LinguaSì. Un progetto per promuovere le competenze linguistiche nella formazione professionale
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1 DIPARTIMENTO DELL EDUCAZIONE, DELLA CULTURA E DELLO SPORT (DECS), DIVISIONE DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE (DFP) - ISTITUTO UNIVERSITARIO FEDERALE PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE (IUFFP) LinguaSì Un progetto per promuovere le competenze linguistiche nella formazione professionale Sintesi a cura degli autori: Marco Badan, Luca Bonini, Regula Gnosca, Gianfranco Spinedi Maggio 2012
2 Sintesi del progetto LinguaSì 1. La problematica delle competenze linguistiche Gli studi internazionali sulle competenze linguistiche (e non solo) della popolazione adulta e dei giovani hanno fatto parecchio discutere, anche nel nostro Cantone.. In particolare, il confronto dei risultati scaturiti dai diversi rilevamenti PISA (Programme for International Student Assessment, del 2000, 2003 e 2006) mostravano come in Ticino la percentuale di allievi con scarse competenze in lettura (livello < 1 e 1) rimaneva più bassa, tranne che nel 2003, rispetto alla media svizzera. La percentuale di allievi con i punteggi elevati (livelli 4 e 5, ossia i due più alti) era invece inferiore a quella nazionale in tutti e tre i rilevamenti. Dall ultima indagine PISA (2009) è emerso un miglioramento sul piano nazionale. Va dapprima segnalato che i livelli di competenza sono stati lievemente ritoccati (da 1b e 1a fino a 6), così come i punteggi minimi per livello. Gli ideatori dell indagine stimano che il livello 2 corrisponda allo standard minimo di competenza necessario per orientarsi efficacemente nella vita quotidiana. Rispetto alla rilevazione del 2000, la Svizzera ha nettamente superato il valore medio dell OCSE, collocandosi in un gruppo di Paesi con le migliori prestazioni ed è anche tra i pochi Paesi dell OCSE ad avere ridotto in misura statisticamente significativa, tra il 2000 e il 2009, la percentuale di lettori deboli (con competenze inferiori al livello 2) e ad aver mantenuto costante la percentuale di lettori forti. E mentre nell indagine PISA 2000 il 20,4% dei giovani non raggiungeva il livello 2, in PISA 2009 questa percentuale è scesa al 16,8 %. Con tale percentuale (16,8%) la Svizzera ha una quota di lettori deboli inferiore alla media OCSE (18,8%), A livello regionale, invece, le prestazioni medie dei giovani ticinesi nella competenza di lettura sono risultate sensibilmente inferiori a quelle ottenute nella Svizzera tedesca e romanda e penalizzano pertanto il Ticino nella classifica intercantonale, ove figura quale fanalino di coda. In generale, il confronto dei risultati ticinesi con quelli del 2000 conferma una sostanziale stabilità. Fra gli altri dati significativi che si possono trovare, vi sono anche quelli riguardanti le fasce di competenza. Nella Svizzera italiana si registrano la percentuale più alta di allievi molto deboli (17%, contro una media svizzera del 14%) e quella più bassa di allievi molto competenti (4%, contro una media svizzera dell 8%). 2. Proposte d interventi Come si può constatare dai dati appena elencati 1, e che coprono quasi un decennio, le difficoltà a raggiungere competenze linguistiche almeno discrete permangono (anche se sul piano nazionale PISA 2009 ha indicato dei miglioramenti), e ancor di più proprio nel Ticino. Già a seguito dell indagine PISA 2000, del resto, il dibattito sulla necessità di promuovere le competenze linguistiche nel nostro paese si era fatto intenso e aveva portato la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE) a pubblicare nel 2003 un documento denominato «Mesures consécutives après PISA 2000». Vi erano indicati cinque campi d azione per migliorare le competenze linguistiche dei giovani in tutti gli ordini di scuola: - lo sviluppo delle competenze linguistiche deve essere differenziato sul piano didattico e metodologico in funzione dei bisogni degli allievi; 1 Le informazioni complete e i dati dettagliati sulle indagini PISA si possono trovare sul sito della Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE): Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) 1
