Henry Fox Talbot, La matita della natura, 1844:

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Guido Arena
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1 Henry Fox Talbot, La matita della natura, 1844: le tavole di questo lavoro sono state impresse grazie all azione della Luce stessa, senza alcun aiuto da parte di alcun artista. Sono immagini prodotte dal sole (...) impresse dalla mano della Natura.

2 Félix Nadar, Quando ero fotografo, 1900: Dunque, secondo Balzac, ogni corpo, in natura, è composto da varie serie di spettri, in strati sovrapposti all infinito, stratificati in membrane infinitesimali, in tutti i sensi in cui si attua la percezione ottica. Non essendo consentito all uomo di creare, cioè di dar concretezza a una cosa solida a partire da un apparizione e dall impalpabile, ossia dal nulla fare una cosa ogni operazione daguerriana interveniva a rivelare, distaccava e tratteneva, annettendoselo, uno degli strati del corpo fotografato. Ne derivava per detto corpo, e a ogni operazione ripetuta, l evidente perdita di uno dei suoi spettri, ossia di una parte fondamentale della sua essenza costitutiva.

3 Balzac, Il cugino Pons (1848): L invenzione di Daguerre prova che un uomo o un edificio è incessantemente e continuamente rappresentato da un immagine nell atmosfera, che tutti gli oggetti esistenti proiettano una sorta di spettro che può essere catturato o percepito.

4 Thomas Edison, Intervista al New York Post (1870 ca.) Le vostre parole sono preservate sulla lamina di stagno, e una volta applicato lo strumento ritorneranno anche quando sarete ormai morto da anni, con lo stesso tono di voce in cui le avevate pronunciate. [ ] Questo strumento senza lingua, senza denti, privo di laringe, una materia muta e senza voce, è in grado ciononostante di imitare le vostre tonalità, di parlare con la vostra voce, di pronunciare le vostre parole, e per secoli, quando voi sarete ormai sbriciolato in un mucchio di polvere, ripeterà ancora, e ancora [ ] ogni inutile parola.

5 Jean Marie Guyaux, La memoria e il fonografo, 1880: Il cervello umano è stato paragonato ad ogni sorta di oggetto. Spencer ritiene che esso mostri una certa analogia con quelle pianole meccaniche che sanno riprodurre un numero infinito di melodie. Taine trasforma il cervello in una sorta di negozio di stampe che produce e immagazzina senza posa innumerevoli clichés.

6 Cesare Lombroso: Nuovi studi sul genio (1902): noi siamo come il filo elettrico che trasmette il segno, ma che non avverte cosa questo segno significhi, né cosa dirà combinato con altri segni. Noi trasmettiamo una sensazione al cervello, e questa viene elaborata, trasformata in pensiero. L uomo, insomma, è una specie di medium del cervello

7 Charles Sanders Peirce, 1880 ca. Date alla scienza solamente un centinaio in più di secoli di incremento nella progressione geometrica, e da essa ci si potrà attendere di trovare che le onde sonore della voce di Aristotele hanno registrato in qualche modo se stesse

8 Madame Blavatski, Iside Svelata, 1877 Poiché l atmosfera di ogni persona nella luce astrale è popolata di immagini della sua famiglia, la superficie sensibile del feto, paragonabile alla lastra di una fotografia, può essere stampata con l immagine di un antenato più o meno remoto che la madre non ha necessariamente visto, ma che in un momento critico è apparso, come dire, nell obiettivo della macchina fotografica della natura.

9 Frederic Myers, Frammenti di vita interiore, 1893: Oggi la scienza riesc[e] a penetrare certi fatti cosmici che finora non aveva colto. Il primo è la sopravvivenza dell uomo alla morte. Il secondo è la registrazione nell universo di ogni scena e pensiero del passato.

10 D. H. Lawrence, Introduzione a Raccolta di poesie, 1928: A volte mi sentivo ossessionato (haunted) da qualcosa, e un po in colpa per questo, come se fosse anormale. Poi la presenza/possessione (haunting) aveva la meglio su di me, e il fantasma improvvisamente appariva, nella forma di un poema di solito alquanto incoerente. Quasi sempre allontanavo l apparizione una volta che si era manifestata. All inizio, avevo un po paura dei miei poemi reali non delle mie composizioni, ma di quelle poesie che avevano dentro di sé il fantasma.

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