DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO"

Transcript

1 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR TASK DELIVERABLE TITLE IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE: Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare PREPARED REVISED APPROVED AUTHORIZED PREPARATO VERIFICATO APPROVATO AUTORIZZATO Favaloro Nunzia (HPRB) Cangiano Pasquale (GRIM) DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA DATE/DATA 12/04/ /04/2016 BY THE TERMS OF THE LAW IN FORCE ON COPYRIGHT, THE REPRODUCTION, DISTRIBUTION OR USE OF THIS DOCUMENT WITHOUT SPECIFIC WRITTEN AUTHORIZATION IS STRICTLY FORBIDDEN A NORMA DELLE VIGENTI LEGGI SUI DIRITTI DI AUTORE QUESTO DOCUMENTO E' DI PROPRIETA' CIRA E NON POTRA' ESSERE UTILIZZATO, RIPRODOTTO O COMUNICATO A TERZI SENZA AUTORIZZAZIONE I

2 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: TITLE: IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE: Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare ABSTRACT: Il presente documento riporta la Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale (I2PS), emesso dalla società G.S.T., SRL (documento N RE ) AUTHORS: Favaloro Nunzia;Berruti Massimo [GST];Castellani Carlo [GST] APPROVAL REVIEWERS: APPROVER AUTHORIZATION REVIEWERS: Cangiano Pasquale AUTHORIZER Cangiano Pasquale II

3 DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF REV.: DISTRIBUTION RECORD: DEPT NAME * DEPT NAME * Gruppo Acqu Gruppo HYPROB GRIM PRPU IMPR Gruppo Propulsione Elettrica (PREL) Gruppo Metodologie e Tecnologie per la Propulsione Gruppo Impianti e Infrastrutture (IMIN) Pedata Immacolata Pascarella Ciro Salvatore Vito * PT = PARTIAL A = ALL III

4 Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale I 2 PS Relazione Tecnico-Illustrativa del Progetto Preliminare

5 REVISION HISTORY N. DATE EDITOR CHANGES CIRA-CF Rev. 2 P. 2/53

6 RE /51 RELAZIONE TECNICO ILLUSTRATIVA Nome file Codice Commessa Data 1.doc Marzo 2016 PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTO INTEGRATO DI PROPULSIONE SPAZIALE (I 2 PS) 0 02/03/16 Emesso per Progetto Preliminare Num. Data Descrizione Real. Contr App CIRA-CF Rev. 2 P. 3/53

7 RE /51 INDICE 1. PREMESSA Riferimenti normativi generali Adempimenti legislativi i del Progetto Preliminare ai sensi DPR n.207/ RELAZIONE ILLUSTRATIVA Premessa Scelte del Progetto Preliminare Descrizione delle indagini, rilievi e ricerche effettuate REQUISITI TECNICI Requisiti Dimostratori Motori Requisiti Dimostratori HYPROB/JAXA Requisiti Dimostratore Ibrido Requisiti Dimostratori Calorimetrici LCH Requisiti Dimostratori HYPROB-IMP Requisiti Strumentazione Linee Alimentazione (Prove Motori) Infrastrutture Opere Civili e Strutture Metalliche Impianto Automazione - Strumentazione Impianto Elettrico Impianto Antincendio REQUISITI LOGISTICI Zona Operativa Zona Tecnica Zona Uffici RELAZIONE TECNICA Opere Civili Fabbricato Principale Laser Room Test Fire Area Sistemazione Esterna Area Impianti Tecnologici Impianti a Servizio dei Fabbricati Impianti Tecnologici Sezioni di Impianto Impianti Elettrici Impianto Antincendio Scarico Metano da Trailer Liquefazione Metano, Stoccaggio Metano Liquido ed Evaporazione Metano Normativa Applicata 51 CIRA-CF Rev. 2 P. 4/53

8 RE /51 1. PREMESSA La presente Relazione fa riferimento ad un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I 2 PS che comprenderà gli Impianti HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP. In data 03/09/2015, con ordine N. 15-ODA-0269, il C.I.R.A. S.C.p.A CENTRO ITALIANO RICERCHE AEROSPAZIALI, commissionava alla G.S.T. S.r.l. GESTIONI SERVIZI TECNOLOGIE, la progettazione preliminare delle opere civili e degli impianti tecnologici dell Impianto HYPROB-PLUS c/o l area individuata con il n. 19 nell insediamento CIRA, con sede in Capua (CE) alla via Maiorise, snc. Veniva in seguito, in data 15/01/2016, emesso da C.I.R.A. S.C.p.A. l ordine N. 16-ODA-0011 per Ampliamento del Progetto Preliminare della Facility HYPROB-PLUS mediante l Integrazione del Test Bench. Il Progetto Preliminare è stato redatto sulla scorta delle indicazioni della committente CIRA al fine di stabilire le disposizioni architettoniche, di lay-out, impiantistiche e costruttive del Progetto Preliminare espresse dalla Committenza nel documento CIRA-CF (Specifica Tecnica) allegato alla R.d.A. 15-RDA-0154 relativa all IMPIANTO HYPROB- PLUS e nei documenti CIRA-CF (Requisiti dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) e CIRA-CF (Descrizione sommaria dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) relativi alla R.d.A. 15-R.d.A per l Impianto HYPROB-IMP. Tali Impianti saranno à dell Impianto Integrato I 2 PS e la Progettazione Preliminare consiste nei seguenti elaborati: 1. Relazione Tecnico Illustrativa del Progetto Preliminare 2. Studio di Prefattibilità Ambientale 3. Elaborati Grafici del Progetto Preliminare 3.1 Architettonico - Strutturale o Stralcio dello strumento urbanistico e localizzazione dell'intervento; o Planimetrie Catastali; o Piano quotato con indicazione zona intervento; o Planimetria Generale CIRA con indicazione zona intervento; CIRA-CF Rev. 2 P. 5/53

9 RE /51 o Planimetria Generale Area 19; o Schema Planimetrico Superfici di intervento; o Planimetria Generale Impianto e Sezioni; o Planimetria Generale fondazioni e reti servizi interrate; o Piante, Prospetti e Sezioni Fabbricati; o Relazione Preliminare Calcolo Strutturale. 3.2 Impianti Tecnologici o Dati Base del Progetto; o Schema a Blocchi o P&ID s; o Requisiti Dimostratori; o Elenco Apparecchiature; o Specifiche Apparecchiature; o Specifiche Strumenti; o Sommario Carichi Elettrici; o Schema Impianto Elettrico; o Architettura Sistema di Automazione; o Planimetria Impianto (apparecchiature e percorsi principali indicativi); o Planimetria Impianto Antincendio; o HazOp Preliminare; o Classificazione Aree ATEX Preliminare. 4. Calcolo Sommario della Spesa; 5. Cronoprogramma; 6. Quadro Economico della Spesa; 7. Capitolato Speciale Descrittivo e Prestazionale del Progetto Preliminare; 8. Prime Indicazioni e Misure Finalizzate alla Tutela della Salute e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro Riferimenti normativi generali Il Progetto Preliminare con i relativi elaborati è stato redatto sulla scorta di quanto prescritto dalle vigenti norme in materia dei lavori pubblici ed in particolare del: D.Lvo n. 163 del (G.U. n. 100 del 2 maggio 2006) Codice dei Contratti Pubblici Relativi a Lavori, Servizi e Forniture ; D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 (G.U. n. 288 del 10 dicembre 2010) CIRA-CF Rev. 2 P. 6/53

10 RE /51 Regolamento di Esecuzione ed Attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 206, n. 163, Parte II Titolo II Capo I - Sezione II Art (Progetto Preliminare). Strutture Sono state verificate le prime ipotesi sulle scelte strutturali in considerazione dell Impianto da realizzare e delle indagini geologiche rese disponibili dal CIRA e relative ad altra area dell insediamento, posta a circa 600 metri dall Area 19. Tale attività è stata attuata in conformità alle seguenti disposizioni normative: D. M Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 4 febbraio 2008 n Suppl. Ord.) Norme tecniche per le Costruzioni ; Circ n Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (G.U. 26 febbraio 2009 n. 27 Suppl. Ord.) Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme Tecniche delle Costruzioni' di cui al D.M. 14 gennaio Impianti Le ipotesi progettuali relative agli Impianti Tecnologici sono state condotte in accordo alle disposizioni normative del DM 22 gennaio 2008, n. 37, nonché di tutte le norme di settore. In materia di Prevenzioni Incendi: Ai sensi del D.P.R. 151 del e s.m.i. tenuto conto della tipologia di Impianto e dell attività svolta nonché della qualità e quantità di combustibili e comburenti presenti (cfr. dell allegato I del D.P.R. 151/11) ed alle prescrizioni contenute nelle relative norme e circolari, in fase di Progetto Definitivo la progettazione dell Impianto e del sistema antincendio dovrà essere sottoposta al locale comando dei VV.F. per il preventivo esame ed approvazione. Sicurezza e Salute dei Lavoratori La progettazione e realizzazione dell Impianto e delle Infrastrutture a supporto avverrà tenendo conto delle direttive comunitarie di prodotto, delle norme tecniche di regola CIRA-CF Rev. 2 P. 7/53

11 RE /51 dell arte e dei decreti e normative vigenti in materia ambientale (D.Lgs. 152/06) di sicurezza e salute dei lavoratori (D.Lgs. 81/08) e s.m.i.. Impatto Acustico La valutazione dell impatto acustico ambientale, ai sensi del DPCM 01/03/91 e L. 447/95 con i relativi decreti attuativi dovrà tenere conto della zonizzazione acustica del Comune di Capua e delle apparecchiature di prova installate (in particolare del dimostratore ). Lo stesso e gli eventuali apprestamenti per la sua mitigazione, se necessari, saranno valutati in esito alla documentazione CIRA che verrà allo scopo prodotta dalla stessa Committente. Autorità di Bacino Basso Volturno Il rischio di esondazioni nell area prevede che le strutture siano posizionate ad una quota di 1,5 m sul piano campagna: tale limite può essere derogato in caso di uso non continuativo e/o residenziale del manufatto. Impianto di Terra e Scariche Atmosferiche Dovrà essere predisposto un impianto di terra in conformità delle vigenti normative e verificata la necessità di un eventuale impianto protezione scariche atmosferiche a valle del quale verranno rilasciate le relative certificazioni e dichiarazioni di conformità da inoltrare con le modalità di cui all art. 2 D.P.R. 462/01 agli enti preposti (INAIL e ASL). L Impianto è considerato auto protetto. Autorizzazione per le Emissioni in Atmosfera L Impianto è provvisto di una Torcia, le cui dimensioni terranno in conto la presenza del vicino aeroporto Oreste Salomone, per la combustione delle emissioni contenti metano e di un Camino (Torcia fredda) per le emissioni di ossigeno e di protossido d azoto. In fase di Progettazione Definitiva il problema autorizzativo sarà approfondito con le Autorità competenti. Le emissioni saranno in rispetto dell art. 269 del D.Lgs. 152/06. CIRA-CF Rev. 2 P. 8/53

