CORPO POLIZIA MUNICIPALE

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1 COMUNE DI BOLOGNA OGGETTO: INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE ai sensi e per gli effetti dell art. 22 del D. Lgs. 17/08/1999 nr. 334 e succ. mod. concernente stabilimento a rischio di incidente rilevante sito in Bologna via Quarto di Sopra nr. 1, denominato l emilgas. Il D. Lgs. 17/08/1999 nr. 334 ( Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose ) modificato dal D. Lgs. 21/09/2005 nr. 238 e la L.R. Emilia-Romagna 17/12/2003 nr. 26 ( Disposizioni in materia di pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose ) modificata da L.R. Emilia- Romagna 06/03/2007 nr. 4, pongono a carico dei gestori di stabilimenti da valutarsi a rischio di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose, una serie di obblighi. Tra questi assume particolare rilevanza quello di trasmettere alle Autorità competenti in materia la Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori. Ai sensi e per gli effetti dei precitati Decreti Legislativi, il Comune ha l obbligo di portare a conoscenza della popolazione le informazioni fornite dal gestore, rendendo perciò nota la scheda suindicata, al fine di far conoscere il rischio esistente, le misure di sicurezza da adottare e gli adeguati comportamenti da assumere in caso di incidente. Tale comunicazione ha l obiettivo di rendere consapevole la popolazione dell esistenza di un rischio industriale e che tale rischio può essere efficacemente gestito e gli eventuali effetti mitigati con il contributo ed il concorso di tutti gli interessati. Fatta questa premessa, si comunica che in Bologna, Quartiere San Donato, via Quarto di Sopra nr. 1, è situato lo stabilimento gestito dalla società l emilgas S.r.l., avente sede nel medesimo luogo, assoggettato agli obblighi di notifica e di rapporto di sicurezza di cui, rispettivamente, agli artt. 6 del precitato D. Lgs. 17/08/1999 nr. 334 s.m.i.. In tale stabilimento vengono effettuati stoccaggio e movimentazione di GPL e gasolio. Alla luce di quanto suesposto, si porta pertanto a conoscenza la Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori inviata dalla società l emilgas S.r.l., facendola precedere da alcune sintetiche indicazioni in merito alle norme comportamentali da adottarsi in caso di incidente, rinviando comunque a tutto il contenuto della scheda predetta. CORPO POLIZIA MUNICIPALE U.I. Protezione Civile Bologna - via della Beverara n tel fax protezionecivile@comune.bologna.it

2 Segue informazione alla popolazione COMUNE DI BOLOGNA In caso di emergenza, la popolazione viene allertata da mezzi di segnalazione dell Azienda, consistenti in un sistema di allarme ottico-acustico costituito da lampada rossa intermittente e sirena bitonale. 1) In caso di ALLARME: - evitare di avvicinarsi allo stabilimento e di sostare nei pressi dello stesso; - rifugiarsi, in via prioritaria, in ambienti chiusi o comunque in posizione schermata: in considerazione della velocità e delle caratteristiche con cui si sviluppa l'accadimento, non si ritiene possibile una evacuazione, ma preferibile il rifugio al chiuso. Dovranno abbandonarsi possibilmente gli scantinati, portandosi nella propria abitazione, per mezzo di percorso protetto, senza uscire allo scoperto; - chiudere subito tutte le porte esterne, le finestre, le serrande delle canne fumarie, ed allontanarsi da vetrate e finestre; - fermare i sistemi di ventilazione, gli impianti di riscaldamento e di condizionamento e spegnere le fiamme libere; - disattivare l'energia elettrica, evitando perciò manovre elettriche di qualsiasi tipo; non utilizzare ascensori; non accendere radio o televisori, specie se si percepiscono odori anomali; - non fumare; staccare i telefoni e spegnere i cellulari; non accendere motori; non determinare inneschi che possono risultare pericolosi; - prestare attenzione ai vari messaggi forniti con altoparlanti da parte delle forze impegnate nei soccorsi. - è importante mantenere la calma e non lasciarsi prendere dal panico, e comportarsi in modo composto ed ordinato, osservando le indicazioni impartite dall'autorità. In caso venga ordinata l'evacuazione, si dovrà abbandonare in modo ordinato e veloce la propria abitazione, chiudendola, previo distacco di qualsiasi fonte energetica (energia elettrica, gas, ecc.) e spegnimento di qualsiasi fuoco o possibile innesco, portandosi, attraverso i percorsi consigliati, nel luogo indicato. 2) Al cessato allarme: - porre attenzione nel riaccedere ai locali, in particolare a quelli interrati, per il pericolo di ristagno di vapori di GPL; - non accendere la luce e non usare fiamme libere; - aerare i locali. Concludendo, qui di seguito, viene riportata la Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per i cittadini ed i lavoratori attualmente notificata dalla Società l emilgas srl ai sensi dell art. 6 del D. Lgs. 17/08/99 n. 334 e ss. mod. in quanto considerata ancora dalle Autorità Preposte quale stabilimento di medio pericolo, pur in attesa della conclusione dell istruttoria in atto sorta a seguito della presentazione del Rapporto di Sicurezza di cui all art. 8 del D. Lgs. Cit... CORPO POLIZIA MUNICIPALE U.I. Protezione Civile Bologna - via della Beverara n tel fax protezionecivile@comune.bologna.it

