Le politiche territoriali regionali
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- Chiara Oliva
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1 Verso strategie di sviluppo condivise per la valorizzazione paesaggistica e turistica di Langhe e Roero I PAESAGGI VITIVINICOLI DEL PIEMONTE: LANGHE-ROERO E MONFERRATO Direzione Ambiente Governo e Tutela del territorio Regione Piemonte Le politiche territoriali regionali Gli strumenti per il governo del territorio regionale oggi Legge urbanistica recentemente aggiornata (2013) Ptr Piano territoriale regionale (2011) Ppr Piano paesaggistico regionale (2015) Le buone pratiche 1
2 Il Piano paesaggistico regionale e il Piano territoriale regionale Il Ppr e il Ptr: le strategie e gli obiettivi comuni Riqualificazione territoriale, tutela e valorizzazione del paesaggio Sostenibilità ambientale, efficienza energetica Integrazione territoriale delle infrastrutture di mobilità, comunicazione, logistica Ricerca, innovazione e transizione economico-produttiva Valorizzazione delle risorse umane, delle capacità istituzionali e delle politiche sociali Il Piano paesaggistico regionale La valorizzazione del paesaggio e del patrimonio culturale riveste un ruolo fondamentale nella costruzione dell identità regionale, nelle politiche di sviluppo regionale CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO (C.E.P.) 2000 Riconoscimento della valenza paesaggistica estesa a «tutto» il territorio. Ogni Parte si impegna a integrare il paesaggio nelle politiche urbanistiche, culturali, agricole, sociali, economiche e ad attivare gli strumenti volti alla salvaguardia, alla gestione e/o alla pianificazione dei paesaggi CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO 2004 Il Codice conferisce al Piano Paesaggistico Regionale (Ppr) un ruolo strategico nel quadro degli strumenti di tutela e di valorizzazione del paesaggio, estendendone l efficacia all intero territorio regionale Copianificazione MiBACT - Regione Piemonte 2
3 Il Piano paesaggistico regionale Percorso di formazione 2009 Prima adozione e pubblicazione del Piano con DGR 4 agosto 2009, n (533 osservazioni pervenute) 2012 Parere motivato VAS con DGR 8 maggio 2012, n DGR 26 febbraio 2013, n contro deduzioni alle osservazioni e specificazioni delle prescrizioni dell art.13 delle NdA del Ppr Revisione del Piano e ricognizione dei beni paesaggistici (Art.136 e Art. 142 del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e definizione prescrizioni d uso 2014 Documento intermedio di condivisione, tra Regione Piemonte e Ministero (4 dicembre 2014), dei lavori svolti in attuazione del Protocollo di Intesa 2015 Riadozione e pubblicazione del Piano con DGR 18 maggio 2015, n Predisposizione DGR n del 30 novembre 2015, Indicazioni per l applicazione della salvaguardia del Piano paesaggistico regionale adottato con deliberazione della Giunta regionale n del 18 maggio DGR n del 29 dicembre 2015 e DGR n del 22 febbraio 2016 inerenti la ridefinizione di alcuni corpi idrici rappresentati nel Ppr, soggetti a tutela paesaggistica Il Piano paesaggistico regionale Il Ppr: gli obiettivi Integrazione fra valorizzazione del patrimonio ambientale, storico, culturale, paesaggistico e attività connesse Riqualificazione delle aree urbane e rigenerazione delle aree dismesse e degradate Recupero e riqualificazione di aree degradate in territori rurali (insediamenti industriali dismessi, cave, discariche ecc.) Contenimento dell edificato frammentato e disperso 3
