Capitolo 10. Televisione. di Massimiliano Trovato

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1 Capitolo 10 Televisione di Massimiliano Trovato 7 68% 67% 65% Nel 2009, il panorama della televisione italiana ha assistito alla prosecuzione del programma di transizione al digitale terrestre inaugurato nel 2008 in Sardegna, con lo switch-off del segnale analogico nel Piemonte Orientale, nel Lazio, nella Campania, nella Val d Aosta e nel Trentino Alto Adige, e il coinvolgimento di circa 14 milioni di cittadini. Si tratta probabilmente del più rilevante evento dell anno passato, che non ha comunque osservato significative innovazioni regolamentari. Occorre, peraltro, ricordare che a cavallo tra gli ultimi mesi del 2009 e i primi del 2010 si è concluso l iter per il recepimento della direttiva denominata AVMS ( Audio Visual Media Services ), che succede aggiornandola alla direttiva Televisione senza frontiere. L applicazione del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 44 (cd. decreto Romani), che tante perplessità e controversie ha sollevato, sarà senz altro oggetto d analisi nella prossima edizione di questo Indice. Come si diceva, nel frangente in esame non si sono prodotte significative evoluzioni del quadro regolamentare; le variazioni intervenute nella morfologia del 223

2 Indice delle liberalizzazioni 2010 mercato determinano però una leggera flessione della valutazione complessiva. Va detto che le variazioni riguardano maggiormente il quadro della. A fronte di una situazione italiana piuttosto ingessata, con variazioni trascurabili nelle quote di mercato e nella disponibilità delle diverse tecnologie, Madrid registra una significativa tendenza all apertura del mercato e conferma una già assodata marginalità dell operatore pubblico. Queste osservazioni valgono tanto per la raccolta pubblicitaria, quanto e con maggior evidenza per le quote degli ascolti, che osservano una generale spalmatura al ribasso con l importante rafforzamento degli operatori di più recente costituzione. Significativo rimane il vantaggio spagnolo nella transizione alla tv digitale, nelle sue diverse forme; particolarmente sebbene con ordini di grandezza non comparabili il digitale terrestre e l IPTV. Gli indicatori L analisi si compone di indicatori qualitativi e quantitativi, con una leggera prevalenza per questi ultimi. Come nel 2009, è stata privilegiata l analisi della conformazione del mercato rispetto a quella del quadro istituzionale, perché parsa maggiormente in grado di veicolare le differenze tra i sistemi. Per lo stesso motivo, sono stati trascurati gli elementi più strettamente connessi alle regolamentazione comunitaria. Va segnalato l inserimento di un sottoindicatore dedicato all utilizzo dell IPTV. Pur restando dell opinione già espressa nella precedente edizione di questo Indice che il principale ostacolo alla liberalizzazione del mercato televisivo vada individuato nel ruolo tuttora preponderante svolto nel settore dal pubblico, abbiamo ritenuto opportuno un piccolo ribilanciamento della ponderazione degli indicatori. In particolare, la concentrazione del mercato e la concorrenza tra piattaforme televisive valgono ora il 3 ciascuna era il 25%. L intervento pubblico pesa, dunque, per il 4 del totale, rispetto al 5 dell anno passato. 224

3 Televisione TV Indicatori A Intervento pubblico 6 1) Operatore PBS 45% Figura 10-1 Quota di mercato dell operatore pubblico nell ascolto 5 41,8% 42,3% 25% 21,8% 21,4% Fonte: elaborazione su dati Agcom / CMT Figura 10-2 Quota di mercato dell operatore pubblico nella raccolta pubblicitaria ,7% 27,9% 2 22,8% 18,4% Fonte: elaborazione su dati Agcom / CMT 225

4 Indice delle liberalizzazioni 2010 Figura 10-3 Quota di mercato dell operatore pubblico nei ricavi ,8% 32,1% ,7% 11,2% Fonte: elaborazione su dati Agcom / CMT Tabella 10-1 Finanziamento dell operatore pubblico Oltre la metà dei ricavi dell operatore pubblico deriva dal gettito di un imposta sul possesso di apparecchi idonei alla ricezione di trasmissioni televisive, d importo pari a 106 euro (importo 2008). Non esiste alcun canone annuo, caso raro in Europa. L operatore pubblico viene finanziato da elargizioni tratte dalla fiscalità generale. Fonte: elaborazione su dati Agcom / CMT 226

