Come si possono individuare gli agenti chimici nello stampaggio ed estrusione delle materie plastiche
|
|
- Maurizio Gioia
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il rischio da agenti chimici nello stampaggio ed estrusione delle materie plastiche: confronto di esperienze e prospettive di miglioramento Come si possono individuare gli agenti chimici nello stampaggio ed estrusione delle materie plastiche Claudia Cassinelli Dipartimento di Prevenzione ASL 10 1
2 Definizioni PERICOLO la proprietà intrinseca di un agente chimico di poter produrre effetti nocivi RISCHIO la probabilità che si raggiunga il potenziale di causare dei danni Che cosa trasforma un pericolo in un rischio? Pericoli Le variabili presenti nel ciclo produttivo: quantità Rischi modalità d uso contesto sistemi di prevenz. ecc.... 2
3 Processo di valutazione 1 Fase Individuare gli agenti chimici partendo dalla descrizione del ciclo lavorativo: agenti chimici sono presenti e quelli che si possono sviluppare Associare a ciascun agente chimico la sua classificazione di pericolo Verificare per ciascun agente chimico pericoloso la quantità, la modalità e il luogo d uso Individuare gli agenti chimici Lista di tutti i prodotti presenti: materie prime, intermi di reazione, prodotti secondari Lista di tutte sostanze che si possono sviluppare dal processo produttivo 3
4 Individuare gli agenti chimici Analisi del processo produttivo verificando le proprietà chimico-fisiche dei prodotti e materiali impiegati e le condizioni operative previste nelle varie fasi di lavoro Stati di aggregazione Modalità di generazione e propagazione SOLIDI LIQUIDI processi meccanici processi chimico-fisici nebulizzaz.-condensaz. POLVERI E FIBRE FUMI NEBBIE AEROSOL GAS temperatura-pressione VAPORI AERIFORMI 4
5 Associare agli agenti chimici la loro pericolosità Etichetta e Scheda dati di sicurezza Direttiva 67/548/CEE e Regolamento n. 1907/2006 concernente la registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche REACH Alcuni indirizzi utili
6 Descrizione del ciclo di lavoro Stoccaggio materie prime Stampaggio per iniezione Stoccaggio prodotto finito Manutenzione ordinaria e straordinaria impianto essiccazione del granulo, forni per il preriscaldamento del materiale, assemblaggio pezzi, centrale termica, impianto raffreddamento acque di processo, officina, mulini macerazione scarti, colorazione, ecc. Quali materiali ed agenti chimici? Resine sintetiche termoindurenti (fenoliche, epossidiche, ecc.) Polimeri sintetici termoplastici (PVC, PE, PP, ABS, ecc.) Lubrificanti ( stearati di metalli di zinco, alluminio, ecc.) Plastificanti, Rinforzanti, Cariche, Ritardanti di fiamma, Distaccanti, Coloranti, Pigmenti, ecc. Sostanze che si possono sviluppare durante il trattamento a caldo o l eventuale combustione 6
7 Quali sostanze si possono liberare? Durante lo stampaggio i materiali plastici possono determinare la liberazione di eventuale monomero, presente nel polimero e non legato, oltre al verificarsi di reazioni chimiche che possono determinare lo sviluppo di miscele di varie sostanze Cahiers de notes documentaries Hygiène ed securitè du travail N.174 pp trimestre 1999 Considerazioni finali Una corretta e completa conoscenza del rischio avviene solo a seguito di una accurata valutazione del ciclo produttivo, dei prodotti usati, degli impianti e dell organizzazione del lavoro. Nello stampaggio delle materie plastiche è necessario una maggiore attenzione, in quanto gli ambienti di lavoro, impostati su un modello comune, appaiono molteplici e diversificati nelle singole realtà produttive, dove la presenza degli agenti chimici derivano in maggioranza dal processo di rammollimento del materiale plastico. 7
8 Grazie per l attenzione H C O Aldeide formica H 8
Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni: la formatura. Le lavorazioni industriali
Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni: la formatura Le lavorazioni industriali Il processo di fusione La fusione in forma transitoria La fusione in forma permanente Esercizi sulla fusione 2 2006
DettagliTecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione 01. Marzo 08 - Pag 1/12
ITIS Giulio Natta Istituto Tecnico Industriale per la meccanica e le materie plastiche - Liceo Scientifico Tecnologico Via XX settembre 14/A - Rivoli TO Tecnologie Materie Plastiche Modulo1 Materiali Lezione
DettagliAllegato tecnico n. 5 alla D.G.R. n del 15/12/2000.