3 Sezione 1 Nome della Società: Stabilimento/deposito di: l emilgas srl Bologna Via Quarto di Sopra, 1 Portavoce della Società: Renzo Poggi Telefono: Fax: X La Società ha presentato la notifica prescritta dall art.6 del D.Lgs.334/99 X La Società ha presentato il Rapporto di Sicurezza prescritto dall art.8 del D.Lgs.334/99 Responsabile della Società: Renzo Poggi (Gestore) Sezione 1

4 Sezione 2 Indicazioni e recapiti di Amministrazioni, Enti, Istituti, Uffici od altri pubblici, a livello nazionale e locale a cui si è comunicata l assoggettabilità alla presente normativa, o a cui è possibile richiedere informazioni in merito. Ministero Ambiente Via Cristoforo Colombo, Roma Regione Emilia Romagna Viale Aldo Moro Bologna ARPA Emilia Romagna Direzione Generale Via Po, Bologna Provincia di Bologna ARPA Emilia Romagna Sez. provinciale di Bologna Via Zamboni, Bologna Via F. Rocchi, 19 - Via Triachini, Bologna Comune di Bologna Piazza Maggiore, Bologna Prefettura di Bologna Via Quattro Novembre, Bologna Comitato Tecnico Regionale Via Aposazza, 1/ Bologna Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Bologna Via Ferrarese 166/ Bologna Riportare le autorizzazioni e le certificazioni adottate in campo ambientale dallo stabilimento. Il deposito non possiede certificazioni in campo ambientale. Sezione 2

5 Sezione 3 Descrizione della/delle attività svolta/svolte nello stabilimento/deposito Specificare l eventuale suddivisione in impianti/depositi L attività di base svolta dall azienda è la commercializzazione di GPL e gasolio che vengono travasati, stoccati, imbombolati all interno dell area dello stabilimento ed, in seguito, trasportati ai clienti. Nello stabilimento, il reparto GPL è suddiviso principalmente nelle seguenti aree: palazzina uffici; edificio con officina e spogliatoio; locale imbombolamento GPL sia manuale che con giostra automatica; deposito bombole piene e vuoti annessi al reparto imbottigliamento (locali indicati nelle planimetrie con le sigle 6,7,8); nuovi deposito pieni e vuoti pallettizzati in gabbie; parco serbatoi tumulati (3 orizzontali di capacità 200 m3 ciascuno); zona pompe e compressori; punto di carico botticelle; n 2 punti di travaso ATB; Mentre nel reparto idrocarburi, sono presenti, invece le seguenti zone, interessate unicamente dalla presenza di gasolio (sono stati infatti dismesse le attività coinvolgente kerosene ed oli combustibili non più trattati all interno del deposito): n 6 serbatoi di gasolio orizzontali interrati da 50 m3; bandiera di carico; pesa; vasca interrata riserva idrica antincendio; locale pompe antincendio; locale gruppo elettrogeno; ricovero automezzi; depuratore acque; area lavaggio automezzi; tettoia per parcheggio autovetture. Descrizione del territorio circostante (ricettori sensibili quali: scuole, ospedali, uffici pubblici, luoghi di ritrovo, ecc. altri impianti industriali presenti, ecc.), nel raggio di 5 km. Il Deposito l emilgas, a seguito dell ampliamento copre complessivamente una superficie di m 2 con planimetria rettangolare e sorge in un area a prevalente destinazione agricola ed industriale. Confina a Nord con Via Quarto, a Ovest con terreno agricolo; a Sud con terreno agricolo; a Est con terreno agricolo. I ricettori sensibili di maggior rilievo entro il raggio di 1 km sono: Sezione 3

