Servizi a domanda individuale

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1 Servizi a domanda individuale - Pagina 351 di 513

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3 SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE I servizi a domanda individuale sono quelle attività gestite direttamente dall ente, che siano poste in essere non per obbligo istituzionale, che vengono utilizzate a richiesta dell utente e non siano dichiarate gratuite da leggi nazionali o regionali. Inoltre, i costi relativi a tali servizi devono essere finanziati da tariffe, contribuzioni o entrate specificatamente destinate. La tipologia dei servizi pubblici a domanda individuale è stata definita dal Decreto Ministeriale da parte del Ministero dell Interno di concerto con i Ministeri del Tesoro e delle Finanze e comprende tra gli altri le case di riposo per anziani, gli asili nido, le colonie e i soggiorni stagionali, i corsi extrascolastici, gli impianti sportivi, le mense comprese quelle ad uso scolastico, i mercati e le fiere, i parcheggi, i teatri, i musei ecc. Come previsto dall art. 172 lettera e) del D.lgs. 267/2000 al bilancio di previsione sono allegati le deliberazioni con le quali sono determinati, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in percentuale del costo di gestione dei servizi stessi. In tale ambito la Provincia di Firenze ha istituito i seguenti servizi: - percorso museale di Palazzo Medici Riccardi (Atto Dirigenziale n. 993 del 12/03/2013) - asilo nido - gestione palestre per attività sportiva extrascolastica anno 2012 (Atto Dirigenziale n. 984 del 12/03/2013) Entrando nell'ottica gestionale, con i dati esposti nelle tabelle che seguono è possibile osservare il tasso di copertura dei costi dei suddetti servizi : PERCORSO MUSEALE DI PALAZZO MEDICI RICCARDI CONSUNTIVO 2012 RICAVI 2012 incassi dalla vendita dei biglietti di ingresso (risorsa cap 617/0 e 617/2) ,00 royalties del bookshop (il 15% sul totale degli incassi, al netto dell'iva) (risorsa cap 615) ,34 diritti su immagini di PMR (risorsa cap art 2) 726, ,34 Pagina 353 di 513

4 COSTI DI GESTIONE 2012 Servizio di cassa e accoglienza (Facility Management biglietteria + sorveglianza e accoglienza) (come da comunicazione della Direzione Economato e Provveditorato) ,28 (intervento cap 6505) ,00 Servizi e collaborazioni per il Servizio Cultura (manutenzioni, restauri, innovazione tecnologica nei beni culturali) (intervento cap 6509) ,00 Prestazioni di servizi per realizzazione manifestazioni e iniziative culturali (intervento cap 8964) 4.477,00 (intervento cap 17400) 7.214,26 (intervento cap 17601) ,00 Spese per relazioni pubbliche mostre convegni.nel campo della cultura (intervento cap 17697) , ,19 SALDO (ricavi - costi) = ,15 % DI COPERTURA = 122,52% % DI COPERTURA PREVISTA = 80% n. visitatori Pagina 354 di 513

5 ALO NIDO TASSO DI COPERTURA DEL SERVIZIO PREVISTO CON DELIBERA 203 DEL 10/11/2011 PER L AN 2012: 37,32% ENTRATE 2012 PERIODO DA GENNAIO A LUGLIO 2012 *(vedi note a piè di pagina) incasso tariffe asilo nido (risorsa cap 706) ,82 dal Comune di Firenze per tariffe bimbi inviati da liste attesa ,00 (risorsa 446 cap 272) trasferimenti regionali per asilo nido (risorsa cap 292) 2.000, ,82 COSTI DI GESTIONE 2012 stanziamenti PERIODO DA GENNAIO A LUGLIO 2012 Spese per attività di gestione asilo nido (intervento cap 16894) ,13 Prestazioni di servizi per asilo nido (intervento cap 16596) 1.861,56 Utenze Canone annuo per manutenzioni 800,00 stima 500,00 stima , , ,69 SALDO (ricavi-costi) ,87 45,79% Pagina 355 di 513

6 *Note: dal settembre 2012 per l'anno educativo 2012/2013 (rinnovabile) la gestione dell'asilo nido è passata al Comune di Firenze tramite convenzione. Le spese relative alle utenze, quantificate in sede di gara in 2.500,00, vengono corrisposte dal Consorzio che gestisce per il Comune, direttamente all'economato della Provincia. La Provincia di Firenze corrisponde al Comune di Firenze per la riserva di posti a favore di figli di dipendenti provinciali (5), una cifra pari alla differenza tra la tariffa pagata dalla famiglia ed il costo/nido bambino concordato tra Provincia e Comune di Firenze. Per il periodo settembre 2012/dicembre 2012 la spesa è di 6.600,00 (di cui 2000,00 a carico del cap , e 4.600,00 a carico del cap ). Tale spesa non è stata ricompresa nella tabella sopra. Pagina 356 di 513

