Relazione paesaggistica D.g.r. n. 8/2121 del 15/03/2006

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1 Relazione paesaggistica D.g.r. n. 8/2121 del 15/03/2006 Progetto di messa in riserva (R13) di materiale proveniente da demolizioni e sfalci da potature e manutenzione del verde Comune di Toscolano Maderno Data: MAGGIO 2011 Azienda proponente: Studio estensore: Via VIII Marzo 21/23, Borgo San Giacomo (Bs) tel , fax , e.lupo@nca.it Progettista: Dott. Federico Pelizzari

2 INDICE SINTETICO 1. Introduzione Quadro programmatico Descrizione dello stato di fatto Descrizione del progetto Contestualizzazione del sito rispetto ai vincoli paesaggistici e alle indicazioni dei Piani a valenza paesaggistica Vincoli paesaggistici Inquadramento rispetto ai Piani con valenza paesaggistica Analisi dei potenziali impatti sul paesaggio Misure di mitigazione e inserimento paesaggistico Conclusioni Allegato 1 Simulazione fotografica a colori Bibliografia

3 1. Introduzione La presente relazione tecnica è stata redatta nell ambito dell istanza di autorizzazione paesaggistica relativa al progetto di messa in riserva (R13) di materiale proveniente da demolizioni, sfalci da potature e manutenzione del verde dell azienda ubicato in via San Giorgio in Comune di Toscolano Maderno (BS). L azienda suddetta risulta oggetto di istanza di iscrizione al registro delle imprese che recuperano rifiuti non pericolosi ai sensi degli Artt del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.; L impianto risulta oggetto di istanza di autorizzazione paesaggistica in quanto ubicato in: Area vincola ai sensi del Decreto Ministeriale 15 marzo 1958 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona costiera del lago di Garda, sita nell ambito dei Comuni di Toscolano Maderno e Gargnano (Ambiti assoggettati a tutela con specifici provvedimenti ai sensi dell art. 136 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to 2.1 della D.g.r. n. 8/212106); Fascia di rispetto di 300 m dal lago di Garda (Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to Laghi della D.g.r. n. 8/212106); Fascia di rispetto di 150 m dal Rio le Fa (Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to Fiumi e corsi d acqua della D.g.r. n. 8/212106); Area inclusa entro i limiti amministrativi del Parco Regionale Alto Garda Bresciano (Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui ai p.ti Parchi e riserve D.g.r. n. 8/212106). La relazione paesaggistica è stata strutturata in conformità all Allegato A della D.g.r. n. 8/2121 del 15/03/2006 Criteri e procedure per l esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della legge 3

4 regionale 11 marzo 2005 n. 12 e comprende una valutazione dei potenziali impatti paesaggistici eseguita a norma della D.g.r. 8 novembre 2002 n. 7/ Criteri impiegati al fine di utilizzate un metodo standardizzato per la valutazione dei potenziali impatti paesistici. 4

5 2. Quadro programmatico Il riferimento normativo in materia paesaggistica a livello nazionale è costituito dal D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i. Codice dei beni culturali e del paesaggio 2. Il decreto definisce il paesaggio come il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni (Art. 131, comma 1) e propone l obiettivo generale di un uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità (Art. 131, comma 6). La normativa riprende gli obiettivi e i principi generali definiti a livello comunitario dalla Convenzione Europea del Paesaggio, sottoscritta a Firenze il 20 ottobre del 2000, evidenziando come tutto il territorio debba essere sottoposto ad attenzione paesaggistica; i piani paesaggistici rappresentano gli strumenti urbanisticoterritoriali atti alla tutela e alla valorizzazione del paesaggio (Art. 135, comma 1). Il D.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 e s.m.i. individua i beni e le aree meritevoli di particolare tutela paesaggistica (Artt. 136 e 142) sintetizzabili in: le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali; Le ville, i giardini e i parchi [ ] che si distinguono per la loro non comune bellezza; i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici; le bellezze panoramiche [considerate come quadri] e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze; i territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare; 2 Aggiornato dai D.Lgs. nn. 62 e 63 del 26 marzo 2008 e dalla L. n. 129/

6 i territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i territori elevati sui laghi; i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna; le montagne per la parte eccedente metri sul livello del mare per la catena alpina e metri sul livello del mare per la catena appenninica e per le isole; i ghiacciai e i circhi glaciali; i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall'articolo 2, commi 2 e 6, del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 227; le aree assegnate alle università agrarie e le zone gravate da usi civici; le zone umide incluse nell'elenco previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 1976, n. 448; i vulcani; le zone di interesse archeologico [individuate alla data di entrata in vigore del presente codice.] ; gli ulteriori immobili ed aree specificamente individuati a termini dell'articolo 136 e sottoposti a tutela dai piani paesaggistici previsti dagli articoli 143 e 156 del D.Lgs. 42/04 e s.m.i.. Per l esecuzione di interventi sugli immobili e nelle aree suddette, il Codice dei beni culturali e del paesaggio prevede che i proprietari 3 debbano sottoporre alla regione, o all ente da essa preposto, i progetti delle opere che intendono 3 Possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili ed aree di interesse paesaggistico D.Lgs. 42/04 e s.m.i. Art

7 eseguire al fine di accertarne la compatibilità paesaggistica; la documentazione allegata all istanza è preordinata alla verifica della compatibilità fra interesse paesaggistico tutelato ed intervento progettato (Art. 146, comma 3). Per quanto concerne la Regione Lombardia il riferimento normativo è rappresentato dalla L.r. 16 febbraio 2005 n. 12 e s.m.i. Legge per il governo del territorio che detta le norme di governo del territorio lombardo, definendo forme e modalità di esercizio delle competenze spettanti alla Regione e agli enti locali, nel rispetto dei principi fondamentali dell ordinamento statale e comunitario, nonché delle peculiarità storiche, culturali, naturalistiche e paesaggistiche che connotano la Lombardia (Art. 1, comma 1). Ai sensi della L.r. 12/05 e s.m.i. la gestione del territorio deve essere attuata mediante una pluralità di piani, fra loro coordinati e differenziati, i quali, nel loro insieme, costituiscono la pianificazione del territorio stesso (Art. 2, comma 1). La suddetta normativa, che riprende le prescrizioni dettate a livello nazionale dal D.Lgs. 42/04 e s.m.i., definisce la ripartizione delle funzioni amministrative tra gli Enti locali (Art. 80), sottolineando che gli stessi devono attenersi alle disposizioni emanate dalla Regione in ambito paesaggistico (Art. 84) e assicurando un supporto tecnico per chi intenda avvalersene (Art. 85). Per quanto concerne il progetto di messa in riserva (R13) di materiale proveniente da demolizioni e sfalci da potature e manutenzione del verde dell azienda Edil Frans S.r.l. (in seguito progetto), l istanza di autorizzazione paesaggistica risulta di competenza provinciale ai sensi dell Art. 80 comma 3 della L.r. 12/05 e s.m.i.: Spetta alla provincia competente per territorio l esercizio delle predette funzioni amministrative per l esecuzione di: a) attività estrattiva di cava e di recupero e smaltimento rifiuti ad eccezione di quanto previsto dal comma 2 [ ]. 7

8 In relazione alle modalità di valutazione dei progetti con potenziale impatto paesaggistico con D.g.r. 15 marzo 2006 n. 8/ la Regione Lombardia ha pubblicato i criteri e le procedure per l esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici. La Delibera evidenzia che risulta obbligatorio per tutto il territorio regionale che i progetti che incidono sull esteriore aspetto dei luoghi e degli edifici siano soggetti ad una valutazione paesaggistica ; tale valutazione deve essere condotta utilizzando i criteri e gli indirizzi dettati dalla D.g.r. 8 novembre 2002 n. 7/11045, con la quale la Regione Lombardia ha approvato le Linee guida per l esame paesistico dei progetti in conformità all Art. 30 alle Norme di Attuazione del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR). Lo schema metodologico proposto dalla D.g.r. 7/11045/02 per la valutazione della compatibilità paesaggistica delle trasformazioni è sintetizzabile come segue: Individuazione della sensibilità intrinseca del sito a livello locale-sovralocale mediante valutazioni di carattere morfologico strutturale, vedutistico e simbolico; Stima del grado di incidenza paesistica del progetto; Valutazione del potenziale impatto paesistico del progetto Redazione di una relazione paesistica che espliciti le modalità di integrazione del progetto nel contesto paesaggistico analizzato. La valutazione dei potenziali impatti risulta quindi funzionale all individuazione di opportune strategie per la corretta integrazione paesaggistica del progetto. La presente relazione paesaggistica, in coerenza con il quadro normativo vigente, è finalizzata alla valutazione dei potenziali impatti associati al progetto, considerando al contempo la classe di sensibilità del sito e il grado di incidenza del progetto, per determinare eventuali misure di integrazione e mitigazione. 4 Criteri e procedure per l esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della legge regionale 11 marzo 2005, n

