BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 DELIBERAZIONE 11 giugno 2007, n. 427

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 DELIBERAZIONE 11 giugno 2007, n. 427"

Transcript

1 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 DELIBERAZIONE 11 giugno 2007, n. 427 Assistenza all insufficienza respiratoria cronica: approvazione progetto per la costituzione di un Centro per lo Svezzamento prolungato e Riabilitazione respiratoria presso il Centro Riabilitativo Auxilium Vitae Volterra SpA LA GIUNTA REGIONALE Premesso che: Secondo il WHO World Health Report 2001 le patologie respiratorie rappresentano in Europa la 5 causa di disabilità. La broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) rappresenta la patologia principale nell ambito delle indicazioni alla riabilitazione respiratoria, per la elevata prevalenza nella popolazione generale, e la sua rilevanza come causa di morte e di disabilità. La dimensione quantitativa del problema: il contesto toscano. Le malattie respiratorie, nel loro complesso, rappresentano anche in Toscana la terza causa di morte. L insufficienza respiratoria (DRG 87), la malattia polmonare cronica ostruttiva (DRG 88), la necessità di ventilazione meccanica (VM) (DRG 475) e di tracheostomia (DRG 483), rendono conto di oltre ricoveri annui nella nostra Regione. Ancora più significativamente il 17% circa dei ricoveri nelle Unità di Terapia Intensiva toscane, è costituito da pazienti con BPCO ( Studio Gi.Vi.Ti ) e per le frequenti difficoltà allo svezzamento dalla ventilazione meccanica, la durata di tali ricoveri risulta molto lunga e ad elevato costo per il Servizio Sanitario Regionale. E stimato che il 25% dei pazienti in Unità di Terapia Intensiva in ventilazione meccanica richiederà tale supporto per più di 7 giorni (NAMDRC Consensus Conference 2005) e che il 5% di tali pazienti richiederà ventilazione meccanica prolungata. Il numero dei pazienti che in Unità di Terapia Intensiva richiede la ventilazione meccanica per più di 21 giorni continua a crescere. Il miglioramento della sopravvivenza dopo insufficienza respiratoria acuta e la possibilità di erogazione di cure ad elevata intensità al domicilio hanno determinato un sempre maggiore ricorso alla ventilazione meccanica domiciliare. Oltre a questa specifica tipologia di bisogno, in Toscana si registrano ricoveri annui per interventi maggiori di chirurgia toracica ( DRG 75 e 76 ), una considerevole parte dei quali si gioverebbe di un intervento riabilitativo pre e post-operatorio. Sono inoltre opportuni percorsi di trattamento riabilitativo dei disturbi respiratori connessi con l obesità ( es.: apnee ostruttive del sonno, sindromi da ipoventilazione). Le possibili strategie di intervento. In uno studio di pazienti con severa BPCO in Ossigeno terapia a lungo termine (OTLT), il 50% (con dispnea del grado 5 della scala del Medical Research Council) non lasciava la casa e il 78% era dispnoico nel camminare per casa e nell eseguire le attività della vita quotidiana. I programmi di riabilitazione respiratoria possono essere utili sotto questo aspetto. E stato, altresì, dimostrato che l utilizzazione di risorse sanitarie da parte dei pazienti BPCO è correlata ad una serie di fattori correggibili anche con i programmi di riabilitazione respiratoria. In aggiunta, pazienti ospedalizzati per una riacutizzazione di BPCO severa hanno una sopravvivenza ad un anno che è correlata in modo indipendente all indice di massa corporea (BMI), alla capacità all esercizio, alla severità della dispnea e al grado di ostruzione delle vie aeree (Indice BODE). I programmi di riabilitazione respiratoria possono influenzare positivamente almeno tre di questi quattro parametri. La riabilitazione respiratoria. La riabilitazione respiratoria è un programma multidisciplinare di cure per i pazienti con patologie respiratorie croniche adattato individualmente e designato ad ottimizzare la condizione fisica e i sintomi ed a migliorare la qualità della vita e la partecipazione alle attività sociali. La riabilitazione respiratoria è stata recepita tra i trattamenti raccomandati nelle Linee Guida elaborate dalle principali Società Scientifiche Pneumologiche per la diagnosi e trattamento delle patologie respiratorie croniche, in particolare della BPCO, ed inserita come trattamento non-farmacologico con il grado maggiore di evidenza in tutti gli stadi di gravità della patologia. La Riabilitazione Respiratoria è una attività specifica pneumologica che può e deve utilizzare il contributo di altri specialisti nella disciplina riabilitativa ma non si identifica con altre attività riabilitative. Lo svezzamento prolungato. I pazienti con insufficienza respiratoria acuta e acuta su cronica con difficoltà di svezzamento dalla Ventilazione meccanica, vengono mantenuti per periodi lunghissimi in UTI con costi rilevanti, altissimo rischio di infezioni nosocomiali (1% per ogni giorno di VM) e di deficit neuro-motori conseguenti alla immobilità e alla relativa scarsità di interventi fisioterapici. Molteplici studi hanno evidenziato come una enorme quantità di risorse, esprimibile come giornate di degenza nel reparto intensivo, venga assorbita, una volta trattata e risolta la fase acuta della malattia, dal permanere di una dipendenza del paziente dalla VM. Il luogo idoneo di trattamento di questi pazienti cronicamente critici in fase di relativa stabilità clinica dovrebbe essere dapprima una Unità di terapia intensiva intermedia respiratoria (UTIR) o subintensiva nell ospedale per acuti (stepdown) ove svezzare una prima porzione di pazienti e successivamente per i casi più difficili un Centro di Svezzamento presso un Centro di Riabilitazione. Questa

