INDIVIDUAZIONE DI ELEMENTI INNOVATIVI E BUONE PRASSI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO E LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA

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1 REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE DELLA SALUTE Dipartimento Attività Sanitarie ed Osservatorio Epidemiologico Attività di ricerca e studio nell'ambito del progetto "Sicurezza nei lavori sulle coperture" P.S.N. Prevenzione 2012 cod. PRG Cadute dall'alto Area Tutela e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro U.O.C. Servizio Impiantistica ed Antinfortunistica INDIVIDUAZIONE DI ELEMENTI INNOVATIVI E BUONE PRASSI PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO E LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA Responsabile del Progetto Dott. Ing. Antonio Leonardi Azienda Sanitaria Provinciale di Catania Responsabile scientifico Dott. Ing. Natalia Trapani Università degli Studi di Catania Componenti del gruppo di ricerca Dott. Ing. Elisabetta Gerbino Dott. Ing. Antonio Latora Dott. Ing. Marco Cannemi

2 Fasi della ricerca Fase 1.1 Fase 1.2 Fase 1.3 Fase 1.4 Pianificazione, monitoraggio e coordinamento del gruppo di lavoro Ricerca bibliografica ed analisi dello stato dell'arte e delle buone pratiche per i lavori in copertura a livello nazionale ed internazionale Elaborazione di procedure di sicurezza e predisposizione di specifiche Linee guida tecnico-operative in attuazione dei decreti che disciplinano la sicurezza dei lavori sulle coperture Divulgazione dei risultati

3 Prima parte STATO DELL ARTE TECNICO-NORMATIVO, ELEMENTI INNOVATIVI E BUONE PRATICHE PER LA PREVENZIONE DEL RISCHIO E LA GESTIONE DELLA SICUREZZA NEI LAVORI IN QUOTA inquadramento del problema delle cadute dall alto e dei lavori sulle coperture analisi dell incidenza statistica del fenomeno infortunistico analisi del quadro normativo italiano e regionale analisi di buone pratiche a livello internazionale analisi del processo di valutazione del rischio di caduta dall alto nei lavori in copertura analisi delle norme tecniche relative ai dispositivi ed ai sistemi di protezione contro le cadute dall alto

4 Seconda parte LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO E ISTRUZIONI TECNICHE PER LA PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE NEI LAVORI IN COPERTURA sviluppo di elementi operativi per la progettazione in sicurezza di: percorsi di accesso, accessi, transito e esecuzione dei lavori in copertura guida alla comprensione ed alla redazione dell Elaborato Tecnico della Copertura proposta di un format per la redazione dell Elaborato Tecnico della Copertura nella Regione Siciliana dieci moduli in grado di soddisfare i requisiti normativi previsti dal D.A. 1754/2012 della Regione Siciliana presentazione di esempi pratici per illustrare i contenuti dell Elaborato Tecnico della Copertura

5 Lavori in quota attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile (D.Lgs 81/2008 e ss.mm.ii) lavori sulle coperture Attività che prevedono lavori in quota altre attività di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione di strutture e impianti sia civili sia industriali alcune attività del settore agricolo-forestale

6 Rischio di caduta dall alto FREQUENZE ELEVATE X CONSEGUENZE GRAVI Cause ricorrenti Aspetti culturali

7 Cadute dall'alto dell'infortunato Caduta dall'alto di gravi Perdita di controllo mezzi (ribaltamenti, ) Contatto con altri oggetti, mezzi o veicoli in movimento Avviamento intempestivo di veicolo, macchina, attrezzatura, ecc. Contatto con organi lavoratori in movimento Altre modalità di infortunio Cadute dall'alto o in profondità dell'infortunato Perdita di controllo mezzi (fuoriuscita dal percorso previsto, ribaltamenti, ) Caduta dall'alto di gravi Contatto con altri oggetti, mezzi o veicoli in movimento Contatto con organi lavoratori in movimento Proiezione di solidi Avviamento intempestivo di veicolo, macchina, attrezzatura, ecc. Sviluppo di fiamme Altre modalità di infortunio Rischio di caduta dall alto Numero di infortuni (elaborazione dati INAIL 2012) 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Italia 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Sicilia

8 Rischio di caduta dall alto Italia Cadute dall'alto (Italia) Numero di infortuni (elaborazione dati INAIL 2012) 800 Sicilia Cadute dall'alto (Sicilia) tutte le attività economiche costruzioni tutte le attività economiche costruzioni