9 3. Descrizione dello stato di fatto Il sito oggetto di valutazione è ubicato in Comune di Toscolano Maderno (BS) in loc.tà Roina, in prossimità del confine con il Comune di Gargnano, e occupa una superficie pari a 1151,82 m 2. L area viene identificata catastalmente sui Fogli 19 Mappali 11649, 11651, 2297, del Comune censuario di Toscolano Maderno. Il Comune di Toscolano Maderno si estende per una superficie di 56,73 km 2 e si trova in una zona perilacustre con altitudine variabile tra 65 ed i m s.l.m.; confina con i Comuni di Gardone Riviera (BS - direzione sud), Gargnano (BS - direzione nord), Vobarno (BS - direzione ovest) e Torri del Benaco (VR - direzione est) e include le frazioni di Cecina, Gaino, Maderno, Monte Maderno e Toscolano 5. L area risulta situata ad una distanza pari a 150 m dal Lago di Garda (sponda ovest) 6. Figura n. 1: Inquadramento del sito su base CTR Regione Lombardia Si rimanda alla Tavola n. 0 Corografia per l inquadramento territoriale del sito. 9

10 Il terreno in disponibilità all azienda risulta caratterizzato da pendenze variabili e da facilità di accesso per la presenza di una strada comunale direttamente connessa alla viabilità provinciale (SS45bis). Figura n. 2: Inquadramento del sito su base ortofoto. In corrispondenza dell accesso al sito la strada presenta un allargamento che incrementa la facilità di manovra degli automezzi e quindi di ingresso nell impianto. Allo stato attuale l uso del suolo dell area, come rilevato nel sopralluogo in situ eseguito in data 23/02/2010, risulta disomogeneo con la presenza: di un area incolta in cui sono messe a dimora temporanea alcune piante di ulivo in attesa di ricollocazione in area idonea (porzione sud); di un area ad incolto attualmente priva di copertura vegetale (porzione nord). 10

11 Figura n. 3: Particolare dell ingresso al sito con allargamento della sede stradale. Figura n. 4: Area in cui sono state messe a dimora temporanea alcune piante di ulivo in direzione sud rispetto all impianto. 11

12 Il contesto paesaggistico di riferimento in cui il progetto si inserisce è di tipo insediativo diffuso con caratteristiche morfologiche di tipo rivierasco; l intorno del sito presenta elementi distintivi disomogenei con la presenza di: edifici di epoche diverse, con caratteristiche architettoniche ed edilizie alquanto eterogenee; aree boscate e, in particolare, fascia ripariale del torrente Rio le Fà; aree a campeggio e di cantiere. L'elemento aggregante dal punto di vista paesaggistico è rappresentato dalle fasce boscate che caratterizzano i crinali circostanti e che caratterizzano lo skyline in modo prevalente; su scala sovralocale l elemento principale è invece rappresentato dalla fascia costiera lacustre che non risulta percepibile dal sito. In prossimità del sito risulta ubicato il borgo Roina dal quale non risulta percepibile l area in relazione alla presenza della fascia boscata del Rio le Fà. Figura n. 5: Particolare della fascia ripariale del Rio le Fa in direzione ovest rispetto all impianto. 12

13 Relazione paesaggistica D.g.r. 8/2121 del 15/03/2006 La viabilità principale dell intorno del sito è rappresentata: dalla strada comunale che collega i centri abitati di Cecina e Bogliacco costeggiando i campi da golf ubicati in direzione sud-ovest rispetto all area; Figura n. 6: Strada comunale di collegamento tra Cecina e Bogliacco. dalla strada provinciale SS45 bis che presenta asse parallelo al Lago di Garda e risulta ubicato in direzione est rispetto al sito. 13

14 Relazione paesaggistica D.g.r. 8/2121 del 15/03/2006 Figura n. 7: Strada provinciale SS45 bis. Rispetto alle suddette infrastrutture stradali: il sito non risulta visibile dalla strada comunale fino ad una distanza inferiore a 200 m dall ingresso sia da nord (Figura n. 6) che da sud (immagine seguente). Il sito non risulta visibile dalla strada provinciale di interesse storico (SS45 bis) in relazione alla presenza di un crinale vegetato che ne occulta la visuale *(Figura n. 9). 14

15 Relazione paesaggistica D.g.r. 8/2121 del 15/03/2006 Figura n. 8: Visibilità del sito da sud verso nord lungo la strada comunale. Figura n. 9: Visibilità del sito dalla strada provinciale SS45 bis (est verso ovest). 15

16 Relazione paesaggistica D.g.r. 8/2121 del 15/03/2006 Per quanto concerne la visibilità del sito dalle direzioni in cui non viene rilevata la presenza di infrastrutture stradali: Da nord, il sito non risulta visibile in ragione della presenza della fascia boscata del Rio le Fà e della conformazione orografica dei luoghi (Figura 11); Da sud il sito non risulta percepibile a causa della conformazione orografica dell area (pendenza in aumento lungo la viabilità comunale), di siepi e di aree boscate (Figura n. 6). Figura n. 10: Visuale del sito da sud verso nord. 16

17 4. Descrizione del progetto Il progetto proposto prevede la realizzazione di un area per la messa in riserva di rifiuti non pericolosi (R13) oggetto di istanza di autorizzazione in procedura semplificata di cui agli Artt del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.. L impianto risulterà funzionale esclusivamente alla messa in riserva di rifiuti 7 per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 per un quantitativo massimo di deposito istantaneo pari a 175 m 3. L obiettivo di progetto é rappresentato dalla creazione di un area di stoccaggio temporaneo dei rifiuti finalizzata alla massimizzazione delle performance di trasporto. La realizzazione del progetto consentirà infatti di accumulare i rifiuti in modo tale da ottenere una gestione ottimale dei carichi indirizzati verso gli impianti di recupero e/o smaltimento autorizzati. Da un indagine di mercato svolta dal proponente nei Comuni limitrofi non viene rilevata la presenza di aree di raccolta temporanea di rifiuti non pericolosi e, conseguentemente, allo stato attuale i trasporti vengono gestiti in maniera autonoma e quindi non efficiente dai singoli soggetti produttori. In aggiunta alla condizione suddetta l area in questione risulta caratterizzata dalla presenza di elevati quantitativi di rifiuto verde (sfalci da potature e manutenzione del verde) in relazione alla presenza di campeggi, attività sportive (golf club), frutteti e fasce boscate che necessitano di continua manutenzione. La scelta del sito è stata quindi effettuata preliminarmente alla presentazione del presente progetto selezionando un area che garantisca: Un ottimizzazione della raccolta dei rifiuti per un ampio bacino d utenza, compreso tra il Comune di Toscolano Maderno (in direzione sud) e il Comuni di Tremosine (in direzione nord); La possibilità di integrare il progetto dal punto di vista ambientale e paesaggistico. 7 Non saranno effettuate operazioni di cernita, adeguamento volumetrico e trattamento in genere dei rifiuti conferiti. 17

18 Si precisa che i territori contermini al Lago di Garda risultano oggetto di tutela paesaggistica sia in relazione alla distanza dal bacino lacustre (fascia di rispetto di 300 m) che alla presenza di specifici decreti ministeriali; conseguentemente la condizione di vincolo paesaggistico rappresenta una caratteristica comune ai differenti siti valutati nel bacino d utenza selezionato. Nel dettaglio il progetto prevede la realizzazione di un piazzale di stoccaggio di con l impermeabilizzazione di una superficie pari a 181,44 m 2 mediante fondo in calcestruzzo; il perimetro dell area pavimentata risulta caratterizzato dalla presenza di un cordolo per il contenimento delle acque meteoriche. Figura n. 11: Planimetria di progetto 8. 8 Si rimanda alla planimetria allegata per un analisi di dettaglio. 18