12 RE /51 Si rimanda al Capitolato Prestazionale ed alle Leggi e Normative vigenti per quanto altro qui non riportato Adempimenti legislativi La presente documentazione, che di seguito viene indicata a titolo non esaustivo, emessa e fornita al CIRA sarà posta a base per la redazione del Progetto Definitivo al fine di ottenere i necessari permessi ed autorizzazioni, quali: Permesso per Costruire, dall Ufficio Tecnico del Comune di Capua; Autorizzazione Sismica, dal Genio Civile di Caserta; Vigili del Fuoco. Dovranno inoltre essere ottenute tutte le autorizzazioni degli Enti Territoriali Preposti anche in relazione al controllo dei requisiti generali di sicurezza relativi alle opere, agli impianti ed alle apparecchiature oggetto di appalto e in relazione anche al preesistente realizzato nell insediamento CIRA. Tenuto conto che l installazione oggetto di intervento è da considerarsi un impianto utilizzato principalmente per fini di ricerca, sviluppo e sperimentazione ed in considerazione delle potenze termiche in gioco e del limitato periodo giornaliero di utilizzazione, la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), ai sensi del D.Lgs. 152/06 c.c.m. dal D.Lgs. 128/10 va effettuata in fase di progetto definitivo. Prime indicazioni sull impatto ambientale sono riportate nel documento Studio di Prefattibilità Ambientale. Inoltre si intendono applicabili tutte le norme tecniche specialistiche, emanate dagli opportuni organismi per il caso di specie. Ove non esista una normativa italiana, dovranno essere applicate, limitatamente ai paesi della CEE, le norme del paese di origine dell'apparecchiatura o materiale in oggetto. Per l'impiego di apparecchiature/materiali che non ricadano in nessun dei casi precedenti dovrà essere fatta specifica e preventiva richiesta scritta alla committente che si riserva la facoltà di accettare o meno. CIRA-CF Rev. 2 P. 9/53

13 RE /51 Norme non citate, vigenti o di buona pratica andranno comunque rispettate. Dovranno inoltre essere rispettate, ove applicabili, le specifiche CIRA i del Progetto Preliminare ai sensi DPR n.207/10 I documenti componenti il Progetto Preliminare sono congruenti con quanto indicato D.P.R. N.207/2010 sez. II art. 17. Le opere in argomento, più dettagliatamente descritte nei capitoli seguenti del presente documento, sono altresì illustrate nei documenti tecnici e negli elaborati grafici che, allegati alla presente, ne costituiscono parte integrante. Relazione Tecnico Illustrativa Relazioni Specialistiche Relazione geologica Studio di Prefattibilità Ambientale Elaborati Grafici del Progetto Preliminare Architettonico - Strutturale o Stralcio dello strumento urbanistico e localizzazione dell'intervento Nome File RE RE LA o Planimetrie Catastali LA o Piano Quotato con indicazione zona intervento LA o Planimetria Generale CIRA con indicazione zona intervento LA o Planimetria Generale Area LA o Schema Planimetrico Superfici di intervento LA o Planimetria Generale Impianto e Sezioni LA o Planimetria Generale fondazioni e reti servizi interrate LA o Piante, Prospetti e Sezioni Fabbricati LA o Relazione Preliminare Calcolo Strutturale CN Impianti Tecnologici o Dati Base del Progetto BDD o Schema a Blocchi PFD o P&ID s Sezione Ossigeno Run Tank Sezione Metano Run Tank Sezione Azoto/Ossigeno Stoccaggi Sezione Metano K.O. Drum e Vent Sezione Comune Liquefattore Metano PID PID PID PID PID Note A cura CIRA CIRA-CF Rev. 2 P. 10/53

14 RE /51 Sezione Metano Stoccaggio e Catch Tank Sezione Comune Torcia Calda e Fredda HYPROB-IMP PID PID PID o Requisiti Dimostratori BAL /02/03 o Elenco Apparecchiature EL o Specifiche Apparecchiature Serbatoio Stoccaggio LN2 Serbatoio Stoccaggio LOX Catch Tank LCH4 Storage Tank LCH4 Run Tank LOX Run Tank CH4 Serbatoio Stoccaggio N2 HP K.O. Drum Metano Serbatoio Acqua Demi DS DS DS DS DS DS DS DS DS Evaporatore ad Aria LCH4 per Fase di Shut Down DS Evaporatore ad Aria LCH4 per Pilota Torcia DS Riscaldatore ad Aria GN DS Evaporatore ad Aria LN2 HP DS Evaporatore ad Aria LOX/LN2O per Fase di Shut Down DS Filtro Acqua Demi DS Filtro Azoto DS Torcia DS Pompa LN DS Package di Condensazione GCH DS o Specifiche Strumenti DS o Sommario Carichi Elettrici BAL o Schema Impianto Elettrico MDW o Architettura Sistema di Automazione DW o Planimetria Impianto (apparecchiature e percorsi principali indicativi) LA o Planimetria Impianto Antincendio LA o HazOp Preliminare RT o Classificazione Aree ATEX Preliminare LA Calcolo Sommario della Spesa o Apparecchiature MTO o Lavori Civili MTO o Lavori Meccanici MTO o Lavori Elettrici MTO o Strumentazione - Automazione MTO o Compenso per Prestazioni Professionali CMB o Oneri per la Sicurezza CMB CIRA-CF Rev. 2 P. 11/53

15 RE /51 Cronoprogramma Quadro Economico della Spesa Capitolato Speciale Descrittivo e Prestazionale del Progetto Preliminare; Prime Indicazioni e Misure Finalizzate alla Tutela della Salute e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro PL BGT CM PP CIRA-CF Rev. 2 P. 12/53

16 RE /51 2. RELAZIONE ILLUSTRATIVA 2.1. Premessa Il CIRA ha avviato lo sviluppo del programma HYPROB, nell ambito del più ampio programma di Propulsori Aerospaziali. Per poter sviluppare e consolidare le proprie capacità sistemistiche e tecnologiche nell ambito della propulsione a razzo, con specifico riferimento alla tecnologia a ossigeno e metano liquidi (LOX/LCH 4 ) e ossigeno e metano gassosi (GOX/GCH 4 ), il CIRA intende dotarsi di infrastrutture dedicate a tale scopo. Tale struttura sarà in grado di permettere la configurazione per test di motori ibridi con ossidante N 2 O liquido. Pertanto, all'interno del proprio comprensorio, il CIRA intende realizzare un Impianto Integrato di Propulsione Spaziale abbreviato in I 2 PS che comprende un Impianto di Prova HYPROB-PLUS ed un Impianto di Prova HYPROB-IMP. L I 2 PS sarà dotato di tutti gli impianti tecnologici a servizio delle attività che dovranno svolgersi nell area individuata. La progettazione preliminare è circoscritta all area individuata ed ha come obiettivo la realizzazione dei nuovi manufatti necessari ad accogliere l impiantistica dei nuovi Impianti di Prova HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP Scelte del Progetto Preliminare Nell isola individuata per la realizzazione dell Impianto I 2 PS in parola è previsto anche il futuro insediamento dell Impianto per il Vuoto, denominato Large Scale Vacuum Chamber (LSVC), escluso dal presente intervento. L intervento prevede sostanzialmente, dal punto di vista logistico, di modalità di utilizzo previsto e di aspetti di sicurezza, la suddivisione nelle seguenti zone (si veda per dettagli il capitolo 4): Zona Operativa; CIRA-CF Rev. 2 P. 13/53

17 RE /51 Zona Tecnica; Zona Uffici. Relativamente al Fabbricato principale, il manufatto è costituito da un locale ed un open space destinati ad ufficio e sala riunioni ed una Control Room per gli Impianti HYPROB- PLUS ed HYPROB-IMP. E stato inoltre previsto un Locale Tecnico ed un Sala Integrazione. Nell ambito dell Area 19 è prevista la suddivisione dell Impianto nelle seguenti aree: Area Trailer e Cisterne per scarico metano gassoso ad alta pressione, ossigeno liquido, azoto liquido, N 2 O liquido; Area Serbatoi e Stoccaggi con stoccaggio criogenico di ossigeno ed azoto liquido, azoto gassoso ad alta pressione, acqua demineralizzata, che verrà descritta in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; Area Impianti Tecnologici che includono tutte le apparecchiature ed i sistemi dei due Impianti che verranno descritti in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; Area di Prova con i Run Tank LOX e Metano ed i Dimostratori HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP collocati in due locali separati Test Fire che ospitano i Test Bench per le prove, che verrà descritta in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; a ridosso del locale Test Fire di HYPROB-IMP è situato il Fabbricato per il Laboratorio di Diagnostica (Laser Room); Area Torcia e Camino con il Catch Tank, la Torcia ed il Camino ossigeno ed N 2 O, che verrà descritta in dettaglio al successivo capitolo 5, paragrafo 5.2; La zona destinata a stoccaggio, impianti tecnologici, torcia e prove sarà completamente delimitata da recinzione e sarà accessibile da un cancello scorrevole manuale da una parte e da un cancello automatico dall altra; è inoltre previsto un accesso controllato con cancello automatico. Sono inoltre previsti per la completa funzionalità del lotto le seguenti opere: Sistemazioni esterne (pavimentazioni, verde, illuminazione); CIRA-CF Rev. 2 P. 14/53

18 RE /51 Completamento dei marciapiedi; Opere primarie (fognatura acque bianche e nere, impianto di prima pioggia); Sistemazione delle aree destinate alle prove ed agli stoccaggi; Impianto antincendio; Pipe-Rack per il passaggio tubazioni e cavidotti. La Progettazione Preliminare comprende tutte le opere civili infrastrutturali ed impiantistiche per la completa operatività dell Impianto I 2 PS. Resta esclusa la progettazione relativa all Impianto LSVC, compresa l area ad esso destinata. Il piazzale e le strade interne al lotto di intervento consentono lo svolgimento di tutte le attività previste. Sono state individuate tutte le possibili interferenze tra le infrastrutture esistenti e le opere di nuova realizzazione. Nell ambito del riassetto delle sistemazioni esterne saranno effettuate tutte le modifiche alle aree carrabili di transito e di parcheggio con relativa segnaletica orizzontale e verticale, ai percorsi pedonali (marciapiedi, rampe per i diversamente abili, cordolature, etc.) Descrizione delle indagini, rilievi e ricerche effettuate Nella fase di progettazione preliminare sono stati indicati dal CIRA i seguenti punti di consegna così come riportati nella planimetria allegata (cfr. Planimetria Generale Impianto e Sezioni LA ): Antincendio, acqua industriale, aria strumenti, aria servizi, acqua surriscaldata e refrigerata, acqua potabile; Acqua demi; Energia elettrica B.T. per illuminazione e forza motrice; Fogna bianca e fogna nera. CIRA-CF Rev. 2 P. 15/53

19 RE /51 Non tutti i servizi sopra indicati potrebbero essere utilizzati dagli Impianti HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP. Anche per l andamento plano altimetrico del lotto di intervento si è fatto riferimento al Piano Quotato con indicazione zona intervento LA trasmesso dal CIRA. La compatibilità urbanistica (Comune di Capua) e quella idrogeologica (Autorità di Bacino dei fiumi Liri, Garigliano e Volturno) sono state già verificate dal CIRA. CIRA-CF Rev. 2 P. 16/53

