Corso per gli studenti delle classi II

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Corso per gli studenti delle classi II"

Transcript

1 Istituto Tecnico Industriale Statale Giacomo FAUSER via Ricci,14 - Novara SCIENZE e TECNOLOGIE APPLICATE (S. T. A.) STA II - L AEROPLANO e IL VOLO p.i Corso per gli studenti delle classi II

2 L AEROPLANO 1) Principali parti di un aereo a) Impennaggi di coda b) Carrello d atterraggio c) Numero e posizione delle ali d) Elementi dell ala e) Geometria dell ala f) Tipi di profili alari 2) Principali forze agenti su un velivolo 3) Manovre di un velivolo

3 1) Principali parti di un aereo 1. Fusoliera 2. Ala 3. Timone di profondità 4. Alettone (o Deflettore) 5. Flap 6. Timone di direzione verticale 7. Elica 8. Motore 9. Carlinga 10. Carrello di atterraggio FUSOLIERA I suoi compiti sono molteplici: 1. ospitare un carico pagante trasportato (esempio passeggeri o merci) 2. ospitare parte degli organi interni del velivolo tra cui: 2.1. cabina di pilotaggio 2.2. parte consistente dell'impiantistica di bordo 2.3. a volte i motori (caso dei velivoli da combattimento) 3. supportare gli impennaggi nella posizione più conveniente per lo svolgimento dei compiti ad essi affidati. 4 IMPENNAGGI Sono uno orizzontale, costituito da uno stabilizzatore e un equilibratore, in grado di creare momenti di beccheggio e uno verticale, costituito da deriva più timone, in grado di creare momenti di imbardata. ALA Suo compito è sviluppare la parte fondamentale della forza di sostentazione in modo che essa sia in grado di reggere il peso del velivolo in volo. PROPULSORI Sono gli organi destinati a sviluppare una forza (trazione) tale da permettere l'avanzamento del velivolo malgrado la resistenza dell'aria. Possono dividersi in due grandi insiemi: motori a getto (dove il motore produce direttamente una trazione accelerando una portata d'aria che lo attraversa) e motori ad elica (dove l'elica, alimentata dal motore, produce trazione accelerando una portata d'aria). I motori sono inoltre fornitori di potenza per l'impiantistica di bordo

4 Il movimento di traslazione dell'aereo rispetto all'aria circostante avviene sempre lungo una direzione prossima all'asse longitudinale, direzione rispetto alla quale l'aereo offre la resistenza minore all'avanzamento. La deviazione angolare rispetto a questa direzione si misura come angolo di attacco (deviazione verso l'alto) e come angolo di vento laterale (deviazione verso destra o sinistra). I movimenti di rotazione intorno agli assi hanno una denominazione più articolata: Il rollio può essere verso sinistra o verso destra. Il beccheggio può essere a cabrare se si sale o a picchiare se si scende. L'imbardata (o virata) può essere a sinistra o a destra. Alettoni (o Deflettori) Gli alettoni comandano il movimento di rollio intorno all'asse longitudinale dell'aereo. Gli alettoni si muovono sempre uno al contrario dell'altro: quando l'alettone di destra si alza quello di sinistra si abbassa, e viceversa. Questo determina una virata. Gli alettoni sono posti alle estremità delle ali perché così producono il massimo momento di forza con la minima resistenza aerodinamica Flap Permettono di accrescere la portanza alle basse velocità, ma al prezzo di un aumento notevole della resistenza aerodinamica. Si usano al decollo e all'atterraggio in spazi ristretti, in modo da poter pilotare in sicurezza a bassa velocità. Oppure si usano per ridurre l'angolo di pitch e consentire al pilota una migliore visione anteriore, necessaria per l'atterraggio. I grandi aerei abbassano del tutto i flap all'atterraggio anche oltre le reali necessità di sicurezza per ridurre lo spazio di arresto dopo il contatto con la pista. Sono utili anche per perdere rapidamente quota senza che la velocità salga troppo e in questo caso funzionano come freno aerodinamico. I flap assomigliano agli alettoni, ma si differenziano perché sono posti vicino alla fusoliera in modo da sollecitare meno la struttura dell'ala e si muovono in modo concorde verso il basso. Equilibratore Comanda il movimento di beccheggio intorno all'asse trasversale, permettendo la cabrata o la picchiata dell'aereo. Timone Viene usato in combinazione con gli alettoni per il controllo delle virate (o imbardate), oppure per le piccole correzioni di rotta in fase di avvicinamento o di allineamento alla pista. Stabilizzatore (Trim tab) Sono piccoli alettoni posti sull'equilibratore e permettono la regolazione fine dell'assetto. In pratica per i brevi voli non c'è motivo di regolare il trim, mentre per i voli lunghi conviene usare l'auto-pilota.

