Valutazione del rischio chimico ai sensi del D.L.vo 25/2002 nel comparto produzione di nastri adesivi a solvente

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1 ai sensi del D.L.vo 5/00 nel comparto produzione di nastri adesivi a solvente Autori: R. d Angelo, E. Russo, G. Lama, G.S. Marrazzo, V.Caputo. Con.T.A.R.P. INAIL- Direzione Regionale per la Campania ASL CE- Servizio di Medicina e Igiene del lavoro Tirocinante presso Con.T.A.R.P. Campania Riassunto Questo lavoro intende evidenziare i risultati del confronto dell applicazione dei diversi modelli attualmente disponibili (modello regione Piemonte, modello Emilia-Romagna/Lombardia/Toscana, modello ispettorato del lavoro per le PMI) per la valutazione del rischio in alcune aziende del comparto produzione nastri adesivi a solvente. In particolare, in attesa del decreto ministeriale che individuerà il modello di riferimento, vengono illustrati i risultati della sperimentazione e proposte delle soluzioni per il comparto produzione nastri adesivi con collante a base di gomma naturale dispersa in solventi aromatici.. INTRODUZIONE Il processo di valutazione dei rischi è uno degli elementi di più grande rilevanza tecnica e legislativa dell ultimo decennio, costruito in un ottica di partecipazione congiunta e rappresenta, infatti, l asse portante intorno al quale devono ruotare tutte le componenti, vale a dire datore di lavoro, organizzazione del lavoro, servizio di prevenzione e protezione, medico competente. Specificamente per gli agenti chimici, il decreto Legislativo n. 5 del febbraio 00, che rappresenta il recepimento della direttiva 98//CE, prevede procedure semplificate nel caso in cui:. il risultato della valutazione preliminare sulla natura ed entità dei rischi connessi con gli agenti chimici pericolosi rendono non necessaria una valutazione maggiormente dettagliata (art. 7-quater comma 5);. i risultati della valutazione dei rischi dimostrano che, (omissis), vi è solo un rischio moderato..(omissis) (art. 7-quinquies comma ). E inutile sottolineare quanto possa essere di interesse per un azienda (dal punto di vista economico, gestionale, ecc.) accedere alle procedure semplificate, ma non bisogna trascurare quanto sia importante per la salute e sicurezza dei lavoratori una valutazione basata su una corretta interpretazione della norma. Valutazione preliminare del rischio (art. 7-quater) Nella valutazione preliminare del rischio il datore di lavoro identifica, preliminarmente, la presenza di agenti chimici pericolosi e stima il rischio ad essi connesso prendendo in considerazione in particolare: a) proprietà pericolose degli agenti; b) livello, tipo e durata dell esposizione; c) informazioni comunicate dal produttore o fornitore; d) modalità di lavoro e quantità degli agenti. La valutazione preliminare del rischio prosegue anche attraverso l esame: ) degli effetti delle misure preventive adottate o da adottare; ) delle conclusioni, se disponibili, di precedenti valutazioni e della sorveglianza sanitaria; ) dei valori limite di esposizione professionale e valori limite biologici. Come già ricordato, nel caso in cui la valutazione preliminare del rischio includa la giustificazione che l entità dei rischi connessi con gli agenti chimici pericolosi non rendono necessaria una valutazione maggiormente dettagliata dei rischi si applica una procedura semplificata. Rischio moderato (art. 7-quinquies) La valutazione del rischio vera e propria, eseguita secondo il D.lgs 66/9, porta alla riduzione al minimo del rischio potenziale. Dal processo può risultare un Rischio Residuo il quale va quantificato anche attraverso misurazioni. La valutazione quantitativa del Rischio Residuo porta alla classificazione dei livelli di rischio stimato in Rischio Moderato o in Rischio non Moderato.