20 RE /51 3. REQUISITI TECNICI 3.1. Requisiti Dimostratori Motori I requisiti elencati nel presente paragrafo sono quelli descritti nei documenti CIRA-CF (Specifica Tecnica Impianto HYPROB-PLUS) e nei documenti CIRA-CF (Requisiti preliminari dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) e CIRA-CF (Descrizione sommaria dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale) confermati con qualche modifica e precisazione durante il Kick-off Meeting del 16/09/2015, incontri successivi ed il Kick-off Meeting del 22/01/2016. In particolare saranno presi in considerazione i seguenti dimostratori utilizzanti LOX - LCH4/GCH4: Dimostratore HYPROB rigenerativo LOX/LCH 4 (il Dimostratore funziona anche in modalità LOX/GCH 4 raffreddato con acqua) Dimostratore Pressure Fed Chamber JAXA LOX/LCH 4 (il Dimostratore funziona anche in modalità LOX/GCH 4 raffreddato con LCH 4 ) Tenendo conto anche dei requisiti dei Dimostratori Ibridi utilizzanti LN 2 O. Verranno infine presi in considerazione i Dimostratori HYPROB-IMP utilizzanti LOX/GOX LCH 4 /GCH 4 LN 2 O. I test article di HYPROB-IMP sono rappresentativi di piccole camere di combustione dotate di un numero limitato di iniettori. Queste camere saranno capaci di sostenere pressioni sino a 7MPa con spinte prodotte, dal sistema motore, non superiori a 6kN. A supporto di ciò, è prevista la realizzazione di un Area Assemblaggio e Integrazione e di una Sala Laser. In questo modo, saranno disponibili infrastrutture e capacità sperimentali. Al CIRA sarà inoltre eseguita l attività di ricerca su camere di combustione di propulsori a ibridi utilizzanti LN 2 O. CIRA-CF Rev. 2 P. 17/53

21 RE /51 Sempre in area HYPROB-IMP verranno presi in considerazione i seguenti Dimostratori Calorimetrici LCH4: MTP HYPROB Per quanto riguarda lo scopo del lavoro dell Appaltatore, il Dimostratore (Test Article) così come la Torcia di accensione motore saranno a carico di CIRA, mentre il Test Stand sarà oggetto della fornitura Requisiti Dimostratori HYPROB/JAXA Requisiti Linea Alimentazione Metano Parametro Requisito con LCH 4 HYPROB Requisito con LCH 4 JAXA Requisito con GCH 4 HYPROB Requisito con GCH 4 JAXA Requisito per prove con GN 2 Pressione di metano all I/F con Test article (bar) max Temperatura metano all I/F con Test article (K) Portata metano al Test article (kg/s) (A) 5 (B) 10 (C) 2 7,5 3 Minima durata di prova con pressione, temperatura e portata sopraindicate (s) (A) Note: (A) (B) In aggiunta: La linea metano dell Impianto deve garantire la regolazione di portata in modo automatico (con tolleranza +/-TBD %), in rispetto della pressione del Run Tank, operando la valvola di controllo linea CH 4 secondo una legge teorica di apertura prestabilita da correggere in base ai risultati delle prime prove. Portata massima combusta nel Test Article: 2,35 Kg/s LCH 4, a cui corrisponde una portata massima di 8,0 Kg/s LOX. La portata restante non è combusta. CIRA-CF Rev. 2 P. 18/53

22 RE /51 In caso di utilizzo LCH 4, la linea metano dell Impianto deve prevedere il chill down della linea ingresso metano per garantire la fase liquida del metano fino all I/F con Test article all inizio della prova. A tale scopo occorre verificare il quantitativo necessario per il chill down e le modalità di alimentazione e recupero del relativo metano liquido ( Catch Tank ). L Impianto deve garantire il flussaggio indipendente della linea alimentazione metano con azoto gassoso ad alta e bassa pressione. Il progetto delle linee deve garantire l assenza di sezioni/curvature/punti bassi difficili per lavaggio, asciugatura e flussaggi. Ove ciò non sia possibile occorre prevedere punti di spurgo. La possibilità di raffreddamento deve essere sempre garantita da una linea di acqua demineralizzata con una portata di 20 kg/s con pressione minima all interfaccia di 200 bar. Requisiti Linea Alimentazione Ossigeno Parametro Requisito con LOX HYPROB Requisito con LOX JAXA Pressione di ossigeno all I/F con Test article (bar) Temperatura ossigeno all I/F con Test article (K) Portata ossigeno al Test article (kg/s) (A) 8 24 Minima durata di prova con pressione, temperatura e portata sopraindicate (s) (A) Note: (A) In aggiunta: La linea ossigeno dell Impianto deve garantire la regolazione di portata in modo automatico (con tolleranza +/-TBD %), in rispetto della pressione del Run Tank, operando la valvola di controllo linea LOX secondo una legge teorica di apertura prestabilita da correggere in base ai risultati delle prime prove. La linea ossigeno dell Impianto deve prevedere il chill down della linea ingresso ossigeno per garantire la fase liquida dell ossigeno fino all I/F con Test Article all inizio della prova. A tale scopo occorre verificare il quantitativo necessario per il chill down. Il progetto delle linee deve garantire l assenza di sezioni/curvature/punti bassi difficili per lavaggio, asciugatura e flussaggi. Ove ciò non sia possibile occorre prevedere punti di spurgo. CIRA-CF Rev. 2 P. 19/53

23 RE /51 Requisiti Linea Drain CH 4 Il progetto dell Impianto deve prevedere una linea di drain dal Test Article, nei casi di utilizzo dei dimostratori LOX/LCH 4 HYPROB e JAXA, progettata per utilizzo nelle seguenti condizioni che si verificheranno successivamente durante una singola prova: 1. GCH 4 in uscita del Test Article (ingresso linea drain) con pressione fino a 160 Bar, temperatura 300 K e portata fino a 2 kg/s, 70 s max. 2. LCH 4 in uscita del Test Article (ingresso linea drain) con pressione fino a 160 Bar, temperatura 110 K e portata fino a 5 kg/s, 10 s max. 3. GCH 4 in uscita del test article (ingresso linea drain) con pressione fino a 100 Bar, temperatura 200 K e portata fino a 5 kg/s, 30 s max. Le condizioni 1 e 3 (drain metano gassoso) sono alternative (rispettivamente per i dimostratori HYPROB e JAXA. La condizione 2 (drain metano liquido) può ripetersi allo start-up e allo shut-down. Per un totale di 250 Kg max GCH 4 /LCH 4 da smaltire per ciascuna prova. L impianto deve garantire il flussaggio indipendente della linea di drain con azoto gassoso. La linea di drain deve garantire, durante tutta la prova, il mantenimento di condizioni di contropressione all uscita tali da non alterare le condizioni di portata di drain in uscita che viene gestita tramite orifizi fissi nel Test Article. A tale riguardo si potrà valutare l opportunità di gestire tale portata con una valvola regolatrice lato impianto o tramite comunque il mantenimento di condizioni di bassa pressione costante in uscita. Telemetria La Telemetria del Test Article relativamente al DAS dovrà prevedere: 52 Trasduttori di Pressione 26 Trasduttori di Temperatura 6 Misuratori di Portata (LOX/GOX/LCH 4 /GCH 4 /LN 2 /GN 2 ) Requisiti di Spinta Banco Il Banco di Spinta dovrà essere dimensionato per valori massimi di spinta compresi tra 20 e 100 kn. Anche la strumentazione di misura (Cella di Carico) dovrà essere adeguata. Torcia di Accensione Motore L impianto di prova deve essere in grado di alimentare in modo sicuro la torcia di accensione con propellente gassoso (metano-ossigeno) e la candela elettrica per lo startup. CIRA-CF Rev. 2 P. 20/53

24 RE /51 La pressione massima di esercizio dei propellenti sarà di 40 barg all interfaccia. Il flusso totale GOX/GCH4 sarà di 55 g/s (±5%) con un MR di 1,6 (±5%). I propellenti dovranno essere forniti a temperatura ambiente. La linea di accensione torcia dovrà essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato, in particolare gestita dal PLC di sicurezza che garantisca la sua piena funzionalità in sicurezza Requisiti Dimostratore Ibrido Requisiti di Prova Il Dimostratore Ibrido è alimentato con N 2 O liquido preventivamente caricato nel Run Tank Ossidante. Per il riempimento del Run Tank con N 2 O si possono esaminare in alternativa le seguenti modalità di riempimento: da pacchi bombole (N 2 O in condizioni di Gas liquefatto a temperatura ambiente ed in pressione); da Carro Cisterna (N 2 O Liquido Refrigerato a bassa pressione); una volta riempito il Run Tank verrà riportato a temperatura ambiente e l N2O raggiungerà l equilibrio in condizioni di liquido a temperatura ambiente ed alla pressione di vapore (circa 50 bar). Durante il test con N 2 O la sezione metano dell impianto rimane inutilizzata. Si mantiene solo la parte relativa al circuito accenditore alimentata con una bombola di Ossigeno Gassoso ed una di Metano Gassoso. Le condizioni di alimentazione N 2 O richiesta sono le seguenti: Inoltre: Test a Max Thrust Pressione (bar) 65 Temperatura ( C) (max min) Portata (kg/s) 11 La temperatura massima di 25 C deve essere garantita per assicurare le condizioni di sicurezza nell utilizzo di N 2 O. Il quantitativo massimo richiesto per singola prova è 840 Kg N 2 O. CIRA-CF Rev. 2 P. 21/53

25 RE /51 L impianto deve garantire la possibilità di flussaggio della linea N 2 O con GN 2 gassoso. La linea N2O deve garantire l assenza di tratti curvi e giunti che possano essere punti critici per l attivazione della dissociazione esotermica del N 2 O. Telemetria La Telemetria del Test Article relativamente al DAS dovrà prevedere almeno la seguente tipologia di sensori: Trasduttori di Pressione Trasduttori di Temperatura Accelerometri Strain gages SP (acronimo) UTS (acronimo) Requisiti di Spinta Banco Ai fini della progettazione di un idoneo banco di spinta sono da considerarsi i seguenti valori massimi. Anche la strumentazione di misura (Cella di Carico) dovrà essere adeguata. Dimostratore Ibrido 30 kn Requisiti Dimostratori Calorimetrici LCH4 La configurazione dei dimostratori, posizionati in area HYPROB-IMP, prevede un ingresso ed un uscita del fluido in prova (GCH 4 /LCH 4 ). Requisiti MTP HYPROB Fluido di Prova Pressione di alimentazione Portata LCH4 LCH4 150 Bar Max regolabile tra 60 e 150 bar Regolabile tra 20 e 40 gr/s 60 gr/s max CIRA-CF Rev. 2 P. 22/53

26 RE /51 Temperatura fluido in ingresso durante la prova Temperatura max fluido in uscita durante la prova Durata fase di stabilizzazione termica Durata massima di prova Temperatura fluido in uscita durante la prova (CH4 vaporizza nel Test Article) Potenza alimentazione elettrica Tensione Alimentazione Elettrica Sezione condotto Dimensione Peso 120 K 330 K s 20 s 500 K 20 kw 220 VDC 1 x 3 mm L 300 mm 10 kg L Impianto deve prevedere la possibilità di flussaggio con GN 2 ad inizio e fine prova. Il Test Article verrà posto sopra un banco con guide atte a consentirne la dilatazione termica. Per le prove sui dimostratori calorimetrici sono richiesti i seguenti sensori lato impianto: Misurazione portata, pressione e temperatura del fluido in ingresso Misurazione pressione e temperatura del fluido in uscita Requisiti Dimostratori HYPROB-IMP L obiettivo strategico dell Impianto HYPROB-IMP è la realizzazione di un Test Bench idoneo all esecuzione ed al controllo di prove su test articles rappresentativi di piccole camere di combustione alimentate con OX/CH 4 in fase liquida o gassosa, e dotati di un numero limitato di iniettori. Queste camere saranno capaci di sostenere pressioni sino a 7MPa con spinte prodotte, dal sistema motore, non superiori a 6kN. A supporto di ciò, è prevista la realizzazione di un Area Assemblaggio e Integrazione e di una Sala Laser. In questo modo, saranno disponibili infrastrutture e capacità sperimentali per realizzare attività di ricerca su camere di combustione di propulsori a liquido ed ibridi. A tal proposito si prevedrà l utilizzo di N 2 O come fluido operativo per CIRA-CF Rev. 2 P. 23/53

