Rosa fresca aulentissima

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1 Corrado Bologna, Paola Rocchi Rosa fresca aulentissima Edizione rossa 2 Dal Barocco al Romanticismo

2 Corrado Bologna, Paola Rocchi ROSA FRESCA AULENTISSIMA Edizione rossa 2 DAL BAROCCO AL ROMANTICISMO LOESCHER EDITORE

3 Loescher Editore - Torino I diritti di elaborazione in qualsiasi forma o opera, di memorizzazione anche digitale su supporti di qualsiasi tipo (inclusi magnetici e ottici), di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), i diritti di noleggio, di prestito e di traduzione sono riservati per tutti i paesi. L acquisto della presente copia dell opera non implica il trasferimento dei suddetti diritti né li esaurisce. Fotocopie per uso personale (cioè privato e individuale), nei limiti del 15% di ciascun volume, possono essere effettuate dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n Tali fotocopie possono essere effettuate negli esercizi commerciali convenzionati SIAE. o con altre modalità indicate da SIAE. Per riproduzioni ad uso non personale l editore potrà concedere a pagamento l autorizzazione a riprodurre un numero di pagine non superiore al 15% delle pagine del presente volume. Le richieste per tale tipo di riproduzione vanno inoltrate a: Associazione Italiana per i Diritti di Riproduzione delle Opere dell ingegno (AIDRO) Corso di Porta Romana n. 108, Milano segreteria@aidro.org e sito web L editore, per quanto di propria spettanza, considera rare le opere fuori del proprio catalogo editoriale. La fotocopia dei soli esemplari esistenti nelle biblioteche di tali opere è consentita, non essendo concorrenziale all opera. Non possono considerarsi rare le opere di cui esiste, nel catalogo dell editore, una successiva edizione, le opere presenti in cataloghi di altri editori o le opere antologiche. Nel contratto di cessione è esclusa, per biblioteche, istituti di istruzione, musei ed archivi, la facoltà di cui all art ter legge diritto d autore. Maggiori informazioni sul nostro sito: Ristampe N ISBN Nonostante la passione e la competenza delle persone coinvolte nella realizzazione di quest opera, è possibile che in essa siano riscontrabili errori o imprecisioni. Ce ne scusiamo fin d ora con i lettori e ringraziamo coloro che, contribuendo al miglioramento dell opera stessa, vorranno segnalarceli al seguente indirizzo: Loescher Editore s.r.l. Via Vittorio Amedeo II, Torino Fax clienti@loescher.it Loescher Editore S.r.l. opera con sistema qualità certificato CERMET n A secondo la norma UNI EN ISO Contributi L opera è frutto di un lavoro comune degli autori, che ne hanno insieme elaborato e discusso ogni parte. Alla stesura dei contenuti hanno collaborato: per la Sezione 1 Ornella Gonzales y Reyero, Valeria Merola, Maria Panetta e Giuliano Rossi; per la Sezione 2 Daniele Ghirlanda, Daniela Mangione, Mira Mocan, Marika Piva e Giuliano Rossi; per la Sezione 3 Marco Bernardi, Michele Bordin, Valerio Camarotto, Daniele Ghirlanda, Giuliano Rossi, Cristiano Spila e Stefano Tomassini; per la Sezione 4 Marco Bernardi, Mario Cifariello, Mauro Cursietti, Daniela Mangione, Mira Mocan e Matteo Motolese; per la Sezione 5 Marco Bernardi, Mira Mocan e Serena Peri; per la Sezione 6 Marco Bernardi, Francesco de Cristofaro, Maria Panetta e Paola Rocchi; per la Sezione 7 Marco Bernardi, Mario Cifariello, Francesco de Cristofaro, Antonella Del Gatto, Serena Peri e Paola Rocchi. Alla revisione dell intera opera hanno contribuito Marco Bernardi, Mira Mocan, Paola Rocchi e Giuliano Rossi. Ai percorsi Dai testi alle immagini e al glossario ha collaborato Aldo Simeone. Realizzazione Coordinamento editoriale: Francesco Pastorelli Redazione: Francesco Pastorelli, Antonella Brustolin, Valentina Luchelli, Francesca Rocci, Aldo Simeone Ricerca iconografica: Melania Macchi ed Emanuela Mazzucchetti per Rosa fresca aulentissima; Emanuela Mazzucchetti per Rosa fresca aulentissima edizione rossa Progetto grafi co: Byblos - Faenza (RA) Videoimpaginazione: Puntografica - Torino Fotolito: Graphic Center - Torino Copertina: Visual Grafika - Torino Stampa: Rotolito Lombarda - Via Sondrio, Seggiano di Pioltello (MI)

4 INDICE SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE 1. Che cos è il Barocco 18 LETTURA CRITICA Sull idea di Barocco (L. ANCESCHI) 20 PAROLE CHIAVE Meraviglia Gli assetti del mondo fra Cinquecento e Seicento Modelli intellettuali e istituzioni culturali Dal cerchio all ellisse 28 PAROLE CHIAVE Mutazione 30 G. Bruno Tı La signora delle mutazioni, Il Candelaio, Prologo 31 T. Campanella T2 Del mondo e sue parti, Poesie 34 APPROFONDIMENTO Bernini e Borromini: le linee in movimento Galileo Galilei 37 PAROLE CHIAVE Cannocchiale 37 PAROLE CHIAVE Scienza 38 LETTURA CRITICA L estetica dell Universo (E. PANOFSKY) 44 G. Galilei T3 La superficie della Luna, Sidereus Nuncius 45 APPROFONDIMENTO La conquista della Luna 47 T4 Lettera a don Benedetto Castelli in Pisa (21 dicembre 1613) 48 T5 La favola dei suoni, Il Saggiatore, XXI 51 LETTURA CRITICA Esperienza e meraviglia (G. JORI) 54 T6 I «venti caratteruzzi» della conoscenza, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, I (129-31) e IV (480-81) 55 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI La velocità della mente (I. CALVINO) 57 T7 «Mondo sensibile» e «mondo di carta», Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, II 58 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Galileo e la responsabilità della scienza (B. BRECHT) La forma fluida e l instabilità del reale 64 B. Pascal T8 L uomo nell infinito, Pensieri, LETTURA CRITICA La mente, il fantastico, il mostruoso (C. OSSOLA) 68 APPROFONDIMENTO Caravaggio e il caravaggismo La letteratura e le forme: retorica e poetiche barocche 69 E. Tesauro T9 La metafora, Il cannocchiale aristotelico 73 LETTURA CRITICA Il «cannocchiale rovesciato» (M. MAGGI) La lirica barocca 76 LETTURA CRITICA Petrarca, Tasso e il Barocco (G. GETTO) 77 INDICE 3

5 G. Marino e G. Lubrano Tı0-ıı Metamorfosi e trasformazioni: due sonetti a confronto 80 Ciro di Pers Tı2 L orologio e il tempo, Poesie 82 F. de Quevedo Tı3 Amore costante al di là della morte, Sonetti amorosi e morali 83 W. Shakespeare Tı4 Famelico tempo, Sonetti 84 UNO SGUARDO D INSIEME L universo barocco 86 VERSO L ESAME 87 IN SINTESI 88 FONTI BIBLIOGRAFICHE 89 Wı G. Bruno, Come può l universo essere infinito?, De l infinito, universo e mondi W2 G. Bruno, La funzione della mnemotecnica, De umbris idearum W3 G. Galilei, L abiura W4 B. Gracián, Essenza dell acutezza illustrata, Acutezza e arte dell ingegno, Discorso II W5 G. Marino e T. Stigliani, Giochi di specchi: due liriche W6 L. de Góngora, Trionfi del lutto, Sonetti funebri W7 J. Donne, E se l ultima fosse delle notti?, Sonetti sacri W8 G. Chiabrera, Fedeltà d amore, Rime TESTI DA ASCOLTARE T3 G. Galilei, La superficie della Luna, Sidereus Nuncius Tı0-ıı G. Marino e G. Lubrano, Metamorfosi e trasformazioni: due sonetti a confronto APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı La musica barocca A2 Collezionismo e camere delle meraviglie : la nascita del museo moderno A3 L arte della memoria A4 Tecnica e scienza: i galileiani Lı Roma 1630 (Y. Bonnefoy) L2 La magia degli elementi (E. Battisti) L3 La nuova scienza e la visione degli oggetti (E. Raimondi) L4 La lingua di Galilei (M. L. Altieri Biagi) L5 Arte e natura (C. Ossola) L6 Giochi di specchi (J. Baltrušaitis) CAPITOLO 2 L ADONE DI MARINO, POEMA ELLITTICO 1. La vita e l opera di Marino Marino e la sensibilità barocca 92 PAROLE CHIAVE Artificio 92 LETTURA CRITICA Lo zibaldone di Marino (G. GETTO) 94 PAROLE CHIAVE Amore 96 STORIA E TRADIZIONE Il tema delle trasformazioni da Ovidio a Poussin 97 UNO SGUARDO D INSIEME Giambattista Marino 98 Tı Il giardino del Piacere, Adone, canto VI, Argomento e T2 Le meraviglie del mondo nuovo, Adone, canto X, T3 La catasta degli oggetti desueti, Adone, canto X, STORIA E TRADIZIONE Gli «ordigni» nella letteratura 110 IN SINTESI 111 FONTI BIBLIOGRAFICHE 111 Wı La bella Psiche dalle labbra di rosa, Adone, IV, W2 L invocazione a Venere, Adone, I, 1-6 W3 La morte di Adone, Adone, XVIII TESTI DA ASCOLTARE T2 Le meraviglie del mondo nuovo, Adone, canto X, APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Il palazzo allegorico dei sensi A2 Il cosmo dell Adone A3 Oggetti perduti Lı Il principio dinamico dell Adone (G. Pozzi) CAPITOLO 3 IL GRAN TEATRO DEL MONDO 1. La metafora del teatro 112 PAROLE CHIAVE Teatro 115 LETTURA CRITICA Las meninas di Velázquez (M. FOUCAULT) 116 APPROFONDIMENTO Malinconia e rovine 117 LETTURA CRITICA La civiltà della conversazione (B. CRAVERI) INDICE

