CAP. 4 - CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEI LOCALI...5 CAP OPERE DI CONTENIMENTO DEL RUMORE...13

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2 INDICE PREMESSA...2 CAP. 1 - IL PROGETTO...2 CAP. 2 - ORARI DI ATTIVITÀ...3 CAP. 3 - SORGENTI RUMOROSE...3 CAP. 4 - CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DEI LOCALI...5 CAP. 5 - RICETTORI SENSIBILI...6 CAP. 6 - PLANIMETRIA...6 CAP. 7 - CLASSIFICAZIONE ACUSTICA...7 CAP. 8 - CLIMA ACUSTICO...9 CAP. 9 - IMPATTO ACUSTICO...10 LIMITE DI EMISSIONE...10 LIMITE DI IMMISSIONE E DIFFERENZIALE...11 CAP INCREMENTO DEL TRAFFICO VEICOLARE...13 CAP OPERE DI CONTENIMENTO DEL RUMORE...13 CAP IMPATTO ACUSTICO NELLA FASE DI REALIZZAZIONE...14 CAP PROGRAMMA DI MISURE DI VERIFICA...14 CAP CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE...14 APPENDICE A...16 APPENDICE B...19 ALLEGATI Allegato 1: Zonizzazione Acustica Allegato 2: Schede di Misura Allegato 3: Planimetria 1 / 22

3 Premessa Lo studio di impatto acustico è finalizzato alla previsione degli effetti ambientali, dal punto di vista dell inquinamento acustico, che seguono la realizzazione di interventi sul territorio, siano essi costituiti da opere stradali e ferroviarie o da attività industriali, commerciali e ricreative. Il lavoro presentato in questa relazione è stato articolato in differenti fasi: analisi dello stato di fatto dell area territoriale oggetto di intervento e della sua caratterizzazione dal punto di vista acustico, attraverso misurazioni sperimentali per definire l attuale clima acustico; valutazione dell inquinamento acustico prodotto dal nuovo intervento; verifica dell emissione delle nuove sorgenti acustiche introdotte nell area. La Valutazione d Impatto Acustico permette il confronto fra la situazione esistente e quella che verrà a crearsi al seguito dell attuazione di un progetto, ipotizzando anche differenti possibili scenari, fornendo in questo modo alle Amministrazioni uno strumento essenziale per effettuare scelte ponderate e ottenere un ottimale sviluppo del territorio. Lo studio viene presentato seguendo nella numerazione dei capitoli i comma 1-14 dell art. 4 della Deliberazione della Giunta Regionale n del 2 febbraio 2004 Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico. Cap. 1 - Il progetto Il progetto prevede la costruzione di una centrale idroelettrica in prossimità di un impianto attualmente funzionante di proprietà dell'enel, in località San Giacomo nel Comune di Demonte. L'opera prevede la captazione della risorsa idrica a quota 1400 m. s.l.m.; le opere in progetto si costituiscono essenzialmente di: 1. opera di sbarramento e presa; 2. condotta forzata; 3. centrale idroelettrica 2 / 22

4 Fig.1 area di interesse nelle vicinanze della borgata Opera di Presa Cap. 2 - Orari di attività Il periodo di funzionamento della turbina sarà continuo, ricopre dunque le 24 ore giornaliere, interessando sia il periodo diurno che quello notturno. A questo ultimo dunque si farà riferimento in questo studio per la verifica del rispetto dei limiti di legge, essendo questi nella fascia notturna maggiormente restrittivi. Cap. 3 - Sorgenti rumorose Centrale Le sorgenti acustiche attualmente presenti nell'area sono l'impianto idroelettrico esistente e i rumori tipici delle aree agricole non fortemente antropizzate. Con l'inserimento del nuovo impianto si aggiungerà il rumore della nuova turbina, posta all'interno del nuovo edificio della centrale Il rumore della turbina è stato misurato presso un altro impianto ad un metro dalla sorgente. 3 / 22