19 Sull area pavimentata impermeabile verranno depositati n 5 cassoni a tenuta 9 di volume paria a 35 m 3 cadauno per lo stoccaggio dei rifiuti in ingresso. Le aree di stoccaggio risulteranno adeguatamente contrassegnate al fine di rendere nota la natura dei rifiuti, indicando il codice CER o la tipologia identificativa. Figura n. 12: Particolare di cassone per lo stoccaggio dei rifiuti. L ingresso al sito viene previsto in direzione ovest con raccordo sulla strada comunale esistente. Come evidenziato nell immagine precedente e nell inserimento fotografico (Allegato 1) non viene prevista la realizzazione di strutture fisse esterne (tettoie e/o capannoni). In ingresso all impianto verranno posizionate la pesa, un box carrabile che fungerà da locale ufficio con wc chimico annesso. 9 I cassoni risulteranno sigillati e amovibili per eventuali operazioni di manutenzione straordinaria. 19

20 I rifiuti che verranno stoccati nell impianto risultano riconducibili alle tipologie identificate nel D.M. 05/02/1998 e s.m.i. riportate nella seguente tabella. Tabella n. 1: Tipologie di rifiuto che saranno stoccate nell impianto di messa in riserva. Tipologia Rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto Provenienza Caratteristiche del rifiuto Quantità massima annua trattata Quantità istantanea di messa in riserva Attività di demolizione, frantumazione e costruzione; selezione da RSU e/o RAU; manutenzione reti; attività di produzione di lastre e manufatti in fibrocemento Materiale inerte, laterizio e ceramica cotta anche con presenza di frazioni metalliche, legno, plastica, carta e isolanti escluso amianto m t/anno 105 m t Codici CER Descrizione 17 RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) Rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) Cemento Mattoni Mattonelle e ceramiche Miscugli o scorie di cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, diverse da quelle di cui alla voce Altri rifiuti dell attività di costruzione e demolizione Rifiuti misti dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e

21 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITA COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Altri rifiuti urbani Rifiuti urbani non differenziati Tipologia 16.1 lettera l) rifiuti ligneo cellulosici derivanti dalla manutenzione del verde ornamentale Provenienza Manutenzione del verde ornamentale Caratteristiche del rifiuto Quantità massima annua trattata Quantità istantanea di messa in riserva Il rifiuto deve essere costituito unicamente dalla frazione ligno-cellulosica derivante dalla manutenzione del verde ornamentale, escluso il materiale proveniente dallo spazzamento delle strade m t/anno 70 m 3 49 t Codici CER Descrizione 20 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI E ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITA COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHÉ DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA Rifiuti prodotti da giardini e parchi (inclusi i rifiuti provenienti da cimiteri) Rifiuti biodegradabili I rifiuti verranno indirizzati all impianto con automezzi autorizzati e ogni conferitore verrà omologato in occasione del primo ingresso presso l insediamento. In relazione alla tipologia dei possibili conferitori (vivaisti, ditte di manutenzione del verde, piccole ditte che si occupano di manutenzione edile, etc.) il traffico veicolare in ingresso all impianto risulterà caratterizzato principalmente da mezzi non pesanti. Per quanto concerne i rifiuti inerti (tipologia 7.1) considerando: 21

22 una capacità media dei mezzi in ingresso/uscita pari a 15 t; una capacità di stoccaggio annua pari a t/anno; 220 giorni lavorativi/anno; risulta possibile stimare un flusso di mezzi in ingresso pari circa a 3 mezzi pesanti giorno. In relazione allo stoccaggio del verde (tipologia 16.1), considerando: una capacità media dei mezzi in ingresso/uscita pari a 1 t; una capacità di stoccaggio annua pari a circa t/anno; 220 giorni lavorativi/anno; risulta possibile stimare un flusso di mezzi in ingresso pari circa a 10 mezzi leggeri giorno. In relazione all obiettivo di massimizzare le performance di trasporto l impianto farà ruotare il materiale con una frequenza settimanale e viene quindi previsto un indotto massimo a 3 mezzi pesanti/giorno in uscita dall impianto. Complessivamente viene quindi previsto un indotto di 6 camion/giorno e 10 mezzi non pesanti/giorno. Per ogni carico in ingresso all impianto viene previsto il seguente iter procedurale: controllo del formulario; pesata del lordo; controllo visivo; passaggio allo scarico; eventuale esecuzione del campionamento del rifiuto; passaggio alla pesata della tara; compilazione del formulario; uscita dall impianto. 22

23 Qualora il carico non risulti accettabile o vengano ravvisati errori documentali il rifiuto viene respinto al mittente previa comunicazione al Responsabile Tecnico dell impianto. La restituzione del carico comporta la comunicazione alla Provincia entro e non oltre le 24 ore con la trasmissione della fotocopia del formulario di identificazione del rifiuto. A scopo cautelativo vengono inoltre previste analisi a campione sui rifiuti in ingresso; qualora tali analisi abbiano esito negativo il conferitore viene fermato in via prudenziale. Il rifiuto accettabile viene invece depositato nelle aree apposite suddiviso per le tipologie omogenee di cui al D.M. 05/02/98 e s.m.i. nei cassoni. Viene di seguito riportato lo schema procedurale relativo alla messa in riserva dei rifiuti non pericolosi (R13). Figura n. 13: Schema procedurale dell impianto. 23

24 5. Contestualizzazione del sito rispetto ai vincoli paesaggistici e alle indicazioni dei Piani a valenza paesaggistica 5.1. Vincoli paesaggistici L individuazione dei vincoli paesaggistici che insistono sul sito di studio è stata eseguita con particolare riferimento al Sistema Informativo dei Beni Ambientali della Regione Lombardia (SIBA) 10. Come evidenziato in premessa, il sito risulta ubicato in area soggetta a vincolo paesaggistico in relazione ai seguenti aspetti: Area vincola ai sensi del Decreto Ministeriale 15 marzo 1958 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona costiera del lago di Garda, sita nell ambito dei Comuni di Toscolano Maderno e Gargnano 11 ; Fascia di rispetto di 300 m dal lago di Garda 12 ; Fascia di rispetto di 150 m dal Rio le Fà 13 ; Area inclusa entro i limiti amministrativi del Parco Regionale Alto Garda Bresciano 14 ; Viene di seguito riportata l inquadramento cartografico relativamente agli ambiti sopraccitati che determinano la sussistenza del vincolo paesaggistico sul sito. 10 Strumento che raccoglie i vincoli paesaggistico-ambientali che insistono sul territorio lombardo e che costituisce per la Regione, per gli Enti locali e altre amministrazioni, uno strumento di supporto per lo studio del territorio e per la pianificazione territoriale ( 2011). 11 Ambiti assoggettati a tutela con specifici provvedimenti ai sensi dell art. 136 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to 2.1 della D.g.r. n. 8/ Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to Laghi della D.g.r. n. 8/ Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to Fiumi e corsi d acqua della D.g.r. n. 8/ Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui ai p.ti Parchi e riserve D.g.r. n. 8/

25 Figura n. 14: Inquadramento del sito rispetto al Decreto Ministeriale 15 marzo Regione Lombardia SIBA Ambiti tutelati ai sensi dell art. 136 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to 2.1 della D.g.r. n. 8/

26 Figura n. 15: Inquadramento del sito rispetto alla fascia di rispetto di 300 m dal lago di Garda Regione Lombardia SIBA - Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to Laghi della D.g.r. n. 8/

27 Figura n. 16: Inquadramento del sito rispetto alla fascia di rispetto di 150 m dal Rio le Fà Regione Lombardia SIBA - Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui al p.to Fiumi e corsi d acqua della D.g.r. n. 8/

28 Figura n. 17: Inquadramento del sito rispetto al Parco Regionale Alto Garda Regione Lombardia SIBA Ambiti tutelati ai sensi dell art. 142 del D.Lgs. 22 gennaio 2004 n. 42 di cui ai p.ti Parchi e riserve D.g.r. n. 8/