27 RE /51 motori a propulsione ibrida sfruttando le capacità operative dell impianto HYPROB-PLUS. Il tutto verrà supportato da tecniche di diagnostica avanzata già presenti al CIRA o da sviluppare in loco. Nello specifico, l Impianto permetterà di investigare gli aspetti più critici del design di motori spaziali e di sviluppare e rafforzare tecniche diagnostiche innovative. Durata Prova La durata massima di prova sarà di 30 s eseguita alla portata massima di propellenti. Una durata maggiore di prova sarà possibile adoperando portate minori di flusso di massa. La durata massima del test sarà collegata alla restante quantità di propellente stoccato ed alla portata massica scelta. Massima Portata di Ossigeno L'impianto di prova deve essere in grado di garantire per l O2: 1.5 kg/s ±10%, sia per la fase liquida che gassosa. Massima Portata di N2O Per l LN2O si sfrutterà il run tank e le linee dell LOX. In tal senso, la massima portata di N2O sarà calcolata dal dimensionamento del suddetto sistema. Portata di Metano L'impianto di prova deve essere in grado di garantire per l LCH 4 : 0.5 kg/s ±10% sia per la fase liquida che gassosa. L'impianto di prova deve essere in grado di coprire il seguente range di flusso di massa di CH4: g/s ±10% per la fase liquida in modo da garantire il test dei dimostratoro MTP-like. Il range g/s ±10% va coperto sia per la fase liquida che gassosa. Massima Pressione all Interfaccia del TA L Impianto di prova deve essere in grado di operare Test Articles con pressioni massime in camera di 70 barg per test a fuoco. Per soddisfare le esigenze degli MTP-like breadboard ed altri dimostratori, si dovranno garantire: LOX: LCH 4 : Almeno 105 barg Almeno 150 barg CIRA-CF Rev. 2 P. 24/53

28 RE /51 Quantità di Stoccaggio Considerando le portate massime, la quantità di stoccaggio totale, con relativi margini, deve essere sufficiente ad eseguire 3 prove, senza necessità di riempimento dei serbatoi. Sistema di Raffreddamento del TA Dovrà essere progettato un adeguato sistema ad acqua demineralizzata per il raffreddamento degli interi articoli di prova durante gli spari. Il suo dimensionamento dovrà prendere in considerazione il tempo massimo di sparo e la potenza generata. Una prima valutazione per la progettazione di tale sistema, da verificare nelle fasi successive, ha prodotto le seguenti specifiche: Pressione di stoccaggio: fino a 200 bar (TBC); Portata massica: da 2 a 22 kg / s +/- 10% (TBC); Tempo operativo: fino a 90 s (TBC). La portata di massa deve essere controllata in modo dinamico. È stato valutato un volume totale di stoccaggio di 4000 l +/- 5% (TBC). In ogni caso, il dimensionamento di questo sistema prenderà in considerazione il tempo operativo del banco di prova così come definito in "Durata prova". Raffreddamento Finestre ad N2 L'impianto HYPROB-IMP sarà dotato di una linea di alimentazione ad azoto gassoso ad alta pressione per il raffreddamento dei vetri ottici dei futuri articoli di prova finestrati. Questa linea deve essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato. Una valutazione preliminare, da verificare nelle fasi successive, di tale sistema è stata effettuata al fine di garantire delle specifiche tecniche: Portata: da 10 a 150 g/s +/-10% del valore misurato; Pressione di lavoro: da 30 a 85 barg; Tempo di lavoro: sino a 45 s (da T0-5s a T0+40s dovet0 è il tempo di accensione). Questa linea deve essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato, in particolare gestita da un PLC che garantisce la sua piena funzionalità in sicurezza. La soluzione adottata dovrà garantire un controllo dinamico, durante la prova, del flusso di massa di N2. La soluzione adottata (linea di alimentazione o pacco bombole) sarà ottimizzata in funzione della quantità di stoccaggio necessaria e del costo previsto. CIRA-CF Rev. 2 P. 25/53

29 RE /51 Torcia di Accensione Motore L impianto di prova deve essere in grado di alimentare in modo sicuro la torcia di accensione con propellente gassoso (metano-ossigeno) e la candela elettrica per lo startup. La pressione massima di esercizio dei propellenti sarà di 40 barg all interfaccia. Il flusso di metano minimo sarà di 5 g / s, il flusso di ossigeno minimo sarà di 10 g / s. I propellenti dovranno essere forniti a temperatura ambiente. La linea di accensione torcia dovrà essere pienamente integrata nel sistema di gestione e controllo automatizzato, in particolare gestita dal PLC di sicurezza che garantisca la sua piena funzionalità in sicurezza. Requisiti di Spinta Banco Il Banco di Spinta dovrà essere dimensionato per palori massimi di spinta di 6 kn ±10%. Anche la strumentazione di misura (Cella di arico) dovrà essere adeguata. Altri Requisiti La Test Cell sarà alimentata con azoto ad alta pressione per i test finali di tenuta sui dimostratori. Dovrà essere previsto un sistema di raffreddamento per gli accessi ottici con azoto in accordo alle richieste del documento CIRA-CF (Requisiti dell'impianto Integrato di Propulsione Spaziale). Sarà necessaria una linea per i test di tenuta in pressione nella Sala Assemblaggio del Fabbricato Principale. Dovrà essere previsto in Sala Laser un sistema di aspirazione dei fumi per permettere i test su di un bruciatore. Nella pagina seguente vengono sintetizzati gli inviluppi operativi dell Impianto per permettere il testing dei Test Bench per prove di fuoco. CIRA-CF Rev. 2 P. 26/53

30 RE /51 CIRA-CF Rev. 2 P. 27/53

31 RE / Requisiti Strumentazione Linee Alimentazione (Prove Motori) Di seguito vengono riportati i requisiti relativi alla strumentazione per le linee di alimentazione alle Test Cell : Le linee di alimentazione CH 4 e OX/N 2 O devono prevedere flussimetri idonei alla misura delle portate con i differenti fluidi di prova previsti (LOX/LN 2 O, GOX, LCH 4, GCH 4, GN 2 ) e differenti valori (come da tabelle precedenti). In particolare le linee di alimentazione devono prevedere flussimetri atti a misurare portate sia con gas (GCH 4 /GOX/GN 2 ) che fluidi criogenici (LCH 4 /LOX/LN 2 O). Le linee dell Impianto devono prevedere la misura delle portate e delle pressioni e temperature di alimentazione dei fluidi di prova all ingresso del Test Article. La linea di Drain CH 4 deve prevedere la misura della portata drenata. CIRA si riserva di indicare ulteriori punti di misura di pressione e temperature sulle linee di alimentazione, in aggiunta a quelli di processo dell impianto, per consentire la correlazione del modello fluidico della linea durante la fase di Commissioning. Per la misurazione della portata di fluidi criogenici dovranno essere utilizzati misuratori di portata di tipo massico coriolis per garantire una precisione adeguata Infrastrutture Tutte le Infrastrutture dovranno essere conformi alle normative vigenti in termini di sicurezza e tutela sul lavoro. Le principali Infrastrutture che faranno parte dell Impianto saranno in particolare: Opere Civili e Strutture Metalliche, Impianti Elettrici, Impianti Antincendio Opere Civili e Strutture Metalliche Le Opere Civili richieste per la realizzazione del nuovo Impianto saranno limitate a: Opere di scavo, di sbancamento e di rinterro varie, finalizzate alla realizzazione delle nuove strutture; CIRA-CF Rev. 2 P. 28/53

32 RE /51 Opere di demolizione varie, se necessarie, finalizzate alla realizzazione delle nuove strutture; Opere di pavimentazione area di impianto; Opere fognarie e di raccolta acque piovane; Nuovo Edificio contenente Sala Controllo, Quadri Elettrici, Uffici, Locale Tecnico- Sala Integrazione per un totale di circa 400 metri quadrati; Nuovo Edificio contenente Laser Room (Laboratorio di Diagnostica), Spogliatoi e Servizi, Sala DAS; Pipe Rack di collegamento con fondazioni in cemento armato ed opere in elevazione, opere per condotte passacavi strumentazione ed elettrici; Due locali separati Test Fire che ospitano i Test Bench HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP per le prove; Condotte di passaggio cavi di potenza e per alimentazioni utenze (es. DAS, ecc.); Fondazioni dirette per le apparecchiature; Carpenteria metallica con scale e passerelle per accesso ai serbatoi; Altre opere e lavorazioni minori quali supporti tubazioni e strumentazione, ecc. Le Opere Civili saranno eseguite con l osservanza di tutte le leggi e regolamenti applicabili per i Lavori di cui sopra Impianto Automazione - Strumentazione Nella Sala Controllo, localizzata nel Nuovo Edificio, saranno alloggiati i sistemi di controllo (DCS) e di sicurezza (PLC) con le relative interfacce operatore, sarà inoltre prevista la postazione operatore per il DAS (a cura CIRA) per l acquisizione delle misure di spinta, pressioni e temperature provenienti dal Test Article. Tutta la Strumentazione di Campo verrà collegata al DCS ed al PLC mediante cavi schermati posati come quelli Elettrici. Tutta la strumentazione dell Impianto installata in campo sarà adatta alla ZONA 1 ATEX. Data la presenza di metano, il gruppo sarà IIA con classe di temperatura T2. CIRA-CF Rev. 2 P. 29/53

33 RE / Impianto Elettrico Dalla Cabina 4 sarà prevista l alimentazione elettrica a V c.a. del Quadro Generale I 2 PS (HYPROB-PLUS/HYPROB-IMP). Un Sotto quadro d Impianto HYPROB- PLUS alimenterà le utenze che sono principalmente le pompe LN 2, le prese trailer e le pompe di aggottamento. Un Sottoquadro d Impianto HYPROB-IMP alimenterà le utenze a servizio dello stesso, tra cui le resistenze elettriche dei Dimostratori MTP. Inoltre un Sottoquadro in Sala Controllo alimenterà sia i servizi del Fabbricato Uffici/Sala Controllo, sia i servizi del Fabbricato Laser Room, sia il quadro carichi critici ed il gruppo di continuità (UPS) necessario per alimentare i cabinet DCS e PLC e il DAS fornito da CIRA. Nei loro percorsi principali i cavi saranno generalmente posati entro passerelle a traversini e/o preforate complete di coperchio o in cavidotti interrati, mentre gli stacchi alle singole utenze saranno realizzati con tubi in acciaio zincato. I tratti terminali alle utenze motrici e colonnine di comando saranno protetti tramite tubazione in acciaio spiralato flessibile, rivestito con guaina in PVC e provvisto di raccorderie atte a garantire un grado di protezione non inferiore a IP 65. Sarà prevista una maglia generale di terra e le apparecchiature saranno direttamente o indirettamente ad essa collegate. Per tutto lo sviluppo dei nuovi percorsi cavi sarà posata una corda di rame collegata alle estremità all impianto di terra locale (Cabina 4). La protezione contro le scariche atmosferiche verrà realizzata in accordo alle prescrizioni indicate dalle Norme CEI Impianto Antincendio L Impianto Antincendio prevederà dei sistemi di sprinkler con valvola a diluvio e delle manichette. L Impianto Antincendio risponderà alla normativa vigente dei Vigili del Fuoco per l esercizio con metano gassoso e liquido ed alle prescrizione della Società Assicuratrice. La normativa vigente relativa alle Norme di Sicurezza Antincendio per il Trasporto, la Distribuzione, l Accumulo e l Utilizzazione del Gas Naturale con densità non superiore a 0,8 sarà quella del DM 16/11/1999 e precedente DM 24/11/1984. In base alla suddetta normativa, la distanza di sicurezza interna (distanza tra i vari elementi pericolosi) deve essere maggiore di 15 m (per i depositi ad alta pressione) e 10 m (per i depositi a media pressione) e la distanza di protezione (distanza tra elemento pericoloso e recinzione) deve essere maggiore di 10 m. CIRA-CF Rev. 2 P. 30/53