6 2. Il teatro in Italia William Shakespeare 125 W. Shakespeare Tı Il nome di Romeo, Romeo e Giulietta, atto II, scena ii 128 APPROFONDIMENTO La figura del trickster 132 W. Shakespeare T2 La pazzia di Amleto, Amleto, atto II, scena ii 133 W. Shakespeare T3 Essere o non essere: un eroe malinconico, Amleto, atto III, scena i [ testo originale] 135 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Turgenev legge il Don Chisciotte e l Amleto (I. S. TURGENEV) 138 LETTURA CRITICA Amleto, eroe tragico moderno (A. LOMBARDO) Il grande teatro europeo 140 PAROLE CHIAVE Sogno 142 P. Calderón de la Barca T4 È stato un sogno o è la realtà?, La vita è sogno, atto III, scena x [ testo originale] 143 Molière T5 Beraldo e il malato immaginario, Il malato immaginario, atto III, scena iii 147 UNO SGUARDO D INSIEME Il teatro tra Cinquecento e Seicento 149 IN SINTESI 150 FONTI BIBLIOGRAFICHE 151 CINEMA E LETTERATURA Il mercante di Venezia (M. Radford) Macbeth (O. Welles) Wı G. Artale, Il teatro del mondo, L alloro fruttuoso W2 D. Bartoli, Il malinconico, De simboli trasportati al morale W3 T. Boccalini, Sugli Stati visti dall alto, I Ragguagli di Parnaso W4 P. Sarpi, Il fallimento del Concilio, Istoria del concilio tridentino W5 F. della Valle, L inganno della seduzione, Iudit W6 C. de Dottori, Il dubbio di Aristodemo, Aristodemo W7 W. Shakespeare, Otello recide la rosa- Desdemona, Otello W8 W. Shakespeare, Verità e finzione del teatro, Amleto W9 W. Shakespeare, La tentazione, Macbeth Wı0 C. Marlowe, Il patto con il diavolo, Doctor Faustus Wıı L. de Vega, Chi ha ucciso il tiranno?, Fuente Ovejuna TESTI DA ASCOLTARE Tı W. Shakespeare, Il nome di Romeo, Romeo e Giulietta, atto II, scena ii T2 W. Shakespeare, La pazzia di Amleto, Amleto, atto II, scena ii T5 Molière, Beraldo e il malato immaginario, Il malato immaginario, atto III, scena iii APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı L architettura teatrale inglese Lı L interno e l esterno (J. Rossuet) L2 Il dramma barocco tedesco (W. Benjamin) L3 Don Giovanni da ateista a libertino (G. Macchia) CAPITOLO 4 LA PROSA DEL MONDO E L INTRECCIO DELLE LINGUE 1. Don Chisciotte: l ultimo cavaliere 152 PAROLE CHIAVE Romanzo 154 PAROLE CHIAVE Finzione 157 LETTURA CRITICA Un lungo grafismo uscito dallo sbadiglio dei libri (M. FOUCAULT) 158 M. de Cervantes Tı Da nobiluomo a cavaliere, Don Chisciotte, parte I, cap. i [ testo originale] 161 APPROFONDIMENTO Don Chisciotte e Orlando furioso nella Napoli del Settecento 165 M. de Cervantes T2 L avventura dei mulini a vento, Don Chisciotte, parte I, cap. viii 166 LETTURA CRITICA Realtà e illusione nel Don Chisciotte (J. L. BORGES) 168 APPROFONDIMENTO Cervantes lettore di Boccaccio Il romanzo italiano dal verso alla prosa Tra novellistica ed erudizione 172 G. C. Croce T3 L audace e astuto Bertoldo, Le sottilissime astuzie di Bertoldo 173 LETTURA CRITICA Libertà e audacie di Bertoldo (P. CAMPORESI) 176 G. Basile T4 La gatta Cenerentola, Lo cunto de li cunti, Giornata I, INDICE 5

7 4. Utopie e viaggi 182 T. Campanella T5 Il Genovese, La Città del Sole 184 STORIA E TRADIZIONE Bartoli e Manzoni 187 UNO SGUARDO D INSIEME La prosa nel Seicento 188 VERSO L ESAME 189 IN SINTESI 192 FONTI BIBLIOGRAFICHE 193 CINEMA E LETTERATURA Don Chisciotte (G. W. Pabst) Wı M. de Cervantes, Una morte per disillusione, Don Chisciotte W2 F. F. Frugoni, La danza della vita, Il cane di Diogene W3 D. Bartoli, La morale della natura, Della geografia trasportata al morale TESTI DA ASCOLTARE Tı M. de Cervantes, Da nobiluomo a cavaliere, Don Chisciotte, parte I, cap. i T2 M. de Cervantes, L avventura dei mulini a vento, Don Chisciotte, parte I, cap. viii T4 G. Basile, La gatta Cenerentola, Lo cunto de li cunti, Giornata I, 6 APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Il realismo e il popolo nell età barocca A2 Don Chisciotte al cinema A3 Il modello narrativo del Don Chisciotte nella letteratura europea Lı Costruzioni rettilinee e a spirale nel Don Chisciotte (C. Segre) L2 Don Chisciotte, personaggio in cerca d autore (M. de Unamuno) DAI TESTI ALLE IMMAGINI 1. Ellisse, curva, spirale: forme e deformazioni dell arte barocca Scienza e coscienza nel xvii secolo 200 SEZIONE 2 IL SECOLO DEI FILOSOFI E DELLE RIVOLUZIONI CAPITOLO 1 LA CRISI DELLA COSCIENZA EUROPEA 1. Verso una nuova civiltà 208 APPROFONDIMENTO Il viaggio come strumento di conoscenza: il Grand Tour La restaurazione del gusto poetico e l Arcadia 211 APPROFONDIMENTO Luoghi e rituali dell Accademia d Arcadia Metastasio e il melodramma 215 P. Metastasio Tı Arie dai melodrammi, Olimpiade, II, x; Siroe, I, ix; Demetrio, II, iii 217 STORIA E TRADIZIONE Il melodramma nel Settecento L opera italiana 220 STORIA E TRADIZIONE Il mito moderno di Don Giovanni 222 L. Da Ponte T2 Il catalogo, Don Giovanni, atto I, scena vi 223 UNO SGUARDO D INSIEME Il recupero del classicismo 225 VERSO L ESAME 226 IN SINTESI 227 FONTI BIBLIOGRAFICHE 228 Wı P. Rolli, Sede alle Grazie, nido agli Amori, De poetici componimenti W2 P. Metastasio, Il dolore di Didone, la confusione di Enea, Didone abbandonata W3 L. Da Ponte, Le arie di Cherubino, Le nozze di Figaro W4 L. Da Ponte, Scrivere per Mozart W5 L. Da Ponte, La morte di Don Giovanni, Don Giovanni TESTI DA ASCOLTARE Tı P. Metastasio, Arie dai melodrammi, Olimpiade, Siroe, Demetrio T2 L. Da Ponte, Il catalogo, Don Giovanni 6 INDICE

8 CAPITOLO 2 LA STORIOGRAFIA E LA FILOSOFIA IN ITALIA 1. Erudizione, critica e storiografia 229 L. A. Muratori Tı Il progetto di una Repubblica letteraria, Primi disegni della Repubblica letteraria Vico e la «scienza nuova» 234 APPROFONDIMENTO La Scienza nuova è un opera barocca? 236 G. Vico T2 La poesia come linguaggio primitivo, Scienza nuova, libro I, sezione II, cap. ii 237 UNO SGUARDO D INSIEME La riflessione storica nel Settecento italiano 238 IN SINTESI 239 FONTI BIBLIOGRAFICHE 239 APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Il «Giornale de Letterati» A2 La riflessione sul mito da Vico all antropologia moderna Lı La filosofia di Vico (B. Croce) L2 La fantasia in Vico (A. Battistini) CAPITOLO 3 L EUROPA DEI LUMI 1. Il contesto storico Che cos è l Illuminismo 243 PAROLE CHIAVE Ragione 243 PAROLE CHIAVE Tolleranza La formazione e circolazione delle idee L Illuminismo in Europa 247 PAROLE CHIAVE Enciclopedia 249 APPROFONDIMENTO La storia dell Encyclopédie 249 PAROLE CHIAVE Libertà 250 J.-B. Le Rond d Alembert Tı Discorso preliminare dell Encyclopédie, Enciclopedia L Illuminismo in Italia 253 UNO SGUARDO D INSIEME L età dell Illuminismo 256 IN SINTESI 257 FONTI BIBLIOGRAFICHE 258 APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Lı Mondanità e filosofia (B. Craveri) CAPITOLO 4 TEMI E FORME DELLA CULTURA ILLUMINISTICA 1. Saggistica, giornalismo e critica letteraria 259 APPROFONDIMENTO La battaglia linguistica e letteraria del «Caffè» 262 C. Beccaria Tı Tortura e pena di morte, Dei delitti e delle pene 263 T2 L introduzione al «Caffè», «Il Caffè», Natura e cultura 267 STORIA E TRADIZIONE Dallo Stato di natura ai Tristi Tropici L autobiografia 273 STORIA E TRADIZIONE Le forme dell autobiografia 274 J.-J. Rousseau T3 Il paesaggio di montagna, Giulia o La Nuova Eloisa 275 J.-J. Rousseau T4 La trasparenza della scrittura, Confessioni 277 LETTURA CRITICA Chi sono? Sento il mio cuore (J. STAROBINSKI) La nascita del romanzo moderno 280 STORIA E TRADIZIONE La fortuna del romanzo epistolare 285 D. Defoe T5 Robinson Crusoe: il nuovo Adamo, Robinson Crusoe 285 LETTURA CRITICA Il Robinson e la borghesia (J. WATT) 288 L. Sterne T6 Una voce sopra le righe, La vita e le opinioni di Tristram Shandy gentiluomo 289 UNO SGUARDO D INSIEME Il Settecento e i generi in prosa 292 VERSO L ESAME 293 IN SINTESI 295 FONTI BIBLIOGRAFICHE 297 CINEMA E LETTERATURA Barry Lindon (S. kubrick) INDICE 7

9 Wı G. Casanova, Una seduzione mancata, Storia della mia vita W2 J. Swift, Il surreale mondo di Lilliput, I viaggi di Gulliver W3 H. Fielding, Tom Jones: un rabbuffo ai critici, Tom Jones W4 Voltaire, Il giardino di Candido, Candide TESTI DA ASCOLTARE T4 J.-J. Rousseau, La trasparenza della scrittura, Confessioni APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Lı La parodia del romanzo: Tristram Shandy (V. Šklovskij) SEZIONE 3 IL GRANDE SETTECENTO ITALIANO CAPITOLO 1 CARLO GOLDONI 1. La vita e l opera Goldoni e il teatro La riforma di Goldoni 304 LETTURA CRITICA Il binomio Mondo-Teatro (M. BARATTO) 305 PAROLE CHIAVE Maschera / Carattere 308 LETTURA CRITICA Goldoni, «Galileo della nuova letteratura» (F. De Sanctis) 311 UNO SGUARDO D INSIEME La riforma di Goldoni La locandiera 312 PAROLE CHIAVE Serva / Padrona 314 Tı Il cavaliere misogino, La locandiera, atto II, scene i-ii 315 T2 Una seduzione gastronomica, La locandiera, atto II, scene iv e viii-ix La Trilogia della villeggiatura 323 T3 L abilità di Giacinta, Smanie per la villeggiatura, atto II, scene ix-xi 325 T4 L abito dell invidia, Smanie per la villeggiatura, atto II, scena xii Le baruffe chiozzotte 333 T5 Povertà e fratellanza, Le baruffe chiozzotte, atto I, scena v I Mémoires 336 T6 Commiato, Mémoires 336 VERSO L ESAME 338 T Le smanie per la villeggiatura, atto II, scena i 338 IN SINTESI 341 FONTI BIBLIOGRAFICHE 343 Wı La morte di Zanetto, I due gemelli veneziani W2 L ultimo equivoco e il tema del matrimonio, I due gemelli veneziani W3 Un conflitto di generazioni, I rùsteghi W4 Il sacrificio del desiderio, Il ritorno dalla villeggiatura TESTI DA ASCOLTARE T2 Una seduzione gastronomica, La locandiera T4 L'abito dell invidia, Smanie per la villeggiatura CAPITOLO 2 VITTORIO ALFIERI 1. La vita Il pensiero e la poetica 347 LETTURA CRITICA Alfieri, personaggio emblematico di fine Settecento (E.RAIMONDI) 348 PAROLE CHIAVE Tragedia 350 PAROLE CHIAVE Titanismo Le tragedie 353 APPROFONDIMENTO Come lavorava Alfieri 354 Tı Saul e i «trascorsi tempi», Saul, atto II, scena i 356 T2 Mirra e la madre, Mirra, atto IV, scena vii Il romanzo di una vocazione letteraria: la Vita 362 T3 L infinito di Marsiglia, Vita scritta da esso, vol. I, cap. iv INDICE

