OPERAZIONI DI SVASO DI SERBATOI IN PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

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1 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI OPERAZIONI DI SVASO DI SERBATOI IN PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

2 PRINCIPALI BACINI IDROGRAFICI DEL NORD ITALIA

3 home Statuto speciale per il Trentino Alto Adige/Sϋdtirol dtirol Decreto del presidente della repubblica 31 agosto 1972, n. 670

4 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI In base alle norme di attuazione dello statuto la Provincia di Trento gode di autonomia legislativa in materia di demanio idrico e di esercizio delle funzioni afferenti le concessioni di grande derivazione d acqua idroelettrica (dal 2006). Per le piccole derivazioni e per le grandi di uso non idroelettrico la materia risulta viceversa delegata dallo Stato.

5 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI SOGGETTI COMPETENTI IN MATERIA DI ACQUA IN PROVINCIA DI TRENTO Servizio bacini montani (in attinenza): pianificazione, programmazione, progettazione, esecuzione e manutenzione delle sistemazioni idraulico-forestali e di opere idrauliche nei bacini montani e su torrenti, fiumi, laghi e fosse di bonifica di competenza provinciale; amministrazione e gestione del demanio idrico provinciale; Servizio utilizzazione delle acque pubbliche (in attinenza): concessioni e altri provvedimenti di utilizzazione delle acque pubbliche nelle varie forme d'uso, classificate sia come grandi che piccole derivazioni, comprese le acque sotterranee; art. 7 - norme di attuazione del Piano prov. di Tutela delle acque; Servizio prevenzione rischi Ufficio dighe (in attinenza): approvazione di progetti e varianti per il rilascio di autorizzazioni per l'esercizio di dighe o serbatoi; vigila sul comportamento sotto invaso delle dighe o dei serbatoi determinano le limitazioni di invaso in caso di riduzione dei margini di sicurezza delle opere; studia gli effetti creati dalle portate d'acqua all'apertura degli scarichi delle grandi dighe sui corsi d'acqua ricettori;

6 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI PREGRESSO: Fino al 2009 veniva rilasciata, ai sensi dell art. 10, l.p. n. 18/76 dal Servizio Bacini Montani della P.A.T., un autorizzazione ad effettuare lo scarico; questo al fine di prevenire danni al demanio idrico provinciale. In sede di rilascio dell'autorizzazione venivano stabilite apposite modalità di rilascio, normalmente integrate con le indicazioni del Servizio Foreste e Fauna. Tra il 2005 ed il 2010 i Concessionari tenuti (GDI) hanno presentato al Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche i progetti di gestione previsti all articolo 7, comma 5 del P.T.A.. Le procedure di approvazione seguiranno l iter previsto dalla delibera illustrata in seguito. Proroga - obbligo di assicurare la conservazione dei volumi d invaso alla data del 28/12/2007.

7 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI Nell attesa dell adozione della deliberazione prevista dal PTA: le singole istanze di autorizzazione allo svaso, anche conseguenti ad operazioni di manutenzione, vengono presentate dai soggetti titolari di concessioni alla derivazione per i vari usi; sia nel caso di invasi (serbatoi e bacini) soggetti alle norme del d.p.r. n. 1363/1959 e sia di quelli non soggetti, viene attivata la conferenza di servizi (art. 16 della l.p. n. 23 del 1992 legge sul procedimento amministrativo); sono ev. previste visite ed incontri preliminari.

8 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI Strutture competenti: Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche; Agenzia provinciale per la protezione dell ambiente; Servizio Foreste e Fauna; Servizio Bacini Montani; Servizio Prevenzione rischi - Ufficio dighe / Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Uffici tecnici per le dighe; e tutti gli altri soggetti portatori d interesse pubblico direttamente coinvolti dalle operazioni (Servizio Conservazione della natura ed Enti parco, Comuni rivieraschi, Regioni confinanti; associazioni pescatori - titolari di diritto pubblico di pesca, etc). Il Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche, ai sensi d.p.p. 13 maggio 2002, n. 9, adotta il provvedimento finale con propria determinazione.

9 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI Sono inoltre frequenti i casi di richieste relative ad operazioni di svaso, sghiaiamento e sfangamento, non comportanti una vera e propria necessità di recupero delle volumetrie a fini di invaso ma volte alla manutenzione di infrastrutture collegate alla derivazione e/o all invaso stesso (paratoie, griglie, gallerie, etc). La procedura autorizzativa adottata ricalca quanto già finora visto.

