Programma di intervento e definizione degli obiettivi per la persona con disabilità: elementi fondanti ed esempi clinici
|
|
- Federica Valle
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Programma di intervento e definizione degli obiettivi per la persona con disabilità: elementi fondanti ed esempi clinici RSD Giorgio Moretti - Fondazione Sospiro Anna Percudani Psicologa Psicoterapeuta Analista del comportamento Coordinatrice anna.percudani@fondazionesospiro.it
2 BENESSERE EMOZIONALE RELAZIONI INTERPERSONALI BENESSERE MATERIALE Qualità della vita R. Schalock; T. Parmenter; Brown I; Brown R; R. Cummins; D Felce; L. Mitikka; K. Keith 2002 SVILUPPO PERSONALE BENESSERE FISICO INCLUSIONE SOCIALE DIRITTI ED EMPOWERMENT AUTODETERMINAZIONE
3 Le LG AIRIM per la QDV nei servizi alle disabilità per adulti POS VINELAND ABC AAIDD SIS CIRS MORSE PREFEREN ZE 3
4 Modello di riferimento Struttura concettuale del funzionamento umano dell American Association on Intellectual and Development Disabilities (Schalock et al., 2010).
5 Dopo l assessment BILANCIO ECOLOGICO PROGETTO DI VITA PROGRAMMA PERSONALIZZATO
6 Il programma personalizzato Il programma dei sostegni (PROGRAMMA PERSONALIZZATO) rappresenta la traduzione su un arco temporale ristretto del progetto di vita (anno solare) Condiviso (equipe multiprofessionalepcd e ADS, tutore) Il programma dei sostegni rappresenta la piena operazionalizzazione delle mete contenute nel progetto di vita
7 Il programma personalizzato Tiene conto di: storia personale, sociale, di apprendimento, di intervento livello di funzionamento bisogni di sostegno desideri e aspettative della PCD, della famiglia, del servizio, dalla disponibilità di risorse effettive reali condizioni fattibilità e sostenibilità per attuarlo.
8 Dal bilancio ecologico al PTI ASSESSMENT PROGETTO DI VITA PROGRAMMA PERSONALIZZATO BILANCIO ECOLOGICO Obiettivi costruttivi Obiettivi di mantenimento Obiettivi di decremento Obiettivi di modificazione ambientale Obiettivi biomedici PROGRAMMA DELLE ATTIVITA
9
10 Norma UNI (p.6): obiettivi L organizzazione deve definire gli OBIETTIVI all interno del programma personalizzato avendo come riferimento prioritario la promozione dei diritti della persona così come delineati nella UNCRPD, tenuto conto del proprio specifico ambito di responsabilità nel quadro del Progetto di vita della PcD. [ ] Laddove applicabile, gli obiettivi del programma personalizzato devono essere misurabili attraverso l utilizzo di strumenti di misura riconosciuti e validati scientificamente (liste di controllo, scale, test). Ogni obiettivo deve prevedere le condizioni, i criteri e gli indicatori di processo e di esito, le strategie e le tecniche (procedure operative) scelti per il loro raggiungimento.
11 Obiettivi: caratteristiche Devono produrre coerenza (Definizione di procedure e strategie condivise nei tempi e nei modi) Tutti devono capire (Definizione operazionale) Deve rendere evidenti gli esiti (Misurazione con quantificati attraverso specifici parametri.)
12 Obiettivi: tipi OBIETTIVI DI MANTENIMENTO (M) OBIETTIVI DI MODIFICAZIONE AMBIENTALE (MA) OBIETTIVI COSTRUTTIVI (C) OBIETTIVI DI DECREMENTO (D) OBIETTIVI BIO-MEDICI (BM)
13 Obiettivo costruttivo Costruzione di risposte (o incremento dei parametri delle stesse) precedentemente assenti dal repertorio di abilità.
