Oggetto: ORTI SOSTENIBILI CON CARCERATI ED INDIGENTI. Associazione Maria Madre della Provvidenza ONLUS - Sezione di Caselle Torinese
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- Stefania Sartori
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1 Oggetto: DESCRIZIONE DEL PROGETTO PROPOSTO ORTI SOSTENIBILI CON CARCERATI ED INDIGENTI - Associazione Maria Madre della Provvidenza ONLUS - Sezione di Caselle Torinese La Sezione di Caselle Torinese dell Associazione Maria Madre della Provvidenza ONLUS, intestataria del progetto qui proposto, nasce ufficialmente nel 2007 dalla volontà di Enzo Valsania e famiglia, dopo la scomparsa del figlio diciottenne Giorgio, a seguito di un tragico incidente stradale nel giugno del L associazione Maria Madre della Provvidenza Giorgio Valsania è iscritta all anagrafe delle Onlus il giorno 03 settembre Nell ultimo periodo l associazione Maria Madre della Provvidenza Giorgio Valsania Onlus, sede di Caselle, opera prevalentemente in 6 direzioni differenti, fra loro comunque sinergiche: 1. Realizzazione missioni di aiuto in Madagascar e Burkina Faso; 2. Costruzione a Caselle T.se di un centro distribuzione alimenti per famiglie in difficoltà; 3. Aiuto famiglie in difficoltà con pagamento bollette; 4. Distribuzione alimenti a famiglie in difficoltà;
2 5. Assistenza ai paesi terremotati italiani, anche con la ristrutturazione di un asilo in Emilia Romagna e il risamanento di due Parrocchie; 6. Progetto Orti Sostenibili con carcerati ed indigenti - (progetto finanziato dalla Vostra spettabile Fondazione nel 2013). 7. Progetto Orti Sostenibili con carcerati ed indigenti (progetto specifico proposto dalla Vostra spettabile Fondazione per il 2014) Il progetto Orti Sostenibili con carcerati ed indigenti Il progetto Orti Sostenibili con carcerati ed indigenti prevede il coinvolgimento sempre più importante di carcerati e indigenti, ma soprattutto integra al suo interno nuove attività capaci di dare sostenibilità economica e quindi perennità all importante iniziativa sociale nata nel Gli orti sociali, a Caselle T.se e Torrazza Piemonte sono capaci di dare origine a nuove attività come la distribuzione e la commercializzazione di prodotti agricoli biologici a Km0, grazie alla quale si otterrà la sostenibilità economica del progetto e si garantirà il perdurare dell aiuto sociale. La vera innovazione progettuale verte quindi sulla creazione di posti di lavoro per questi soggetti bisognosi grazie alla nascita potenziale di una cooperativa sociale agricola biologica che possa produrre reddito e garantire il perdurare dell aiuto sociale. Vi sarà anche un incremento delle risorse destinate all'insegnamento di mestieri e competenze che tali soggetti
3 svantaggiati potranno utilizzare a proprio favore al momento della riammissione a pieno titolo nella società. AMMP già dispone di importanti infrastrutture che ad oggi sono utilizzate per il trasporto e la conservazione dei prodotti alimentari: 2 grandi magazzini di stoccaggio; 1 cella frigo; 4 camion frigoriferi; ecc. Parte di questa attrezzatura è stata finanziata dalla Vostra spettabile Fondazione nel 2013: un furgone, una cella frigo. Tutti questi strumenti saranno impiegati, oltre che per lo smistamento a favore degli indigenti, anche per la distribuzione dei prodotti coltivati e per la loro commercializzazione. Particolare importanza è data dalla futura realizzazione di serre riscaldate per aumentare la produttività, anticipando e posticipando le stagioni, non ultimo in ottica di risparmio energetico e sostenibilità economico- finanziaria dell iniziativa proposta. La produzione agricola sarà destinata in parte alle medesime persone (beneficiari diretti del progetto), in parte venduti a catene di distribuzione partner o a ristoranti del territorio che hanno già sposato la nostra iniziativa.