2 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 combinazione potrebbe liberare risorse riducendo la lunghezza della degenza di questi pazienti nelle UTI generali; con professionalità specifiche, tali centri ad alta complessità, dedicati alla identificazione e alla soluzione dei problemi che determinano la dipendenza del paziente dalla VM, sono in grado di ridurre il tempo speso in VM da parte del paziente. Il Centro di svezzamento (Weaning Center) può essere considerato come lo strumento di un programma post-critico dove l attività medica ed il monitoraggio funzionale possono migliorare e mantenere le funzioni degli organi vitali per completare le cure della patologia che ha portato all episodio acuto. Recenti analisi degli outcomes e dei costi di trattamento di pazienti sottoposti a VM prolungata hanno evidenziato, a fronte di uguali tassi di sopravvivenza rispetto ad UTI, più elevate percentuali di svezzamento e minori costi nei pazienti precocemente trasferiti dalle UTI a UTIR e poi a Centri di svezzamento. Ricordato che quanto espresso in premessa trova un riferimento puntuale nell Azione programmata L assistenza all insufficienza respiratoria cronica prevista nel P.S.R e confermata nel P.S.R al punto : Le azioni programmate, che prevede la creazione, nella rete di Servizi Assistenziali per il trattamento dell insufficienza respiratoria cronica (SAIRC), di unità di trattamento di tipo ospedaliero subintensivo, (UTIR) in grado di farsi carico sia dell assistenza respiratoria, che della fase riabilitativa e nei contenuti della comunicazione del 13 novembre u.s dell Assessore al Diritto alla Salute alla Giunta Prospettive per la sanità toscana nel 2007, nello specifico del nuovo modello dell Ospedale organizzato per intensità di cure, e della necessaria continuità tra intensività ed subintensività delle cure; Ricordato, altresì, che in tema di processi riabilitativi il Consiglio Sanitario Regionale è impegnato in una riflessione sul ridisegno della rete riabilitativa toscana, sull innovativo principio della continuità delle competenze tra clinica e riabilitazione, almeno per alcuni apparati od organi, e che l evidenza scientifica e considerazioni economico / organizzative supportano la necessità di soddisfare i bisogni di riabilitazione respiratoria e di svezzamento prolungato dalla ventilazione meccanica, organizzando attività specifiche ad alto contenuto scientifico e tecnologico che richiedono l intervento di operatori pneumologi di grande esperienza nel settore; Considerato che alla luce delle considerazione precedentemente svolte l assetto organizzativo più efficace può essere rappresentato dall inserimento del Centro di Svezzamento / Riabilitazione respiratoria in una rete assistenziale capace di attuare un percorso terapeutico ospedaliero ed extraospedaliero che offra 61 continuità assistenziale nelle varie fasi delle malattie respiratorie che portano alla Insufficienza Respiratoria secondo un percorso ciclico, e bidirezionale fra i nodi della rete, che partendo, ad esempio, dal domicilio del paziente, attraverso il Pronto Soccorso (PS) accede alla UTI ove i casi di difficile svezzamento dalla ventilazione meccanica passano alla UTIR collocata nella area medica subintensiva o nella Unità Operativa di riferimento specialistico ( U.O Pneumologia ), prevedendo, per i casi di ancor più difficile svezzamento, il trasferimento al Centro di Svezzamento prolungato / Centro di Riabilitazione Respiratoria in stretto rapporto funzionale ed organizzativo, secondo un modello dipartimentale, con la Unità operativa specialistica di riferimento; dal Centro di Svezzamento il paziente può essere dimesso al domicilio con chiusura del cerchio; Atteso che tale modello organizzativo operativamente tradotto in una specifica articolazione territoriale toscana rappresenta un laboratorio sperimentale i cui risultati possono essere riprodotti in altre realtà, sia per l efficacia del percorso assistenziale che per la capacità di produrre conoscenza, metodo e strumenti di intervento scientificamente validati e che tale modello trova nella dimensione di Area Vasta l ambito ottimale, epidemiologico ed organizzativo, delle attività necessarie; Valutato che l Area Vasta Nord Ovest esprime un favorevole contesto, organizzativo e professionale, per soddisfare, ancorchè in ambito sperimentale, questi criteri per la contestuale disponibilità, nel territorio di riferimento, di una specifica competenza clinica presso l equipe della Unità Operativa di Pneumologia 2 della Azienda ospedaliero-universitaria Pisana e della pluridisciplinarietà delle competenze riabilitative esistenti presso il Centro Riabilitativo Auxilium Vitae Volterra SpA, ove la collocazione del Centro di Svezzamento / Riabilitazione Respiratoria può risultare particolarmente vantaggiosa, integrandosi con le professionalità e con i servizi presenti nel presidio ospedaliero di Volterra, all interno del quale il Centro risulta fisicamente inserito; Valutato altresì che nel modello proposto il Centro di Svezzamento / Riabilitazione Respiratoria dell Auxilium Vitae afferisce per la responsabilità e la competenza professionale alla struttura organizzativa Unità Operativa di Pneumologia 2 della Azienda ospedaliero-universitaria Pisana; Considerato che il modello in esame, ispirato ai principi innovativi precedentemente rappresentati, consente di considerare i posti letto necessari all attivazione del Centro di svezzamento quale quota parte dei letto di subintensiva complessivamente necessari al fabbisogno di

3 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 Area Vasta e di attribuire come quota parte alle Aziende unità sanitarie di riferimento i posti letto necessari alla attivazione della Riabilitazione Respiratoria e, infine di valorizzare i costi sostenuti, e la relativa remunerazione, del Centro di svezzamento e dei posti letto necessari alla Riabilitazione Respiratoria come costo percorso unitario all interno del Centro di Svezzamento / Riabilitazione Respiratoria dell Auxilium Vitae, e non sommatoria dei costo-periodo nei posti letto specifici; Considerato altresì che configurandosi il Progetto in esame come progetto di interesse regionale, ancorché con carattere di sperimentalità, l eventuale aumento del numero di posti letto nell Area Vasta nord ovest non è sottoposto alla verifica e al rispetto dei criteri di cui al punto 4.1 dell Allegato 8 al P.S.R , fatto salvo l espressione di merito da parte del Comitato dell Area Vasta di riferimento; Ricordato che il Dipartimento Interaziendale di Coordinamento tecnico di Riabilitazione dell area Vasta Nord Ovest, nella riunione del 29 settembre 2006, ha espresso un giudizio complessivamente favorevole sul progetto Centro di Svezzamento prolungato e riabilitazione respiratoria presso Volterra, con specifiche indicazioni recepite nel Progetto allegato alla presente determinazione come parte integrante e sostanziale, e successivamente il Comitato di Area Vasta ha condiviso il giudizio positivo esprimendo nella riunione del mese di maggio 2007, parere favorevole all iniziativa; A voti unanimi; DELIBERA 1. di approvare, per quanto espresso in premessa, il Progetto per la costituzione di un Centro di Svezzamento prolungato e Riabilitazione respiratoria presso il Centro Riabilitativo Auxilium Vitae Volterra SpA, allegato al presente atto come parte integrante e sostanziale; 2. di considerare il Progetto in esame, ai fini della verifica e del rispetto dei criteri di cui al punto 4.1 dell Allegato 8 al P.S.R , di interesse regionale, ancorché con carattere di sperimentalità; 3. di determinare in due anni la durata della sperimentazione a decorrere dalla data del 1 settembre 2007; 4. di subordinare la prosecuzione del Progetto stesso alla positività del giudizio espresso dal Comitato della Area Vasta Nord Ovest, secondo gli indicatori individuati dal DICT di Riabilitazione della stessa Area Vasta, al termine della sperimentazione; 5. di considerare il numero dei posti letto attivati nel Centro di Svezzamento prolungato presso il Centro Riabilitativo Auxilium Vitae Volterra SpA, quale quota parte dei posti letto complessivamente assegnati alla area delle Terapie intensive della Area Vasta Nord Ovest; 6. di incaricare la Direzione Generale della Azienda ospedaliera-universitaria Pisana di rideterminare il numero dei posti letto della U.O Pneumologia 2 in funzione dei contentuti assistenziali e dei posti letto previsti nel Progetto in esame e di definire un modello organizzativo che attribuisca alla Azienda ospedalierauniversitaria Pisana la competenza professionale per le attività specialistiche svolte presso il Centro di Svezzamento prolungato e Riabilitazione respiratoria; 7. di determinare i costi annuali sostenuti per le attività erogate presso il Centro di Svezzamento prolungato e Riabilitazione respiratoria, non in funzione del costo sostenuto per singola giornata di degenza ma in ragione dei costi sostenuti per l intero percorso riabilitativo come previsto nel paragrafo specifico del Progetto allegato; 8. di porre i costi annuali a carico delle Aziende sanitarie della Area Vasta nord ovest ripartendoli nella misura e secondo i criteri specificamente determinati nel citato paragrafo del progetto allegato ; 9. di stabilire che i costi suddetti derivanti dall attuazione del Progetto possano essere riassorbiti nell ambito dell attuale dotazione finanziaria attraverso altri recuperi di efficienza. Il presente provvedimento, soggetto a pubblicità ai sensi della L.R. 9/95, è pubblicato per intero sul BURT, ai sensi dell articolo 3, comma 1, della L.R. 18/96 e successive modifiche. Segreteria della Giunta Il Direttore Generale Valerio Pelini SEGUE ALLEGATO

