PERICOLI OGGETTIVI DELL AMBIENTE MONTANO
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- Bernadetta Corso
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1 Club Alpino Italiano SEZIONE DI BRESCIA SOTTOSEZIONE DI MANERBIO Mercoledì 22 gennaio 2014 PERICOLI OGGETTIVI DELL AMBIENTE MONTANO Nozioni essenziali per riconoscere i pericoli oggettivi derivanti dall ambiente e saper trarre comportamenti adeguati Cai Manerbio Marco Frati
2 La montagna e i pericoli Montagna Pericoli
3 La montagna e i pericoli Andando in montagna si entra in un mondo diverso da quello cui si è abituato nella vita quotidiana La montagna per la sua particolare conformazione e varietà dei suoi fenomeni può presentare dei pericoli E perciò importante che ogni escursionista conosca preventivamente questi pericoli, sia per evitarli sia, nella peggiore delle ipotesi, per affrontarli
4 La montagna e i pericoli In montagna non è sempre facile determinare le difficoltà ed i pericoli in base al terreno Peraltro, un sentiero apparentemente facile affrontato in condizioni particolarmente avverse, quali la presenza di neve, ghiaccio od altro ancora, può riservare problemi di gran lunga superiori a quelli presentati da alcune ascensioni prettamente alpinistiche
5 I pericoli della montagna PERICOLI OGGETTIVI PERICOLI SOGGETTIVI Sono quelli inerenti alla natura stessa della montagna, alle sue condizioni ed al tempo Causa della maggior parte degli incidenti, dipendono dalla persona stessa e dalle sue azioni
6 I pericoli della montagna La separazione dei due pericoli non è così netta come l esigenza di schematizzazione esigerebbe Il più delle volte oggettivo e soggettivo sono talmente legati tra loro che l uno innesca o viene innescato dall altro Un rischio oggettivo diventa pericolo per inadeguatezza soggettiva e viceversa, ogni rischio soggettivo diventa pericolo solo in rapporto all oggetto, all ambiente e in una determinata situazione
7 Il Soccorso Alpino Gli interventi del Soccorso Alpino riguardano, per la maggior parte dei casi, incidenti generati da imprudenza, superficialità ed incapacità di valutazione dei rischi In particolar modo in situazioni riconducibili all escursionismo non impegnativo
8 Gli interventi del Soccorso Alpino Gli ultimi dati forniti dal CNSAS parlano di oltre 5000 interventi effettuati dal Soccorso Alpino in un anno Le attività maggiormente interessate sono: - Escursionismo (36%) - Sci in pista (14%) - Alpinismo (6%) - Ricerca funghi (5%) - Scialpinismo (3%) -
9 Le cause degli incidenti Le principali cause di incidenti accertate sono: - Caduta (36%) - Malore (13%) - Scivolata (13%) - Perdita di orientamento (11%) - Ritardo nel rientro (5%) - Incapacità (4%) - Valanga (4%) - Sfinimento (2%) -
10 I pericoli oggettivi Le montagne, con le loro vette, le creste, i canaloni, il ghiaccio e la roccia non sono una realtà immutabile nel tempo, ma sono soggette ad un processo abbastanza veloce di progressiva modificazione Gli agenti atmosferici, quali i raggi solari, i venti, le precipitazioni così come i cambiamenti climatici, dovuti al susseguirsi delle stagioni, rendono le montagne dei corpi viventi in continuo movimento
11 I pericoli oggettivi - Condizioni della zona attraversata - Fenomeni meteorologici - Alta quota - Animali
12 Caduta di pietre In linea di massima, si può ritenere che la caduta di pietre si manifesta soprattutto dove la roccia è friabile Attenzione quindi agli ambienti con rocce di tipo metamorfiche e sedimentarie
13 Caduta di pietre Le cause principali di caduta di pietre sono: - sbalzi di temperatura - pioggia e acqua di fusione - disgelo e rigelo - presenza di animali o uomini - vento - scegliere l itinerario (creste, spigoli e pareti lisce verticali evitando i canaloni) - evitare le ore più calde - in gruppo tenersi vicini - evitare di trovarsi verticalmente sotto altre persone