7 PALESTRE ATTIVITA SPORTIVA EXTRASCOLASTICA TASSO DI COPERTURA DEL SERVIZIO Relazione costi ricavi palestre gestite in Convenzione con i Comuni L Ufficio Sport cura i rapporti con le Amministrazione Comunali tramite apposite Convenzioni che prevedono un costo orario per l uso delle palestre in orario extrascolastico, da parte delle varie associazioni sportive. Attualmente sono in essere tre fasce tariffarie, in base alla grandezza ed alla qualità delle strutture, rispettivamente Euro 4,80 7,20 e 9,00. Le attuali tariffe sono state determinate con DGP n. 250 del 29/10/2008 a partire dall Anno Scolastico 2009/2010. Premesso che l Ufficio Sport svolge un servizio amministrativo di collegamento con i Comuni e con l Ufficio Patrimonio ed Economato, per la trasmissione delle richieste che pervengono dai vari Comuni convenzionati (esclusi i Comuni del Circondario Empolese Valdelsa), va precisato che i dati forniti dagli Uffici Tecnici ed allegati alla presente relazione non sono esaustivi relativamente ai costi dell attività sportiva extrascolastica. In primo luogo per quanto riguarda i consumi della luce e dell acqua, in molti Istituti non esistono contatori separati, ed anche per i costi energetici, in base alla nota rimessa dalla P.O. Manutenzione Edile e d intesa con la stessa, si è ritenuto congruo calcolare una spesa pari al 55% del totale per questo tipo di utenze. La tabella costi-entrate illustra nelle due colonne finali il totale delle spese, per l attività extrascolastica sportiva nelle varie palestre, complessivo per Comune, nonché le relative entrate suddivise per Comune. Si segnala che solamente per l istituto Vasari di Figline Valdarno è stato possibile fare un calcolo completo, avendo a disposizione tutti i dati dei consumi separati per la palestra rispetto a tutto il complesso scolastico. Per quanto riguarda le utenze relative ai consumi luce e acque prendendo a riferimento il solo dato disponibile e separato del Liceo Dante si è ritenuto congruo calcolare il consumo relativo alle sole palestre con una percentuale del 25%. In base ai calcoli suddetti risulta un tasso di copertura del 40,79%. TABELLA COSTI-ENTRATE PALESTRE Costo Riscaldamento (trimestre) Spesa Sport (55%) Costo Luce (anno) Spesa Sport (25%) Costo Acqua (anno) Spesa Sport ( 25%) Totale spese (anno) Entrate Comune (anno) ALBERTI 2.965, , , , ,00 446,25 BUONTALENTI 802,06 882, , , , ,50 ITC GALILEI 5.519, , , , , ,75 L.DA VINCI , , , , , ,25 CLASS. DANTE 3.191, , , ,00 357,00 196,35 GRAMSCI 7.579, ,27 NP , ,00 PASCOLI 1.516, , , ,85 NP RODOLICO 2.611, , , , ,00 704,25 DUCA D AOSTA 1.979, , , ,25 81,00 44,55 SASSETTI PERUZZI 1.204, , , , , ,75 Pagina 357 di 513

8 TOT FIRENZE , , , , , , , ,75 VOLTA 6.162, , , , , ,00 TOT BAG A RIPOLI 6.162, , , , , , , ,40 GIOTTO ULIVI , , , , ,00 TOT BORGO SAN LORENZO , , , , , , , ,00 VASARI 2.747, , , , , ,20 TOT FIGLINE VALDAR 2.747, , , , , , , ,50 BALDUCCI , , , ,00 NP TOT PONTASEVE , , , , , ,00 ALBERTI 2.588, , , , ,00 356,00 RUSS/NEWTON 7.748, , , , , ,75 TOT SCANDICCI , , , , , , , ,60 AGLETTI , , , , ,00 736,25 CALAMANDREI 8.400, , , , , ,25 TOT SESTO FIORENTI , , , , , , , , , ,05 Pagina 358 di 513

9 Parametri deficitarietà strutturale e Indicatori di bilancio Pagina 359 di 513

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11 Tabelle dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale Con decreto Ministero Interno del 24 settembre 2009, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 238 del 13/10/2009, vengono aggiornati e sostanzialmente modificati i parametri concernenti l individuazione degli enti strutturalmente deficitari da applicarsi a partire dal rendiconto della gestione 2009 e dal bilancio di previsione Per cui si riportano i parametri desunti dal consuntivo 2007 e 2008, mentre per l anno 2009 si riportano sia i parametri calcolati secondo le nuove indicazioni che quelli calcolati secondo i decreti precedenti. Anno 2007 TABELLA DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE LOCALE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO (D.M.I. 6 maggio 1999 n.227 pubblicato sulla G.U. n.164 del 15 luglio 1999) 1) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili dai titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa; 2) Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi ai trasferimenti erariali, superiori al 15 per cento delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III; 3) Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 37 per cento delle spese di cui al titolo I della spesa; 4)Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; 5)Presenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art.194 del D.Lgs.18 Agosto 2000, n.267, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento; 6)Volume complessivo delle entrate proprie, desumibili dai titoli I e III, rapportato al volume complessivo delle entrate correnti, desumibili dai titoli I, II e III, inferiore al 9 per cento; 7)Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio con esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o di altri Enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese corrent 8)Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 13 per cento nelle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III; Pagina 361 di 513 Si attesta che i parametri suindicati sono stati determinati in base alle risultanze