14 La definizione Obiettivo e di requisiti un obiettivo Essere espressi con verbi di tipo comportamentale Essere definito da condizioni Essere definito da criteri di padronanza F. utilizzerà il walker personalizzato (deambulatore 4 ruote con freno a mano) ogni volta che sull agenda di giornata è prevista un attività che si svolge all esterno dell UA. Cue ambientale: carta dell uscita + carta del deambulatore apertura della porta del locale in cui viene riposto il walker quando non utilizzato F. farà uso in autonomia del walker 5 volte consecutive, in occasione delle attività che si svolgeranno all esterno della casa (previste da agenda individualizzata). Scheda dati PROBE
15 Obiettivo costruttivo Linea di base e monitoraggio in itinere Strategie educative - Rinforzamento (DRA) - Shaping - Prompting + fading - video-modeling 2 1 F: training uso del walker utilizzo aiuti Schema di arricchimento (rinforzamento e motivazione) - Accesso ad attività gratificanti all esterno di UA - token economy 0 Legenda Utilizzo: 0= non usa walker; 1= usa walker per uscite Aiuti: 0= autonomo; 1= prompt verbale e/o gestuale
16 Obiettivo di mantenimento Azioni verso classi di risposte già presen3 nel repertorio della persona mediante l esercizio funzionale ed il monitoraggio
17 Obiettivo di mantenimento Descrizione dell obiettivo F. una volta alla settimana nella giornata di sabato o domenica godrà di opportunità di inclusione mediante la partecipazione ad uscite sul territorio che gli daranno accesso a contesti tipici, per età e interessi. Condizioni dell esercizio funzionale (tempi, luoghi, modalità ) a) Programmazione di un uscita a weekend (sabato o domenica) b) Prenotazione del mezzo di trasporto (pullmino) c) Individuazione di mete che si caratterizzano per l assenza di barriere architettoniche e che tengono conto della scelta espressa dalla persona d) Inclusione in un piccolo gruppo (4-5- persone) con signori che presentano caratteristiche e interessi simili e) Uscite della durata di 1h ½ - 2h
18 Obiettivo di mantenimento partecipa all attività d agenda uscita sul territorio (adesione) Esiti ed eventuali determinazioni emette comportamenti indicatori di gradimento dell uscita - verbalizzazioni: Bello! Mi piace! Grazie! o simili - sorrisi - congiunge le mani unendo il dorso e appoggiandole al volto F. (2016): media % di adesione e gradimento per mese adesione gradimento 20 0
19 Obiettivo di decremento Riduzione dei seguenti comportamenti problema di Ferdinando, anelli di un unica catena comportamentale caratterizzata da: Aggressività verbale: urla, bestemmie, improperi espressi mentre cammina frettolosamente e gesticola con gli arti superiori mimando il pugno o il segno di colpire Aggressività autodiretta: mordersi le mani, colpirsi il volto con colpi a mano aperta Aggressività eterodiretta verso gli altri: sputare e colpire con calci e pugni persone (operatori e/o residenti) in sua prossimità Aggressività verso l ambiente: sferra pugni agli arredi, rovescia e/o lancia arredi e oggetti, distrugge arredi/ oggetti
20 Obiettivo di decremento: AF
21 Obiettivo di decremento: procedure di intervento Strategie di intervento: Educazione strutturata (strutturazione di spazi, tempo e attività) Prompting e fading Rinforzamento (DRA, RNC) Strutturazione e modificazione dello stile di comunicazione e di relazione da parte del personale Token economy
22 Obiettivo di decremento: dati BL e monitoraggi BL F.: tot cp su base settimanale INTERVENTO al al al al al al al al al al AL AL AL AL al al al al al al al al al 16.10
23 Obiettivo di decremento: dati BL e monitoraggi F.: tot cp su base settimanale per tipo BL INTERVENTO AV AvsA AvsP SIB 0
24 Obiettivo di modificazione ambientale Azioni rivolte verso gli ecosistemi ambientali per per rendere un ambiente (fisico, organizzativo, culturale, relazionale) più consono al benessere della persona, alle sue caratteristiche personali e di funzionamento. Il concetto di ambiente va inteso in senso estensivo
25 Obiettivi di modificazione ambientale: procedure Motivi della modificazione ambientale In un contesto altamente rumoroso e imprevedibile, con lunghe attese, F. emette ripetuti e frequenti cp Descrizione delle concrete modalità di implementazione della modificazione ambientale introduzione di un agenda iconica di giornata rimovibile, che F. porta con sé in tutte le transizioni token economy su agenda serale (dalle ore 19:00) coinvolgimento di F. in attività di GLV e ludicoricreative post prandiali per ridurre i tempi inoccupati, quindi l emissione di cp educazione strutturata (spazi e materiali) utilizzo di uno stile comunicativo fermo, ma pacato
26 Obiettivi di modificazione ambientale: procedure Esiti F. (2016): % media cp per mese F. (2016) rispetto condizioni MA, % media per mese agenda attività r+ 5 0 giu-16 lug-16 ago-16 set-16 ott-16 nov-16 dic voce ambiente 20 0 giu-16 lug-16 ago-16 set-16 ott-16 nov-16 dic-16
27 Obiettivo bio-medico Sono interventi volti principalmente alla normalizzazione di parametri (cura) e prevenzione di patologie
28 Obiettivo bio-medico Definizione obiettivo Portare il BMI di Ferdinando ad un indice di almeno 28 Metodologie Utilizzo farine, addensanti, diete speciali Monitoraggio parametri vitali Esami ematici Prompting Rinforzamento (DRA) Titolo dell'asse Linea di base ed esiti F. ( ): calcolo BMI feb-16 ago-16 feb-17 Esito: progredito
29 Programma attività