34 RE /51 Saranno previste inoltre manichette di tipo e numero adeguato in accordo alla normativa vigente. CIRA-CF Rev. 2 P. 31/53

35 RE /51 4. REQUISITI LOGISTICI Come già accennato, le caratteristiche tecniche degli Impianti di Prova HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP, le modalità di utilizzo previsto e gli aspetti di sicurezza da considerare conducono ad una suddivisione degli ambienti necessari in tre zone: 1. Zona Operativa; 2. Zona Tecnica; 3. Zona Uffici Zona Operativa La zona operativa è il cuore impiantistico ed operativo dell Impianto I 2 PS e costituisce la parte fondamentale della sperimentazione propriamente detta. Essa è schematicamente divisa in varie aree di Impianto, di prova e di controllo che vengono di seguito elencate: Area Trailer e Cisterne per scarico metano gassoso ad alta pressione, ossigeno liquido, azoto liquido, N 2 O liquido; Area Serbatoi e Stoccaggi con stoccaggio criogenico di ossigeno ed azoto liquido, azoto gassoso ad alta pressione, acqua demineralizzata; Area Impianti Tecnologici che includono tutte le apparecchiature ed i sistemi dei due Impianti; Area di Prova con i Run Tank LOX e Metano ed i Dimostratori collocati nelle Test Fire aree per HYPROB-PLUS ed HYPROB-IMP; Area Torcia e Camino con il Catch Tank, la Torcia ed il Camino ossigeno ed N2O; Control Room, situata nel Fabbricato, che alloggia i Sistemi di Automazione (DCS e PLC) e l interfaccia operatore del Sistema di Acquisizione Dati (DAS) oltre ai Quadri Elettrici e all UPS; Laser Room (Laboratorio di Diagnostica) per i Dimostratori HYPROB-IMP, situata a ridosso del locale Test Fire HYPROB-IMP. CIRA-CF Rev. 2 P. 32/53

36 RE /51 L ubicazione della Control Room dovrà soddisfare due requisiti fondamentali, apparentemente antitetici: la sufficiente lontananza dall area di sparo, per soddisfare i requisiti di sicurezza; la sufficiente vicinanza all area di sparo, per consentire una chiara ed univoca comunicazione via radio tra l operatore in Control Room e il Tecnico d Impianto durante la fase preliminare al test (controllo valvole e linee di alimentazione), e quella successiva (purging e shut-down). Il Laboratorio di Diagnostica (Laser Room) sarà collocato a ridosso della Test Fire area per i Dimostratori HYPROB-IMP e comprenderà Servizi Sanitari, Spogliatoio, Sala DAS ed una Burner Area con cappa. Il Laboratorio ospiterà la strumentazione laser; per ridurre le perdite ed il degrado del fascio laser condotto dalla sorgente al Dimostratore è necessario che quest ambiente sia posizionato immediatamente a ridosso della Test Fire area, separato da una parete di adeguata resistenza munita di un opportuna finestra flangiata (diametro 30 cm) per consentire il passaggio del fascio laser. Il Laboratorio sarà alimentato da acqua potabile ed acqua demi e da aria strumenti ed aria servizi. L accesso alla Laser Room sarà mediante porta ad accesso controllato di dimensioni adeguate. Le caratteristiche della Laser Room saranno in accordo alla Normativa CEI-EN per Laser di Classe Zona Tecnica La Zona Tecnica consiste di una Sala Integrazione di circa 100 m², situata nel Fabbricato. In questo ambiente si effettuerà l integrazione meccanica dei Dimostratori. Sarà un ambiente caratterizzato da pareti attrezzate con armadi utensili e armadi modulari per strumentazione, un banco di lavoro principale con piano in legno, una vasca lava minuteria per poter effettuare pulizie dei componenti delicati in fase di rimontaggio e carrelli vari. Gli Arredi di cui sopra saranno a cura di CIRA. Si disporranno punti di lavoro con aria strumenti, aria servizi (linea di aria compressa per utensileria a 6 bar), prese di energia elettrica (linee di potenza elettrica 240/400V 16/32A), disponibilità di acqua demineralizzata ad alta pressione per prove di tenuta, ecc.. CIRA-CF Rev. 2 P. 33/53

37 RE /51 Per assicurare adeguata pulizia dell ambiente nelle fasi operative, è previsto il trattamento superficiale con vernici protettive del pavimento industriale ed opportuno rivestimento in linoleum (per un'altezza di 2,50 m) per le pareti. Nella Sala Integrazione sarà prevista una zona per il lavaggio del motore completo (Dimostratori HYPROB-IMP) e di componenti dei diversi Dimostratori. A titolo indicativo conterrà una lancia a vapore ed un impianto di lavaggio ad ultrafiltrazione con box di classe , esclusi dalla fornitura. Sarà inoltre previsto un sistema per i test di tenuta in pressione; le bombole di azoto saranno posizionate all aperto in area dedicata. I quadri elettrici e le prese di aria compressa saranno predisposti in prossimità dei punti di assemblaggio con l intento di limitare il rischio inciampo, adottando anche soluzioni mobili. Sarà prevista anche l aspirazione dell aria dall ambiente con elettro aspiratori e vasca raffreddamento motori Zona Uffici Il Fabbricato consiste in un edificio isolato ad un piano adibito ad Uffici, Sala Integrazione e Control Room per gli Impianti previsti nel lotto oggetto di intervento Gli Uffici previsti sono i seguenti: numero uno ufficio; numero uno open space per uffici e S/R. Inoltre il Fabbricato sarà dotato degli idonei servizi per gli addetti, in funzione del numero degli stessi (sei nell open space più uno nell ufficio), quali Servizi Sanitari e Spogliatoio. CIRA-CF Rev. 2 P. 34/53

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO HPRB-IMP

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF RISTRETTO HPRB-IMP DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-15-0170 0 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA TASK RISTRETTO HPRB-IMP 9907180000 1110 ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/HPRB

Dettagli

RELAZIONE DI PROGETTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ADEGUAMENTO NORMATIVO EDIFICI SCOLASTICI VARI

RELAZIONE DI PROGETTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ADEGUAMENTO NORMATIVO EDIFICI SCOLASTICI VARI PROGETTAZIONE IMPIANTI TECNOLOGICI Pag. 1/7 RELAZIONE DI PROGETTO MANUTENZIONE STRAORDINARIA E ADEGUAMENTO NORMATIVO EDIFICI SCOLASTICI VARI I.T.A.S. CANTONI VIALE MERISIO - TREVIGLIO (BG) I.S.I.S. MOZZALI

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 ZONA 6- SCUOLA N 5132 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO PRESSO LA SCUOLA MATERNA

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 - ZONA 7 - SCUOLA N 6581 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO NEL PLESSO SCOLASTICO

Dettagli

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI CHIVASSO. SMC Smaltimenti Controllati S.p.A.

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI CHIVASSO. SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. Pagina 1 di 11 REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI TORINO COMUNE DI CHIVASSO SMC Smaltimenti Controllati S.p.A. Provvedimento di Riesame di AIA n. 158-22190/2014 Discarica di Chivasso 0 RELAZIONE TECNICA RIGUARDANTE

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 5 - ZONA 7 - SCUOLA N 6483 RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO NELLA SCUOLA MATERNA IN VIA DON

Dettagli

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a liquido (I2PS)-Capitolato Speciale d'appalto

DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF Impianto Integrato per la Propulsione Spaziale a liquido (I2PS)-Capitolato Speciale d'appalto DOCUMENT NUMBER: CIRA-CF-16-0050 2 REV.: DISTRIBUTION STATEMENT PROJECT JOB NATURA DOCUMENTO PROGETTO COMMESSA RISTRETTO ARCHIVIO PROGRESSIVO DI ARCHIVIO NO. OF PAGES /CIRA/IMPR 0019 3+67 TASK DELIVERABLE

Dettagli

INDICE. Premessa... 13

INDICE. Premessa... 13 INDICE Premessa... 13 1. Il regolamento (UE) 305/2011 Prodotti da Costruzione... 17 1.1. Definizioni... 17 1.2. Il campo di applicazione e le esclusioni... 18 1.3. I requisiti di base delle opere (CPR)

Dettagli

SERVIZIO LAVORI PUBBLICI

SERVIZIO LAVORI PUBBLICI SERVIZIO LAVORI PUBBLICI LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI NEI FABBRICATI COMUNALI PROGETTO PRELIMINARE - DEFINITIVO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:

Dettagli

TRONCO TRENTO VALDASTICO PIOVENE ROCCHETTE

TRONCO TRENTO VALDASTICO PIOVENE ROCCHETTE Committente: Progettazione: CONSORZIO RAETIA PROGETTO PRELIMINARE CALCOLI PRELIMINARI DELL IMPIANTO DI ANTINCENDIO IN GALLERIA I N D I C E 1. PREMESSA 2 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 3 3. DIMENSIONAMENTO

Dettagli

COMUNE PERANO. (Provincia di Chieti) GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE PERANO. (Provincia di Chieti) GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE COMUNE PERANO (Provincia di Chieti) Committente: Amministrazione Comunale di Perano Oggetto: GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE PRIME INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE

Dettagli

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I.

REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL N.106 ES.M.I. REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ALBA PERMESSO DI COSTRUIRE IN DEROGA IN BASE ALLA LEGGE DEL 12 07 2011 N.106 ES.M.I. RECUPERO DI COMPARTO INDUSTRIALE DISMESSO OGGETTO: PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO RELAZIONE

Dettagli

1 IL PROGETTO VINCOLI ESECUTIVI QUADRI ELETTRICI... 5

1 IL PROGETTO VINCOLI ESECUTIVI QUADRI ELETTRICI... 5 Procedura aperta ex art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016, mediante Richiesta di Offerta nell ambito del Mercato Elettronico della P.A. (MEPA), per la fornitura e lavori di posa in opera di arredi ed attrezzature

Dettagli

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA

PRIME INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI PIANI DI SICUREZZA Città di Partinico Provincia di Palermo Affidamento in concessione del servizio di pubblica illuminazione e segnalazione semaforica, della manutenzione e gestione degli impianti e della progettazione ed

Dettagli

RELAZIONE TECNICA GENERALE IMPORTO COMPLESSIVO ,00

RELAZIONE TECNICA GENERALE IMPORTO COMPLESSIVO ,00 RELAZIONE TECNICA GENERALE OGGETTO: Interventi di manutenzione per l adeguamento alla normativa di prevenzione incendi finalizzati all agibilità e sicurezza dell edificio scolastico sede del C.D. De Amicis

Dettagli

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue

Gli interventi impiantistici, come si evince dagli allegati progetti grafici, consistono in quanto segue Pagina 1 di 5 PREMESSA Il presente progetto prevede la realizzazione di un Centro Comunale per la Raccolta Differenziata di Rifiuti Urbani ed Assimilati (cd CCR). La struttura in oggetto sarà ubicata nel

Dettagli

RELAZIONE TECNICA GENERALE IMPORTO COMPLESSIVO ,92

RELAZIONE TECNICA GENERALE IMPORTO COMPLESSIVO ,92 RELAZIONE TECNICA GENERALE OGGETTO: Lavori di ristrutturazione e manutenzione straordinaria per l adeguamento alla normativa di prevenzione incendi finalizzati all agibilità e sicurezza dell edificio scolastico