4 Il progetto è in sostanza un concreto aiuto per il reinserimento sociale e professionale dei ex- detenuti, detenuti in modalità alternative e indigenti, per favorire il recupero della dignità personale a seguito della perdita del lavoro. il Vostro aiuto contribuirà a finanziare lo start- up del nuovo modello di business sociale e all ampliamento delle zone produttive nei 4 orti. Nello specifico: - Due nuove serre riscaldate (per aumentare la produzione agricola anticipando e posticipando la stagionalità oltre che per ricevere i certificati bianchi dallo stato e ottenere ulteriore sostenibilità economica) - Recinzioni, attrezzature agricole e commerciali (che serviranno soprattutto per la produzione e la vendita diretta in loco) - Costi di costruzione di pozzi per l irrigazione e sistemi di irrigazione degli orti - Costi per materie prime (sementi, piantine, concimi ) per i nuovi terreni coltivabili - Casette per ricovero attrezzi e 2 pollai - Creazione di un sito internet e- commerce per la divulgazione e commercializzazione di prodotti agricoli semplici ed elaborati - Carburante per strart- up della nuova funzione distributiva e commerciale Le attività della FASE 2 del progetto contribuiranno ad aumentare il numero di beneficiari attualmente aiutati dall associazione che ad oggi sono circa Infatti si prevede di poter fornire aiuto alimentare a circa 200 persone supplementari attraverso la produzione agricola del progetto. Ulteriormente si creeranno posti di lavoro sicuri per almeno 5 indigenti/ex carcerati che potranno ritrovare la loro dignità in un luogo accogliente e di ascolto.
5 Contesto del progetto Il Piemonte, più precisamente il Torinese, è il contesto geografico in cui avrà luogo il progetto ed è una delle aree più colpite dalle problematiche sopra citate. Infatti, un numero sempre maggiore di individui superano la soglia di povertà: in Piemonte se ne contano oggi circa 1 milione. La nostra Associazione in Piemonte ha osservato e sostenuto una domanda di aiuto alimentare in continua crescita che richiede energie e risorse sempre maggiori. Nonostante il contesto sia caratterizzato da forte crisi economica e da problemi sociali sempre più acuti, in Italia e in Piemonte si è registrato un aumento esponenziale della domanda di prodotti biologici e a filiera corta. Infatti il fatturato italiano concernente questi prodotti si è triplicato dal 2007 al 2010, passando da 1 a 3 miliardi. Nel 2011 l aumento degli acquisti è stato del 13%, mentre nel 2012 si è fermato a circa il 5%. Il Piemonte è la seconda Regione italiana per dimensione di mercato e detiene il 13% di tutti i negozi Bio in Italia (dati biobank). Per quanto concerne il contesto di creazione e sviluppo del progetto ORTI SOSTENIBILI, questi ultimi dati rappresentano un opportunità di mercato che sarà colta con la creazione di una possibile futura Cooperativa sociale agricola biologica. Obiettivi di progetto Gli obiettivi che perseguiamo con questa FASE del progetto ORTI SOSTENIBILI con carcerati ed indigenti sono: La creazione di almeno 5 nuovi posti di lavoro e reintegrazione sociale di indigenti, ex carcerati, giovani figli di carcerati che vogliono accedere all università;
6 L implementazione di una rete di produzione biologica, commerciale e di vendita diretta a Km 0; Miglioramento e adattamento della logistica esistente alle nuove necessità di distribuzione commerciale; La creazione di un luogo di formazione sul campo, dove gli indigenti potranno acquisire nuove competenze sia in campo agricolo pratico sia per quanto riguarda la gestione economica di attività agricole; ecc. Distribuzione del fresco alimentare, e non più solo prodotti a lunga scadenza, agli indigenti piemontesi già serviti dall'associazione La promozione della partecipazione attiva dei lavoratori indigenti al processo decisionale dell organizzazione; Gli obiettivi specifici per quanto concerne l importante inserimento lavorativo saranno: 1) Assumere 5 figure