Nuove prospettive pedagogiche e orizzonti di orientamento formativo LA RETE CON I NOSTRI OCCHI METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI.

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3 Nuove prospettive pedagogiche e orizzonti di orientamento formativo LA RETE CON I NOSTRI OCCHI METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI 26 novembre 2016

4 METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI LA VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE E DELLE CONOSCENZE EDUCATIVE DEI GENITORI

5 METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI PATTO EDUCATIVO FAMIGLIA - SCUOLA - SANITA - ENTE LOCALE

6 LE NARRAZIONI ESPRIMONO LA PEDAGOGIA DELLA RESPONSABILITA LA PEDAGOGIA DELL IDENTITA LA PEDAGOGIA DELLA SPERANZA LA PEDAGOGIA DELLA FIDUCIA LA PEDAGOGIA DELLA CRESCITA

7 METODOLOGIAPEDAGOGIA DEI GENITORI AZIONI RACCOLTA, PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE DELLE NARRAZIONI DEI PERCORSI EDUCATIVI DEI GENITORI E DEI FAMILIARI FORMAZIONE DEI PROFESSIONISTI CHE SI OCCUPANO DI RAPPORTI UMANI TRAMITE LE NARRAZIONI DEI GENITORI DIFFUSIONE E RICERCA

8 METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI STRUMENTI CON I NOSTRI OCCHI LA PRESENTAZIONE DEI FIGLI DA PARTE DEI GENITORI GRUPPO DI NARRAZIONE

9 METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI STRUMENTI ACCOGLIENZA CONTINUITA LA LEGALITA INIZIA IN FAMIGLIA ORIENTAMENTO EDUCAZIONE ALLA SCELTA COMUNICAZIONE VISIVA

10 CON I NOSTRI OCCHI LA PRESENTAZIONE DEI FIGLI DA PARTE DEI GENITORI

11 CON I NOSTRI OCCHI presentazione condivisa: Famiglia, Scuola, Sanità FINALITA Assunzione di responsabilità educativa da parte dei genitori Condivisione delle conoscenze delle famiglie Collegamento tra il tempo famiglia, lo spazio scolastico e quello terapeutico. Chiarezza e distinzione tra i campi di intervento familiare terapeutico e scolastico Valorizzazione delle competenze educative dei genitori Ampliamento dello spettro delle conoscenze funzionali all integrazione inserendo la presentazione Con i nostri occhi accanto ai documenti ufficiali

12 PER CHI VIENE FATTO Innanzitutto dai genitori per i genitori stessi come parte del processo di consapevolizzazione delle proprie competenze Per tutti coloro che entrano in relazione col figlio, perché venga conosciuto anche con gli occhi dei genitori Per la scuola e gli educatori in modo che possano metter in relazione il tempo scuola col tempo famiglia e armonizzarne le relazioni Per i sanitari che se ne occupano, per conoscere il funzionamento della persona nel tempo della normale vita relazionale, per riempire la pagina bianca dell ICF in cui, oltre alle funzioni corporee, alla situazione ambientale e sociale si evidenzia la soggettività nella relazionalità familiare Per gli altri genitori in ambito sociale (vicinato) e scolastico (classe) in modo da intessere una rete di genitorialità condivisa funzionale all integrazione scolastica e sociale

13 Frances Unidentified developmental disorder Severe learning disability Generalized, polymorphic intractable epilepsy Communication disorder Autism CP (cerebral palsy) Movement disorder Poor muscle tone (ataxic) Sleep disorder Food intolerance (gluten and dairy) Lumbar scoliosis Precocious puberty Unsteady gait, unusual hand movements Impaired coordination Poor fine & gross motor control Neuro-developmental disorder Clinical diagnosis of Angelman syndrome, possibly atypical Rett syndrome Challenging behaviour Non-verbal EEG abnormal but not pathognomonic Genetic disorder