29 Vengono di seguito riportate le considerazioni in merito alle indicazioni di tutela paesaggistica: Tabella n. 2: Considerazioni relative alla indicazioni di tutela paesaggistica. Area vincola ai sensi del Decreto Ministeriale 15 marzo 1958 Dichiarazione di notevole interesse pubblico della zona costiera del lago di Garda, sita nell ambito dei Comuni di Toscolano Maderno e Gargnano INDICAZIONI DI PREGIO PAESISTICO L area forma un quadro naturale di non comune bellezza per il caratteristico susseguirsi di sontuose ville ed artistici giardini ricchi di essenze pregiate per la caratteristica zona rocciosa di acceso colore, a picco sul lago per la vegetazione ricca di ulivi, vigneti, cipressi, oleandri e agrumi L area offre numerosi punti di vista accessibili al pubblico dai quali si può godere la visuale panoramica del Lago di Garda e de monti che lo circondano e dell opposta sponda veronese CONSIDERAZIONI In prossimità dell intervento non sono presenti ville o giardini di particolare rilevanza. Il sito risulta ubicato ad ovest di un crinale che determina la non visibilità dal lago e, quindi, l intervento non risulta relazionato alle aree rocciose di interesse vedustico. L intervento non prevede l eradicazione di vegetazione autoctona; in relazione alla necessità di contestualizzare dal punto di vista paesistico la piazzola viene previsto un potenziamento della vegetazione arborea ed arbustiva esistente con la piantumazione di specie tipiche dell area. Il sito risulta ubicato ad ovest di un crinale che determina la non visibilità dal lago e, quindi, l intervento non ha relazioni con i punti di interesse panoramico del lago di garda. Fascia di 300 m dal Lago di Garda INDICAZIONI DI PREGIO PAESISTICO Salvaguardia delle sponde nelle loro connotazioni morfologiche e naturalistiche, strettamente relazionate con i caratteri culturali e storico-insediativi, che contribuiscono a definire identità, riconoscibilità e valori ambientali della consolidata immagine dei paesaggi rivieraschi, con specifica attenzione alla conservazione degli spazi non edificati, al fine di evitare continuità del costruito che alterino la lettura dei distinti episodi insediativi CONSIDERAZIONI L intervento non determina variazioni al quadro naturalistico dell area essendo ubicato in una zona priva di copertura arboreo e/o arbustiva. Dal punto di vista morfologico viene prevista una variazione minimale tesa alla formazione del piano per la realizzazione della piazzola di stoccaggio come evidenziato nella Planimetria n. 2 Stato attuale allegata alla presente relazione. L intervento ha carattere temporaneo in relazione alla futura variazione d uso del suolo in 29

30 conformità al PGT del Comune di Toscolano Maderno in corso di realizzazione Conservazione dei compendi culturali di particolare caratterizzazione delle rive dei laghi, come le ville costiere con i relativi parchi e giardini, gli edifici di servizio (serre, portinerie, rustici ecc.), le darsene e gli approdi, con particolare attenzione alla salvaguardia del rapporto storicamente consolidato tra insediamenti e/o ville con la rete dei percorsi e il sistema giardini-bosco Preservazione delle coerenze materiche, cromatiche e dimensionali che contraddistinguono il suddetto sistema evitando di introdurre elementi dissonanti o impropri e salvaguardando i caratteri compositivi storici tanto delle architetture quanto dei giardini, per i quali si dovrà porre attenzione all integrazione di elementi vegetali ammalorati con individui arborei o arbustivi della stessa essenza o di essenze compatibili sia botanicamente che paesaggisticamente Per l intervento non sono previste interazioni con ville, parchi o giardini di particolare rilevanza paesaggistica. Si precisa che la piazzola di stoccaggio potrà asservire le aziende che si occupano della manutenzione di parchi, giardini e frutteti dell area limitrofa. L area non risulta caratteristica da coerenze dimensionali e materiche tipiche. Dal punto di vista cromatico viene rilevata una preponderanza delle tonalità verdi in relazione alla presenza diffusa di fasce boscate; in tal senso per lo stoccaggio sono previste specifiche misure di inserimento mitigativo (cassoni in tonalità del verde, fasce boscate di nuova plantumazione). Fascia di 150 m dal corso d acqua Rio le Fà INDICAZIONI DI PREGIO PAESISTICO Area di interesse geomorfologico in quanto determina la morfologia del terreno con terrazzamenti, solchi vallivi etc. CONSIDERAZIONI Il sito risulta isolato rispetto al Rio le Fà in relazione alla presenza della viabilità comunale. Per l intervento non viene prevista quindi alcuna interazione con la fascia ripariale e con il terrazzo primario del corso d acqua suddetto. Parco Regionale Alto Garda Bresciano INDICAZIONI DI PREGIO PAESISTICO CONSIDERAZIONI Si rimanda alla successiva analisi del PTC del Parco Regionale Alto Garda Bresciano. 30

31 5.2. Inquadramento rispetto ai Piani con valenza paesaggistica Lo strumento paesaggistico di riferimento su base lombarda è costituito dal Piano Territoriale Regionale (PTR) della Regione Lombardia, approvato in via definitiva con la D.c.r. n. 951 del 19/01/2010 Approvazione delle controdeduzioni alle osservazioni al Piano Territoriale Regionale adottato con D.c.r. n. 874 del 30 luglio approvazione del Piano Territoriale Regionale [ ]. Il PTR ha valenza di piano territoriale paesaggistico (L.r. 12/2005 Art. 19) in conformità alla legislazione nazionale (D.Lgs. n. 42/04); in tal senso il PTR recepisce, integra e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR), approvato con D.g.r. 6 agosto 2001 n. VII/ In particolare il PTR disciplina l esame paesistico dei progetti che incidono sull esteriore aspetto dei luoghi e degli edifici (Art. 35, comma 1); ai fini dell esame paesistico, il progettista, in fase di elaborazione del progetto, considera preliminarmente la sensibilità paesistica del sito e il grado di incidenza del progetto, secondo le modalità di cui agli articoli 36 e 37 (Art. 35, comma 3). Il Piano evidenzia inoltre che Nelle aree assoggettate a specifica tutela paesaggistica di legge, la procedura preordinata al rilascio dell autorizzazione paesaggistica di cui all articolo 146 del d.lgs. 42/2004, e succ. mod. ed int., sostituisce l esame paesistico di cui alla presente Parte. Per quanto concerne le caratteristiche peculiari del sito oggetto di valutazione, ubicato in aree vincolate paesaggisticamente ai sensi degli Artt. 136, 142 del D.Lgs. 42/04 e s.m.i., il PTR evidenzia che: negli ambiti assoggettati a specifica tutela paesaggistica ai sensi dell articolo 136 del D.Lgs. 42/04 e s.m.i., il rilascio dell autorizzazione paesaggistica dovrà dar conto dell efficacia del progetto proposto ai fini della valorizzazione e del recupero dei caratteri paesaggistici connotativi indicati nella dichiarazione di notevole interesse pubblico o nei provvedimenti di cui all articolo 157 del D. Lgs. 42/04 e s.m.i.; 19 Le norme attuative del PTPR stesso sono state pubblicate sul B.U.R.L. n. 32, edizione speciale del 6 agosto

32 negli ambiti assoggettati a specifica tutela paesaggistica ai sensi dell articolo 142 del D.Lgs. 42/04 e s.m.i., il rilascio dell autorizzazione paesaggistica dovrà dar conto dell efficacia del progetto proposto in riferimento all attuazione delle indicazioni di riqualificazione o di prevenzione del rischio di degrado indicate dal P.T.C. del parco o della provincia e dal P.G.T., o, in mancanza di esse, dalla parte quarta degli Indirizzi di tutela del presente piano, con specifica riferimento alle priorità di tutela e valorizzazione in indicate ai precedenti articoli del presente Titolo e dai criteri di cui alla d.g.r. 2121/06 (Art. 28, comma 10). In conformità alle indicazioni suddette si è proceduto alla contestualizzazione del sito rispetto alle tavole del piano paesistico regionale, di seguito riportata, al fine di evidenziare indicazioni propedeutiche al corretto inserimento paesaggistico del progetto. Si è quindi proceduto con un analisi a maggiore livello di dettaglio relativamente agli strumenti di pianificazione paesaggistica su base locale rappresentati da: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) della Provincia di Brescia, approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 22 del 21/04/ ; Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) del Parco Regionale Alto Garda Bresciano, approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n. //13939 del 1 agosto 2003; Piano Regolatore Generale (PRG) del Comune di Toscolano Maderno, di cui all ultima variante D.c.r. n. 38 del 30/07/ Con D.c.p. n. 14 del 31/03/2009 è stata adottata la variante di adeguamento del PTCP alla L.R. 12/