6 N 1 scuola materna statale a circa 900 m N 1 chiesa (S. Andrea) a circa 500 m N 1 ristorante a circa 130 m SP5 San Donato a 150 m Nel raggio di 5 km si rileva la presenza dei seguenti punti sensibili: Centro abitato di Quarto a circa 1,2 km; Quartiere Pilastro a circa 1,3 km; 1,3 km dallo scalo merci ferroviario; 2,8 km dalla autostrada A14 e dalla Tangenziale di Bologna; 4 km dalla autostrada A13. La zona dello Stabilimento è interessata da rotte aeree di decollo ed atterraggio, la distanza dall aeroporto di Bologna è di circa 9,5 km. Riportare una cartografia, in formato A3 secondo una adeguata scala, che metta in rilievo i confini dello stabilimento e delle principali aree produttive, logistiche e amministrative Si rimanda alla planimetria in allegato. Sezione 3 Pag. 4/13

7 Sezione 4 Sostanze e preparati soggetti al D.Lgs. 334/99 Numero CAS o altro indice identificativo della sostanza/ preparato Classificazione di pericolo frasi di rischio Principali caratteristiche di pericolosità Max quantità presente (t) GPL Propano R12 infiammabilità 305,2* Gasolio R51/53 tossicità per gli organismi acquatici * Il quantitativo massimo di GPL è stato calcolato considerando il grado massimo di riempimento dei recipienti fissi e mobili indicato nel DM 13/10/94 e nel DM 15/5/96, differenziando tra serbatoi fuori terra / recipienti mobili e serbatoi interrati o ricoperti, con riferimento al propano. Il quantitativo risulta così ripartito: 262 Stoccaggio Hold Up Serbatoi tumulati 276 t (600m3) 4.2 t( 10 m 3 ) Bombole tettoia adiacente all imbottigliamento 25 t ( 60m 3 )Bombole piene, tettoia separata Bombole vuote non bonificate, corrispondenti ad una capacità teorica di 25 t pari a circa 60 m 3 (Quantità effettiva GPL residuo a condizioni ambiente: 90 kg) Sezione 4

8 Sezione 5 Natura dei rischi di incidenti rilevanti Informazioni generali Incidente 1 Incendio in seguito a rilascio dal serbatoio Incendio a seguito di rilascio da tubazione Incendio a seguito di rilascio durante operazioni travaso in ATB Incendio a seguito di rilascio da pompa Incendio a seguito di rilascio durante operazioni di imbombolamento Incendio per rilascio da bombola piena Sostanza coinvolta GPL-propano fase gas GPL-propano fase liquida GPL-propano fase gas GPL-propano fase liquida GPL-propano fase gas GPL-propano fase liquida GPL-propano fase liquida GPL-propano fase liquida 1 Incendio, esplosione, rilascio di sostanze pericolose. Sezione 5

