ADEGUATA VERIFICA PERMANENTE, PROFILATURA E PRESIDIO DI PRIMO LIVELLO

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1 2017 ADEGUATA VERIFICA PERMANENTE, PROFILATURA E PRESIDIO DI SP Consulting Srl

2 Chi siamo SP CONSULTING e IUS CONSULTING SP Consulting e IUS Consulting offrono consulenza all industria finanziaria sostenendola nei processi legati ai cambiamenti normativi, di gestione dei rischi, nell opera di revisione degli assetti di governo. SP Consulting e IUS Consulting, con i propri servizi, sono in grado di rendere compatibili i principi regolamentari con i canoni del management in un quadro di sana e prudente gestione garanzia di stabilità per la Vigilanza, divenendo allo stesso tempo paradigma di governo aziendale per i vertici in un progressivo allineamento di obiettivi tra controllori e controllati. L importanza della variabile organizzativa e la discrezionalità lasciata all intermediario sulla scorta del principio di proporzionalità rendono complesso e mutevole il progetto di revisione del sistema dei controlli. La molteplicità delle funzioni di controllo richiede, peraltro, che il riordino dei sistemi eviti costose sovrapposizioni e promuova sinergie per la gestione dei rischi. La conoscenza di tale regolamentazione rappresenta per SP Consulting e IUS Consulting un fattore primario di successo. In aggiunta, la capacità dei propri professionisti di sapere valorizzare il know how della società coniugandolo ed adattandolo ai diversi modelli di business, organizzativi e di controllo di ciascun intermediario, costituisce il valore aggiunto che SP Consulting e IUS Consulting possono dare ai propri clienti. AIRA Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio AIRA - l Associazione Italiana Responsabili Antiriciclaggio è stata costituita nel 2008 per opera del Professor Ranieri Razzante. L AIRA è un associazione senza fini di lucro che coniuga le esigenze di aggregazione, condivisione, riflessione e sviluppo della cultura della legalità, a beneficio degli stakeholder del mercato dell'intermediazione finanziaria e assicurativa. Le principali finalità dell Associazione: 1. facilitare e sviluppare l esercizio della professione nel settore dell'intermediazione Finanziaria ed Assicurativa; 2. curare la qualificazione dell associato e promuovere il riconoscimento della sua figura professionale; 3. farsi portavoce nelle sedi opportune delle istanza e dei pareri dei propri associati. L Associazione opera autonomamente e rappresenta i suoi Associati presso organismi ufficiali italiani, comunitari ed internazionali, anche in collaborazione con strutture analoghe.