33 Contestualizzazione rispetto al PTR della Regione Lombardia Rispetto al PTR il sito viene definito come Paesaggio dei laghi insubrici, ovvero come aree che rappresentano una connotazione lombarda di valore paesaggistico riconosciuto ben oltre i confini regionali 21. Figura n. 18: Estratto Tavola A del PTR Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio. In particolare per il lago d Idro e il lago di Garda vengono individuati: un ambito di salvaguardia dello scenario lacuale con specifici indirizzi per la pianificazione e i progetti di trasformazione locale, al fine di pervenire ad una politica paesaggistica maggiormente integrata e organica in riferimento all ambito di percezione e connotazione del bacino lacuale, considerandone le specificità dei sistemi naturalistici e storico-culturali e le relazioni che li correlano; 21 PTR Piano Paesaggistico Relazione generale. 33

34 Indirizzi di maggior dettaglio per la pianificazione locale in riferimento alle sponde lacuali, intese come territori compresi nella fascia a lago di 300 metri oggetto di specifica tutela ope legis, questi territori, in virtù dell elevata sensibilità del paesaggio ma anche delle forti pressioni che vi insistono, richiedono particolari cautele in fase di definizione delle politiche di sviluppo locale. Per questo sono previsti indirizzi specifici per i PGT e una norma transitoria di salvaguardia che sospende le trasformazioni più incidenti fino all adeguamento della pianificazione comunale, specifiche limitazione in riferimento ad alcune tipologie di intervento particolarmente impattanti, un maggiore coordinamento tra gli enti locali in riferimento alla valutazione paesaggistica delle previsioni di nuovi porti o approdi, infine è richiesto l invio in Regione dei nuovi PGT, ai sensi dell art. 13 comma 8 della l.r. 12/2005, per la verifica del recepimento delle suddette disposizioni; Per ciascun lago vengono inoltre evidenziate alcune specifiche peculiarità paesaggistiche da salvaguardare e valorizzare al fine di tutelarne l identità morfologica, naturalistica e culturale 22. Relativamente agli indirizzi specifici suddetti viene di seguito riportato l estratto cartografico della Tavola D.1.d del PTR. 22 PTR Piano Paesaggistico Relazione generale. 34

35 Figura n. 19: Estratto Tavola D.1.d del PTR Ambiti geografici e unità tipologiche di paesaggio. Il sito risulta ubicato in Ambito di specifica tutela paesaggistica dei laghi insubrici (art. 19, commi 5 e 6) del PTR, aree in cui la pianificazione risulta indirizzata verso i seguenti obiettivi: salvaguardia delle sponde nelle loro connotazioni morfologiche e naturalistiche, strettamente relazionate con i caratteri culturali e storicoinsediativi, che contribuiscono a definire identità, riconoscibilità e valori ambientali della consolidata immagine dei paesaggi rivieraschi, con specifica attenzione alla conservazione degli spazi non edificati, al fine di evitare continuità del costruito che alterino la lettura dei distinti episodi insediativi; conservazione dei compendi culturali di particolare caratterizzazione delle rive dei laghi, come le ville costiere con i relativi parchi e giardini, gli edifici di servizio (serre, portinerie, rustici ecc.), le darsene e gli approdi, con 35

36 particolare attenzione alla salvaguardia del rapporto storicamente consolidato tra insediamenti e/o ville con la rete dei percorsi e il sistema giardini-bosco; preservazione delle coerenze materiche, cromatiche e dimensionali che contraddistinguono il suddetto sistema evitando di introdurre elementi dissonanti o impropri e salvaguardando i caratteri compositivi storici tanto delle architetture quanto dei giardini, per i quali si dovrà porre attenzione all integrazione di elementi vegetali ammalorati con individui arborei o arbustivi della stessa essenza o di essenze compatibili sia botanicamente che paesaggisticamente; valorizzazione del sistema di fruizione pubblica del paesaggio lacuale, costituito da accessi a lago e da percorsi e punti panoramici a lago, correlata all estensione delle aree ad esclusivo uso pedonale o a traffico limitato, con previsione di adeguate strutture di sosta a basso impatto visivo, escludendo di massima il lungolago. Particolare cautela dovrà essere posta nell inserimento degli elementi di arredo urbano, di pavimentazioni e di eventuali piantumazioni che sono preferibilmente da coordinare a livello sovracomunale per valorizzare il sistema lungolago nella sua organicità; valorizzazione dei servizi di trasporto lacuale, le cui linee costituiscono percorsi di fruizione panoramica dello scenario lacuale di particolare rilevanza, come evidenziato nella Tavola E del presente piano alla voce tracciati guida paesaggistici, e attenta valutazione paesaggistica degli interventi relativi a nuovi approdi e porti per mezzi nautici privati, definendo in tal senso criteri di indirizzo condivisi a livello sovracomunale e sovraprovinciale, ove necessario; recupero degli ambiti degradati o in abbandono inquadrato in programmi organici sovracomunali di ricomposizione paesaggistica del sistema spondale e del lungolago, prioritariamente rivolti a sostenere l offerta di forme di turismo e fruizione sostenibile; 36

37 promozione di azioni finalizzate a migliorare la compatibilità paesaggistica delle infrastrutture ricettive per la fruizione e la balneazione, e contenimento e migliore integrazione nel paesaggio di campeggi, villaggi turistici e strutture ricettive similari, valutando per le situazioni più critiche la possibilità di rilocalizzazione; salvaguardia dello specchio lacuale con particolare attenzione al massimo contenimento di opere e manufatti che insistono sullo stesso, comprese le strutture galleggianti, da verificarsi attentamente in riferimento alle interferenze visuali, simboliche e di coerenza con il contesto storico-culturale oltre che ambientale 23. In tali ambiti risulta inoltre esclusa la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, nuove cave ed attività estrattive o di lavorazione inerti, nuovi centri commerciali e grandi strutture di vendita [ ] 24. L impianto oggetto di valutazione non risulta incluso nelle categorie suddette trattandosi di una piazzola per lo stoccaggio temporaneo dei rifiuti da destinare ad impianto di trattamento o smaltimento; obiettivo di progetto, che non prevede alcun trattamento del materiale in ingresso, risulta infatti la raccolta del rifiuto per l ottimizzazione dei carichi da indirizzare verso centri autorizzati. Per quanto concerne la presenza di ulteriori elementi di attenzione rispetto al PTR della Regione Lombardia, come evidenziato nelle immagini seguenti, il sito risulta: ricompreso entro i limiti amministrativi del Parco Regionale Alto Garda Bresciano, per il quale si rimanda al paragrafo seguente; escluso da ambiti di elevata naturalità di cui all Art. 17 del PTR; ubicato in prossimità di una strada panoramica; ubicato in prossimità di conurbazioni lineari (lacuale). 23 PTR Piano paesaggistico normativa - Art 19 comma PTR Piano paesaggistico normativa - Art 19 comma 6. 37

38 Figura n. 20: Estratto Tavola C del PTR Istituzioni per la tutela della natura. Figura n. 21: Estratto Tavola D del PTR Quadro di riferimento della disciplina paesaggistica regionale. 38

39 Figura n. 22: Estratto Tavola E del PTR Viabilità di rilevanza paesaggistica. Figura n. 23: Estratto Tavola F del PTR Ambiti ed aree di attenzione regionale. 39

40 Figura n. 24: Estratto Tavola G del PTR Contenimento dei processi di degrado e qualificazione paesaggistica: Ambiti ed aree di attenzione regionale. In particolare la strada SS45 bis riveste il ruolo di viabilità di fruizione panoramica e di rilevanza paesaggistica, costeggiando il lago di Garda e collegando mete di interesse turistico. L area oggetto di intervento, come evidenziato in Figura n. 9, non rappresenta una zona significativa in termini di potenziale alterazione della fruizione panoramica verso il lago di Garda relativamente alla SS45 bis. Il sito risulta inoltre ubicato in prossimità di Conurbazioni lineari, ovvero ambiti di degrado e/o compromissione paesistica o a rischio di degrado e/o compromissione provocato dai processi di urbanizzazione, infrastrutturazione, diffusione di pratiche e usi urbani del territorio aperto. Le caratteristiche di tali aree, generalmente caratterizzate da un marcato disordine fisico, esito di un processo evolutivo del territorio che vede il sovrapporsi, 40