4 Il Piano paesaggistico regionale Il Ppr: le politiche Lettura e interpretazione delle componenti del paesaggio regionale e delle reti di connessione paesaggistica Definizione di regole per la tutela e valorizzazione del paesaggio con una disciplina prescrittiva sui beni paesaggistici (in base al Codice) e previsioni normative per la pianificazione locale per il resto del territorio Promozione del riconoscimento dei paesaggi identitari Riqualificazione delle aree urbane e la rigenerazione delle aree dismesse e degradate Contenimento dell edificato frammentato e disperso Predisposizione di buone pratiche, criteri ed indirizzi per la pianificazione e progettazione nel paesaggio Il Piano paesaggistico regionale La filosofia del piano interpreta il paesaggio come sintesi di: NATURA E AMBIENTE (componente naturalistico ambientale) STORIA E CULTURA (componente storico - territoriale) PERCEZIONE VISIVA (componente scenico - percettiva) + CONFIGURAZIONE ANTROPICA DEL TERRITORIO (componente morfologico - insediativa) + + = paesaggio 4
5 Il Piano paesaggistico regionale L attuazione del Ppr: i progetti e i programmi strategici Tra gli strumenti di promozione e attuazione delle politiche del Ppr, assumono particolare rilievo i progetti e i programmi strategici in parte già realizzati Valorizzazione dei paesaggi identitari: i Tenimenti storici dell Ordine Mauriziano e i Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe- Roero e Monferrato Salvaguardia dei paesaggi agrari, attraverso il contenimento del consumo di suolo, il contenimento della dispersione insediativa e il riutilizzo del patrimonio edilizio Qualificazione dei sistemi urbani e periurbani in termini edilizi, urbanistici e della qualità del paesaggio urbano Il Piano paesaggistico regionale L attuazione del Ppr: i progetti ed i programmi strategici Il Piano paesaggistico regionale ha promosso, in attuazione dell articolo 33 delle Norme di attuazione, Luoghi ed elementi identitari, la candidatura dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato, emblema della produzione di qualità e della cultura del vino, per il suo inserimento nella Lista Mondiale dell UNESCO. Nel 2014 i paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato hanno ottenuto il riconoscimento, e sono stati inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. La superficie totale ammonta a oltre ettari dei quali quasi all interno delle sei componenti del sito seriale. 5
6 I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato Il sito I paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato è stato riconosciuto come Patrimonio dell Umanità nel giugno 2014 sulla base: - della constatazione della presenza del valori di integrità e autenticità - dei Criteri UNESCO III e V Integrità, Autenticità e i punti nodali dei Criteri concorrono alla formulazione della Dichiarazione di eccezionale Valore Universale del sito La Dichiarazione di eccezionale Valore Universale Principali elementi del riconoscimento: I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato in Piemonte comprendono una selezione di cinque distinte aree vitivinicole e un castello, i cui nomi evocano una profonda e antica esperienza basata sull interazione tra l uomo e il suo ambiente. In questi luoghi si riflette la relazione che si è sviluppata nel tempo tra i diversi tipi di terreno, la varietà di vitigni spesso di origine locale e i processi di vinificazione, che ad essi si sono progressivamente adeguati. Essi offrono un panorama di colline coltivate con cura nel rispetto delle antiche disposizioni dei lotti, punteggiate di edifici che strutturano lo spazio visivo: borghi, castelli, chiese romaniche, cascine, ciabot, cantine, magazzini per l invecchiamento e la distribuzione commerciale del vino, piccoli centri e grandi città ai margini dei vigneti. Il sito seriale si distingue per l armonia e l equilibrio estetico dei suoi paesaggi, per la varietà architettonica e storica degli elementi costruiti associati alle attività di produzione del vino e per la presenza di un autentica e antica arte di vinificazione. 6