Allegato tecnico n. 5 alla D.G.R. n. 2663 del 15/12/2000. Attività a ridotto inquinamento atmosferico D.P.R. 25/7/91, allegato 2, punto 5 Produzione di articoli in gomma e prodotti delle materie plastiche
DettagliAPPUNTI DI TECNOLOGIA
APPUNTI DI TECNOLOGIA LA PLASTICA Classificazione e tipi Fabbricazione Riciclaggio DOWNLOAD MAPPA CONCETTUALE published by Danilo Eandi 2013 NOTA dell autore Prof. Danilo Eandi, docente di Tecnologia presso
DettagliLAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.
LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che
DettagliLE FASI: LA POST-FORMATURA incollaggio, saldatura, decorazione, stampa, metallizzazione EMISSIONI DI SOSTANZE CHIMICHE DA TERMOPLASTICI
LE FASI: PRE-FORMATURA FORMATURA: trattamento della materia prima; rammollimento pressurizzazione, pompaggio del fluido,, stripping sostanze volatili LA FORMATURA LA POST-FORMATURA FORMATURA: incollaggio,
DettagliALLEGATO 10. Tabella dei nuovi codici CER richiesti dall azienda Antinia srl con l attuale AIA. Nella tabella sono indicate:
ALLEGATO 10 Tabella dei nuovi codici CER richiesti dall azienda Antinia srl con l attuale AIA. Nella tabella sono indicate: - In carattere rosso i nuovi codici CER di cui si fa richiesta autorizzativa
DettagliLA PLASTICA: CLASSIFICAZIONE E TIPI
LA PLASTICA: CLASSIFICAZIONE E TIPI Le plastiche sono resine sintetiche o polimeri sintetici ottenute per mezzo di complessi procedimenti chimici (polimerizzazione). La materia prima originaria è il petrolio
DettagliModulo B. Obiettivi generali:
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 3 Estrazioni minerali - Altre industrie estrattive - Costruzioni Questo modulo si
DettagliTecnologie dei vetri e dei
Tecnologie dei vetri e dei polimeri organici PROPRIETA DEI VETRI Per i processi di formatura è importante conoscere il comportamento viscositàtemperatura del vetro. La lavorabilità del vetro dipende dalla
DettagliDEFINIZIONE DI POLIMERI
DEFINIZIONE DI POLIMERI LA LORO STRUTTURA Polimero deriva dal greco poli (molti) e meros (unità o parte), e sono grosse molecole costituite da catene di molecole più piccole chiamate monomeri. Plastico
DettagliDECRETO DEL MINISITERO DELL AMBIENTE 05/02/1998 SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI. ALLEGATO 1 Suballegato 1
DECRETO DEL MINISITERO DELL AMBIENTE 05/02/1998 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI. ALLEGATO 1 Suballegato 1 Norme tecniche generali per il recupero di materia dai rifiuti non pericolosi. 6. RIFIUTI
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI. CLASSE :
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO MECCANICO TECNOLOGIE APPLICATE AI MATERIALI E AI PROCESSI PRODUTTIVI. CLASSE : 3 O PMA Rev. 0 del 08-03-04 pag. 1 di 6 Antinfortunistica N 1 Sviluppo cronologico:
DettagliModulo B. Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 60 ore per il macrosettore ATECO 1 Agricoltura Questo modulo si articola in macrosettori costruiti tenendo conto dell
DettagliESTRUSIONE E SOFFIAGGIO
Scheda 4 Produzione: Macchina: OGGETTI ESTRUSIONE E SOFFIAGGIO Scopo della lavorazione L estrusione e soffiaggio è una tecnica per la produzione di oggetti cavi in plastica (flaconi, bottiglie, ecc.) che
Dettagli1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE
1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE 1.1 NOME COMMERCIALE COMPLETO E NUMERO DI RIFERIMENTO Voce n. 401 POLIETILENTEREFTALATO RICICLATO (RPET) MULTICOLOR IN SCAGLIE 1.2 TIPOLOGIA E
DettagliScheda. Produzione: Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina
Scheda 6 Produzione: Macchina: FILM ESTRUSIONE PER FILM Scopo della lavorazione La macchina di estrusione per film serve per ottenere il film (pellicola) direttamente dal materiale plastico in granuli.
