49, 1, D.P.R , 917 TUIR) L

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1 IMPONIBILE FISCALE Sono redditi di lavoro dipendente quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro (art. 49, c. 1, D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 TUIR) L art. 51 del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, dispone che il reddito da lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro La disposizione enuncia il principio generale della omnicomprensività del reddito fiscalmente rilevante, cioè la totale imponibilità di tutto ciò che il dipendente riceve in relazione al rapporto di lavoro subordinato, fatte salve le deroghe espressamente previste dalla normativa in materia per le tipologie di reddito escluse in tutto o in parte da imposizione Con riferimento al profilo temporale, l art. 51 precisa che si considerano percepiti nel periodo di imposta anche le somme e i valori in genere, corrisposti dai datori di lavoro entro il 12 del mese di gennaio del periodo di imposta successivo a quello cui si riferiscono. Nei successivi commi vengono stabilite deroghe al principio generale della omnicomprensività, individuando alcune voci che non concorrono a formare il reddito o vi concorrono solo in parte Può capitare che alcune somme o valori concorrano a formare il reddito soltanto per la parte eccedente un importo complessivo predeterminato ovvero concorrano interamente se il loro ammontare supera una soglia determinata. Questi limiti sono stabiliti in riferimento al singolo dipendente e all intero periodo d imposta L art 6, c. 2, D.P.R. n. 917/1986, stabilisce che i proventi conseguiti in sostituzione di redditi, anche per effetto di cessione dei relativi crediti, e le indennità conseguite, anche in forma assicurativa, a titolo di risarcimento danni consistenti nella perdita di redditi, costituiscono redditi nella stessa categoria di quelli sostituiti o perduti A norma dell art. 49, c. 2, D.P.R. n. 917/1986, costituiscono reddito di lavoro dipendente e sono soggetti a tassazione le somme di cui all art. 429, u.c., cod. proc. civ. (interessi e rivalutazione maturati sui crediti di lavoro) 1

2 In virtù dell art. 6, c. 2, tutte le indennità e somme o i valori percepiti in sostituzione dei redditi di lavoro dipendente o equiparati, sono assoggettabili a tassazione come redditi di lavoro dipendente Anche le somme per interessi e rivalutazione dovute a seguito di sentenza di condanna sono soggette al criterio di cassa: nel caso di mutamento del regime fiscale, si applica la disciplina vigente nel periodo d imposta di percezione e non di quello di maturazione del credito (Cass. n /2010) Esclusioni dall imponibile: sono esclusi, in tutto o in parte, dalla base imponibile ai fini contributivi gli elementi indicati dall art. 51, c. 2, D.P.R. n. 917/1986 Ricordiamo che nell ottica di razionalizzare e armonizzare la disciplina sulla materia, ai fini del calcolo dei contributi previdenziali il D.lgs. n. 314/1997 rinvia alle nozioni di reddito e all individuazione degli elementi che concorrono alla determinazione della base imponibile al D.P.R. n. 917/1986 Sono esclusi in tutto o in parte (disciplina valida anche per l imposizione contributiva in virtù dell armonizzazione): - Somministrazioni di vitto; - Servizi di trasporto; - Compensi reversibili; - Opere e servizi di utilità sociale; - Erogazioni per finalità di educazione ed istruzione; - Azioni ai dipendenti; - Oneri deducibili; - Mance dei croupiers; - Fringe benefits; - Indennità per trasfertisti; - Indennità di trasferimento; - Indennità di trasferta; - Redditi derivanti da attività prestata all estero 2

3 Concorrono invece alla formazione del reddito di lavoro: - Stipendi, salari, superminimi, guadagni di cottimo e le indennità di mancato cottimo e ogni tipo di trattamenti accessori, quali gli straordinari, le mensilità aggiuntive, le gratifiche natalizie e pasquali, e tutti quei compensi comunque denominati che hanno la stessa natura; - Le indennità comunque denominate, ivi comprese quelle di trasferta, per ferie non godute, di cassa, di residenza e alloggio, di vestiario e rappresentanza, per lavori noci e pericolosi, nonché tutte quelle connesse alle peculiari modalità di svolgimento della prestazione come quelle relative alla sede disagiata, al rischio o ai trasferimenti dalla sede di lavoro; - Gli assegni di sede e le altre indennità percepite per i servizi prestati all estero; - Le somme e i valori percepiti sotto forma di partecipazione agli utili; - I rimborsi spese, con l esclusione di quanto disposto a proposito di trasferte e trasferimenti e dei rimborsi che riguardano spese, diverse da quelle sostenute per produrre il reddito, di competenza del datore di lavoro anticipate dal dipendente; - Le mance, salvo che per i croupiers; - Premi per assicurazioni sanitarie, sulla vita e sugli infortuni extra professionali, pagati dal datore di lavoro e i rimborsi effettuati dal datore di lavoro a fronte di spese sanitarie che danno luogo a detrazione, sostenute dal dipendente; - Premi erogati a favore dei dipendenti da un soggetto diverso dal datore di lavoro quando l erogazione è connessa alla prestazione; - Le somme e i valori, comunque percepiti, a seguito di transazioni anche novative, intervenute in costanza di rapporto di lavoro o alla cessazione dello stesso; - Le erogazioni liberali concesse in occasione di festività o ricorrenze alla generalità o a singole categorie di dipendenti ed i sussidi occasionali per esigenze personali o familiari dei dipendenti Principio di cassa: le somme e i valori costituiscono reddito di lavoro dipendente nel periodo di imposta in cui sono percepiti in applicazione ad un rigoroso principio di cassa Per il lavoratore il momento della percezione delle somme è quello in cui il provento esce dalla disponibilità dell azienda per entrare nel patrimonio del percettore; tale principio si applica anche con riferimento all imputazione dei valori relativi ai beni e servizi concessi al sostituito. In tal caso, in linea di principio, si dovrà fare riferimento al momento in cui il bene o servizio esce dalla disponibilità dell erogante per entrare nel patrimonio del percettore Si considerano di competenza del periodo di imposta anche le somme e i valori in genere corrisposti al lavoratore dipendente entro il giorno 12 gennaio del periodo d imposta successivo a quello cui si riferiscono; se il 12 gennaio ricade in un giorno festivo lo stesso è prorogato al primo giorno non festivo 3