3 - le competenze linguistiche devono essere promosse attivamente in tutte le discipline; - lo sviluppo delle competenze linguistiche deve essere svolto durante tutto il percorso formativo anche a livello secondario e post-secondario; - lo sviluppo delle competenze linguistiche non si limita unicamente alla classe ma deve essere sostenuto dalla scuola nel suo insieme promuovendo attività diversificate; - lo sviluppo delle competenze linguistiche deve beneficiare di un sostegno extra-scolastico (corsi di lingua, biblioteche, media, ecc.). Il nostro progetto si è quindi inserito in tale contesto, dal quale scaturiva la necessità di ripensare l insegnamento linguistico nei diversi gradi scolastici. In particolare ci siamo posti i seguenti e correlati interrogativi: quali sono le principali difficoltà nell ambito della lettura e della scrittura che presentano le persone in formazione? si può realizzare uno strumento per valutare non solo tali difficoltà ma anche le competenze acquisite? quali sono gli strumenti didattici più adeguati per sviluppare e rendere più efficace l insegnamento linguistico? quali sono i bisogni specifici di formazione (di base e continua) dei docenti? 3. Descrizione del progetto LinguaSì Il progetto LinguaSì è nato su un iniziativa congiunta della Divisione della formazione professionale (DFP) del Dipartimento della pubblica educazione, della cultura e dello sport (DECS) e della sezione di lingua italiana dell Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP), in collaborazione con l Ufficio della formazione professionale del Canton Grigioni. LinguaSì ha ottenuto il sostegno dell Ufficio federale della formazione e della tecnologia (UFFT) nell ambito di una serie di progetti svizzeri volti a promuovere le competenze di base, non solo linguistiche, di giovani e adulti. È partito nella seconda metà del 2008 con uno studio sulle problematiche descritte in precedenza, al quale ha fatto seguito l elaborazione di un prima fase sperimentale (avviata nell anno scolastico ), seguita da una fase di consolidamento (anno scolastico ). Sono stati coinvolti: - anno scolastico 2009/2010: 6 classi di tre sedi scolastiche (una a Poschiavo) per un totale di 73 allievi di 10 professioni diverse e 10 docenti. - anno scolastico 2010/2011: 12 classi di cinque sedi scolastiche (una a Poschiavo), per un totale di 190 allievi di 17 professioni diverse e 13 docenti. Partendo dagli interrogativi menzionati in precedenza, gli obiettivi di fondo del progetto erano: elaborare uno strumento di valutazione (test) atto a misurare le competenze in lettura e scrittura delle persone in formazione e a identificare la natura delle loro difficoltà; mettere in atto approcci didattici particolarmente adatti allo sviluppo delle competenze in lettura e scrittura, comprendenti materiali e proposte concrete per i diversi contesti della formazione professionale; Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) 2
4 definire interventi specifici per la formazione di base e continua dei docenti del settore professionale. Per raggiungere questi obiettivi il progetto, pur mantenendo una struttura generale comune, si è articolato in due sotto-progetti in funzione del curriculum di riferimento: - settore della formazione professionale di base (FB): somministrazione di un test d entrata e analisi dei risultati; definizione e attuazione delle misure d intervento nell ambito dell insegnamento della disciplina «cultura generale», in relazione con alcune materie professionali, per favorire l apprendimento in lettura e scrittura; somministrazione di un test d uscita; - settore della maturità professionale (MP): somministrazione di un test d entrata e analisi dei risultati; introduzione di un laboratorio di scrittura dove l apprendimento/insegnamento dell italiano (inteso come lingua comune) è articolato in due momenti distinti, uno con la classe intera (per le attività «tradizionali») e uno con metà classe per le attività di laboratorio (questo anche per avere una continuità con quanto si fa nel quarto anno di scuola media); somministrazione di un test d uscita. ***** Per l elaborazione dello strumento di valutazione delle competenze in lettura e scrittura (test), abbiamo preso spunto da alcuni modelli sperimentati in altri ambiti ma con alcune varianti. Il test doveva permetterci di: - indagare le diverse dimensioni legate alle competenze linguistiche relative allo scritto: frequenza di lettura; relazione con lo scritto; piacere nella lettura; strategie metacognitive; strategie di controllo della comprensione; comprensione di testi (narrativo, d uso e schematico) e scrittura; e doveva avere: - un utilità didattica: i risultati al test sono sintetizzati in tabelle di facile lettura, così che i docenti ricevano delle informazioni dettagliate sia a livello del singolo studente sia a livello di classe in modo da organizzare delle attività didattiche mirate, generali e differenziate, o, eventualmente, identificare gli studenti che necessitano di misure di sostegno specifiche. Non è questa la sede per entrare nei dettagli 2. In linea generale, possiamo affermare che lo strumento di valutazione delle competenze linguistiche ha permesso di tracciare una mappa abbastanza dettagliata delle principali caratteristiche e