DettagliLe centrali a combustibile
Le centrali a combustibile Sono soprattutto centrali termoelettriche che si basano su sistemi di conversione che trasformano l energia chimica dei combustibili fossili (es. carbone) in energia elettrica
Dettagli1. Le materie plastiche sono costituite da: 2. Le materie plastiche vengono foggiate nelle forme volute mediante:
I.I.S. Morea Vivarelli --- Fabriano Disciplina: SCIENZE TECNOLOGIE APPLICATE Classe 2^ C.A.T. Modulo N. 1 _ MATERIALI DA COSTRUZIONE Questionario N. 2d - Materiali Plastici, Legno, Vetro, Isolanti e relative
DettagliProcesso CORDIS. Sistema legante inorganico per azzerare le emissioni in formatura e in colata. Dr. MINGARDI Cesare
Processo CORDIS Sistema legante inorganico per azzerare le emissioni in formatura e in colata SUPERNOVA Brescia - 2 ottobre 2015 Introduzione I sistemi leganti utilizzati in fonderia per la formatura delle
DettagliSISTEMI DI PRODUZIONE
SISTEMI DI PRODUZIONE Dario Antonelli Lezione B4 Introduzione alla lezione Proprietà dei polimeri Descrizione dei principali tipi di polimeri Principali processi produttivi 1 Moduli del corso A: I materiali
DettagliI simboli dei materiali pericolosi
I simboli dei materiali pericolosi Prima di utilizzare qualsiasi sostanza o qualsiasi prodotto, in un laboratorio di chimica o tra le mura domestiche, è molto importante leggere con attenzione tutte le
DettagliAGENTI CHIMICI PERICOLOSI
RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,
DettagliAdesivi hotmelt Soluzioni per applicazioni rapide
Adesivi hotmelt Soluzioni per applicazioni rapide Perché utilizzare gli adesivi hotmelt Henkel? Gli adesivi hotmelt sono disponibili in granuli, panetti o stick. Sono a base di diversi tipi di materie
DettagliLa gestione dei rifiuti
La gestione dei rifiuti La civiltà umana, nello svolgimento delle sue attività, produce un quantitativo rilevante di rifiuti. Ciò implica che non necessariamente un rifiuto è qualcosa di cui disfarsi,
DettagliINFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI
Potenziamento della cultura della prevenzione degli infortuni e della normativa vigente rispetto a stage, tirocini e alternanza nel mondo del lavoro. UdA 1 Approccio alla percezione del rischio La valutazione
DettagliLe TECNOLOGIE. di PRODUZIONE. dei MATERIALI COMPOSITI
Le TECNOLOGIE di PRODUZIONE dei MATERIALI COMPOSITI Al fine di ottenere determinate geometrie e proprietà fisiche e meccaniche (densità, resistenza, conducibilità termica), si agisce in fase progettuale
DettagliComburente Solitamente l ossigeno contenuto nell aria o nelle molecole (esplosivi)
termini Combustione Reazione chimica una sostanza combustibile con l ossigeno accompagnatada da sviluppo calore, fiamma, gas, fumo e luce. Inceno Combustione rapida e non controllata senza limitazioni
DettagliMASTERBATCHES E ADDITIVI PER MATERIE PLASTICHE ED ELASTOMERI
MASTERBATCHES E ADDITIVI PER MATERIE PLASTICHE ED ELASTOMERI FERRO-PLAST - Via Grandi, 25 20090 Vimodrone (Mi) Italia - Tel. 02.27409415 Fax 02.27409420 info@ferroplast.com www.ferroplast.com La societˆ
DettagliIl rischio chimico, cancerogeno e mutageno
Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 1 disposizioni generali SPP EPC Titolo IX del D.Lgs. 81/08 2 Titolo IX del
DettagliBio-Monomeri e Polimeri (BiMoP) Life12/env/it/600 Layman Report
Bio-Monomeri e Polimeri (BiMoP) Le attività tecniche del progetto europeo BiMoP furono dedicate alla produzione di monomeri e poliesteri insaturi a base di acido itaconico (IA). Questi nuovi materiali
DettagliPROGRAMMAZIONE GENERALE SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI CLASSI V ODONTOTECNICA anno scolastico 2015/2016 UNITÀ DI APPRENDIMENTO POLIMERI
PROGRAMMAZIONE GENERALE SCIENZA DEI MATERIALI DENTALI CLASSI V ODONTOTECNICA anno scolastico 2015/2016 Competenze da conseguire al termine del quinto anno: applicare le metodologie e le tecniche della