4 Analisi delle esclusioni Somministrazione di vitto: al c. 2, l art. 51 del D.P.R. n. 917/1986 esclude dall imponibile le somministrazioni di vitto da parte del datore di lavoro, nonché quelle in mense aziendali o gestite da terzi, fino all importo complessivo giornaliero di euro 5,29 che dal 1 luglio 2015 è elevato a euro 7,00 (solo per ticket elettronici), o le prestazioni e le indennità sostitutive corrisposte agli addetti ai cantieri edili, ad alcune strutture lavorative a carattere temporaneo o ad unità produttive ubicate in zone dove manchino strutture o servizi di ristorazione La norma dispone: - Esenzione totale per somministrazioni dirette di vitto da parte del datore di lavoro e quelle fornite in mense aziendali; - Soglia giornaliera di esenzione per le prestazioni sostitutive del servizio mensa e per le indennità sostitutive del servizio stesso Servizi di trasporto: non concorrono a formare il reddito (art. 51, c. 2 D.P.R. n. 917/1986) le prestazioni di servizi di trasporto collettivo alla generalità o a categorie di dipendenti, anche se affidate a terzi ivi compresi gli esercenti servizi pubblici. Dette prestazioni di trasporto non sono imponibili se riguardano lo spostamento dei dipendenti dal luogo dell abitazione o da un apposito centro di raccolta alla sede di lavoro; il servizio deve essere rivolto alla generalità dei dipendente o a intere categorie di dipendenti Eventuali indennità sostitutive del servizio di trasporto sono assoggettate interamente a tassazione, così come è interamente assoggettato a tassazione l eventuale rimborso al lavoratore di biglietti o tessere di abbonamento per il trasporto. E altresì da assoggettare a tassazione, la concessione di facilitazioni sui prezzi dei biglietti di viaggio o di trasporto offerte ai dipendenti stessi ed ai relativi familiari, da parte di imprese esercenti pubblici servizi di trasporto Compensi reversibili: vengono escluse dall imponibile le indennità ed i compensi percepiti a carico di terzi dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualità e le indennità, i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, dalle regioni, dalla province e dai comuni per l esercizio di pubbliche funzioni Si tratta di redditi assimilati ai redditi da lavoro dipendente, sono comunque esclusi da tassazione i compensi che, per legge o clausola contrattuale, devono essere riversati al datore di lavoro o allo Stato Erogazioni per finalità di educazione e istruzione: non concorrono a formare il reddito le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione, da parte dei familiari indicati nell articolo 12, dei servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonché per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio a favore dei medesimi familiari 4

5 Opere e servizi di utilità sociale: non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente (art. 51, c. 2 D.P.R. n. 917/1986) l utilizzazione delle opere e dei servizi riconosciuti dal datore di lavoro volontariamente o in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, offerti alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti e ai familiari indicati nell'articolo 12 per le finalità di cui al comma 1 dell'articolo 100. Non concorrono a formare reddito le somme e le prestazioni erogate dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti indicati nell'articolo 12 Azioni ai dipendenti: non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente il valore delle azioni offerte alla generalità dei dipendenti per un importo non superiore complessivamente nel periodo d imposta a euro 2.065,83 a condizione che non siano riacquistate dalla società emittente o dal datore di lavoro o comunque cedute prima che siano trascorsi almeno tre anni dalla percezione. Superata la soglia di 2.065,83 rientra nella base imponibile la sola eccedenza La disposizione agevolativa impone al dipendente assegnatario delle azioni un vincolo di tempo, con la finalità di escludere che l operazione sia realizzata al solo fine di sottrarre a tassazione progressiva una parte di ciò che in realtà è retribuzione. Il divieto di cedere le azioni oggetto dell agevolazione al datore di lavoro o alla società emittente assolve tra l altro alla funzione di impedire eventuali accordi tra le parti che snaturerebbero le finalità agevolative Piani di stock option: il reddito in natura derivante, nell ambito di piani di stock option, dalla assegnazione di azioni emesse dalla società con il quale il lavoratore intrattiene il rapporto era soggetto ad un regime fiscale agevolato, disciplinato dal comma 2, lett. g-bis, dell art. 51, D.P.R. n. 917/1986. Tale regime agevolato non è più in vigore per effetto dell art. 82 c. 23, D.L. n. 112/2008 che ha abrogato la citata lett. g-bis Di conseguenza, la differenza tra il valore delle azioni al momento dell esercizio del diritto di opzione e l ammontare corrisposto dal dipendente concorre sempre a formare il reddito imponibile 5