9 Sezione 6 Sezione 6 Tipo di effetto per la popolazione e per l'ambiente Per gli scenari di incendio della miscela di Gpl e propano jet fire gli effetti di danno sono connessi all irraggiamento termico. Inoltre sono possibili scenari di flash fire, scenario caratterizzato da una minor pericolosità in quanto il FLASH- FIRE si sviluppa in modo direzionale e conseguentemente con una ridotta area di impatto. Inoltre il danno si presenta solo ove la nube ha una concentrazione entro il 50% del limite inferiore di infiammabilita', condizione difficilmente raggiunta all'interno degli edifici che si potrebbero trovare lungo il percorso della nube, stante anche la presumibile limitatezza della durata di rilascio. Il flash fire non può essere fonte di effetti domino. Misure di prevenzione e sicurezza adottate Dal punto di vista impiantistico le principali precauzioni prese dalla società l emilgas s.r.l. sono: la tumulazione dei serbatoi di stoccaggio ; il sistema di emergenza ad avviamento automatico. Il deposito sarà dotato di un sistema di rilevazione fughe gas così suddiviso: o stoccaggio GPL o area pompe e compressori o punti di travaso o tettoia imbottigliamento o stoccaggio bombole (esistente e di nuova realizzazione) o varchi di accesso al reparto GPL La rilevazione della presenza di gas da parte di un sensore determina: o l attivazione di una segnalazione acustico luminosa o la messa in sicurezza dell impianto togliendo energia elettrica a pompe e compressori e chiudendo tutte le valvole pneumatiche del reparto GPL. Presenza di valvole Break away su manichette (fase gas) e bracci di carico (fase liquida) al fine di evitare rilasci di GPL per partenza incauta del mezzo durante le operazioni di travaso; l attivazione del sistema di irrorazione a pioggia dell area interessata; Il sistema di emergenza comprende anche un sistema di rivelazione incendi a norme UNI 9795/2010 con componenti conformi direttiva 94/9/CE ATEX 100, in parte realizzato con elementi tubolari metallici termovelocimetrici installati presso i punti di pericolo, in parte da rivelatori di fiamma (locale imbottigliamento). L intervento del sistema di rivelazione incendi comporta. o l attivazione di una segnalazione acustico luminosa; o la chiusura valvole pneumatiche; o La scarica piogge; o L apertura dell interruttore generale del deposito. rete di pulsanti di emergenza che, una volta attivati, mettono in sicurezza l impianto togliendo energia elettrica e chiudendo tutte le valvole pneumatiche del reparto GPL. In questo caso il sistema di irrorazione interviene su tutto l impianto tranne che sui portoni di accesso al reparto GPL, i quali sono attivabili solo dai pulsanti posti nella loro prossimità. la realizzazione di muri in cemento armato di schermatura contro possibili irraggiamenti termici presso i punti di travaso, l area pompe e compressori, l area imbottigliamento e stoccaggio bombole piene. viabilità interna che minimizza il rischio di manovre o incroci di mezzi in movimento lay out conforme alle distanze di sicurezza e di rispetto indicate dalla normativa vigente (DM 13/10/94) Dal punto di vista operativo, vengono effettuati, sull'impianto o parti di questo, controlli sistematici periodici, sulle apparecchiature più critiche. Rientrano in questo ambito: PSV e cassetto serbatoi; il sistema di rilevazione gas; gli impianti e le dotazioni antincendio; le manichette ed i bracci di carico; impianto catodico; gruppo elettrogeno; impianto pneumatico di shut - off. La tempistica, la tipologia e la responsabilità dei controlli è definita in apposita procedura associata al Manuale SGS. Nell ambito delle attività del SGS, inoltre, a seguito della modifica è stato implementato il Manuale Operativo ed il Piano di Emergenza Interno in cui sono indicate le operazioni da compiere sia in caso di normale operatività sia in caso di anomali prevedibili e di emergenza. Tali procedure sono oggetto di

