6.4.4 w La rilevazione del costo del venduto, dei margini e del reddito di competenza

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1 6.4.4 w La rilevazione del costo del venduto, dei margini e del reddito di competenza Una volta terminato, il prodotto è disponibile per la vendita. Nel sistema integrato a costi standard e varianze è possibile ipotizzare che anche i prezzi di vendita siano definiti a priori. In tal caso è possibile prevedere che, nel momento della vendita, vengano rilevate contabilmente due possibili varianze: la varianza di prezzo-ricavo e la varianza di volume di vendita, che evidenzia l impatto sui margini di un maggiore o minore volume di vendita rispetto a quanto preventivato. Fase 9, 10 (scritture 9a, 9b e 10) Nel periodo amministrativo l azienda Grilli ha emesso fatture di vendita per un valore complessivo pari a Si ignori l IVA. Pagamento dilazionato. Tali ricavi effettivi sono relativi alla vendita di 20 unità di prodotto finito a 150 ciascuna. Nelle ipotesi iniziali i ricavi previsti a budget sono pari a 3080, ovvero a 22 unità vendute a 140 ciascuna. Contabilmente: 9a Dare Avere Crediti v/clienti a 3000 Varianza prezzoricavo Ricavi

2 9b Dare Avere Varianza volume di vendita (margine standard) a 54,8 Conto economico (preventivo) 54,8 ====== ===== Nella scrittura 9a si rilevano in dare i crediti verso i clienti per l importo effettivamente fatturato. Come contropartita si rileva, in avere, il ricavo di vendita ( 2800) valorizzando le unità effettivamente vendute (20 unità) al prezzo di vendita di budget ( 140) per unità. La differenza fra i due valori rappresenta, in avere, la varianza favorevole di prezzo di vendita. Varianza prezzo-ricavo Ricavi effettivi 20 unità Quantità effettivamente vendute a prezzo di budget 20unità 140 ( 2800) 200 Fav. Nella scrittura 9b si dà evidenza contabile dell impatto sui margini della differenza fra volumi di vendita preventivi ed effettivi. Tipicamente questa è un'informazione che si produce extracontabilmente. L impatto di una variazione dei volumi di vendita si quantifica valorizzando la differenza fra volume di vendita di budget ed effettivo al margine di prodotto standard. Nel caso della Grilli, la variazione sfavorevole complessiva di margine è pari a 54,8. 2

3 Analiticamente: Variazione di volume di vendita (valorizzato al margine di prodotto standard) 1) Variazione volume di vendita in unità Volume di vendita effettivo 20 unità Volume di vendita di budget (22 unità) (2 unità) Sfav 2) Margine di prodotto standard unitario Prezzo di vendita di budget 140 Costo standard pieno di fabbricazione unitario ( 112,6) 27,4 3) Variazione di margine (dovuta alla variazione del volume di vendita) (1) * (2) = 54,8 Sfav. Inoltre, contestualmente alla rilevazione dei ricavi, si ha la rilevazione del costo del venduto (scrittura 10). Contabilmente: 10 Dare Avere Costo del venduto a 2252 Magazzino 2252 prodotti finiti L addebito al costo del venduto (e contestuale accredito al magazzino prodotti finiti) pari a 2252 è ottenuto valorizzando le unità effettivamente vendute (20 unità) al costo standard unitario pieno di fabbricazione ( 112,6). 3

4 Fase 11 (scritture 11a e 11b) La fase 11 è una fase amministrativa, che consente di rilevare i margini di prodotto e conseguentemente la determinazione del reddito di competenza. Contabilmente: 11a Dare Avere Conto economico a 2252 Costo del 2252 venduto 11b Dare Avere Ricavi a 2800 Conto economico 2800 Seguono quindi tutte le altre rilevazioni analitiche che portano alla redazione del conto economico di competenza (Allegato 6.2) e il prospetto dei costi della produzione ottenuta e venduta (Tabella 6.5). Dal punto di vista metodologico la chiusura dei conti, in un sistema integrato a valori standard e varianze, implica una decisione riguardo al trattamento delle varianze. Le alternative possibili sono diverse. Le varianze possono essere: spesate nel periodo amministrativo come costi di periodo; spesate nel periodo a rettifica del costo del venduto; ridistribuite, con qualche criterio, sugli elementi patrimoniali e reddituali interessati (tipicamente il costo del venduto, il WIP, il magazzino prodotti finiti, il magazzino materie prime) (Hansen et al., 2006). Nel caso della Grilli, si decide di spesare tutte le varianze nel periodo amministrativo come costi del periodo. Si ipotizzi inoltre che all inizio del periodo amministrativo 2009 la Grilli abbia in giacenza: Materiali 200 Prodotto in corso di lavorazione 320 Prodotti finiti 500 4

5 Di seguito si presenta il contro economico e il prospetto dei costi della produzione ottenuta e venduta per la Grilli Spa. Il conto economico della Grilli Spa, nel caso in cui si sia optato per la misurazione dei costi a valori standard e varianze, assume un formato particolare a causa della necessità di rappresentare le varianze. Allegato 6.3 Grilli Spa Conto economico al 31/12/2009. Volumi budget (22 unità) Volumi effettivi (20 unità) Differenza Dettaglio Varianza Valori effettivi 1 2 3=2-1 in valore assoluto Ricavi 3, , sfav Costo del venduto a standard 2, , fav fav Prezzo ricavo 3, Volumi di vendita sfav (ricavi) fav Volumi di vendita (costo venduto) 2, Margine lordo fav Varianze efficienza materie prime Varianze efficienza materiali di consumo sfav sfav Varianze efficienza manodopera diretta fav Varianze prezzo manodopera diretta Varianze spesa materiali di consumo sfav sfav Varianza spesa manodopera indiretta sfav Sotto-sovra assorbimento costi indiretti di fabbricazione fav Costi generali e amministrativi 1, , sfav sfav Spesa 1, Reddito operativo (perdita) fav

6 Grilli Spa. Prospetto dei costi della produzione ottenuta e venduta a valori standard 31/12/2009 Valori in euro Rimanenze iniziali di prodotti finiti Rimanenze iniziali di prodotti in corso di 320 lavorazione Consumo di materie 700 prime Manodopera diretta Costi indiretti di fabbricazione assorbiti 1351 Meno Rimanenze finali di prodotti in corso di lavorazione Costo del prodotto ottenuto Prodotti finiti disponibili per la vendita Meno Rimanenze finali di prodotti finiti Costo del venduto 3941 (320) Allegato 6.4 Grilli Spa Prospetto del produzione ottenuta e venduta a valori standard al 31/12/2009. Esso rappresenta una delle forme di rappresentazione dei valori standard e varianze. Esistono tuttavia diverse alternative, a seconda dei destinatari e degli scopi delle informazioni economiche ivi comprese. 6

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