12 Anno 2008 TABELLA DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE LOCALE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO (D.M.10 giugno 2003 n.217 pubblicato sulla G.U. n.188 del 14 agosto 2003) 1) Disavanzo di amministrazione complessivo superiore al 5 per cento delle spese, desumibili dai titoli I e III della spesa, con esclusione del rimborso di anticipazioni di cassa; 2) Volume dei residui attivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza, con esclusione di quelli relativi ai trasferimenti erariali, superiori al 15 per cento delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III; 3) Volume dei residui passivi di fine esercizio provenienti dalla gestione di competenza delle spese correnti superiori al 37 per cento delle spese di cui al titolo I della spesa; 4)Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata nei confronti dell'ente per i quali non sia stata proposta opposizione giudiziale nelle forme consentite dalla legge; 5)Presenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti ai sensi dell'art.194 del D.Lgs.18 Agosto 2000, n.267, per i quali non siano state reperite le necessarie fonti di finanziamento; 6)Volume complessivo delle spese per il personale a qualunque titolo in servizio con esclusione di quelle finanziate con entrate a specifica destinazione da parte della Regione o di altri Enti pubblici, rapportato al volume complessivo delle spese correnti desumibili dal Titolo I, superiore al 45% 7)Importo complessivo degli interessi passivi sui mutui superiore al 13 per cento nelle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III; Pagina 362 di 513

13 AN 2009 TABELLA DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE LOCALE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO (D.M.I. 24 settembre 2009 pubblicato sulla G.U. n.238 del 13 ottobre 1999) 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 2,5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento) 2) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 50 per cento degli impegni della medesima spessa corrente (al netto del valore pari ai residui attivi da contributi e trasferimnti correnti dalla regione nonché da contributi e trasferimenti dalla regione per funzioni delegate 3) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumbili dai titoli I, II e III superiore al 38 per cento (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale 4) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 160 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 140 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo rispetto alle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III (fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all'articolo 204 del TUEL) 5) Consistenza di debiti fuori bilancio formativsi nel corso dell'esercizio superiore al 1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (l'indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre anni) 6) eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di Tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti 7) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti 8) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art. 193 del TUEL riferito allo stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente Si attesta che i parametri suindicati sono stati determinati in base alle risultanze amministrativo-contabili dell'ente. Pagina 363 di 513

14 AN 2010 TABELLA DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE LOCALE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO (D.M.I. 24 settembre 2009 pubblicato sulla G.U. n.238 del 13 ottobre 1999) 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 2,5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento) 2) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 50 per cento degli impegni della medesima spessa corrente (al netto del valore pari ai residui attivi da contributi e trasferimnti correnti dalla regione nonché da contributi e trasferimenti dalla regione per funzioni delegate 3) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumbili dai titoli I, II e III superiore al 38 per cento (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale 4) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 160 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 140 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo rispetto alle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III (fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all'articolo 204 del TUEL) 5) Consistenza di debiti fuori bilancio formativsi nel corso dell'esercizio superiore al 1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (l'indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre anni) 6) eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di Tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti 7) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti 8) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art. 193 del TUEL riferito allo stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente Si attesta che i parametri suindicati sono stati determinati in base alle risultanze amministrativo-contabili dell'ente. Pagina 364 di 513

15 Il parametro n. 5 si attesta all 1,46% ma nell esercizio 2009 (primo anno di applicazione dei nuovi parametri previsti dal D.M del 24 settembre 2009) rientrava nella soglia dell 1% e quindi dato che l indice viene considerato negativo ove la soglia dell 1% venga superata in tutti gli ultimi tre esercizi, al momento il risultato del 2010 non viene considerato negativo, ma l Ente dovrà porre la massima attenzione per i prossimi esercizi al fine di non dover rilevare parametri negativi; Si riporta la base di calcolo con la quale sono stati individuati i parametri soprariportati Punto n.1 Punto n.2 Disavanzo di amm.ne > 2,5% entrate correnti Volume residui passivi TIT 1 > 50% impegni tit. 1- r. attivi R.T. residui passivi complessivi totale entrate correnti impegni titolo residui attivi tit 2 cat. 2 e 3 da competenza ,5% entrate correnti differenza disavanzo gestione competenza % di INDICE avanzo applicato tit Punto n.3 Volume spese per il personale/entrate correnti superiore 38% rapporto B9/D4 superiore a D6 1,52 spesa da relazione Gajo Punto n.4 debiti di finanziamento superiore al 140% entrate correnti entrate correnti entrate tit 2 per personale debiti di finanziamento differenza entrate correnti % INCIDENZA % 76, indice PARAMETRO Punto n.5 debiti fuori bilancio superiori 1% entrate correnti Punto n.6 ANTICIPAZIONI DI TESORERIA debiti fuori bilancio entrate correnti PARAMETRO 1% PARMETRO risultato 1,46% Punto n.8 RIPIA SQUILIBRI Punto n.7 ESECUZIONI FORZATE PARAMETRO PARAMETRO Pagina 365 di 513