4 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Progetto per la costituzione di un Centro di Svezzamento prolungato e Riabilitazione respiratoria presso il Centro Riabilitativo Auxilium Vitae Volterra SpA. Premessa Il progetto di un Centro di Svezzamento prolungato e riabilitazione respiratoria elaborato dal prof.ambrosino, analizzato e valutato dal Comitato Direttivo del DICT dell Area Vasta Nord Ovest,e approvato dal Comitato dei Direttori Generali dell AVNO, trova un puntuale riferimento nell Azione programmata L assistenza all insufficienza respiratoria cronica prevista nel PSR e confermata nel PSR al punto :Le azioni programmate. Il progetto trova la sua motivazione in diversi presupposti sia di ordine assistenziale che di tipo gestionale: La rilevazione che sia a livello di AVNO che a livello Regionale manca completamente una struttura organizzativo-professionale di Svezzamento respiratorio prolungato con la conseguente fuga di pazienti extraregione e l inappropriato utilizzo dei letti di UTI(Unità di terapie Intensive). Il numero di pazienti ricoverati in UTI che richiede una Ventilazione meccanica(vm) per più di 21 giorni continua a crescere. I costi per la cura di questi pazienti continuano a crescere: molteplici studi hanno evidenziato come una enorme quantità esprimibile come giornate di degenza consumate in UTI venga assorbita dal permanere di una dipendenza del paziente dalla Ventilazione Meccanica.I pazienti con difficoltà allo svezzamento vanno incontro a un maggior durata della VM rispetto ai pazienti che vengono estubati con successo, con conseguente incremento della degenza complessiva, della mortalità, della percentuale di complicanze, in particolare le infezioni nosocomiali e quelle dovute alla reintubazione. La maggiore enfasi posta sulla qualità della vita di questi pazienti ; Attualmente tali pazienti, per le note difficoltà di deflusso, verso strutture assistenziale adeguate, ristagnano nelle UTI determinando una saturazione dei posti letto intensivi e quindi difficoltà a ricevere nuovi pazienti nelle medesime strutture. Obiettivi del Progetto: Il Progetto ha lo scopo strategico di attuare un percorso terapeutico ospedaliero ed extraospedaliero che offra continuità assistenziale nelle varie fasi delle malattie respiratorie che portano alla Insufficienza Respiratoria per : Mantenere e migliorare la salute del paziente. Migliorare la qualità dell assistenza. Ridurre i ricoveri e la durata di degenza nelle UTI per acuti. Facilitare la gestione domiciliare dei pazienti cronicamente critici ( parzialmente o totalmente dipendenti da VM). Ottimizzare i costi diretti ed indiretti di assistenza ai malati cronicamente dipendenti. Garantire presso il Centro una Attività permanente di Formazione del Care Giver professionale e non professionale. Garantire l attività di ricovero di sollievo per pazienti con malattie neuromuscolari in ventilazione cronica.

5 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 Il contesto epidemiologico-assistenziale del progetto nell A.V.N.O. I diversi studi effettuati e i dati riportati nella letteratura internazionale concordano sul fatto che mediamente circa il 9% ( con un range oscillante tra il 5% e il 25%) dei pazienti ricoverati in Uti,e trattati con ventilazione Meccanica,vanno incontro a problematiche di difficoltoso svezzamento dalla Ventilazione meccanica e restano in attesa o di essere collocati al di fuori delle UTI o comunque in altre modalità di ricovero. La valutazione della domanda all interno dell Area vasta N.O. è stata effettuata mediante l analisi dei dati riferiti all anno 2006, provenienti dallo studio Policentrico Margherita, cui partecipano tutte le UU.OO. di Terapia Intensiva dell Area Vasta N.O, dati che delineano un quadro abbastanza preciso della domanda di pazienti con insufficienza respiratoria e difficoltoso svezzamento dalla ventilazione meccanica ( tracheostomia e VM) potenzialmente trasferibili verso il Centro di svezzamento prolungato e che ristagnano, appunto nelle UTI, riducendone le capacità ricettive. I dati si riferiscono a quei pazienti di cui sopra, stimando le giornate di degenza liberabili nelle UTI nel caso in cui ci fosse la disponibilità di un Centro di Svezzamento Respiratorio in maniera tempestiva,e sono sintetizzabili nella tabella successiva : N pazienti potenzialmente trasferibili Recupero di giornate di degenza nelle UTI Usl 1 di Massa e Carrara* 3 * 36 Usl 2 di Lucca Usl 5 di Pisa Usl 6 di Livorno Usl 12 Viareggio 5 60 AOUP Totale * La Usl 1 di Massa e Carrara ha già in atto un percorso intraaziendale attraverso la U.O. di Pneumologia che si fa carico dei pazienti che necessitino di svezzamento dalla Ventilazione meccanica. Dai dati emerge che mediamente nelle UTI dell Area Vasta N.O. i pazienti con VM consumano 12 giornate di degenza per programmi di svezzamento respiratorio, in assenza di strutture alternative di ricovero appropriato. Se consideriamo che a livello di Area Vasta vengono consumate, in questo modo inappropriato 828 giornate di degenza, e che la degenza media nelle UTI di AVNO è pari mediamente a 10/die, si desume che l intero sistema delle UTI di AVNO aumenta la sua capacità di ricovero di circa 82 pazienti a parità di risorse. Il Centro di Svezzamento Cronico di Volterra, con una dotazione di un modulo di 6 posti letto e con una degenza media attesa per caso trattato di 35 giorni, può soddisfare in maniera completa le richieste di trasferimento della UTI dell A.V.N.O. Il modello Operativo del Centro di Svezzamento Respiratorio