2 Con uno o più decreti del Ministro del Lavoro dovevano essere stabiliti, entro 5 giorni (7 aprile 00) dalla data di entrata in vigore del decreto n. 5, i parametri per l individuazione del rischio moderato. Scaduto, inutilmente, tale termine, la valutazione del rischio moderato è comunque effettuata dai datori di lavoro. Nel caso in cui il rischio connesso alla manipolazione di una certa sostanza pericolosa in ambiente di lavoro rientri nella classe di rischio moderato, non si applicano le Misure specifiche di protezione e prevenzione (Art. 7-sexies), le Disposizioni in caso di incidente o di emergenze (Art. 7-septies), la Sorveglianza sanitaria (Art. 7-decies) e le Cartelle sanitarie e di rischio (art. 7-undecies). Dal testo dell articolato di legge si evince che l attribuzione delle dimensioni di Moderato ad uno specifico rischio residuo deriva da considerazioni su:. tipo di agente utilizzato;. quantità dell agente pericoloso utilizzato;. modalità d uso;. frequenza e durata dell esposizione. In assenza di decreti ministeriali i datori di lavoro come devono regolarsi per capire se alcuni fattori di rischio costituiscono rischio moderato nelle specifiche condizioni di utilizzo? Per la valutazione dei rischi, attualmente sono disponibili metodi elaborati da diversi enti: a) proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (RISCHIO MODERATO per inalazione= esposizione < / TLV) []; b) modello di valutazione del rischio da agenti chimici proposto dalle regioni Emilia- Romagna/Lombardia/Toscana. Algoritmo, ad uso di piccole e medie imprese, per la valutazione del rischio in alternativa alla misurazione dell agente. Include nel processo valutativo anche il rischio di esposizione per via cutanea [] ; c) modello applicativo proposto dalla Regione Piemonte. Metodo quantitativo AD INDICI per la valutazione del rischio in due fasi: STIMA DEL RISCHIO (in assenza di dati ambientali), utilizzando i criteri di tossicità / quantità-modi di utilizzo / durata dell esposizione, e VALUTAZIONE DEL RISCHIO MISURATO (se sono disponibili dati ambientali). Include nel processo valutativo anche il rischio di esposizione per via cutanea []; d) proposta di Confindustria (RISCHIO MODERATO per inalazione = esposizione 50% TLV per agenti chimici pericolosi, e 0% TLV per agenti chimici molto tossici); e) appendice C della norma UNI EN 689 (RISCHIO MODERATO per inalazione = esposizione < /0 TLV, oppure < / TLV su rilevazioni effettuate in tre diversi turni di lavoro) [] ; f) appendice D della norma UNI EN 689 (valutazione statistica del RISCHIO per inalazione, su almeno 6 misurazioni; RISCHIO MODERATO per inalazione = probabilità di superamento del valore limite < 0,%). Questo lavoro intende evidenziare i risultati del confronto dell applicazione dei modelli indicati in precedenza ai punti a), b), c) per la valutazione del rischio in aziende del comparto produzione nastri adesivi a solvente. Le ditte sono state ripartite in funzione delle dimensioni aziendali (fino a 0 dipendenti, da a 50 dipendenti, più di 50 dipendenti). In particolare sono state indagate le mansioni di operatore preparazione degli adesivi e applicazione dell adesivo su film plastico.. METODI La valutazione del livello di esposizione di un lavoratore, durante lo svolgimento della propria mansione, si articola in più fasi che hanno come punto di partenza la Caratterizzazione di Base: un attenta revisione sistematica di tutti i processi, pratiche di lavoro, agenti chimici, e dell organizzazione del lavoro per la raccolta delle informazioni qualitative, semi-quantitative e/o quantitative utili alla successiva fase di valutazione del rischio. Nella raccolta delle informazioni è necessario porsi numerose domande, tra le quali: - Quali sono le proprietà pericolose degli Agenti Chimici? - Quali sono le vie di esposizione significative? - Quali sono la durata e la frequenza dell esposizione? - Sono utilizzati DPI? - Sono utilizzati sistemi di controllo ingegneristici? - Quali sono le procedure di lavoro e come influenzano l esposizione? - Quali sono le variabili del processo? I dati sono organizzati attraverso un database con suddivisione in processi, per ciascuno dei quali vengono identificate le mansioni lavorative, i prodotti utilizzati e gli agenti chimici entranti nel processo o derivanti da esso. In questo studio iniziale vengono anche verificati eventuali risultati della sorveglianza sanitaria o precedenti indagini ambientali. Terminata la raccolta delle informazioni ha inizio la fase di valutazione del rischio, sono esclusi a priori dalla classe Rischio Moderato tutti i casi eventualmente riconducibili alle seguenti definizioni: DATI BIOSTATISTICI CONSOLIDATI: - presenza di patologie professionali; - evidenze della Sorveglianza Sanitaria;