5 Viene presentato di seguito nella Fig. 2 lo spettro e nella Fig. 3 il Leq(A) in funzione del tempo misurati. Il Leq(A) misurato ad 1 m dalla sorgente risulta pari a 85 db(a). La turbina verrà però inserita all interno della struttura presentata nella Fig.4 e descritto in dettaglio nel Cap. 4. È stato dunque considerato un livello di potenza sonora finale emessa tale da determinare un livello equivalente pari a 70 db(a) ad 1 m dalla struttura, in prossimità di aperture della stessa. Figg. 2-3 spettro di emissione e Leq(A) misurato ad un metro da una turbina analoga Cap. 4 - Caratteristiche costruttive dei locali Il progetto prevede la costruzione di un unico fabbricatoper lo più interrato diviso in più locali. 4 / 22

6 Le cabine sono in cemento armato, con rivestimento in pietra locale e serramenti in legno. E' stato considerato un abbattimento acustico di circa 15 db(a) in prossimità delle aperture necessarie per il ricambio dell aria. Nella seguente relazione verranno considerati chiusi i serramenti del locale turbina. Fig. 4 Planimetria delle opere in progetto Fig. 5 Prospetto delle opere in progetto 5 / 22

7 Cap. 5 - Ricettori sensibili Come si può osservare nella planimetria sottostante, le prime abitazioni (individuate come ricettore R1), poste all'inizio della borgata distano da essa circa 572 m. I fabbricati presenti a sud-est dell'opera in progetto (individuati come ricettore R2) distano circa 502 m. I ricettori R3 e R4 a nord dell'abitato distano dall'area destinata all'impianto rispettivamente 470 m e 420 m. CENTRALE R4 R3 R2 R1 Fig. 6 Posizione dei principali ricettori Cap. 6 - Planimetria Le coordinate dell'edificio della centrale sono: 44 19' 40" N 7 16' 05 "E Elev: 937 m Nella Fig. 1 sono visualizzate le immagini satellitari dell area interessata dal progetto, con indicata la zona di intervento, nella Fig. 7 la ctr regionale. Per la planimetria in scala si faccia riferimento alla Relazione Tecnica. 6 / 22

8 Fig. 7 Area interessata dal progetto Cap. 7 - Classificazione acustica Secondo il Piano di Classificazione Acustica del Comune di Demonte l area in cui è inserito l impianto rientra in classe IV, caratterizzata da limiti di emissione sul confine di proprietà pari a 50 db(a) diurni e 60 db(a) notturni, mentre i principali ricettori risultano inseriti in classe III (aree di tipo misto), con limiti di immissione presso i ricettori pari a 60 db(a) diurni e 50 db(a) notturni. I limiti di immissione ed emissione sono riportati nella Tab. 1. Per ulteriori dettagli si rimanda alla normativa riportata nell Appendice A. 7 / 22

9 Fig. 8 zonizzazione dell'area interessata dal progetto 8 / 22

10 Classe di destinazione Limite immissione Limite emissione Limite differenziale 06:00 22:00 22:01 5:59 06:00 22:00 22:01 5:59 06:00 22:00 22:01 5:59 Classe III Classe IV Tab. 1 Limiti di immissione ed emissione in classe III 5 3 d uso del territorio Cap. 8 - Clima acustico Il clima acustico dell area in cui è prevista l installazione della centrale risente principalmente del rumore causato dall'impianto idroelettrico esistente e del rumore caratteristico delle zone pedemontane, costituito principalmente da rumori di origine naturale, quali l abbaiare di cani, il frinito dei grilli e il canto di uccelli. Al fine di quantificare i livelli di clima acustico attuale sono state svolte in data 28/06/2014 delle misurazioni nel periodo diurno (fascia oraria tra le 06-22) presso i principali ricettori. I punti in cui sono state effettuate le misure sono visualizzati in Figura n. 9. Leq(A) P L10 (livello diurno) L90 Limite immissione (livello notturno) (diurno/notturno) P /50 P /50 P /50 P /50 Tab. 2 valori di clima acustico misurati nel periodo diurno Dalle misurazioni effettuate è possibile notare come soltanto nel punto P1 vi sia un superamento del limite di immissione notturno. Tale superamento è da imputare esclusivamente al rumore prodotto dal corso d'acqua, dunque ad una sorgente naturale che non costituisce disturbo acustico. Per tutti gli altri punti i valori sono inferiori ai limiti, sia il Leq misurato nel periodo diurno, sia i valori di fondo L90, rappresentativi del periodo notturno. 9 / 22