9 Rischio di caduta dall alto Fattori di rischio e cause Categoria Fattori di rischio Cause comuni sfondamento di modalità operativa del lavoratore transito su superfici non calpestabili copertura (errata procedura) organizzazione dell ambiente di lavoro mancata interdizione al passaggio in aree pericolose (assenza di percorsi segnalati o di protezioni e parapetti) mancato o scorretto utilizzo dei DPI DPI non fornito al lavoratore utilizzo di scale portatili parte fissa di edificio (tetti, terrazzi, parapetti, aperture, ) modalità operativa del lavoratore utensili, macchine, impianti modalità operative del lavoratore mancato o scorretto utilizzo dei DPI uso improprio o errato di una scala portatile problema di assetto della scala portatile perdita di equilibrio per errore nella procedura DPI non fornito al lavoratore organizzazione dell ambiente di lavoro assenza di punti di ancoraggio delle linee vita, di parapetti e di protezioni in quota ponteggi e utensili, macchine, impianti mancanza di protezioni fisse impalcature fisse, modalità operative del lavoratore perdita di equilibrio per errore nella procedura varchi organizzazione dell ambiente di lavoro mancanza di protezioni del varco o di parapetti modalità operative del lavoratore transito su percorsi pericolosi, non protetti e non segnalati mezzi di sollevamento e/o per lavori in quota modalità operative del lavoratore utensili, macchine, impianti errore di procedura utilizzo macchinario non appropriato o utilizzo improprio di macchine

10 Rischio di caduta dall alto Errore di procedura 79% dei casi pratiche scorrette tollerate 35% carenza di formazione/informazione/addestramento 17% improvvisazione (azione estemporanea) 2% Conseguenze Esito mortale nell ordine del 10% dei casi Lesioni gravi con invalidità permanente Lesione prevalente: Frattura oltre il 77% dei casi Frattura del cranio 53,2% dei casi

11 Rischio di caduta dall alto Aspetti culturali nel 90% dei casi totali l infortunio occorre a individui con situazione regolare dal punto di vista contrattuale in più del 75% dei casi totali gli infortunati hanno un anzianità di mansione superiore a 3 anni in quasi il 50% dei casi totali l infortunato ha più di 50 anni di età in oltre il 71% dei casi l infortunio avviene in micro-imprese (fino a 9 addetti) Nella grande maggioranza dei casi (83%) l infortunio può essere ricondotto al mancato uso di un DPI, che era stato fornito dal datore di lavoro Intervengono aspetti culturali e psicologici che fanno ritenere al lavoratore di avere sufficiente esperienza/anzianità da «non essere a rischio» FALSO

12 Normativa italiana D.Lgs 81/2008, Titolo IV, Capo II Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota Art. 111 Obblighi del Datore di Lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota Sottolinea la necessità di dare priorità alle misure di protezione di tipo collettivo rispetto a quelle individuali e di porre attenzione alle dimensioni e all ergonomia delle attrezzature di lavoro. Art. 115 del D.Lgs 81/2008 Sistemi di protezione contro le cadute dall alto Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva ( ) è necessario che i lavoratori utilizzino sistemi di protezione, idonei per l uso specifico, composti da diversi elementi (assorbitori di energia, connettori, dispositivi di ancoraggio, cordini, dispositivi retrattili, guide o linee vita flessibili, guide o linee vita rigide, imbracature) non necessariamente presenti contemporaneamente, conformi alle norme tecniche Il sistema di protezione deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali.

13 Normativa regionale Le Regioni esercitano le proprie competenze in materia di tutela e sicurezza del lavoro ai sensi dell articolo 117 della Costituzione, nel rispetto dei principi fondamentali riservati alla legislazione nazionale Al fine di promuovere livelli ulteriori di tutela, in ambito territoriale regionale e provinciale, molte amministrazioni locali hanno provveduto a legiferare in materia di prevenzione delle cadute dall alto e specificatamente per i lavori sulle coperture. Regione o Provincia Autonoma Anno Mese TRENTO 2007 Febbraio LOMBARDIA 2009 Gennaio VENETO 2012 Gennaio SICILIA 2012 Settembre LIGURIA 2012 Dicembre UMBRIA 2013 Gennaio PIEMONTE* 2013 Marzo TOSCANA** 2013 Dicembre MARCHE 2014 Aprile EMILIA ROMAGNA 2015 Luglio FRIULI VENEZIA GIULIA 2015 Ottobre Esiste normativa precedente: *2009, **2005

