Direttori Davide Canfora, Olimpia Imperio, Domenico Lassandro

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2 Biblioteca della tradizione classica Centro interuniversitario di ricerca di studi sulla tradizione Università degli Studi di Bari Aldo Moro Università degli Studi della Repubblica di San Marino Università degli Studi di Padova 17 Direttori Davide Canfora, Olimpia Imperio, Domenico Lassandro Comitato Scientifico Stefano Bronzini (Bari), Grazia Distaso (Bari), Sabrina Ferrara (Tours), Maria Pilar García Ruiz (Pamplona), Margherita Losacco (Padova), Giorgio Otranto (Bari-San Marino), Domenico Ribatti (Bari), Francesco Stella (Siena-Arezzo), Paolo Viti (Lecce) Redazione Vanna Maraglino (Bari)

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4 Giuseppe Cascione La carta, il corpo, il conio Spazio e corpo politico nel Rinascimento europeo Cacucci Editore Bari

5 L opera è pubblicata con un contributo del Dipartimento di Scienze Politiche dell Università degli Studi di Bari Aldo Moro. proprietà letteraria riservata 2017 Cacucci Editore - Bari Via Nicolai, Bari Tel. 080/ info@cacucci.it Ai sensi della legge sui diritti d Autore e del codice civile è vietata la riproduzione di questo libro o di parte di esso con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro, senza il consenso dell autore e dell editore. ISNB

6 INDICE GENERALE Introduzione p. 7 I. La carta» 9 II. Il corpo» 51 III. Il conio» 77 Bibliografia» 109

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8 Introduzione In questo volume, ho posto ancora al centro della mia attenzione un oggetto, cioè il rapporto tra manifestazione visibile del potere ed esercizio della sovranità, ed un periodo storico, cioè il periodo di tempo che comprende il XVI ed il XVII secolo. La curiosità per gli oggetti specifici al centro del libro mi deriva però non solo dalla costruzione in forma organizzata di pensieri svolti nell arco degli ultimi tre anni, ma anche da una profonda influenza estetica che i materiali iconocratici qui presentati hanno esercitato su chi scrive. Considero un privilegio la possibilità di lavorare utilizzando straordinarie testimonianze dell opera artistica ed artigianale appartenenti ad un periodo storico di un livello eccelso, come è il Rinascimento europeo. Le carte geografiche sono un magnifico esempio di connubio felice tra capacità espressiva dell arte e necessità politica del potere sovrano. L assunto di fondo è che non vi sia alcuna oggettività scientifica nella definizione ed imposizione di confini nazionali identitari, ma che, al contrario, la narrazione geografica nasca in completa simbiosi con la ragione politica. La metafora del corpo è invece straordinariamente fertile per descrivere il profondo tessuto umano che identifica, sin dall inizio, la costituzione delle entità nazionali. Ancora una volta, l attenzione per il mondo rinascimentale e per il modo in cui questo mondo restituisce la tematica umanistica, rinascimentale e barocca della centralità dell uomo e del corpo che gli viene affidato (sia individuale che politico) risulta decisiva nella scelta del contesto più idoneo nel rappresentare con la massima efficacia il tema. Infine, il mondo delle emissioni monetali. Già in passato ho dedicato molte pagine a questo fondamentale aspetto della sovranità. L approccio (nonostante il prezioso supporto di esperti mondiali in questo ambito) non può essere meramente tecnico, ma va collocato in un contesto più vasto, entro il quale la monetazione è vista non solo come finalizzata alla funzione circolante della moneta, ma anche e soprattutto alla valenza politica che viene depositata in essa dall autorità emittente. Questo libro non è che l ultimo, in ordine meramente cronologico, prodotto di una ricerca che ha radici piuttosto risalenti nel tempo. Già dal 2006, con la pubblicazione del volume Iconocrazia, il tema del rapporto sostanziale tra immagini e potere riveste un particolare interesse per chi scrive. Tuttavia, nel corso del tempo, la condivisione dell importanza cruciale che questo tema rappresenta è stata partecipata da un numero sempre maggiore 7

9 di esperti internazionali provenienti da varie discipline. Il tema iconocratico è stato, nell ultimo decennio, declinato con interesse da storici dell arte, filosofi politici, storici del pensiero politico, italianisti, anglisti, emblematisti, numismatici e persino architetti, fino alla costituzione di un nutrito gruppo di ricercatori che ha pubblicato saggi ed animato convegni intorno all argomento. Questo nucleo di persone si è anche coagulato all interno di associazioni scientifiche di alto profilo, due tra tutte sono la Renaissance Society of America e la College of Art Association, in cui il contributo dato in tanti convegni internazionali è stato qualificato ed importante. Da Cambridge a Venezia, da San Francisco a Berlino, fino a New York la discussione sui temi iconocratici è cresciuta e si è imposta all attenzione del dibattito. Accanto a questa attività saggistica, è nata anche una rivista, che ha coinvolto ulteriori gruppi di studiosi (soprattutto giovani studiosi) in questo progetto, la rivista scientifica «Iconocrazia», dalle cui pagine elettroniche hanno fatto capolino contributi che hanno cercato di attualizzare la tematica. Vorrei dunque qui ringraziare tutti coloro che, sia per un profondo rapporto personale, sia per l appartenenza a questa comunità di ricerca, hanno dato un contributo alla chiarificazione ed all approfondimento dei temi oggetto di questo volume. Per primi voglio ringraziare Donato Mansueto e Liana De Girolami Cheney, che sin dall inizio della mia ricerca mi hanno sempre sostenuto ed aiutato con preziosi consigli e suggerimenti. Poi vorrei ringraziare Rodolfo Martini e Novella Vismara, che mi hanno spalancato le porte di un mondo a me sconosciuto, cioè quello del contatto con i materiali e le testimonianze di quel mondo che rappresenta il contesto delle teorie qui proposte. Inoltre, vorrei ringraziare coloro che nel tempo hanno lavorato su temi almeno in parte suggeriti dalle mie proposte, a cominciare da Gabriel Guarino, per proseguire con Alison Adams, Michael Bath, Stephen Rawls, Tony Perrello, Tina Waldeier Bizzarro, Maureen Pelta, Brian Steele, Liesbeth Grotenhuis, Emilie Passignat, John Hendrix e Giovanna Guidicini. Desidero inoltre ringraziare i professori Davide Canfora, Olimpia Imperio e Domenico Lassandro, per avermi dato la possibilità di pubblicare il presente volume nella collana da loro diretta, in ragione della grande affinità, che in tutto il volume ricorre, tra gli standard classici e quelli rinascimentali qui descritti. Infine, ma forse è questo il grazie più importante di tutti, vorrei ringraziare Franca Papa, oltre che per il suo magistero scientifico, per la sua incessante opera di incoraggiamento e di sostegno e per la fiducia da sempre accordatami. 8