10 5. Le Rime 364 T4 Tacito orror di solitaria selva, Rime 365 UNO SGUARDO D INSIEME Vittorio Alfieri 366 VERSO L ESAME 367 IN SINTESI 368 FONTI BIBLIOGRAFICHE 369 Wı L oscura notte di Antigone, Antigone W2 La rabbia di Saul contro i sacerdoti, Saul W3 La morte di Saul, Saul W4 Reminescenze dell infanzia, Vita scritta da esso TESTI DA ASCOLTARE Tı Saul e i «trascorsi tempi», Saul, atto II, scena i APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Alfieri e il suo pubblico Lı Le ombre del teatro alfieriano (E. Raimondi) L2 Modelli del Saul (F. Angelini) CAPITOLO 3 GIUSEPPE PARINI 1. La vita Il pensiero e la poetica 372 STORIA E TRADIZIONE La funzione Parini 374 UNO SGUARDO D INSIEME Il pensiero e la poetica Le Odi 376 Tı La caduta, Odi, XV Il Giorno 382 PAROLE CHIAVE Notte 383 PAROLE CHIAVE Satira (della nobiltà) 385 STORIA E TRADIZIONE Parini e le arti figurative 387 T2 Il risveglio del giovin signore, Il Mattino (seconda redazione), vv T3 La «vergine cuccia», Il Meriggio, vv T4 La notte degli avi e la notte «moderna», La Notte, vv VERSO L ESAME 403 IN SINTESI 406 FONTI BIBLIOGRAFICHE 407 Wı Origine e natura della poesia, Discorso sopra la poesia W2 La salubrità dell aria, Odi W3 L educazione, Odi W4 Il risveglio della dama e la toilette, Il Mattino W5 La favola del Piacere, Il Meriggio TESTI DA ASCOLTARE T3 La «vergine cuccia», Il Meriggio, vv APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Parini e l ode Lı Il farsi del Giorno (D. Isella) L2 Iconologia pariniana (G. Savarese) DAI TESTI ALLE IMMAGINI 3. I tre stati 408 SEZIONE 4 FRA GUSTO NEOCLASSICO E GUSTO ROMANTICO CAPITOLO 1 IL CONTESTO STORICO 1. L età napoleonica Dal Congresso di Vienna al Quarantotto Il contesto socio-economico 418 UNO SGUARDO D INSIEME Il contesto storico 419 CAPITOLO 2 IL GUSTO NEOCLASSICO 1. Tra Neoclassicismo e Romanticismo L estetica neoclassica: la bellezza nell armonia 420 INDICE 9

11 J. J. Winckelmann Tı La «quieta grandezza» del Laocoonte, Pensieri sull imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura 422 PAROLE CHIAVE Imitazione Il Neoclassicismo letterario in Italia: Monti 424 LETTURA CRITICA Fra «gusto neoclassico» e «gusto romantico» (M. PRAZ) 426 V. Monti T2 L «alta notte» e le «vaghe stelle», Pensieri d amore Verso il gusto romantico: frammentismo e rovine 429 J. Macpherson M. Cesarotti T3 Un notturno tenebroso, Canti di Ossian, La notte 432 APPROFONDIMENTO La riflessione sul sublime 433 UNO SGUARDO D INSIEME Il gusto neoclassico 434 Wı V. Monti, «Cantami o Diva», traduzione dell Iliade W2 Th. Grey-M. Cesarotti, Ombre e inquietudini, Elegia sopra un cimitero di campagna APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Lı Sublime antico e sublime moderno (R. Bodei) CAPITOLO 3 IL GUSTO ROMANTICO 1. Nascita e diffusione del Romanticismo in Europa 435 APPROFONDIMENTO Le origini del termine romantico L immaginario romantico 436 LETTURA CRITICA Il «desiderio di desiderare» (L. MITTNER) Tra poesia e filosofia Generi e canali di diffusione della cultura 442 APPROFONDIMENTO L immaginazione romantica 443 APPROFONDIMENTO Il primato della musica 444 UNO SGUARDO D INSIEME Il gusto romantico 445 Wı F. Schlegel, Il sentimentale nella poesia romantica, Dialogo sulla poesia CAPITOLO 4 IL ROMANTICISMO DELLE NAZIONI 1. Il Romanticismo tedesco 446 J. W. Goethe Tı Il duplice volto della Natura, I dolori del giovane Werther 450 J. W. Goethe T2 Il patto con Mefistofele, Faust 452 PAROLE CHIAVE Genio 455 F. Schiller T3 Poesia degli antichi e poesia dei moderni, Sulla poesia ingenua e sentimentale 456 Novalis T4 La visione dell amata, Inni alla notte 458 PAROLE CHIAVE Sentimento / sentimentale 459 F. Hölderlin T5 Mnemosyne: la memoria degli eroi, Inni e frammenti, Mnemosyne [ testo originale] 460 E. T. A. Hoffmann T6 Il corteo delle maschere, La principessa Brambilla Il Romanticismo inglese 465 J. Keats T7 L armonia rimpianta, Ode sopra un urna greca [ testo originale] 467 W. Scott T8 La descrizione di Gurth e Wamba, Ivanhoe 470 APPROFONDIMENTO Preistoria e storia del romanzo Il Romanticismo francese 473 A. Dumas T9 D Artagnan entra a Meung, I tre moschettieri [ testo originale] 474 V. Hugo Tı0 Le fogne di Parigi, I miserabili 477 UNO SGUARDO D INSIEME Il Romanticismo delle nazioni 479 VERSO L ESAME INDICE

12 Wı S. T. Coleridge, La pioggia purificatrice, La ballata del vecchio marinaio W2 G. Byron, Don Giovanni medita nei boschi, Don Giovanni CAPITOLO 5 IL ROMANTICISMO IN ITALIA 1. La ricezione del dibattito romantico in Italia 481 Madame de Staël Tı Esortazioni e attacchi agli intellettuali italiani, Sulla maniera e sulla utilità delle traduzioni 481 G. Berchet T2 Un nuovo soggetto: il popolo, Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo Il ruolo delle riviste 488 P. Borsieri T3 Scrivere per l utilità di tutti, Programma de «Il Conciliatore» 490 PAROLE CHIAVE Popolo / popolare La letteratura romantico-risorgimentale 493 G. Mameli T4 I Fratelli d Italia, Canto nazionale 495 C. Cattaneo T5 L utopia della federazione universale, Considerazioni sulle cose d Italia nel Tra lingua italiana e linguistica europea 499 UNO SGUARDO D INSIEME Il Romanticismo in Italia 500 CAPITOLO 6 UNA VISIONE DIALETTALE DEL MONDO 1. Carlo Porta 501 C. Porta Tı Il monologo di Ninetta, La Ninetta del Verzee Giuseppe Gioachino Belli 507 PAROLE CHIAVE Ironia 510 APPROFONDIMENTO La Roma di Leopardi e di Belli 511 G. G. Belli T2 Er giorno der giudizzio, Sonetti 512 T3 La vita dell omo, Sonetti 513 UNO SGUARDO D INSIEME Poesia dialettale italiana 515 IN SINTESI 516 FONTI BIBLIOGRAFICHE 518 DAI TESTI ALLE IMMAGINI 4. Il dialogo tra antico e moderno L uomo e la natura Sentimenti, emozioni, amore, passioni nel Romanticismo 530 SEZIONE 5 FOSCOLO: MITO, PASSIONE, EROISMO CAPITOLO 1 LA VITA E L OPERA 1. La vita Il pensiero e la poetica 542 APPROFONDIMENTO L indicibilità del bello: poesia e danza come arti del movimento 544 UNO SGUARDO D INSIEME Il pensiero e la poetica 548 APPROFONDIMENTO Foscolo-Didimo: traduttore e critico di respiro europeo 549 CAPITOLO 2 L ORTIS E LE POESIE 1. Le Ultime lettere di Jacopo Ortis 550 UNO SGUARDO D INSIEME Le Ultime lettere di Jacopo Ortis 555 STORIA E TRADIZIONE Il Parini di Foscolo 556 Tı L esordio, Ultime lettere di Jacopo Ortis, parte prima 557 T2 La «divina fanciulla», Ultime lettere di Jacopo Ortis, parte prima 559 INDICE 11

13 T3 L addio alla vita e a Teresa, Ultime lettere di Jacopo Ortis, parte seconda I Sonetti 564 UNO SGUARDO D INSIEME I Sonetti 565 T4 Alla sera, Poesie, I 566 T5 Autoritratto, Poesie, VII 568 T6 A Zacinto, Poesie, IX 570 PAROLE CHIAVE Mito Le Odi 574 T7 All amica risanata, Poesie 575 PAROLE CHIAVE Bellezza 581 Wı L incontro con Parini, Ultime lettere di Jacopo Ortis W2 In morte del fratello Giovanni, Poesie, X TESTI DA ASCOLTARE T4 Alla sera, Poesie, I T6 A Zacinto, Poesie, IX CAPITOLO 3 IL CARME DEI SEPOLCRI E LE GRAZIE 1. Dei Sepolcri 583 UNO SGUARDO D INSIEME Dei Sepolcri 586 Tı Dei Sepolcri 587 PAROLE CHIAVE Illusione Le Grazie 608 APPROFONDIMENTO L opera senza fine 609 UNO SGUARDO D INSIEME Le Grazie 610 T2 Il velo delle Grazie, Le Grazie, III inno, vv VERSO L ESAME 614 T Lettera da Ventimiglia, Ultime lettere di Jacopo Ortis 614 IN SINTESI 617 FONTI BIBLIOGRAFICHE 619 TESTI DA ASCOLTARE Tı Dei Sepolcri SEZIONE 6 MANZONI E IL FILO DELLA STORIA CAPITOLO 1 L AUTORE 1. La vita e l opera 622 APPROFONDIMENTO Il giansenismo e Manzoni Il pensiero e la poetica 627 UNO SGUARDO D INSIEME Il pensiero e la poetica 634 CAPITOLO 2 LA PRODUZIONE POETICA E INTELLETTUALE 1. Inni sacri e Odi civili 635 Tı La Pentecoste, Inni sacri 636 T2 Il cinque maggio, Odi civili Le tragedie 649 PAROLE CHIAVE Provvidenza 649 T3 S ode a destra uno squillo di tromba, Conte di Carmagnola, II, STORIA E TRADIZIONE Il coro nella tragedia antica e moderna 656 T4 Dagli atrii muscosi, dai fori cadenti, Adelchi, coro dell'atto III 657 T5 La morte di Adelchi, Adelchi, V, viii, vv PAROLE CHIAVE Storia Scritti di teoria letteraria 663 T6 Storia, poesia e romanzesco, Lettera a M. Chauvet 664 T7 Lettera sul Romanticismo, Lettera del 22 settembre 1823 a Cesare d Azeglio INDICE