41 senza confronto con una visione d insieme, di differenti e spesso contraddittorie logiche insediative, corrispondono a quanto rilevato con sopralluogo in situ in data 23/02/2001. L ambito in cui si inserisce il progetto risulta quindi caratterizzato dalla presenza di aree urbanizzate con caratteristiche eterogenee, con il processo di urbanizzazione che rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per quanto concerne il degrado paesaggistico (immagine seguente). Figura n. 25: Estratto Tavola H del PTR Contenimento dei processi di degrado e qualificazione paesaggistica: Tematiche rilevanti. 41

42 Contestualizzazione rispetto al PTCP della Provincia di Brescia Rispetto alla tavola paesaggistica del PTCP della Provincia di Brescia il sito viene identificato come area con conformazione disomogenea composta da: Aree edificate; Colture specializzate oliveti; Boschi di latifoglie, macchie e frange boscate, filari. Figura n. 26: Estratto PTCP della Provincia di Brescia Tavola paesaggistica. Il sopralluogo eseguito in situ in data 23/02/2011 ha evidenziato che attualmente l area non risulta caratterizzata dalla presenza di colture specializzate e zone boscate; sulle aree perimetrali ovest ed est risultano presenti elementi arborei e arbustivi che limitano la visibilità dell area. Tali elementi verranno integrati sui lati nord e sud, come evidenziato nel paragrafo relativo alle misure di mitigazione, al fine di costituire un unica fascia si mitigazione dell intervento. 42

43 Si precisa che il sito non risulta incluso (1) in ambiti di elevato valore percettivo, (2) contesti di rilevanza storico-testimoniale, (3) punti panoramici, (4) luoghi di rilevanza paesistica e percettiva e (5) visuali panoramiche. In considerazione della vicinanza di aree edificate e zone boscate vengono di seguito riportate le indicazioni dell allegato I del PTCP identifica le principali criticità per tali ambiti: Intrusione di elementi tipologici e costruttivi estranei al contesto; Frammentazione della forma urbana; Interdizione visiva per i nuclei storici. Contestualizzazione rispetto al PTC del Parco Regionale Alto Garda Bresciano In relazione al PTC del Parco Regionale Alto Garda Bresciano il sito viene definito come Terrazzamenti e ciglionamenti, zone che hanno subito modellamenti di versanti ripidi con gradoni per la coltivazione agricola e la stabilizzazione idrogeologica 25. Figura n. 27: Estratto PTC Parco Regionale Alto Garda Bresciano Tavola paesaggistica

44 Figura n. 28: Estratto PTC Parco Regionale Alto Garda Bresciano Tavola ambientale. L area risulta parzialmente inclusa in ambiti di rispetto paesistico e in ambiti di potenzialità ecologica diffusa. In relazione agli aspetti suddetti l intervento risulta conforme alla prescrizioni del PTC in quanto persegue il miglioramento delle caratteristiche ecologicoambientali del territorio migliorando l efficienza del sistema di raccolta e stoccaggio dei rifiuti e intervenendo direttamente sulle problematiche di gestione del verde che caratterizzano l ambito. 44

45 Contestualizzazione rispetto al PRG del Comune di Toscolano Maderno Il PRG del Comune di Toscolano Maderno individua il sito come Zona E2: Agricola di salvaguardia come evidenziato nell immagine seguente. Figura n. 29: Estratto PRG del Comune di Toscolano Maderno 26. Ai sensi dell Art. 35 del NTA del PRG, nell area sono ammesse le seguenti destinazioni urbanistiche: 1) attrezzature al servizio dell azienda agricola, con: indice di utilizzazione fondiaria: 0,10 mq/mq; distanza dai confini : D=H e mai inferiore a ml 10; distanza dalle strade : secondo le prescrizioni di cui al D.M.1444 del e di cui al Codice della strada. 2) edifici per la residenza al servizio dell azienda agricola, con: Indice di densità fondiaria : 0,03 m 3 /m 2 ; distanza dai confini : 10 ml; 26 Ultima variante D.c.r. n. 38 del 30/07/

46 altezza massima : 2 piani. Per la realizzazione di nuovi edifici residenziali è richiesta una superficie minima aziendale, realmente coltivata di almeno 3 ha. Nella Zona E 2 l edificazione nei limiti sopra indicati, è consentita esclusivamente ai soggetti di cui alla L.R.93/80 e secondo le modalità da essa prescritte. Prescrizioni particolari: nell ambito della zona E2 sono vietate nuove stalle o costruzioni per l allevamento di bestiame di qualsiasi tipo. Sono ammessi ampliamenti delle strutture agricole destinate all allevamento, esistenti alla data di adozione del P.R.G., nella misura massima del 20% della S.L.P. esistente. Allo stato attuale risulta in fase di studio il PGT del Comune di Toscolano Maderno dal quale emerge una potenziale variante urbanistica dell area con riconversione in area residenziale. Per il progetto di messa in riserva viene quindi prevista un attività di durata limitata nel tempo in seguito alla quale l area verrà riconvertita in conformità con le indicazione del P.G.T. del Comune di Toscolano Maderno attualmente in corso di redazione. In tal senso le misure di mitigazione previste per l intervento sono articolate in modo da garantirne l efficacia anche in relazione alla destinazione urbanistica residenziale di previsione. 46

47 6. Analisi dei potenziali impatti sul paesaggio Al fine di valutare i potenziali impatti paesaggistici del progetto si è proceduto in conformità alla metodologia proposta dalla D.g.r. 8 novembre 2002 n. 7/11045, individuando gli elementi di sensibilità paesistica che attualmente caratterizzano il sito di intervento, i potenziali fattori di pressione (incidenza) della trasformazione proposta e, quindi, le possibili perturbazioni indotte sul contesto paesaggistico. Sensibilità paesistica L analisi del quadro programmatico dell area, completata da sopralluogo in situ 27, ha consentito di individuare i seguenti elementi di sensibilità dell area: Lago di Garda; Rio le Fà; Area con terrazzamenti del Parco Regionale Alto Garda. Toscolano Maderno incluso nell elenco dei Comuni turistici. In relazione agli elementi suddetti si è proceduto alla stima del livello di sensibilità dell area come evidenziato nella matrice seguente. Tabella n. 3: Stima del livello di sensibilità paesistica del sito su scala SOVRALOCALE. Modi Chiavi di lettura Descrizione Livello di sensibilità VALUTAZIONE MORFOLOGICO STRUTTURALE Strutture morfologiche di particolare rilevanza Aree o elementi di rilevanza ambientale Componenti proprie dell'organizzazione del paesaggio agrario storico NO Il sito risulta ubicato in un area di caratteristico terrazzamento storico per attività agricole SI Viene rilevata la presenza di aree boscate e il sito si inserisce nel macro ambito del bacino del Garda SI - Il sito risulta ubicato in un area con presenza di terrazzamenti e ciglionamenti 28 ALTA 27 Eseguito in data 23 febbraio

48 Elementi fondamentali della struttura insediativa storica NO Non viene rilevata la presenza di percorsi, canali manufatti e opere d arte Testimonianze della cultura formale e materiale caratterizzanti un determinato ambito storico geografico NO Non sono state rilevate soluzioni stilistiche tipiche e originali ancorché specifici materiali o tecniche costruttive VALUTAZIONE VEDUTISTICA Siti collocati in posizioni morfologicamente emergenti e quindi visibili da un ampio ambito territoriale Siti in contiguità di percorsi panoramici Appartenenza ad una veduta significativa NO Il sito risulta ubicato in un terrazzo posto ai piedi di un rilievo naturale NO Il sito non determina rischio di esclusione di visuali da percorsi panoramici SI A scala sovralocale il sito risulta ubicato in una zona di interesse vedutistico in relazione alla presenza del lago di Garda MEDIA Percepibilità del sito dai tracciati ad elevata percorrenza NO Il sito non risulta visibile dalla viabilità principale VALUTAZIONE SIMBOLICA Siti collocati in ambiti oggetti di celebrazioni letterarie o artistiche o storiche Sito collocato in ambiti di elevata notorietà e di forte richiamo turistico NO Non sono stati rilevati ambiti di particolare interesse celebrativo, storico o artistico nell ambito SI Toscolano Maderno risulta inserito nell elenco dei Comuni turistici bresciani MEDIA Tabella n. 4: Stima del livello di sensibilità paesistica del sito su scala LOCALE. Modi Chiavi di lettura Descrizione Livello di sensibilità VALUTAZIONE MORFOLOGICO - STRUTTURALE Segni della morfologia del territorio Elementi naturalistico-ambientali significativi di quel luogo NO Non vengono rilevati elementi di attenzione morfologica in situ quali elementi di idrografia minore o scarpate morfologiche SI - Viene rilevata la presenza del torrente Rio le Fà vincolato paesaggisticamente a distanza inferiore a 150 m dal sito MEDIA 28 Parco Regionale Alto Garda Bresciano PTR. 48