14 Requisiti della normativa regionale Tutte le leggi regionali promuovono e favoriscono azioni volte a prevenire le cadute dall alto principalmente nello svolgimento dei lavori in copertura, per edifici sia pubblici sia privati, in caso di nuove costruzioni o per interventi di manutenzione, in modo da garantire che i successivi interventi che comportino l accesso, il transito o l esecuzione delle opere, avvengano in condizioni di sicurezza Obbligo di installazione di sistemi permanenti Ambito di applicazione: Tipologia di intervento Dislivello (variabile da 2 m a 4 m) Elaborazione di istruzioni operative o lineeguida per la predisposizione della richiesta Elaborato Tecnico della Copertura (da associare al Fascicolo dell opera o documento equivalente) Planimetrie Relazione tecnica (Allegati)

15 Normativa tecnica di riferimento Elemento Norme in vigore Dispositivi/sistemi di ancoraggio Dispositivi di protezione individuale Reti Dal Parapetti Installazioni per l accesso al tetto e scale Al

16 Stato dell arte internazionale Regno Unito Anni si contano 46 morti per caduta dall alto (31% degli infortuni mortali del periodo) il lavoro in quota è definito come il lavoro in qualsiasi luogo in cui, in assenza di adeguate precauzioni, una persona potrebbe cadere da una distanza sufficiente a causare danni alle persone la legge non indica un altezza specifica secondo cui si rientra nell ambito di applicazione della normativa include tutti i lavori sulle coperture, anche quelli che hanno una durata prevista di pochi minuti Sistema gestionale basato sui Method statements, istruzioni operative chiare, illustrate e sintetiche da fornire ai lavoratori Sistema WAIT (Work at height Access equipment Information Toolkit), disponibile online sul sito della HSE, per scegliere, sulla base di un questionario relativo all attività da svolgere, il tipo di attrezzatura più adeguata tra scale, trabattelli, piattaforme mobili, ponteggi, ecc. I sistemi di sicurezza devono avere la Marcatura CE in contrasto a quanto indicato dalla Commissione Europea, secondo cui i dispositivi in Classe A (ancoranti singoli), Classe C flessibile (linea di ancoraggio flessibile orizzontale) e Classe D (linea di ancoraggio orizzontale rigida) non rientrano nel campo di applicazione della direttiva sui dispositivi di protezione individuale 89/686/CE e, quindi non dovrebbero avere il marchio CE Il piano di emergenza deve prevedere il recupero della persona in un tempo inferiore a 20 minuti: ciò richiede un'attenta riflessione sulla sua effettiva realizzabilità

17 Stato dell arte internazionale Svizzera Ogni anno in Svizzera si verificano 9000 infortuni che coinvolgono una caduta dall alto, di questi: circa 25 sono mortali 370 portano a invalidità le vittime appartengono soprattutto al settore edile ed a settori affini A partire da un altezza di caduta di 3 m occorre adottare misure anticaduta, che devono essere scelte in maniera corretta sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista del livello di protezione offerto

18 Gruppi di persone Intensità di utilizzo/ manutenzione (Categoria di utilizzo) Persone formate sull utilizzo dei DPI anticaduta e istruite sull allestimento di dispositivi di ancoraggio temporanei Persone formate sull utilizzo dei DPI anticaduta Persone non formate sull utilizzo dei DPI anticaduta Circolazione pubblica di persone (ES. parchi giochi sopra autorimesse, terrazze ad accesso libero sui tetti) Stato dell arte internazionale Svizzera: Classi di allestimento dei tetti A BASSA ES. tetti senza impianti tecnici B MEDIA (1-2 volte l anno) ES. tetti con impianti tecnici e/o inverdimenti C ALTA (più volte l anno) ES. tetti con impianti tecnici e/o inverdimenti C1 C2 C3 C2 C3 C3 C3 C3 C3 C4 C4 C4