6 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N Il progetto si articola nelle seguenti fasi sequenziali : 1) I pazienti,con tracheotomia e VM, che presentano difficoltà di svezzamento dalla VM nelle UTI di Area Vasta dopo un periodo di degenza compreso in un range tra 7 e 21 giorni, possono essere inviati presso il Centro di Svezzamento, secondo un preciso protocollo di ingresso elaborato e verificato dal Direttivo del DICT di Riabilitazione dell AVNO d intesa con Il Direttivo del DICT di Emergenza Urgenza. 2) Tali pazienti restano in trattamento per un periodo di degenza media di circa 32 giorni presso il Centro di Svezzamento di Volterra 3) Trascorso tale periodo i pazienti possono essere: Svezzati: in tal caso possono accedere a programmi di riabilitazione respiratoria per acuti in regime di codice 56 o presso le strutture dell Auxilium vitae o presso strutture alle dirette dipendenze delle Usl di residenza dei pazienti, secondo protocolli condivisi. Il periodo di riabilitazione respiratoria di solito prevede una degenza media ordinaria di 21 giorni; successivamente i pazienti vengono inviati in strutture ex art.26 o in regime ambulatoriale. non svezzati, o ventilatori dipendenti: in tal caso si avviano a un programma di ventilazione domiciliare, con il coinvolgimento e la formazione di care giver, medico di famiglia e servizi di riabilitazione territoriali e l attivazione di un GOM dei servizi territoriali di residenza del paziente L attivazione di questo progetto deve determinare : Una maggiore disponibilità di posti letto o comunque di giornate di degenza nell Area delle Terapie Intensive nell AVNO. Una chiara definizione del regime tariffario cui deve essere assoggettata tale attività. Una rimodulazione, e non un incremento dei costi del sistema assistenziale di AVNO, con una conseguente riconversione di processi assistenziali nell Alta Val di Cecina non più in linea con le esigenze attuali ( materno-infantile, eccesso di disponibilità di letti in codice 56) Il Comitato dei Direttori Generali dell AVNO incarica il Direttivo del Dict di Riabilitazione dell Area Vasta N.O. di produrre un set di indicatori per la valutazione dell efficacia e dell efficienza del progetto,in modo da poter licenziare un programma di controllo direzionale con relativa reportistica a cadenza semestrale.

7 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 Determinazione costi annuali : Costi a preventivo gestione reparto riabilitazione respiratoria Costo annuo Area ventilata Area riabilitazione respiratoria (TOTALE) Area riabilitazione respiratoria (di cui) TOTALE posti letto unità di personale giornate potenziali Costi personale , , , , ,00 costi diretti area degenza (Farmaci e presidi, materassi antidecubito, diagnostica e laboratorio, consulenze) , , , , ,00 altri costi area degenza (utenze, ristorazione, pulizie, ammortamenti,etc) , , , , ,00 ribaltamento costi generali , , , , , , , , , ,00 TOTALE COSTI DA RIBALTARE PER AZIENDA: gg potenziali costo/gg costo/caso deg.x Progetto svezzamento , , , Struttura riabilitazione respiratoria , , , ,00 casi potenziali

8 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N CRITERI DI RIBALTAMENTO PER AZIENDA Progetto svezzamento Su base incidenza di 1/ abitanti per popolazione di Azienda Struttura riabilitazione respiratoria Su base utilizzo previsto struttura di primo livello Aziende USL Popolazione Costo svezzamento % uso struttura 1 livello Costo struttura 1 livello Totale ribaltamento per Azienda Costo % per azienda USL 1 - Massa Carrara ,96 5% , ,39 12% USL 2 - Lucca ,00 15% , ,29 16% USL 5 - Pisa ,73 60% , ,87 40% USL 6 - Livorno ,97 15% , ,26 22% USL 12 - Viareggio ,76 5% , ,19 10% Totale Area Vasta ,43 100% , ,00 100% Aziende USL Popolazione Potenziale d' uso (1/12.000) Coefficiente di costo Costo svezzamento USL 1 - Massa Carrara , ,96 USL 2 - Lucca , ,00 USL 5 - Pisa , ,73 USL 6 - Livorno , ,97 USL 12 - Viareggio , ,76 Totale Area Vasta , ,43

9 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 26 Aziende USL % uso struttura 1 livello Costo struttura 1 livello USL 1 - Massa Carrara 5% ,43 USL 2 - Lucca 15% ,29 USL 5 - Pisa 60% ,14 USL 6 - Livorno 15% ,29 USL 12 - Viareggio 5% ,43 Aziende USL TOTALE Costo stimato USL 1 - Massa Carrara ,39 USL 2 - Lucca ,29 USL 5 - Pisa ,87 USL 6 - Livorno ,26 USL 12 - Viareggio ,19 Totale Area Vasta ,00

Rete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie

Rete Pneumologica. PSR nessun riferimento alle Malattie Respiratorie Rete Pneumologica PSR 2008-2010 nessun riferimento alle Malattie Respiratorie Aree tematiche di interesse. Una analisi accurata dell incidenza delle Malattie Respiratorie in Liguria, in termini di severità,

Dettagli

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali

9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica. Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali 9 a Conferenza Nazionale GIMBE Evidenze e innovazioni per la Sostenibilità della Sanità Pubblica Bologna, 14 marzo 2014 Innovazione dei percorsi clinicoassistenziali in pneumologia: l accesso domiciliare

Dettagli

La continuità del percorso dell assistito tra cure primarie e cure specialistiche

La continuità del percorso dell assistito tra cure primarie e cure specialistiche La continuità del percorso dell assistito tra cure primarie e cure specialistiche Percorso di approfondimento, confronto e formazione per medici con ruoli organizzativi Presentazione: Dr. Claudio Garbelli

Dettagli

più anziani, più ammalati, più soli

più anziani, più ammalati, più soli LE NUOVE CURE DOMICILIARI: GLI ATTORI DEL SISTEMA un percorso per crescere e migliorare insieme Monza, 29 marzo 2014 Dr. Carlo Castiglioni EROGATORI PER UNA SANITA IN MOVIMENTO DAL VECCHIO AL NUOVO MILLENNIO

Dettagli

Argomenti PERCORSO IR Definizione e diagnosi di insufficienza respiratoria (IR)

Argomenti PERCORSO IR Definizione e diagnosi di insufficienza respiratoria (IR) Argomenti PERCORSO IR Definizione e diagnosi di insufficienza respiratoria (IR) BANCA AIPO Classificazione dell IR Misure di gravità dell IR Analisi epidemiologica SDO percorsi pazienti IR documento 2006

Dettagli

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara

BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda

Dettagli

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 30/11/2015

COD. PRATICA: Regione Umbria. Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N DEL 30/11/2015 Regione Umbria Giunta Regionale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 1411 DEL 30/11/2015 OGGETTO: Linee di indirizzo vincolanti per il percorso diagnostico terapeutico assistenziale riabilitativo del