6 Il compenso in natura che deriva dall esercizio dell opzione deve essere assoggettato a ritenuta d acconto ai sensi dell art. 23, D.P.R. n. 600/1973. A tal fine il datore di lavoro dovrà cumulare tale compenso con la retribuzione del periodo di paga nel quale è avvenuta l assegnazione delle azioni. In caso di incapienza dei contestuali pagamenti in denaro sui quali il datore di lavoro possa esercitare il diritto di rivalsa sulle ritenute da operare, il dipendente sarà tenuto a versare al datore di lavoro l ammontare della ritenuta per la quale la rivalsa non sia stata operata. L abrogazione del regime fiscale agevolato opera in relazione alle azioni assegnate ai dipendenti a decorrere dal 25 giugno 2009; si precisa che la data di assegnazione delle azioni coincide con quella di esercizio del diritto di opzione, a prescindere dal fatto che la materiale emissione o consegna del titolo avvengano in momento successivo. L abrogazione opera quindi ai piani già deliberati alla data di entrata in vigore del provvedimento, con riferimento alle azioni assegnate a decorrere dalla stessa data Contributi previdenziali e assistenziali: vengono esclusi dall imponibile i contributi previdenziali e assistenziali versati dal datore di lavoro o dal lavoratore in ottemperanza a disposizioni di legge; i contributi di assistenza sanitaria versati dal datore di lavoro o dal lavoratore ad enti o casse aventi fine assistenziale in conformità a disposizioni di contratto o di accordo o di regolamento aziendale, che operino negli ambiti di intervento stabiliti con il decreto del Ministero della salute per un importo non superiore complessivamente ad euro 3.615,20 Oneri deducibili trattenuti dal datore di lavoro: non concorrono a formare il reddito le somme trattenute al dipendente per oneri deducibili nonché le erogazioni effettuate dal datore di lavoro in conformità a contratti collettivi o ad accordi o regolamenti aziendali a fronte di spese sanitarie di cui all articolo 10, c.1, lett. b) del D.P.R. 917/1986. Le somme e le erogazioni devono essere attestate dal datore di lavoro Fra gli oneri deducibili contemplati dall art. 10 vi sono i contributi previdenziali facoltativi, ivi compresi quelli per la ricongiunzione di periodi assicurativi, i contributi versati alle forme pensionistiche complementari, i contributi e premi versati alle forme pensionistiche individuali, i contributi versati ai Fondi integrativi del Servizio sanitario nazionale e le somme corrisposte ai dipendenti chiamati ad adempiere funzioni presso gli uffici elettorali Mance dei croupiers: sono escluse dall imponibile le mance percepite dagli impiegati tecnici delle case da gioco (croupiers) direttamente o per effetto del riparto a cura di appositi organismi costituiti all interno dell impresa Si ha un esclusione nella misura del 25% dell ammontare percepito nel periodo d imposta. Si tratta dell unica ipotesi in cui le mance sono assoggettate a tassazione per un importo ridotto 6

7 Fringe benefits: sono compensi indicati in busta paga e come tali tassati; solitamente sono rappresentati da beni e servizi, il cui valore intrinseco è già usufruito dal dipendente. Tali emolumenti hanno una caratteristica comune, essi non sono determinabili in moneta poiché trattasi di compensi in natura Non concorre a formare il reddito il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati se complessivamente di importo non superiore nel periodo di imposta ad euro 258,23; se il predetto valore è superiore al citato limite, lo stesso concorre interamente a formare il reddito Criterio del valore normale: il comma 3 dell art. 51, D.P.R. 917/1986, individua nel valore normale il criterio generale di valutazione dei beni ceduti e dei servizi prestati. Per valore normale s intende il prezzo o corrispettivo mediamente praticato per i beni e servizi della stessa specie o similari in condizioni di libera concorrenza Si tratta di una previsione di carattere generale applicabile anche con riferimento ai fringe benefits, soggetti a specifica regolamentazione. La verifica che il valore non superi complessivamente nel periodo di imposta il limite indicato va effettuata con riferimento agli importi tassabili in capo a colui che percepisce il reddito Le categorie principali di fringe benefit in busta paga sono: - Prestiti ai dipendenti; - L auto aziendale; - Il telefono cellulare; - Fabbricati concessi in locazione, in uso o in comodato; - I buoni mensa; - L alloggio; - Personal computer; - Le polizze assicurative vita Prestiti ai dipendenti: concorre a formare reddito il 50% della differenza fra gli interessi conteggiati al Tasso Ufficiale di sconto vigente a fine di ogni esercizio e gli interessi passivi sostenuti effettivamente dal dipendente Tale disposizione non si applica per i prestiti di durata inferiore ai dodici mesi concessi, a seguito di accordi aziendali, dal datore di lavoro ai dipendenti in contratto di solidarietà o in cassa integrazione guadagni o a dipendenti vittime dell usura L ambito applicativo della disposizione comprende, oltre ai finanziamenti erogati direttamente dal datore di lavoro, le forme di finanziamento concesse da terzi con i quali lo stesso datore di lavoro abbia stipulato accordi o convenzioni, anche in assenza di oneri specifici a proprio carico 7