16 AN 2011 TABELLA DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE LOCALE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO (D.M.I. 24 settembre 2009 pubblicato sulla G.U. n.238 del 13 ottobre 2009) 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 2,5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento) 2) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 50 per cento degli impegni della medesima spessa corrente (al netto del valore pari ai residui attivi da contributi e trasferimnti correnti dalla regione nonché da contributi e trasferimenti dalla regione per funzioni delegate 3) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumbili dai titoli I, II e III superiore al 38 per cento (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finanziare spese di personale 4) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 160 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 140 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo rispetto alle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III (fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all'articolo 204 del TUEL) 5) Consistenza di debiti fuori bilancio formativsi nel corso dell'esercizio superiore al 1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (l'indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre anni) 6) eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di Tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti 7) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti 8) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art. 193 del TUEL riferito allo stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente Si attesta che i parametri suindicati sono stati determinati in base alle risultanze amministrativo-contabili dell'ente. Pagina 366 di 513

17 Punto n.1 Punto n.2 DISAVANZO DI AMM.NE >2,5% ENTRATE CORRENTI totale entrate correnti VOLUME REDUI PASVI TIT 1 > 50% IMPEGNI TIT. 1- R. ATTIVI R.T. residui passivi complessivi impegni titolo residui attivi tit 2 cat. 2 e 3 da competenza ,5% entrate correnti differenza disavanzo gestione competenza % di percentuale risultante 47,02% INDICE avanzo applicato tit Punto n rapporto B9/D4 superiore a D6-0,73 Punto n.4 VOLUME SPESE PER IL PERSONALE/ENTRATE CORRENTI SUPERIORE 38% spesa personale (complessiva al netto componenti escluse + componenti incluse) DEBITI DI FINANZIAMENTO SUPERIORE AL 140% ENTRATE CORRENTI entrate correnti debiti di finanziamento entrate correnti INCIDENZA % entrate tit 2 per personale differenza % , percentuale risultante 03 17,53% INDICE PARAMETRO Punto n.5 Punto n.6 DEBITI FUORI BILANCIO SUPERIORI 1% ENTRATE CORRENTI ANTICIPAZIONI DI TESORERIA debiti fuori bilancio entrate correnti INDICE 1% Punto n.7 risultato 0,074% INDICE RIPIA SQUILIBRI Punto n.8 ESECUZIONI FORZATE INDICE INDICE Pagina 367 di 513

18 AN 2012 TABELLA DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER L'ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE LOCALE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO (decreto Ministero dell'interno e Ministero dell'economia e delle Finanze del 18 febbraio 2013) 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 2,5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si aggiunge l'avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento) 2) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 50 per cento degli impegni della medesima spessa corrente (al netto del valore pari ai residui attivi da contributi e trasferimenti correnti dalla regione per funzioni delegate) 3) Volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumbili dai titoli I, II e III superiore al 38 per cento (al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici finalizzati a finaziare spese di personale) 4) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 160 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 140 per cento per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione negativo rispetto alle entrate correnti desumibili dai titoli I,II e III fermo restando il rispetto del limite di indebitamento di cui all'art. 204 del tuel con le modifiche di cui all'art. 8 comma 1 della l. 12/11/2011 n. 183 a decorrere dall'1 gennaio ) Consistenza di debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell'esercizio superiore al 1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti (l'indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre anni) 6) eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di Tesoreria non rimborsate superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti 7) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti, anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui all'art. 159 del tuel 8) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all'art. 193 del TUEL riferito allo stesso esercizio con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente, fermo restando quanto previsto dall'art.1,commi 443 e 444 della l. 24/12/2012 n. 228 a decorrere dall'1/1/2013;ove sussistano i presupposti di legge per finanziare il riequilibrio in più esercizi, viene considerato al numeratore del parametro l'intero importo finanziato con misure di alienazione oltre che di avanzo di amm.ne, anche se destinato a finanziare lo squilibrio nei successivi esercizi finanziari. Si attesta che i parametri suindicati sono stati determinati in base alle risultanze amministrativo-contabili dell'ente. Pagina 368 di 513