3 - precedenti indagini ambientali con riscontro di valori superiori al 50% dei TLV [5]. ESPOSIZIONE A SENSIBILIZZANTI (frasi di rischio R, R) ESPOSIZIONE A CANCEROGENI/MUTAGENI (titolo VII DLgs 66). Per gli altri agenti chimici, sulla base dei dati raccolti nella caratterizzazione di base, si aprono tre strade: a. agenti chimici che per irrilevanza dei rischi (esigue quantità in gioco; bassa pericolosità; non disponibilità della sostanza) non richiedono ulteriore valutazione. Per questi è sufficiente documentare la dimostrazione della non applicabilità delle misure specifiche di prevenzione e protezione; b. agenti chimici con valore limite di esposizione per inalazione (TLV); c. agenti chimici senza valore limite di esposizione per inalazione, e agenti chimici con rischio di esposizione dermica. Per i casi b e c si è scelto di sperimentare: VALUTAZIONE DEL RISCHIO attraverso misure dell esposizione (rif. UNI EN 689) Metodi testati: B. Proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali; B. Modello applicativo proposto dalla Regione Piemonte. STIMA DEL RISCHIO attraverso ALGORITMI Metodi testati: C. Modello applicativo proposto dalla Regione Piemonte; C. Modello di valutazione del rischio da agenti chimici proposto dalle regioni Emilia-Romagna/Lombardia/Toscana.. RISULTATI. Produzione di nastri adesivi con utilizzo di solventi. Descrizione del processo: preparazione dell adesivo a solvente: dissoluzione a freddo di gomme naturali, resine pigmenti in solventi alifatici ed aromatici in appositi dissolutori; applicazione, detta spalmatura, dell adesivo sul film plastico; asciugatura, per riscaldamento, e recupero dei solventi usati come veicolo delle parti adesive e distaccanti. Attività analizzate: preparazione degli adesivi e applicazione dell adesivo su film plastico. Il monitoraggio ambientale degli agenti chimici è stato eseguito utilizzando campionatori personali del tipo POCKET-.SKC, applicati il più vicino possibile alle vie respiratorie dei lavoratori che ricoprivano le mansioni interessate. Per ogni mansione/gruppo omogeneo sono state effettuate un minimo di 6 misurazioni, con tempo di campionamento superiore alle ore, in accordo con la norma UNI EN 689. Alla fine del turno di lavoro per quanto riguarda i solventi ed il Diisocianato di difenilmetano (MDI) sono state raccolte le fiale di carbone attivo, successivamente analizzate secondo le metodiche NIOSH Ed. 98 [5]; per le polveri poco irritanti derivanti dalla manipolazione di resine in scaglie o pastiglie, è stato utilizzato il metodo gravimetrico a pesata differenziale su filtri in acetato di cellulosa essiccati in stufa a 90 C per - ore prima del campionamento e ricondizionati per ore in essiccatore dopo il prelievo. Per quanto riguarda i parametri di campionamento, gli stessi sono stati scelti conformemente alla metodica NIOSH (Method 0500, issued /5/8 [5]). Mansione : Operatore addetto alla preparazione degli adesivi Gli agenti chimici pericolosi (Tabella ) possono essere suddivisi in due categorie omogenee: - POLVERI poco irritanti (nessuna frase R) derivanti dalla manipolazione di resine in scaglie o pastiglie; - SOLVENTI irritanti/nocivi (Isomeri dell esano, Toluene, Metil-etil-chetone, Xilene Isomeri, Etilbenzene) con frasi di rischio che indicano un effetto irritante/nocivo per inalazione e contatto con la pelle (R8, R65, R66, R67, R0, R). TABELLA TLV-TWA TLV-STEL FRASI R NOTE (mg/m ) (mg/m ) Polveri inalabili 0 // // // Polveri respirabili // // // Esano (isomeri) R, R8, R5/5, R65, R67 // n-esano 77 // // Cute Toluene 88 // R, R0 Cute Metil-etil-chetone R, R6, R66, R67 // Xilene Isomeri (EU) (EU) R8, R0/ Cute Etilbenzene 5 R0 // Gli agenti chimici di omogenea categoria di pericolosità sono stati considerati come aventi effetto additivo.