8 Auto aziendale: il calcolo viene operato tramite la determinazione dei valori di riferimento (tabelle e tariffe chilometriche ACI). Ogni 31 dicembre (con effetto al periodo d imposta successivo vengono determinate le tabelle elaborate dall ACI che contengono per ciascuna marca/modello/serie di veicolo, il costo unitario per chilometro riferito alla percorrenza stabilita per legge Fringe benefit auto aziendale ad uso promiscuo: per i dipendenti o gli amministratori a cui viene assegnata un'auto aziendale per uso non esclusivamente lavorativo e per la maggior parte del periodo di imposta, il datore di lavoro deve assoggettare a contributi e ritenute un importo calcolato secondo i valori evidenziati nelle tabelle ovvero il 30% dell'importo corrispondente alla percorrenza convenzionale di 15mila chilometri annui Esempio: per un costo chilometrico esposto in tabella di 0,5000 e una percorrenza convenzionale di 15mila chilometri, il costo totale annuo sarà di 7.500,00 euro; la quota imponibile del 30% darà una somma di 2.500,00 euro Se il dipendente versa all'impresa, anche con trattenuta su prospetto paga, una somma a fronte dell'impiego dell'auto, l'importo della tabella Aci viene ridotto in misura corrispondente; qualora il corrispettivo pagato dal dipendente, comprensivo dell'iva, sia pari o superiore all'ammontare risultante dalle tabelle, il benefit sarà pari a zero e nessun obbligo sorge per il datore di lavoro. Attualmente per le auto assegnate in benefit, che scontano l'irpef e i contributi, il datore di lavoro deduce tutti i costi sostenuti (carburante, manutenzioni varie, assicurazione, bollo ecc.) per il 90% del loro ammontare; assegnare l'auto aziendale al dipendente anche per uso personale è indubbiamente premiante e in sede di assegnazione sarà opportuna la predisposizione di idonea documentazione a prova dell'utilizzo promiscuo del mezzo Come qualsiasi benefit erogato non occasionalmente anche il controvalore in denaro dell'auto data in uso promiscuo, entra a far parte della base di calcolo del TFR. Per le aziende con più di 49 dipendenti un'attenzione maggiore dovrà essere posta nel calcolo in riferimento alla quota di TFR che andrà versata al Fondo tesoreria INPS Se il dipendente che utilizza l'auto è anche socio della società assegnante scatta dal 2012 il nuovo obbligo di comunicazione al fisco (è prevista la comunicazione anche per il 2011 con scadenza 30 aprile 2012). Qualora l'azienda fornisca anche gratuitamente il garage o il posto macchina, andrà valutato separatamente il valore di tali beni e tale valore concorrerà a formare il reddito imponibile ai fini fiscali e contributivi per il valore normale 8

9 Il super ammortamento al 140% è stato introdotto dalla Legge di Stabilità 2016 al fine di migliorare la propensione all investimento delle imprese. Con la circolare numero 23/E del 26 maggio 2016, l Agenzia delle Entrate è intervenuta per offrire tutti i chiarimenti operativi in materia. Il super ammortamento al 140% è un agevolazione fiscale applicabile anche al parco auto di cui un azienda è dotata, con riferimento a tutte le possibili forme giuridiche attraverso cui esso è gestito Quali sono gli effetti prodotti dal super ammortamento 2016 sull acquisto delle auto aziendali? Il super ammortamento al 140 per cento produce effetti fiscali, economici e finanziari diversi sull acquisto delle auto a seconda che si tratti di auto a deducibilità integrale, auto concesse in benefit ai dipendenti, auto non assegnate o auto acquistate in leasing Auto a deducibilità integrale (utilizzo solo per lavoro): il super ammortamento 2016 introdotto dalla Legge di Stabilità produce effetti identici a quelli prodotti su ogni altro tipo di cespite: la deduzione (agevolazione) fiscale sarà pari al 140% del costo da ripartire lungo la durata fiscale prevista per l ammortamento Auto ad uso promiscuo: il super ammortamento 2016 è sempre pari al 140% del costo dell auto ma la deduzione fiscale è limitata al 70% del costo medesimo (cioè la percentuale che il TUIR prevede in questa particolare fattispecie). In termini numerici si avrà quindi un risparmio netto pari al 28% del costo con un agevolazione IRES pari a circa l 8% Le auto non assegnate hanno un limite superiore di deducibilità fiscale pari ad euro , limite che sale a euro per gli agenti. Il super ammortamento 2016 alza del 40% i suddetti limiti. Ciò significa che potrebbero verificarsi due casi: - Se il costo dell auto non assegnata è pari o inferiore ai limiti sopra indicati, allora il super ammortamento sarà pari al 40% di tale ammontare; - se, invece, il costo dell auto non assegnata è superiore ai limiti sopra indicati, allora il super ammortamento sarà fissato nel limite di questi importi ovvero: euro con riferimento al limite generale di euro; euro con riferimento al limite specifico di euro per gli agenti. Resta immutato il limite di deducibilità fiscale del 20% fissato dal TUIR per le auto non assegnate Fringe benefit telefono cellulare: per i telefoni cellulari concessi in uso ai dipendenti la normativa fiscale e contributiva ne prevede la totale collocazione come costo, qualora vengano usati unicamente per ragioni di lavoro Quando il dipendente utilizza il telefono cellulare anche per ragioni private, l importo corrispondente al valore d uso del telefono cellulare (traffico + canoni + tassa di concessione governativa + iva non deducibile) deve essere assoggettato per il 50% a contributi e imposte 9