19 C1 C2 C3 I DPI anticaduta possono essere utilizzati solo se la durata totale dei lavori è inferiore a 2 giorni-uomo (OLCostr art. 32). Per l utilizzo di DPI anticaduta è richiesta una formazione specifica del lavoratore (durata minima 1 giorno, con attestato) Se un lavoratore utilizza DPI anticaduta la sua attività deve essere sorvegliata da una seconda persona (OPI art. 8). Stato dell arte internazionale Svizzera: Classi di allestimento dei tetti I DPI anticaduta possono essere utilizzati solo se la durata totale dei lavori è inferiore a 2 giorni-uomo (OLCostr art. 32). Per l utilizzo di DPI anticaduta è richiesta una formazione specifica del lavoratore (durata minima 1 giorno, con attestato) Se un lavoratore utilizza DPI anticaduta la sua attività deve essere sorvegliata da una seconda persona (OPI art. 8). Ai bordi, ove sussiste pericolo di caduta, le vie di circolazione e i luoghi di lavoro devono essere allestiti con protezioni collettive anticaduta (protezione laterale secondo EN con altezza minima 1,0 m; 1,10 m per edifici nuovi). Accesso alla superficie del tetto tramite un accesso fisso oppure attraverso l'edificio (p.e. scala a gradini interna o esterna, scala a pioli con protezione dorsale o dispositivo anticaduta). Il salvataggio di una persona sospesa alla fune a seguito di caduta deve essere garantito con mezzi propri entro minuti I lucernai devono essere messi in sicurezza in modo permanente e duraturo contro lo sfondamento (p.e. con vetri di sicurezza stratificato, griglie, protezioni laterali lungo tutto il perimetro, reti di sicurezza). Gli allestimenti di ancoraggio puntuali devono essere progettati, installati e controllati da specialisti (OLCostr art. 3/OPI art. 8). Deve esserci il necessario spazio libero di caduta (di regola più di 6 m) per evitare collisioni. Accesso alla superficie del tetto tramite un accesso fisso oppure attraverso l'edificio (p.e. scala a gradini interna o esterna, scala a pioli con protezione dorsale o dispositivo anticaduta). Il salvataggio di una persona sospesa alla fune a seguito di caduta deve essere garantito con mezzi propri entro minuti I lucernai devono essere messi in sicurezza in modo permanente e duraturo contro lo sfondamento (p.e. con vetri di sicurezza stratificato, griglie, protezioni laterali lungo tutto il perimetro, reti di sicurezza). Devono essere previsti allestimenti di ancoraggio a guide orizzontali (p.e. sistemi di sicurezza con funi o binari) come sicurezza anticaduta; eventualmente è ammesso/necessario completare con allestimenti di ancoraggio puntuali. Accesso alla superficie del tetto tramite un accesso fisso oppure attraverso l'edificio (p.e. scala a gradini interna o esterna, scala a pioli con protezione dorsale). I lucernai devono essere messi in sicurezza in modo permanente e duraturo contro lo sfondamento (p.e. con vetri di sicurezza stratificato, griglie, protezioni laterali lungo tutto il perimetro, reti di sicurezza). Illuminazione permanente se sono previste frequenti manutenzioni al buio

20 Stato dell arte internazionale Canada si considera a rischio di caduta dall alto qualsiasi lavoratore che lavori ad un altezza di tre metri o più Ontario Regulation 297/13: requisiti obbligatori relativi alla formazione per i lavori in quota valida per tre anni dalla data in cui il lavoratore completa un programma di formazione legalmente riconosciuto provider di formazione autorizzato lavoratori, che utilizzano uno dei seguenti metodi di protezione anticaduta: un sistema di ritenuta; un sistema di limitazione della caduta; un sistema di arresto caduta; una rete di sicurezza; una cintura di lavoro; una cintura di sicurezza registro di formazione per i lavoratori a disposizione degli ispettori del Ministero del lavoro un lavoratore che è esposto a un rischio di caduta da un'altezza di oltre 3 metri deve indossare una imbracatura completa e la lineavita deve essere fissata adeguatamente ad un supporto fisso in modo che il lavoratore non possa cadere liberamente per una distanza verticale di più di 1,5 metri