4 I risultati sono riportati nelle seguenti tabelle. I.R. (Indice di Rischio)con CUTE: include il rischio di esposizione per via cutanea. I.R. senza CUTE: non include il rischio di esposizione per via cutanea. METODO B, Proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: RISCHIO MODERATO per I.R. < 0,5 Indice di rischio (I.R.) VALUTAZIONE DEL RISCHIO Polveri 0, 0,08 0, 0,0 Moderato Moderato Moderato (basso) (basso) (basso) Solventi 0, 0, 0,0 0,06 Moderato Moderato Moderato (basso) (basso) (basso) Aziende -, fino a 0 dipendenti; azienda, da a 50 dipendenti; azienda, più di 50 dipendenti. Moderato (basso) Moderato (basso) METODO B, Proposta della Regione Piemonte: RISCHIO MODERATO per I.R. < Polveri NA NA NA NA NA NA NA NA M M M M Solventi NM NM NM NM NM NM NM NM METODO C, Proposta della Regione Piemonte: RISCHIO MODERATO per I.R. < Polveri NA NA NA NA NA NA NA NA M M M M Solventi NM NM NM NM NM NM NM NM METODO C, Proposta delle Regioni Emilia-Romagna/Lombardia/Toscana: RISCHIO MODERATO per I.R. < 5 Polveri NA NA NA NA NA NA NA NA M M M M Solventi,5,5,5 0,5 NM NM NM NM,5 0,5,5 8 NM NM NM NM

5 Mansione : Operatore addetto alla zona svolgimento della spalmatrice Gli agenti chimici pericolosi (Tabella ) possono essere suddivisi in: - SOLVENTI irritanti/nocivi (Isomeri dell esano, Toluene, Metil-etil-chetone, Xilene Isomeri) con frasi di rischio che indicano un effetto irritante/nocivo per inalazione e contatto con la pelle (R8, R65, R66, R67, R0, R); - MDI (Diisocianato di difenilmetano): si tratta di un agente sensibilizzante (R), e quindi in base al processo di valutazione scelto il rischio è NON MODERATO; ai fini della sperimentazione dei metodi è stato comunque seguito integralmente il percorso di valutazione. TABELLA TLV-TWA TLV-STEL FRASI R NOTE (mg/m ) (mg/m ) Isomeri R, R8, R5/5, R65, R67 Cute dell esano Toluene 88 // R, R0 Cute Metil-etilchetone R, R6, R66, R67 // Xilene Isomeri (EU) (EU) R8, R0/ Cute MDI 0,05 // R0, R6, R7, R8, R // Gli agenti chimici di omogenea categoria di pericolosità sono stati considerati come aventi effetto additivo. METODO B, Proposta del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: RISCHIO MODERATO per I.R. < 0,5 Indice di rischio (I.R.) VALUTAZIONE DEL RISCHIO Solventi 0, 0,5 0,8 0,9 Non mod. Non mod. Non mod. Non mod. moderato moderato moderato moderato MDI 0, 0,0 0,06 0,0 (basso) (basso) (basso) (basso) METODO B, Proposta della Regione Piemonte: RISCHIO MODERATO per I.R. < Solventi NMM NMM NMM NMM NM NM NM NM MDI NM NM NM NM M M M M Legenda: NA: Non Applicabile.; NM : Non Moderato (Modesto);M : Moderato (basso); NMM: Non Moderato (Medio) METODO C, Proposta della Regione Piemonte: RISCHIO MODERATO per I.R. < Solventi NMM NMM NMM NMM M M M NMM MDI NM NM NM NM NM NM NM NM NMM: Non Moderato (medio) METODO C, Proposta delle Regioni Emilia-Romagna/Lombardia/Toscana:

6 RISCHIO MODERATO per I.R. < 5 Solventi NM NM NM NM 6 5 6,6 NM NM NM NM MDI,,, 6,5 NM NM NM NM 7, 7, 7, 9,5 NM NM NM NM. OSSERVAZIONI L applicazione dei suddetti modelli di valutazione del rischio, relativamente al comparto produzione nastri adesivi ha evidenziato i notevoli vantaggi dell utilizzo del metodo B, nei casi in cui è possibile il solo rischio di esposizione per via inalatoria, connessi, principalmente, alla semplicità e alla rapidità di acquisizione dei risultati ; nel caso di agenti chimici che comportino rischi di esposizione per via cutanea si predilige il metodo B, i cui risultati si presentano allineati con il precedente. Analogamente, l applicazione dei metodi C e C conduce ai medesimi