FORZE LAVORO, OCCUPATI, DISOCCUPATI E POPOLAZIONE INATTIVA NELLA PROVINCIA DI LIVORNO. Media annuale 2010 (valori assoluti in migliaia)

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1 IL MERCATO DEL LAVORO IN PROVINCIA DI LIVORNO SULLA BASE DEI DATI ISTAT FORZE DI LAVORO E BANCA DATI IDOL CENTRI PER L IM PIEGO Gli ultimi dati Istat relativi all indagine sulle Forze Lavoro stimano in unità l ammontare della forza lavoro nella nostra provincia, si tratta di quel segmento di popolazione costituita dai residenti di età superiore ai 15 anni di età occupati o alla ricerca attiva di una occupazione (la cosiddetta popolazione attiva ). FORZE LAVORO, OCCUPATI, DISOCCUPATI E POPOLAZIONE INATTIVA NELLA PROVINCIA DI LIVORNO. Media annuale 2010 (valori assoluti in migliaia) Maschi Femmine Totale Forze lavoro Tasso di attività (15-64) 71,7 56,1 63,8 Occupati Tasso occupazione (15-64) 66,2 52,6 59,3 Disoccuppati Tasso disoccupazione (15-64) 7,5 6,1 6,9 Non forze lavoro Tasso di inattività (15-64) 28,3 43,9 36,2 Fonte: Dati ISTAT Indagine Forze Lavoro All interno della Forze Lavoro la parte più consistente è rappresentata dagli occupati, si tratta di soggetti che con modalità diverse quanto a posizione professionale, tipologia del rapporto di lavoro e modalità temporali del periodo lavorativo, hanno svolto nell anno 2010 attività lavorative. Il trend del tasso di occupazione per gli anni che vanno dal 2004 al 2010 mostra una evoluzione non favorevole che risulta più evidente per gli uomini e che provoca il riacutizzarsi della differenzazione di genere. Evoluzione del tasso di occupazione in complesso e per genere 80,0 70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Totale Maschi Femmine Gli occupati si concentrano prevalentemente nel settore dei servizi (78%), seguono le attività industriali in senso stretto 13,7%) e quelle delle costruzione (7,1%). Di poco superiori al 1% gli occupati nelle attività agricole. L occupazione alle dipendenze interessa i tre quarti degli occupati (74,5%).

2 Evoluzione del peso % degli occupati per settore di attività e degli occupati nei servizi e nell'industria (v.a.) 100% 80% 60% 40% 20% 0% Agricoltura Industria Costruzioni Servizi Servizi Industria + costruzioni La seconda parte delle forze lavoro è costituita dai soggetti in cerca di occupazione, si tratta quindi di individui che hanno messo in atto azioni concrete di ricerca di un attività lavorativa. L ammontare dei disoccupati nel 2010 è pari a individui e comprende sia la categoria dei disoccupati sia quelli degli inoccupati, le donne rappresentano il 39,2% del totale. Evoluzione del tasso di disoccupazione in complesso e per genere 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 Totale Maschi Femmine L evoluzione del tasso di disoccupazione dal 2004 al 2010 evidenzia un progressivo innalzamento del tasso di disoccupazione a partire dal 2007 e l azzeramento del divario che separava i livelli del tasso maschile da quello femminile (quest ultimi da sempre più elevati) pervenendo nel 2010 ad una situazione nella quale sono gli uomini a presentare livelli di disoccupazione superiori. Particolarmente critici nel 2010 i valori raggiunti dal tasso di disoccupazione giovanile: una quota pari al 36,7% dei soggetti tra i anni che fanno parte della popolazione attiva, risultano privi di un occupazione, in tale contesto appare ancora più preoccupante il trend di crescita che caratterizza negli ultimi tre anni il tasso di disoccupazione maschile.

3 Evoluzione del tasso di disoccupazione anni per genere 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 Maschi Femmine Tassi a confronto: provincia di Livorno e Toscana Tasso attività (15-64) Tasso occupazione (15-64) Tasso occupazione femminile (15-64) LIVORNO 64,5 64,2 63,8 61,2 60,8 59,3 52,4 55,1 52,6 TOSCANA 68,9 68,9 68,0 65,4 64,8 63,8 56,2 55,4 54,5 * posizione di Livorno in regione in Italia Tasso di disoccupazione totale (15-64 anni); femminile (15-64) e giovanile (15-24). Confronto Livorno e Toscana Tasso di disoccupazione (15-64) Tasso di disoccupazione femminile (15-64) Tasso di disoccupazione giovanile (15-24) LIVORNO 5,1 5,2 6,9 7,8 5,9 6,1 11,0 27,2 36,7 TOSCANA 5,0 5,8 6,1 7,3 7,8 7,5 14,4 17,8 23,1 * posizione di Livorno in regione in Italia Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT, Indagine Forze di Lavoro