14 Neve Non solo in alta quota o in inverno si può trovare la neve La neve: - copre sentieri e segni - rende il terreno scivoloso - nasconde il suolo - temperatura inferiore - Verificare i riferimenti - Procedere con prudenza - Attrezzatura adeguata - Abbigliamento adeguato - Evitare le ore più calde
15 Vetrato Sottile strato di ghiaccio che ricopre la roccia e la rende particolarmente viscida e pericolosa Si forma per il gelo dell'acqua o anche dell'umidità dell'aria Frequente in alta quota o nei pressi di corsi d'acqua - Procedere con prudenza - Utilizzare di ramponi
16 Valanghe Masse nevose che precipitano a valle Difficile valutazione del pericolo 1) Cause legate al terreno: - Inclinazione dei pendii - Esposizione dei pendii - Terreno sottostante prima della nevicata Attenzione ai bollettini neve e valanghe nella pianificazione dell escursione Attenzione ai segni ambientali: - Pendenze > 28 - Pendii sottovento - Terreno caldo e liscio
17 Valanghe 2) Cause legate a fenomeni atmosferici: - Quantità di neve - Tipologia di neve - Variazioni della temperatura - Azione del vento - Fase di trasformazione - Nevicate abbondanti - Repentini aumenti di temperatura - Accumuli, zone con neve crostosa o cornici di neve - Persistenza di temperature basse dopo una nevicata - Stratigrafie non coerenti
18 Valanghe 3) Cause legate al passaggio di escursionisti In caso di situazioni a rischio: - Superare il tratto una persona per volta - Non tagli dei pendii ma massima pendenza o quota - Sfruttare dorsali, gruppi di alberi, rocce affioranti - Dotazione di sicurezza e capacità di utilizzo
19 Cornici di neve Sono formazioni nevose pensili che si originano per l'azione del vento sulle creste Si tratta di formazioni instabili che possono precipitare sia naturalmente che con il passaggio di una persona La cornice precipitando investe pendii sottovento, spesso carichi di neve instabile, causando la valanga - Cercare di individuarne la «linea di frattura» - Passare sempre a valle della «linea» - Non lasciarsi attrarre dal graduale appiattimento della cornice
20 Ghiacciai Sono soggetti al movimento dovuto alla forza di gravità, che spinge verso valle le colate glaciali Il movimento dei ghiacciai causa la formazione di crepacci e seracchi - Verificare i riferimenti - Procedere legati in cordata - Attrezzatura adeguata - Abbigliamento adeguato - Evitare le ore più calde
21 Ghiacciai - crepacci Fratture che si formano nella massa del ghiacciaio generalmente in corrispondenza di variazioni di pendenza ed asperità del terreno Non sono sempre visibili - Procedere sempre in cordata - Superarli una persona per volta - Cercare di superarli perpendicolarmente - In caso di dubbio verificare la neve con la piccozza
22 Ghiacciai - seracchi Muri o torri di ghiaccio che si formano dove il fondo del ghiacciaio forma un salto o per la rottura ulteriore di crepacci Essendo evidenti sono più facilmente evitabili I crolli di una seraccata possono verificarsi in qualsiasi momento dell anno e ora della giornata - Maggiore attenzione nelle ore più calde e nelle prime ore della notte, all'inizio del rigelo - Tenersi se possibile alle estremità della seraccata - Sveltire il più possibile il passo durante il superamento
23 Ghiacciai ponti di neve Creati dall azione del vento che sposta la neve andando a coprire la bocca dei crepacci Non sono sempre visibili Sono precari soprattutto in tarda estate ma l esposizione al sole e le variazioni di temperatura possono assottigliarli e farli crollare sotto il peso dell escursionista Come per i crepacci: - Procedere sempre in cordata - Superarli una persona per volta - Cercare di superarli perpendicolarmente - In caso di dubbio verificare la neve con la piccozza