14 PAROLE CHIAVE Romanzo 667 UNO SGUARDO D INSIEME La produzione poetica e intellettuale 668 VERSO L ESAME 735 IN SINTESI 739 FONTI BIBLIOGRAFICHE 742 Wı Marzo 1821 W2 Sparsa le trecce morbide, Adelchi, coro dell atto IV W3 Il rifiuto delle unità aristoteliche, Conte di Carmagnola, Prefazione CAPITOLO 3 I PROMESSI SPOSI 1. Genesi e stesura del romanzo 669 STORIA E TRADIZIONE Medioevo moderno Le tre forme del romanzo 671 LETTURA CRITICA Alle radici del romanzo (N. SAPEGNO) Le caratteristiche del romanzo 675 PAROLE CHIAVE Giustizia/Ingiustizia 678 APPROFONDIMENTO Il «filo della storia» 680 STORIA E TRADIZIONE I Promessi Sposi dal fumetto al cinema 681 UNO SGUARDO D INSIEME I Promessi Sposi 682 Tı Quel ramo del lago di Como, I Promessi Sposi, i 683 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Pirandello legge Manzoni: L ombra di don Abbondio (L. PIRANDELLO) 688 T2 Come Ludovico divenne fra Cristoforo, I Promessi Sposi, iv 690 APPROFONDIMENTO Ludovico-Chisciotte 695 T3 Cristoforo contro Rodrigo, I Promessi Sposi, v-vi 696 T4 La notte delle grandi manovre, I Promessi Sposi, viii 703 APPROFONDIMENTO Luminismi caravaggeschi 708 T5 La monaca di Monza, I Promessi Sposi, ix-x 710 T6 Il ritratto di Geltrude, Fermo e Lucia 716 T7 «Cammina cammina»: Renzo in fuga, I Promessi Sposi, xvi-xvii 718 T8 Nel castello dell innominato, I Promessi Sposi, xx-xxi 722 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Geometrie manzoniane (I. Calvino) 728 T9 La fine e il sugo della storia, I Promessi Sposi, xxxviii 730 LETTURA CRITICA Il sugo della storia (E. RAIMONDI) 733 APPROFONDIMENTO La Storia della colonna infame 734 CINEMA E LETTERATURA I Promessi Sposi (M. Camerini) Wı Renzo e Lucia, I Promessi Sposi, ii W2 L addio al Resegone, I Promessi Sposi, viii W3 Il ritratto del conte Egidio, Fermo e Lucia W4 L assalto al forno delle grucce, I Promessi Sposi, xii W5 Nel lazzaretto: i monatti e il perdono a don Rodrigo, I Promessi Sposi, xxxiv TESTI DA ASCOLTARE Tı Quel ramo del lago di Como, I Promessi Sposi, i APPROFONDIMENTI E LETTURE CRITICHE Aı Apologia manzoniana e caravaggesca (C. E. Gadda) A2 Sciascia legge la Colonna infame Lı Fisiognomica dei Promessi Sposi (F. de Cristofaro) CAPITOLO 4 IL ROMANZO STORICO, NIEVO E TOMMASEO 1. La fortuna del romanzo storico dopo Manzoni Ippolito Nievo: dalla storia al romanzo 745 I. Nievo Tı L incipit del romanzo, Le confessioni d un italiano, i 746 T2 La Pisana, Le confessioni d un italiano, i La crisi del romanzo storico: Tommaseo e Rovani 752 STORIA E TRADIZIONE La crisi della storia e del romanzo storico 752 UNO SGUARDO D INSIEME Il romanzo storico, Nievo e Tommaseo 753 IN SINTESI 754 FONTI BIBLIOGRAFICHE 754 INDICE 13

15 SEZIONE 7 LEOPARDI E LA POETICA DELLA LONTANANZA CAPITOLO 1 L AUTORE E LA SUA OPERA 1. La vita e l opera 758 APPROFONDIMENTO La biblioteca Leopardi 760 APPROFONDIMENTO Le città di Leopardi Il pensiero e la poetica 765 SCRITTORI LETTI DA SCRITTORI Sulla modernità di Leopardi (M. LUZI) 766 LETTURA CRITICA Leopardi tra pessimismo e impegno (S. TIMPANARO) 771 STORIA E TRADIZIONE L immaginazione e le illusioni 776 UNO SGUARDO D INSIEME Giacomo Leopardi 778 Wı Realtà e immaginazione, Discorso sopra lo stato presente dei costumi degli italiani CAPITOLO 2 I CANTI 1. Genesi, titolo e struttura Le partizioni interne 780 STORIA E TRADIZIONE L idillio La lingua dei Canti 787 UNO SGUARDO D INSIEME I Canti 788 Tı Ultimo canto di Saffo, Canti, IX 789 APPROFONDIMENTO Leopardi e il suicidio 794 T2 Il passero solitario, Canti, XI 795 T3 L infinito, Canti, XII 799 T4 La sera del dì di festa, Canti, XIII 803 APPROFONDIMENTO Il canto e la poetica del vago 807 T5 A Silvia, Canti, XXI 808 LETTURA CRITICA La natura astrale di Silvia (C. COLAIACOMO) 813 T6 Le ricordanze, Canti, XXII 814 STORIA E TRADIZIONE Vaghe stelle dell Orsa 821 PAROLE CHIAVE Rimembranza / Ricordanza 822 T7 Canto notturno di un pastore errante dell Asia, Canti, XXIII 823 STORIA E TRADIZIONE Lune leopardiane 830 T8 La quiete dopo la tempesta, Canti, XXIV 831 T9 Il sabato del villaggio, Canti, XXV 835 Tı0 A se stesso, Canti, XXVIII 839 STORIA E TRADIZIONE Dall Infinito ad A se stesso: per una storia del cuore Tıı La ginestra o il fiore del deserto, 841 Canti, XXXIV PAROLE CHIAVE Felicità / Infelicità Wı Alla luna, Canti, XIV W2 Il pensiero dominante, Canti, XXVI W3 Il tramonto della luna, Canti, XXXIII TESTI DA ASCOLTARE T3 L infinito, Canti, XII T5 A Silvia, Canti, XXI T7 Canto notturno di un pastore errante dell Asia, Canti, XXIII Tı0 A se stesso, Canti, XXVIII CAPITOLO 3 LA PRODUZIONE IN PROSA 1. Le Operette morali 858 STORIA E TRADIZIONE Leopardi e la filosofia 863 Tı Dialogo della Moda e della Morte, Operette morali, III 864 T2 Dialogo della Natura e di un Islandese, Operette morali, XII 869 T3 Cantico del Gallo Silvestre, Operette morali, XVIII 876 PAROLE CHIAVE Natura 882 T4 Dialogo di un Venditore d almanacchi e di un Passeggere, Operette morali, XXIII 883 T5 Dialogo di Tristano e di un amico, Operette morali, XXIV 886 STORIA E TRADIZIONE Tristano senza Isotta Lo Zibaldone 893 APPROFONDIMENTO Lo Zibaldone tra diario intimo e diario filosofico 894 T6 Le voci dell illusione, Zibaldone 895 T7 Poesia, filosofia, scienza, Zibaldone 897 T8 Indefinito del materiale, materialità dell infinito, Zibaldone 900 T9 La poetica del vago, dell indefinito, del ricordo, Zibaldone 901 PAROLE CHIAVE Lontananza 903 UNO SGUARDO D INSIEME La produzione in prosa INDICE

16 Wı Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare, Operette morali, XI W2 Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie, Operette morali, XIV W3 Natura e ragione, Zibaldone TESTI DA ASCOLTARE T2 Dialogo della Natura e di un Islandese, Operette morali, XII CAPITOLO 4 LEOPARDI NEL NOVECENTO 1. Un classico per la modernità Eredità poetica e di temi leopardiani negli scrittori del Novecento 908 A. Zanzotto Tı La natura «irata sphynx», Filò 910 U. Saba T2 A una stella, Poesie disperse 914 G. Ungaretti T3 Di persona morta divenutami cara sentendone parlare, La Terra Promessa Leopardi: un pensiero disincantato e frammentario 920 P. Volponi T4 Dialogo della luna e di un calcolatore. Le mosche del capitale 922 VERSO L ESAME 925 T Odi, Melisso, Canti, XXXVII 925 IN SINTESI 930 FONTI BIBLIOGRAFICHE 932 GLOSSARIO 935 INDICE DEI NOMI 951 INDICE 15

17 1SEZIONE L UNIVERSO BAROCCO IL PROFILO CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE CAPITOLO 2 L ADONE DI MARINO, POEMA ELLITTICO CAPITOLO 3 IL GRAN TEATRO DEL MONDO CAPITOLO 4 LA PROSA DEL MONDO E L INTRECCIO DELLE LINGUE Nel plenilunio d inizio estate del 1609, a Roma, il pittore tedesco Adam Elsheimer puntò gli occhi nel terso cielo della città, tornata ormai, dopo la grande stagione dei papi rinascimentali, a rifulgere anche di splendori artistici. Prese una tavoletta di rame, e con il suo stile affinato ai maestri antichi e al naturalismo moderno di Dürer e dei fiamminghi dipinse un bellissimo notturno, La fuga in Egitto. A sinistra da un falò acceso dai pastori le faville sprizzano verso l alto, al di sopra di un bosco scuro, quasi trasformandosi nelle linee luminosissime della Via Lattea che splende nel cielo trapunto di costellazioni. A destra una splendida luna tonda come una frittella si specchia in un corso d acqua, sdoppiandosi e illuminando Maria, Giuseppe e Gesù con l asinello. Un idillio calato in un paesaggio di grande modernità. Ma a guardar bene, quella luna ha qualcosa di straordinario: per la prima volta nella storia è stata raffigurata con assoluta esattezza, con le sue macchie oceaniche, i suoi monti e i suoi laghi, rugosa e bitorzoluta, «ineguale, scabra e con molte cavità e sporgenze, non diversamente dalla faccia della Terra», come pochi giorni più tardi la vede a Padova Galileo Galilei, che così la descriverà, nel marzo 1610, in un libretto intitolato Sidereus Nuncius. In gita a Venezia, nel giugno 1609 Galilei ha comprato uno dei primi cannocchiali costruiti in Olanda e decantati come meraviglie magiche dai mercanti in giro per l Europa; un altro esemplare dev essere finito nelle mani di Elsheimer. E così un artista prima e un genio della scienza e della tecnica poco dopo guardano con occhi nuovi l antichissimo, eterno cielo stellato, scoprendone e rappresentandone in forme impensate la sconfinata dimensione e il complesso movimento planetario. Da pochi anni nelle chiese romane erano sbocciate alcune tele destinate a cambiare il modo di ritrarre la realtà: le aveva dipinte il lombardo Caravaggio, un artista di talento superlativo, il cui pennello trasponeva sulla tela un nuovo modo di guardare le piccole cose di ogni giorno di cui è colmo il mondo e di osservare la vastità imperscrutabile delle tenebre che sembrano corroderle. La visibilità del mondo, dopo di lui, diviene una lotta furiosa fra luce e ombra. Nell ombra notturna gli scienziati si tuffano per indagare l universo con strumenti sempre più sofisticati e precisi, disintegrando le idee e le immagini millenarie della cosmologia tolemaica, chiusa e circolare, e svelando e misurando invece con esattezza crescente un cosmo in espansione ben oltre i confini del sistema solare, un mondo «infinito e uno» come lo aveva descritto il mago e filosofo Giordano Bruno, bruciato per questa e altre eretiche teorie nel cuore di Roma nel febbraio del SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