4 I FLUSSI DI AVVIAMENTO AL LAVORO SULLA BASE DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE REGISTRATE DAI CPI DELLA PROVINCIA DI livrono Nel 2011 ammontano a le comunicazioni di avviamento registrate dai CpI della nostra provincia, esse stanno ad indicare il numero di rapporti di lavoro attivati nell arco dell anno presso aziende con sede operativa all interno del territorio provinciale. Rispetto all anno precedente il flusso di assunzioni si è incrementato del +2,4% Flusso comunicazioni di avviamento da aziende con sede operativa nei CPI della provincia di Livorno per sesso e CpI di competenza dell azienda. CPI avviamenti anno 2011 (*) avviamenti anno 2010 Δ% 2011/2010 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Livorno ,4% 13,2% 3,8% Rosignano M.mo ,9% 6,9% 9,1% Piombino ,6% 9,2% 2,9% Portoferraio ,6% -5,9% -9,1% Totale ,8% 8,1% 2,4% (*) Dato provvisorio. Il dato del mese di dicembre 2011 risulta incompleto per la parte relativa alle comunicazioni del lavoro somministrato (modello UNISOMM). Fonte dati: banca dati IDOL Centri per l Impiego Livelli decisamente sopra la media si raggiungono nel CpI di Cecina/Rosignano (+9,1%), mentre di pari entità, ma di segno opposto, la variazione rilevata nel CpI di Portoferraio dove il numero delle comunicazioni registrate 2011 risulta inferiore di circa unità se confrontato all anno precedente (-9,1%). Le dinamiche generali sembrano avere penalizzato i lavoratori uomini che contano circa assunzioni in meno rispetto al 2010 (-4.8%) e favorito gli ingressi di donne, che nel corso dell anno 2011 hanno attivato rapporti di lavoro contro i dell anno precedente (+8,1%). Flusso comunicazioni di avviamento da aziende con sede operativa nella provincia di Livorno. Dati mensili anno 2010 e anno anno 2011 anno gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre (*)

5 L andamento mensile del flusso di comunicazioni pervenute ai CpI nel 2011 conferma le ciclicità tipiche del mercato del lavoro locale e la buona tenuta dei livelli raggiunti nell anno precedente, solo a partire dal mese di settembre trapela un lieve cedimento nel numero di movimenti. Il numero di individui avviati che rende l effettiva misura di coloro che hanno stipulato almeno un contratto di lavoro alle dipendenze nell anno 2011, ammonta a unità e il rapporto numerico tra flusso delle assunzioni e gli individui avviati (pari 1,3 avviamenti per individuo), risulta perfettamente in linea con quanto registrato negli anni precedenti. Individui avviati in aziende con sede operativa nella provincia di Livorno. Anni dal 2008 al M F Ciò nonostante si delinea una netta differenzazione di genere. Prendendo come riferimento l anno 2008, la platea dei lavoratori di sesso maschile è rimasta praticamente invariata sotto la soglia delle unità, mentre le donne hanno incrementato la loro presenza in modo marcato (+17,3% rispetto al 2008). Le evidenze numeriche sembrano quindi confermare che in periodi di crisi occupazionale la manodopera femminile, strutturalmente più debole di quella maschile, si adatta maggiormente ad una domanda di lavoro spesso qualitativamente scarsa e fortemente precaria. L articolazione del flusso complessivo degli avviamenti secondo il macro-settore di attività dell azienda, restituisce un quadro assai chiaro delle dinamiche in atto nel mercato del lavoro locale e fa da specchio alla situazione di crisi in cui versano i settori produttivi nell attuale fase recessiva.

6 Flusso comunicazioni di avviamento da aziende con sede operativa nei CPI della provincia di Livorno per sesso e macro settore di attività dell azienda Settore di attività Anno 2011 (*) Anno 2010 Var % 2011/ 2010 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale AGRICOLTURA ,8% -2,1% 1,4% INDUSTRIA ,7% -7,3% -11,3% COSTRUZIONI ,1% 1,8% -12,4% COMMERCIO ,1% -7,2% -8,2% ALBERGHI, RISTORAZIONE ,6% 5,7% 8,1% TRASPORTI E COMUNICAZIONE ,8% -7,7% 3,1% ALTRI SERVIZI ,2% 13,0% 5,1% TOTALE ,8% 8,1% 2,4% (*) Dato provvisorio. Il dato del mese di dicembre 2011 risulta incompleto per la parte relativa alle comunicazioni del lavoro somministrato (modello UNISOMM). Fonte dati: banca dati IDOL Centri per l Impiego Dinamiche di segno negativo caratterizzano il settore dell industria in senso stretto (-11,3%), quello delle costruzioni (-12,4%) e infine quello delle le attività del commercio (-12,4%), con conseguente diminuzione di circa rapporti di lavoro rispetto all anno precedente, di cui sono relativi agli uomini. Solo grazie ai considerevoli flussi in entrata nel settore terziario, con l esclusione però del Commercio, le assunzioni complessive nell anno 2011 hanno potuto mantenere i livelli di consistenza dell anno precedente, Sempre con riferimento alle attività del terziario, gli avviamenti palesano una connotazione spiccatamente maschile nel settore alberghi e ristorazione (+11,6% uomini contro +5,7% donne) ed esclusivamente femminile negli altri servizi 1 (-11,2% uomini contro 13% donne). Flusso comunicazioni di avviamento da aziende con sede operativa nella provincia di Livorno per macro-settore e sesso: variazione % 2011/2010 AGRICOLTURA -2,1% 3,8% INDUSTRIA COSTRUZIONI COMMERCIO ALBERGHI, RISTORAZIONE -12,7% -7,3% -13,1% -10,1% -7,2% 1,8% 5,7% 11,6% TRASPORTI E COMUNICAZIONE -7,7% 5,8% ALTRI SERVIZI -11,2% 13,0% Maschi Femmine 1 All interno del macro-settore che raggruppa tutte le attività dei servizi, solo il settore ATECO Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e quello delle Attivita' di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico registrano aumenti di rilievo, le rimanenti attività del terziario segnano dinamiche negative e se positive, di scarso rilievo