24 Fenomeni atmosferici Affrontare situazioni meteorologiche avverse in montagna (pioggia, temporali, vento, ecc.) non è mai cosa raccomandabile, sia che si parli di alpinismo sia che si parli di semplici escursioni - Attenzione alle previsioni meteorologiche nella pianificazione dell escursione - Attenzione ai segni del tempo durante l escursione
25 Fenomeni atmosferici pioggia La pioggia oltre a causare, direttamente o indirettamente, i pericoli dovuti alla modificazione della montagna, può causare pericolo di scivolamento sul terreno bagnato Inoltre, bagnando gli abiti sottrae calore al corpo - Procedere con prudenza - Attrezzatura adeguata - Abbigliamento adeguato
26 Fenomeni atmosferici - nebbia La nebbia causa la perdita dell orientamento e può portare fuori strada anche l escursionista più esperto Nel caso di presenza di neve, la situazione peggiora ulteriormente a causa dell effetto «appiattimento visivo» Individuare il punto in cui ci si trova fintanto che c è ancora visibilità per orientarsi con l ausilio di carta, bussola, altimetro, gps In caso di difficoltà, ritornare sui propri passi o rimanere fermi e aspettare che la nebbia si diradi
27 Fenomeni atmosferici - temporali In montagna hanno frequenza decisamente superiore che in pianura Con maggiore probabilità in estate e nelle ore pomeridiane Sono generalmente di breve durata, ma molto insidiosi - Forte calo della pressione atmosferica - Calura ed afa anomali - Comparsa ed addensamenti di nubi cumuliformi - Ronzio oggetti metallici - Crepitio nei capelli
28 Fenomeni atmosferici - temporali Rischi derivanti dalle precipitazioni, dal freddo, dal forte vento Rischio di folgorazione dovuto alle scariche elettriche dei fulmini - Abbandonare ferrate, cime e creste - Evitare rocce e alberi isolati, pareti con fessure e colatoi - In bivacchi o cavità stare lontani da porte/finestre e dalle imboccature - Bastoncini e piccozze se nello zaino rivolti verso il basso
29 Fenomeni atmosferici - sole Può causare seri danni all organismo quali scottature, insolazioni, oftalmie, colpi di sole I raggi UV aumentano con l aumentare della quota La presenza di neve o di rocce chiare aumenta ulteriormente l irraggiamento - Abbigliamento adeguato - Creme solari - Occhiali da sole - Cappello - Adeguata scorta di liquidi, da bere spesso
30 Fenomeni atmosferici - freddo Anche in piena estate e a quote non elevate si possono avere bruschi abbassamenti di temperatura Il freddo rende difficoltosi i movimenti e ostacola la respirazione e può causare seri danni all organismo, quali i congelamenti delle parti più esposte e periferiche fino all assideramento - Abbigliamento adeguato - Eventuale ricerca di ripari - No a sostanze alcooliche
31 Fenomeni atmosferici - vento L effetto del vento aumenta la percezione del freddo oltre che la perdita di calore del corpo umano Può anche rendere difficile il passo o addirittura impedire di proseguire Può causare cadute di sassi, alberi, ecc. - Abbigliamento adeguato - Eventuale ricerca di riparo - Eventuale rinuncia alla prosecuzione
32 Alta quota Al di sopra dei 3000 m di quota, ma per talune persone anche a quote inferiori, l alta quota può provocare problemi per la carenza di ossigeno (mal di montagna) Sintomi sono mal di testa, inappetenza, nausea, vertigini - Salire lentamente per abituarsi gradatamente alla quota - Fermarsi spesso durante il cammino per riposare, mangiare e bere
33 Animali - Vespe e calabroni - Zecche - Vipere - Abbigliamento adeguato - Evitare il contatto con gli insetti controllando terreno e flora - Attenzione nelle radure, nelle zone cosparse di sassi vicine a torrenti, a case diroccate - Attenzione agli animali negli alpeggi
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