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 1 - ZONA 9 - SCUOLA N 2614 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI ANTINCENDIO E ADDUZIONE GAS NELLA

Dettagli

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO

PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO STRADALE PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO PRELIMINARE Deve consentire l individuazione a scala territoriale della più opportuna soluzione viaria in grado di

Dettagli

LEGISLAZIONE E NORME DI RIFERIMENTO

LEGISLAZIONE E NORME DI RIFERIMENTO Allegato A Pagina 1 di 4 Le attività oggetto dell'appalto devono essere condotte sugli impianti in conformità alle Leggi e Decreti Presidenziali e Ministeriali e Regolamenti locali vigenti. In particolare

Dettagli

T R R - T e c n o l o g i a R i c e r c a R i s c h i Metodo Indicizzato ai sensi del D.M. 20/10/98

T R R - T e c n o l o g i a R i c e r c a R i s c h i Metodo Indicizzato ai sensi del D.M. 20/10/98 ANALISI PRELIMINARE PER L'IDENTIFICAZIONE DELLE AREE CRITICHE DI IMPIANTO INSTALLAZIONE STOGIT S.p.A LOCALITA' ALFOSINE IMPIANTO CLUSTER A UNITA' 10-METANOLO SOSTANZE ALCOOL METILICO PRESSIONE P= 100 bar

Dettagli

ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE DI CORRETTA ESECUZIONE DELL IMPIANTO

ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE DI CORRETTA ESECUZIONE DELL IMPIANTO Tipo di intervento effettuato Eseguito come: Mod. PQ Pag. 1 (da compilarsi a cura di NED S.r.l.) Codice punto di riconsegna e impianto di utenza:... Codice di accertamento:... ALLEGATO ALL ATTESTAZIONE

Dettagli

parte i Nozioni fondamentali

parte i Nozioni fondamentali 9 Introduzione... pag. 17 parte i Nozioni fondamentali 1. Gas medicinali...» 21 1.1. Generalità...» 21 1.2. Principali caratteristiche dei gas medicali maggiormente utilizzati...» 25 1.2.1. Ossigeno (O

Dettagli

Lotto 2 - Piattaforma Surgelati Allegato 2 Scheda Sintetica

Lotto 2 - Piattaforma Surgelati Allegato 2 Scheda Sintetica Lotto 2 - Piattaforma Surgelati Allegato 2 Scheda Sintetica Bologna, 2/10/2013 Lotto 2 - Piattaforma Surgelati Ubicazione La Piattaforma Surgelati è ubicato in prossimità della barriera accessi del Centro

Dettagli

BRINDISI AEROPORTO DEL SALENTO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO

BRINDISI AEROPORTO DEL SALENTO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO BRINDISI AEROPORTO DEL SALENTO LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DELLA CASERMA DEI VIGILI DEL FUOCO PROGETTO DEFINITIVO ELENCO ELABORATI DOCUMENTI GENERALI - OPERE CIVILI, STRUTTURALI E DI ADEGUAMENTO SISMICO

Dettagli

Studio di fattibilità

Studio di fattibilità COMUNE DI FALERNA Piazza Municipio 1-88042 Falerna (Prov. di Catanzaro) AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI AVENTI AD OGGETTO LA PROGETTAZIONE DEFINITIVA ED ESECUTIVA, L ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI

Dettagli

C O M U N E D I C E R V I A

C O M U N E D I C E R V I A C O M U N E D I C E R V I A REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO SCAMBIATORI IN PROSSIMITA DEL CENTRO CONGRESSI INDICE: Oggetto dell intervento... 3 Requisiti di rispondenza a Norme, Leggi e Regolamenti... 3 Dati

Dettagli

ELENCO ELABORATI ELABORATI DESCRITTIVI ELABORATI GRAFICI ARCHITETTONICO ELABORATI GRAFICI STRUTTURE DOCUMENTAZIONE IMPIANTI MECCANICI

ELENCO ELABORATI ELABORATI DESCRITTIVI ELABORATI GRAFICI ARCHITETTONICO ELABORATI GRAFICI STRUTTURE DOCUMENTAZIONE IMPIANTI MECCANICI APPALTO PER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E L ESECUZIONE DEI LAVORI DI AMPLIAMENTO DELLA FACOLTA DI MEDICINA E PSICOLOGIA DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERA SANT

Dettagli

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ORTI URBANI

IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ORTI URBANI IMPIANTO ELETTRICO DI ILLUMINAZIONE ORTI URBANI PREMESSA La presente relazione riguarda la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione da costruire nell ambito dei lavori di realizzazione degli

Dettagli

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI CODICE DI PREVENZIONE INCENDI DECRETO MINISTERIALE 3 AGOSTO 2015 (G.U. n. 192 del 20.08.2015) Operatività antincendio Corso di aggiornamento Varese 29 giugno 2017 Ing. Fabrizio Pasquale Comando provinciale

Dettagli

PREMESSE... 2 SCHEDA INFORMATIVA TECNICA GENERALE... 3

PREMESSE... 2 SCHEDA INFORMATIVA TECNICA GENERALE... 3 LAVORI DEL PRIMO STRALCIO E DEL SECONDO STRALCIO DELLA TERZA FASE DEL PORTO COMMERCIALE DI AUGUSTA - BANCHINE CONTAINERS IMPRESE: (MANDATARIA) (MANDANTI) 0 8 1 1 1 4 REV. PRIMA EMISSIONE DATA EMISSIONE

Dettagli

DICHIARAZIONI DI CONFORMITA

DICHIARAZIONI DI CONFORMITA DICHIARAZIONI DI CONFORMITA Categoria di Intervento Io sottoscritto iscritto all Albo dei della Provincia di al N in qualità di progettista delle opere di del fabbricato/terreno di proprietà censito al

Dettagli

Progetto preliminare redatto da Oasi Consulting srl Viale Duccio di Buoninsegna, 8 AREZZO

Progetto preliminare redatto da Oasi Consulting srl Viale Duccio di Buoninsegna, 8 AREZZO 2 3 4 1.1 1.2 1.3 1.4 5 2.1 2.2 2.3 2.4 2.5 6 7 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 8 9 10 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 11 - - - - - - - - - - - 12 - - - - 13 14 15 CRONOPROGRAMMA DELLE LAVORAZIONI - individuazione

Dettagli

QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO

QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO QUADRO DELLE PRINCIPALI NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Manutenzione, installazione impianti di riscaldamento individuale con apparecchi a gas, cottura cibi Sicurezza impianti gas Legge 06/12/1971 n. 1083

Dettagli

FORUM di PREVENZIONE INCENDI 2012 Milano, 26 e 27 settembre Ing. Marco Patruno

FORUM di PREVENZIONE INCENDI 2012 Milano, 26 e 27 settembre Ing. Marco Patruno Ing. Marco Patruno CIODUE ACQUA si occupa della ricerca e dello sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie antincendio per: A R C H I V I E M A G A Z Z I N I A L B E R G H I ED E D I F I C I C I V I L I

Dettagli

Relazione sul sopralluogo cantiere centrale HERA 08 agosto 2008

Relazione sul sopralluogo cantiere centrale HERA 08 agosto 2008 Relazione sul sopralluogo cantiere centrale HERA 08 agosto 2008 Premessa Il giorno 8 agosto 2008, il Consiglio del RAB ha effettuato un sopralluogo presso il cantiere della Centrale da 80 MW per verificare

Dettagli

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura.

Tutte le linee elettriche, realizzate con cavi unipolari, verranno posate all interno di apposite tubazioni in PVC incassate nella muratura. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione degli impianti elettrici a servizio di una sala polifunzionale denominata ex lavatoio e di un locale destinato ad attività socio-ricreative,

Dettagli

COMUNE DI PIEVE DI CADORE Provincia BL Via Cogonie n. 30

COMUNE DI PIEVE DI CADORE Provincia BL Via Cogonie n. 30 Ubicazione Opera COMUNE DI PIEVE DI CADORE Provincia BL Via Cogonie n. 30 Opera Lavori per la realizzazione della nuova base HEMS a Pieve di Cadore per l elisoccorso aziendale. Ente Appaltante Azienda

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA

UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS Provincia CA LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E RIQUALIFICAZIONE LOCALI EX OFFICINA ERSAT LOC. CASTIADAS CENTRO DEL COMUNE DI CASTIADAS Committente UNIONE DEI COMUNI DEL SARRABUS

Dettagli

Centro Commerciale-Artigianale CASTELLI via San Gottardo 28, 6532 Castione

Centro Commerciale-Artigianale CASTELLI via San Gottardo 28, 6532 Castione 1 2 UBICAZIONE L area su cui sorgerà il nuovo stabile artigianale-industriale si trova nel Comune di Arbedo- Castione, in posizione strategica grazie alla vicinanza con lo svincolo autostradale (uscita

Dettagli

4 Schema per la determinazione dei compensi tecnici

4 Schema per la determinazione dei compensi tecnici Concorso DI PROGETTAZIONE IN DUE GRADI procedura aperta per la realizzazione di una scuola primaria nel Comune di Riccione 4 Schema per la determinazione dei compensi tecnici PREMESSA Con il presente documento

Dettagli

QUESTIONARIO. CARTA ISNARDO S.P.A MONTECCHIO PRECALCINO (VI) ITALY Via Franzana, 15 Tel: Fax:

QUESTIONARIO. CARTA ISNARDO S.P.A MONTECCHIO PRECALCINO (VI) ITALY Via Franzana, 15 Tel: Fax: QUESTIONARIO Per consentire ai nostri progettisti di meglio conoscere le Vostre esigenze, abbiamo predisposto l allegato questionario che ci indirizzerà nella progettazione degli immobili secondo le Vostre

Dettagli

Distanza minima di elementi pericolosi dalla proiezione verticale di linee elettriche ad alta tensione: 6 m

Distanza minima di elementi pericolosi dalla proiezione verticale di linee elettriche ad alta tensione: 6 m Attività soggetta al Norma di riferimento Distanza minima prescritta dalla norma, o altre controllo VVF prescrizioni Deposito oli minerali DM 31 luglio 1934 e Divieto di passaggio di linee elettriche aeree

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI GENERALI AUTORIZZATIVI STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE APPENDICE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI GENERALI AUTORIZZATIVI STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE APPENDICE APPENDICE Edizione 2 Revisione 0 05/01/2011 Pagina 1 di 5 APPENDICE Principale normativa e legislazione di riferimento per i requisiti strutturali ed impiantistici. Tale elencazione non è esaustiva e risulta

Dettagli

PREMESSA NORMATIVA E DATI DER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA

PREMESSA NORMATIVA E DATI DER LA PROGETTAZIONE ESECUTIVA PREMESSA Oggetto della presente relazione sono tutte quelle opere occorrenti per dare, completi e funzionanti in ogni loro parte, l impianto di riscaldamento, da installare nell ambito dei lavori di adeguamento

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI

RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE PER LA PRESENZA DI GAS, VAPORI O NEBBIE INFIAMMABILI Via Milano, 12/B 24040 Bonate Sopra (BG) TEL 035/6010028 FAX 035/992035 Web: www.cs-progetti.it @mail: studio@cs-progetti.it - per. ind. Claudio Boschini - per. ind. Simone Plebani - RELAZIONE TECNICA

Dettagli

COMUNE DI MILANO Provincia MI Via delle Orsole 4

COMUNE DI MILANO Provincia MI Via delle Orsole 4 COMUNE DI MILANO Provincia MI Via delle Orsole 4 RISTRUTTURAZIONE CON AMPLIAMENTO DI SUPERFICIE - EDIFICIO SITO IN VIA DELLE ORSOLE 4 MILANO Codice Identificativo Gara (CIG): 7274482473 Ente Appaltante

Dettagli

RELAZIONE TECNICO- PARERE IGIENICO SANITARIO EDILIZIO

RELAZIONE TECNICO- PARERE IGIENICO SANITARIO EDILIZIO RELAZIONE TECNICO- PARERE IGIENICO SANITARIO EDILIZIO 1.0 PREMESSA La presente relazione tecnica descrive le scelte progettuali per quanto riguarda il nuovo sito produttivo dividendole per singoli capitoli

Dettagli

Adempimenti di carattere amministrativo

Adempimenti di carattere amministrativo CHECK-LIST CONTROLLI CARROZZERIE Adempimenti di carattere amministrativo L impianto è dotato di autorizzazione alle emissioni in atmosfera Il Gestore ha presentato domanda ai sensi del D. Lgs. 152/2006

Dettagli

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA

Alimentatore ca/ca 380/220 V 700 VA DIREZIONE TECNICA Identificazione n 371231 Esp. 01 Pagina 1 di 8 Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Il presente documento è di proprietà di Trenitalia. Nessuna parte di questo documento può essere

Dettagli

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V.