21 Stato dell arte internazionale Le norme federali fissano un'altezza minima di 6 piedi (1,80 m circa) da terra per individuare un'esposizione al rischio di caduta dei lavoratori, tale da richiedere un sistema di protezione Per i rischi di caduta sono prescritti specifici requisiti: USA Zona ad accesso controllato, zona di lavoro designata e chiaramente contrassegnata in cui certi tipi di lavoro possono avvenire senza l'utilizzo di sistemi di protezione anticaduta convenzionali (es. parapetti con altezza minima di 1,15 m); Sistemi di arresto caduta (PFA), sono riportati i requisiti normativi per quanto riguarda la resistenza dei componenti del sistema, tra cui connettori, cordini e cavi di sicurezza, imbracature e ancoraggi; alcuni di questi prevedono che: l'uso di una cintura di sicurezza non è accettabile come parte di un sistema PFA ma solo come sistema di posizionamento i sistemi PFA devono essere controllati prima di ogni utilizzo per verificarne l usura, eventuali danni e alterazioni dei componenti, al fine della loro eventuale rimozione dal servizio; è vietato l'utilizzo di moschettoni senza gancio di blocco; i cavi di sicurezza orizzontali e gli ancoraggi devono essere progettati, installati e utilizzati sotto la supervisione di una persona qualificata come parte di un sistema completo PFA che mantiene un fattore di sicurezza di almeno due (in grado di sostenere almeno il doppio del peso che potrebbe essere imposto su di esso); gli ancoraggi utilizzati per fissare i sistemi di PFA devono essere indipendenti da qualsiasi ancoraggio utilizzato per sostenere o sospendere le piattaforme ed essere in grado di sostenere almeno 22 kn per persona collegata

22 Stato dell arte internazionale Nuova Zelanda oltre il 50% delle cadute avvengono da meno di tre metri di altezza e circa il 70% si verifica da scale e da tetti costo sociale di questi eventi stimato in circa 24 milioni di dollari all'anno e il costo in termini di vite umane non può essere quantificato La guida Working at Height Safety Guide - Best Practice Guidelines for Working at Height» l'intento dichiarato è quello di andare oltre la semplice conformità alle norme di salute e sicurezza «regola dei tre metri» smentita la linea guida suggerisce che tale interpretazione sia erronea perché nega un principio più generale della normativa HSE che è la necessità di intraprendere opportune misure di sicurezza ogni volta che esista un rischio (anche quindi da un altezza minore) Include anche i lavori in quota di breve durata (anche pochi minuti) La linea guida descrive i sistemi di protezione collettiva e individuale che possono essere utilizzati per i lavori in altezza La linea guida riporta alcuni worksheet utili per realizzare una task analysis dei lavori da eseguire in altezza e un elenco di alcuni dei problemi più comuni che dovrebbero essere considerati quando si deve valutare il rischio nei lavori in quota con suggerimenti per l applicazione della gerarchia di progettazione della sicurezza (eliminazione, isolamento, protezione)

23 Stato dell arte internazionale Singapore La Lineaguida Working safely on roofs rivista alla luce della Workplace Safety and Health (Work at Heights) Regulations introdotta nel 2013, prevede che ci sia rischio quando una persona svolge un lavoro su un tetto da cui è soggetto a caduta per una distanza di più di 2 metri Sottolinea l importanza delle competenze dei contraenti scelti per eseguire lavori in quota Il Ministero del Lavoro (MOM) fornisce l elenco dei professionisti accreditati (ATP, Training Provider) per la formazione sui lavori in quota sono previsti specifici controlli amministrativi e sistemi di procedure di lavoro che aiutano a ridurre l'esposizione dei lavoratori ai rischi di caduta. il sistema dei permessi di lavoro (PTW, Permit-To-Work), rischio di caduta dall alto per una distanza superiore a 3 m: assegnando ruoli diversi a livelli chiave del personale di cantiere al fine di garantire che tutte le condizioni di sicurezza e adeguate misure di controllo siano messe in atto il sistema delle procedure di lavoro (SWPs, Safe Work Procedures): insieme di istruzioni sistematiche su come il lavoro può essere eseguito in modo sicuro, sulla formazione, sulle competenze ed i ruoli delle persone che devono eseguire i lavori, sulle misure di sicurezza da adottare.