11 P2 P4 P1 P3 Fig. 9 localizzazione dei punti di misura (in rosso) Il clima acustico dell area risulta quindi compatibile con l inserimento della nuova opera, se questa non varia in maniera sostanziale i livelli attuali di rumore. Questo verrà verificato in seguito nel Cap. 9. Cap. 9 - Impatto acustico Al fine di valutare l impatto acustico è stato calcolato il livello equivalente in funzione della distanza e il risultato ottenuto è stato confrontato con i limiti di emissione. Il valore ottenuto, sommato al livello attuale di rumore, è invece stato confrontato con i limiti di immissione. Limite di emissione Il limite viene valutato prendendo come riferimento l'emissione sonora della centrale idroelettrica, comprensiva della turbina, pari a 70,5 db(a) ad un metro dalla parete esterna dell'edificio. In base al D.P.C.M. del , il quale afferma che I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in corrispondenza degli spazi utilizzati da persone e comunità, il calcolo verrà 10 / 22

12 effettuato tenendo in considerazione la distanza tra la centrale e il primo tratto di territorio usufruibile dai cittadini. Dall'analisi risulta che il limite di emissione verrà rispettato a 12 metri di distanza dalla centrale. Leq = 70,5 dba ΔL = (70,5 26,0) dba = 49 dba ΔL=20 log con: r2 =26,0 dba r1 r1 = 1 m r2 = 12 m Dai calcoli eseguiti risulta che il livello di emissione medio della centrale idroelettrica a 12 metri è pari a 49 db(a), inferiore al limite di emissione della classe III (50 db(a) nel periodo notturno) Limite di immissione e differenziale Immissione su R1 Considerando il livello di potenza sonora della centrale ad un metro dalla fonte pari a 70,5 db A, secondo quanto esposto in precedenza, il livello equivalente presente sul ricettore più prossimo (R1), posto ad una distanza di circa 572 m, risulterà: Leq = 70,5 dba ΔL = (70,5 55,1) dba = 15,4 dba con: L = 20 log r2 = 55,1 dba r1 r1 = 1 m r2 = 572 m Sommando il contributo della centrale ottenuto dai calcoli (15,4 dba) al livello attuale di rumore (61,6 dba), misurato nel punto P1, si ottiene il livello di impatto futuro (61,6 dba). Dunque presso il ricettore più prossimo (R1) l incremento del clima acustico, determinato dall'attività della centrale, risulterà nullo, i livelli futuri rimarranno dunque invariati rispetto a quelli attuali. Il limite di immissione notturno, pari a 50 db A, non risulta superato e così anche il limite differenziale notturno pari a 3 dba. 11 / 22

13 Immissione su R2 Considerando il livello di potenza sonora della centrale ad un metro dalla fonte pari a 70,5 db A, secondo quanto esposto in precedenza, il livello equivalente presente sul ricettore (R2), posto ad una distanza di circa 502 m, risulterà: Leq = 70,5 dba ΔL = (70,5 54,0) dba = 16,5 dba con: ΔL=20 log r2 = 54,0 dba r1 r1 = 1 m r2 = 502 m Il livello di emissione calcolato (16,5 dba) con il livello attuale di rumore (39,3 dba), misurato nel punto P3, permettono di ottenere l'impatto futuro (39,3 dba). Dunque presso il ricettore più prossimo (R2) l incremento del clima acustico, determinato dall'attività della centrale, risulterà nullo, i livelli futuri rimarranno dunque invariati rispetto a quelli attuali. Il limite di immissione, pari a 50 dba, non risulta superato e così anche il limite differenziale pari a 3 dba. Immissione su R3 Considerando il livello di potenza sonora della centrale ad un metro dalla fonte pari a 70,5 db A, secondo quanto esposto in precedenza, il livello equivalente presente sul ricettore (R3), posto ad una distanza di circa 470 m, risulterà: Leq = 70,5 dba ΔL = (70,5 56,4) dba = 14,1 dba con: ΔL=20 log r2 = 53,4 dba r1 r1 = 1 m r2 = 470 m Dal livello di emissione calcolato (14,1 dba) e dal livello attuale di rumore (45,3 dba), misurato nel punto P2, si ottiene l'impatto futuro (45,3 dba), inferiore al limite di immissione della classe III nel periodo notturno (50 dba). Il differenziale risulta nullo. 12 / 22

