Le assicurazioni, un primato genovese

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2 9 CURIOSITA Le assicurazioni, un primato genovese Teresa Moccagatta Genova ha contribuito enormemente allo sviluppo culturale, politico ed economico del Vecchio e del Nuovo mondo e non solo per aver dato i natali a personaggi illustri...

3 CURIOSITA 10 Genova ha contribuito enormemente allo sviluppo culturale, politico ed economico del Vecchio e del Nuovo mondo e non solo per aver dato i natali a personaggi illustri. I papi Innocenzo IV (dal 1243 al 1254), Adriano V (1276) ed Innocenzo VIII (dal 1484 al 1492), Benedetto Zaccaria ( ), Santa Caterina da Genova ( ), Cristoforo Colombo ( ), Andrea Doria ( ), Nicolò Paganini ( ), Giuseppe Mazzini ( ), Nino Bixio ( ), Goffredo Mameli ( ), Gilberto Govi ( ), Eugenio Montale ( ), Fabrizio De André ( ) e tanti altri uomini e donne dello spettacolo, dell arte e della scienza fino al recente premio Nobel per la fisica Riccardo Giacconi. Spetta infatti a Genova un primato che nessuna altra città può contenderle, quello di essere stata, nel 1404, la prima città italiana a fondare una banca e, nel 1424, la sede della prima compagnia di

4 11 CURIOSITA In queste pagine Fronte e retro del documento redatto dal notaio Casanova il 23 ottobre 1347, considerato il più antico contratto assicurativo di cui si abbia conoscenza (Archivio di Stato di Genova, autorizz. n. 18/02 - Prot V/9.02). assicurazioni al mondo. Ma la storia che ci porta alle due istituzioni su cui poggia oggi l economia - banche e assicurazioni - in realtà ha inizio ancora prima, intorno alla fine del 1200, sempre a Genova. Risulta difficile, data la lontananza temporale che ci separa dal Basso Medioevo, stabilire la data esatta e quale sia la prima polizza comparsa nel nostro Paese, ma diverse scuole di pensiero e differenti metodi di indagine asseriscono con certezza che i primi esempi di contratti che possono essere paragonati alle moderne polizze sono stati stipulati nell area geografica a cavallo tra l attuale Liguria e la Toscana come attesta un interessante atto di quietanza compilato a Grosseto dal notaio Mino, in data 22 aprile del In questo documento il genovese Ottobono del fu Pagano Demarini a nome suo e del cav. Gaspare Grimaldi, riconosce di aver ricevuto da Bonaccorso del fu Giovanni Acciajuoli, della Compagnia degli Acciajuoli di Fi-

5 CURIOSITA 12 vio di Stato genovese, attribuisce invece a un atto datato 20 febbraio 1343 il titolo di più remoto contratto di assicurazione certa. Si tratta di un documento redatto dal notaio Casanova, nel quale il genovese Tommaso Grillo, per conto del palermitano Avveduto Guglielmi, si fa assicurare 680 fiorini, per il caso di mancato arrivo della galea Santa Caterina su cui viaggiavano dieci balle di panni, fingendo di aver ceduto, quale prestito, tale somma ad Amigneto Pinello (che quindi funge da assicuratore). Sempre nel 1343, Melis rintraccia altri quattro contratti che presentano l assicurazione sotto le finte vesti di un prestito. Una tipologia di contratto nota a quei tempi con il termine alla genovese. In pratica, viene simulato che l indennizzo promesso da chi svolge il ruolo di assicuratore sia l importo di un mutuo concesso gratuitamente all assicurato che, dichiarandosi debitore, promette di restituire la somma in caso di mancato arrivo della nave, o della merce, entro il termine stabilito, mentre, in caso di buon esito del trasporto, il contratto è considerato nullo, come se fosse viziato da un errore nella stipula. E c è da chiedersi se, proprio la nascita di questa inedita figura del terzo, che per guadagno promette di accollarsi un rischio a lui del tutto estraneo, avvallata dalla complicità dei notai genovesi, abbia contribuito al diffondersi della cattiva fama attribuita, fino a pochi decenni fa, agli assicuratori. Tornando alle fonti storiche, per il professore di diritto commerciale, industriale e marittimo Enrico Bensa (Il contratto di assicurazioni nel Medio Evo, 1884) la data del primo contratto assicurativo di cui si abbia conoscenza è quella dell atto notarile assicurativo stipulato in Genova il 23 ottobre 1347 in cui Giorgio Leccavello assicura a Bartolomeo Bas- renze, la somma di fiorini per assicurare la merce trasportata su tre galere da Tunisi a Grosseto. È un esempio della formula a salvo in terra ed a rischio in mare e genti che si applicava a quei tempi a tutti i principali contratti commerciali quale espressione compiuta della trasfusione dei diritti del creditore in un oggetto determinato sottoposto ai rischi del trasporto marittimo in forma di prestito fatto al capitano della nave per le necessità di essa. Ma non si può ancora dire che si tratti di vere e proprie polizze di assicurazione. Lo storico contemporaneo Jean Favier (L oro e le spezie. L uomo d affari dal Medioevo al Rinascimento, 1990) nel descrivere come, dall XI al XIV secolo, i traffici commerciali che si svilupparono via mare e via terra, abbiano creato le basi di quello che sarà il capitalismo, cita le città che maggiormente godettero di questa mutazione e i personaggi che operarono all interno del mercato economico e finanziario facendo preciso riferimento all ammiraglio e mercante genovese Benedetto Zaccaria ( ). Zaccaria, nel 1298, nel vendere più di trenta tonnellate di pietre della miniera di Tolfa ai compatrioti Enrico Suppa e Baliano Grilli, stipulò infatti un contratto che prevedeva un riscatto superiore al valore della merce venduta, nel caso la stessa non avesse potuto raggiungere il porto di attracco, quale copertura dei rischi per il trasporto marittimo dal porto di Aigues-Mortes a quello di Bruges. Fu da quel momento - secondo Favier - che mercanti e armatori predisposero un nuovo modo di copertura dei rischi marittimi: la polizza di assicurazione. Federigo Melis (Origini e sviluppi delle assicurazioni in Italia, 1975), dopo aver esaminato migliaia di rogiti notarili, conservati nell Archiso lire 107 di genovini sulla costui cocca per un viaggio da Genova a Majorca entro il termine di tre mesi. (Arch. Not. di Genova, Act. Thom. De Casanova, f. 13, c. 275) Altri esempi relativi all evoluzione dei contratti di copertura derivati dai rischi marittimi, sono riferiti alla famiglia Luxardo e al mercante Francesco di Marco. Ai primi, va il titolo di antesignani delle compagnie di assicurazione, per l attività dei suoi componenti, Federico e Raffaele: come attesta il documento redatto dal notaio Teramo Maggiolo, il 21 febbraio 1368, in cui si legge che: Nicolò Becchignone, padrone di un panfilo, prende a cambio marittimo una somma per le necessità del suo legno da Raffaele Luxardo a cui promette restituire in pera perperi 425. Al secondo, si deve la paternità di uno dei primi esempi di condizioni di polizza assicurativa per la raffinatezza e completezza del contratto sottoscritto il 24 aprile 1384 in cui vengono definite le parti, descritti i rischi e precisate le modalità di versamento e di pagamento. Nel frattempo, cioè il 22 ottobre 1369, il Doge di Genova - Gabriele Adorno - obbliga assicuratori e assicurati a sottoscrivere i loro contratti alla presenza di un notaio così da scongiurare eventuali truffe e regolamentare accordi molto spesso tenuti nell ombra, perché ufficialmente vietati, in quanto assimilati alle scommesse, o camuffati da prestiti bancari (credito del foenus nauticum ). (Arch. di Stato di Genova Cod. Diversor, 6.521, c.133 r. p. 82) Sempre al fanatismo assicurativo dei genovesi del XIV secolo - per altro più che giustificato dai rischi reali dati sia dalle caratteristiche delle imbarcazioni e sia dai frequenti assalti delle diverse piraterie - si deve il primo documento relativo a un contratto di riassi-