30 Riferimenti bibliografici BIJOU, S.W. e BAER, D.M. (1978). Behavior analysis of child development. Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall. CARR, E.G., DURAND, M. (1985). Reducing behaviour problems through functional communication training. Journal of Applied Behaviour Analysis, 11, CAVAGNOLA, R. (1994). Il Centro socioeducativo. Trento: Erickson. CAVAGNOLA, R., CROCE, L., FIORITI, F., FRIGERIO, O., PATERLINI, G. (2000). Il piano educativo per l adulto con ritardo mentale. Ecosistemi e qualità della vita. Trento: Erickson. COOPER, J.O., HERON, T.E. E HEWARD, W.L. (2007). Applied behavior analysis, 2nd ed. Upper Saddle River, N.J.: Pearson Prentice Hall. IWATA, B.A. (1994). Functional Analysis Methodology. Journal of Applied Behaviour Analysis, 27, LEONI, M., BERNA, S., CORTI, S., FIORITI, F., CHIODELLI, G., GALLI, L., EQUIPE IDR, CROCE, L. (2008). Allineare il paradigma dei sostegni e i modelli di Qualità di vita. Studio su soggetto singolo con gravi disabilità intellettive. American Journal on Mental Retardation Edizione italiana, 6(3), MARTIN, G. e PEAR, J. (1999). Behavior modification: What it is and how to do it. New York: Prentice Hall. MEAZZINI, P. (1997). Handicap passi verso l autonomia. Presupposti teorici e tecniche d intervento. Firenze: Giunti. MEAZZINI, P., FEDELI, D. e LEONI, M. (2006). Qualità della vita e promozione del benessere emozionale a scuola. Progettare interventi educativi e abilitativi sui comportamenti problema. In F. ROVETTO, P. MODERATO (a cura di). Progetti di intervento psicologico. Idee, suggestioni e suggerimenti per la pratica professionale (pp ). Milano: McGraw-Hill. ROVETTO, F. E LEONI, M. (2005). Autonomia o controllo? Strategie di valutazione dei rischi e delle potenzialità individuali in persone con disabilità intellettive. In F. ROVETTO, P. MODERATO (a cura di). Progetti di intervento psicologico. Idee, suggestioni e suggerimenti per la pratica professionale (pp ). Milano: McGraw-Hill. SKINNER, B.F. (1953). Science and human behaviour. New York: Mcmilliam. WIESELER N.A., HANSON R.A. (2005). Psicopatologia delle disabilità intellettive. Brescia: Vannini.
31 Grazie per la gentile attenzione!
Allineare il concetto di QdV al paradigma dei Sostegni
21 febbraio 2008 - Roma Paradigma dei Sostegni e Qualità della Vita Allineare il concetto di QdV al paradigma dei Sostegni Verso i modelli evidence-based In collaboration with: Mauro Leoni (Fondazione
Dalle strutture residenziali alla Qualità della vita applicata: modelli, esperienze, prospettive
Dalle strutture residenziali alla Qualità della vita applicata: modelli, esperienze, prospettive Serafino Corti, PhD Direttore Dipartimento Disabili Istituto Ospedaliero di Sospiro (Cr, Italia) Docente
L educazione personalizzata
L educazione personalizzata Analista del Comportamento, BCBA Bologna, 17 maggio 2014 Disturbi dello spettro autistico DSM V maggio 2013 Sindrome comportamentale globale causata da un disordine dello sviluppo
Corso Analisi di disabilità nello sport
Corso Analisi di disabilità nello sport 25 / 26 Maggio 2019 MODULO 1 8 / 9 Giugno 2019 MODULO 2 29 / 30 Giugno 2019 MODULO 3 6 / 7 Luglio 2019 MODULO 4 SEDE DEL CORSO : PISA DOCENTE : Marta Lilith Venturi
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi per l Autismo Fondazione
Un sistema multifattoriale per valutare i sostegni erogati dagli operatori: la Scala VASORE
Un sistema multifattoriale per valutare i sostegni erogati dagli operatori: la Scala VASORE Michelini G., Cavagnola R., Corti S., Leoni M., Fioriti F., Miselli, G., Chiodelli G. Perché un nuovo strumento?
robertocavagnola@libero.it
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Cognome e Nome CAVAGNOLAROBERTO Indirizzo 25050 Rodengo Saiano Via A. Canossi n. 9 Telefono 380-4123133 Fax E-mail
Educazione all autonomia: priorità e strategie
Educazione all autonomia: priorità e strategie Analista del Comportamento, BCBA Bologna, 18 aprile 2015 Autonomia e autismo Matson et al. 2012 riportano che ad una diagnosi di autismo sono spesso associati
Palacongressi di Rimini Dicembre 2016
Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 PROGETTO SPERIMENTALE MATRICE ECOLOGICA E MULTIDISCIPLINARIETA : un modello integrato di servizi per minori con patologie ad alto impatto socio-sanitario Dott.
Unità Formativa n.2 Percorsi formativi specifici per insegnanti di sostegno Priorità 4.5 del Piano nazionale per la formazione dei docenti PROGRAMMA
Unità Formativa n.2 Percorsi formativi specifici per insegnanti di sostegno Priorità 4.5 del Piano nazionale per la formazione dei docenti PROGRAMMA 1. Formatore: Dott.ssa Giovanna Azzara Ø I disturbi
MASTER SPECIALISTICO Applied Behavior Analysis e Modelli contestualistici nei servizi per le disabilità
Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intellettive e dello Sviluppo Onlus MASTER SPECIALISTICO Applied Behavior Analysis e Modelli contestualistici nei servizi per le disabilità
Palacongressi di Rimini Dicembre 2016
Palacongressi di Rimini 02-03 Dicembre 2016 La progettazione e la relazione d aiuto insieme alla persona con disabilità Progetto individuale Fondazione Comunità La Torre a m. ANFFAS Onlus Corso Indipendenza,
Risultati della sperimentazione
ICF L ICF: LA SPERIMENTAZIONE ICF Risultati della sperimentazione rende più chiara la comunicazione tra i soggetti coinvolti circa il funzionamento dell alunno integra l ICD 10 nel descrivere le caratteristiche
Interventi riabilitativi e qualità di vita: criticità ed opportunità nella presa in carico di adulti con D.I. e con Autismo
Interventi riabilitativi e qualità di vita: criticità ed opportunità nella presa in carico di adulti con D.I. e con Autismo Direttore Dipartimento Disabili Istituto Ospedaliero di Sospiro (Cr, Italia)
TECNICI DEL COMPORTAMENTO IN
Cooperativa Sociale Universiis di Udine Cooperativa Sociale Itaca di Pordenone CORSO PER: TECNICI DEL COMPORTAMENTO IN NEI SERVIZI PER LA DISABILITÀ I EDIZIONE 2017 FRIULI VENEZIA-GIULIA SEDE DI UDINE
Ente accreditato dal MIUR con Direttiva 170/2016, nell'elenco dei Soggetti accreditati/qualificati per la Formazione del personale della Scuola.