14 Immissione su R4 Il livello equivalente presente sul ricettore (R4), posto ad una distanza di circa 420 m, risulterà: Leq = 70,5 dba ΔL = (70,5 52,4) dba = 18,1 dba con: L = 20 log r2 = 52,4 dba r1 r1 = 1 m r2 = 420 m Il livello di emissione calcolato (18,1 dba), sommato al livello attuale di rumore (44,6 dba), misurato nel punto P4, restituisce il livello futuro (44,6 dba), inferiore al limite di immissione della classe III nel periodo notturno (50 dba). Il differenziale risulta nullo. Essendo i calcoli solo a carattere previsionale, dovranno essere svolte misurazioni di collaudo dell opera quando l impianto entrerà in esercizio, al fine di verificare l effettivo rispetto dei limiti di legge. Cap Incremento del traffico veicolare Il progetto presentato non prevede un incremento del traffico, fatta eccezione per la manutenzione degli impianti. Questo non comporta un incremento del livello acustico determinato dalla strada. Cap Opere di contenimento del rumore Come viene evidenziato dai valori calcolati dal modello previsionale, sono rispettati i limiti assoluti di emissione e il limite differenziale. Il limite di immissione è superato solo in un punto non per l'emissione della centrale, infatti il differenziale è nullo, ma per il contributo del corso d'acqua. La centrale non varierà l'attuale livello di rumore presente nell'area. É auspicabile, tuttavia, mantenere chiuse tutte le aperture del locale turbina, mentre possono essere aperte nei periodo caldi quelle in corrispondenza del locale trasformatori e del locale quadri. Successivamente alla costruzione della centrale dovrà essere eseguito il collaudo. 13 / 22

15 Cap Impatto acustico nella fase di realizzazione La fase di cantiere è prevista di circa 9 mesi, caratterizzata da: opere edili di costruzione/demolizione, quali la presa d acqua, canali di scarico e restituzione, costruzione dell edificio della centrale; opere di scavo per l interramento della condotta e trasporto dei materiali in eccesso; opere elettromeccaniche di installazione della turbina e dell impianto ENEL. Si consiglia: di chiedere una deroga nell eventualità di opere particolarmente rumorose; di eseguire i lavori all interno del periodo diurno: tra le e le Cap Programma di misure di verifica Per quanto riguarda la fase di realizzazione, si rimanda a quanto descritto al CAP 12. Successivamente alla messa in esercizio della centrale, il proponente dovrà provvedere ad un collaudo acustico attraverso misure puntuali di verifica lungo il confine e presso le abitazioni più prossime alla centrale, al fine di verificare il rispetto dei limiti di legge. Cap Considerazioni conclusive Dall intera analisi effettuata si possono trarre le seguenti conclusioni: dalle misure svolte nell'area interessata dal progetto emerge che il livello di clima acustico non supera i limiti di immissione notturni caratteristici della classe III, pari a 50 db(a), tranne che nel punto P1, in cui l'emissione del corso d'acqua è stata misurata pari a 66,1 dba. Tale tipologia di rumore essendo naturale non deterina stress acustico e non è sottoposta a normativa; il limite differenziale (pari a 3 dba nel periodo notturno) verrà rispettato largamente con l'inserimento della centrale, come dimostrato dai calcoli eseguiti nel capitolo n. 9; il livello di immissione presso le abitazioni rimarrà uguale al livello attuale di rumore, essendo il differenziale pressocchè nullo, permarranno dunque i superamenti per le aree in prossimità del corso d'acqua; il livello equivalente di emissione determinato dalla turbina nelle aree circostanti la sorgente non supera il limite di emissione notturno pari a 50 db(a) in un raggio di 12 m dalla centrale, entro tale area non sono presenti abitazioni o aree usufruibili da persone e/o comunità; 14 / 22

16 essendo i calcoli a carattere previsionale, dovranno essere eseguite misure fonometriche di collaudo presso le abitazioni più prossime alla centrale e sul confine di proprietà, al fine di verificare il rispetto dei limiti di legge. La situazione dovrà essere rivalutata nel caso in cui vengano cambiati anche solo in parte parametri fondamentali determinanti le caratteristiche di emissione della sorgente, il numero o il periodo di funzionamento della stessa. La presente documentazione di impatto acustico è stata predisposta dalla Dot.ssa Sara Viglietti, nominata Tecnico Competente in Acustica Ambientale (ai sensi della legge n. 447/1995, art. 2, commi 6 e 7) con Determinazione Dirigenziale n. 228 della Regione Piemonte in data 26/07/04 in collaborazione con la Dott.ssa Sara Calliero. Vignolo, 24/07/2014 Dott. ssa Viglietti Sara 15 / 22