18 Il secolo barocco si apre con il rogo di Campo de Fiori e con la luna scientifica di Elsheimer e di Galilei, con i corpi di Caravaggio, veri, concreti, impastati di carne e di buio. Il circolo mirabile dell universo che per tutta l antichità e il Medioevo tolemaici aveva fatto coincidere la perfezione di Dio e del suo creato, «l Amor che move il sole e l altre stelle» su cui Dante aveva sigillato la Commedia, si deforma e si tende verso l ellisse, la nuova forma simbolica che domina il pensiero e l arte del Seicento. Galilei, dominato dal paradigma estetico del cerchio, resiste ad accettare i suoi stessi calcoli matematici e astronomici, che gli dimostrano il moto ellittico dei pianeti intorno al Sole. Ma ellittico è il disegno del colonnato di piazza San Pietro, in cui Bernini raffigura l inedito universo galileiano; ed ellittiche sono anche le piante delle chiese e delle cupole di Borromini, spinte da un energia interna che lacera anche le facciate e gli ornamenti, li fa esplodere e li avvita come spirali lanciate a folle velocità nel cielo di Roma. Ellittico, multicentrico, sarà anche il più noto poema dell epoca: l Adone di Giambattista Marino. Nel buio la sacra famiglia riceve luce in parte dalla fiaccola che Giuseppe tiene in una mano e in parte, più potentemente, dalla Luna, che il pittore rappresenta con precisione realistica e scientifica. Le faville del falò, nel risalire verso l alto, sembrano trasformarsi in stelle. Una notte di plenilunio Adam Elsheimer, La fuga in Egitto, 1609, olio su rame (Monaco, Alte Pinakothek). Il pittore tedesco Adam Elsheimer ( ) fu attivo a partire dal 1600 a Roma, dove realizzò preferibilmente quadri di piccolo formato su rame. Notevoli le sue rappresentazioni del paesaggio, che uniscono la sensibilità nordica per le ambientazioni esterne a influenze caravaggesche, soprattutto per i rapporti tra luce e tenebra, e a una spiccata capacità di osservazione, d impronta galileiana. 17 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

19 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE 1 Che cos è il Barocco 2 Gli assetti del mondo tra Cinquecento e Seicento 3 Modelli intellettuali e istituzioni culturali 4 Dal cerchio all ellisse 5 Galileo Galilei 6 La forma fluida e l instabilità del reale 7 La letteratura e le forme: retorica e poetiche barocche 8 La lirica barocca 1 Che cos è il Barocco BAROCCO : UNA DEFINIZIONE COMPLESSA Con il termine Barocco si indica un fenomeno di gusto e di stile che investì le diverse forme del pensiero artistico, letterario e scientifico, in un arco di tempo che coincide all incirca con il XVII secolo, sebbene sintomi di una sensibilità pre-barocca siano già visibili sul finire del Cinquecento come reazione al Manierismo e conseguenza della Controriforma. A caratterizzare il Barocco, da un punto di vista geografico-spaziale, fu la dimensione europea, che ne permise la fioritura nell arte e nella letteratura dell intero continente, con diverse sfumature nei diversi Paesi. Ancora controversa è l etimologia della parola Barocco che certamente, però, insiste sull idea-chiave dell artificio, utilizzata in senso negativo e polemico a partire dal Settecento, epoca in cui il termine fa la sua apparizione. Una certa oscillazione sembra caratte- ARTE E CULTURA Fondazione dell Accademia della Crusca Caravaggio, San Matteo e l Angelo 1603 Fondazione dell Accademia dei Lincei L ETÀ DEL BAROCCO IN EUROPA AUTORI E OPERE 1564 Nascita di Galileo Galilei 1569 Nascita di Giambattista Marino 1584 Bruno, De l infinito, universo e mondi 1589 Esperimenti di Galilei sulla caduta dei gravi 1602 Campanella, La Città del Sole 1600 Giordano Bruno è mandato al rogo come eretico 1604, 1608 e 1614 Marino, Rime EVENTI STORICI 1559 Pace di Cateau-Cambrésis Elisabetta I regina d Inghilterra 1600 e Filippo II re di Spagna Fondazione delle prime Compagnie delle Indie 18 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

20 rizzare ancora le due diverse accezioni con cui la parola è stata usata fino ai giorni nostri: per indicare semplicemente il fenomeno culturale nella sua dimensione storica; per definire una forma dell immaginario caratterizzata dal proliferare di elementi bizzarri e artificiosi e dalla tendenza all eccesso, tipica del Seicento ma presente anche in altre epoche, sempre in contrapposizione all equilibrio e all armonia del classicismo [ Lettura critica «Sull idea di Barocco», p. 20]. IL SEICENTO EUROPEO Visto con il nostro sguardo di moderni il Seicento italiano è legato principalmente agli straordinari esiti artistici raggiunti con Caravaggio, Bernini, Borromini, e allo splendore del nuovo pensiero scientifico incarnato nel genio di Galileo Galilei. I contemporanei, però, riconobbero una dimensione europea anche all opera del poeta Giambattista Marino, molto apprezzato soprattutto alla corte di Francia. In altri Paesi il Seicento fu il secolo di una fioritura letteraria di livello altissimo. La Spagna visse il siglo de oro della sua letteratura, che fruttò capolavori nel teatro, con le opere di Lope de Vega e di Calderón de la Barca, nella lirica, con Góngora, e nella prosa, con il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes, primo romanzo moderno. Diverso è il caso della Francia, dove il Seicento è il secolo dei grandi pensatori, da Montaigne a Descartes a Pascal, e del classicismo, che si concretizza nella fissazione di una lingua limpida e rigorosa di cui le opere teatrali di Corneille e Racine sono l esito più brillante. Anche sulla scena inglese, con la figura di William Shakespeare, il teatro occupa un posto preminente. Egli stesso, però, fu contemporaneamente autore di una notevolissima produzione lirica; e proprio nella lirica il Seicento inglese conobbe le sue realizzazioni autenticamente barocche, specie con la poesia etico-religiosa del predicatore John Donne Invenzione del cannocchiale in Olanda 1609 Keplero afferma che le orbite dei pianeti sono ellittiche (Astronomia nova) Borromini, Oratorio dei Filippini Bernini, piazza San Pietro Fondazione dell Accademia del Cimento 1609 Shakespeare, Sonetti 1610 Galilei, Sidereus Nuncius 1623 Galilei, Il Saggiatore Marino, Adone 1632 Galilei, Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo 1642 e 1648 Gracián, Acutezza e arte dell ingegno 1646 e 1662 Pallavicino, Trattato dello stile e del dialogo Prime osservazioni astronomiche di Galilei col cannocchiale 1633 Galilei abiura per evitare la condanna a morte 1639 Peregrini, Delle acutezze e 1670 Daniello Bartoli Tesauro, condanna lo stile Cannocchiale concettoso aristotelico (in Dell uomo di lettere difeso ed emendato) Luigi XIII re di Francia Guerra dei Trent anni 1620 Prima colonia dei Padri Pellegrini in America 1642 Colpo di Stato in Inghilterra guidato da Carlo I Strage degli ugonotti in Francia Esperienza repubblicana in Inghilterra sotto la guida di Cromwell 19 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

21 L immaginario barocco Tradizionalmente connotato per il fasto eccessivo, per la rappresentazione stravagante, per gli orpelli e la decorazione eccentrica, e in generale per una manifestazione tutta esteriore destinata a suscitare la sorpresa e la meraviglia dell osservatore, l immaginario barocco rivela in realtà implicazioni ben più profonde e rivoluzionarie: comporta una diversa percezione dello spazio e del tempo, e quindi del movimento, e una conseguente trasformazione delle immagini della realtà; produce una nuova iconografia dell universo e una inedita concentrazione dello sguardo, rivolto verso quella «piega dell essere» (la definizione è del filosofo francese Gilles Deleuze, ) che è l interiorità, dell uomo e del mondo. LA DEFORMAZIONE DELLO SPAZIO Le grandi scoperte geografiche, nel corso del Cinquecento, avevano allargato i confini del mondo. Nel Seicento, l osservazione del cosmo e le scoperte scientifiche decretano il definitivo e irreversibile declino del disegno tolemaico del cosmo circolare: lo svelamento dell orbita ellittica dei pianeti dilata e deforma la circolarità delle sfere celesti e la dilatazione del cerchio produce un progressivo allontanamento dal centro. La più ardita espressione di questa tensione a travalicare il limite della Sull idea di Barocco Il critico Luciano Anceschi ( ), dopo aver spiegato le diverse supposizioni sull etimologia del termine barocco, ne contestualizza storicamente la nascita. Il dato certo è che quel termine venne coniato, con intento polemico, in un secolo, il XVIII, inconciliabile per sensibilità e visione del mondo con il Seicento. L etimologia della parola barocco Si suol dire che, per avere chiari i dati di un problema culturale, conviene delinearne la storia. E la storia [ ] della nozione e categoria del Barocco, è poi particolarmente indicativa ed utile ad orientare. Che il nome debba la sua origine o ad una estensione ironica al dominio delle arti del sentimento di fastidio suscitato dalla stramba pedanteria del sillogismo (Baroco era una figura del sillogismo), come preferiscono eruditi e filosofi con sussidio di prove Il contesto storicoculturale in cui sorge la riflessione sul Barocco storiche e filologiche¹, o la si debba, invece, come preferiscono uomini di gusto di sottile intuizione, all estensione rivelatrice del nome spagnolo (Berrueca) della perla imperfetta e irregolare², è un fatto [ ] che l uso di tale nozione storica cominciò, con speciale riferimento alle arti figurative, nella seconda metà del xviii secolo, non tanto, ancora, come indicazione di una categoria generale dell arte, quanto come segno del sentimento di reazione di uomini, cui soccorreva una cultura e uno stile di formazione illuministica, che è quanto dire un modo equilibrato di preferenze classiche e razionali, un gusto per cui il modello di prosa più alto e desiderato è quello della scrittura secca, asciutta e rigorosa di Voltaire³; oppure, un poco più tardi, come segno dell irritazione di quegli uomini della fine del xviii secolo, che, rapiti, quasi, in un castissimo amore d ideale bellezza della Bellezza, s intenda, come «bianca» perfezione platonica e inquietati da un sospetto, e anche da uno sdegno morale, per ogni forma di pa- 1. Che il nome filologiche: è questa la prima ipotesi sull etimologia della parola barocco, che discenderebbe da un allusione polemica al sillogismo, bene in sintonia con l antiaristotelismo e con l orientamento antiscolastico del secolo. 2. all estensione irregolare: è la seconda ipotesi, che fa discendere il nome barocco da quello di una perla irregolare, per sottolineare la preziosità e l irregolarità proprie dell arte barocca. 3. Voltaire: filosofo e scrittore francese ( ), è uno degli esponenti di punta dell Illuminismo [ sez. 2, cap. 3, p. 250]. 20 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