Ente accreditato dal MIUR con Direttiva 170/2016, nell'elenco dei Soggetti accreditati/qualificati per la Formazione del personale della Scuola. Corso di Formazione Bisogni Educativi Speciali 13-27 Maggio
Analisi del comportamento e autismo. Un trattamento basato sull evidenza
Analisi del comportamento e autismo Un trattamento basato sull evidenza Disturbi dello spettro autistico Secondo le più recenti stime epidemiologiche 1:150 nati rientra nello Spettro autistico (CDC, 2007)
Tecnici del comportamento in Applied Behavior Analysis per le disabilità
Associazione Modello di Intervento ContestualisBco sulle Disabilità IntelleDve e dello Sviluppo Tecnici del comportamento in Applied Behavior Analysis per le disabilità 2016-2017 Obie%vi del corso per
IL PROGRAMMA ABILITATIVO - EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PERSONALIZZATO
IL PROGRAMMA ABILITATIVO - EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PERSONALIZZATO Prof. Lucio Moderato Psicologo-Psicoterapeuta Psicoterapeuta Fondazione Istituto Sacra Famiglia IL PROGRAMMA EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Tabella 2 - Relazioni tra i domini della qualità della vita (Qol) e gli articoli della CRPD
Tabella 2 - Relazioni tra i domini della qualità della vita (Qol) e gli articoli della CRPD riadattata a partire da quella elaborata da Verdugo, M., Navas, P., Gòmez, L., & Schalock, R. (2012). The concept
Il progetto sperimentale
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE Facoltà di Scienze della Formazione Validazione italiana della Scala dell intensità dei sostegni (SIS) Il progetto sperimentale Lucio Cottini Le Supports Intensity Scale
IL MODELLO SUPERABILITY: UN APPROCCIO GLOBALE PER L AUTISMO E I DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO DOTT. LUCIO MODERATO PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA
IL MODELLO SUPERABILITY: UN APPROCCIO GLOBALE PER L AUTISMO E I DISTURBI GENERALIZZATI DELLO SVILUPPO DOTT. LUCIO MODERATO PSICOLOGO-PSICOTERAPEUTA INDICE L INTEGRAZIONE DEI CONCETTI pag. 3 CLASSIFICAZIONE
TRA TEORIA E PRATICA. Quando la prassi educativa promuove l essere adulto
TRA TEORIA E PRATICA Quando la prassi educativa promuove l essere adulto Dalla pratica Il Laboratorio Sociale nasce nel 1977: - Risposta alle richieste delle famiglie - Convinzione che il «fare» sia terapeutico
La rilevanza dei comportamenti problema tra i soggetti con disturbi della comunicazione
BISOGNI COMUNICATIVI COMPLESSI E PARTECIPAZIONE AI CONTESTI DI VITA, VERSO UNA CONOSCENZA DIFFUSA? MILANO 22-23 OTTOBRE 2013 La rilevanza dei comportamenti problema tra i soggetti con disturbi della comunicazione
Applied Behavior Analysis
Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intelletive e dello sviluppo Applied Behavior Analysis TECNICI DEL COMPORTAMENTO NEI SERVIZI PER LA DISABILITÀ II Edizione - 2016 Dipartimento
Il Bilancio Ecologico e il Progetto di vita
Il Bilancio Ecologico e il Progetto di vita Francesco Ettore Fioriti Dirigente Psicoeducativo Fondazione Sospiro francesco.fioriti@fondazionesospiro.it Disabilità Intellettiva in età adulta VS Disabilità
Alla c.a. del Dirigente. Alla c.a. del Referente Gruppo H. Gentilissimo Dirigente,
Ente accreditato dal MIUR con D. M. n. 90 del 1/12/2003, nell'elenco dei Soggetti accreditati/qualificati per la Formazione del personale della Scuola. Alla c.a. del Dirigente Alla c.a. del Referente Gruppo
RELATORE. Daniela Dall Agata. Direttore Dipartimento Cure Primarie e Attività Distrettuali, ASL3 Genovese, Genova
RELATORE Daniela Dall Agata Direttore Dipartimento Cure Primarie e Attività Distrettuali, ASL3 Genovese, Genova Gli approcci educativi-riabilitativi: analisi, strategie, interventi Dottoressa Daniela Dall
Disabilità a scuola: buone prassi per un possibile intervento
Seminario Apa La Spezia Disabilità a scuola: buone prassi per un possibile intervento Dott.ssa Elisa Niccolai Psicologa e Analista del comportamento Disabilità Legge 104/92 OMS: E persona handicappata
DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: DAL COMPORTAMENTO PROBLEMA ALLE POTENZIALITA COMUNICATIVE
EVENTO RESIDENZIALE ECM PARTECIPAZIONE RISERVATA AL PERSONALE U.O.S. DISABILITA - OPERATORI DEL CENTRO DIURNO POLIFUNZIONALE PER DISABILI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO: DAL COMPORTAMENTO PROBLEMA ALLE
La dimensione occupazione-lavoro nella qualità della vita di persone con disturbi dello spettro autistico: miraggio o realtà?