difficoltà riscontrate nell ambito della comprensione e della scrittura dalle persone in formazione, con alcune differenze importanti tra i due settori (FB e MP). Le difficoltà riscontrate, in particolare nella formazione di base, ci consentono anche di affermare la necessità di misure consistenti (vedi punto 4 sulle raccomandazioni). Menzioniamo già tuttavia la promozione di corsi di recupero in lingua italiana destinati non solamente alle persone di lingua madre straniera. Questi corsi, seppur previsti, non sono più stati organizzati a causa di un numero insufficiente di partecipanti, complice anche il fatto che gli stessi vengono proposti al di fuori del tempo di lavoro e di scuola. Si tratta dunque di coinvolgere maggiormente i datori di lavoro, 2 I risultati sono comunque a disposizione su richiesta (una parte sarà presentata nel corso del pomeriggio di studio dell 11 maggio 2012 presso il Centro d arti e mestieri di Bellinzona). Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) 3
5 affinché mettano a disposizione delle persone in formazione con insufficienti livelli di competenza linguistica degli spazi nel tempo di lavoro da destinare a queste attività. Vale la pena anche rilevare che sono state identificate molte differenze inter-classe, ciò che ci porta a ritenere di grande importanza la necessità di predisporre una valutazione in entrata più scrupolosa, al fine di mettere in atto delle attività didattiche mirate ad ogni esigenza. È del resto sulla base dei risultati del test che, nel nostro progetto, i docenti hanno impostato le attività didattiche durante l anno, sia nell ambito della comprensione testuale (in particolare nella formazione di base) sia nell ambito della scrittura (laboratori nei curricoli con maturità professionale). I docenti, infatti, tramite le schede collettive in cui vengono riassunti i risultati del test, hanno potuto riflettere sul livello della propria classe, sulle difficoltà e sui punti di forza presenti. Questo ha permesso di uscire dalla valutazione generica e riduttiva - che si limita a distinguere gli allievi bravi da quelli in difficoltà - e quindi di identificare in modo mirato le caratteristiche del proprio gruppo classe. Inoltre, le persone in formazione avuto a disposizione dei momenti in cui potevano riflettere sul proprio livello di competenza nell ambito della lettura e della scrittura, cosa che è stata particolarmente apprezzata, in particolare da chi frequenta la formazione di base. E i test d entrata e di uscita, pur avendo una valenza essenzialmente formativa, hanno indubbiamente permesso di aumentare la motivazione e porre l attenzione sulla necessità di migliorare le proprie competenze linguistiche. L efficacia degli interventi proposti è stata poi valutata tramite un test d uscita e un confronto con delle classi di controllo (che hanno cioè svolto il test ma senza partecipare poi al progetto). Parallelamente, è stato svolto un lavoro di accompagnamento ai docenti coinvolti nel progetto, anche con l offerta di corsi e seminari linguistici relativi ai due ambiti (comprensione e scrittura). Inoltre, tutti i materiali utilizzati e creati dagli stessi docenti, così come i risultati dei vari test e altra documentazione, venivano man mano caricati su una piattaforma (moodle), in modo che ognuno potesse essere aggiornato sugli sviluppi del progetto ma anche far capo ad esperienze degli altri colleghi e delle altre colleghe. L abbiamo definito, in generale, un approccio integrato, perché integra la conoscenza delle competenze linguistiche della classe e del singolo allievo con l elaborazione di attività didattiche mirate e con la formazione dei docenti (elaborazione di contenuti e percorsi didattici specifici e condivisione delle esperienze). ***** La fase finale del progetto (autunno 2011 primavera 2012) è stata dedicata alla valutazione del progetto (rapporto per l UFFT) e alla realizzazione di una guida didattica indirizzata ai docenti 3. È in corso di sviluppo il sito di riferimento ( dal quale sarà possibile accedere al link per svolgere il test d entrata con le classi. La guida didattica contiene anche delle proposte e delle raccomandazioni, indirizzate sia alle autorità e che ai responsabili scolastici. Le riprendiamo così come sono formulate, rinviando per gli approfondimenti alla stessa guida. 3 Anche la Guida didattica è a disposizione su richiesta (verrà distribuita alle persone che si sono iscritte al pomeriggio di studio dell 11 maggio 2012 presso il Centro d arti e mestieri di Bellinzona). Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) 4