Dettagli

ALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale

ALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale ALLEGATO A Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale Premessa In Toscana, negli ospedali durante il 2014 sono stati consumati 88,9 DDD di antibiotici per

Dettagli

RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA

RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA Partecipanti: RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA Prof. Renata Lorini, Responsabile Gruppo Orizzontale 3 - Rete delle Cronicità in età Pediatrica, Clinica Pediatrica, IRCCS G.Gaslini,,

Dettagli

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera

Presentazione Servizio Distrettuale di Assistenza Residenziale (SDAR) di Gardone Riviera DIREZIONE GENERALE SERVIZIO COMUNICAZIONE Viale Duca degli Abruzzi, 15 25124 Brescia Tel. 030.3838448 Fax 030.3838557 E-mail servizio.comunicazione@aslbrescia.it Presentazione Servizio Distrettuale di

Dettagli

26/03/2009 EMERGENTI DA AFFRONTARE. Tale aspetto metodologico riguarda in modo

26/03/2009 EMERGENTI DA AFFRONTARE. Tale aspetto metodologico riguarda in modo LA SALUTE PER TUTTI Il raggiungimento della "salute per tutti" è "mandatorio" per il XXI secolo da parte dell'organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Documento ufficiale pubblicato nel 1999: La "Public

Dettagli

Riabilitazione dopo frattura femore

Riabilitazione dopo frattura femore ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 Novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Approfondimenti descrittivi

Dettagli

Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto

Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Intensità di cura: esperienza delle UU.OO di Medicina Interna di Trento e Rovereto Stefano Toccoli Ilaria Nannini IX Congresso Nazionale ANIMO Bologna, 11 maggio 2014 I sottoscritti STEFANO TOCCOLI e ILARIA

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 09-02-2016 (punto N 25 ) Delibera N 60 del 09-02-2016 Proponente STEFANIA SACCARDI DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Dettagli

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR

Regione Toscana. Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite. in attuazione del PSR Regione Toscana Percorso assistenziale per le persone con Gravi Cerebrolesioni Acquisite in attuazione del PSR 2008-2010 fasi del percorso, criteri di trasferibilità, stima fabbisogno dei PL 1 Tab 1 -

Dettagli

PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto. Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD)

PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto. Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD) PERCORSI RIABILITATIVI in ETA EVOLUTIVA Veneto Dott.ssa Anna Marucco Dipartimento di Riabilitazione U.L.S.S. 17 Monselice (PD) La Regione Veneto ha approvato le Linee Guida del Ministero della Sanità per

Dettagli

REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N. 834 del 20/07/2016

REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N. 834 del 20/07/2016 REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 834 del 20/07/2016 OGGETTO: CONFERMA DELLE DIREZIONI DI PRESIDIO E ATTRIBUZIONE DELL'INDENNITA' DIPARTIMENTALE. IMMEDIATAMENTE

Dettagli

REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ

REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ REGIONANDO 2000 REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA REGIONALE DELLA SANITÀ CERTIFICAZIONE ANNUALE DELLA QUALITÀ SU PREVENZIONE E CURA DELLE LESIONI DA DECUBITO. Le lesioni da decubito (LD) sono

Dettagli

MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE

MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE MINISTERO DELLA SANITA DIPARTIMENTO DELLA PROGRAMMAZIONE Aggiornamento delle tariffe delle prestazioni di assistenza ospedaliera, di cui al decreto ministeriale 14 dicembre 1994. IL MINISTRO DELLA SANITÀ

Dettagli

Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura. M. Feri -Arezzo-

Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura. M. Feri -Arezzo- Il malato al centro dell'ospedale per intensità di cura M. Feri -Arezzo- Ospedale per intensità di cura da dove nasce? In Toscana la legge n. 22 (8/3/2000) e la successiva n. 40 (24/2/2005) prevedono

Dettagli

IL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA

IL POST-ACUTO: LA RIABILITAZIONE RESPIRATORIA Dott. Michele Maiellari Specialista in Malattie dell Apparato Respiratorio Universita di Bari U.O. di Medicina e Chirurgia d Urgenza e Pronto Soccorso Resp.Dott.F. Serafino Ospedale San Giacomo Monopoli

Dettagli

AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL)

AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL) AZIENDA SANITARIA LOCALE (ASL) Governo della ASL Ogni azienda sanitaria è diretta da una «triade» Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore Amministrativo Compito della ASL Garantire i LEA, provvedendo

Dettagli

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO Anna Caparra OSAS LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e una condizione morbosa caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa (apnea)

Dettagli

Scopo della proposta di legge

Scopo della proposta di legge Proposta di legge Modifiche alla legge regionale n.40/2005 (Disciplina del servizio sanitario regionale) e alla legge regionale n.28/2015 (Disposizioni urgenti per il riordino dell'assetto istituzionale

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE

IL DIRETTORE GENERALE DELIBERAZIONE N. DEL OGGETTO: COLLABORAZIONE CON IL CENTRO SERVIZI HEALTH TELEMATIC NETWORK DI BRESCIA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO TELESORVEGLIANZA DOMICILIARE SANITARIA PER PAZIENTI CON BRONCOPNEUMOPATIA

Dettagli

DGR VII/ /12/00.

DGR VII/ /12/00. DGR VII/2800 22/12/00. INTEGRAZIONE DEL NOMENCLATORE TARIFFARIO DI ASSISTENZA SPECIALISTICA AMBULATORIALE CON PRESTAZIONI EROGABILI DALLE UNITA OPERATIVE DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE E DEFINIZIONE DELLE

Dettagli

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016

DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 521 DEL 14/06/2016 OGGETTO: Attivazione Modulo Logistico Dipartimentale - Area Medica

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE SORVEGLIANZA DELLE INFEZIONI CONNESSE ALLE PRATICHE ASSISTENZIALI Anno

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 37 ) Delibera N.402 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 37 ) Delibera N.402 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 26-04-2004 (punto N. 37 ) Delibera N.402 del 26-04-2004 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE

Dettagli

Un mondo: l Ospedalel

Un mondo: l Ospedalel Un mondo: l Ospedalel Seminario interaziendale Nel problema c e c e Dott. Francesco Vercilli Direzione Medica di Presidio, Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia qualche dato di attività ANNO 2006 Degenza

Dettagli

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA

LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Prot. n. (BAS/00/45510) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visto l art. 8, comma 1 bis, del Decreto Legislativo n. 229/99 Norme per la razionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, a norma dell

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 pubblicazione della deliberazione stessa, avvenuta in data 21.4.2004; - la deliberazione del 2 novembre 2004, n. 1090, con la quale la Giunta regionale, ai fini di una migliore organizzazione dei procedimenti

Dettagli

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese

Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Pronto Soccorso AO Fondazione Macchi di Varese Considerazioni generali Le criticità della AO sono da riferirsi esclusivamente al PS del presidio Macchi per la sua attrattività, che determina un eccessiva