DettagliLE TAPPE FONDAMENTALI PER LA SCOPERTA DELLE MATERIE PLASTICHE
Prof. Carlo Carrisi Le materie plastiche sono prodotti artificiali o sintetici formati da molecole molto grandi, che in determinate condizioni di temperatura subiscono variazioni permanenti. Le plastiche
DettagliDomande e risposte sulla classificazione dei rifiuti
Dipartimento federale dell ambiente, dei trasporti, dell energia e delle comunicazioni DATEC Ufficio federale dell ambiente UFAM Divisione Rifiuti, sostanze, biotecnologia Berna, 09.09.2011 Domande e risposte
DettagliScheda di sicurezza ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31 Revisione:
Scheda di sicurezza ai sensi del regolamento 1907/2006/CE, Articolo 31 Revisione: 18.11.2013 * 1 Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa Identificatore del prodotto Denominazione
DettagliMATERIE PLASTICHE (ARMONIZZATA)
MATERIE PLASTICHE (ARMONIZZATA) 29 QUANTE MATERIE PLASTICHE? BOTTIGLIE Trasparenti Semirigide Rigide PVC, PET LDPE, HDPE HDPE, PP, PVC, PET BICCHIERI/VASSOI FILM Estensibili Avvolgimento Accoppiati SACCHETTI
DettagliScheda Dati di Sicurezza
1 Materiale / Processo e Società 1.1 Nome del prodotto: "" 1.2 Dati del fabbricante: LAPE HD s.r.l. 1.2.1 Distributore per l Italia: LAPE HD s.r.l. Via G. Di Vittorio, 2/4-50053 Empoli (FI) Telefono: (+39)
DettagliLE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche
LE MATERIE PLASTICHE Struttura e proprietà chimiche e meccaniche delle materie plastiche Materie Plastiche Pagina 1 di 8 I materiali plastici sono costituiti da POLIMERI Un polimero (dal greco molte parti)
DettagliVALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI
VALORIZZAZIONE ENERGETICA DEI RIFIUTI: NUOVE SOLUZIONI GIANCARLO BALDI, MILENA BERNARDI Dip.. Scienza dei materiali e Ingegneria Chimica POLITECNICO di TORINO Incontro AEIT 22 maggio 2008 RIFIUTI Problema
DettagliModulo B. Obiettivi generali:
Modulo B Formazione tecnica specifica per settore produttivo (per RSPP e ASPP) Durata 24 ore per il macrosettore ATECO 8 Pubblica amministrazione e istruzione Questo modulo si articola in macrosettori
DettagliDirettiva Europea ATEX 99/92/CE
Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili: il rischio di esplosione e la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori 1 Direttiva Europea ATEX 99/92/CE
DettagliPRODUZIONE E LAVORAZIONE DI FILM PLASTICI : RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI
Sesto Fiorentino 21 /09/2007 Carla Poli PRODUZIONE E LAVORAZIONE DI FILM PLASTICI : RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI PERICOLOSI Il settore della lavorazione delle materie plastiche, in grande espansione
DettagliLIFE11 ENV/IT/000256
LIFE11 ENV/IT/000256 COSMOS RICE 65% 20% 15% 10% Ceneri leggere (MSWI) Ceneri leggere (FGD) Ceneri leggere (CAR) Cenere di lolla di riso Acqua MilliQ Si mescola per 30 minuti a temperatura ambiente Si
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE)
SCHEDA DI SICUREZZA (2001/58/CEE) Prodotto ZETACELL (tutte le tipologie) 1. Identificazione della sostanza Dati del prodotto Nome commerciale Produttore/Fornitore Polietilene espanso reticolato tipo A
Dettagli1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE
1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE 1.1 NOME COMMERCIALE COMPLETO E NUMERO DI RIFERIMENTO Voce 470 RESIDUI DA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE IN POLISTIROLO (PS) 1.2 TIPOLOGIA E CARATTERISTICHE
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA DEL PRODOTTO VESPOKIL ATTRATTIVO PER VESPIDI
In conformità con Regolamento (CE) n.1907/2006, (CE) n.453/2010 e (CE) n.1272/2008. SEZIONE 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Identificatore del prodotto:
DettagliI NUMERI DEL GRUPPO IRRITEC & SIPLAST
BENVENUTI! 1 I NUMERI DEL GRUPPO IRRITEC & SIPLAST 1974 1979 6 6 500+ Inizio attività Siplast Inizio attività Irritec Aziende in Italia (Irritec, Siplast, CariniPlast, AIT, Idromed, DAvision) Compagnie
DettagliCorso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Aggiornamento tecnico del rischio chimico
Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Aggiornamento tecnico del rischio chimico In questa unità didattica verrà analizzato cosa debba intendersi per rischio chimico negli ambienti di lavoro
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO Azienda Speciale della Camera di commercio di Torino LABORATORIO CHIMICO CAMERA COMMERCIO TORINO Via Ventimiglia 165-011/6700111 - fax 011/6700100 www.lab-to.camcom.it
DettagliCERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ CE
CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ CE DESCRIZIONE La Direttiva 89/106/CEE (Direttiva Prodotti da Costruzione CPD), recepita in Italia dal DPR 246:1993, ha introdotto l obbligo della Marcatura CE per la produzione
DettagliRischio da atmosfere esplosive (ATEX) Premessa Obiettivi
Risschi io da attmossfferre esspl lossi ive ((ATTEX)) Premessa Nonostante i continui miglioramenti delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro che hanno caratterizzato gli ultimi decenni,
DettagliSTAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING
Tecnologie a Stampo Chiuso STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE o COMPRESSION MOLDING SCHEMATIZZAZIONE VANTAGGI SVANTAGGI tempi ciclo alquanto bassi (tipici da 1 a 6 minuti) elevati volumi di produzione qualità
DettagliLE TECNOLOGIE ITALIANE PER IL RICICLO MECCANICO DELLE MATERIE PLASTICHE
LE TECNOLOGIE ITALIANE PER IL RICICLO MECCANICO DELLE MATERIE PLASTICHE Oreste Pasquarelli D.1 RICICLO MECCANICO IMPIANTI ITALIANI Il settore è molto sviluppato come selezione dei diversi materiali e come
Dettagli1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE
1. INDIVIDUAZIONE DEL MATERIALE E SPECIFICHE MERCEOLOGICHE 1.1 NOME COMMERCIALE COMPLETO E NUMERO DI RIFERIMENTO Voce 430 RESIDUI DA TRASFORMAZIONE INDUSTRIALE IN POLIAMMIDE (PA) BASE 6,6 TECNOPOLIMERO
Dettagli1. Generalità sugli impianti industriali
Impianti Industriali 1. Generalità sugli impianti industriali Prof. Ing. Augusto Bianchini DIN Dipartimento di Ingegneria Industriale Università degli Studi di Bologna Forlì, 27 febbraio 2017 2 AGENDA
DettagliCICLO PRODUZIONE LENTI ORGANICHE
CICLO PRODUZIONE LENTI ORGANICHE La materia prima, con cui si costruiscono le lenti organiche, è costituita da molecole più o meno complesse (monomeri). Questi materiali sono definiti termoindurenti in
DettagliAzoto 4.8 liquido, refrigerato N₂ 99,998 % vol. Azoto E 941
Denominazione del prodotto Stato d'aggregazione Formula chimica Purezza Altri denominazioni Azoto 4.8 liquido, refrigerato N₂ 99,998 % vol. Azoto E 941 Impurità Ossigeno Idrocarburi Umidità Valori massimi
DettagliMODULO 2 Rischio elettrico _ Rischio meccanico Macchine attrezzature _ Cadute dall alto
ModuloAteco Raffinerie Trattamento combustibili nucleari. Industria chimica, Fibre Gomma, Plastica. MODULO 1 L approccio alla prevenzione e valutazione dei rischi attraverso il D. Lgs. 81/2008 _La valutazione
DettagliIL REGOLAMENTO CLP: in materia di classificazione ed etichettatura
IL REGOLAMENTO CLP: in materia di classificazione ed etichettatura Prof. Gianluca Stocco PADOVA - MAGGIO 2017 Il Regolamento n. 1272/2008 CLP 3 4 Regolamento n.1272/2008 (CLP) REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CASSINO FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di laurea in ingegneria meccanica Modulo didattico Sicurezza degli impianti industriali Seminario Il documento di valutazione dei rischi (Ing.