risultati in considerazione, o meno, dell esposizione per via cutanea, mentre la corrispondenza col metodo B è possibile solo se sia incluso nella valutazione il parametro cute. Il modello C si è dimostrato di più semplice applicazione sia nelle procedure di calcolo che nel processo di attribuzione degli indici. Infine, riguardo agli agenti chimici generati durante il processo produttivo, la stima del rischio conduce a risultati poco affidabili, soprattutto nel caso del modello C, e perciò richiede ulteriori misurazioni dell esposizione.. CONCLUSIONI La sperimentazione dei differenti metodi di valutazione del rischio associato all esposizione ad agenti chimici pericolosi, relativamente al comparto produzione nastri adesivi a solvente e ad altri settori dell industria chimica e metalmeccanica [7,8], ha evidenziato in generale, la possibilità di applicare metodologie diverse a seconda delle specifiche circostanze. In particolare: modello proposto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (B) :da utilizzare per agenti chimici che presentano solo un rischio di esposizione per inalazione e per i quali è disponibile un valore limite di esposizione (TLV); modello proposto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (B) integrato con il modello proposto dalle Regioni Emilia-Romagna /Lombardia /Toscana (C) : da utilizzare per agenti chimici che presentano un rischio di esposizione per inalazione nonché per via cutanea e per i quali è disponibile un valore limite di esposizione (TLV). L integrazione tra i due modelli è finalizzata alla verifica dell eventuale aggravio dell indice di rischio per via dermica; modello proposto dalle Regioni Emilia-Romagna /Lombardia /Toscana (C) : da utilizzare per agenti chimici che presentano un rischio di esposizione per inalazione associato o meno al rischio di esposizione per via cutanea, per i quali NON è disponibile un TLV; modello proposto dalle Regioni Emilia-Romagna /Lombardia /Toscana (C) : da utilizzare anche nei casi in cui gli agenti chimici presentino solo un rischio di esposizione per via cutanea; modello proposto dalle Regioni Emilia-Romagna /Lombardia /Toscana (C) : da utilizzare, inoltre, per effettuare una stima preliminare del rischio dovuto ad agenti chimici che saranno successivamente introdotti nel ciclo produttivo. BIBLIOGRAFIA

7 . MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Comitato consuntivo per la determinazione e l aggiornamento dei valori limite di esposizione professionale e dei valori limite biologici relativi agli agenti chimici ex. art. 7 terdecies del D. Lgs. 5/00 : la determinazione del rischio moderato.. REGIONI EMILIA - ROMAGNA/ TOSCANA/ LOMBARDIA : Modello di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi per la salute ad uso delle piccole e medie imprese, GENNAIO REGIONE PIEMONTE : Modello applicativo proposto dalla Regione Piemonte per la Valutazione del Rischio Chimico, MAGGIO UNI EN 689 : Guida alla valutazione dell esposizione per inalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione, GIUGNO ACGIH 00 : Valori Limite di soglia Indici Biologici di esposizione a cura dell AIDII. 6. NIOSH: Manual of analytical methods IV edition D ANGELO R. ET ALL : ai sensi del D. Lgs. 5/00 nell industria metalmeccanica Atti del congresso nazionale AIDII Como 5 7 Giugno C.CHILLEMI, R. d ANGELO : utilizzo degli algoritmi attualmente disponibili per la valutazione del rischio ai sensi del D.Lgs 5/00 nella M Italia s.p.a.-g. Ital. Med. Lav. Erg. 00; 6:, Suppl.;89:9.

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