10 I fabbricati concessi in locazione, in uso o in comodato al dipendente, comportano la presenza di un fringe benefit a favore del dipendente. Per la determinazione del compenso in natura si deve sottrarre dalla rendita catastale del fabbricato, aumentata di tutte le spese inerenti il fabbricato stesso, comprese le utenze non a carico dell utilizzatore, quanto eventualmente corrisposto (mediante versamento o trattenuta) per il godimento del fabbricato stesso da parte del dipendente. In caso di fabbricati iscritti in catasto, ma privi di rendita attribuita, si fa riferimento alla rendita presunta; il criterio in esame si applica per tutti i fabbricati per i quali sussiste l obbligo di iscrizione al catasto Per i fabbricati concessi in connessione all obbligo di dimorare nell alloggio stesso, dopo aver determinato con le modalità sopra precisate l importo che dovrebbe concorrere a formare il reddito di lavoro dipendente, si deve assumere soltanto il 30% di tale importo Mensa: il servizio mensa può essere realizzato con le seguenti modalità: - Mensa aziendale interna; - Mensa esterna presso apposite strutture; - Buoni pasto di un determinato valore che il datore di lavoro dà ai dipendenti per l utilizzo presso esercizi convenzionati In alcuni casi, in mancanza del servizio, può essere concessa un indennità sostitutiva (indennità concessa anche in presenza del servizio mensa qualora il lavoratore non se ne serva) Il servizio mensa e l eventualità indennità sostitutiva non possono essere considerati elemento retributivo in grado di avere effetti su altri istituti retributivi. E tuttavia possibile che accordi collettivi (anche aziendali) stabiliscano se ed in quali misura la mensa costituisce elemento retributivo Le prestazioni sostitutive del servizio mensa consistenti nella fornitura dei cosiddetti buoni pasto, sono sempre escluse dalla tassazione fino all importo di euro 5,29 giornaliere che dal 1 luglio 2015 è elevato a euro 7,00 (solo per ticket elettronici). Gli importi di cui sopra, determinati sul valore nominale del buono pasto per singolo giorno lavorativo, sono al netto del contributo previdenziale e di un eventuale importo a carico del dipendente Alloggio: le due principali categorie di lavoratori che utilizzano l alloggio per motivi di servizio sono portieri e domestici. Il contratto collettivo dei portieri include espressamente negli elementi di retribuzione l abitazione insieme all uso del riscaldamento e dell energia elettrica Anche per i lavoratori domestici nella retribuzione è compreso vitto e alloggio. Sia per i portieri che per i domestici è dovuta un indennità sostitutiva di vitto e alloggio nei casi in cui il datore di lavoro non può fornirglieli; l indennità va sommata alla retribuzione effettiva, sia ai fini della tredicesima mensilità, sia per il TFR sia per fini contributivi 10