DettagliTARGHE PER SEGNALAZIONE MG SIGNS R
1 TARGHE PER SEGNALAZIONE prefustellate La serie consente la produzione in proprio di targhe di segnalazione nel rispetto delle normative. La libreria del software GENIUSPRO contiene la simbologia impiegata
DettagliLA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA
LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Nebbie, Oli, Fumi, Vapori, Polveri Etichettatura protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale
DettagliOGGETTO DELLA CONVENZIONE:
OGGETTO DELLA CONVENZIONE: FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI DIAGNOSTICA RADIOLOGICA DIGITALE PER STRUTTURA COMPLESSA DI RADIOLOGIA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO DI SAVIGLIANO DELL A.S.L. CN1 ORGANIZZAZIONE DEI
DettagliI rischi salute e sicurezza negli addetti del comparto produzione calzature. 19 novembre 2013 Dr. Aldo Fedi
I rischi salute e sicurezza negli addetti del comparto produzione calzature 19 novembre 2013 Dr. Aldo Fedi CICLO PRODUTTIVO DEL COMPARTO CALZATURIERO MODELLERIA TAGLIO/TRANCERIA GIUNTERIA MONTAGGIO FONDO
DettagliTecnologie di Produzione di Parti in Materiale Composito. Corso di Tecnologie dei Materiali non Convenzionali - Prof.
di Produzione di Parti in Materiale Composito Corso di Tecnologie dei Materiali non Convenzionali - Prof. Luigi Carrino 1 Al fine di ottenere determinate geometrie e proprietà fisiche e meccaniche (densità,
DettagliIl rischio chimico ing. PASTA NICOLA
Il rischio chimico Università degli Studi di Bergamo, Facoltà di Ingegneria Corso Sicurezza nei Cantieri a.a. 2013 2014 Il rischio chimico Premessa Tutte le sostanze sono tossiche, solo la dose fa il veleno
DettagliPolieCo in campo per il riciclo delle plastiche dei RAEE
Rassegna Stampa PolieCo in campo per il riciclo delle plastiche dei RAEE Settembre 2016 1 INDICE Comunicato stampa...3 Comunicazione sul sito polieco.it...4 Pupia...5 Polimerica...6 GSE Igiene Urbana...7
DettagliIL CONTROLLO ANALITICO NEI LUOGHI DI LAVORO ALLA LUCE DEI REGOLAMENTI REACH, CLP. Bologna 5 maggio 2011
IL CONTROLLO ANALITICO NEI LUOGHI DI LAVORO ALLA LUCE DEI REGOLAMENTI REACH, CLP Bologna 5 maggio 2011 Marco FONTANA Manuela AGNELLO Sabina BERTERO Maria RADESCHI Rischio industriale e Igiene Industriale
DettagliSCHEDA DI SICUREZZA ANTICALCARE
Pagina: 1/6 1- INDIVIDUAZIONE DEL PRODOTTO MARCHIO PRODUTTORE/FORNITORE CLEM DETERGENTI S.R.L. INDIRIZZO Via Corcioni, 7 Ottaviano (NA) TEL./FAX 081/8279995 E-mail clem.detergenti@virgilio.it CENTRI ANTIVELENO:
DettagliMisure di prevenzione primaria per la riduzione del rischio nella saldatura
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO Direttore: Prof. Massimo Corradi Associazione Parmense dei Medici del Lavoro Seminari monografici di medicina del lavoro Edizione 2016 Rischio cancerogeno
DettagliValutazione del rischio esplosione
Anno 2008 Valutazione del Rischio Esplosione v.02 1 Definizione di AT.EX.=Atmosphere Explosive Si ha esplosione in presenza contemporanea di combustibile, comburente, sorgente d innesco e condizioni di