3 ADEGUATA VERIFICA PERMANENTE, PROFILATURA E PRESIDIO DI FINALITA Il Provvedimento emanato da Banca d Italia recante disposizioni attuative in materia adeguata verifica ai sensi dell art. 7 del D.Lgs. 231/07, vigente dal 1 gennaio 2014, impatta considerevolmente sull attività delle strutture deputate alla gestione del rapporto con la clientela. In particolare, il provvedimento introduce il nuovo concetto di controllo costante nel corso del rapporto, c.d. adeguata verifica permanente, che prevede la modulazione di misure di verifica calibrate rispetto al profilo di rischio assegnato al cliente. Talora si ritiene che l utilizzo di software diagnostici (es. Gianos) sia sufficiente per conformarsi alle previsioni di Banca d Italia, tuttavia il Provvedimento espone criteri e fattori da considerare nella gestione dinamica della profilatura che sono in gran parte rimessi al presidio qualitativo dell operatore e che il software diagnostico non può gestire o ad oggi non riesce a gestire. La maggiore novità del nuovo Provvedimento è il processo di escalation che, dopo l assegnazione di un profilo di rischio sulla base degli elementi acquisiti all accensione del rapporto, prevede una gestione dinamica della profilatura in ragione di elementi che devono essere acquisiti nel corso del tempo, con l obbligo di implementare un processo dinamico che preveda l aggiustamento del livello di rischio al manifestarsi di specifiche criticità, con contestuale applicazione di misure predefinite per il rafforzamento del presidio. Il nuovo Provvedimento, oltre a casi tipici di adeguata verifica rafforzata (valori dall estero, banconote di grosso taglio, PEPs) prevede che l intermediario definisca per policy quando applicare le misure rafforzate proprio a fronte del manifestarsi di elementi o fattori che devono necessariamente comportare un aumento del livello di rischio. Fra questi elementi o fattori Banca d Italia richiama gli Indicatori di anomalia (ex decalogo ter) e gli Schemi di comportamento anomalo UIF, oltre a fornire nel nuovo provvedimento specifici e nuovi criteri. Ad oggi i software diagnostici non hanno un sufficiente livello di maturazione per cogliere tutti gli Indicatori di anomalia che si manifestano nei rapporti con la clientela o per individuare tutte le fattispecie corrispondenti a Schemi di comportamento anomalo UIF. Inoltre, un buon numero di Indicatori di anomalia e di Schemi di comportamento anomalo UIF si manifesta in fattispecie operative che solo l apprezzamento judgemental dell operatore può individuare, mediante attività di controllo su aspetti qualitativi che possono essere colti con controlli di linea o primo livello. La finalità del corso è quella di sensibilizzare gli operatori che gestiscono i rapporti con la clientela per la corretta applicazione delle nuove regole ed il corretto svolgimento dei controlli di linea per la conduzione del processo di adeguata verifica permanente, approfondendo le fattispecie ricorrenti nell attività dell intermediario con esempi concreti e analisi dei casi critici. A CHI SI RIVOLGE Responsabili di Filiale Addetti di Filiale Operatori di sportello Consulenti titoli Consulenti fidi Gestori di rete e figure analoghe a quelle sopra elencate PROGETTAZIONE Per rendere concreto ed efficace l intervento formativo è necessario un incontro di progettazione preliminare fra Docente ed esponenti dell Intermediario al fine di acquisire la Policy aziendale di contrasto del riciclaggio e finanziamento del terrorismo e gli atti di normativa interna utili per comprendere le scelte di adeguamento alla normativa compiute dall azienda. DURATA n. 2 giorni

4 ADEGUATA VERIFICA PERMANENTE, PROFILATURA E PRESIDIO DI Programma Ruolo dell intermediario finanziario nella lotta al riciclaggio Dinamiche giuridiche nel contrasto al riciclaggio Definizione penale di riciclaggio e definizione amministrativa Il principio della collaborazione attiva e del risk based approach Come e perché deve agire l intermediario per il contrasto al riciclaggio La profilatura della clientela Il processo funzionale per la valutazione del rischio di riciclaggio Novità di approccio nella gestione dell adeguata verifica permanente Gestione del profilo del cliente nel tempo Valenza del software diagnostico nel processo di adeguata verifica permanente Limiti e criticità per l applicazione della nuova normativa Passaggio dall adeguata verifica ordinaria all adeguata verifica rafforzata Policy aziendale ed impostazione del controllo costante nel corso del rapporto Attività di controllo e applicazione obblighi antiriciclaggio Controlli di linea volti ad aggiornare il profilo di rischio del cliente Situazioni critiche indesiderate e applicazione dell obbligo di astensione ex art. 23 Situazioni critiche gestibili con apposizione rischio alto Situazioni critiche gestibili con avvio dell iter di segnalazione operazione sospetta Misure rafforzate di verifica associate al livello di rischio alto Controlli di linea nel continuo per la verifica di congruità del livello di rischio Controlli di linea affidati all operatore e controlli di linea svolti dal sistema informativo Indicatori di anomalia e Schemi di comportamento anomalo Nuova impostazione del quadro normativo e nuovo utilizzo degli indicatori Importanza degli indicatori nella fase di profilatura e per l escalation nell adeguata verifica Valenza dei controlli di primo livello nell adeguata verifica permanente Fattispecie gestite mediante diagnostico Limiti del diagnostico e fattispecie che devono essere gestite dall operatore Suddivisione degli indicatori in aree tematiche e associazione all attività dei diversi soggetti (consulenza finanziaria, finanziamenti, operatività di sportello ecc.) : casi concreti Novità sul processo e sulle fasi dell adeguata verifica Nuovi passaggi dell adeguata verifica Nuova gestione della figura dell esecutore Dichiarazioni e presunzioni sull esecuzione delle operazioni per conto del cliente : casi concreti Adeguata verifica rafforzata: casi tipici Distinzione fra casi tipici e atipici di adeguata verifica rafforzata Novità e chiarimenti per la fattispecie dei PEPs Operazioni con banconote di grosso taglio Versamento di valori provenienti da altri Stati Operatività del cliente interessato da segnalazione di operazione sospetta Operatività a distanza : casi concreti Adeguata verifica rafforzata: casi atipici Gestione delle operazioni critiche e dei casi di stimato aumento del rischio di riciclaggio Processo di escalation nell adeguata verifica permanente Profilatura del cliente, controllo costante e applicazione di misure rafforzate Tipologia di misure rafforzate applicate nella prassi Previsioni della policy aziendale : casi concreti Controlli di linea sugli elementi e criteri forniti da Banca d Italia per la profilatura Controlli di linea sugli elementi concernenti il cliente (natura e caratteristiche, attività svolte e interessi economici, comportamenti, area geografica di interesse) Controlli di linea sugli elementi concernenti il rapporto (tipologia, modalità di instaurazione, ragionevolezza) Controlli di linea sugli elementi concernenti l operazione (tipologia, modalità di svolgimento, ammontare, frequenza, ragionevolezza, area geografica di destinazione dei fondi) Controlli di linea sugli indicatori di anomalia e gestione del profilo di rischio Controlli su indicatori concernenti il cliente, intervento sul Controlli su indicatori concernenti l operazione, intervento sul Controlli su indicatori concernenti il rapporto, intervento sul Controlli su indicatori concernenti i mezzi e le modalità di pagamento, intervento sul profilo e indicazioni sull adeguata verifica