19 Punto n.1 Punto n.2 Disavanzo di amm.ne >2,5% entrate correnti Volume residui passivi TIT 1 > 50% impegni tit. 1- r. attivi R.T. residui passivi complessivi totale entrate correnti impegni titolo residui attivi tit 2 cat. 2 e 3 da competenza ,5% entrate correnti differenza avanzo gestione competenza % di INDICE avanzo applicato tit Punto n.3 Volume spese per il personale/entrate correnti superiore 38% rapporto B9/D4 superiore a D6 12,47 spesa personale (complessiva al netto componenti Punto n.4 escluse + componenti incluse) debiti di finanziamento superiore al 160% entrate correnti entrate correnti entrate tit 2 per personale debiti di finanziamento differenza entrate correnti % INCIDENZA % 42, indice PARAMETRO Punto n.5 debiti fuori bilancio superiori 1% entrate correnti Punto n.6 ANTICIPAZIONI DI TESORERIA debiti fuori bilancio entrate correnti PARAMETRO 1% risultato 0,296% PARMETRO Punto n.8 RIPIA SQUILIBRI Punto n.7 ESECUZIONI FORZATE Spesa corrente (Assestato) % PARAMETRO Avanzo applicato a spesa corrente incidenza 6,41% PARAMETRO Si precisa che gli indicatori di cui sopra sono stati valorizzati ai sensi dell art. 242 del D.Lgs. n. 267/2000, così come modificato dal Dl. n. 174/2012, e tenendo conto dei nuovi parametri obiettivi fissati dal Ministero dell Interno con proprio decreto del 18/02/2013. Per quanto attiene alle province, la principale novità del suddetto decreto riguarda l indicatore di cui al punto n. 3 ed, in particolare, la modalità di determinazione della consistenza delle spese di personale che debbono ora comprendere anche le spese sostenute per le società partecipate, gli uffici di supporto, i contratti di collaborazione e di somministrazione. Dalla tabella di cui sopra, si evince, in particolare, il rispetto di tutti gli indici previsti, fatta eccezione per il solo indicatore di cui al punto n. 8. Infatti, a fronte di un dato assestato di spesa corrente di ,00 Euro, è stato applicato nel 2012 a titolo 1 avanzo di amministrazione per complessivi ,00 Euro, pari al 6,41%, a fronte di limite superiore del 5%, come fissato dal suddetto Pagina 369 di 513

20 decreto ministeriale. Se si considera, invece, il dato dell impegnato, anziché quello dell assestato, l incidenza dell avanzo di amministrazione applicato a titolo 1 sul totale della spesa corrente cresce ulteriormente e diventa pari al 7,15%. A tal riguardo, si può segnalare che hanno certamente concorso in modo negativo su tale indicatore i pesanti tagli ai trasferimenti erariali subiti dall Amministrazione nel 2012 a seguito del Dl n. 95/2012 (pari a complessivi ,85 Euro) e certe partite pregresse segnalate dalle Direzioni, da cui potrebbero scaturire futuri debiti fuori bilancio. Degli ,51 Euro di avanzo di amministrazione applicato nel 2012 a titolo 1 per la salvaguardia degli equilibri di bilancio, ,43 Euro erano stati infatti destinati a coprire parte delle minori entrate di cui al Dl n. 95/2012 (non essendo, infatti, riusciti a riassorbire integralmente, dal lato della gestione corrente, le minori entrate per trasferimenti erariali) e ,96 Euro per dare copertura ad alcune partite pregresse segnalate, di cui la più rilevante per ,00 Euro per contenziosi in materia di TPL. Si segnala, infine, che l indicatore di cui a punto 1 è stato determinato, in assenza di diverse indicazioni ministeriali, al lordo del FPV, che comunque questa Amministrazione provinciale ha costituto nel 2012 in quanto ente sperimentatore dei nuovi principi contabili di cui al D.Lgs. n. 118/2011. Qualora si procedesse a rideterminare tale indicatore al netto del FPV costituito dalla competenza 2012, l incidenza del risultato contabile di gestione sulle entrate correnti rimarrebbe comunque positiva (e pari a 2,32%) e comunque nei limiti del 2,5% fissato dal decreto ministeriale. E comunque evidente il peggioramento di tale indicatore, che passerebbe dal 12,47%, se conteggiato al lordo de FPV, al 2,32% se diversamente conteggiato al netto del FPV, anche se il valore sarebbe rimarrebbe positivo. Di seguito una analisi accurata di alcuni indicatori di bilancio, nonché il loro andamento dal 2002 al 2012, sulla base dei dati dei rispettivi consuntivi Pagina 370 di 513

21 AUTOMIA FINANZIARIA Composizione ENTRATE TRIBUTARIE+ENTRATE EXTRATRIBUTARIE X 100 ENTRATE CORRENTI AN ENTRATE TRIBUTARIE ENTRATE DA TRASF. ENTRATE EXTRAT. ENTRATE CORRENTI AUTOMIA FINANZIARIA , , , ,40 49,09% , , , ,86 50,68% , , , ,61 60,54% , , , ,02 57,40% , , , ,81 62,00% , , , ,74 63,58% , , , ,37 64,27% , , , ,86 56,14% , , , ,74 59,10% , , , ,30 63,88% , , , ,99 61,59% 70,00% 65,00% 60,00% 55,00% 50,00% 45,00% 40,00% Commento Il grado di autonomia finanziaria nella Amministrazione Provinciale di Firenze è notevolmente cresciuto negli anni presi a riferimento passando dal 49,09% dell anno 2002 al 64,27% del L andamento degli anni esprime il miglioramento del grado di autofinanziamento dell Ente in quanto lo stesso dimostra che può contare in gran parte su risorse proprie per il finanziamento delle spese senza contare eccessivamente sui trasferimenti Statali e Regionali. Da ciò si deduce che il bilancio della Provincia di Firenze ha un buon grado di indipendenza sulla capacità decisionale nell autofinanziarsi e dipende solo in parte dai contributi o dai trasferimenti esterni. Tuttavia pur registrando nel 2009 un brusco calo dovuto principalmente al forte decremento delle Entrate tributarie, che ha portato il margine di autonomia ad una riduzione di ben 8 punti % rispetto al 2008 nel 2010 si registra un miglioramento di quasi tre punti percentuali passando dal 56,14% del 2009 al 59,10 del 2010; nel 2011 cresce ulteriormente ricollocandosi ai livelli del 2007/2008. Nel 2012 l indice ha un leggero calo (circa 2 p.ti) rispetto al Pagina 371 di 513