14 CON I NOSTRI OCCHI

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23 REGIONE PIEMONTE BU35 29/08/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 29 luglio 2013, n Tutela del diritto allo studio degli alunni e studenti con disabilità: indicazioni per l'individuazione dell'alunno/studente come soggetto in situazione di handicap. Linee di indirizzo in merito all'accoglienza e presa in carico dell'alunno/studente con disabilita': modifiche e integrazioni alla D.G.R del 1 febbraio 2010

24 A cura dell interessato e/o della famiglia. Punto di vista della persona Mi presento 1. I miei punti di forza (cosa so fare, cosa mi piace fare, gli aspetti positivi del mio carattere, cosa devi conoscere di me, modi con i quali posso comunicare con te, ecc) 2. Cose che trovo difficili (cosa proprio non riesco a fare, cosa posso fare se ricevo aiuto, ecc) 3. Ciò che è più importante fare per aiutarmi e come Punto di vista di chi rappresenta la persona 1. I suoi punti di forza ( cosa sa fare, cosa gli piace fare, gli aspetti positivi del suo carattere, ecc) 2. Cose che trova difficili (cosa proprio non riesce a fare, cosa può fare se riceve aiuto, gli aspetti problematici del suo carattere, ecc) 3. Ciò che è più importante fare per aiutarlo e come

25 GRUPPO DI NARRAZIONE Ogni professionista o genitore sa, sa fare e può fare qualcosa di diverso e di complementare di quello che l altro sa, sa fare e può fare con lui. F. Jesu, Coéduquer. Pour un developpement sociale durable

26 Cos è il gruppo di narrazione? Strumento della Metodologia Pedagogia dei Genitori Un momento di incontro Uno spazio di condivisione e di ascolto

27 Due aspetti innovativi I protagonisti dell educazione si incontrano dando vita ad una relazione di scambi di esperienze, in un rapporto simmetrico E una rivoluzione copernicana (Un Dirigente) I protagonisti narrano intorno a temi educativi

28 Temi intorno all educazione Un bel ricordo che ho di mio figlio Dare radici e ali ai nostri figli Consumi, regole, limiti Saper gestire la fatica e le difficoltà dei figli Ruolo paterno e materno nella relazione educativa Come aiutare i figli ad essere se stessi e a non adeguarsi ai modelli proposti dai media...

29 Nel gruppo di narrazione... Si intensificano le relazioni Si crea una rete intergenitoriale ed intergenerazionale Si crea una genitorialità diffusa Si aumenta la conoscenza tra i bambini, i genitori, gli educatori

30 Ed ecco che... aumentano Il dialogo, la comunicazione La fiducia Il rispetto L empatia L aiuto reciproco, la solidarietà La comprensione L inclusione Il benessere diminuiscono L incomunicabilità L esclusione La sfiducia I conflitti La diffidenza I pregiudizi e gli stereotipi

31 Chi ne beneficia? L alunno La famiglia Gli educatori L intero sistema

32 IL GRUPPO DI NARRAZIONE Conduce verso il patto educativo attraverso un processo lento ma raggiungibile Va verso una corresponsabilità condivisa, una genitorialità diffusa

33 Le linee guida e le basi epistemologiche della Metodologia Pedagogia dei Genitori sono contenute nel saggio A.Moletto R.Zucchi, La Metodologia Pedagogia dei genitori. Valorizzare il sapere dell esperienza. Maggioli editore, 2013.

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METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI LA VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE E DELLE CONOSCENZE EDUCATIVE DEI GENITORI

METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI LA VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE E DELLE CONOSCENZE EDUCATIVE DEI GENITORI METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI LA VALORIZZAZIONE DELLE COMPETENZE E DELLE CONOSCENZE EDUCATIVE DEI GENITORI METODOLOGIA PEDAGOGIA DEI GENITORI PATTO EDUCATIVO FAMIGLIA - SCUOLA - SANITA - ENTE LOCALE

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