempre ad avviso dell Amministrazione, inoltre, l interpretazione data alla normativa che regola la fattispecie ha trovato conforto in numerose sentenze della medesima Corte dei conti in sede giurisdizionale (Sezione Giurisdizionale Lazio). Con rilievo istruttorio n. 485 del 6 aprile 2000 l Ufficio di controllo

4 4 atti di quiescenza del personale militare e forze di polizia, richiamandosi alla deliberazione della Sezione del controllo n. 91 del 1995, che ha ritenuto non conforme a legge un analoga fattispecie, ha osservato, innanzitutto, la non estensibilità del giudicato, stante il divieto posto dall art. 24 della legge 144/99, e, nel merito, la non assimilabilità limitatamente all inserimento nel calcolo dell indennità di ausiliaria della speciale indennità di cui al predetto art. 11 bis della legge n. 472/87 della posizione del Comandante Generale della Guardia di Finanza con quella del neo promosso Generale di Corpo d Armata. Il Comando Generale della Guardia di Finanza, in data 27 giugno 2000, ha restituito immodificato il provvedimento chiedendone la registrazione e fornendo ulteriori elementi a sostegno della propria tesi che possono così sintetizzarsi: a) inesistenza di spazi per una utile impugnazione delle sentenze della Sezione Giurisdizionale della Regione Lazio che, secondo l avvocatura Generale dello Stato investita dall Amministrazione di un parere circa l opportunità di un impugnativa in grado d appello ha espresso l avviso che trattasi di sentenza correttamente motivata alla luce della disposizione di cui alla lettera a) dell art. 6 II comma della legge n. 404/90 ; b) individuazione nella figura del Comandante Generale della Guardia di Finanza del pari grado in servizio dello stesso ruolo al cui trattamento economico va commisurata l equiparazione voluta dal legislatore, ai sensi dell art. 44 della legge n. 224/86 e, conseguentemente, inserimento, nel plafond da comparare, della

5 5 speciale indennità pensionabile (S.I.P.) di cui alla citata legge n. 472/87, non esplicitamente esclusa dall art. 6 II comma della legge n. 404/90; c) attuazione della direttiva del Ministero delle Finanze che invita l Amministrazione a non resistere nel sostenere posizioni ritenute giuridicamente perdenti, in applicazione del principio dell autotutela e della non litigiosità. Il Consigliere Delegato, non ritenendo superabili le osservazioni formulate dall Ufficio, soprattutto in ordine alla comparazione di cui al punto b), ha sottoposto la questione al Presidente della Corte per il deferimento alla Sezione del controllo, ai sensi dell art. 3 II comma della legge n. 20/94. Con nota presentata all Ufficio in data 7 novembre 2000, il Ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica IGOP ha condiviso le perplessità manifestate dall Ufficio di controllo relativamente alla possibilità di considerare il grado di Generale di Corpo d Armata quale posto in organico del Corpo della Guardia di Finanza, ritenendo tuttora valide le argomentazioni svolte nella delibera n. 91/95, nonostante il diverso orientamento espresso in sede giurisdizionale. Considerato in DIRITTO La questione che la Sezione deve preliminarmente affrontare è incentrata sulla ammissibilità della comparazione tra il Generale Comandante della Guardia di Finanza, - cui spetta, in virtù della funzione svolta, la speciale indennità pensionabile di cui all art. 11 bis della legge n. 472/87,- e un

6 6 Generale di divisione della Guardia di Finanza promosso Generale di Corpo d Armata in prossimità del collocamento in pensione. Come già chiarito nella delibera n. 91/95 di questa Sezione del Controllo, gli elementi costitutivi della fattispecie posta a fondamento della comparazione, ai fini del computo dell indennità di ausiliaria, sono due: da un lato il trattamento di quiescenza che dovrebbe percepire l ufficiale in relazione alla serie dei servizi maturati, rapportato al trattamento economico del pari grado in servizio e, dall altro, l appartenenza di entrambi gli ufficiali allo stesso ruolo. Il Comandante Generale della Guardia di Finanza che rappresenta il riferimento della comparazione è un Generale di Corpo d Armata, pari grado, quindi, del Generale Di Muro; tuttavia, ai sensi dell art. 4 della legge 23 aprile 1959 n. 189, - tuttora vigente il Comandante Generale della Guardia di Finanza è scelto fra i Generali di Corpo d Armata dell Esercito, facenti parte dei ruoli di quest ultima Arma, non esistendo nei ruoli della Guardia di Finanza né il grado di Generale di Corpo d Armata con il relativo posto in organico -, né la qualifica apicale di Comandante Generale: da quanto precede ne consegue che manca il secondo elemento costitutivo della legittimità della comparazione e cioè l appartenenza di entrambi i soggetti allo stesso ruolo. La conferma si trova nella tabella allegata alla predetta legge n. 189/59, riguardante i ruoli organici del personale del Corpo della Guardia di Finanza, che indica, quali gradi apicali, soltanto i Generali di brigata e i Generali di divisione: ne deriva che ai Generali di Divisione della Guardia di Finanza resta comunque preclusa la possibilità di accedere alla qualifica di

7 7 Comandante Generale. La non comparabilità delle due posizioni esonererebbe questo Collegio dall esprimersi sulla ammissibilità dell inserimento della S.I.P. tra le competenze da valutare ai fini del trattamento di ausiliaria. Tuttavia, per completezza, il Collegio esprime l avviso che detta speciale indennità, in quanto attribuita ad personam al Comandante Generale della Guardia di Finanza ed ai suoi Vice in virtù dello speciale incarico ricoperto e delle conseguenti responsabilità, non possa essere estesa anche ai Generali di Corpo d Armata, analogamente a quanto accade per le altre indennità squisitamente personali (assegni familiari, trattamenti privilegiati, scatti di anzianità ecc.) ex art. 6 II comma della legge 404/90. Alla stregua delle anzidette considerazioni in decreto in esame si manifesta non conforme a legge. P. Q. M. rifiuta il visto e la conseguente registrazione al decreto n /pos. n del 29 settembre 1999, emanato dal Ministero delle Finanze Comando Generale della Guardia di Finanza. Il Presidente Dott. Danilo Delfini Il Relatore Santoro D Ambrosio

8 In sede di riliquidazione di trattamento di ausiliaria in occasione di pensionamento di Generale di divisione, promosso Generale di Corpo d armata, non può essere compresa anche la speciale indennità pensionabile (SLP) spettante al Comandante Generale della Guardia di Finanza ai sensi della leggi 1 aprile 1981, n.121 e 20 novembre 1987, n.472 in quanto attribuita ad personam al Comandante Generale in virtù dello speciale incarico ricoperto e pertanto non suscettibile di estensione ai Generali di Corpo d armata.