10 specifica attività di formazione ed addestramento del personale, in conformità ai requisiti normativi di cui al DM 16/03/1998. Il PEE e' stato redatto dall'autorita' competente? si X no Le informazioni debbono fare esplicito riferimento ai Piani di emergenza interni di cui all'articolo 11 e ai Piani di emergenza esterni di cui all'articolo 20 del presente decreto. Qualora i Piani di emergenza esterni non siano stati predisposti, il gestore dovra' riportare le informazioni desunte dal Rapporto di sicurezza, ovvero dalla pianificazione di emergenza di cui all'allegato III, lettera c), punto v). Mezzi di segnalazioni di incidenti Lo stato di emergenza interna viene segnalato all interno del deposito mediante dispositivo acustico (sirena continua) attivato da rilevatori di gas e da altoparlanti azionati dall interno dell Ufficio commerciale. E previsto che il personale che si accorga di un principio di incendio o rilascio intervenga direttamente sulla fonte di rischio in qualunque punto dell area Deposito. In caso di emergenza grave viene avvertito il Responsabile del Deposito o il suo Sostituto. Il Responsabile o il suo Sostituto ove l emergenza fosse tale da non essere gestibile con mezzi interni o da poter provocare effetti all esterno dello stabilimento, attiva un sistema di allarme ottico-acustico composto da lampada rossa intermittente e sirena bitonale, ed un combinatore telefonico invia un messaggio alle autorità competenti. (Sindaco, Comando dei Vigili del fuoco, Carabinieri, A.U.S.L.. Ricevuta la segnalazione, la responsabilità di informare la popolazione e tutti i soggetti interessati e di attivare il Piano di Emergenza Esterno spetta ai soggetti istituzionalmente preposti, ai quali l Azienda offre la massima collaborazione. Comportamento da seguire Il personale presente all interno dovrà attenersi a quanto indicato nel Piano di Emergenza Interno. La popolazione dovrà comportarsi secondo disposizioni dell Autorità competente. Gli effetti incidentali sono, in generale limitati all interno del perimetro del Deposito ed il personale è adeguatamente formato sui comportamenti da seguire. Nel caso, assai improbabile, che si manifestassero situazioni tali da provocare effetti pericolosi all esterno dello stabilimento, la popolazione dovrà seguire le istruzioni ricevute dall Autorità preposta alla gestione dell emergenza. Le norme di comportamento che l Azienda ritiene opportuno suggerire alla popolazione a rischio sono le seguenti: - incendio in corso: 1. allontanarsi rapidamente dal Deposito; 2. rimanere o portarsi in ambienti chiusi. - rischio d innesco di nube di GPL: 1. allontanarsi rapidamente dal Deposito; 2. rimanere o portarsi in ambienti chiusi; 3. allontanarsi dalle vetrate; 4. spegnere fuochi; 5. evitare di fumare; 6. chiudere le finestre; 7. evitare manovre elettriche di qualsiasi tipo. Il personale all interno dello stabilimento, in ottemperanza a quanto prescritto nel PEI, deve attenersi alle seguenti norme comportamentali: intervenire sui pulsanti di emergenza che mettono in sicurezza l impianto se non si è ancora attivato il sistema automatico. individuare l area di pericolo limitando ad essa l azione del sistema di raffreddamento; non spegnere mai un rilascio incendiato se non si è sicuri di riuscire immediatamente ad interrompere il flusso del gas o di poter escludere con certezza la presenza d inneschi; in caso di perdite provenienti da fonte diversa dall impianto di distribuzione GPL intercettare il flusso del gas agendo sulle valvole a monte del rilascio; Sezione 6 Pag. 8/13

11 disperdere nell atmosfera un eventuale rilascio di gas non incendiato, agendo con le lance a getto frazionato dal basso verso l alto, in modo da portare la miscela aria/gas il più presto possibile sotto il limite inferiore di esplosività; non usare mai l acqua su incendi di attrezzature elettriche, per evitare il pericolo di fulminazione provvedendo a togliere corrente intervenire sull emergenza con la maggiore rapidità possibile. Ogni ritardo può comportare un'estensione dell emergenza e maggiori difficoltà nell intervento. Mezzi di comunicazione previsti Lo stato di emergenza interna viene segnalato all interno del deposito mediante dispositivo acustico (sirena continua) attivato da rilevatori di gas e da altoparlanti azionati dall interno dell Ufficio commerciale. Il Responsabile dell emergenza o il suo Sostituto ove l emergenza fosse tale da non essere gestibile con mezzi interni o da poter provocare effetti all esterno dello stabilimento, attiva un sistema di allarme ottico - acustico composto da lampada rossa intermittente e sirena bitonale, ed un combinatore telefonico invia un messaggio alle autorità competenti. (Sindaco, Comando dei Vigili del fuoco, Carabinieri, A.U.S.L.). Presidi di pronto soccorso In caso di emergenza esterna è previsto l intervento dei Vigili del Fuoco e della Prefettura con la predisposizione di blocchi della circolazione. Sezione 6 Pag. 9/13