22 sfera è espressa dal filosofo Giordano Bruno ( ), che osò formulare una domanda decisiva: «come può l universo essere finito?». Corrisponde a questa nuova visione del cosmo la tendenza alla dilatazione e alla deformazione dello spazio, che informa di sé le realizzazioni estetiche barocche. In qualche misura, questa stessa iconografia dell universo è riprodotta negli spazi concreti e vicini in cui si svolge la vita quotidiana degli uomini: nelle piazze, che si allungano in ellissi (così per il disegno di piazza San Pietro), o nelle piante delle chiese, che tendono esse pure a farsi ellittiche [ Dai testi alle immagini, pp. 194 sgg.]. DINAMISMO DELLE FORME E FUGACITÀ DEL TEMPO Il movimento è un tema costante della percezione del mondo e quindi dell immaginario barocchi. Anche la forma rompe la sua staticità e si fa mutevole, cangiante, in un gioco di variazioni che inganna la vista dello spettatore e ne suscita la meraviglia. Ma questa mutevolezza rivela anche una realtà profonda del mondo naturale, che in ogni sua forma è attraversato da un movimento incessante e continuamente muta, assumendo così aspetti sempre diversi e mai definitivi. A questa viva percezione del movimento e del dinamismo delle forme si accompagna una lancinante consapevolezza della fugacità del tempo: in fondo ogni volta che una LETTURA CRITICA L. Anceschi renthyrsus⁴ nell arte, trovarono nel Winckelmann l espressione conveniente del loro sentire, del loro intellettuale affetto di chiuso calore per un ideale di Ordine geometrico e «regolare». Le ragioni di un giudizio negativo Sorta, dunque, in questi ambienti di cultura, e come da una dialettica illuministica o idealistica, contro un definito periodo delle arti figurative, e specie dell architettura, la prima interpretazione della nozione di barocco portò naturalmente in sé, con altre più accese e violente [ ], l accusa di «cattivo gusto», e quasi di perversione, ma è chiaro che si tratta di inevitabili, anzi necessarie ragioni polemiche [ ]. Il Barocco, con quel suo tornare alla natura e quasi confondere il tempio e la vegetazione⁵, con quel suo «ornato» stravagante e sontuoso che di ogni fontana fa un paesaggio, e con l inquietudine impressa alle masse doveva apparire qualche cosa di mostruoso e pazzesco: come un «delirio» di menti sregolate e innaturali. (L. Anceschi, Del Barocco e altre prove, Firenze, Vallecchi, 1953) 4. parenthyrsus: letteralmente è l entusiasmo vuoto, esagerato, intempestivo. Della parola si serve l archeologo e storico dell arte tedesco Johann Joachim Winckelmann ( ; citato da Anceschi poco più avanti) in un suo lavoro intitolato Della pittura e scultura dei Greci. Winckelmann esalterà il modello della suprema, composta e armonica bellezza dell arte greca. 5. confondere vegetazione: Anceschi si riferisce a uno dei tratti caratteristici dell arte barocca, che tende a rompere il confine tra struttura architettonica e natura esterna. Emblematici sono i grandi soffitti affrescati con cieli ed elementi vegetali, che sembrano proiettare lo spettatore fuori della stanza. Comprensione guidata 1 Quali sono le due ipotesi sull etimologia della parola barocco esposte dal critico Luciano Anceschi? 2 In che epoca iniziò la circolazione del termine barocco? 3 Il critico formula due ipotesi sul contesto culturale in cui può essere nato il termine barocco, quello dell Illuminismo e quello del Neoclassicismo. Per quali ragioni ognuna di queste due epoche appare inconciliabile con la visione barocca del mondo? 4 Che cosa del Barocco, in particolare, doveva «apparire mostruoso e pazzesco» agli uomini del XVIII secolo? 21 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

23 forma muta diventando altra, la forma originaria muore. L uomo barocco ha chiarissimo il sentimento di questa fugacità dell essere, fragile e instabile come una bolla di sapone, e lo rappresenta attraverso gli oggetti: le nature morte, i teschi, gli orologi e soprattutto le rovine, relitti di un tempo ormai trascorso e consumato. LA FALSIFICAZIONE DELLA REALTÀ I grandi architetti del Seicento punteranno a trasmettere il dinamismo delle forme persino alle facciate dei palazzi e delle chiese, rompendo la rigidità della materia con i giochi di luci e ombre, o servendosi della linea curva in un succedersi di porzioni concave e convesse. Naturalmente immobile, la pietra simula il movimento, crea un illusione ottica che inganna lo spettatore, fingendo, di fronte ai suoi occhi, una realtà che non esiste. Di inganni ottici abbonda anche tanta poesia barocca, che attraverso una rete di immagini ingegnose, di finzioni, di riflessi costruisce un gioco di specchi che sfuma i confini del reale e dell apparente. E questo dell immagine riflessa nello specchio non è che uno degli infiniti spettacoli inscenati per ingannare i sensi. L ETÀ DELLA RAPPRESENTAZIONE Il valore dell apparenza e la falsificazione della realtà sono due aspetti della facciata, dell esteriorità esibita. Si assiste, nel corso del Seicento, a una grande fioritura del teatro, in tutti i Paesi dell occidente europeo e in una moltitudine straordinaria di varianti; ma lo spazio della rappresentazione non si limita al palcoscenico Meraviglia Etimologia L italiano meraviglia, derivato dal latino mirabilia, propriamente cose meravigliose, neutro plurale dell aggettivo mirabilis, indica il sentimento di stupore, di sorpresa, di ammirazione, di fronte a qualcosa di inatteso e nuovo. PAROLE CHIAVE Nel Seicento Nell adesione a una «poetica della novità e della meraviglia» (G. Getto) si individua generalmente il tratto caratteristico della cultura barocca, grazie anche all aperta e inequivocabile dichiarazione di poetica depositata dal maggiore rappresentante del barocco letterario italiano, Giambattista Marino, nella sua Murtoleide: «È del poeta il fin la meraviglia... chi non sa far stupir vada a la striglia» (XXXIII). Per essere correttamente inteso, però, questo aspetto indiscutibilmente centrale nella letteratura e nell arte barocca non deve essere visto esclusivamente nella sua forma esteriore pur presente e fondamentale di ricerca e ostentazione del meraviglioso e del sorprendente. Questi sono certamente elementi decisivi, funzionali a suscitare lo stupore e l attenzione dello spettatore, tanto importanti in una società in cui il successo pubblico diventava per l artista e per il letterato un esigenza primaria; ma si tratta, appunto, solo della superficie, poiché la ricerca del meraviglioso e dell inusuale determina necessariamente uno sguardo nuovo e diverso sulla realtà. Il «poeta barocco, mosso dal solito proposito di novità e di sorpresa, [ ] estende il proprio sguardo sui più diversi e coloriti aspetti del mondo. Per effetto del programma poetico della meraviglia, lo scrittore barocco fruga la realtà, dilata il suo campo visivo, e accoglie nel suo universo poetico motivi e figure, forme e sostanze, prima rimasti ignorati ed estranei all esperienza lirica» (G. Getto). Da questo interesse a indagare gli aspetti diversi del mondo scaturisce un nesso immediato e profondo tra meraviglia e conoscenza: la meraviglia non è solo un effetto, ma costituisce una spinta all osservazione del reale. Quando si rileva la frequenza e la rilevanza del termine meraviglia in uno scienziato come Galilei nel Saggiatore [ T5, p. 51] o nel Dialogo sopra i due massimi sistemi [ T6, p. 55], si capisce che la meraviglia è tutt altro che un elemento esteriore: essa assume un rilievo che si può dire scientifico, costituisce una spinta decisiva (anche per il piacere che suscita) all «inchiesta empirica» [ Lettura critica «Espe- rienza e meraviglia», p. 54] e quindi conoscitiva. Lat.: mirabilia cose meravigliose la meraviglia è componente essenziale della poetica barocca mezzo per suscitare lo stupore e l attenzione del pubblico sguardo nuovo e diverso sulla realtà tra meraviglia e conoscenza nesso 22 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

24 teatrale, perché la scena si estende e si dilata fino a comprendere l intera realtà, come spiega bene la fortunata metafora del teatro del mondo. In una società che impone regole e codici di comportamento rigidi e raffinati, l individuo stesso è chiamato a indossare una maschera e a interpretare il proprio ruolo, prendendo parte alla rappresentazione. Secondo le acute considerazioni del grande filosofo francese Michel Foucault ( ), autore di uno dei libri decisivi del Novecento, Le parole e le cose (1966), il linguaggio stesso, per quest epoca, non «sarà altro che un caso particolare della rappresentazione», una delle tante maschere con cui l uomo si illude di arrivare alla verità. La perdita di certezze e quella sensazione di vertiginoso smarrimento che caratterizza l uomo barocco finiscono per mettere in crisi dunque anche il rapporto tra mondo e linguaggio, ovvero quel solido legame che consente all uno di essere lo specchio dell altro. INTERIORITÀ ED ESTERIORITÀ Sotto il velo dell esibizione e della rappresentazione esteriore la cultura secentesca nasconde la tendenza opposta, verso un profondo misticismo e un ripiegamento negli spazi dell interiorità. Nella poesia, il filone brillante della lirica dell ostentazione convive con versi ricchi di introspezione. Il dato nuovo, però, risiede nell inedita scissione tra i due piani, esterno e interno. Emblematico è il modo in cui, nello spazio chiuso delle chiese barocche, si mira a includere, rappresentandolo, il mondo esterno: la natura, il cielo, l universo. Domina un principio di inclusione in virtù del quale «tutto ciò che è dato vedere si trova al di dentro: cellula, sacrestia, cripta, chiesa, teatro, studio di lettura o di stampa» ( G. Deleuze). 2 Gli assetti del mondo fra Cinquecento e Seicento LA NASCITA DEGLI STATI NAZIONALI Il xvi secolo, attraversato dal conflitto per il trono imperiale tra Francia e Spagna e dalle destabilizzazioni seguite alla Riforma protestante, si avvia a conclusione con la Controriforma, i cui esiti saranno per molti versi decisivi nell orientare la storia del secolo successivo. I conflitti di religione, tra Stato e Stato e all interno dei singoli Stati, e il consolidamento degli Stati nazionali sono i fenomeni che caratterizzano i cento anni che vanno, all incirca, dalla metà del Cinquecento alla metà del Seicento. Le figure di Filippo II ( ), re di Spagna, campione politico della Controriforma e modello di sovrano assoluto, e di Elisabetta I ( ), propiziatrice dello straordinario sviluppo economico e coloniale dell Inghilterra, danno l impronta alla storia europea del secondo Cinquecento. Poi, la sparizione nel giro di pochi anni di queste due grandi figure accompagna simbolicamente il passaggio da un secolo all altro e la fine di un epoca di espansione. Esaurita questa spinta propulsiva, il Seicento conosce una crisi che investe in modo più significativo il sud del continente, specie l Italia e la Spagna, che vivono un generale processo di rifeudalizzazione; mentre il nord, l Olanda e l Inghilterra soprattutto, si avvia verso il moderno capitalismo. ASCESA DELLA FRANCIA E MONARCHIA ASSOLUTA Negli ultimi decenni del Cinquecento le lacerazioni interne, alimentate soprattutto dal conflitto religioso, e l instabilità della monarchia, avevano relegato la Francia in una posizione relativamente marginale nel panorama europeo. L ascesa al trono di Luigi XIII, nel 1617, affiancato dal 23 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