7 L eccezionale Valore Universale L Eccezionale Valore Universale del sito deve essere salvaguardato e mantenuto nel tempo secondo il principio dello sviluppo sostenibile con l obiettivo di individuare, tutelare, conservare, valorizzare e trasmettere il patrimonio culturale e naturale di eccezionale valore universale alle generazioni future, senza ingessare e museificare un territorio vivo che deve continuare a poter lavorare e produrre per sopravvivere Le responsabilità assegnate allo Stato e alla P.A. - assicurare la tutela, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio mondiale - adottare linee politiche volte a dare al patrimonio una funzione nella vita della comunità - integrare la tutela del patrimonio nell ambito dei programmi di pianificazione - mettere in opera servizi di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio - avviare studi scientifici e tecnici per individuare le azioni necessarie a neutralizzare i pericoli ai quali è esposto il patrimonio - adottare le necessarie misure giuridiche, scientifiche, tecniche, amministrative e finanziarie per tutelare il patrimonio - non adottare misure che possano direttamente o indirettamente danneggiare il proprio patrimonio - fornire informazioni al Comitato per il patrimonio mondiale riguardo all applicazione della Convenzione per il patrimonio mondiale e allo stato di conservazione dei beni 7
8 Gli strumenti per la protezione del sito Il Dossier di candidatura è basato sui seguenti strumenti di tutela: Le Linee Guida Operative per l attuazione della Convenzione sul patrimonio mondiale dell UNESCO che hanno lo scopo di facilitare l attuazione della Convenzione per la tutela del patrimonio mondiale culturale e naturale e stabiliscono tra le altre le procedura per l iscrizione dei beni nella Lista del patrimonio mondiale e nella Lista del patrimonio mondiale a rischio e la loro successiva tutela, conservazione. Un bene del Patrimonio mondiale rappresenta un bene di valore inestimabile e insostituibile per l umanità intera. Il suo deterioramento o perdita comportano l impoverimento del patrimonio di tutti i popoli del mondo. Nel caso in cui l eccezionale valore universale che ha giustificato l iscrizione del bene nella Lista del patrimonio mondiale venga a mancare, il Comitato Mondiale può cancellare il bene dalla Lista Il Piano territoriale regionale (Ptr) e il Piano paesaggistico regionale (Ppr). Il Ptr, approvato con D.C.R. n del 21 luglio 2011 e il Ppr, adottato dalla Giunta Regionale con D.G.R. n del 18 maggio 2015 costituiscono gli strumenti alla scala regionale che l UNESCO ha riconosciuto come le basi della rete di tutela del sito, realizzata poi concretamente attraverso la pianificazione comunale I Piani territoriali provinciali approfondiscono la pianificazione regionale e individuano ulteriori indirizzi per la pianificazione del territorio e la tutela del paesaggio I Piani regolatori e i Regolamenti Edilizi comunali costituiscono concretamente la rete di tutela del sito UNESCO pianificando la tutela del territorio, lo sviluppo urbanistico ed edilizio e regolamentando la qualità dell edificato L attuale protezione del sito A partire dal 2010 le amministrazioni comunali hanno svolto un grande lavoro per assicurare la protezione ottimale dei valori del sito e creare la rete di tutela richiesta dall UNESCO necessaria alla presentazione della candidatura e hanno avviato, e in molti casi concluso, gli adeguamenti dei piani regolatori comunali alle normative elaborate dalla Regione con la Deliberazione del marzo 2010 per la protezione delle core zone e con la Deliberazione del settembre 2013 per la protezione delle buffer zone Oggi è necessario rivedere e aggiornare la rete di tutela, sotto i vari aspetti di interesse del sito, con l obiettivo di garantire che, sotto l aspetto paesaggistico, urbanistico ed edilizio con forti implicazioni dell aspetto agricolo, l Eccezionale Valore Universale riconosciuto sia mantenuto nel tempo, aggiornando i piani regolatori e i regolamenti edilizi 8