17 Appendice A NORMATIVA DI RIFERIMENTO Dal punto di vista dell inquinamento acustico, la legislazione che regola qualunque tipo di impianto è la seguente: a) Legge quadro sull inquinamento acustico n 447 del 26 ottobre 1995 (G.U. n 254 del 30/10/95 serie generale) b) decreti ministeriali attuativi D.M. Ambiente 31/10/97 D.P.C.M. 14/11/97 (G.U serie generale n 280) D.P.C.M. 05/12/97 D.P.R. 11/12/97 n 496 D.M. Ambiente 16/03/98 (G.U serie generale n 76) D.P.C.M. 31/03/98 D.P.R. 18/11/98 n 459 D.P.R. 30/04/04 n 142 c) Legge Regionale 20/10/2000 n 52 (B.U.R. n 43 del 25 ottobre 2000) d) Delibera della Giunta Regionale 06/08/01 n CLASSI DI DESTINAZIONE DEL TERRITORIO SECONDO IL D.P.C.M. 14/11/97 CLASSE I aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici ecc. CLASSE II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali. CLASSE III aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree nelle urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali, aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree nelle urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali, le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie, le aree portuali le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da insediamenti industriali e prive di insediamenti abitativi. A16 / 22

18 LIMITI SECONDO IL D.P.C.M. 14/11/97 I limiti, per tutte le classi, si distinguono in limiti di emissione e limiti di immissione. I primi sono le intensità di rumore massime che una singola sorgente acustica (come una unità produttiva) può produrre nell ambiente; I secondi sono le intensità di rumore massime che è lecito entrino in una unità abitativa. Limiti di emissione secondo il D.P.C.M. 14/11/97 espressi in db(a) Tempi di riferimento Classe di destinazione d uso del territorio Classe I - aree particolarmente protette Classe II - aree prevalentemente residenziali Classe III - aree di tipo misto Classe IV - aree di intensa attività umana Classe V - aree prevalentemente industriali Classe VI - aree esclusivamente industriali Diurno: 06:00 22: Notturno: 22:01 5: Limiti di immissione secondo il D.P.C.M. 14/11/97espressi in db(a) Tempi di riferimento Classe di destinazione d uso del territorio Classe I - aree particolarmente protette Classe II - aree prevalentemente residenziali Classe III - aree di tipo misto Classe IV - aree di intensa attività umana Classe V - aree prevalentemente industriali Classe VI - aree esclusivamente industriali Diurno: 06:00 22: Notturno: 22:01 5: Valori di qualità sui limiti di immissione secondo il D.P.C.M 14/11/97 espressi in db(a) Tempi di riferimento Classe di destinazione d uso del territorio Classe I - aree particolarmente protette Classe II - aree prevalentemente residenziali Classe III - aree di tipo misto Classe IV - aree di intensa attività umana Classe V - aree prevalentemente industriali Classe VI - aree esclusivamente industriali Diurno: 06:00 22: Notturno: 22:01 5: A17 / 22

19 LIMITI DPR 30 MARZO 2004 N 142 (TABELLE 1 E 2) Ricettori sensibili Strade di nuova realizzazione Fascia Tipo di strada (m) A autostrada B extraurbana principale C extraurbana C secondaria C2 D urbana di scorrimento E urbana di quartiere F - locale Altri ricettori (scuole*, ospedali, ) diurno notturno diurno notturno limiti di classe secondo la limiti di classe secondo la zonizzazione zonizzazione TABELLA 1 Ricettori sensibili Strade esistenti e assimilabili Fascia (m) Tipo di strada A B A autostrada B extraurbana principale C extraurbana Ca Cb Da Db secondaria D urbana di scorrimento E urbana di quartiere F - locale Altri ricettori (scuole*, ospedali, ) diurno notturno diurno A B notturno A 60 B 55 limiti di classe secondo la limiti di classe secondo la zonizzazione zonizzazione TABELLA 2 * per le scuole vale solo il limite diurno A18 / 22