In collaborazione con La dimensione occupazione-lavoro nella qualità della vita di persone con disturbi dello spettro autistico: miraggio o realtà? Tipologia formativa: percorso formativo ID evento: 100935.1
Analisi del comportamento applicata al trattamento di bambini con autismo: esperienze e possibilità. Monica Mercatelli
Analisi del comportamento applicata al trattamento di bambini con autismo: esperienze e possibilità Monica Mercatelli Pane e Cioccolata Associazione culturale Monteveglio 18 Novembre 2012 Disturbi dello
Il trattamento nella disabilità intellettiva. UOC di Neuropsichiatria Infantile
Il trattamento nella disabilità intellettiva UOC di Neuropsichiatria Infantile 2 Trattamenti della DI: panoramica degli interventi DI e comorbilita Le frequenza di comorbilità psichiatriche stimate nella
PEI ON LINE FEDERICA ROSSI. CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI
PEI ON LINE FEDERICA ROSSI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO MILLER Centro Clinico per l Età Evolutiva - GENOVA ALESSANDRA TERRENI CENTRO STUDI ERICKSON FORMAZIONE ISTITUTO ARISTEA Legnano -MI
F O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Lara Bonazzoli Indirizzo Via mazzini 174, Pescarolo ed Uniti,Cremona Telefono Numero di cellulare e numero
L'analisi del comportamento applicata Corso di preparazione all'esame per diventare tecnico del comportamento certificato (RBT)
Tecnico del comportamento ABA L'analisi del comportamento applicata Corso di preparazione all'esame per diventare tecnico del comportamento certificato (RBT) Firenze, dal 28 febbraio al 16 marzo 2019 Il
IL PROGETTO EAEVE GESTIONE DELLA QUALITÀ DELLA DIDATTICA Anna Mazzi
3 dicembre 2018 Aula Magna Pentagono Agripolis Corso di Studi in Medicina Veterinaria ASSEMBLEA SETTIMANA DEL MIGLIORAMENTO PER LA DIDATTICA IL PROGETTO EAEVE Anna Mazzi Il contesto Ø Requisiti ministeriali
AGENZIA PER LA VITA INDIPENDENTE
AGENZIA PER LA VITA INDIPENDENTE SIMONA RAPICAVOLI ANFFAS Brescia Onlus IL SAI: L AVAMPOSTO DELL ADVOCACY. Il SAI?, Servizio Accoglienza Informazione, è uno spazio dedicato alle persone con disabilità
APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS
Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intelletive e dello sviluppo APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS TECNICI DEL COMPORTAMENTO NEI SERVIZI PER LA DISABILITÀ I EDIZIONE PIEMONTE -
PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE PER IL COINVOLGIMENTO DI ASSISTENTI SPECIALISTICHE SPECIALIZZATE IN APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS A.B.A.
PROTOCOLLO DI BUONE PRASSI IN MATERIA DI INCLUSIONE SCOLASTICA: PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE PER IL COINVOLGIMENTO DI ASSISTENTI SPECIALISTICHE SPECIALIZZATE IN APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS A.B.A. Il giorno...del
L efficacia dell intervento psicoeducativo basato sull evidenza per gli adulti con autismo e gravi problematiche comportamentali
Università Cattolica del S. Cuore Milano 31 Maggio 1 Giugno 2013 Autismo: i punti fermi per la promozione dell integrazione educativa e sociale L efficacia dell intervento psicoeducativo basato sull evidenza
Scuola Integrata Paritaria Filippo Smaldone Salita dello Scudillo, Napoli Tel Fax
Scuola Integrata Paritaria Filippo Smaldone Salita dello Scudillo, 10 80136 Napoli Tel. 081 7433742 Fax 0817430721 e-mail: scuolasmaldone@tiscali.it P.O.F. Allegato G REGISTRO PER L INSEGNANTE DI SOSTEGNO
Autismo in classe: un opportunità
Autismo in classe: un opportunità Elena Clò BCBA Pane e Cioccolata Associazione Culturale In classe ho un bambino che. Prevalenza 1:100, colpisce i maschi 2/3 volte più delle femmine, aspetti genetici
Corso di perfezionamento
Corso di perfezionamento Tecnico comportamentale ABA-VB per bambini con autismo e disabilità correlate corso ECM OBIETTIVI Il corso si propone di fornire quegli strumenti teorici e pratici necessari per
FORMAZIONE AUTISMO IN SERVICE Coordinamento Autismo in service/ Provincia di Milano ottobre aprile 2012