5 1.a) Impennaggi di coda orizzontale: 1- equilibratore 2 - stabilizzatore Air Atlanta Cargo B742 TF-AMD verticale: 3 - deriva 4 - timone. Miles.m65.gemini.1a.oo-rld.arp Impennaggio classico Lo stabilizzatore verticale è disposto nel piano di simmetria del velivolo e lo stabilizzatore orizzontale si trova collocato alla base della deriva. Questa è la configurazione usata nella maggior parte degli aeroplani, in particolare nei monomotori ad elica e nei grandi aerei commerciali con più motori jet sotto le ali. US Air Force stealth F-117 Nighthawk Impennaggio bideriva Presenta due stabilizzatori verticali, anziché uno singolo, disposti sempre simmetricamente rispetto al piano di simmetria del velivolo. Impennaggio a farfalla o a V Non presenta stabilizzatori verticali ed orizzontali distinti. Le funzioni dei due stabilizzatori vengono riunite in una coppia di superfici portanti disposte in modo da formare un certo angolo ( 45 ) rispetto al piano di simmetria longitudinale del velivolo.

6 B727 DHL AKL Gloster Meteor NF11 Night Fighter (WM167) Impennaggio a T Lo stabilizzatore orizzontale è montato sulla cima dello stabilizzatore verticale. I comandi ed i motori per il beccheggio sono posizionati nell'interno della deriva. Questa disposizione è comunemente presente nei velivoli a motore posteriore (Boeing 727, Douglas DC-9), nella maggior parte dei turboelica (ATR) e in molti alianti. Questa configurazione, seconda più comune dopo quella classica, può essere pericolosa in caso di stallo, perché i vortici creati dalle ali potrebbero colpire lo stabilizzatore rendendo di fatto l'aereo quasi ingovernabile. Impennaggio cruciforme Lo stabilizzatore orizzontale interseca a mezza altezza lo stabilizzatore verticale in una configurazione a croce. Lockheed Constellation - C-69 (military version) prototype, 1943 Eurofighter Tiphoon Sistema canard (anatra in francese) prevede la presenza dello stabilizzatore sulla prua dell'aereo (vedi il Wright Flyer). La configurazione canard è aerodinamicamente più efficiente del classico layout con stabilizzatori in coda ma rende la progettazione molto più critica ed è sempre stata utilizzata sporadicamente. Impennaggio trideriva È una variante dell'impennaggio bideriva, essendo costituito di tre stabilizzatori verticali. Il migliore esempio di questa configurazione è il Lockheed Constellation. Questa configurazione venne adottata per dotare il velivolo della massima superficie verticale di stabilizzazione, mantenendo contemporaneamente la sua altezza entro limiti accettabili per consentirne l'accesso negli hangar di manutenzione.