9 Le Linee guida per l adeguamento dei prg e dei regolamenti edilizi comunali Costituiscono uno strumento necessario per garantire omogeneità delle misure di protezione richieste dall UNESCO per la corretta gestione del sito Trattano l intero territorio interessato al sito e alla sua area di protezione, graduando l applicazione delle indicazioni ma guardando alle connessioni fra i vari elementi del territorio al di là dei confini amministrativi Hanno carattere interdisciplinare, in quanto introducono alcune indicazioni di tutela del paesaggio agricolo con argomenti più propri del settore dell agricoltura Introducono una nuova modalità di lettura del territorio, ponendo alla base delle scelte anche gli aspetti percettivi del paesaggio con l intenzione di valorizzare il territorio sia nelle parti di qualità sia nelle parti degradate Non hanno carattere normativo cogente ma finalità di supporto ai Comuni nella revisione degli strumenti di governo delle trasformazioni territoriali, urbanistiche, edilizie, paesaggistiche e, in parte, agricole alla scala locale: - i piani regolatori - i regolamenti edilizi - i regolamenti di polizia rurale I contenuti delle Linee guida Le Linee guida propongono un percorso progettuale che consente, partendo dai valori riconosciuti sia dall UNESCO sia dal Piano paesaggistico regionale, di costruire la rete della tutela e della valorizzazione del sito, dando un particolare rilievo all analisi paesaggistica, agli aspetti percettivi di lettura del paesaggio, alla qualità dell edificato, alla riqualificazione degli insediamenti in contrasto con il contesto I temi : - l'utilizzo vitivinicolo del territorio - i luoghi del vino - l architettura rurale - l architettura storica di edifici e borgate - la strutturazione urbanistica degli insediamenti storici e delle città - il paesaggio e la sua percezione - la qualità degli interventi edilizi - il recupero e la valorizzazione delle situazioni degradate - la regolamentazione degli assi viari di accesso al sito 9
10 La struttura delle linee guida Le Linee guida, oltre alla Premessa e al capitolo 1. Caratteristiche del sito che tratta le motivazioni del riconoscimento UNESCO, i temi legati agli aspetti viticoli e di valorizzazione del vino, e le attività necessarie all aggiornamento della rete di tutela, sono strutturate in 3 parti principali: 1. Indicazioni tecniche per la formulazione degli studi e delle normative da inserire negli strumenti urbanistici e in quelli regolamentari (le Sezioni), così suddivise: Sezione I riguarda il territorio del sito (Core zone) Sezione II - riguarda il territorio dell area di protezione (Buffer zone) Sezione III sintetizza in una Tabella i contenuti delle analisi paesaggistiche da sviluppare a supporto della variante urbanistica di adeguamento Sezione IV fornisce indicazioni per l adeguamento del Regolamento Edilizio: manualistica di riferimento ed elenco sintetico delle indicazioni normative 2. Indicazioni procedurali (contenuti e elaborati necessari) per la predisposizione e per l approvazione delle varianti urbanistiche di adeguamento 3. Indicazioni tecniche, anche di livello informatico, e suggerimenti per la redazione dell analisi di visibilità finalizzata alla predisposizione della Carta della sensibilità visiva Gli obiettivi.. Sono stati definiti sulla base: - dei contenuti della dichiarazione UNESCO - dei contenuti già trattati nelle precedenti deliberazioni regionali del 2010 e 2013, a cui sono state aggiunte tematiche più specifiche relative alla tutela dei luoghi del vino e all individuazione e recupero-valorizzazione dei detrattori visivi (edifici, manufatti, aree in contrasto con il contesto paesaggistico) e, per le buffer zone trattate nella Sezione II, alla tutela degli assi di accesso al sito. Questi contenuti sono poi stati armonizzati con gli obiettivi del Piano paesaggistico regionale e verificati con le indicazioni del Piano territoriale regionale 10