FORMAZIONE AUTISMO IN SERVICE Coordinamento Autismo in service/ Provincia di Milano ottobre 2007- aprile 2012 Tina Lomascolo Psicologa/psicoterapeuta responsabile tecnico/organizzativo Antonino Guerrini
Applied Behavior Analysis
Fondazione San Sebastiano della Misericordia di Firenze Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intelletive e dello sviluppo Applied Behavior Analysis TECNICI DEL COMPORTAMENTO
Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia
Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia Linee Guida Regionali relative alle Indicazioni nazionali e al Regolamento per la valutazione degli alunni Seminario di presentazione Udine, 23
Comunicazione: come superare la mancanza del linguaggio
Comunicazione: come superare la mancanza del linguaggio 29 aprile 2017 Elena Clò Analista del Comportamento, BCBA Pane e Cioccolata Associazione Culturale Disturbi dello spettro autistico DSM V maggio
Roma, 3 e 4 marzo 2006 DAL MODELLO MEDICO AL MODELLO SOCIALE
Roma, 3 e 4 marzo 2006 DAL MODELLO MEDICO AL MODELLO SOCIALE L obiettivo è di riconoscere le connessioni tra individuo e contesto di vita, in un ottica emancipatoria e non puramente riparativa. Il passaggio
Direttore Dipartimento Disabili, Fondazione Sospiro (Cremona) Docente di Psicologia delle Disabilità, Università Cattolica (Brescia)
20.3.2010 Milano Modelli organizzativi e gestionali dei servizi dedicati all autismo Il sostegno alle persone autistiche in RSD: esiti di lavoro e prospettive future Serafino Corti, PhD Direttore Dipartimento
APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS
Associazione Noi Uniti per l Autismo Onlus Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intelletive e dello sviluppo APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS TECNICI DEL COMPORTAMENTO NEI SERVIZI
Home Autismo. Sabato 26 maggio marzo 2010 Clusone, ore 15.00
Sabato 26 maggio 2007-20 marzo 2010 Clusone, ore 15.00 UTENZA Il servizio è aperto a tutti i bambini/ragazzi che hanno un età compresa tra i 3 e i 18 anni e adulti con progetti specifici individuali. FINALITA
Qualità di vita. Serenella Besio
Qualità di vita Serenella Besio IL COSTRUTTO DI QUALITÀ DELLA VITA (QOL) 1948: l Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce ufficialmente nel suo statuto il concetto di salute come uno stato
Curriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Inserire una fotografia (facoltativo, v. istruzioni) INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail Mario Di Pietro Nazionalità Data di nascita ESPERIENZA LAVORATIVA
DONNE MASTECTOMIZZATE: CON-VIVERE CON IL CORPO CHE CAMBIA
Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro Strada Provinciale 142 km 3,95 10060 CANDIOLO (TORINO) Tel: 011/9933630 Fax: 011/9933440 Progetto di Educazione Terapeutica DONNE MASTECTOMIZZATE: CON-VIVERE
L Applied Behavior Analysis Analisi comportamentale applicata. Corso teorico pratico per operatori
Sede legale Via don bianchi 9 Terrazzano di Rho (MI) Tel. 347 5197749 Email. info@stellapolareaba.org Sito Web: www.stellapolareaba.org 1 incontro: Autismo e analisi del comportamento 1. Introduzione:
Autismo, Analisi del Comportamento nella scuola. Integrazione possibile o necessaria?
Autismo, Analisi del Comportamento nella scuola. Integrazione possibile o necessaria? Monteveglio, 5 aprile 2014 Federica Battaglia, Pedagogista, Analista del Comportamento in corso di certificazione BCBA
European Center of Education
STRUTTURA DEL MASTER Il Master Training of Educators of Infancy TraE Infancy è composto da complessive 1.500 ore di formazione annue corrispondenti a 60 CFU (crediti formativi universitari) per ciascun
Presentazione eventi
Associazione Il Filo dalla Torre Formazione Evolutiva Presentazione eventi 2016-2017 1 WS per Volontari Il WS per Volontari Il Volontariato Consapevole: opportunità di Donare e di Crescere nel rapporto
ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione e della Formazione.
