Professionali e Tecnici nuove classi di concorso, quadri orario
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- Fabia Montanari
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1 CONITP ( sindacato autonomo) Sede Nazionale Via Luigi Carbone,23 San Gennarello di Ottaviano Napoli Tel 081/ fax 081/ conitp@conitp.it - guastaferro.crescenzo@conitp.it sede di Nola Via Anfiteatro Laterizio,180 tel. fax 081/ antoniodascoli1@virgilio.it Professionali e Tecnici nuove classi di concorso, quadri orario IL GIORNO 09/03/2012 e 10/03/2012 IL PROF. Guastaferro Crescenzo e il prof. Antonio D Ascoli hanno partecipato ad incontri sulle problematiche della riforma dei professionali e tecnici. Nell incontro del 10/03/2012 era presente il Dirigente del MIUR dott. Carlo Rinzivillo ( responsabile della riforma dei professionali). Il dirigente del MIUR ha innanzitutto ricordatole norme che regolano la riforma : Legge costituzionale n. 3 18/10/2001, D.lgs n. 226/ Capo III, DM n. 139/2007, Legge n. 40/2007, D.P.R. n. 87 del 15 marzo 2010 Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, l Intesa Stato Regioni del 16/12/2010, e gli accordi delle singole regioni. Il Dirigente del MIUR ha sottolineato che Le norme presenti hanno lo scopo di Creare sul territorio un Offerta Formativa Professionale organica, Prevenire e contrastare la dispersione scolastica Facilitare il passaggio tra i sistemi (reversibilità della scelta), Reciproco riconoscimento dei crediti, -Permettere la prosecuzione degli studi (anno integrativo): Università e ITS il DPR 87/2010 dice che Dal 2011/2012 negli Istituti Professionali potranno coesistere 2 tipologie di percorsi: I percorsi IP ( istruzione professionale ) 5 anni di studio con Esame finale per conseguire Diploma di maturità di Tecnico si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione ai settori e agli indirizzi e i percorsi IFP ( istruzione formazione professionale ) di durata triennale Esame finale per conseguire il diploma Regionale di Operatore.. 2 anni di studio con Esame finale per conseguire il Diploma di maturità di Tecnico La durata dei percorsi è la seguente
2 AREA ISTRUZIONE GENERALE AREA INDIRIZZO insegnamenti obbligatori di indirizzo Primo biennio 660 ore 396 ore Secondo biennio e quinto anno 495 ore 561 ore il D.P.R. n. 87 del 15 marzo 2010 Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali all Articolo 2 Identità degli istituti professionali dice : Gli istituti professionali possono svolgere, in regime di sussidiarietà e nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni in materia, un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale ai fini del conseguimento, anche nell esercizio dell apprendistato, di qualifiche e diplomi professionali secondo le linee guida adottate ai sensi del comma 1-quinquies dell articolo medesimo. All Articolo 5 - Organizzazione dei percorsi afferma che gli istituti professionali: possono utilizzare la quota di autonomia del 20% dei curricoli, nell ambito degli indirizzi definiti dalle regioni, sia per potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, con particolare riferimento alle attività di laboratorio, sia per attivare ulteriori insegnamenti, finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano dell offerta formativa, fermo restando che ciascuna disciplina non può essere decurtata per più del 20% previsto dai quadri orario. Inoltre, per la realizzazione degli IeFP le scuole possono utilizzare oltre alla quota del 20% di autonomia già prevista, la flessibilità dell 25% in prima e seconda, per svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema dell istruzione e della formazione professionale regionale al 35% in terza e quarta, per arrivare al 40% in quinta. Il dott. Rinzivillo ha poi illustrato l Intesa Stato Regioni del 16/12/2010, stabilisce che gli Istituti Professionali realizzano i percorsi di IeFP in via sussidiaria, nel rispetto di quanto previsto in materia di assolvimento dell obbligo di istruzione (D.M. n. 139/2007) e di relativa certificazione (D.M. n. 9/2010).