11 ..e la loro relazione con il Ppr In particolare gli obiettivi generali di tutela sono stati messi in relazione con le quattro componenti nelle quali il Ppr articola il paesaggio: componente naturalistico-ambientale componente storico-culturale componente percettivo-identitaria componente morfologico-insediativa Ogni obiettivo è stato poi declinato in sottoobiettivi che specificano i temi trattati Gli obiettivi definiti trasversali riguardano tutte e quattro le componenti del paesaggio Gli obiettivi per il sito: 11
12 Gli obiettivi per l area di protezione Gli obiettivi da perseguire nella revisione dei Prg Sotto-obiettivi: analisi, indicazioni generali e per le prescrizioni I sotto-obiettivi, riferiti alle indicazioni del Ppr, definiscono per ognuno: - le analisi e i censimenti da compiere indicando la fonte cartografica e normativa del Ppr a cui riferirsi - le indicazioni generali - le indicazioni per le prescrizioni - le indicazioni per le integrazioni ai Regolamento edilizio All interno delle analisi si evidenziano: - i censimenti di singoli manufatti o aree che hanno la funzione di mettere l accento su elementi che necessitano di essere valorizzati o riqualificati, disciplinandoli in modo specifico e puntuale negli strumenti urbanistici o edilizi - l analisi della visibilità che conduce, attraverso l individuazione dei più significativi punti belvedere e strade panoramiche, alla Carta della sensibilità visiva. Il fine di questo elaborato è individuare le parti del territorio che sono maggiormente viste da quei punti dai quali si affacciano i percorsi turistici e la maggiore fruizione. La Carta della sensibilità visiva è uno degli elementi di analisi del territorio che sarà utilizzata per attuare le scelte urbanistiche di sviluppo, ma anche di riqualificazione e di valorizzazione 12
13 Indicazioni generali e indicazioni per le prescrizioni: gradualità e contestualizzazione Le indicazioni generali e le indicazioni per le prescrizioni dovranno essere calate sulla zonizzazione dei Piani regolatori generali Le indicazioni generali hanno valenza di indirizzo e dovranno essere elaborate e introdotte, ove necessario, all interno degli strumenti urbanistici, graduandone i contenuti in funzione delle specifiche necessità di tutela, che andranno valutate in base ai risultati delle analisi paesaggistiche Il Comune, nel dare attuazione alle Linee guida mediante l adeguamento del Piano regolatore, sulla base delle proprie analisi di approfondimento modificherà, dove necessario, le proprie normative e previsioni, a partire dai contenuti delle indicazioni generali Le indicazioni per le prescrizioni costituiscono la base normativa minima da trasferire nel Piano regolatore generale Indicazioni generali e indicazioni per le prescrizioni: gradualità e contestualizzazione 13
14 I Regolamenti edilizi La Sezione IV delle Linee guida fornisce alcune indicazioni per la revisione del Regolamento Edilizio: -indica la manualistica di riferimento a disposizione realizzata da Regione, Province, GAL -propone, avvalendosi della manualistica sopra citata, un elenco sintetico di indicazioni che i Comuni rielaboreranno in base alle specificità del proprio territorio e che costituiscono i contenuti minimi dei regolamenti edilizi in adeguamento Strumenti di riferimento: buone pratiche per la pianificazione locale Le trasformazioni del territorio devono essere orientate secondo criteri di qualità paesaggistica 14
15 Strumenti di riferimento: buone pratiche per la progettazione edilizia Le trasformazioni del territorio devono essere orientate secondo criteri di qualità paesaggistica Il Regolamento di polizia rurale Questo strumento non è oggetto delle Linee Guida in modo specifico, ma è indicato un suo aggiornamento nell Obiettivo 2 Tutela dei luoghi del vino In considerazione di alcuni contenuti di carattere agricolo, in particolare per la paleria del vigneto, si è valutata la possibilità non solo di introdurre alcuni concetti nei piani regolatori e nei regolamenti edilizi ma anche di trovare una connessione con la disciplina dei regolamenti di polizia rurale 15