L impianto in esame sarà alimentato mediante n. 1 fornitura di energia elettrica in bassa tensione 230 V. PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa alla realizzazione dell impianto di pubblica illuminazione a servizio del PARCO DI MADONNA DEL COLLE di Stroncone (TR). DESCRIZIONE DELL IMPIANTO L impianto

Dettagli

Tecnica dei lavori stradali. Cenni sulla redazione del progetto stradale

Tecnica dei lavori stradali. Cenni sulla redazione del progetto stradale TLS Ingegneria Edile AA 2012/2013 Tecnica dei lavori stradali Cenni sulla redazione del progetto stradale Prof. Ing. Vittorio Ranieri v.ranieri@poliba.it LA DISCIPLINA ITALIANA SUI LAVORI PUBBLICI LEGGE

Dettagli

Telecom Italia S.p.A PROGETTO ARCHITETTONICO

Telecom Italia S.p.A PROGETTO ARCHITETTONICO Committente: Telecom Italia S.p.A PROGETTO ARCHITETTONICO REALIZZAZIONE STAZIONE RADIO BASE PER IL SERVIZIO DI TELEFONIA RADIOMOBILE Denominata: CASORIA NORD 3 Cod.sito: NY9E Indirizzo: Via Duca D Aosta

Dettagli

Generatore di calore a gasolio MAXY

Generatore di calore a gasolio MAXY Generatore di calore a gasolio MAXY Ideali per capannoni, stabilimenti, allevamenti, strutture sportive, esposizioni e fiere di medio-alta dimensione (portata aria da 5.000 a 12.500 mc/h). Alcuni modelli

Dettagli

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5

INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 INDICE 1 PREMESSA 2 2 DESCRIZIONE GENERALE DEGLI IMPIANTI 3 3 RIFERIMENTI A NORME E LEGGI 4 4 CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI 5 5 DESCRIZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO 6 6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE

Dettagli

PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA. per demolizione e ricostruzione di edificio esistente con cambio di destinazione d uso

PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA. per demolizione e ricostruzione di edificio esistente con cambio di destinazione d uso PIANO DI RECUPERO DI INIZIATIVA PRIVATA per demolizione e ricostruzione di edificio esistente con cambio di destinazione d uso N O R M E T E C N I C H E D I A T T U A Z I O N E modificate a seguito dell

Dettagli

Norme tecniche Uni: le novità di ottobre 2017

Norme tecniche Uni: le novità di ottobre 2017 Norme tecniche Uni: le novità di ottobre 2017 Per il mese di ottobre le norme Uni si concentrano su isolamento termico, macchine per segare e sicurezza 03.080.20 Servizi per aziende UNI 11312-1:2017: Qualità

Dettagli

Il Dirigente sottoscritto sottopone a codesto organo di adottare l atto che segue in uno con la relazione illustrativa.

Il Dirigente sottoscritto sottopone a codesto organo di adottare l atto che segue in uno con la relazione illustrativa. Il Dirigente sottoscritto sottopone a codesto organo di adottare l atto che segue in uno con la relazione illustrativa. OGGETTO: Adozione, in linea tecnica, del progetto definitivo Allacciamenti generali

Dettagli

La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici.

La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici. La valutazione dei rischi nella fase di progettazione, costruzione, manutenzione ed esercizio degli impianti fotovoltaici. Patrizio Nonnato (Esperto in Energia e Sicurezza) 30 ottobre 2009 Ai fini della

Dettagli

PIANO ATTUATIVO PA/4 Area residenziale (PEEP-LC) in via del Melo

PIANO ATTUATIVO PA/4 Area residenziale (PEEP-LC) in via del Melo Comune di PIEVE A NIEVOLE (Provincia di Pistoia) PIANO ATTUATIVO PA/4 Area residenziale (PEEP-LC) in via del Melo (D) PREVISIONE DI SPESA PER L ATTUAZIONE Progettista incaricato Dott. Arch. MASSIMO PAGANELLI

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO

RELAZIONE DI CALCOLO COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 5 - ZONA 6 - SCUOLA N 6675 -------- RELAZIONE DI CALCOLO RELAZIONE DI CALCOLO DI DIMENSIONAMENTO DELLA RETE ANTINCENDIO NELLA SCUOLA MATERNA IN VIA SODERINI

Dettagli

IMPIANTI UTILIZZANTI METANO, IDROGENO E LORO MISCELE

IMPIANTI UTILIZZANTI METANO, IDROGENO E LORO MISCELE ECOMONDO FIERA DI RIMINI UNIONCAMERE EMILIA ROMAGNA CAMERA DI COMMERCIO DI FORLI - CESENA CENTRO PER L INNOVAZIONE E SVILUPPO ECONOMICO STRATEGIE DI SVILUPPO DELL IDROMETANO IMPIANTI UTILIZZANTI METANO,

Dettagli

COMUNE DI BRESSANONE Provincia BOLZANO

COMUNE DI BRESSANONE Provincia BOLZANO COMUNE DI BRESSANONE Provincia BOLZANO Opera Risanamento ex cinema Astra Ente Appaltante Comune di Bressanone Indirizzo BRESSANONE Piazza Maria Hueber 3 P.IVA 00149440216 Tel./Fax 0472062162 / 0472062022

Dettagli

PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI

PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI PROGETTO DELLE INFRASTRUTTURE DELL'IMPIANTO DI RACCOLTA E TRATTAMENTO DI INERTI E MATERIALI EDILI RELAZIONE ILLUSTRATIVA PIANO PREVENTIVO DITTA MARRONE Ing. Michele Territo ALLEGATO A - RELAZIONE ILLUSTRATTIVA

Dettagli

SPECIFICA TECNICA PER LA FORNITURA DEL SERVIZIO DI

SPECIFICA TECNICA PER LA FORNITURA DEL SERVIZIO DI SPECIFICA TECNICA PER LA FORNITURA DEL SERVIZIO DI Verifica dei dispositivi della messa a terra, della protezione da scariche atmosferiche e installazioni elettriche del teatro Giuseppe Di Stefano presso

Dettagli

impianti di distribuzione dei gas e di evacuazione dei gas anestetici

impianti di distribuzione dei gas e di evacuazione dei gas anestetici impianti di distribuzione dei gas medicinali, del vuoto e di evacuazione dei gas anestetici evoluzione del quadro tecnico normativo di riferimento a livello nazionale europeo e internazionale Giorgio Fusato

Dettagli

TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4

TIPOLOGIA 2 TIPOLOGIA 3 TIPOLOGIA 1 TIPOLOGIA 5 TIPOLOGIA 4 forme di calore. TIPOLOGIE e funzionamento apparecchi a gas I radiatori/stufe a gas sono apparecchi a funzionamento con camera stagna adibiti al riscaldamento di locali ad uso domestico, civile ed industriale.

Dettagli

Caldaria Condensing. incentivi. Esempio di installazione di Caldaria Condensing all interno di un autofficina. Sistema combinato:

Caldaria Condensing. incentivi. Esempio di installazione di Caldaria Condensing all interno di un autofficina. Sistema combinato: ROBUR_caldariacondensig_commerciale6pag_03-2013 2-04-2013 15:07 Pagina 3 Sistemi combinati caldaia a condensazione per installazione esterna + aerotermi interni per un riscaldamento modulare ad elevata

Dettagli

INDICE I CORTILI S.a.s. di Nucciotti L. & C.

INDICE I CORTILI S.a.s. di Nucciotti L. & C. INDICE 1. RELAZIONE TECNICA 3 1.1. OGGETTO 3 1.2. NORME TECNICHE E LEGGI 3 1.3. DATI DI PROGETTO 3 1.4. DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI 3 1.5. ASSISTENZE MURARIE 4 I CORTILI S.a.s. di Nucciotti L. & C. Castel

Dettagli

Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio. Relazione di calcolo impianto elettrico

Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio. Relazione di calcolo impianto elettrico Servizio Facility e Energy Management U.O. Patrimonio Relazione di calcolo impianto elettrico Oggetto: lavori di Ripristino impianto di depurazione arco di lavaggio e impianto di depurazione acque di prima

Dettagli

SOMMARIO 1.1 SEZIONE INDICATIVA CALDAIA LAY-OUT CALDAIA GENERALITA SCHEMI FUNZIONALI BRUCIATORE GAS MODULANTE 8

SOMMARIO 1.1 SEZIONE INDICATIVA CALDAIA LAY-OUT CALDAIA GENERALITA SCHEMI FUNZIONALI BRUCIATORE GAS MODULANTE 8 SOMMARIO 1.1 SEZIONE INDICATIVA CALDAIA 1. LAY-OUT CALDAIA 4 1..1 Generatori serie (1) 4 1.. Generatori serie -PA (1) 5 1.3 GENERALITA 6 1.4 SCHEMI FUNZIONALI 8 1.4.1 BRUCIATORE GAS MODULANTE 8 1.4. BRUCIATORE

Dettagli

Associazione di Comuni TRENTOLA DUCENTA e SAN MARCELLINO Provincia di Caserta

Associazione di Comuni TRENTOLA DUCENTA e SAN MARCELLINO Provincia di Caserta Associazione di Comuni TRENTOLA DUCENTA e SAN MARCELLINO Provincia di Caserta Trentola Ducenta San Marcellino INTERVENTI PER IL CONTROLLO E LA TUTELA AMBIENTALE PER IL CONTRASTO AL FENOMENO DEI Progettista:

Dettagli

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI STRATEGIE ANTINCENDIO RESISTENZA AL FUOCO. Ing. Domenico Tesoro

CODICE DI PREVENZIONE INCENDI STRATEGIE ANTINCENDIO RESISTENZA AL FUOCO. Ing. Domenico Tesoro CODICE DI PREVENZIONE INCENDI STRATEGIE ANTINCENDIO RESISTENZA AL FUOCO Ing. Domenico Tesoro Comando Provinciale Vigili del Fuoco Varese Premessa La finalità della resistenza al fuoco è quella di garantire

Dettagli

L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO. Per. Ind. Stefano Cairoli. Milano 14 Gennaio 2015

L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO. Per. Ind. Stefano Cairoli. Milano 14 Gennaio 2015 L EFFICIENZA ENERGETICA IN UNA RELAZIONE DI PROGETTO Per. Ind. Stefano Cairoli Milano 14 Gennaio 2015 OBBLIGHI DEI PROGETTISTI Con riferimento al Regolamento (UE) n. 305/2011 il PROGETTISTA deve prendere