6 4. Raccomandazioni In primo luogo ci sembra necessaria una riflessione di tipo generale, che accomuna tutti i curricoli di formazione professionale, con o senza MP. È una riflessione che nasce dai risultati del nostro test, i quali, benché indichino in linea generale una competenza maggiore dei giovani che seguono dei curricoli con MP rispetto ai loro coetanei che frequentano corsi di FB, dimostrano pure che anche nei curricoli più «alti» vi sono ampi margini di miglioramento. Ciò conferma quanto constatato anche dalle varie indagini internazionali, ossia che i bassi livelli di competenza linguistica riguardano anche, e in misura non indifferente, persone di elevata formazione scolastica. Le cause di questi bassi livelli di competenza sono senz altro molteplici e di varia natura, ma siamo certi di un fatto: leggere (nel senso di comprendere testi anche di media difficoltà) e ancor di più scrivere non sono delle competenze acquisite una volta per tutte. Sono invece competenze che vanno coltivate, attivate con regolarità e costanza. Anche a scuola. Raccomandazioni generali Prima raccomandazione: l insegnamento/apprendimento della lingua comune deve essere svolto lungo tutto il grado secondario II, con i tempi (ore-lezione) necessari e ripartiti in modo omogeneo nel corso degli anni. Un altra riguarda lo strumento di valutazione delle competenze (test): Seconda raccomandazione:: introdurre in modo generalizzato uno strumento di valutazione delle competenze in lettura e scrittura (test d entrata), per definire i profili dei singoli allievi e dei gruppi-classe e per impostare le attività didattiche in modi differenziati. 4 Raccomandazioni specifiche Due riguardano la MP e una la FB. Prima raccomandazione per la MP: introdurre in modo generalizzato i laboratori di scrittura (con metà classe) e dedicare altri «contenitori» specifici (mostre, forum, blog, ecc.) per attività linguistiche mirate con le relative e concrete situazioni comunicative. Seconda raccomandazione per la MP: sviluppare in senso interdisciplinare l insegnamento dell italiano, condividendo materiali e obiettivi delle altre discipline e attribuendo al docente di italiano (o ad alcuni docenti di italiano) un ruolo specifico di «tutor della formazione linguistica» degli allievi. Raccomandazione per la FB: gli obiettivi d italiano devono essere chiaramente definiti nelle tematiche dei Programmi di istituto delle singole sedi, ripartendoli sull arco di tutta la formazione con i tempi (ore-lezione) necessari. 4 Per avere subito i dati del test (tranne quelli per la scrittura), abbiamo sviluppato un applicazione specifica, che metteremo a disposizione dei docenti che la richiederanno. Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) 5
7 Raccomandazioni per la formazione continua dei docenti Al fine di raggiungere gli obiettivi appena espressi sotto forma di raccomandazioni, occorre in parallelo potenziare le formazione continua dei docenti. Per quanto riguarda i docenti di italiano, e in base alle esperienze fatte nel corso del progetto, pensiamo in particolare a seminari e corsi d aggiornamento sulle ultime ricerche nel campo della testualità e della grammatica, utilizzando in particolare la formula dei laboratori didattici già offerti da alcuni anni per i curricoli con MP. La ricerca, in particolare in ambito universitario, continua in effetti a proporre nuovi e interessanti approcci ai fenomeni linguistici, dai quali si possono ricavare utili indicazioni per l innovazione delle attività didattiche, come ad esempio per i criteri di valutazione della scrittura. Per i docenti di cultura generale, servono corsi centrati sulle opportunità date dalle tematiche di sviluppare determinate competenze linguistiche, sia sul versante della comprensione sia su quello della scrittura (in particolare della sua valutazione). In generale, facciamo quindi le seguenti raccomandazioni: Prima raccomandazione: va potenziata e affinata la formazione didattica nell ambito linguistico dei docenti, sia d italiano sia di cultura generale, attraverso laboratori, seminari e corsi che consentano loro di aggiornarsi sulle ultime ricerche nel campo e di produrre materiali didattici innovativi da sperimentare nelle classi. Seconda raccomandazione: per i docenti delle altre discipline e di conoscenze professionali, vanno organizzati dei corsi di sensibilizzazione sull importanza degli aspetti linguistici nella preparazione dei materiali didattici e sull uso della lingua scritta nel contesto scolastico e professionale. (Immagine di copertina: Rolando Raggenbass, Senza titolo, s.d., tecnica mista su tela, 190x120 cm, collezione privata, particolare. Tratta da: Rolando Raggenbass, Retrospettiva, Museo cantonale d Arte, Lugano, 2012). Istituto universitario federale per la formazione professionale (IUFFP) 6
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