16 Le varianti urbanistiche di adeguamento ai PRG i contenuti e le procedure (linee guida par. 2.3 ) I contenuti le disposizioni che derivano dalla necessità di tutelare il paesaggio riconosciuto introducono numerosi elementi innovativi nei contenuti della pianificazione locale Gli aspetti connessi alla tutela del paesaggio e dell analisi paesaggistica entrano a far parte degli strumenti di indirizzo della pianificazione locale Le indagini di carattere paesaggistico coinvolgono ambiti territoriali spesso sovracomunali che rendono necessari percorsi di conoscenza condivisa e di scambio tra più soggetti istituzionali Come già per le indagini introdotte dal PAI, che ricihedono la verifica delle previsioni di piano vigente con il quadro del dissesto indagato, così l indagine paesaggistica incide sul Prgc vigenti con intenti di tutela e valorizzazione degli elementi di pregio; riqualificazione, mitigazione o, nel peggiore dei casi, rimozione per gli elementi di criticità Infine, le tematiche dell agricoltura entrano con rilievo nella pianificazione locale in quanto il paesaggio vitivinicolo e la cultura del vino sono gli elementi alla base dell eccezionale valore universale riconosciuto dall UNESCO 16
17 I contenuti I nuovi contenuti si calano nel piano locale attraverso azioni precise: a. fase di analisi 1. individuare i belvedere e le strade panoramiche più significative e disegnare la carta della sensibilità visiva 2. effettuare i censimenti con particolare attenzione ai luoghi e del vino e agli elementi detrattori 3. individuare, congiuntamente ai comuni limitrofi, Regione e Provincia, gli assi viari di accesso al sito b. fase di verifica con il Prgc e con il Regolamento edilizio vigente 1. confrontare gli esiti delle analisi svolte, le indicazioni generali e le indicazioni per le prescrizioni contenute nelle Linee Guida con gli elaborati di Prgc vigente, al fine di verificare l adeguatezza del piano o l entità delle modifiche da introdurre a livello di previsioni o di norme urbanistiche. 2. Ripensare ai contenuti del piano vigente e del regolamento edilizio alla luce delle nuove conoscenze. 3. Avviare la variante di adeguamento dello strumento urbanistico. Le procedure c. fase di adeguamento l.r.56/77 come modificata dalle l.r. 3/13 17/13 e 3/15 individua nella copianificazione la modalità principe per l approvazione degli strumenti urbanistici attraverso varianti di tipo generale, strutturale o parziali e nella conferenza di copianificazione lo strumento di confronto tra i soggetti competenti in materia di governo del territorio. Le specificità tematiche introdotte dalle Linee Guida hanno suggerito di prevedere, prima dell avvio della variante, l attivazione di Gruppi di lavoro (Tavoli di Lavoro Preliminari) finalizzati a guidare e supportare le Amministrazioni proponenti nella individuazione dei contenuti degli studi e delle procedure necessarie per la redazione ed approvazione della variante in adeguamento alla Linee Guida 17
18 TLP Comune/i, Provincia, Regione Nel corso del 1 incontro: confronto sugli aspetti salienti del territorio e dell indagine da svolgere. Regione Piemonte fornisce alle Amministrazioni Comunali le specifiche tecniche per la produzione e la consegna degli elaborati e dei relativi dati. Sezione III - Tabella sinottica per la trasposizione cartografica delle analisi paesaggistiche (pagg LG) TLP Comune/i, Provincia, Regione Relazione illustrativa: Tavole di analisi: Norme di attuazione Tavola di raffronto Inquadramento descrizione tavole schede di indagine schede di intervento Tav. Uso del suolo, Tav. Stato insediativo Tav. della Visibilità dei valori e delle interferenze Riferite alle prescrizioni derivanti dall analisi paesaggistica Che sovrappone le risultanze dell analisi paesaggistica all impianto normativo e cartografico vigente Il comune/i trasmettono in via telematica al Tavolo di lavoro Preliminare gli elaborati prodotti richiedendo la convocazione del 2 incontro 18