10 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI Ai sensi dell art. 7 delle norme di attuazione del Piano provinciale di Tutela delle acque (d.g.p. 30 dicembre 2004, n. 3233), la Giunta è però chiamata ad individuare, con propria deliberazione, in attuale fase di adozione: le procedure di approvazione dei piani di gestione degli invasi e le linee guida per la valutazione dei relativi progetti. Questo di concerto con le disposizioni successivamente imposte dal d.lgs. 152/2006 e altre norme o atti successivi.

11 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI Nella bozza attualmente in discussione viene prevista: l individuazione delle procedure di approvazione dei progetti di gestione degli invasi, soggetti alle norme del d.p.r. 1 novembre 1959, n. 1363; la definizione del quadro previsionale relativo alle operazioni di gestione degli invasi, con indicazione delle misure necessarie sia alla tutela del corpo idrico coinvolto dal rilascio che degli usi diversi dell acqua rilasciata; l individuazione delle linee guida per la valutazione dei piani di gestione degli invasi e delle prescrizioni standard per redigere le autorizzazioni (determina del Dirigente del Servizio competente) per la gestione degli invasi soggetti alle norme del d.p.r. 1 novembre 1959, n. 1363;

12 I. s. per la programmazione di Protezione Civile Servizio Utilizzazione delle acque pubbliche Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Dott. Ing. Marco TOMASINI l individuazione degli invasi non soggetti alla disciplina del d.p.r. 1 novembre 1959, n. 1363, da sottoporre alle disposizioni, anche in modo parziale, dell articolo 7, comma 5 delle norme di attuazione del Piano di tutela delle acque e della normativa statale e provinciale da esso richiamata; l individuazione delle procedure di approvazione del quadro previsionale delle linee guida per la valutazione dei piani di gestione degli invasi di cui al punto 4; la definizione delle procedure di approvazione delle varianti sia sostanziali che non sostanziali da apportare ai piani di gestione già presentati; l approvazione della modulistica atta alla domanda di approvazione dei progetti di gestione (con determina SUAP).

13 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO CASO STUDIO CASO STUDIO: DOLOMITI EDISON ENERGY S.R.L. (D.E.E. s.r.l.) IMPIANTO IDROELETTRICO DI MEZZOCORONA OPERAZIONI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA DELLE OPERE DI DERIVAZIONE

14 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Inquadramento geografico (Satellite)

15 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO

16 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Sezione schematica dell impianto idroelettrico 339,00 m s.l.m.

17 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO SEQUENZA PROCEDURALE SINTETICA: D.E.E. s.r.l., al fine di ispezionare e manutenere gli organi di presa e la galleria di derivazione dell impianto di Mezzocorona richiese uno svaso parziale dell invaso del Mollaro. L intervento precedente risaliva al Le operazioni avrebbero comportato la messa fuori esercizio di tutte le derivazioni gravitanti sull impianto di Mezzocorona con successiva apertura graduale e controllata degli scarichi di fondo dello sbarramento del Mollaro. Il Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche (S.U.A.P.), in attesa della delibera prevista dall art. 7 del PTA e dell approvazione del Piano di Gestione dell invaso convocò un apposita Conferenza di Servizi al fine di poter raccogliere, alla presenza del Concessionario, i pareri degli Enti e Servizi ovvero delle Associazioni competenti. In esito alla conferenza i lavori vennero autorizzati con determinazione del Dirigente del S.U.A.P. n 31 del 08 marzo 2010.

18 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO L attività di svaso del serbatoio seguì il cronoprogramma e indicazioni contenute nell atto autorizzativo e del piano operativo di svaso del bacino del Mollaro di D.E.E. s.r.l.. L operazione di riduzione del livello del pelo libero del bacino al di sotto della quota di 339 m s.l.m. comportò l esercizio a canaletta ; vennero conseguentemente rilevati accentuati fenomeni erosivi del sedimento depositato sul fondo del bacino causati dalla portata fluente da monte (problematica DMV). Le attività principali, eseguite da DEE s.r.l. nel periodo concesso per le verifiche operative di sicurezza degli impianti (10 giorni), consistettero in ispezioni all opera di presa ed alla galleria di adduzione: l opera di presa, si presentò in buone condizioni conservative; vennero anche effettuati dei rilievi spessimetrici alle paratoie di ingresso alla galleria di adduzione; venne rinvenuta, a bacino vuoto, una notevole quantità di materiale/rifiuti a ridosso sia delle griglie di protezione della galleria sia della paratoia sghiaiatrice; a valle dello sbarramento vennero rivenuti pneumatici, batterie per auto, taniche etc. Tutto i rifiuti vennero smaltiti presso discariche autorizzate (problematica rifiuti); la galleria di adduzione, risultò anch essa in buone condizioni con alcuni limitati distacchi di intonaco di modesta entità, prontamente risanati. a monte della triforcazione della condotta forzata, si provvide alla sostituzione della griglia di protezione esistente in quanto notevolmente degradata.