3 L Intesa prevede 2 tipologie di sussidiarietà : Tipologia A Offerta sussidiaria integrativa e Tipologia B Offerta sussidiaria complementare. L offerta sussidiaria demanda, nell ambito del Piano dell offerta formativa, ai competenti Consigli di classe l organizzazione dei curricoli, nella loro autonomia, in modo da consentire, agli studenti interessati, la contemporanea prosecuzione dei percorsi quinquennali, nel rispetto delle norme contenute nel D.P.R. n. 122/09 in materia di valutazione degli alunni, con l approvazione del collegio dei docenti, con questa tipologia gli Istituti Professionali utilizzano le quote di autonomia e di flessibilità di cui all articolo 5, comma 3, lettere a) e c) del D.P.R. n. 87/2010. La tipologia B invece dice che gli Istituti Professionali attivano classi che assumono gli standard formativi e la regolamentazione dell ordinamento dei percorsi di IeFP, determinati da ciascuna Regione, cioè integrano i percorsi IeFP con fondi regionali ( la Regione Lombardia lo ha fatto investendo 249 milioni). La regione Piemonte nell accordo ha incrementato di almeno di 33 ore le ore di lab. e 33 ore di 2 lingua, almeno 200 ore di stage prima della qualifica e piena equipollenza tra percorsi CFP e IP per l accesso al 4 anno. La Liguria ha predisposto dei stage in 2 e in 3 anno. L Emilia-Romagna ha stabilito un primo anno presso gli IP, poi dal 2 a scelta tra IP e CFP per aquisire competenze soggette a valutazione La criticità che si sono rivelate degli IeFP sono senz altro le seguenti : -percorsi senza ulteriori oneri per lo stato e per la regione ( tipologia A ) ; -le ore aggiuntive sono senza compresenza perché la realizzazione dell offerta sussidiaria dei percorsi di IeFP da parte degli istituti professionali avviene nel limite del numero di classi e della dotazione organica complessiva del personale statale in nessun caso la dotazione organica complessiva potrà essere incrementata in conseguenza dell attivazione dell offerta sussidiaria dei percorsi di IeFP L organico assegnato alle classi di IeFP non può essere maggiore di quello attribuito per ogni classe di Istruzione professionale Le istituzioni scolastiche che intendono realizzare percorsi di qualifica regionale triennale in regime sussidiario, debbono essere accreditate dalla Regione. Gli esami conclusivi dei percorsi per il conseguimento dei titoli di qualifica professionale, si svolgeranno sulla base della specifica disciplina dettate dalle Regioni. Il responsabile del MIUR nel suo intervento ha affermato che la riforma va incontro alle richieste del mercato ed è rimesso alle competenze delle scuole organizzare percorsi mirati in riferimento alle richieste dalle famiglie e dai ragazzi.
4 Quindi il dirigente e gli insegnanti devono guardare questi percorsi IeFP come un offerta di più modalità di apprendimento per fronteggiare la dispersione e preparare i ragazzi al mondo del lavoro. Nei collegi e nei consigli di classe i docenti devono evitare stagnazioni e realizzare percorsi idonei all apprendimento dei ragazzi modellando i quadri orario alle loro richieste, solo cosi si può offrire una formazione eccellente del ragazzo che deve essere al centro della proposta didattica educativa professionale. Il dott. Rivinzillo, inoltre, ha anche affermato che sono in via di definizione le nuove classi di concorso, probabilmente a fine anno scolastico dovrebbero essere pronte. Inoltre ha chiarito che non ci saranno modifiche dei quadri orario rispetto a quelli già pubblicati. Nell incontro del giorno 09/03/2012, come già enunciato dal CONITP, i dirigenti e delegati presenti hanno concordato che si può utilizzare la quota di autonomia del 20% per ampliare l offerta formativa laboratoriale al 3 anno ( conseguimento delle qualifiche), decurtando le ore di quelle materie che hanno avuto, con i nuovi quadri orario, un aumento di ore al 3 anno, attribuendole alle ore di laboratorio specifico per realizzare gli IeFP Solo cosi si potrà tamponare quella perdita di ore laboratoriali necessarie alla formazione integrale dei ragazzi e mettere in condizione i ragazzi di raggiungere quei obiettivi formative tecnico professionale che offrono gli istituti delle regioni come la Lombardia, Veneto e dall anno prossimo la Sicilia e la Calabria. I dirigenti presenti hanno concordato che se non avviene un ampliamento dell offerta laboratoriale le scuole professionali avranno un calo di iscritti che porterà in pochi anni alla loro chiusura. Quindi per essere competitivi ed offrire una qualità formativa eccellente bisogna agire avviando un processo di modifica dei quadri orario, soprattutto al 3 anno di studi per essere al passo delle altre scuole. Inoltre è stato riscontrato un anomalia per la regione Campania per il rilascio delle qualifiche per i ragazzi attualmente frequentanti il 3 anno di studi, infatti la Regione Campania non ha ancora stipulato l accordo per il rilascio delle qualifiche cosa che è stata fatta per le attuali classi 1. Pertanto il CONITP solleciterà la regione a colmare questo vuoto normativo con una deroga per il rilascio delle qualifiche al 3 anno di studi.
5 Il presidente Prof. Guastaferro Crescenzo Il Vice presidente Prof. Antonio D Ascoli
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