7 1.b) Carrello d'atterraggio E il sistema che sorregge un velivolo quando non è in volo e gli permette un più rapido spostamento sui piazzali di manovra. È progettato per ammortizzare il momento in cui tocca terra durante la fase di atterraggio. Normalmente è composto da ruote fissate ad ammortizzatori Tipi di carrello Carrello fisso E fissato sotto la fusoliera o le ali dell'aereo: genera molta resistenza aerodinamica ma risulta meno pesante e non richiede il livello di manutenzione necessario per i carrelli retrattili. Viene di solito utilizzato negli aerei di piccole dimensioni. Cessna F172G con carrello triciclo Carrello monotraccia Costituito da due ruote poste in linea, come quelle della bicicletta: configurazione tipica degli alianti, aiuta a mantenere la direzione in decollo ed atterraggio, anche in presenza di vento trasversale Carrello retrattile Questo tipo di carrello viene retratto nella fusoliera o nelle ali dell'aereo e permette una notevole riduzione della resistenza aerodinamica generata da un carrello fisso. Cominciarono a diffondersi negli anni venti e trenta e le prestazioni migliorarono così tanto da giustificare la maggiore complessità e il peso aggiuntivo. Gli aerei che ne beneficiarono di più furono i caccia allo scoppio della seconda guerra mondiale. In fase di manutenzione il carrello viene bloccato da un perno con attaccata una bandierina rossa con la scritta REMOVE BEFORE FLIGHT (rimuovere prima del volo). Carrello triciclo È costituito da una ruota anteriore posta di solito sotto il muso e da due o più ruote poste leggermente dietro il centro di gravità dell'aereo, sotto la fusoliera o sotto le ali. In alcuni modelli il carrello anteriore è in grado di sterzare per facilitare il rullaggio e le operazioni a terra Carrello d'atterraggio principale dell'antonov AN-225 Carrello biciclo (classico) È costituito da due sole ruote principali poste anteriormente sotto la fusoliera o sotto le ali, poco avanti al baricentro e da un ruotino di coda. Il Douglas DC-3 disponeva di un carrello classico che veniva in parte retratto nelle gondole dei motori

8 1.c) Numero e posizione delle ali Il monoplano è un aeroplano che dispone di una sola ala. I diversi monoplani si distinguono per come l'ala è attaccata alla fusoliera: il dorso inferiore è attaccato allo stesso livello della parte bassa della fusoliera (ala bassa) è attaccata a metà fusoliera (ala media) può essere montata nella parte superiore della fusoliera (ala alta) il dorso superiore è allo stesso livello della parte superiore della fusoliera (ala alta) è montata sopra la fusoliera, sorrette da strutture rigide (ala alta parasole) Posizione dell'ala in un monoplano Ibis Aerospace Ae270 Spirit ala bassa ala media ala alta ala alta a parasole Antonov An-2 Colt (1947) Il Fokker Dr.I (1917) il più famoso triplano della storia Un biplano è un aeroplano che ha due ali, solitamente di uguale dimensione, montate una sopra l'altra: quella inferiore allo stesso livello della parte bassa della fusoliera, mentre quella superiore è montata sopra. Il triplano è un aereo equipaggiato con tre ali, ognuna di uguale dimensione e montate una sopra l'altra. Di solito l'ala più bassa è montata in corrispondenza del bordo inferiore della fusoliera, l'ala centrale in corrispondenza del bordo superiore e l'ala superiore è sorretta da strutture montate sulla fusoliera. Il quadriplano è un aereo equipaggiato con quattro ali, con pochi Armstrong Whitworth F.K.10 (1916) esempi nella storia del volo spesso costruiti a scopo sperimentale e scarsamente utilizzati in modo operativo.

9 Strumenti tipici di variazione del profilo alare 1. aletta d'estremità (winglet) 2. alettone d'estremità 3. alettone interno 4. carenatura degli attuatori 5.6. ipersostentatore di bordo d'attacco (slat) 7.8. ipersostentatore di bordo d'uscita (flap) diruttore di flusso (spoiler) d) Elementi dell'ala 1. semiala 2. apertura alare 3. superficie proiettata 4. corda alare 5. dorso od estradosso 6. ventre od intradosso 7. piano di sezione (profilo alare) Angolo diedro L'angolo formato dalle semiali con un piano orizzontale viene detto angolo diedro e la sua presenza ha una notevole importanza nel rendere un velivolo autostabile cioè capace di ritornare autonomamente in una posizione stabile dopo una sollecitazione.