5 ADEGUATA VERIFICA PERMANENTE, PROFILATURA E PRESIDIO DI Programma Controlli su indicatori concernenti gli strumenti finanziari, intervento sul Controlli su indicatori concernenti i contratti assicurativi, intervento sul Distinzione dei casi in cui è possibile assegnare il profilo alto / applicare l art. 23 / avviare iter sos: casi concreti Approfondimenti su natura e scopo del rapporto Legami fra nuovo Provvedimento AV e il decalogo degli indicatori di anomalia Fattispecie esplicitate nella normativa Variabilità nel corso del rapporto e aggiornamento dell adeguata verifica Novità e chiarimenti sul titolare effettivo Nuova definizione di titolare effettivo Limiti del diagnostico nella gestione di tipologie di titolare effettivo Gestione di clienti con catena societaria complessa Gestione di fiduciarie clienti Gestione di fiduciarie in catena societaria Gestione di enti non profit Gestione di trust Controlli connessi al comunicato UIF del sull utilizzo anomalo di trust Controlli di linea su fattispecie a rischio usura Controlli connessi allo Schema UIF del Controlli connessi allo Schema UIF del Controlli di linea sull utilizzo degli strumenti di pagamento e servizi on line Controlli connessi allo Schema UIF del sulle frodi informatiche Controlli connessi alla Comunicazione UIF sull utilizzo anomalo di carte di pagamento per prelevamenti Controlli sugli indicatori di anomalia sulle operazioni di pagamento e l utilizzo di carte Controlli di linea su factoring e leasing Controlli connessi allo Schema UIF del sul rischio di frodi in attività di factoring Controlli connessi allo Schema UIF del sul rischio di frodi in attività di leasing Controlli di linea su altre fattispecie Controlli connessi allo Schema UIF del sull operatività connessa al settore dei giochi e scommesse Controlli connessi allo Schema UIF del sull operatività connessa con l abuso di finanziamenti pubblici Controlli connessi allo Schema UIF del sull utilizzo di conti dedicati. Distinzione fra lotta al riciclaggio e lotta all evasione fiscale, criticità Reati tributari come reato presupposto L autoriciclaggio nel quadro normativo internazionale Normativa italiana per repressione dei reati tributari e degli illeciti amministrativi Evasione fiscale, elusione, abuso del diritto Profili di contatto fra normativa antievasione e normativa antiriciclaggio Evoluzione del contrasto all evasione con il nuovo provvedimento sull adeguata verifica Controlli connessi agli elementi del nuovo Provvedimento sull adeguata verifica Controlli sugli indicatori di anomalia sulle operazioni di pagamento e l utilizzo di carte a fini elusivi Controlli sugli indicatori di anomalia sull utilizzo del contante a fini elusivi Controlli connessi allo Schema UIF del su frode all iva intracomunitaria Controlli connessi allo Schema UIF del o su rimpatrio dei capitali Controlli connessi allo Schema UIF del su frodi fiscali internazionali e frodi nelle fatturazioni

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