6 13 CURIOSITA curazione, datato 12 luglio 1370, in cui Giuliano Grillo si fa riassicurare da Goffredo di Benavia e Martino Maruffo per una somma ch egli aveva assicurato a Giovanni Sacco sul carico della nave di Bartolomeo Verme da Sori. Come citato all inizio, il 1424 segna una data storica per il comparto assicurativo: il 16 agosto, a Genova, viene fondata una società denominata Compagnia (Arch. Not. di Genova, Act. Ant. Fach Senior, f.l, n. 157) per cui Galeotto e Tobia De Scipioni accettavano di contrarre società con Giuliano Dondi affinché: pervenisse ad infrascriptan societatem et compagniam, de faciendis assecurationibus in quacumque maneria que dici vel excogitari possit, tam in mari quam in terra et ubique lolorum et terrarum mundi (sic) partium (egli stipulasse assicurazioni per conto di tutti i soci, in qualunque maniera potesse escogitare, sia in mare che in terra, in qualunque luogo o parte del mondo). Si tratta in pratica della prima società di assicurazioni e del primo caso in cui siano contemplati rischi diversi da quello marittimo. Il secolo successivo vede la nascita di due nuove forme di assicurazione: l assicurazione sulla vita (Genova, 10 aprile 1427, Luca Gentile si fa assicurare per 600 fiorini sulla vita di Franenga Spinola, sua moglie, gravida di otto mesi) e l assicurazione sull incendio per cui alcune banche genovesi creano un nuovo tipo di contratto che verrà in seguito ripreso dai banchieri fiorentini e veneziani. Trattavasi di un deposito di capitale presso la banca con rinuncia alla restituzione in cambio del riconoscimento, vita natural durante, di una rendita pari al doppio dell interesse a cui il cliente avrebbe avuto diritto con un normale deposito bancario restituibile. Dalla scoperta dell America in poi niente sarà più come prima tanto che tra il 1590 e il 1620, sia il commercio marittimo sia il potere finanziario e bancario diventano dominio soprattutto del mercato di Londra e Amsterdam. Se, dalle sue origini, Genova trova nelle caratteristiche orografiche del territorio le ragioni delle scelte politiche ed economiche che la portarono a primeggiare in campo marittimo, è altrettanto vero che, una volta allargati i confini del mondo, queste stesse caratteristiche condizioneranno lo sviluppo della città e il carattere dei genovesi a cui - forse a torto - verrà in primo luogo attribuita la colpa di essere chiusi e avari. In realtà è alla mistura di diversità originali, a tratti misteriose, di ironia e silenzi sottesi difficili da decifrare dei genovesi che si deve il fascino che circonda la Superba rendendola città unica al mondo. Essere, con Lille, capitale europea della cultura nel 2004, rappresenterà per Genova e i suoi ospiti un occasione unica di rivivere modernamente gli antichi fasti, sia confermando il ruolo prestigioso di primo porto del Mediterraneo e sia attraverso la valorizzazione dei primati che le competono e che hanno reso grande la sua storia nel panorama culturale, politico ed economico dell umanità.