Dettaglicon potenza di 200kWe Documento di previsione sulla produzione dei rifiuti
BIOENERGY SRL Documento di previsione sulla produzione dei rifiuti Pag. 1 a 6 BIOENERGY SRL SOMMARIO 1 Introduzione... 3 2 Ceneri... 3 3 Rifiuti Liquidi... 5 4 Altri Rifiuti... 6 Pag. 2 a 6 BIOENERGY SRL
Dettaglirifiuti plastici RICICLO CHIMICO riciclo terziario
RICICL TERZIARI: recupero come materie prime secondarie rifiuti plastici combustione viene preservato il massimo valore sfruttabile contenuto nel rifiuto plastico, ma spesso ha numerosi fattori limitanti
DettagliCICLI TERMODINAMICI 1
CICLI TERMODINAMICI 1 CICLO RANKINE - TURBINE A VAPORE LE TURBINE A VAPORE SONO MACCHINE MOTRICI, INSERITE IN UN IMPIANTO BASATO SU UN CICLO TERMODINAMICO, DETTO CICLO RANKINE, COMPOSTO DA QUATTRO TRASFORMAZIONI
DettagliScotch-Weld DP 410 Adesivo epossidico EPX
3 Scotch-Weld DP 410 Adesivo epossidico EPX pag. 1 di 5 Bollettino tecnico Data: Gennaio 2000 Descrizione Il prodotto DP 410 è un adesivo epossidico a basso grado di scorrimento. È consigliato in tutti
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Chimica Processo Chimica di base e derivati Sequenza di processo Ricerca, sviluppo e industrializzazione
DettagliCatalogo per BLS S.R.L. - creato il 05-07-2016 filtri di ricambio BLS art.211 classe A2
filtri di ricambio BLS art.211 classe A2 con attacco a baionetta, a norme EN 14387:2000 per maschere serie 4100 4400 - adatti per gas e vapori organici. FB211 - Confez. 8.00* - filtri di ricambio BLS art.221
DettagliCORSO ADDETTI ALL ASFALTATURA. PISTOIA Aprile 2010
CORSO ADDETTI ALL ASFALTATURA PISTOIA Aprile 2010 AGENTE CHIMICO tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli,allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso
DettagliDipartimento affari generali, tecnico e per la sicurezza
SCHEDA LABORATORIO Dipartimento di Sez. di Direttore di Dipartimento Responsabile sezione LABORATORIO RESPONSABILE/I del laboratorio: SIG. / DOTT. / PROF. AMBIENTI DI LAVORO indicare il numero di stanze
DettagliREGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE CON IL MARCHIO PSV PLASTICA SECONDA VITA
Pag. 1 / 7 REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE CON IL MARCHIO PSV PLASTICA SECONDA VITA ISTITUTO ITALIANO DEI PLASTICI S.r.l. via M.U. Traiano 7 20149 Milano tel.: 02 3456021 fax: 02 3314930 e-mail:
DettagliSettori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX
Settori principalmente coinvolti dalla valutazione ATEX Distributori di carburanti Luoghi agricoli o zootecnici Cantine vinicole e distillerie Deposito bombole di gas infiammabili Processi di verniciatura
DettagliUn sistema è una porzione delimitata di materia.
1. La materia e le sue caratteristiche Un sistema è una porzione delimitata di materia. 1. La materia e le sue caratteristiche Gli stati fisici in cui la materia si può trovare sono: solido; liquido; aeriforme.