5 Televisione Figura 10-4 Canone televisivo come quota del fatturato del settore in 25, 20, 19,3% 18,9% 15, 10, 5, Fonte: Agcom Sebbene la primazia dell operatore pubblico italiano sia, secondo molte misure, a rischio, la controparte spagnola continua a caratterizzarsi per dimensioni assai più contenute e un impatto più limitato sul mercato televisivo. In particolare, si assiste a una significativa contrazione dei ricavi tanto in termini assoluti, quanto con mero riferimento al mercato pubblicitario. 2) Intervento pubblico nel mercato 7 Tabella 10-2 Politiche di sostegno alla transizione al DTT Fonte: DGTVi Le sovvenzioni generalizzate per l acquisto dei ricevitori DTT sono state considerate aiuti di stato illegittimi dalla Commissione Europea. Sono state previste nuove sovvenzioni mirate per le zone di switch-off. Nel 2007 sono stati elargiti alla RAI 33 milioni per la transizione al DTT. È prevista la presenza obbligatoria del sintonizzatore DTT nei televisori prodotti e commercializzati. Sono previste sovvenzioni per l acquisto di ricevitori DTT per le fasce deboli della popolazione. Sono stati elargiti dei contributi per l ampliamente della copertura DTT. 227

6 Indice delle liberalizzazioni 2010 Tabella 10-3 Obiettivi d interesse generale imposti agli operatori Il Testo unico della radiotelevisione pone come principi generali del sistema: la garanzia della libertà e del pluralismo dei mezzi di comunicazione radiotelevisiva; la tutela della libertà di espressione di ogni individuo, inclusa la libertà di opinione e quella di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza limiti di frontiere; l obiettività, la completezza, la lealtà e l imparzialità dell informazione; l apertura alle diverse opinioni e tendenze politiche, sociali, culturali e religiose; la salvaguardia delle diversità etniche e del patrimonio culturale, artistico e ambientale, a livello nazionale e locale; il rispetto delle libertà e dei diritti, in particolare della dignità della persona, della promozione e tutela del benessere, della salute e dell armonico sviluppo fisico, psichico e morale del minore. La Costituzione garantisce l accesso ai mezzi di comunicazione di gruppi sociali e politici rappresentativi. La legge 4/1980 tutela come principi fondamentali: l obiettività, la verità e l imparzialità dell informazione; la separazione di informazione e opinioni, attraverso l identificazione di chi le fornisce; la libertà d espressione entro i limiti costituzionali; il rispetto per il pluralismo politico, religioso, sociale, culturale e linguistico; il rispetto della riservatezza e degli altri diritti costituzionali; la protezione dell infanzia e dei minori. Fonte: Commissione Europea Non è possibile ponderare adeguatamente l imposizione alle trasmissioni televisive di obiettivi d interesse generale, che come detto si presenta come una piaga diffusa. È però apprezzabile una divaricazione tra e nelle politiche industriali che accompagnano la transizione al DTT. Vanno penalizzate, in particolare, le decisioni del governo italiano di distribuire sussidi indiscriminati per l acquisto dei ricevitori DTT (sussidi poi ritenuti illegittimi da Bruxelles) e di vietare la produzione e la vendita di televisori sprovvisti di sintonizzatore DTT, strade che la non ha per il momento seguito. 228

7 Televisione B Concentrazione del mercato 66% 1) Concentrazione del mercato 7 Figura 10-5 Quote di mercato nei ricavi 1,8% 1,3% 3,7% 29,9% 32,1% 31,2% Rai Telecom Media Sky Operatori TLC Sky Altre emittenti Fonte: Agcom Figura 10-6 Quote di mercato nei ricavi 2,9% 13,4% 2,8% 3,9% 4,7% 33,8% 11,2% 12,9% 14,3% Sogecable SER Telecinco Telefonica Antena 3 RTVE Ono La Sexta Altri Fonte: CMT 229

8 Indice delle liberalizzazioni 2010 Nel mercato italiano, tre operatori incluso quello pubblico, che anzi si caratterizza come il player principale totalizzano quote di mercato di circa il 3, mentre un quarto raggiunge una quota apprezzabile del 4%. Un unico operatore, Sogecable, raggiunge in le medesime dimensioni, mentre il resto del mercato presenta un immagine sensibilmente più frammentata. Dev essere sottolineata la crescita stabile degli operatori minori spagnoli. 2) Concentrazione del mercato dell ascolto 45% Figura 10-7 Quote di mercato nell ascolto 10 75% 3, 3,1% 40,5% 39,7% 5 25% 41,8% 42,3% Rai RTI Telecom Media Fonte: Auditel 230

9 Televisione Figura 10-8 Quote di mercato nell ascolto 10 75% 5 4, 7,7% 21,8% 5,5% 8,6% 21,4% 25% 17,4% 16, 20,3% 18,1% Telecinco Antena 3 RTVE Quatro La Sexta Fonte: CMT La situazione sul mercato dell ascolto è caratterizzata da un gap più ampio tra e. Nel caso italiano, due operatori ottengono una quota complessiva di oltre l 8; in, il primo operatore non si spinge molto oltre il 2, mentre i primi cinque operatori si arrestano intorno al 7. Si confermano in crescita gli ultimi nati Quatro e La Sexta, che si avviano verso una quota complessiva del 15%. 231