49 Componenti del paesaggio agrario storico NO Su scala locale il sito non presenta alberature, filari, manufatti o altri elementi del paesaggio agrario Elementi di interesse storico artistico NO Non viene rilevata la presenza di centri o nuclei storici, chiese o mura storiche Elementi di relazione fondamentali a livello locale NO Non viene rilevata la presenza di percorsi che collegano edifici storici o aree di valenze paesaggistica Vicinanza o appartenenza ad un luogo contraddistinto da un elevato livello di coerenza sotto il profilo linguistico, topologico o d'immagine NO Il sito non è incluso in piccoli nuclei con caratteristiche tipologiche omogenee VALUTAZIONE VEDUTISTICA Siti che interferiscono con un belvedere o con uno specifico punto panoramico Siti che si collocano su percorsi locali di fruizione paesaggisticoambientale Siti che interferiscono con le relazioni visuali storicamente consolidate Adiacenza a tracciati ad elevata percorrenza NO Il sito risulta ubicato a quota inferiore rispetto alle aree adiacenti in direzione del lago di Garda NO Il sito non risulta ubicato in prossimità di percorsi di interesse paesaggistico NO Il sito risulta ubicato in aree posta a quota inferiore rispetto alle aree in direzione lago adiacenti NO Il sito è adiacente ad un infrastruttura stradale comunale MOLTO BASSA VALUTAZIONE SIMBOLICA Sito oggetto di celebrazioni rilevanti localmente o riti religiosi NO Il sito non riveste particolari significato in relazioni a funzioni o cerimonie locali MOLTO BASSA Complessivamente il sito presenta maggiore sensibilità su scala sovra locale, con livelli variabili tra media e alta ; a scala locale l area presenta esclusivamente un elemento di attenzione rappresentato dal Rio le Fà. Complessivamente viene attribuito al sito livello di sensibilità media ; l area, pur inserendosi in un contesto di elevato valore paesaggistico in relazione alla presenza del lago di Garda, che ne determina la sensibilità sia sotto il profilo 49

50 morfologico che vedutistico, non presenta particolari elementi di attenzione paesaggistica su base locale (sito specifica). L area non risulta visibile dai principali elementi viabilistici, dalle aree residenziali limitrofe nonché dal campeggio ubicato in direzione sud. Incidenza paesistica Viene di seguito riportata la scheda di analisi riassuntiva relativa alla valutazione di incidenza paesistica del progetto. Tabella n. 5: Stima del livello di incidenza paesistica del progetto su scala SOVRALOCALE. Modi Chiavi di lettura Descrizione Livello di incidenza INCIDENZA MORFOLOGICA TIPOLOGICA Rapporto del progetto con le forme naturali del suolo Rapporto del progetto con sistemi di interesse naturalistico Rapporto del progetto con regole morfologiche e compositive dell organizzazione degli insediamenti NO Il progetto non determina modifiche morfologiche su base sovralocale SI Il progetto risulta collocato in aree di interesse naturalistico individuate dal Parco Regionale Alto Garda Bresciano NO Il progetto non prevede la realizzazione di infrastrutture fisse e non interferisce con il sistema urbanizzato degli insediamenti limitrofi BASSA INCIDENZA LINGUISTICA Coerenza rispetto ai modi linguistici tipici del contesto SI - I cassoni installati per lo stoccaggio dei rifiuti saranno caratterizzati da tonalità nel verde per rispettare lo skyline rappresentato dalla frangia boscata MOLTO BASSA INCIDENZA VISIVA Ingombro visivo Contrasto cromatico Alterazione dei profili e dello skyline NO Il progetto non risulta visibile su scala sovralocale NO Il progetto non risulta percepibile cromaticamente su scala sovralocale NO Il progetto non determina alterazioni dello skyline MOLTO BASSA 50

51 INCIDENZA AMBIENTALE Alterazione delle possibilità di fruizione sensoriale complessiva del contesto paesaggistico ambientale NO Trattandosi di un mero stoccaggio temporaneo dotato di superficie impermeabile, sistema di raccolta acque e cassoni sigillati potenziali criticità risultano correlate principalmente alle emissioni di polveri e rumore connesse al trasporto veicolare. Tuttavia, come descritto nel capitolo progettuale, il flusso veicolare massimo previsto risulta trascurabile e pari a 16 mezzi giorni 29. MOLTO BASSA INCIDENZA SIMBOLICA Adeguatezza rispetto ai valori simbolici e d immagine celebrativi del luogo SI Il progetto pur inserendosi in un Comune turistico rappresenta un area di servizio per il territorio MOLTO BASSA Tabella n. 6: Stima del livello di incidenza paesistica del progetto su scala LOCALE. Modi Chiavi di lettura Descrizione Livello di incidenza INCIDENZA MORFOLOGICA TIPOLOGICA Conservazione o alterazione dei caratteri morfologici del luogo Adozioni di tipologie costruttive più o meno affini a quelle presenti nell intorno Conservazione della continuità delle relazioni tra elementi di interesse paesaggistico SI Il progetto determina una variazione morfologica trascurabile con assenza di strutture fisse esterne SI Verranno impiegate modalità tipiche di strutture con medesima destinazione funzionale SI Localmente non vengono individuati elementi di particolare attenzione per i quali l opera rappresenta elemento dissociativo MOLTO BASSA INCIDENZA LINGUISTICA Coerenza rispetto ai modi linguistici tipici del contesto locale SI L area presenta caratteristiche costruttive eterogenee e il progetto prevede l utilizzo di colorazioni tipiche dello skyline (tonalità verdi) per i cassoni di stoccaggio del rifiuto MOLTO BASSA 29 Si tenga in considerazione che un infrastruttura stradale mediamente frequentata presenta flussi di traffico nell ora di punta pari a circa 300 mezzi/ora. 51

52 INCIDENZA VISIVA Ingombro visivo Occultamento di visuali rilevanti Alterazione dei profili e dello skyline NO Il sito risulta ubicato in zona ribassata rispetto alla quota media dell area e, non essendo previste strutture fisse, non determina occultamento visivo NO In prossimità del sito non sono state rilevate visuali rilevanti NO Il sito risulta ubicato in zona ribassata rispetto alla quota media dell area e, non essendo previste strutture fisse, non determina occultamento visivo MOLTO BASSA INCIDENZA AMBIENTALE Alterazione delle possibilità di fruizione sensoriale complessiva del contesto paesaggistico ambientale NO VEDI SCALA SOVRALOCALE MOLTO BASSA INCIDENZA SIMBOLICA Capacità progettuale di rapportarsi con i valori simbolici del luogo NO Il sito non riveste particolari significato in relazioni a funzioni o cerimonie locali MOLTO BASSA Considerando che il progetto (1) non prevede la realizzazione di strutture fisse, (2) avrà durata limitata nel tempo (3) prevede esclusivamente l attività di stoccaggio dei rifiuti in assenza di trattamenti preliminari allo smaltimento e/o al recupero, l incidenza del progetto viene considerata bassa. Valutate la sensibilità intrinseca del sito e il grado di incidenza del progetto si è proceduto alla stima del potenziale impatto paesaggistico dell intervento (tabella seguente). 52

53 Tabella n. 7: Stima del potenziale impatto paesaggistico del progetto (fonte: D.g.r. 8 novembre 2002 n. 7/11045) Considerato che la sensibilità complessiva dell area è risultata media (valore 3 ), così come il grado di incidenza del progetto, viene stimato un grado di potenziale impatto paesaggistico pari a 6. Il progetto risulta quindi sopra la soglia di rilevanza ma sotto la soglia di tolleranza, con un potenziale impatto paesaggistico complessivamente neutro. 53