professionali: con le mansioni seguenti: - 1 Coordinatore e sviluppatore delle nuove attività di commercializzazione e distribuzione del fresco alimentare Lavoratori orti con competenze commerciali 2 Lavoratori Orti con competenze logistiche 2) Formare il nuovo personale con competenze agricole e gestionali solide tramite il ricorso anche a professionisti esterni (tecnici agricoli e manager agricoli/incubatori d impresa). Alla fine del progetto i neoassunti dovranno aver conseguito le competenze per la creazione e gestione di una propria azienda agricola; 3) Assistere gli utenti del progetto nel corso del progetto (vedi crono programma) mediante un attenta analisi e monitoraggio delle attività;
7 4) Sensibilizzare i carcerati dimostrando loro come raggiungere assieme la sostenibilità economica, finanziaria e sociale del progetto ORTI SOSTENIBILI; 5) Distribuire fresco alimentare agli indigenti e non più solo cibo a lunga conservazione in modo da migliorare la salute e la qualità di vita dei nostri indigenti serviti. Risultati attesi dal progetto I risultati attesi dai beneficiari diretti grazie al progetto di creazione di Impresa sociale Orti Sostenibili sono: 1)Formazione I beneficiari apprenderanno un vero e proprio mestiere in un ottica di crescita professionale e consolidamento di nuove competenze agricole sia dal punto di vista pratico (semina, raccolta, utilizzo strumenti ) sia in campo commerciale e gestionale. 2)Lavoro e dignità Tornare a lavorare in un contesto socialmente ricco, dinamico e accogliente è il modo in cui decidiamo di permettere a queste persone di ritrovare la loro dignità, aumentare la stima di se stessi e crescere professionalmente. La finalità è quella di spezzare il circolo vizioso che costringe questi individui a tornare in carcere di nuovo, fornendo loro gli strumenti necessari per acquisire nuove competenze concrete rivendibili sul mercato anche ad altre aziende. 3)Inclusione sociale degli indigenti e diminuire le differenze sociali
8 Il lavoro offerto agli indigenti permetterà loro di poter avere una vita sociale indipendente. Il progetto si prefigge un risultato che va oltre, ancora più ambizioso: quello di poter favorire attività e occasioni di incontro con persone di tutte le estrazioni, cercando di eliminare le differenze sociali attraverso la condivisione e il dialogo. 4) Aumento del bacino di utenza Una risposta ancora più concreta alle emergenze territoriali a noi pervenute si manifesterà attraverso un aumento del bacino di utenti svantaggiati di circa 200 persone. Questo dato è credibile in quanto basato sulle potenzialità reali dei terreni coltivati. Risultati e benefici attesi per il territorio Le ricadute, in termini di benefici del progetto, sulle comunità locali (si vedano gli Enti Locali direttamente coinvolti) sono molteplici: - Implementazione di un circuito di scambio alimentare a Km0 capace di creare nuova ricchezza sul territorio piemontese di riferimento del progetto. - Incremento delle competenze e conoscenze agricole e biologiche territoriali. - Miglioramento della resilienza ecologica (e sociale) del territorio dovuta alla creazione di nuovi posti di lavoro e alla creazione di una rete commerciale alimentare a Km0 - Attenuazione delle differenze sociali territoriali e integrazione multiculturale
9 Personale impegnato nel progetto L'Associazione Maria Madre della Provvidenza Onlus, sede di Caselle, opera esclusivamente con i propri volontari e non si affida a personale retribuito. Si presume che circa 20 risorse (di cui 7 a tempo pieno) saranno i volontari direttamente interessati al progetto di "Orti Sostenibili" con carcerati, ex detenuti ed indigenti. Il profilo dei volontari impiegato nel progetto è eterogeneo e complementare, capace quindi di garantire la supervisione delle specifiche aree operative del progetto.
Per raccogliere fondi e adesioni di volontari, le attività organizzate sono molte:
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