10 Indice delle liberalizzazioni ) Concentrazione del mercato pubblicitario 4 Figura 10-9 Quote di mercato nella raccolta pubblicitaria 10 75% 3,6% 3,4% 5,1% 5,9% 28,7% 27,9% 5 25% 54,7% 55,1% RTI Rai Sky Telecom Media Fonte: Agcom Figura Quote di mercato nella raccolta pubblicitaria 10 75% 5 25% 3,9% 9,1% 22,8% 25,6% 27,5% 4,8% 9, 18,4% 20,3% 23,4% Telecinco Antena 3 RTVE Quattro La Sexta Fonte: Agcom 232

11 Televisione Il mercato della raccolta pubblicitaria appare prevedibilmente più concentrato in entrambi i paesi, sebbene ciò sia assai più evidente in, dove un operatore si aggiudica oltre metà della torta. La registra una generale riduzione nelle quote di mercato degli operatori considerati. 4) Televisione locale 9 Figura Numero operatori locali Fonte: DGTVi; il dato per la è una stima (dati 2007) Entrambi i paesi si caratterizzano per un mercato delle televisioni locali estremamente affollato, con diverse centinaia di operatori. Appare leggermente più apprezzabile il risultato spagnolo, anche in virtù della diversa popolosità, e pure al netto dell intervento pubblico a sostegno delle reti locali come mezzo di preservazione delle lingue e delle culture delle autonomie. 233

12 Indice delle liberalizzazioni 2010 C Concorrenza infrastrutturale 83% 1) Mercato ATT 95% Figura Quota di mercato dell ATT nell ascolto % 85% % 71% Fonte: IT Media Consulting Figura Quota di mercato dell ATT nella raccolta pubblicitaria 10 95% 98% 94% 9 85% 8 75% 7 Fonte: IT Media Consulting 234

13 Televisione Quasi coincidente la valutazione in merito al mercato della televisione analogica terrestre, perché a un risultato ancora superiore in termini di audience share per l, fa da contraltare la minor incidenza sul mercato pubblicitario. 2) Diffusione delle tecnologie 7 Figura Disponibilità delle tecnologie ATT DTT free DTT pay Satellite free Satellite pay Cavo IPTV Fonte: Ofcom (0=tecnologia assente; 4=tecnologia pienamente disponibile su tutto il territorio; dati 2007) 235

14 Indice delle liberalizzazioni 2010 Figura Tecnologia di ricezione del principale televisore in casa 10 75% 5% 2% 9% 31% 17% 3% 3% 5 45% 3 25% 34% 2 ATT DTT Satellite analogico Satellite digitale Cavo IPTV Fonte: Ofcom (dati 2008; la voce cavo include la tecnologia analogica e quella digitale) Figura Variazione take-up delle diverse tecnologie, ,3% -7,2% 5,9% 0,9% -18,1% 0,6% 16,9% 0,6% 0,7% -2-15% -1-5% 5% 1 15% 2 ATT Cavo DTT Satellite IPTV Fonte: Ofcom / Idate 236

15 Televisione Figura Disponibilità di canali per tecnologia ATT DTT free DTT pay Satellite free Satellite pay Cavo Fonte: Ofcom (dati 2008) I dati mostrano un certo equilibrio nei mix tecnologici dei due paesi, con la che si fa preferire per un più rapido take-up delle modalità di distribuzione e per la presenza del cavo. Colpiscono particolarmente il tasso di riduzione della televisione analogica e la corrispondente crescita del digitale terrestre. A svantaggio del paese iberico, la preclusione delle offerte a pagamento sul digitale terrestre (che dovrebbe essere abrogata nel corso del

16 Indice delle liberalizzazioni ) IPTV 6 Figura Utenti IPTV (migliaia) Fonte: Ofcom / Idate La si fa preferire tanto per il ritmo di crescita, quanto per i valori assoluti specialmente in considerazione della diversa popolosità dei due paesi. 238

17 Televisione 4) Video on line 75% Figura Penetrazione video online 3 25% 24% % 1 Fonte: Jupiter Research / Booz Company (dati 2007) Figura Consumo video online 0,14 0,12 0,1 0,08 0,06 0,04 0,02 0 0,13 0,1 Ore / giorno utente Fonte: Jupiter Research / Booz Company (dati 2007) La ha un vantaggio apprezzabile, seppure tutto sommato contenuto, tanto nella penetrazione del video on line quanto nell utilizzo giornaliero. 239

18 Indice delle liberalizzazioni 2010 Settore: Televisione Benchmark: Indicatore Intervento pubblico Concentrazione del mercato Concorrenza infrastrutturale Peso (%) Sottoindicatori Peso (%) Punteggio parziale (%) Operatore PBS Intervento pubblico Concentrazione del mercato Concentrazione del mercato dell ascolto Concentrazione del mercato pubblicitario Televisione locale Mercato ATT Disponibilità tecnologie alternative IPTV Video online Punteggio (%) complessiva

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