25 suo potentissimo primo ministro, il cardinale di Richelieu, impose però la Francia, all inizio del xvii secolo, quale modello dello Stato nazionale moderno. Esso, per un lunga fase, almeno nell Europa continentale, coinciderà con la monarchia assoluta, fondata sull accentramento nelle mani del sovrano di un potere politico incontrastato e privo di contrappesi. Un caso a parte, e peculiare, è rappresentato invece dalle Province Unite (i Paesi Bassi), modello di tolleranza religiosa e di libertà di pensiero, ormai avviate a divenire, nel primo Seicento, la maggiore potenza commerciale del continente, proiettata verso i confini del Nuovo Mondo: verso l America e verso l India. LA GUERRA DEI TRENT ANNI Del tutto particolare è la situazione della Germania, frammentata sul piano territoriale e religioso dopo che, nel 1555, la pace di Costanza aveva riconosciuto ai principi tedeschi, cattolici o protestanti, il diritto di seguire la propria confessione. Così sopito, il conflitto religioso si riaccese quando il nuovo sovrano di Boemia, Ferdinando II di Stiria ( ), tentò di ripristinare il cattolicesimo in tutta la regione, suscitando l opposizione della nobiltà boema, in prevalenza calvinista, che reagì dichiarando decaduto Ferdinando (intanto diventato imperatore) e sostituendolo con Federico V. Le ostilità, destinate a durare un trentennio, dal 1618 al 1648, si estesero rapidamente su scala europea. Una prima fase si chiuse con la pace di Lubecca (1629), che sancì la vittoria di Ferdinando e della Spagna, che lo aveva appoggiato. Proprio le ambizioni egemoniche mostrate dalla Spagna finirono però per riaccendere il conflitto, questa volta su basi politiche più che religiose, spingendo all intervento anche la Francia, che nella fase precedente era rimasta in una posizione defilata. La pace di Vestfalia, siglata nel 1648, sancì la sconfitta della Spagna, la fine delle guerre di religione e il tramonto definitivo del potere imperiale sulla Germania; mentre si imponeva sul continente l egemonia francese, destinata a durare, tra alterne vicende, fino al LA RIVOLUZIONE INGLESE Un modello di Stato del tutto opposto a quello francese prese forma intorno alla metà del secolo in Inghilterra, dove ogni tentativo di rafforzare il potere assoluto della corona era fallito. Nel 1649 il re Carlo I ( ) venne imprigionato e condannato a morte, mentre veniva proclamato il Commonwealth (la Repubblica inglese), sotto la guida del puritano Oliver Cromwell ( ). Il suo governo, però, assunse rapidamente i connotati di una dittatura militare e alla sua morte il Parlamento favorì il ritorno della monarchia. Al tempo stesso, la via dell assolutismo si dimostrava ormai definitivamente impercorribile e la centralità del Parlamento non poté più essere messa in discussione. L eredità ideologica della rivoluzione inglese, inoltre, avrebbe presto rivelato tutta la sua importanza, trasmettendosi alle grandi rivoluzioni settecentesche: quella americana e quella francese. La decadenza dell Italia NUOVI EQUILIBRI E DOMINIO SPAGNOLO Il riassetto degli equilibri internazionali, determinato dalle mutate condizioni economiche, sociali e politiche, relegò definitivamente l Italia in una posizione periferica e subalterna. Un generale fenomeno di rifeudalizzazione, quindi di concentrazione di terre e ricchezze nelle mani di pochi, e lo spostamento delle rotte commerciali verso gli Oceani, che collocava l Italia in una posizione geograficamente periferica, decretarono il fortissimo indebolimento di quella borghesia mercantile che aveva assicurato a lungo la vitalità della Penisola. Fin dalla metà del Cinquecento, inoltre, la pace di Cateau-Cambrésis (1559) aveva definitivamente sancito l influenza spagnola, quasi egemone, sull Italia. Nel corso del 24 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

26 Seicento, gli Stati italiani che erano sotto il controllo diretto della Spagna, rimasti ai margini della guerra dei Trent anni, furono sfruttati soprattutto come fonte di entrate fiscali. In questo quadro, un lampo di vitalità fu la ribellione di Napoli nel 1647, capeggiata dal giovane pescivendolo Masaniello; ma nel 1648 la Repubblica di Napoli, male organizzata, venne sbaragliata e il controllo spagnolo ristabilito. Letture critiche Roma 1630 (Y. Bonnefoy) CULTURA E SOCIETÀ NELL ITALIA DEL SEICENTO Per l ultima volta, nel corso del Seicento, pur indebolita sul piano economico e limitata nell autonomia politica, l Italia conserva la sua centralità culturale. Roma, sede della Chiesa controriformata, è ancora un polo di attrazione su scala europea; un intellettuale come Giambattista Marino coltiva rapporti strettissimi con la corte di Francia ed è imitato in tutta Europa; Galilei apre la via della scienza moderna; la pittura del maledetto Caravaggio imprime un segno indelebile sull arte europea [ Approfondimento «Caravaggio e il caravaggismo», p. 69]. Sullo sfondo, però, si assiste al declino di quel sistema delle corti che aveva alimentato e sostenuto la fioritura rinascimentale, mentre le dinamiche stesse della vita di corte si fanno ormai artificiose ed esteriori. I nuovi feudatari, amministratori del potere straniero, in un sistema in cui il potere corrisponde al privilegio e si accentra in poche mani, si comportano sempre più come signori locali, prepotenti e corrotti. È la realtà che Alessandro Manzoni rappresenterà magistralmente ambientando nel Seicento i Promessi Sposi e restituendo nel suo don Rodrigo la figura perfetta del signorotto prevaricatore. Lo specchio è oggetto ricorrente della pittura e della letteratura barocca. Il mondo globalizzato LA CONQUISTA DEGLI OCEANI Il Cinquecento era stato il secolo delle esplorazioni, degli interessi per le terre lontane ed esotiche; il Seicento è il secolo dell espansione reale dell Occidente europeo verso quelle terre, sul piano commerciale, politico e culturale. Fin dall inizio del secolo nuovi protagonisti, l Inghilterra e le Province Unite, si affacciano sulle rotte commerciali d Oriente con la nascita delle prime Compagnie delle I simboli della scienza (in questo caso l astronomia) e delle tecniche nel quadro sono accolti nel gioco pieno di stupore dei tre putti. Il Barocco e la meraviglia Domenico Zampieri, detto il Domenichino, Allegoria dell Architettura, dell Astronomia e dell Agricoltura, 1625 (Torino, Galleria Sabauda). 25 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

27 Indie (1600 e 1602). In particolare, il fiorire della potenza commerciale olandese sortisce anche l effetto di alimentare un ricco mecenatismo mercantile i cui frutti sono visibili nella grande pittura del Seicento, da Rembrandt a Vermeer. Proiettate verso gli stessi orizzonti, però, Inghilterra e Province Unite finiscono inevitabilmente per impegnarsi in uno scontro che porta alla sconfitta e al ridimensionamento dell egemonia commerciale olandese. Emerge intanto la nuova forza della Francia di Luigi XIV, la cui politica di espansione risponde a esigenze di prestigio, più che commerciali. DALLE ESPLORAZIONI AL COLONIALISMO Nel Seicento la spinta europea verso l esterno si caratterizza per il nuovo spirito coloniale. La fase delle esplorazioni comincia a lasciare il posto alla creazione di nuovi insediamenti, che spesso accolgono una popolazione desiderosa di allontanarsi dalla terra di origine. Emblematica, in questo senso, è l avventura dei Padri Pellegrini, puritani fuggiti dall Inghilterra nel 1620 per sottrarsi alle persecuzioni religiose e giunti in America, dove fondano la prima colonia ufficiale. Nel Sud e nel Centro America, allo stesso tempo, si consolida il colonialismo portoghese e spagnolo, avviato fin dal secolo precedente. I GESUITI IN AMERICA E IN ASIA L espansione extraeuropea di Spagna e Portogallo può contare in modo significativo anche sull appoggio della Chiesa di Roma, contraccambiata con il sostegno economico, politico e militare offerto all opera dei missionari, prevalentemente gesuiti. In Sud America, nella zona compresa tra Argentina, Cile, Uruguay e Paraguay, vengono fondati veri e propri Stati missionari, che mirano alla salvaguardia delle popolazioni locali contro gli eccidi dei colonizzatori. Più complessa si rivela l impresa missionaria dei gesuiti in Asia, dove lo scontro avviene con culture più radicate e forti, e il proselitismo ottiene risultati limitati. Esemplare è il caso dell India, dove la diversità di costumi rappresentò un ostacolo alla comunicazione della Parola evangelica. Poco fortunate furono anche le prime missioni in Cina, condotte dal gesuita Matteo Ricci ( ), che tentò di entrare in contatto con le popolazioni locali trovando un punto di dialogo con il Confucianesimo. Ma il dato più rilevante consiste, generalmente, nello scambio culturale che le missioni avviano, cosicché l opera di diffusione del Cristianesimo procede parallelamente all intermediazione del sapere scientifico e tecnico dell Europa. 3 Approfondimenti La musica barocca Modelli intellettuali e istituzioni culturali INTELLETTUALI E POTERE Nel corso del Seicento cambiano in modo rilevante modalità e luoghi dell attività culturale e contestualmente si modifica il rapporto tra l intellettuale e il potere. La crisi del sistema delle corti, e del mecenatismo ad esse legato, comporta una significativa riduzione dei margini di autonomia riservati all attività culturale: diminuiscono i committenti e vengono privilegiate quelle forme dell arte architettura, scultura, pittura e musica che possono rispondere in modo più immediato a esigenze propagandistiche. Al tempo stesso, il clima imposto dalla Controriforma e il modello politico dell assolutismo limitano gli spazi di libertà, inducendo negli intellettuali reazioni contrastanti, di opposizione o di adeguamento. Gli scrittori più legati al potere tendono a specializzarsi in ruoli e mansioni di più netta subordinazione: il cortigiano del principe si trasforma in segretario, depositario di un sapere professionalizzato che gli consente di spostarsi di corte in corte mettendo al servizio dei signori di turno le proprie competenze. Se nel rapporto con il principe questa nuova figura di intellettuale deve ricorrere a pratiche di dissimulazione (il comporta- 26 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