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI ( DM 177/2000, art. 4 ) ENTE I.S.P.E.F. - Istituto di Scienze Psicologiche dell Educazione
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
! MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA IC n. 6 Scuola... LA SPEZIA PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO P.E.I. (Ai sensi dell articolo 12 - L. 104/92) Alunno/a Classe Docente/i di sostegno
PRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE. A cura di Daniela Mazzara
PRESUPPOSTI PSICOPEDAGOGICI ALLA DIDATTICA LABORATORIALE A cura di Daniela Mazzara Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie di attività programmate e verificabili finalizzate a favorire
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 1 BIANCHERI
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 1 BIANCHERI SCHEDA di PROGETTO DIDATTICO Anno scolastico 2016/17 1 PARTE GENERALE Titolo del progetto Referente del progetto Telefono referente e-mail referente Progetto in rete
Schema per unità dì apprendimento SOSTEGNO
CONCORSO DOCENTI www.sostegnobes.com Schema per unità dì apprendimento SOSTEGNO Compila questo format sulla base dei casi: AUTISMO AD ALTO FUNZIONAMENTO HANDICAP VISIVO HANDICAP UDITIVO, PROTESIZZATO AUTISMO
IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE
IL BISOGNO DI UNA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it LA SPECIALE NORMALITÀ PER L INTEGRAZIONE SUPERA Scuola speciale separata
Valore P.A. - Corsi di formazione Programma dettagliato del Corso. People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane
Valore P.A. - Corsi di formazione 2017 Programma dettagliato del Corso People Management: gestire, motivare e valorizzare le risorse umane Nell ultimo ventennio la Pubblica Amministrazione è stata oggetto
BUONE PRASSI E EVIDENCE BASED PRACTICES RICERCA AZIONE NEL SERVIZIO PUBBLICO
BUONE PRASSI E EVIDENCE BASED PRACTICES RICERCA AZIONE NEL SERVIZIO PUBBLICO Mara Collini Diego Mugno Andrea Gemma ULSS2 Marca Trevigiana - Veneto mara.collini@aulss2.veneto.it l Pratica clinica Evidence
AUTISMO FAMIGLIA E COETANEI
AUTISMO FAMIGLIA E COETANEI prof. elena chito d.ssa simona ravera ASSOCIAZIONE CASCINA SAN VINCENZO concorezzo MB 1 CHI SIAMO 1993 docente di sostegno 2004 mamma 2007 mamma di Ricky 1991 laurea in psicologia
Contributi della Casa del Giardiniere agli interventi abilitativi di bambini con disturbo dello spettro autistico nell ambito del progetto di vita
Contributi della Casa del Giardiniere agli interventi abilitativi di bambini con disturbo dello spettro autistico nell ambito del progetto di vita Francesca Giovannini Ed. Prof.le Casa del Giardiniere-Bologna,
Tavola 1 - Prezzi al consumo relativi alla benzina verde con servizio alla pompa. Firenze, Grosseto, Pisa, Pistoia. Da Agosto 2008 ad Aprile 2012
Tavola 1 - Prezzi al consumo relativi alla benzina verde con servizio alla pompa. Firenze, Grosseto, Pisa, Pistoia. Benzina verde con servizio alla pompa Ago-08 Set-08 Ott-08 Nov-08 Dic-08 Firenze 1,465
dai principi.. alle pratiche
La persona adulta con disabilità e il diritto di autodeterminazione dai principi.. alle pratiche IRECOOP Padova - 15 aprile 2011 Dr.ssa Paola Baratella Condividiamo Il concetto di AUTODETERMINAZIONE UNA
Programma della didattica del Training di base APC Verona
Dr.ssa Nerina Fabbro Programma della didattica del Training di base APC Verona Il programma generale del training di base è suddiviso in due parti: il primo e il secondo biennio. Nel primo biennio sono
Disabilità a scuola: buone prassi per un possibile intervento
Disabilità a scuola: buone prassi per un possibile intervento Dott.ssa Elisa Niccolai Psicologa e Analista del comportamento BCBA Seminario Apa Bergamo 28/04/2017 1 Scuola un esperienza insostituibile
ISTITUTO COMPRENSIVO NOVENTA DI PIAVE SCHEDA DI PROGETTO
ISTITUTO COMPRENSIVO NOVENTA DI PIAVE SCHEDA DI PROGETTO Istituto Comprensivo di Noventa di Piave Anno scolastico 2018-2019 SCUOLA DELL INFANZIA BEATA VERGINE DEL ROSARIO SCUOLA PRIMARIA G. NOVENTA SCUOLA
Comportamento adattivo e Qualità della vita: Valutazione nell ambito delle linee guida dell AIRIM
Autodeterminazione e Qualità della vita V Convegno Nazionale Cremona, 17-18 Giugno 2010 Comportamento adattivo e Qualità della vita: Valutazione nell ambito delle linee guida dell AIRIM Giulia Balboni
SECONDO MODULO ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO DELLE PRATICHE DI RESILIENZA
OSSERVATORIO PRATICHE DI RESILIENZA INCONTRO DI FORMAZIONE PER IL RAFFORZAMENTO DELLE PRATICHE DI RESILIENZA 7 Aprile 2017 SECONDO MODULO ELEMENTI PER LA VALUTAZIONE E IL MONITORAGGIO DELLE PRATICHE DI
Bisogni Educativi Speciali e didattica inclusiva
Bisogni Educativi Speciali e didattica inclusiva Francesco Zambotti, PhD GRIIS (Gruppo di Ricerca Integrazione e Fare clic per modificare lo stile Inclusione del sottotitolo Scolastica), dello schema Università
Coordinamento pedagogico di adolescenti con disturbi dello spettro autistico. Elena Clò Analista del Comportamento, BCBA
Coordinamento pedagogico di adolescenti con disturbi dello spettro autistico Analista del Comportamento, BCBA Bologna, 4 maggio 2013 Disturbi dello spettro autistico Secondo recenti stime epidemiologiche