20 Appendice B GLOSSARIO Rumore ambientale ( La ) : è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. Rumore residuo ( Lr ): è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato "A", che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici. Livello differenziale di rumore ( Ld ) : la differenza tra il livello di rumore ambientale ( L A ) e quello di rumore residuo ( LR ) : LD = ( LA - LR ) Livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" ( Leq(A) ) : valore del livello di pressione sonora ponderata "A" di un suono costante che, nel corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo: dove LAeq è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata "A" considerato in un intervallo di [ T p 2A t 1 L Aeq,T=10 log dt t 2 t 1 0 p 20 ] tempo che inizia all'istante t1 e termina all'istante t2; pa(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata "A" del segnale acustico in Pascal (Pa); p0 = 20 µpa è la pressione sonora di riferimento. Livello Ldn: fornisce un valore medio pesato sulle 24 ore, considerando il maggior disturbo che il rumore esercita durante la notte. A tal scopo, il Leq(A) relativo al periodo di riferimento fra le ore 22:00 e le ore 6:00, viene penalizzato di 10 db(a), secondo la formula seguente: Ldn = 10 log [(16/24)x(10 0,1 Leq(A),d ) + (8/24)x(10 0,1 Leq(A),n+10 )] Dove Leq(A),d = livello equivalente diurno Leq(A),n = livello equivalente notturno A19 / 22

21 Valutazione d Impatto Acustico Centrale idroelettrica Comune di Casteldelfino (CN) ALLEGATO 1 Zonizzazione Acustica A20 / 22

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23 Valutazione d Impatto Acustico Centrale idroelettrica Comune di Casteldelfino (CN) ALLEGATO 2 Schede di misura A21 / 22

24 www. fisicambiente.it Numero misura: MIS 1 Classe/Fascia: Classe III Leq: 66,9 Time History: L5: Punto misura: P1 Sorgente principale: Rio - Torrente 67,3 L10: 67 Progetto: Valutazione di Impatto Acustico Impianto Idroelettrico nel comune di Demonte Data e ora misura: 28/06/2014 h.14,00-18,00 Valore Limite: L50: 66,5 L90: 50/60 66,1 Operatore misura: Calliero Sara L95: 66 Spettro: Immagine punto misura Planimetria punto misura: via Ugo Foscolo 2, Vignolo (CN), Italy tel./fax Copyright 2009 All Rights Reserved

25 www. fisicambiente.it Numero misura: MIS 2 Classe/Fascia: Classe III Leq: 46,4 Time History: L5: 46,9 Punto misura: P2 Sorgente principale: Rio - Torrente L10: 46,9 Progetto: Valutazione di Impatto Acustico Impianto Idroelettrico nel comune di Demonte Data e ora misura: 28/06/2014 h.14,00-18,00 Valore Limite: L50: 46,2 L90: 50/60 45,3 Operatore misura: Calliero Sara L95: 45,1 Spettro: Immagine punto misura: Planimetria punto misura: via Ugo Foscolo 2, Vignolo (CN), Italy tel./fax Copyright 2009 All Rights Reserved

26 www. fisicambiente.it Numero misura: MIS 3 Classe/Fascia: Classe III Leq: 42,9 Time History: L5: 45,7 Punto misura: P3 Sorgente principale: Rio - Torrente L10: 45,9 Progetto: Valutazione di Impatto Acustico Impianto Idroelettrico nel comune di Demonte Data e ora misura: 28/06/2014 h.14,00-18,00 Valore Limite: L50: 41,1 L90: 50/60 39,7 Operatore misura: Calliero Sara L95: 39,3 Spettro: Immagine punto misura: Planimetria punto misura: via Ugo Foscolo 2, Vignolo (CN), Italy tel./fax Copyright 2009 All Rights Reserved

27 www. fisicambiente.it Progetto: Valutazione di Impatto Acustico Impianto Idroelettrico nel comune di Demonte Numero misura: MIS 4 Punto misura: P4 Data e ora misura: 28/06/2014 h.14,00-18,00 Operatore misura: Calliero Sara Classe/Fascia: Classe III Sorgente principale: Invaso Valore Limite: 50/60 Leq: 49 L5: 52,5 L10: 51,8 L50: 47,2 L90: 44,6 L95: 44,2 Time History: Spettro: Immagine punto misura: Planimetria punto misura: via Ugo Foscolo 2, Vignolo (CN), Italy tel./fax Copyright 2009 All Rights Reserved

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