22 AUTOMIA IMPOTIVA Composizione ENTRATE TRIBUTARIE X 100 ENTRATE CORRENTI AN ENTRATE TRIBUTARIE ENTRATE CORRENTI AUTOMIA IMPOTIVA , ,40 45,07% , ,86 46,65% , ,61 55,04% , ,02 51,28% , ,81 54,92% , ,74 52,34% , ,37 49,25% , ,86 43,52% , ,74 46,05% , ,30 50,02% , ,99 47,72% 60,00% 55,00% 50,00% 45,00% 40,00% 35,00% Commento L indice di autonomia impositiva è una specificazione dell autonomia finanziaria ed evidenzia la capacità di spesa considerando solo il gettito tributario. Questo indice era notevolmente cresciuto passando dal 45,07% del 2002 al 54,92% del Nel 2007 e nel 2008 si registra una flessione e l indicatore passa al 52,34 ed al 49,25% La flessione registrata nel 2005 è da ritenersi accidentale e dovuta alla liberalizzazione del commercio dell energia elettrica che ha causato una perdita di gettito a favore dell Erario. Il bilancio di previsione nell esercizio di riferimento è risultato capace di assorbire questa criticità finanziaria. Nel 2009 si assiste ad un brusco calo derivante dalla diminuzione drastica delle entrate tributarie. Tuttavia si ricorda che l Ente ha ancora piena la manovra tariffaria su IPT, Tributo Ambientale ed Addizionale Energia Elettrica. Infatti dal 2008 sono state gradualmente riportate tutte le tasse e imposte al minimo previsto dalla normativa vigente. Nel 2010 anche per effetto dell annullamento delle agevolazioni previste per l IPT si registra un rialzo rispetto al Il trend in miglioramento prosegue anche per il 2011 mentre nel 2012 si registra un calo di circa il 2%. Pagina 372 di 513

23 PRESONE FINANZIARIA Composizione ENTRATE TRIBUTARIE + ENTRATE EXTRATRIBUTARIE POPOLAZIONE AN ENTRATE TRIBUTARIE ENTRATE EXTRAT. POPOLAZIONE Euro , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,94 140,00 120,00 100,00 80,00 60,00 40,00 20,00 0, Commento Il livello di pressione finanziaria esercitato dalla Provincia di Firenze nel 2009 è pari a 106,96. Questo dato è in diminuzione rispetto ai tre esercizi precedenti. La Provincia non fa ricorso all aumento della manovra tariffaria per la costruzione dei propri bilanci dal A decorrere dal 2008 l Ente ha deciso di ridurre gradualmente le tasse e le imposte gradualmente al minimo previsto dalla normativa vigente, e la diminuzione dell indice è dovuto principalmente a questo. Tuttavia concorrono a determinare il valore dell indice il recupero di alcune voci di entrata quali quelle derivanti da sanzioni amministrative, Cosap, canoni idrici, locazioni e soprattutto alla messa a regime degli introiti da sanzioni per violazioni del codice della strada sulla FI.PI.LI e sulle altre strade provinciali. Nel 2010 e nel 2011 sia per effetto dell annullamento delle agevolazioni previste per l IPT che anche dell aumento delle tariffe Cosap, si registra un leggero aumento dell indice della pressione finanziaria, che si riduce leggermente nel 2012 ( 115,94 rispetto a 117,32). Pagina 373 di 513

24 PRESONE TRIBUTARIA Composizione ENTRATE TRIBUTARIE POPOLAZIONE AN ENTRATE TRIBUTARIE POPOLAZIONE INDICE PRESONE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,82 115,00 110,00 105,00 100,00 95,00 90,00 85,00 80, Commento L indice di pressione tributaria è una specifica della previsione finanziaria e rileva l incidenza sulla popolazione considerando solo l entrate tributarie. Ciò conferma quindi quanto già detto evidenziando una flessione dell incidenza sulla popolazione. L Ente riduce gradualmente nel 2008 la pressione tributaria agendo su imposte quali l IPT, l addizionale Enel e il Tributo ambientale che sono invariate dal Come già detto la politica tributaria adottata ha ricondotto tutte le aliquote al minimo di legge a decorrere dal Dal 2010 come già detto sono state annullate le agevolazioni precedentemente previste per l IPT che hanno portato a tutto il 2011 ad un aumento dell indice. Nel 2012 invece si registra un leggero calo. Pagina 374 di 513