11 Personal Computer: in deroga al disposto dell art. 51, c. 3, D.P.R. n. 917/1986 e con lo scopo di favorire la diffusione delle tecnologie digitali attraverso l incremento dell uso del personal computer interviene la L. n. 80/2005 La L. n. 80/2005 sottrae all imposizione la differenza tra il valore normale del personal computer di nuova fabbricazione ceduto al dipendente e la somma da quest ultimo corrisposta al datore di lavoro. L agevolazione si applica se la cessione è effettuata da imprese soggette all imposta sul reddito delle società Fringe benefit assicurazione vita: i premi sulla vita e contro gli infortuni concorrono alla determinazione del reddito imponibile e sono soggetti nel corso di ciascun periodo paga; solo in occasione del conguaglio di fine anno è riconosciuta la detrazione fiscale Il diritto alla detrazione d imposta nella misura del 19% per un importo massimo di euro 530 (detrazione 2016) spetta solo in relazione ai premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di morte o di invalidità permanente superiore al 5% Indennità per i trasfertisti: l art 51, D.P.R. n. 917/1986 stabilisce il trattamento fiscale delle indennità e maggiorazioni retributive corrisposte ai cosiddetti trasfertisti : lavoratori tenuti per contratto all espletamento dell attività lavorativa in luoghi sempre variabili ed ai quali vengono attribuiti importi in via continuativa senza distinguere se il dipendente si è effettivamente spostato in quel luogo Tali importi, anche se erogati con carattere continuativo, concorrono a formare il reddito nella misura del 50% del loro ammontare Indennità di trasferimento: l art. 51, D.P.R. n. 917/1986 stabilisce che le indennità di trasferimento e di prima sistemazione, corrisposte in occasione del trasferimento della sede di lavoro del dipendente, non concorrono a formare l imponibile nella misura del 50% del loro ammontare La quota esclusa da tassazione non può superare un importo massimo diversificato a seconda che il trasferimento avvenga all interno del territorio nazionale (euro 1.549, 37) o dal territorio nazionale all estero e viceversa o estero su estero (euro 4.648, 11). Se l indennità in questione, con riferimento allo stesso trasferimento, è corrisposta per più anni, il trattamento di favore è riconosciuto solo per il primo anno 11

12 Indennità di trasferta: l art 51, D.P.R. n. 817/1986, stabilisce il trattamento fiscale delle indennità di trasferta erogate al lavoratore dipendente per la prestazione dell attività lavorativa fuori dalla propria sede di lavoro e dei rimborsi delle spese sostenute in occasione delle trasferte stesse Trasferte nell ambito del territorio comunale: le indennità e i rimborsi di spese erogati al dipendente per le trasferte effettuate nell ambito del territorio comunale in cui è ubicata la sede di lavoro concorrono integralmente a formare il reddito. Ne sono esclusi i rimborsi spese di trasporto comprovate da documenti provenienti dal vettore (biglietti autobus, ricevuta del taxi) ed a condizione che dalla documentazione interna aziendale risulti in quale giorno l attività del dipendente è stata svolta all esterno della sede di lavoro Trasferte fuori dal territorio comunale: è possibile distinguere tre sistemi di trattamento economico per il lavoratore in trasferta fuori dal territorio comunale: - Attribuzione della sola indennità di trasferta: in caso di erogazione al lavoratore di una somma determinata in cifra fissa per ciascuna giornata di trasferta, l indennità è esclusa dall imponibile fino all importo di euro 46,48 al giorno (euro 77,47 in caso di trasferte all estero; la quota esente resta fissata anche nelle ipotesi di trasferta di durata inferiore alle 24 ore, o più in generale, che non comporti pernottamento fuori sede. I rimborsi delle spese di viaggio, anche sotto forma di indennità chilometrica, e di trasporto non concorrono comunque a formare il reddito, restano assoggettati a tassazione i rimborsi spese di altra natura, anche se analiticamente documentati, corrisposti in aggiunta all indennità di trasferta: - Attribuzione dell indennità di trasferta e rimborso delle spese di vitto e alloggio (rimborso misto): l indennità di trasferta è ridotta di un terzo in caso di rimborso delle spese di alloggio o vitto, di due terzi in caso di rimborso sia delle spese di alloggio che di quelle di vitto. I rimborsi analitici delle spese di viaggio e di trasporto non concorrono a formare il reddito quando siano effettuati sulla base di idonea documentazione, mentre ogni altro eventuale rimborso spese, è assoggettato interamente a tassazione; - Rimborso a piè di lista: i rimborsi analitici di vitto e alloggio, quelli delle spese di viaggio e di trasporto, non concorrono a formare il reddito; è inoltre escluso da imposizione il rimborso di altre spese (lavanderia, telefono, parcheggio ecc.), anche non documentabili, se analiticamente attestate dal dipendente in trasferta, fino ad euro 15, 49 al giorno (euro 25,82 per le trasferte all estero). L indennità eventualmente corrisposta in aggiunta al rimborso a piè di lista concorre interamente a formare il reddito di lavoro dipendente La scelta di uno dei sistemi sopra esposti va fatta con riferimento all intera trasferta; non è consentito adottare criteri diversi per le singole giornate comprese nel periodo in cui il dipendente si trova fuori dalla sede del lavoro Per quanto riguarda la documentazione del viaggio e trasporto, per i viaggi compiuti con propri mezzi devono essere determinate dal datore di lavoro sulla base di elementi concordanti, sia diretti che indiretti 12