19 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO PROBLEMATICA TORBIDITÀ Il monitoraggio del corpo idrico ricettore venne effettuato, in continuo e per tutta la durata dello svaso, mediante un torbidimetro MOD. LANGE SC100 posto a valle della confluenza fra il torrente Tresenga e il fiume Noce, collegato via modem con un PC installato nella cabina di manovra delle paratoie della diga a disposizione degli operatori (contatto radio). La posizione del torbidimetro era stata preventivamente concordata con il personale dell APPA. Le misure dello strumento, vennero comparate con quelle ottenute mediante la raccolta manuale di campioni d acqua sottoposti a sedimentazione in cono Imhoff per un periodo non inferiore alle due ore, il campionamento manuale, nel periodo diurno, è proseguito per tutto il periodo in cui la quota del pelo libero del bacino del Mollaro è stata inferiore a quella di minima regolazione ed è stata effettuata con frequenza bioraria. PRESENZA BIOTOPO LA ROCCHETTA (istituito con d.g.p. n del 30 nov. 1992) I valori di torbidità da rispettare durante l intervento erano i seguenti : - valore massimo istantaneo: < 1,0 %, calcolato su base oraria (valore occasionalmente superabile, con obbligo di rientro nell ora successiva) - valore medio giornaliero: < 1,0 %, calcolato sulla media di 24 ore

20 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Prelievi e controlli con cono Imhoff e Torbidimetro TARATURA Prelievo N 1 valore strumento 1.52 g/l Prelievo N 2 valore strumento 2.66 g/l Prelievo N 3 valore strumento 5.55 g/l Prelievo N 4 valore strumento 9.86 g/l Venne accertato che la soglia massima (pari all 1%) corrispondeva ad una lettura al torbidimetro=10 g/l

21 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO ALTRI ADEMPIMENTI Per verificare eventuali dissesti, sia sulle sponde del bacino sia su tutto il tratto idrografico del fiume Noce, vennero realizzate due ispezioni aeree con rilievi fotografici e videoriprese: - la prima comprende il tratto idrografico tra il corpo diga e l affluenza del fiume Noce con il fiume Adige; - la seconda, comprendente, oltre al tratto sopraccitato, anche l intero bacino del Mollaro. Nelle ispezioni svolte non vennero evidenziati fenomeni di dissesto dovuto allo svaso. Le specifiche ispezioni effettuate non evidenziarono particolari problematiche relative all ittiofauna; D.E.E. si impegnò comunque ad erogare un contributo una-tantum alle associazione pescatori coinvolte per effettuare delle semine specifiche. Sfioro controllato di 10 m 3 /s (non comprensivo del D.M.V. già comunque dovuto nelle forme previste), al fine di contribuire al lavaggio dei sedimenti di fondo rilasciati nel corso delle operazioni.

22 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO

23 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Area di invaso in situazione ordinaria

24 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Area di invaso in esercizio a canaletta con DMV della diga di Santa Giustina pari al complessivo dovuto 2675 l/s. Si noti l importanza del deposito e gli evidenti fenomeni erosivi. PROBLEMATICA D.M.V.

25 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Problematica D.M.V. dalla diga di Santa Giustina: il D.M.V. non era presente nel precedente intervento (1996); spessore del sedimento depositato superiore al previsto/prospettato; fenomeni erosivi causati dalla portata costituita, nella sua quasi totalità, dal D.M.V. (2675 l/s) della diga di Santa Giustina - D.E.E. s.r.l. (centrale di Taio); pericolo di aumento della torbidità dell'acqua oltre il limite autorizzato; a valle dello sbarramento tutta la portata dei corsi d acqua successivamente concessi confluiva nel fiume Noce (opere di presa escluse per manutenzione); proposta di D.E.E. s.r.l. volta a ridurre progressivamente il DMV fino a pareggiare tale portata comunque rilasciata nel tratto a valle; effettuazione di prove sorvegliate con le modalità di seguito descritte: - primo ridimensionamento del D.M.V. a 1,5 m 3 /s - permase il problema; - secondo ridimensionamento del D.M.V. a 1,0 m 3 /s. Tramite le misure di torbidità venne verificato che la seconda modalità operativa consentiva il rispetto delle disposizioni riportate nell atto autorizzativo. approvazione della riduzione temporanea del D.M.V. ad 1 m 3 /s, fino al termine delle operazioni. Prescrizioni.