Dettagli

Comune di Molteno (LC) Prot. n del partenza Cat. 6 Cl. -5

Comune di Molteno (LC) Prot. n del partenza Cat. 6 Cl. -5 1 - RELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA - CALCOLI STRUTTURALI 2 2 - RELAZIONE TECNICA DELLE OPERE ARCHITETTONICHE 2 3 ORDINE CRONOLOGICO SOMMARIO DEI LAVORI 4 4 - RELAZIONE SULLA GESTIONE DELLE MATERIE 5

Dettagli

I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012

I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012 ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DELL AQUILA Commissione Sicurezza I COSTI DELLA SICUREZZA AGGIORNAMENTO 2012 GIOVEDÌ 12 LUGLIO 2012 ORE 9.00 SALA CONVEGNI ANCE L AQUILA ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA

Dettagli

LN Gas S.r.l. Via Matteotti, Partinico (PA)

LN Gas S.r.l. Via Matteotti, Partinico (PA) RELAZIONE TECNICA SULLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI--DIMENSIONALI E RELATIVE MODALITA ESECUTIVE DELLE OPERE DI PROGETTO,, RISPETTO ALLE DISPOSIZIONI DELLA LEGGE 09 GENNAIO 1989 N 13 E RELATIVO DECRETO MINISTERIALE

Dettagli

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO. Allegato C

IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO. Allegato C P.T. 2004 Fondazione Santa Chiara Centro Multiservizi per la Popolazione Anziana Onlus Via Paolo Gorini, 48 26900 Lodi Tel. 0371/403.1 fax 0371/ 403448 IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO RELAZIONE TECNICA Allegato

Dettagli

PRESENTAZIONE. Industrial Automation Systems

PRESENTAZIONE. Industrial Automation Systems PRESENTAZIONE Industrial Automation Systems Aprile 2013 Presentazione in anteprima mondiale del nuovo banco BAT-H 15 per cilindri di piccole dimensioni alla fiera internazionale di Hannover Messe (Germania).

Dettagli

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti

Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Workshop Aggiornamento delle Linee guida per la redazione dei piani regolatori portuali 16 dicembre 2014 Roma Sicurezza antincendio e rischi di incidenti rilevanti Salvatore Fiadini Premessa: - tutte le

Dettagli

ALLEGATO 2 ANALISI DI DETTAGLIO DEGLI EVENTI INCIDENTALI DELLA CENTRALE TERMICA

ALLEGATO 2 ANALISI DI DETTAGLIO DEGLI EVENTI INCIDENTALI DELLA CENTRALE TERMICA ALLEGATO 2 ANALISI DI DETTAGLIO DEGLI EVENTI INCIDENTALI DELLA CENTRALE TERMICA Eventi incidentali.docx Marzo 2012 Nome file Il presente allegato è composto da una Relazione di n 28 pagine. ICARO Srl Uffici:

Dettagli

SVILUPPO DEI DISTRIBUTORI STRADALI PER AUTOTRAZIONE CON COMBUSTIBILI ALTERNATIVI. Aspetti tecnici ed autorizzativi

SVILUPPO DEI DISTRIBUTORI STRADALI PER AUTOTRAZIONE CON COMBUSTIBILI ALTERNATIVI. Aspetti tecnici ed autorizzativi SVILUPPO DEI DISTRIBUTORI STRADALI PER AUTOTRAZIONE CON COMBUSTIBILI ALTERNATIVI Aspetti tecnici ed autorizzativi Stefano Fiorini OIL&NONOIL Verona, 12 Ottobre 2016 Sviluppo dei distributori stradali per

Dettagli

2 In quale modo la Legge 46/90 garantisce la sicurezza degli impianti? 4 Quali sono gli impianti soggetti alla Legge 46/90 e con quali obblighi?

2 In quale modo la Legge 46/90 garantisce la sicurezza degli impianti? 4 Quali sono gli impianti soggetti alla Legge 46/90 e con quali obblighi? LEGGE 5.3.1990 n 46 RME PER LA SICUREZZA DEGLI IMPIANTI D.P.R. 6.12.1991 n 447 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE 1 Che cosa regolamenta la Legge 46/90? 2 In quale modo la Legge 46/90 garantisce la

Dettagli

A3-Relazione tecnica generale

A3-Relazione tecnica generale A3-Relazione tecnica generale L intervento prevede la realizzazione di una centrale termica a biomasse (cippato di legno); l edificio viene organizzato in tre vani: 1) locale caldaia: all interno del quale

Dettagli

Sistema di Qualificazione

Sistema di Qualificazione Sistema di Qualificazione delle imprese per la progettazione e realizzazione degli impianti tecnologici per l emergenza nelle gallerie ferroviarie attivate all esercizio Schede Tecniche Indice Rev. 2 agosto

Dettagli

CAPITOLATO DI FORNITURA MEMBRANE

CAPITOLATO DI FORNITURA MEMBRANE GESTIONE ACQUA S.p.A. Regione Scrivia 15063 Cassano Spinola (AL) POTABILIZZATORE DI VARIANO (AL) CAPITOLATO DI FORNITURA MEMBRANE SPECIFICA TECNICA PROGETTAZIONE DEFINITIVA 00 Capitolato fornitura 01/2017

Dettagli

REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE

REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE REGIONE SICILIA COMUNE DI MONREALE Provincia di Palermo LAVORI DI Manutenzione straordinaria Immobili Comunali: Scuola Elementare di Grisì (Fraz. di Monreale). PROGETTO PRELIMINARE PRIME INDICAZIONI SULLA

Dettagli

CAPITOLATO TECNICO N 5056 PER LA FORNITURA DI SELLETTE PER N 3 MONOTUBI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI GASDOTTI

CAPITOLATO TECNICO N 5056 PER LA FORNITURA DI SELLETTE PER N 3 MONOTUBI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI GASDOTTI N 5056 PER LA FORNITURA DI SELLETTE PER N 3 MONOTUBI IN PEAD PER LA REALIZZAZIONE DI POLIFORE A SUSSIDIO DI Archiviazione pag.1 di 8 Note INDICE 1. PREMESSE E GENERALITA 3 2. SELLETTE 4 2.1. Selletta in

Dettagli

REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI AREZZO NUOVA VIABILITA' DI ACCESSO AL POLO INDUSTRIALE POSTO IN CAVRIGLIA, LOCALITA' BOMBA - 2 LOTTO COMUNE DI CAVRIGLIA

REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI AREZZO NUOVA VIABILITA' DI ACCESSO AL POLO INDUSTRIALE POSTO IN CAVRIGLIA, LOCALITA' BOMBA - 2 LOTTO COMUNE DI CAVRIGLIA REGIONE TOSCANA Commessa: 10 S 00256 PD PROVINCIA DI AREZZO NUOVA VIABILITA' DI ACCESSO AL POLO INDUSTRIALE POSTO IN CAVRIGLIA, LOCALITA' BOMBA - 2 LOTTO Rev. Data COMUNE DI CAVRIGLIA PROGETTO DEFINITIVO

Dettagli

RELAZIONE TECNICA VV.F

RELAZIONE TECNICA VV.F RELAZIONE TECNICA VV.F 1 CONDOTTA La condotta è stata progettata e sarà costruita in conformità al D.M. 17.04.2008 ed al relativo allegato Allegato A - Regola tecnica per la progettazione, costruzione,

Dettagli

UBICAZIONE DELL IMMOBILE. PROPRIETA codice fiscale RELAZIONE TECNICA. Il/La sottoscritto/a. nato a.. il.. residente in.

UBICAZIONE DELL IMMOBILE. PROPRIETA codice fiscale RELAZIONE TECNICA. Il/La sottoscritto/a. nato a.. il.. residente in. Oggetto: Richiesta di permesso di costruire. PROGETTO UBICAZIONE DELL IMMOBILE ESTREMI CATASTALI..... Foglio mappali PROPRIETA.. codice fiscale RELAZIONE TECNICA Il/La sottoscritto/a. nato a.. il.. residente

Dettagli

Indice 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO 4 4. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO 5 5. VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI 8

Indice 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO 4 4. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO 5 5. VERIFICHE, COLLAUDO E CERTIFICAZIONI 8 Indice 1. GENERALITA 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 4 3. CARATTERISTICHE DELL IMPIANTO 4 3.1 Componenti 4 4. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO 5 4.1 Quantità di sostanza estinguente 5 4.2 Rete di distribuzione 6

Dettagli

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LE ATTIVITÀ DI ISPEZIONE AI SENSI DEL D.P.R. 462/01

PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LE ATTIVITÀ DI ISPEZIONE AI SENSI DEL D.P.R. 462/01 Titolo Riferimento Revisione e data entrata in vigore Approvato da PRESCRIZIONI PARTICOLARI PER LE ATTIVITÀ DI ISPEZIONE AI SENSI DEL D.P.R. 462/01 PR. PART. ISP/TERRE Rev. 0 del 02/01/2017 IMQ S.p.A.

Dettagli

Relazione Tecnica Specialistica : progetto rete idrica antincendio

Relazione Tecnica Specialistica : progetto rete idrica antincendio Relazione Tecnica Specialistica : progetto rete idrica antincendio Committente: COMUNE DI CEVA Edificio: Fabbricato adibito a scuola media inferiore sita in Via Leopoldo Marenco, 1-12073 CEVA (CN) Progettista:

Dettagli

3 Caratteristiche dell intervento

3 Caratteristiche dell intervento 3 Caratteristiche dell intervento Premessa La ERICSSON TELECOMUNICAZIONI S.p.A, per conto di H3G S.p.A che è in possesso di licenza per la gestione e l erogazione per tutto il territorio nazionale di servizi

Dettagli

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA

RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA COMUNE DI MILANO Settore Edilizia Scolastica GRUPPO 4 - ZONA 5 - SCUOLA N 5422/73 -------- RELAZIONE DESCRITTIVA DELLE OPERE DA REALIZZARE PER L ADEGUAMENTO DELL IMPIANTO ANTINCENDIO NELLA SCUOLA MEDIA

Dettagli

Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI :2015. Certifico Srl - IT N.1

Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI :2015. Certifico Srl - IT N.1 Vademecum illustrato Impianti gas domestici UNI 7129-1:2015 Certifico Srl - IT N.1 Indice Premessa... 3 1. Dimensionamento impianto interno... 4 2. Materiali - Tubazioni... 4 2.1 Tubi di acciaio... 5 Tubi

Dettagli

PIANO ATTUATIVO PA/10 Area residenziale (PEEP-LC) in via del Melo

PIANO ATTUATIVO PA/10 Area residenziale (PEEP-LC) in via del Melo Comune di PIEVE A NIEVOLE (Provincia di Pistoia) PIANO ATTUATIVO PA/10 Area residenziale (PEEP-LC) in via del Melo (D) PREVISIONE DI SPESA PER L ATTUAZIONE Progettista incaricato Dott. Arch. MASSIMO PAGANELLI

Dettagli

Torretta mobile a scomparsa PILOMAT ENERGY B

Torretta mobile a scomparsa PILOMAT ENERGY B Torretta mobile a scomparsa PILOMAT ENERGY B4040-55 MANUALE TECNICO Manuale tecnico PILOMAT ENERGY B4040 55 Pagina 1 di 10 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DEL FABBRICANTE (Art.10-Direttiva della Comunità Europea

Dettagli

Allegato n. 1 verbale n. 3

Allegato n. 1 verbale n. 3 Concorso elettricisti PROVA NUMERO UNO 1) T1 D Quali caratteristiche devono avere i materiali, le apparecchiature, i macchinari o le installazioni secondo la Legge 186 del 1968? T9 D La Dichiarazione di

Dettagli