24 Coperture: caratteristiche da valutare Morfologia: Accessibilità: continue/discontinue Classe Descrizione A accessibile esclusivamente per la sua manutenzione B accessibile per la sua manutenzione e per quella degli impianti C accessibile ai pedoni (carico 400 kg/m 2 ) D accessibile ai veicoli leggeri (< 2 t per asse) E accessibile ai veicoli pesanti (> 2 t per asse) F soddisfa le funzioni relative al giardino pensile (sollecitazioni meccaniche e chimiche) Geometria: Ulteriori fattori riguardanti: Classe Descrizione piane orizzontali pendenza inferiore a 1% piane sub-orizzontali pendenza compresa tra 1% e 5% piane inclinate pendenza superiore a 5% curve superficie dell'estradosso con andamento curvo le protezioni dei bordi perimetrali l interferenza da o verso le zone perimetrali l accesso dall interno o dall esterno la dislocazione degli elementi strutturali

25 Analisi dei rischi Il rischio di caduta da bordi non protetti prospicienti il vuoto durante lavori in quota risulta consistente anche in caso di lavori su superfici piane è ovviamente maggiore su superfici piane inclinate quali, ad esempio, i tetti a falda a debole o a forte pendenza o su superfici curve sussiste il rischio di urto contro parti sporgenti o spigoli vivi del sistema di protezione bordi che può produrre danni fisici anche seri il tempo di esposizione ai rischi senza protezioni dovrebbe essere sempre uguale a zero, perché anche attività di brevissima durata, se condotte in assenza di protezioni possono essere fatali adozione di adeguate misure di prevenzione e di protezione

26 Protezione individuale Protezione collettiva Prevenzione del rischio Analisi dell esigenza Necessità di eseguire lavori su una copertura Analisi delle attività da svolgere Tipologia di attività, attrezzature e materiali necessari, personale interessato Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi Collegati agli elementi precedenti e a struttura della copertura, accessibilità, Eliminazione dei pericoli Eliminare la necessità di operare in copertura (finché ciò è possibile) Sostituzione Fornire mezzi di accesso alternativi (es. piattaforma di lavoro mobile) Isolamento dei pericoli Utilizzare barriere fisiche per delimitare la zona a rischio; eseguire formazione, informazione, addestramento Adozione misure di protezione collettiva Utilizzare DPC che consentano di limitare le conseguenze in caso di caduta dall alto (es. parapetti, reti di sicurezza, linee vita) NO Il rischio è stato totalmente prevenuto? Permangono rischi residui? NO SI SI Adozione misure di protezione individuale Utilizzare DPI che consentano di limitare le conseguenze in caso di caduta dall alto (es. cinture di sicurezza, imbracature) INIZIO ATTIVITA

27 Aggravio di rischio rischio di innesco della caduta derivante da condizioni operative: inadeguata capacità portante del piano di lavoro e di calpestio, insufficiente aderenza delle calzature, scarsa visibilità rischio di innesco della caduta derivante da condizioni ambientali: vento, pioggia, umidità o ghiaccio sulle superfici di calpestio, abbagliamento degli occhi, rapido abbassamento della temperatura rischio di innesco della caduta derivante da condizioni individuali: insorgenza di vertigini, colpo di calore o di sole maggiorazione del rischio, in termini di conseguenze dovute alla caduta a causa di: oscillazione del corpo con urto contro ostacoli, effetto pendolo, arresto della caduta per effetto delle sollecitazioni trasmesse dall imbracatura sul corpo, sospensione inerte del corpo dell utilizzatore che resta appeso al dispositivo di arresto caduta e da tempo di permanenza in tale posizione maggiorazione del rischio, in termini di conseguenze, dovute all utilizzo dei DPI contro le cadute dall alto: non perfetta adattabilità del DPI, intralcio alla libertà dei movimenti causata dal DPI, inciampo su parti del DPI, non adeguata progettazione/configurazione del sistema, cedimento e/o rottura dei componenti o della struttura di supporto (es. ancoraggi), uso improprio dei DPI

28 Riduzione del rischio Ai fini della prevenzione dei rischi, importanza prioritaria va attribuita alle misure tecnico-organizzative dirette ad eliminare i pericoli alla fonte o a ridurne gli effetti attraverso misure di protezione collettiva Ove queste misure di tipo collettivo non permettano di evitare del tutto o almeno di ridurre i rischi per la sicurezza e la salute ad un livello accettabile, si deve ricorrere all uso di idonei dispositivi di protezione individuale (DPI) Altrettanto importante è non sottovalutare i rischi derivanti dall utilizzo di DPI anticaduta, per esempio il rischio di sospensione inerte in condizioni di incoscienza, in quanto possibile causa di complicazioni che possono compromettere le funzioni vitali: in tali condizioni, tempi di sospensione anche inferiori a trenta minuti, possono portare a gravi malesseri a causa dell azione dell imbracatura.

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