10 ALA BILONGHERONE cassone centrale rivestimento COMPOSIZIONE DELL ALA longherone anteriore longherone posteriore centina con alloggiamento serbatoio vano per deflettore centine ALA MONOLONGHERONE attacco semiala-pianetto Il rivestimento può essere realizzato in tela, legno o metallo e deve: A) sopportare i carichi aerodinamici locali senza deformarsi e quindi senza alterare sensibilmente il profilo; B) collaborare a resistenza, torsione ed eventualmente flessione dell ala; C) resistere durevolmente alle ingiurie del tempo. bordo di estremità alettone PARTI DELL ALA cassone bordo di attacco bordo di uscita con ipersostentatori raccordo alla fusoliera pianetto LONGHERONE RETICOLARE

11 1.e) geometria dell'ala 7 In base alla geometria dell'ala si possono distinguere: 1. ala rettilinea: tra le due semiali non vi è angolo di freccia 2. ala a freccia positiva: l'angolo di freccia tra le due semiali è positivo 3. ala a freccia negativa: l'angolo di freccia tra le due semiali è negativo 4. ala a delta: particolare forma in pianta (lettera maiuscola greca deltaδ), pressoché triangolare 5. ala a geometria variabile: può variare l'angolo di freccia durante il volo. 6. ala obliqua: due diversi angoli di freccia fra le due semiali 7. ala ellittica: su un aereo come lo Spitfire 8. ala volante: su un aereo come il B-2 Spirit 9. ala a delta ogivale: variante dell'ala a delta, su un aereo come il Concorde 10. ala a doppio delta: variante dell'ala a delta, su un aereo come il Saab 35 Draken 11. ala trapezoidale: su un aereo come il F-22 Raptor

12 1.f) Tipi di profili alari Il profilo alare è la sezione di un'ala condotta secondo un piano verticale e parallelo alla mezzeria dell'ala stessa. Una distinzione in ampie categorie viene effettuata analizzando le curvature dell'estradosso (superficie superiore) e dell'intradosso (superficie inferiore). Concavo-convesso: sia l intradosso che l'estradosso hanno la parte centrale della curvatura più in alto rispetto ai punti di ingresso e di uscita Questo profilo era utilizzato negli aerei antichi ed è attualmente utilizzato per alcuni ultraleggeri. Concavo-convesso moderno: è più simile ad un piano convesso ed ha ottime prestazioni alle basse velocità; viene quasi universalmente utilizzato negli alianti. Piano-convesso: l'estradosso è come nel caso precedente, mentre l'intradosso è piatto. È un tipo di profilo non ottimale, ma economico. Attualmente è utilizzato in alcuni aerei da turismo. Biconvesso: intradosso ed estradosso hanno curvature opposte. Se i profili sono differenti, si parla di profili biconvessi asimmetrici; se hanno identica forma si parla di profili simmetrici. I primi sono utilizzati nella maggior parte degli aerei odierni, i secondi per gli aerei acrobatici (cosicché possano avere le stesse caratteristiche in volo rovescio) e sono universalmente utilizzati per i piani di coda. Laminari: sono i profili che, indipendentemente dal loro spessore, riescono a mantenere un flusso non turbolento su una parte rilevante della propria corda. Questa caratteristica si ottiene attraverso lo spostamento del massimo spessore del profilo più verso il bordo di uscita, rispetto ai profili più tradizionali; il che consente di avere uno strato limite laminare più lungo. I profili laminari oppongono (entro un limitato range di angoli di incidenza) una resistenza minore all'avanzamento.

13 Ogni oggetto investito da un flusso d'aria risente di una certa forza aerodinamica F. Questa forza si può scomporre in due componenti perpendicolari: la componente parallela al flusso d'aria si chiama RESI- STENZA AERODINAMICA (R) e viene anche detta Drag (D), mentre la componente perpendicolare al flusso d'aria si chiama PORTANZA (P) e viene detta anche Lift (L). Un tipico schema qualitativo nel quale si rappresentano le principali forze agenti su un velivolo: portanza (L), resistenza (D), peso (W) e spinta (T). Con V è indicata la direzione del vento relativo, cioè del flusso d aria che interferisce con un corpo solido mentre questo lo attraversa: L è perpendicolare a V; D è parallela a V. 2) Principali forze agenti su un velivolo Per avere un volo orizzontale uniforme la portanza (Lift -L) sviluppata principalmente dalle superfici alari, deve equilibrare la forza peso (Weigth - W) del veicolo. Inoltre la spinta (Thrust - T) sviluppata dal sistema propulsivo (motori ad eliche, motori a reazione,...) deve equilibrare la resistenza (Drag - D) offerta da tutto l aeroplano incluse le superfici alari. Per aumentare la velocità, cioè accelerare, la spinta (T) deve essere superiore alla resistenza (D).