13 Assegni di sede: gli assegni di sede sono importi corrisposti ai lavoratori residenti in Italia, chiamati a svolgere la propria attività all estero per un tempo determinato ed in via non continuativa. Tali assegni e altre indennità percepite per servizi prestati all estero sono imponibili nella misura del 50%, a condizione che l attività all estero non costituisca l oggetto esclusivo del rapporto di lavoro; se per i servizi prestati all'estero dai dipendenti delle amministrazioni statali la legge prevede la corresponsione di una indennità base e di maggiorazioni ad esse collegate concorre a formare il reddito la sola indennità base nella misura del 50% Lavoro prestato all estero: il reddito di lavoro dipendente, prestato all estero in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto da dipendenti che nell arco di dodici mesi soggiornano nello Stato estero per un periodo superiore a 183 giorni, è determinato sulla base delle retribuzioni convenzionali definite annualmente con decreto ministeriale. Il reddito derivante da lavoro all estero è computabile nella retribuzione utile ai fini TFR. Nel testo al vaglio del Parlamento (c.d. Milleproroghe), viene modificata anche l esenzione prevista per i redditi derivanti da lavoro dipendente prestato in zone di frontiera e in altri Paesi limitrofi, da parte di soggetti residenti nel territorio dello Stato (lavoratori transfrontalieri); tali redditi però devono concorrere a formare il reddito complessivo per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011, per l importo eccedente euro; per l anno 2012, per l importo eccedente euro Trattamenti di famiglia: a norma dell art. 3 c. 3, lett. d) D.P.R. n. 917/1986, sono esclusi dalla base imponibile gli assegni per il nucleo familiare, e con gli stessi limiti ed alle stesse condizioni gli emolumenti per carichi di famiglia comunque denominati, erogati nei casi consentiti di legge Sussidi occasionali: fino al 29 maggio 2008 erano esclusi dal reddito imponibile taluni sussidi erogati dal datore di lavoro: per rilevanti esigenze personali o familiari del dipendente, a favore dei dipendenti vittime dell usura o richieste estorsive; la disposizione che prevedeva tale esclusione è stata però soppressa. A decorrere dal 29 maggio 2008 i sussidi in esame concorrono alla formazione del reddito di lavoro dipendente per l intero importo 13

14 Somme soggette a tassazione separata: alcune tipologie di redditi di lavoro dipendente, caratterizzati dalla formazione nel corso di più anni, sono soggetti a tassazione separata Queste tipologie di redditi vengono assoggettate, anziché alle ordinarie aliquote IRPEF, ad un aliquota media determinata, generalmente, in funzione dei redditi percepiti in più anni antecedenti all anno in cui è sorto il diritto alla percezione - Trattamento di fine rapporto e le indennità equivalenti comunque denominate; - Altre indennità e somma percepite una volta tanto in dipendenza della cessazione del rapporto di lavoro; - L indennità sostitutiva del preavviso; - Le somme attribuite a fronte dell obbligo di non concorrenza ai sensi dell art 2125 cod. civ.; - Le somme e i valori comunque percepiti, al netto delle spese legali sostenute, anche se a titolo risarcitorio o nel contesto di procedure esecutive, a seguito di provvedimenti dell autorità giudiziaria o di transazioni relativi alla risoluzione del rapporto di lavoro Trattamento di fine rapporto: l art. 11 del D.lgs. n. 47/2000 ha modificato il trattamento fiscale del TFR e delle indennità equipollenti; ora si opera una distinzione tra il trattamento fiscale dell indennità vera e propria e quello della quota attribuibile al rendimento finanziario ovvero alla rivalutazione dell accantonamento La nuova disciplina si applica alle somme maturate dal 1 gennaio 2001; per le quote maturate sino al 31 dicembre 2000 la base imponibile è costituita dall importo dell indennità maturata al 31 dicembre al netto delle quote trasferite alla previdenza complementare e al loro delle anticipazioni diminuito dell importo di euro 309,87 per ciascun anno di accantonamento Imposta sostitutiva: le rivalutazioni annuali sono separatamente assoggettate ad un imposta sostitutiva dell 17%; il prelievo in oggetto è annuale e viene effettuato dal sostituto d imposta che entro il 16 dicembre dell anno di riferimento versa l imposta in acconto A decorrere dal 1 gennaio 2001 gli accantonamenti a TFR costituiscono la base imponibile per la differenza tra l importo dell accantonamento annuale e l importo della rivalutazione annuale di quanto accantonato al 31 dicembre dell anno precedente Determinazione dell imposta: al fine di determinare l aliquota da applicare alla base imponibile per la tassazione del TFR bisogna: - Determinare il reddito annuale di riferimento; - Calcolare l imposta lorda che sarebbe dovuta sul reddito di riferimento, applicando le aliquote e gli scaglioni di reddito progressivi dell IRPEF in vigore nell anno in cui è sorto il diritto alla percezione del TFR 14