26 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Area di invaso immagine con DMV della diga di Santa Giustina ridotto a 1 m 3 /s

27 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO

28 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO

29 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Problematica rifiuti: i rifiuti derivanti dalla pulizia delle griglie o presenti a valle dell invaso a seguito dello svaso.

30 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO CONCLUSIONI - Operazioni bacino del Mollaro LA DEFINIZIONE DEL BIANCO HA PERMESSO DI VERIFICARE L ANDAMENTO DELLE OPERAZIONI PER CONFRONTO DIRETTO; IL CONTINUO CONFRONTO CON IL PROPONENTE HA PERMESSO DI AFFRONTARE AL MEGLIO LE PROBLEMATICHE NON PREVENTIVATE; Problematiche BIOTOPO (limiti), DMV, RIFIUTI E TORBIDITÀ; L ESPERIENZA ACQUISITA È STATA UTILIZZATA PER I SUCCESSIVI INTERVENTI ED UNA MIGLIOR DEFINIZIONE DELLA DELIBERA DI GIUNTA IN VIA DI APPROVAZIONE; BIBLIOGRAFIA: D.E.E. srl DOCUMENTO DI SINTESI INERENTE LE OPERAZIONI DI ABBASSAMENTO DELLA QUOTA DEL BACINO DEL MOLLARO AL DI SOTTO DEL LIVELLO DI MINIMA REGOLAZIONE ED ALLEGATI DA 1 A 6.

31 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche PROVINCIA di TRENTO Perdita VOLUME UTILE in ordine crescente di tre INVASI tipo invasi afferenti concessioni GDI prorogate, obbligo di assicurare la conservazione dei volumi d invaso alla data del 28/12/2007

32 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche PROVINCIA di TRENTO Invaso di Forte Buso Minima perdita di Volume Utile

33 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Invaso di Forte Buso Quota max regol.= m slm Quota min regol. = m slm anni V. Utile m^3 Periodo Trend Stima da a anni annuo anno % % ,06% ,004% Bassa perdita di Volume Utile

34 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche PROVINCIA di TRENTO Invaso Val Schener Media perdita di Volume Utile

35 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Invaso di Val Schener Media perdita di Volume Utile anni V. Utile m^3 Quota max regol.= 565,00 m s.l.m. Quota min regol. = 552,00 m s.l.m. Periodo Trend Stima da a anni annuo anno % % ,79% ,49%

36 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche PROVINCIA di TRENTO Invaso di Pezzè di Moena Elevata perdita di Volume Utile

37 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Invaso di Pezzè di Moena Elevata perdita di Volume Utile Quota max regol.= 1.197,00 m s.l.m. Quota min regol. = 1.190,00 m s.l.m. Periodo Trend Stima da a anni annuo anno % % anni V. Utile m^ ,12% ,625%

38 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche PROVINCIA di TRENTO Caso studio HDE S.r.l. Svaso per fluitazione con movimentazione meccanica del sedimento: bacino a modulazione giornaliera; volume utile m 3. Operazioni svolte nel mese di maggio 2011

39 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche PROVINCIA di TRENTO Invaso di Pieve Tesino Corso d acqua interessato: torrente Grigno bacino imbrifero del fiume Brenta

40 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Situazione iniziale

41 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Operazioni di recupero fauna ittica nel bacino

42 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Recupero fauna ittica canale restituzione

43 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Sedimenti residuali nel bacino

44 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche - Operazioni di recupero fauna ittica Movimentazione di rifinitura con mezzo meccanico e rimozione per fluitazione

45 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Sezione di miscelazione acque torrente Grigno in ingresso alla sezione sbocco del canale di restituzione del bacino in ingresso alla sezione

46 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche Monitoraggio torbidità in alveo

47 Servizio Utilizzazione delle Acque Pubbliche Ufficio Grandi Derivazioni Idroelettriche CONCLUSIONI - Operazioni bacino di Pieve Tesino Le operazioni di svaso per fluitazione eseguite in bacini a modulazione giornaliera con cadenza bi - annuale interessano limitati volumi di sedimenti nel bacino. Le operazione di svaso per fluitazione eseguite in periodi di morbida permettono una migliore mitigazione nel corpo idrico, recettore della torbidità dell acqua esitata, pur rispettando i limiti Ottimale eseguire le operazioni di svaso per fluitazione nei periodi di non riproduzione della fauna ittica La collaborazione con le associazioni di pescatori locali permette un recupero quasi totale della fauna ittica presente negli invasi

48 Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO GRAZIE PER L ATTENZIONE! Dott. Ing. Andrea RUBIN PEDRAZZO Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Protezione Civile e Infrastrutture Incarico speciale per la programmazione di Protezione Civile andrea.rubinpedrazzo@provincia.tn.it tel. uff cell

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