54 7. Misure di mitigazione e inserimento paesaggistico In relazione (1) a quanto descritto nel capitolo relativo allo stato di fatto dell area, (2) alle indicazioni paesaggistiche rilevate nei diversi strumenti di pianificazione e (3) all analisi dei potenziali impatti paesaggistici del progetto risulta possibile esprimere alcune valutazioni circa i potenziali impatti di progetto e, quindi, sulle opere necessarie per il corretto inserimento paesistico. In primis risulta necessario considerare che la maggior parte degli aspetti di attenzione rilevati nei Piani vigenti su scala sovralocale non riguardano delle caratteristiche proprie dell ambito di studio; ad esempio (1) il progetto non interesserà le fasce arboree ubicate sui terreni adiacenti, (2) non vengono previste modifiche alla suddivisione particellare dei terreni ne (3) viene modificato il reticolo idrico superficiale. In aggiunta si consideri che il progetto non determina la realizzazione di strutture esterne fisse (capannoni, tettoie) ma la realizzazione di un piazzale di stoccaggio con il posizionamento di cassoni mobili. Gli aspetti che assumono quindi significato rilevante sono rappresentati dalla tutela dei caratteri tipologici e cromativi delle aree di stoccaggio e dalla percezione degli stessi dai diversi punti di osservazione locali, in quanto l area non risulta percepibile a distanza superiore a 200 m. In tal senso viene prevista l installazione di cassoni caratterizzati da tonalità che ricordino i terreni adiacenti, dal colore verde che caratterizza le frange boscate nelle stagioni primaverile ed estiva al marrone tipico della stagione autunnale e invernale. Figura n. 30: Particolare di confronto tra le tonalità di colore. 54

55 In relazione alla particolare rilevanza paesaggistica e ambientale dell area su scala sovralocale, con ubicazione in aree tutelata con decreto ministeriale e inserita nel Parco Regionale Alto Garda Bresciano, risulta opportuno procedere alla realizzazione di una fascia boscata perimetrale che favorisca l inserimento paesistico del progetto. La realizzazione di tale intervento mitigativo non può prescindere dalla valutazione di quale sarà l utilizzo dell area in seguito alla chiusura dell attività di stoccaggio rifiuti che, come evidenziato nella descrizione di progetto, avrà durata limitata nel tempo. Le previsioni urbanistiche di medio-lungo termine, infatti, prevedono che l area venga riconvertita in zona ad uso residenziale con la conseguente rimozione del piazzale impermeabile di stoccaggio. Figura n. 31: Estratto della tavola preliminare del PGT relativamente al sito di progetto. 55

56 L immagine sopra riportata evidenzia come sul sito risulterà ubicata la strada di accesso al comparto residenziale con la presenza di un area a verde in corrispondenza dell area in cui attualmente viene previsto lo stoccaggio temporaneo. Figura n. 32: Estratto 3D del sito con individuazione della viabilità di futuro accesso all area. In relazione alle previsioni preliminari di pianificazione su base comunale e all esigenza di integrare lo stoccaggio temporaneo dal punto di vista paesaggistico viene prevista la realizzazione di una fascia perimetrale arboreo/arbustiva che possa essere preservata ed eventualmente integrata nell ambito della futura riqualificazione dell area. La fascia verrà implementata con continuità lungo il perimetro di progetto fatta eccezione per l ingresso all impianto e per l area in direzione sud-est in cui viene previsto il transito della viabilità di accesso all area residenziale prevista in fase di pianificazione; tale fascia sarà realizzata con la presenza di un doppio strato arbustivo-arboreo. 56

57 Ipotizzando un altezza massima degli edifici pari a 2 piani, come riportato nel PRG vigente, risulta necessario procedere con la plantumazioni di essenze arboree che possano raggiungere un altezza superiore a 8 m. Il piano inferiore (strato arbustivo) sarà quindi costituito da arbusti autoctoni (siepe) possibilmente sempre verde mentre lo strato arboreo verrà realizzato con piante ad alto fusto la cui altezza superi gli 8 m. Tale tipologia di fascia boscata assicura una schermatura dell area di stoccaggio anche durante la stagione invernale, quando i cassoni potrebbero risultare maggiormente visibili in ragione dell assenza della copertura fogliare, e rappresenta al contempo una valida misura mitigativa per la variazione di destinazione urbanistica in previsione per l area. In considerazione del fatto che sul lato ovest e sul lato est l area risulta già dotata di copertura arboreo arbustiva viene previsto: Il potenziamento della vegetazione esistente in direzione est ed ovest; La realizzazione di nuova coperture vegetazionali in direzione sud e nord; La presenza di 2 punti di discontinuità in relazione alla viabilità di accesso all area attuale e futura (immagine seguente). 57

58 Figura n. 33: Fasce boscate per l inserimento paesaggistico del progetto. Figura n. 34: Fasce boscate naturali attualmente presenti in situ. 58

59 Nella tabella seguente vengono riportate le specie consigliate per la realizzazione della fascia arbustiva-arborea perimetrale. Tabella n. 8: Specie arboree ed arbustive consigliate per la realizzazione delle fasce boscate. NOME COMUNE SPECIE FORMA BIOLOGICA ALTEZZA (m) DIAMETRO CHIOMA (m) SEMPREVERDE Bagolaro o romiglia Celtis australis ALB NO Acero campestre Frassino Acer campestre Fraxinus excelsior ALB (ARB) NO ALB NO Leccio Quercus ilex ALB SI Rovere Roverella Sorbo comune Quercus petraea Quercus pubescens Sorbus domestica ALB NO ALB NO ALB NO Ulivo Olea europaea ALB NO/SI NOME COMUNE SPECIE FORMA BIOLOGICA ALTEZZA (m) DIAMETRO CHIOMA (m) SEMPREVERDE Crespino Berberis vulgaris CESP/ARB 0, ,5 NO Albero di giuda Vesicaria Bosso comune Cercis siliquastrum Colutea arborescens Buxus sempervirens ALB/ARB NO ARB 1,5-3,5 1-1,5 NO ARB 0,5-3,5 1-2 SI Corniolo maschio Cornus mas ARB-ALB NO Sanguinella Cornus sanguinea ARB NO 59

60 Biancospino selvatico Fusaggine Crataegus oxyacamtha Euonymus latifolius ARB NO ARB NO Agrifoglio Ilex aquifolium ARB 2, SI Ligustro Ciliegio canino Ligustrum vulgare Prunus mahaleb ARB 1,5-2,5 2-3 NO/SI ARB NO Nella selezione degli individui arborei ed arbustivi risulta di particolare importanza garantire l eterogeneità delle specie al fine di evitare la creazione di uno schema ripetitivo non rappresentativo dello sviluppo naturale di una fascia boscata. In tal senso viene consigliato: Per le FASCE DI NUOVA REALIZZAZIONE: Utilizzo di almeno 2 varietà differenti per lo strato arbustivo e di almeno 4 varietà diverse per lo strato arboreo. Per le FASCE ESISTENTI DA POTENZIARE: Utilizzo di specie diverse arboree differenti da quelle già presenti con particolare attenzione a non danneggiare le varietà spontanee già acclimatate. Per il calcolo delle distanze tra i singoli elementi risulta possibile fare riferimento alla tabella precedente in cui vengono individuate le previsioni di sviluppo della chioma, mantenendo inoltre una distanza pari a 1,0 m tra essenze arboree ed essenze arbustive. 60

61 8. Conclusioni La presente relazione tecnica, redatta nell ambito dell istanza di autorizzazione paesaggistica relativa al progetto di centro di raccolta differenziata di rifiuti urbani ubicato in loc.tà Roina del Comune di Toscolano Maderno (BS), ha consentito di valutare i potenziali impatti paesaggistici del progetto. Per il progetto, ubicato in un ambito con sensibilità paesistica media con elementi di attenzione su scala sovralocale (lago di Garda e Parco Regionale Alto Garda Bresciano in particolare), viene previsto un grado di incidenza medio ; il progetto risulta quindi sopra la soglia di rilevanza ma sotto la soglia di tolleranza, con un potenziale impatto paesaggistico complessivamente neutro. Il progetto non prevede la realizzazione di strutture fisse, risulta caratterizzato da durata limitata nel tempo e le attrezzature di stoccaggio (cassoni) risulteranno cromaticamente adattate al contesto di inserimento (tonalità verdi-marroni). In relazione ai potenziali impatti visivi dell opera e alla sensibilità ambientale del comparto viene prevista quale misura mitigativa la realizzazione di una fascia arboreo-arbustiva perimetrale opportunamente studiata anche alla luce delle possibili variazioni d uso dell area in seguito alla chiusura dell attività di stoccaggio temporaneo dei rifiuti. 61

62 9. Allegato 1 Simulazione fotografica a colori Figura n. 35: Inserimento fotografico 1. 62

63 Figura n. 36: Inserimento fotografico 2. 63

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