28 mento di chi maschera opinioni e idee) o di trasformismo (il comportamento di chi modifica opportunisticamente le proprie idee per mantenere una condizione di potere o, nel caso degli intellettuali, di privilegio), la sua specializzazione costituisce al tempo stesso una prerogativa ch egli può spendere a suo vantaggio, per rivendicare, in prospettiva, un proprio ruolo di fronte al pubblico. Uno scrittore come Giambattista Marino, ad esempio, saprà abilmente sfruttare la sua fama operando con successo nelle varie corti europee. PROFILI DI IRREGOLARI, AVVENTURIERI E LIBERTINI Accanto al modello più conformistico e vicino al potere, non mancano gli intellettuali che incarnano un profilo irregolare e divergente rispetto alla cultura ufficiale. In alcuni casi ciò si traduce in un pensiero autonomo destinato a scontrarsi con le autorità laiche e religiose con esiti drammatici, come avviene per Giordano Bruno, per Tommaso Campanella, per Galilei. Nel corso del secolo, poi, si affermano personalità come quella del pittore Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, che fa dell autonomia e dell irregolarità uno dei tratti distintivi della sua personalità artistica; o figure come quella dell avventuriero, che insegue il successo cavalcando le mode, e infine (soprattutto in area francese) quella del libertino, che persegue un etica improntata al relativismo e allo scetticismo, apertamente critica verso la morale dominante. INTELLETTUALI, SUCCESSO E PUBBLICO Il superamento del mecenatismo rinascimentale crea le premesse per un rapporto nuovo tra il letterato e il pubblico: la diminuzione del numero dei grandi mecenati disposti a investire risorse ed energie in favore dell arte, rende infatti prioritaria, per l artista, e soprattutto per lo scrittore, la ricerca del successo. Così, mentre guadagna spazi d indipendenza rispetto al potere politico, lo scrittore finisce però per essere dipendente dal gusto e dalle mode. Alcuni dei tratti distintivi generalmente riconosciuti all arte barocca, dalla ricerca del meraviglioso al gusto per il bizzarro, testimoniano una nuova necessità primaria: dilettare il pubblico, in vista di un successo anche commerciale. CHIESA, POLITICA E ARTE A fronte della crisi del mecenatismo cortese l unico committente tradizionale che mantiene una sua specifica funzione è la Chiesa: non solo il papa, ma anche i più importanti ordini religiosi, primo fra tutti quello dei gesuiti. Roma continua così a essere un polo di attrazione assai forte, verso il quale ancora convergono artisti provenienti da tutta Italia e da tutta Europa. Per la Chiesa postridentina l arte ha assunto una precisa funzione propagandistica e dottrinaria, anche per effetto del nuovo statuto attribuito dalla Controriforma alle immagini, esaltate nella loro funzione edificante ed educativa. Al valore attribuito nell arte rinascimentale alla rappresentazione del vero si sostituisce quello della rappresentazione utile. IL COLLEGIO, L ACCADEMIA, LA BIBLIOTECA Nuove istituzioni di promozione del sapere guadagnano la ribalta. I collegi, sorti già nel Cinquecento, principalmente su iniziativa dei gesuiti, raggiungono nel corso del xvii secolo una diffusione europea e un ruolo determinante nella formazione delle classi dirigenti, entrando in competizione, spesso vincente, con le istituzioni universitarie, fino ad assorbirle del tutto. Le accademie, eredi di quelle nate in epoca umanistico-rinascimentale, diventano il luogo privilegiato di un sapere laico e osteggiato dalla Chiesa, aprendosi a una cultura non più esclusivamente letteraria e artistica, ma anche scientifica. Accanto all Accademia della Crusca (fondata nel 1582), frutto esemplare della cultura cinquecentesca, si affermano così due istituzioni come l Accademia dei Lincei (1603) e l Accademia del Cimento (1657), che sono un brillante esempio della nuova apertura alle scienze. Nascono, nel Seicento, anche le prime biblioteche pubbliche, che garantiscono il libero accesso al patrimonio librario: del 1602 è la fondazione della Bodleian Library dell Università di Oxford, mentre nel 1609 viene istituita la Biblioteca Ambrosiana a Milano. 27 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

29 Approfondimenti Collezionismo e camere delle meraviglie : la nascita del museo moderno UN CATALOGO DEL MONDO: IL COLLEZIONISMO Solo nel Settecento sorgeranno i primi grandi musei, ma la loro fondazione è il risultato della straordinaria diffusione secentesca del collezionismo privato. Già il Rinascimento aveva inaugurato l interesse per la collezione di resti e reperti dell antichità; nel xvii secolo, poi, l allargamento dei confini geografici del mondo propizia la collezione dell esotico, che si colloca a metà strada tra la curiosità e l interesse scientifico. Queste collezioni di oggetti, di reperti bizzarri e singolari, assolvono una funzione che va oltre la semplice curiosità: esse costituiscono una sorta di concreto tentativo di contenere e catalogare il mondo, di ricreare un mondo in scala minore. Non a caso le tassonomie, che mettono ordine nell universo delle cose conosciute, si diffondono come genere nel corso del Seicento. Particolare interesse riveste poi il fenomeno delle cosiddette camere delle meraviglie, collezioni naturalistiche che riunivano esemplari meravigliosi, mostruosi, tratti dal mondo naturale (animale, vegetale e minerale). Esse sono il riflesso del rinnovato vigore degli studi scientifici e testimoniano al contempo la nuova accezione che il Barocco dà all idea di meraviglioso, a cui concorrono soprattutto bizzarria e deformità volte a suscitare attrazione e a definire un inedita idea di bellezza. IN SINTESI: SOCIETÀ E CULTURA NEL SEICENTO Scenario politico Scenario economico Modelli intellettuali e istituzioni culturali declino dell Impero asburgico consolidamento degli Stati nazionali: Francia, Spagna, Inghilterra fioritura del modello politico, sociale ed economico delle Province Unite marginalità dell Italia, soggetta all egemonia spagnola crisi dell agricoltura (che rimane prioritaria solo per Italia e Spagna) inizi di un economia capitalistica conflitti per l egemonia sui territori d oltremare potenza mercantile di Inghilterra e Province Unite; potenza coloniale di Spagna e Portogallo pubblico ristretto alle classi nobiliari declino del mecenatismo: l artista ora dipende sempre più dal mercato ruolo dei missionari (in particolare i gesuiti) per la diffusione del Cristianesimo declino dell istituzione universitaria e affermazione di collegi e accademie (aperte anche al sapere scientifico) 4 Dal cerchio all ellisse UNA NUOVA VISIONE DEL MONDO Nella visione umanistico-rinascimentale l uomo era collocato al centro di un universo di forma circolare che rispecchiava la perfezione del creato e del Creatore. A partire dal secondo Cinquecento, e irreversibilmente nel corso del Seicento, questa visione dell universo entra in crisi: l osservazione scientifica rivela agli uomini di questo secolo il carattere mutevole dell esistente e del mondo, forzando così l immagine di quel sistema circolare chiuso e perfetto che nuove tensioni deformano in un ellisse. Le implicazioni di questa nuova consapevolezza sono a un tempo scientifiche e antropologiche. L uomo moderno, liberato dallo spazio chiuso dell universo circolare, di cui occupava il centro, conquista ora una libertà vertiginosa e terrorizzante; inserito in uno spazio che si dilata fino a diventare potenzialmente infinito, avverte l inquietante sua solitudine. L immagine dell ellisse, in epoca barocca, domina anche in campo artistico: ellittica è la forma dell opera fondamentale del Barocco letterario italiano, l Adone di Giambattista Marino, ed ellittico è il disegno di Bernini per piazza San Pietro ( ). 28 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO

30 Giordano Bruno: l universo infinito CENNI BIOGRAFICI Giordano Bruno nasce a Nola nel Entrato nell ordine domenicano, ne esce nel 1576, sospettato di eresia. Inizia allora la fase più intensa della vita di Bruno: sono gli anni in cui gira l Europa e dà alle stampe le sue opere, dai testi di mnemotecnica alla commedia Candelaio, fino ai dialoghi scientifici, tra cui De l infinito, universo e mondi (1584). Inseguito dall ostilità suscitata dalle sue audaci teorie, viene arrestato nel 1592 e portato davanti al tribunale dell Inquisizione, che lo condanna come eretico. Nel 1600 è mandato al rogo in Campo de Fiori a Roma. Testi da leggere G. Bruno, Come può l universo essere infinito?, De l infinito, universo e mondi Statua di Giordano Bruno in Campo de Fiori a Roma. GLI INFINITI MONDI La modernità di Giordano Bruno è quasi paradossale: egli dà un impulso fondamentale alla moderna visione del mondo senza essere, in senso proprio, un grande scienziato; trae inoltre la sua modernità da un legame ancora forte con la tradizione neoplatonica ed ermetica. Spingendosi avanti sulla strada indicata da Copernico, Bruno rompe definitivamente i confini del mondo chiuso aristotelico e tolemaico, proponendo il modello di un universo infinito, privo di centro perché senza confini, e per questo dotato di infiniti centri. L universo bruniano ospita quindi infiniti mondi, cui corrispondono illimitate possibilità, e in questa proiezione verso l infinito si rivela dirompente, capace di mettere in crisi visioni consolidate. LA MUTAZIONE UNIVERSALE L universo tratteggiato da Giordano Bruno è composto di energie più che di strutture. Il divenire si sostituisce all essere; la mutazione è la condizione normale dell esistente perché anche le cose infime hanno una loro energia interna che ne anima il movimento. Questa prospettiva fa di Bruno l erede più audace dell animismo rinascimentale, ossia della concezione secondo la quale ogni elemento della natura è animato. L universo contrassegnato dalla trasformazione continua rappresenta il finito che tende all infinito, in cui ogni singola cosa manifesta insoddisfazione per una forma specifica, tendendo sempre a nuove forme. Anche nella maturazione di questa sensibilità metamorfica, ovvero di questa attenzione al continuo mutare dell esistente, Bruno assorbe e rielabora una nozione già presente nella cultura del Rinascimento, che egli rende così disponibile al Barocco nascente. Ma se la metamorfosi continua si tradurrà spesso, nell immaginario barocco, in un senso doloroso della provvisorietà, ad esempio della vita e dell uomo, per Giordano Bruno essa ha invece un valore eminentemente positivo. L UNO-TUTTO E LA CONOSCENZA L uomo, posto di fronte al mutevole e alla metamorfosi incessante, scopre che la percezione e i sensi non possono più garantirgli la conoscenza: essi infatti colgono solo una manifestazione finita e provvisoria dell esistente [ T1, p. 31]. Ma il fatto che il sensibile e il mutevole non siano conoscibili in senso stretto non significa che non sia conoscibile la natura. Esiste una facoltà che può avvicinare l uomo all unica conoscenza autentica, quella superiore dell Uno-tutto (l universo nella sua interezza, concepito in senso panteistico, come un unico organismo divino vivente): si tratta dell immaginazione. La conoscenza discende quindi dal materiale che l immaginazione le offre. 29 CAPITOLO 1 L UNIVERSO IN ESPANSIONE

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VOLUME 2 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO CAPITOLO 1 VOLUME 2 SEZIONE 1 L UNIVERSO BAROCCO W1 G. Bruno, Come può l universo essere infinito, De l infinito, universo e mondi W2 G. Bruno, La funzione della mnemotecnica, De umbris idearum W3 G. Galilei, L abiura

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