25 INTERVENTO ERARIALE AN TRASFERIMENTI STATALI POPOLAZIONE INTERVENTO ERARIALE PROCAPITE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,98 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1,00 0, Commento L andamento dell intervento erariale pro-capite mostra la completa autonomia dell ente nei confronti dello Stato avendo azzerato la dipendenza finanziaria. Anzi dal 2008 la Provincia di Firenze risulta debitrice verso lo Stato per quanto espresso nel paragrafo relativo. I trasferimenti statali in ottemperanza di una serie di norme in vigore dal 1999 hanno via via lasciato lo spazio alle entrate tributarie devolute in sostituzione al gettito originariamente trasferito, ovvero i trasferimenti statali si sono ridotti anche per effetto di minori spese sostenute dall Ente, e quindi a carico dell Erario, quali il personale ATA. Questa performance comporta per le province in generale, e per quella di Firenze in particolare, molti vantaggi sia di autonomia decisionale che di gestione di risorse essendo le entrate tributarie più liquide rispetto al trasferimento di risorse dallo Stato. Nel 2012 l indice registra un aumento repentino grazie a trasferimenti specifici una tantum legati al contributo per estinguere anticipatamente mutui e ad altre tipologie. Pagina 375 di 513

26 INTERVENTO REGIONALE Composizione TRASFERIMENTI REGIONALI POPOLAZIONE AN TRASF. REGIONALI TITOLO 2 CAT. 02 TRASF. REGIONALI TITOLO 2 CAT. 03 TRASF. REGIONALI TITOLO 4 CAT. 03 TOTALE POPOLAZIONE INTERVENTO REGIONALE PROCAPITE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,15 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 0, Commento L indice dell ammontare delle risorse regionali per ogni abitante è caratterizzato da trasferimenti per nuove deleghe quali la difesa del suolo, la viabilità ed il TPL. In particolare queste risorse vengono trasferite sulla base di Accordi di programma e Protocolli di Intesa tra il 2003 ed il 2004, anno in cui si registrano punte di performance molto elevate. I trasferimenti correnti riferiti allo storico di funzioni trasferite sono invece coerenti nel periodo 2002/2008 : F.P., Agricoltura, Caccia, Ambiente, Cultura, Turismo, sviluppo Economico. L incremento del 2010 è dovuto anche all incremento dei trasferimenti in c/capitale. Nel 2011 invece, a causa dei tagli effettuati, si registra un ridimensionamento che si mantiene costante nel Quest indice mostra l importante relazione tra i due livelli istituzionali Regione/Provincia e quindi con i cittadini. Pagina 376 di 513

27 INCIDENZA REDUI ATTIVI AN REDUI ATTIVI Residuo Tit. 6 ACCERTAMENTI Accertamenti Tit.6 INCIDENZA REDUI ATTIVI , , , ,51 78,08% , , , ,29 79,32% , , , ,82 104,08% , , , ,64 162,44% , , , ,37 161,31% , , , ,95 97,18% , , , ,00 63,64% , , , ,04 54,41% , , , ,06 53,77% , , , ,21 51,36% , , , ,25 52,48% 180,00% 160,00% 140,00% 120,00% 100,00% 80,00% 60,00% 40,00% 20,00% 0,00% Commento L incidenza dei residui attivi sugli accertamenti di competenza rileva un trend dal 2002, pari a 78,08%, al 2006 di 161,31% di crescita. Una inversione di tendenza si rileva nel 2007 che è pari al 97,18%. Nel 2009 ed anche sostanzialmente negli anni successivi fino al 2012, si è determinata una ulteriore accelerazione delle riscossioni per questi fattori - Smaltimento dei residui accertati negli anni precedenti riferito al settore investimenti nelle nuove funzioni trasferite della Difesa del suolo, viabilità, FI.PI.LI. a seguito di progettazione e appalto lavori, utilizzando anche lo strumenti di programmazione triennale delle opere pubbliche ove ricollocare le risorse secondo l effettivo stato di avanzamento delle progettazioni delle opere e della programmazione temporale della realizzazione dei lavori. - Utilizzo di nuove modalità di programmare il finanziamento di OO.PP. con enfasi dell utilizzo del Bilancio Pluriennale. Questa visione orizzontale su più esercizi, e non più statica e verticale su un solo esercizio, consente di ridurre l accumulo di residui attivi sia da trasferimenti che da Pagina 377 di 513

28 assunzione di mutui con CDP o altri istituti di credito ove non si ricorre evidentemente alla somministrazione delle risorse assunte a debito. Pagina 378 di 513

29 INCIDENZA REDUI PASVI Composizione TOTALE REDUI PASVI X 100 TOTALE IMPEGNI DI COMPETENZA AN REDUI PASVI IMPEGNI INCIDENZA REDUI , ,43 123,60% , ,81 119,48% , ,10 142,13% , ,24 206,81% , ,17 191,95% , ,84 143,25% , ,88 86,47% , ,39 83,39% , ,77 78,12% , ,44 86,94% , ,04 31,43% 250,00% 200,00% 150,00% 100,00% 50,00% 0,00% Commento L incidenza dei residui passivi sugli impegni di competenza rileva un trend analogo a quello precedente di crescita passando dal 143,25% del 2002 al 206,81% del 2005, per poi tornare al 143,25 % del 2007 abbassandosi al 86,47 nel Il 2009 rispetto al 2008 è pressoché stazionario registra comunque una leggera flessione. Le considerazioni sono analoghe a quelle precedenti e riferite al passaggio di nuove deleghe in materia di Territorio ed investimenti. Si denota che le incidenze dei residui passivi sono sempre maggiori di quelle dei residui attivi, questo manifesta una maggiore accelerazione di riscossione rispetto ai pagamenti con evidente Pagina 379 di 513