15 L aliquota media ottenuta, moltiplicando l imposta lorda per cento e dividendo il risultato per il reddito di riferimento, va applicata alla base imponibile che è rappresentata dalla somma del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 200, ridotto dell abbattimento della base imponibile pari a euro 309,87 per ogni anno, e del trattamento di fine rapporto maturato dal 1 gennaio 2001 ridotto del rendimento finanziario ovvero della rivalutazione annuale tassata con imposta sostitutiva applicata annualmente Il decreto 20 marzo 2009 ha stabilito che l IRPEF sul TFR, il cui diritto alla percezione sorge a partire dal 1 aprile 2008 è ridotto di: - 70 euro se il reddito di riferimento non supera euro; - 50 euro, aumentato del prodotto fra 20 euro e l importo corrispondente al rapporto tra euro, diminuito del reddito di riferimento, e euro, se l ammontare del reddito di riferimento è superiore a euro ma non a euro; - 50 euro, se il reddito di riferimento è superiore a euro ma non a euro Altre indennità e anticipazioni: l articolo 17 del TUIR prevede la tassazione separata anche per altre indennità e somme percepite una tantum in dipendenza della cessazione del rapporto, compresa l indennità di preavviso, nonché le somme e i valori comunque percepiti al netto delle spese legali sostenute anche se a titolo risarcitorio o nel contesto di procedure esecutive, a seguito di provvedimenti dell autorità giudiziaria o di transazioni relativi alla risoluzione del rapporto di lavoro Se erogate in correlazione con la cessazione del rapporto di lavoro, anche da soggetti diversi dal datore, tali indennità sono assoggettate alla stessa aliquota determinata per la tassazione del TFR. Per le altre indennità erogate non in correlazione con la cessazione del rapporto di lavoro bisogna determinare autonomamente l aliquota applicabile, utilizzando a tal fine gli stessi criteri previsti per individuare l aliquota TFR Emolumenti arretrati: l imposta viene applicata separatamente sugli emolumenti arretrati riferiti a prestazioni di lavoro dipendente rese in anni precedenti, dovendosi reputare tali le somme percepite per effetto di leggi, contratti, sentenze o atti amministrativi sopravvenuti o per altre cause indipendenti dalla volontà delle parti in un periodo successivo a quello di effettiva maturazione del diritto Secondo le previsioni dell art. 21 del TUIR l imposta va determinata applicando all importo percepito l aliquota media corrispondente alla metà del reddito complessivo del lavoratore nei due anni precedenti l anno di effettiva erogazione; qualora in uno dei due anni precedenti non risulti reddito imponibile, l aliquota va determinata sulla metà del reddito imponibile dell altro anno 15

16 Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente: a norma dell art 50, comma 1, D.P.R. n. 917/1986, sono assimilati ai redditi di lavoro dipendente: - I compensi percepiti, entro i limiti dei salari correnti maggiorati del 20%, dai lavoratori soci delle cooperative di produzione e lavoro, cooperative di servizi, agricole e della piccola pesca - Le indennità e i compensi percepiti a carico di terzi dai prestatori di lavoro dipendente per incarichi svolti in relazione a tale qualità, esclusi quelli che per clausola contrattuale devono essere riversati al datore di lavoro e quelli che per legge devono essere riversati allo stato - Le somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio o di assegno, premio o sussidio ai fini di studio o addestramento professionale, se il beneficiario non è legato da rapporti di lavoro dipendente nei confronti del soggetto erogante - Le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo di imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione agli uffici di amministratore, sindaco, o revisore di società, collaborazione a giornali, riviste, o simili, alla partecipazione a collegi e commissioni - Le remunerazioni dei sacerdoti ed i compensi per l attività libero professionale intramuraria del personale dipendente del Servizio sanitario nazionale - Le indennità, i gettoni di presenza e gli altri compensi corrisposti dallo Stato, regioni, province e comuni per l esercizio di pubbliche funzioni; le indennità percepite dai membri del Parlamento nazionale e del Parlamento europeo e le indennità percepite per le cariche elettive e per le funzioni di cui agli artt. 114 e 135 della Costituzione - Le rendite vitalizie e le rendite a tempo determinato, costituite a titolo oneroso, diverse da quelle aventi funzione previdenziale e le prestazioni pensionistiche di cui al D.lgs. n. 124/1993 comunque erogate - Gli altri assegni periodici, comunque denominati, alla cui produzione non concorrono attualmente né capitale né lavoro, esclusi quelli indicati alla lettera c) del comma 1 dell art. 44, D.P.R. n. 917/ I compensi percepiti dai soggetti in lavori socialmente utili in conformità a specifiche disposizioni normative 16

17 Premio di Risultato: la Legge di Stabilità introduce, a decorrere dal 2016 ed in via permanente, un regime fiscale agevolato per quel che concerne i premi di risultato per incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazioni. Vengono ammessi al beneficio i dipendenti del settore privato con reddito da lavoro dipendente non superiore, nell anno precedente, a L importo massimo annuo detassabile è di 2.000, che può essere incrementato fino a per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell organizzazione del lavoro Sui premi e le altre somme agevolabili si può applicare l imposta sostitutiva dell IRPEF e addizionali locali del 10%. I premi e le somme dovranno essere previsti da contratti aziendali o territoriali La Legge di Stabilità 2016 prevede la possibilità di convertire, in tutto o in parte, le somme detassabili (del premio di produttività) in servizi di welfare. In questo caso, non concorrono a formare il reddito di lavoro dipendente gli importi convertiti a scelta del lavoratore in prestazione di welfare secondo le regole previste dall art. 51 del TUIR 17

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