DettagliApplicazione del regolamento comunitario REACH ai materiali prodotti dal recupero dei rifiuti. dott. chim. Michele Checchin
Applicazione del regolamento comunitario REACH ai materiali prodotti dal recupero dei rifiuti dott. chim. Michele Checchin REACH: una realtà REGOLAMENTO CE/1907/2006 In vigore dal 1 giugno 2007 I principi
DettagliHOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA
HOME PURITY Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA Nessuna materia prima impiegata nei nostri prodotti è classificata tossica secondo
DettagliBorgo Creativo. Progetto grafico e art direction. Reprodue. Stampa
Progetto grafico e art direction Stampa Borgo Creativo Reprodue INDICE LA FILOSOFIA AZIENDALE p.02 MASTERBATCH DI QUALITÀ p.04 PRODOTTI p.06 SINERGIE VINCENTI PER CRESCERE p.08 LA FILOSOFIA AZIENDALE La
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CANCEROGENO E MUTAGENO Azienda Sede BLUCAR COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via Diaz 18 Datore di lavoro Rossi Paolo Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione De Santis
DettagliLeader nella tecnologia dei distaccanti e delle paste colore industriali
Leading in Release Age Leader nella tecnologia dei distaccanti e delle paste colore industriali La nostra missione Sviluppare e fornire soluzioni chimiche in grado di soddisfare ed anticipare le necessità
DettagliLA CHIMICA E L AMBIENTE
LA CHIMICA E L AMBIENTE GOVERNANCE, CONTROLLO E RICERCA E NUOVE TECNOLOGIE: INNOVAZIONE DEL SISTEMA LOMBARDO IN EUROPA - REACH, IPPC- UMBERTO BENEZZOLI Direttore Generale Qualità dell Ambiente SISTEMA
Dettagli3M ITALIA S.P.A. VIA SAN BOVIO 1/3 I-20090 SEGRATE MI ITALY
Pagina 1 3M ITALIA S.P.A. VIA SAN BOVIO 1/3 I-20090 SEGRATE MI ITALY ======================================================================== Scheda di dati di sicurezza ========================================================================
DettagliRIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada
RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada Bari 24 Giugno 2016 ICARO Srl -Vicolo Boni 7, 52044 Cortona AR +39 0575 638311 www.icarocortona.it icaro@icarocortona.it RIFIUTO
DettagliMODULO TECNICO PROFESSIONALE
MODULO TECNICO PROFESSIONALE ORE: 60 COMPARTO PELLETTERIA ABBIGLIAMENTO CALZATURE AREA PROFESSIONALE: LAVORAZIONE PELLE E CUOIO PERCORSO: SETTORE CONCIARIO Modulo formativo/u.f. 1: ORIENTAMENTO 2 ore 1.
DettagliCorso di Laurea in Ingegneria Edile
Dip. di Ingegneria Chimica, dei Materiali e della Produzione Industriale Università Federico II di Napoli Corso di Laurea in Ingegneria Edile Corso di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata (Prof.
DettagliVERBALE RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO (Modello M05)
VERBALE RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO (Modello M05) ORGANIZZAZIONE DEI LAVORI, PRESENZA DI RISCHI PARTICOLARI PRESENTI NELL AREA DEI LAVORI E VALUTAZIONE DELLA PRESENZA DI ULTERIORI RISCHI INTERFERENZIALI
DettagliIl gruppo leader da oltre 60 anni attivo nel settore della progettazione e produzione stampi, dello stampaggio dei termoindurenti e termoplastici.
Il gruppo leader da oltre 60 anni attivo nel settore della progettazione e produzione stampi, dello stampaggio dei termoindurenti e termoplastici. Attualmente il Gruppo è gestito dalla seconda generazione
Dettagli7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD
7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD $UUHVWR GHOOH UHD]LRQL D FDWHQD FKH VL YHULILFDQRQHOODFRPEXVWLRQH Tipicamente si ottiene con polveri e gas. / (67,1=,21('(*/,,1&(1', /HVRVWDQ]HHVWLQJXHQWL
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO
PROCEDURA 07 PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Per utilizzo di prodotti chimici si intende, nel caso della scuola, l utilizzo di prodotti per le pulizie. Altri prodotti sono vietati. Si ricorda
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di public utilities Processo Raccolta e smaltimento dei rifiuti Sequenza di processo Recupero
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Chimica Processo Chimica di base e derivati Sequenza di processo Conduzione di impianti chimica di
DettagliCase study: APEO s investigation report
FURPILE IDEA S.P.A. Case study: APEO s investigation report Prato, August 2016 1 L impegno Detox delle 27 aziende del distretto di Prato FURPILE IDEA S.P.A. riconosce l importanza di eliminare le sostanze
Dettagli