12 Sostanza: PROPANO Codice aziendale: Utilizzazione: Materia prima Solvente Intermedio Catalizzatore X Prodotto finito Altro Identificazione Nome chimico: Propano Nomi commerciali: Dimetilpentano Nomenclatura Chemical Abstracts: Propano Numero di registro CAS: Formula bruta: C3H8 Peso molecolare: 44,11 Formula di struttura: CH3-CH2-CH3 Stato fisico: Colore: Odore: Solubilità in acqua: Solubilità nei principali solventi organici: Caratteristiche chimico-fisiche gas liquefatto a pressione incolore caratteristico se odorizzato per uso combustione 6.5 volume su volume metanolo, etanolo, etere, alcool, cloroformio Densità: Peso specifico dei vapori, relativo all aria: Punto di fusione: -187 C Punto di ebollizione: -42 C Punto di infiammabilità: -104 C Limite inf. e sup. di infiammabilità in aria (% in vol.): 2.37% Temperatura di autoaccensione: 468 C Tensione di vapore: 8.8 bar a 20 C Reazioni pericolose: - Classificazione ed etichettatura X Di legge Provvisoria Non richiesta Simbolo di pericolo: Identificazione di pericolo: Frasi di rischio: Consigli di prudenza: F+ Gas liquefatto altamente infiammabile R12 S Sezione 6 Pag. 10/13

13 Informazioni tossicologiche Vie di penetrazione: Ingestione X Inalazione X Contatto Tossicità acuta: DL 50 via orale (4 ore): - 1. CL 50 per inalazione (4 ore): - 2. DL 50 via cutanea (4 ore): - 3. CL 50 su uomo (30 min.): - 4. IDLH: - Tossicità cronica: Potere corrosivo: occhio - - X X vie respiratorie Potere irritante: X X Potere sensibilizzante: Cancerogenesi: - Mutagenesi: I vapori non risultano mutageni Teratogenesi: Informazioni ecotossicologiche Aria Acqua Suolo Biodegradabilità: Dispersione: Persistenza: Bioaccumulo/bioconcentrazione: Sezione 6 Pag. 11/13

14 Sezione 7 Informazioni per le autorita' competenti sugli scenari incidentali con impatto all'esterno dello stabilimento (fare riferimento alle zone individuate nel Piano di emergenza esterno. Quando il PEE non e' stato predisposto o non e' previsto dalla normativa vigente, ilgestore fa riferimento al RdS o all'analisi dei rischi). Indicare le coordinate del baricentro dello stabilimento in formato UTM: Est = ,7 Nord = ,5 Fuso: 32T Evento iniziale Condizioni Modello sorgente x Incendio da recipiente (tank fire) In fase liquida Incendio da pozza (pool fire) Incendio Localizzato in aria In fase gas/vapore ad lata x Getto di fuoco (jet fire) 57,7 58,5 69 velocità x Incendio di nube (flash fire) In fase gas/vapore Sfera di fuoco (fireball) Reazione sfuggente (run away reaction) Confinata Miscela gas/vapori infiammabili Esplosione Polveri infiammabili Non confinata Miscela gas/vapori infiammabili (UVCE) Transizione rapida di fase Esplosione fisica Dispersioni liquido/liquido (fluidi solubili) Emulsioni liquido/liquido (fluidi insolubili) In acqua Evaporazione da liquido (fluidi insolubili) In fase liquida Rilascio Dispersione da liquido (fluidi insolubili) Sul suolo In fase gas/vapore Ad alta o bassa velocità * Le distanze riportate sono calcolate rispetto al punto di rilascio Dispersione Evaporazione da pozza Dispersione per turbolenza (densità della nube inf. a quella dell aria) Dispersione per gravità (densità della nube sup. a quella dell aria) I zona (m) II zona (m) III zona (m) Sezione 7 Pag. 12/13

15 Planimetria dello Stabilimento di formato A3 Allegato Pag. 13/13

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