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 21 ) Delibera N.709 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 21 ) Delibera N.709 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-09-2008 (punto N. 21 ) Delibera N.709 del 15-09-2008 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE

Dettagli

REGIONE DEL VENETö 32 23MAR.2017 DEL. giunta regionale. Mod. B - copia

REGIONE DEL VENETö 32 23MAR.2017 DEL. giunta regionale. Mod. B - copia DEcRET0 N REGIONE DEL VENETö giunta regionale 32 23MAR.2017 DEL OGGETTO: Approvazione del documento di indirizzo operativo per 1 identificazione precoce e Ia gestione della sepsi in ostetricia. NOTE PER

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 51/48 DEL

DELIBERAZIONE N. 51/48 DEL 51/48 20.12.2007 Oggetto: Livelli essenziali di assistenza afferenti alla Branca specialistica di medicina fisica e riabilitativa. Percorsi riabilitativi. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza

Dettagli

REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N del 28/11/2016

REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE. N del 28/11/2016 REGIONE TOSCANA AZIENDA USL TOSCANA NORD OVEST DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 1216 del 28/11/2016 OGGETTO: LINEE GUIDA PER LA REGOLAMENTAZIONE DEL PERCORSO CHIRURGICO E L'ORGANIZZAZIONE DEI BLOCCHI

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Salute e Servizi Sociali Programmazione, Controllo Direzionale e Politiche del Farmaco - Settore

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Salute e Servizi Sociali Programmazione, Controllo Direzionale e Politiche del Farmaco - Settore OGGETTO : Potenziamento dell'offerta territoriale. Adeguamento dell'offerta ospedaliera agli standard nazionali. Dimensionamento della rete e delle componenti del sistema di emergenza. RELAZIONE/ 1. Quadro

Dettagli

CON RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PIENO/ESCLUSIVO PRESIDIO OSPEDALIERO DI VOLTERRA DIRETTORE SANITARIO AZIENDALE

CON RAPPORTO DI LAVORO A TEMPO PIENO/ESCLUSIVO PRESIDIO OSPEDALIERO DI VOLTERRA DIRETTORE SANITARIO AZIENDALE C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI COGNOME E NOME INDIRIZZO DI RESIDENZA GIUSTARINI CARLO VOLTERRA TELEFONO +39 338 8672283 FAX E-MAIL PEC carlo.giustarini@legalmail.it NAZIONALITÀ ITALIANA

Dettagli

FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA

FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL DIPARTIMENTO DI EMERGENZA URGENZA Pagina 1 di 5 FINALITÀ, ORGANIGRAMMA, FUNZIONI DEL N. Revisione Data Motivo della revisione Redatto Verificato Approvato 0 20/03/2013 Direttore Dipartimento Emergenza Urgenza Ufficio Processi e Accreditamento

Dettagli

GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni

GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni 56 13.12.2017 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 GIUNTA REGIONALE - Deliberazioni DELIBERAZIONE 4 dicembre 2017, n. 1369 L.R. 66/2008 Istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza.

Dettagli

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale

Dettagli

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico

Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nuovi orientamenti organizzativi del Pronto Soccorso Pediatrico Nicola Pirozzi DEA-ARCO Premessa Ruolo del PS Pediatrico nella rete regionale Nella Rete Regionale Pediatrica, la gestione dell emergenza

Dettagli

La presa in carico della persona con demenza in Toscana

La presa in carico della persona con demenza in Toscana Progetto Ministeriale Il ChronicCare Care Model, il Punto Unico di Accesso e il Team Aziendale degli specialisti (attuali UVA) per la presa in carico della persona con demenza Giornata di studio sulle

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 145 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 145 del 58972 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 novembre 2016, n. 1933 D.M. n. 70/2015 e Legge di stabilità 2016 Riordino ospedaliero e rete emergenza urgenza. Modifica e integrazione della deliberazione

Dettagli

CENSIMENTO NAZIONALE DELLE U.U.O.O. DI PNEUMOLOGIA ANNO 2012 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E RESTITUZIONE DEL CENSIMENTO

CENSIMENTO NAZIONALE DELLE U.U.O.O. DI PNEUMOLOGIA ANNO 2012 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E RESTITUZIONE DEL CENSIMENTO CENSIMENTO NAZIONALE DELLE U.U.O.O. DI PNEUMOLOGIA ANNO 2012 ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E RESTITUZIONE DEL CENSIMENTO COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO La compilazione del questionario può avvenire: 1.

Dettagli

TERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.

TERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ. continuità posti letto appropriatezza risorse cure intermedie presidi cure primarie Sanità di iniziativa e CCM rete gestita volumi minimi mediabassa compless. osp. di giorno osp. di notte centri elevata

Dettagli

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I.

LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 CRITERI CLINICI PER IL TRASFERIMENTO DEI PAZIENTI ALL O.B.I.E DALL O.B.I. LINEE GUIDA REV. 0 Pag. 1 / 5 INDICE 1. Scopo 2. Campo applicazione 3. Modalità applicative 4. Responsabilità 5. Bibliografia 6. Distribuzione rev. Data Redatto da Verificato da Approvato da 1 15.01.2011

Dettagli

23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell articolo 18 della legge regionale n. 23/2007.

23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi dell articolo 18 della legge regionale n. 23/2007. 96 16.12.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 50 pluriennale 2015/2017, annualità 2016 e 2017 secondo l articolazione che segue: cap. 71001 euro 125.054 cap. 71107 euro 36.357 cap. 71110

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 49 DEL 30 OTTOBRE 2006

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 49 DEL 30 OTTOBRE 2006 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 49 DEL 30 OTTOBRE 2006 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 19 ottobre 2006 - Deliberazione N. 1643 - Area Generale di Coordinamento N. 20 -

Dettagli

REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre

REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre 5-1-2007 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA - PARTE SECONDA - N. 2 57 REGIONE EMILIA-ROMAGNA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 18 dicembre 2006, n. 1807 Approvazione delle intese sottoscritte

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

DIRETTIVO SIMEU PUGLIA. Documento di indirizzo per l Osservazione Breve

DIRETTIVO SIMEU PUGLIA. Documento di indirizzo per l Osservazione Breve DIRETTIVO SIMEU PUGLIA Documento di indirizzo per l Osservazione Breve 1 L Osservazione Breve L O.B. è la gestione clinica protratta da parte del Pronto Soccorso di pazienti ai fini di un corretto inquadramento

Dettagli

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA

PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA PROGETTO INTERAZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA PATOLOGIA UROLOGICA NELL AREA DEL NORD SARDEGNA (AOU SASSARI & ASL OLBIA) Avvio fase Sperimentale A cura di: AOU SS ASL 2 OLBIA (BOZZA) Febbraio 2016 1 Premessa:

Dettagli

Antonio Correra. Società Italiana di Pediatria

Antonio Correra. Società Italiana di Pediatria Antonio Correra Società Italiana di Pediatria PEDIATRI IN ITALIA ~12.500 Ricambio minimo 5 % / anno 800 ~ 600-700 n. Specializzandi 600 400 200-400/-500 Pediatri anno ~ 180 In 10 anni -5000 / -4000 0

Dettagli

COMUNICATO STAMPA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO

COMUNICATO STAMPA PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO PROPOSTA DI RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA DI BORDIGHERA E SANREMO Considerando i presupposti storici relativi ai presidi dell Asl è intenzione dell Azienda individuare in ogni stabilimento ospedaliero

Dettagli

La gestione del dolore acuto in area critica

La gestione del dolore acuto in area critica Cento maggio 2002 La gestione del dolore acuto in area critica CSI M.G. Cristofori trattamento non farmacologico Condizione di salute e ricorso ai servizi sanitari * Percentuale di intervistati che ha

Dettagli

Convegno CARD S. Bonifacio

Convegno CARD S. Bonifacio Convegno CARD S. Bonifacio 7-10-2016 La dimissione del paziente dall ospedale verso l ospedale di comunità. Valutazione di 6 anni di attività dell ospedale di comunità di Tregnago Dr. Roberto Borin Cure

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI GIUSTARINI CARLO ESPERIENZA LAVORATIVA C U R R I C U L U M V I T A E COGNOME E NOME INDIRIZZO DI RESIDENZA TELEFONO FAX

INFORMAZIONI PERSONALI GIUSTARINI CARLO ESPERIENZA LAVORATIVA C U R R I C U L U M V I T A E COGNOME E NOME INDIRIZZO DI RESIDENZA TELEFONO FAX C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI COGNOME E NOME INDIRIZZO DI RESIDENZA TELEFONO FAX E-MAIL GIUSTARINI CARLO NAZIONALITÀ ITALIANA DATA DI NASCITA 30 MAGGIO 1953 COMUNE DI NASCITA 56048

Dettagli

Azienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE

Azienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE Azienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE Le scelte dell Asl di Pescara 2 - INTEGRAZIONE E TRASVERSALITA Agevolare forme di forte integrazione organizzativa tra: Stessa

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLA BPCO

LA PREVENZIONE DELLA BPCO Claudio M.Sanguinetti LA PREVENZIONE DELLA BPCO Consulente Pneumologo Casa di Cura Quisisana Già Direttore UOC Pneumologia- UTIR Az.Compl.Ospedaliero San Filippo Neri ROMA PREVENZIONE PRIMARIA DELLA BPCO

Dettagli

Percorsi di cura integrati

Percorsi di cura integrati Conferenza Stampa Percorsi di cura integrati Sottoscrizione accordo di collaborazione tra Azienda Ospedaliero-universitaria e Azienda USL - Ospedale di Vaio in attuazione del Piano Attuativo Locale mercoledì

Dettagli

Sanità in Area Vasta 5, focus sull implementazione di Radiologia in Pronto Soccorso e ristrutturazione dell Uoc Geriatria

Sanità in Area Vasta 5, focus sull implementazione di Radiologia in Pronto Soccorso e ristrutturazione dell Uoc Geriatria Sanità in Area Vasta 5, focus sull implementazione di Radiologia in Pronto Soccorso e ristrutturazione dell Uoc Geriatria San Benedetto del Tronto, 2017-09-22 Conferenza stampa fiume il 18 set presso la

Dettagli

Parte seconda - N. 62 Euro 0,82. Anno 40 5 maggio 2009 N. 83. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 aprile 2009, n. 427

Parte seconda - N. 62 Euro 0,82. Anno 40 5 maggio 2009 N. 83. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 aprile 2009, n. 427 Parte seconda - N. 62 Euro 0,82 Anno 40 5 maggio 2009 N. 83 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 6 aprile 2009, n. 427 Linee di indirizzo regionali di attuazione del PSSR 2008-2010 per l ulteriore qualificazione

Dettagli

il D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni;

il D. Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni e integrazioni; Oggetto DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLA MISURA INNOVATIVA A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA PER I CARICHI DI CURA ACCESSORI DELLA PERSONA RICOVERATA IN UNITÀ D OFFERTA RESIDENZIALI PER ANZIANI VISTI: il D. Lgs.

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori

Priorità di Governo Clinico. Esempio. Glossario. Glossario. Esempio. Survey. Progetti. Indicatori Convention Nazionale Clinical Governance e Management Aziendale Sostenibilità delle innovazioni organizzative nell era del federalismo sanitario Bologna, 15-16 ottobre 2010 OBIETTIVI Survey Priorità di

Dettagli

In particolare, occorre rilevare come la citata D.G.R. n del 27 luglio 2016 testualmente riferisca che:

In particolare, occorre rilevare come la citata D.G.R. n del 27 luglio 2016 testualmente riferisca che: REGIONE PIEMONTE BU43 27/10/2016 Deliberazione della Giunta Regionale 10 ottobre 2016, n. 27-4044 Approvazione schema di protocollo di intervento relativo alle attivita' di collaborazione tra farmacie

Dettagli

IBD Unit: modello multidisciplinare e multiprofessionale in continua evoluzione Daniela Valpiani GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA FORLI

IBD Unit: modello multidisciplinare e multiprofessionale in continua evoluzione Daniela Valpiani GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA FORLI IBD Unit: modello multidisciplinare e multiprofessionale in continua evoluzione Daniela Valpiani GASTROENTEROLOGIA ed ENDOSCOPIA FORLI La domanda di salute del paziente IBD Il paziente IBD, affetto

Dettagli

International Network of Health Promoting Hospitals & Health Services. XIII Conferenza Nazionale HPH Reggio Emilia, Settembre 2009

International Network of Health Promoting Hospitals & Health Services. XIII Conferenza Nazionale HPH Reggio Emilia, Settembre 2009 Hospitals & Services XIII Conferenza Nazionale HPH Reggio Emilia, 24-26 Settembre 2009 L'educazione Terapeutica del Paziente come un importante fattore di sviluppo della promozione della salute: la continuità

Dettagli

I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI

I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI 12 CONVEGNO NAZIONALE AIES - FIRENZE 2007 I COSTI DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE: ANALISI PER PROCESSI E PERCORSI DIAGNOSTICO TERAPEUTICI Progetto di Ricerca Sanitaria Finalizzata Regione Piemonte anno 2006

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 23 DELIBERAZIONE 25 maggio 2015, n. 675

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 23 DELIBERAZIONE 25 maggio 2015, n. 675 DELIBERAZIONE 25 maggio 2015, n. 675 Proposte di sperimentazione: A - Nucleo residenziale a bassa intensità assistenziale (BIA) - presso le strutture RSA Grassi Landi di Villetta S. Romano, B - Progetto

Dettagli

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI. INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico

Dettagli

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N DEL 15/10/1999. Direttive in ordine all attività dei Laboratori di Analisi Mediche a scopo diagnostico.

DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N DEL 15/10/1999. Direttive in ordine all attività dei Laboratori di Analisi Mediche a scopo diagnostico. DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA N. 42811 DEL 15/10/1999 OGGETTO: Direttive in ordine all attività dei Laboratori di Analisi Mediche a scopo diagnostico. IL DIRETTORE GENERALE RICHIAMATA la l.r. 7 giugno

Dettagli

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE

RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE RIDEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CURA DEL NOCSAE Ann Marie Pietrantonio Modena 16-05 - 2014 Perché cambiare? Direzione Sanitaria NOCSAE Il modello organizzativo è coerente rispetto al contesto attuale e prevedibile

Dettagli

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera 12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera Elide

Dettagli

Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite

Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite CardioLUCCA, 2-4 Marzo 2017 Palazzo Ducale-Sala Ademollo Lucca Dr. Andrea Azzarelli L incidenza delle cardiopatie è

Dettagli

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 23 ) Delibera N.459 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 23 ) Delibera N.459 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 03-06-2009 (punto N. 23 ) Delibera N.459 del 03-06-2009 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE

Dettagli

Bollettino Ufficiale n. 37/I-II del 13/09/2011 / Amtsblatt Nr. 37/I-II vom 13/09/

Bollettino Ufficiale n. 37/I-II del 13/09/2011 / Amtsblatt Nr. 37/I-II vom 13/09/ Bollettino Ufficiale n. 37/I-II del 13/09/2011 / Amtsblatt Nr. 37/I-II vom 13/09/2011 63 61015 Deliberazioni - Parte 1 - Anno 2011 Provincia Autonoma di Trento DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE del

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 6 novembre 2006, n. 822

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 6 novembre 2006, n. 822 22.11.2006 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 47 DELIBERAZIONE 6 novembre 2006, n. 822 DELIBERAZIONE 6 novembre 2006, n. 824 67 PSR 2005/2007 La salute in carcere - Sostegno delle attività

Dettagli

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI. Via Coppino, SASSARI C.F. - P. IVA

AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI. Via Coppino, SASSARI C.F. - P. IVA AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI Via Coppino, 26-07100 SASSARI C.F. - P. IVA 02268260904 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE N. 336 DEL 29/04//2013 OGGETTO: Percorso Diagnostico-Terapeutico-Assitenziale

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 luglio 2011, n. 1620

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 luglio 2011, n. 1620 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 12 luglio 2011, n. 1620 Documento di Raccomandazioni per la gestione integrata delle emergenze-urgenze psichiatriche Approvazione. L Assessore alle Politiche della

Dettagli

L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche

L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche I punti di vista dei medici Guido Castelli Gattinara Dipartimento di Medicina Pediatrica UOC di Pediatria - Palidoro 2 BAMBINI CON DISABILITA

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 67 DEL 19 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 26 novembre 2005 - Deliberazione N. 1690 - Area Generale di Coordinamento N. 20

Dettagli

Insufficienza respiratoria cronica nel paziente adulto con patologia neuromuscolare. Individuazione dei Presidi ed indirizzi.

Insufficienza respiratoria cronica nel paziente adulto con patologia neuromuscolare. Individuazione dei Presidi ed indirizzi. REGIONE PIEMONTE BU41 12/10/2017 Deliberazione della Giunta Regionale 25 settembre 2017, n. 43-5679 Insufficienza respiratoria cronica nel paziente adulto con patologia neuromuscolare. Individuazione dei

Dettagli

Schede indicatori socio-sanitari territoriali Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna

Schede indicatori socio-sanitari territoriali Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna Schede indicatori socio-sanitari Proposta a cura del Laboratorio Management e Sanità Scuola Superiore Sant Anna Valutazione dell efficacia sanitaria delle attività Percentuale di ricoveri con degenza superiore

Dettagli

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE

SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE SERVIZIO PSICHIATRICO DI DIAGNOSI E CURA DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE PATOLOGICHE 1/11 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come

Dettagli

OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE:

OSPEDALIZZAZIONE DOMICIALIARE: PERCORSO AGEVOLATO E PROTETTO AI SERVIZI OSPEDALIERI PER PAZIENTI SEGUITI A DOMICILIO OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: Pagina 1 di 7 OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE: REV. DATA Redatto da: Emesso da: Approvato da: 0 28.10.2011 Gruppo interdisciplinare aziendale Staff Direzione Sanitaria Direttore Sanitario Firma Firma Pagina

Dettagli

Gruppo di Lavoro PARKINSON DEMENZA

Gruppo di Lavoro PARKINSON DEMENZA DIAV Cronicità Area Vasta Nord Ovest Coordinatore: Dott. Renato Galli Composizione del gruppo di lavoro Prof Ubaldo Bonuccelli AOUP Prof Roberto Ceravolo AOUP Dott Paolo Del Dotto Versilia Dott.sa Monica

Dettagli

Prot. n. (DIR/02/9018)

Prot. n. (DIR/02/9018) Prot. n. (DIR/02/9018) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visti: - il decreto legislativo 502/92 e successive modificazioni, con riferimento all art.1, commi 1,2,3,7 e 8; - l Accordo Governo-Regioni

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 01-03-2016 (punto N 33 ) Delibera N 145 del 01-03-2016 Proponente STEFANIA SACCARDI DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

Dettagli

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli

Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 1 Il nuovo welfare Empoli 15 Giugno 2012 Nedo Mennuti : Direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli 2 Transizione epidemiologica - Italia - 1890-1997

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 24 ) Delibera N.148 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 24 ) Delibera N.148 del DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 15-02-2010 (punto N. 24 ) Delibera N.148 del 15-02-2010 Proponente ENRICO ROSSI DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE

Dettagli

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali

Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014

Dettagli

Misurare per decidere

Misurare per decidere STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEI SERVIZI TERRITORIALI Azienda Ulss n. 3 Bassano del Grappa Michela Piccinini Servizio Controllo di Gestione e Controllo Interno IL SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO

Dettagli

Presentazione protocollo StART (Studio sull Appropriatezza dei ricoveri in Terapia Intensiva) Sergio Livigni - Ospedale San Giovanni Bosco di Torino

Presentazione protocollo StART (Studio sull Appropriatezza dei ricoveri in Terapia Intensiva) Sergio Livigni - Ospedale San Giovanni Bosco di Torino Presentazione protocollo StART (Studio sull Appropriatezza dei ricoveri in Terapia Intensiva) Sergio Livigni - Ospedale San Giovanni Bosco di Torino -Appropriatezza Organizzativa in Terapia Intensiva -Trauma

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 51/ 54 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 51/ 54 DEL 51/ 54 20.12.2007 Oggetto: Attuazione in forma sperimentale della Rete regionale per le emergenze cardiologiche Adozione di linee guida e protocolli per la gestione e il trattamento delle patologie coronariche

Dettagli

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica Il PDTA nelle demenze: una proposta innovativa Intervento dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento Assi Brescia 16 Dicembre 2011 dal progetto regionale alla

Dettagli