7 Il flusso delle assunzioni ripartito secondo la tipologia del contratto di lavoro fornisce elementi utili alla valutazione qualitativa della domanda di lavoro attivata sul territorio provinciale. Le dinamiche, oramai scontate, determinano la crescita del lavoro a termine, in particolare nel 2011 si assiste ad una decisa ripresa del lavoro somministrato (+20,1%). Flusso comunicazioni di avviamento da aziende con sede operativa nei CPI della provincia di Livorno per sesso e tipologia del contratto di lavoro Tipi Contratto Avviamenti anno 2011 (*) Composizione % Var. % 20101/2010 Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Maschi Femmine Totale Apprendistato/Inserimento/CFL ,7% 3,6% 4,5% 4,1% -4,1% 0,0% Lavoro a Progetto/Co.Co.Co ,7% 2,8% 3,1% -18,0% -12,6% -15,3% Lavoro a Tempo Determinato ,5% 67,3% 65,7% -2,4% 4,2% 1,5% Lavoro Interinale a T.D ,8% 15,2% 14,6% -4,1% 42,9% 20,1% Lavoro a Tempo Indeterminato ,7% 10,4% 11,3% -15,2% 8,5% -3,8% Tirocinio ,7% 0,8% 0,7% 2,0% -9,0% -5,2% Tirocinio estivo di orientamento ,0% 0,0% 0,0% TOTALE ,0% 100,0% 100,0% -4,8% 8,1% 2,4% (*) Dato provvisorio. Il dato del mese di dicembre 2011 risulta incompleto per la parte relativa alle comunicazioni del lavoro somministrato (modello UNISOMM). Fonte dati: banca dati IDOL Centri per l Impiego Sulla base dei movimenti registrati si rileva come l 80% della domanda di lavoro alle dipendenza nell anno 2011 ha generato forme contrattuali a termine relegando i tempi indeterminati in una quota pari all 11%. Flusso comunicazioni di avviamento da aziende con sede operativa nella provincia di Livorno anno Distribuzione percentuale per tipologia del contratto 11% 1% 4% 3% 15% 66% Apprendistato/Inserimento/CFL Lavoro a Tempo Determinato Lavoro a Tempo Indeterm. Lavoro a Progetto/Co.Co.Co. Lavoro Interinale a T.D. Tirocinio L area del lavoro a termine risulta assai composita e comprende forme contrattuali che prevedono margini di garanzia e tutela del lavoratore di ampiezza assai diversa. Dei circa avviamenti al lavoro registrati nel 2011, circa fanno capo a tempi determinati puri compresivi del lavoro stagionale, ad essi si affiancano tempi determinati nella Pubblica Amministrazione (che comprende i comparti dell Istruzione e della Sanità), sono gli avviamenti a termine per sostituzione di un lavoratore momentaneamente assente, avviamenti nello

8 spettacolo (si tratta in maggior parte di assunzioni giornaliere con funzioni di comparsa in spettacoli di varia tipologia) ed infine gli avviamenti con contratto di lavoro intermittente, meglio conosciuto con il nome di lavoro a chiamata. Quest ultima tipologia di contratto, che risulta tra le più flessibili e tra le meno strutturate, è più che raddoppiata nell arco di 3 anni (4.588 avviamenti nel 2009) e copre nel 2001 il 20% del totale delle assunzioni a tempo determinato. E comunque opportuno precisare che motivi tecnici connessi alle modalità di trasmissione delle Comunicazioni Obbligatorie on-line definite a livello ministeriale circa assunzioni effettuate con contratto di lavoro intermittente e per la specifica qualifica di promoter, sono attivate in aziende esterne al territorio provinciale e coinvolgono lavoratrici non domiciliate nei Comuni della provincia di Livorno, tutto ciò ridimensiona in parte il fenomeno ma non altera il quadro generale. Pur escludendo i avviamenti precedentemente indicati e che riguardano esclusivamente donne, quest ultime rimangono comunque le più penalizzate. Nel 2011 il lavoro a chiamata riguarda infatti circa rapporti di lavoro instaurati da donne contro i circa relativi agli uomini. I settori d impiego sono quelli che attingono maggiormente dal bacino di manodopera femminile e cioè le attività dei servizi di alloggio e ristorazione e quella del commercio e quella dei servizi di supporto alle imprese dove il lavoro femminile si concentra prevalentemente nelle attività di igiene e pulizia.