Prof.ssa Claudia Fenili Corso Formazione Insegnanti 2013
Prof.ssa Claudia Fenili Corso Formazione Insegnanti 2013 Sviluppare nuovi comportamen0 con lo shaping Lo shaping, o modellamento, è una procedura che viene utilizzata per sviluppare un comportamento che
ò-.àèistituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione
ò-.àèistituzione Scolastica di Istruzione Tecnica Innocent Manzetti di Aosta a.s.2017/2018 Piano Annuale per l Inclusione Parte I analisi dei punti di forza e di criticità A. RILEVAZIONE DEI BES PRESENTI:
SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO D.ALIGHIERI RESCALDINA VIA MATTEOTTI N 2. Anno scolastico 20 /20
SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO D.ALIGHIERI RESCALDINA VIA MATTEOTTI N 2 AGENDA ANNUALE DELL INTEGRAZIONE E DEL SOSTEGNO DIDATTICO CON PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Ai sensi della Legge n. 04 e
NON SI PUO CAMBIARE IL COMPORTAMENTO, MA SOLO ABBASSARNE LA FREQUENZA 3 AZIONI FONDAMENTALI COMPORTAMENTO RINFORZI POSITIVI 30/03/2017
COMPORTAMENTO RINFORZI POSITIVI Il comportamento ADATTIVO DISADATTIVO Aumenta Diminuisce Permane Scompare in stretta connessione a RINFORZI dell AMBIENTE AUMENTANO la SITUAZIONE GRADITA, DESIDERATA oggetto,
Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società
Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-PSI/04 9 Sviluppo tipico e atipico dall infanzia all adolescenza 54 No Classe Corso di
5.6. Ipotesi progettuale di un percorso di lavoro possibile con la classe dell alunno con
Indice 1. Dati personali e ordine di scuola (istituzioni scolastiche di 1 0 grado e di 2 0 grado) 2.1. Registrazione delle presenze nelle istituzioni scolastiche di 1 0 grado 2.2. Registrazione delle presenze
Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano Dario Ianes
Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it UN ALUNNO CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI : Un alunno con apprendimento, sviluppo e comportamento in uno o più dei vari ambiti e
Sceglie gli obiettivi di processo che intende perseguire per raggiungere i traguardi connessi alle priorità
PIANO DI MIGLIORAMENTO Nella sezione 5 del RAV sono state indicate le priorità che la scuola intende perseguire nella sua azione di e i relativi risultati/traguardi previsti a lungo termine (3 anni): 1
Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio
Operatore del servizio orientamento per persone disabili e in situazione di svantaggio identificativo scheda: 21-006 stato scheda: Validata Descrizione sintetica L Operatore del servizio di orientamento
REGIONE BASILICATA. Dipartimento Programmazione e Finanze PO FSE BASILICATA
REGIONE BASILICATA Dipartimento Programmazione e Finanze PO FSE BASILICATA 2014 2020 Piano annuale di 1. Piano annuale di 1.1. Pianificazione annuale L anno sarà un anno significativo per le attività di
Corso per Tecnici del Comportamento Registrati Registered Behavior Technician (RBT )
Corso per Tecnici del Comportamento Registrati Registered Behavior Technician (RBT ) Floriana Canniello, Psicologa Psicoterapeuta (Analista del comportamento certificato BCBA). I TEMI DEL PERCORSO Il Corso
APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS
Associazione Modello di Intervento Contestualistico sulle Disabilità Intelletive e dello sviluppo APPLIED BEHAVIOR ANALYSIS TECNICI DEL COMPORTAMENTO NEI SERVIZI PER LA DISABILITÀ IV EDIZIONE SOSPIRO 2019
Analisi del Comportamento Applicata all insegnamento della comunicazione in alunni con Disturbi dello Spettro Autistico
Analisi del Comportamento Applicata all insegnamento della comunicazione in alunni con Disturbi dello Spettro Autistico 5 maggio 2017 Rimini Elena Clò Analista del Comportamento, BCBA Pane e Cioccolata
BBS Behavior Based Safety
BBS Behavior Based Safety La gestione del comportamento per la riduzione dei rischi sul lavoro BBS Behavior Based Safety 1 tecniche provenienti dall analisi comportamentale (BEHAVIOR ANALYSIS) procedure
Piano della performance
Piano della performance 2011- Allegato B Progetti di Ente 2011 Progetto n. 1 Ciclo della programmazione e controllo 2011- Segretariato Direzione Generale Direzione Pianificazione e Controllo Interno 1
LA VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO IN CONTESTI DI VITA REALI DOTT.SSA ZARA CHIARA DOTT.SSA RECINE FLORIANA
Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale Dipendenze Patologiche LA VALUTAZIONE DEL FUNZIONAMENTO IN CONTESTI DI VITA REALI DOTT.SSA ZARA CHIARA DOTT.SSA RECINE FLORIANA LINEE GUIDA ESORDI PSICOTICI
Corsi di Formazione di II Livello
Corsi di Formazione di II Livello per Operatori professionali 2013 Accreditati ECM Il Corso di Formazione di I Livello Strategie di intervento sull autismo iniziato il 20 aprile 2012 presso l Auditorium
CORSO DI FORMAZIONE DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
CORSO DI FORMAZIONE DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO DOTT.SSA MABEL GIRALDO Università degli Studi di Bergamo mabel.giraldo@unibg.it RICAPITOLANDO CHE COSA E L AUTIMO LE TEORIE SULL AUTISMO PRESUPPOSTI