19 TLP Comune/i, Provincia, Regione Nel corso del 2 incontro (a 30 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da verificare in funzione dell estensione dell indagine): 1. gli enti esprimono, con un verbale, le loro valutazioni circa gli elaborati prodotti di analisi e forniscono indicazioni per il perfezionamento degli stessi 2. Condividono tipo di variante per l adeguamento del piano vigente A seconda delle problematiche scaturite a seguito dell analisi paesaggistica o in base ai contenuti che l ente vorrà introdurre nella variante, questa potrà configurarsi quale variante generale, strutturale o parziale, secondo i disposti dell art. 17 della lr 56/77. Varianti parziali di esclusiva competenza provinciale. Con un possibile supporto regionale Varianti generali o strutturali nell ambito delle Conferenze di copianificazione e valutazione La l.r. 56/77 art.14 c 3 quater > contenuto limitato contenuti minimi della variante. Relazione illustrativa. Analisi paesaggistica. Scheda quantitativa dei dati urbani (nel caso di modifiche che incidano sulla Cir). Tavola di raffronto. Tavole di piano oggetto di modifica. Testo coordinato delle NTA. Eventuali elaborati relativi al processo di VAS 19
20 Gli elementi innovativi - il ruolo centrale dell'analisi paesaggistica e conoscitiva come importante strumento per consentire di indirizzare lo sviluppo territoriale e le scelte di piano secondo principi di sostenibilità - l ampliamento del campo d'indagine all intero territorio del sito e alla sua area di protezione, per cui diventa importante avviare dei percorsi di conoscenza condivisa e di scambio tra le amministrazioni a tutti i livelli (regione, provincia e comune) - un attenzione particolare agli aspetti percettivi del paesaggio con la redazione delle analisi di visibilità e della carta della sensibilità visiva all'interno del piano regolatore - nuove progettualità finalizzate ad individuare soluzioni di riqualificazione di elementi e aree critiche, con particolare attenzione anche alla riqualificazione degli assi viari e dei percorsi di accesso al sito - introduzione, all'interno dello strumento di governo del territorio o di regolamenti comunali, anche di indicazioni su aspetti più propri dell agricoltura, partendo dal presupposto che il paesaggio vitivinicolo e la cultura del vino sono gli elementi caratterizzanti di questo territorio Perché adeguarsi alle Linee guida -il sito è patrimonio di tutti e come tale deve essere trasferito, migliorandolo dove possibile, alle generazioni future - la sua tutela è un atto di responsabilità, un preciso dovere di amministrazioni e cittadini - per tutelarlo e valorizzarlo occorre lavorare insieme perché il territorio del sito comprende 101 comuni ma è un unica entità riconosciuta patrimonio dell umanità - lavorare insieme per trovare obiettivi comuni e azioni coerenti - essere consapevoli che il paesaggio è un forte motore economico solo se non è considerato un mero oggetto da sfruttare 20
21 Suggerimenti per la redazione dell analisi di visibilità Analisi di visibilità Tecniche GIS per determinare le aree visibili da un punto (o viceversa, le aree che vedono un punto) sulla base di un modello digitale del terreno 21
22 Analisi di visibilità Analisi di visibilità 22
23 Analisi di visibilità Bacino visivo dal Belvedere di La Morra (profondità 5 km) Analisi di visibilità 23
24 Analisi di visibilità Carta della sensibilità visiva, ottenuta come sovrapposizione dei diversi bacini visivi bassa alta Analisi di visibilità Come scegliere i belvedere Belvedere attrezzati Aree attrezzate lungo itinerari panoramici Punti rilevanti lungo i percorsi panoramici individuati dal PPR Belvedere individuati dal PPR entro una fascia di almeno 5 km al di fuori del confine comunale 24
25 Analisi di visibilità Analisi di visibilità 25
26 Analisi di visibilità GRAZIE DELL ATTENZIONE 26
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