30 ricaduta positiva sulla giacenza di liquidità. L Ente non soffre di criticità di cassa durante l esercizio in corso. Si evidenzia l ulteriore calo registrato nel Pagina 380 di 513

31 INDEBITAMENTO LOCALE PRO CAPITE Composizione REDUI DEBITI MUTUI POPOLAZIONE AN REDUI DEBITI MUTUI POPOLAZIONE INTERVENTO REGIONALE PROCAPITE , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,31 210,00 190,00 170,00 150,00 130,00 110,00 90,00 70,00 50, Commento L indebitamento locale pro-capite è aumentato del 48,92% nel 2007 rispetto al quinquennio precedente (2002). Importante tuttavia è l inversione di tendenza che comincia a registrarsi nel 2007 e prosegue negli anni successivi, grazie alle politiche oculate precisamente mirate alla riduzione dell indebitamento, messe in atto dall Amministrazione. A fine 2012 si registra un livello dell indice nettamente inferiore al Soltanto rispetto al 2011 la diminuzione è stata circa di 35 euro procapite Pagina 381 di 513

32 VELOCITA RISCOSONE ENTRATE PROPRIE Composizione RISCOSONE ENTRATE TRIBUTARIE E EXTRATRIBUTARIE X 100 ACCERTAMENTI ENTRATE TRIBUTARIE E EXTRATRIBUTARIE AN RISCOSSO TIT. I RISCOSSO TIT.III TOTALE RISCOSSO ACCERTATO TIT.I ACCERTATO TIT. III TOTALE ACCERTATO GRADO VELOCITA' , , , , , ,94 86,46% , , , , , ,34 88,21% , , , , , ,96 89,65% , , , , , ,92 88,68% , , , , , ,05 90,23% , , , , , ,96 89,21% , , , , , ,00 91,15% , , , , , ,96 91,05% , , , , , ,84 90,63% , , , , , ,95 97,53% , , , , , ,72 91,94% 99,00% 97,00% 95,00% 93,00% 91,00% 89,00% 87,00% 85,00% Commento La velocità di riscossione delle entrate proprie evidenzia la crescita di efficienza in termini di rapidità di riscossione delle entrate correnti che passa progressivamente dall 86,46% del 2002 al 91,5% del 2009 mantenendosi sostanzialmente invariato nel 2010 dove si registra un 90,63%. Nel 2011 si registra un netto miglioramento, che però si riannulla nel corso del 2012 Questo indicatore se raffrontato con quello analogo della velocità di gestione delle spese correnti, anch esso positivo in termini di evoluzione di efficienza, manifesta tuttavia performance migliori che garantiscono giacenze di liquidità che precludono a criticità di flussi di cassa e quindi al ricorso ad anticipazioni di cassa. Pagina 382 di 513

33 RIGIDITA SPESA CORRENTE Composizione SPESE PERSONALE + QUOTE AMMORTAMENTO MUTUI X 100 TOTALE ENTRATE TITOLO I+II+III AN SPESE PERSONALE AMMORT. MUTUI QUOTA CAPITALE AMMORT. MUTUI QUOTA INTERES TOTALE TOTALE ACCERTATO TITOLO I II III RIGIDITA della SPESA , , , , ,40 20,10% , , , , ,86 19,13% , , , , ,61 23,16% , , , , ,02 26,64% , , , , ,81 27,24% , , , , ,74 30,77% , , , , ,00 31,50% , , , , ,86 30,85% , , , , ,74 34,07% , , , , ,30 33,00% , , , , ,99 40,51% 45,00% 40,00% 35,00% 30,00% 25,00% 20,00% 15,00% 10,00% Commento La rigidità della spesa corrente mostra quanta parte delle entrate correnti sia assorbita dalla spesa rigida:personale + rimborso mutui (Q.C. + Q.I.). L incidenza aumenta dell sensibilmente passando dal 20,10% del 2002 al 34,07%n del L Ente tuttavia è riuscito ad assorbire questa rigidità controllando l altra spesa corrente ottenendo la ottimizzazione delle spese di funzionamento dell Ente e non ha ricorso a manovre tariffarie per il riassorbimento della crescente rigidità. Si segnala che per gli anni è iscritta al titolo III della spesa anche la quota di estinzione mutui (circa 4 milioni ogni esercizio per gli anni ,11.200mila per il 2010 e per circa 20 milioni nel 2011) finanziata con avanzo di amministrazione e proventi da alienazioni e quindi l indice si innalza notevolmente non trovando tali spese correnti rispondenza tra gli accertamenti di entrate correnti. L indice peggiora ulteriormente nel corso del Pagina 383 di 513

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