14 L T V W Esempio di profilo alare D L ALA (Wing) L angolo di attacco è l angolo acuto tra la corda dell ala e la direzione del vento relativo (V) (si considera la direzione del flusso dell aria con la posizione relativa ad esso delle ali). Se l angolo di attacco è eccessivo per una data velocità, si creano dei vortici intorno all ala che riducono la portanza mandando l aereo in stallo (= mancanza di portanza). Maggiore è la velocità di volo e minore sarà l angolo massimo di attacco consentito prima che entri in stallo. Il pilota può variare l angolo di attacco. L angolo di incidenza è l angolo acuto tra la corda dell ala e l asse longitudinale dell aereo. È una caratteristica strutturale dell aereo e quindi poco modificabile dal pilota. Profilo alare α: incidenza geometrica c: corda 1: linea di portanza nulla 2: bordo d'attacco 3: cerchio osculatore del bordo d'attacco 4: curvatura 5: spessore 6: dorso 7: bordo d'uscita 8: linea d'inarcamento media 9: ventre.

15 Le parti che sviluppano la portanza su un aeroplano sono le ali. Il profilo alare deve essere studiato in modo tale che: a) crei un aumento della velocità dei filetti fluidi sul dorso del profilo rispetto al ventre generando così la portanza; b) minimizzi la resistenza aerodinamica causata dal profilo arcuato. In altre parole, l aria fluendo ad alta velocità sul profilo alare, svilupperà una forza verticale maggiore della forza peso proporzionale alla velocità ed al particolare angolo di attacco. P = ½ ρ V 2 S C p R = ½ ρ V 2 S C r La portanza P (o L = Lift) è direttamente proporzionale: 1) al quadrato della velocità relativa del veicolo V (l aereo deve avere una velocità sufficiente per poter decollare e mantenersi in volo) 2) all area della superficie alare S (sono le ali principalmente che sviluppano la portanza) 3) alla densità dell ariaρ(nell unità di volume ci sono più particelle atmosferiche che impattano sul profilo alare generando portanza) 4) al coefficiente di portanza C p (o C L = coefficient of Lift) funzione del profilo alare e dell'angolo d'attacco. Per velocità elevate (ipersoniche) e ad alta quota (basse pressioni atmosferiche) il flusso d'aria non subisce una deviazione significativa e la portanza è garantita quasi unicamente dalla forza risultante dovuta all'impatto nella parte inferiore dell'aria contro l'ala. In tale caso il profilo alare avrà altre caratteristiche. La Resistenza R (o D = Drag) è direttamente proporzionale: 1) al quadrato della velocità relativa del veicolo V 2) all area della superficie alare S 3) alla densità dell aria ρ 4) al coefficiente di resistenza C r (o C d = coefficient of Drag) funzione del profilo alare e dell'angolo d'attacco.

16 Tracciando dall origine degli assi la tangente alla curva si individua E max, cioè qualeαpermette ad un aereo con quel profilo alare di percorrere la distanza più grande in rapporto alla perdita di quota. Si può anche definire E come la distanza percorsa da un aereo in volo planato rispetto al suolo per ogni metro di quota perso : distanza dal suolo (m) E = quota persa (m) DIAGRAMMA Cp-Cr Cp (cioè la Portanza) cresce con il crescere dell'angolo di attacco α, fino al punto A, (portanza massima); oltre tale angolo la portanza cala di poco e poi la curva scompare! In altri termini, la portanza crolla a zero e l'ala non vola più (si verifica cioè uno stallo). Anche Cr (cioè la Resistenza) cresce con il crescere di α, ma essa non parte da zero, confermando che un corpo in movimento genera sempre un poco di resistenza. Il valore di Cr è minimo nel punto B; è questo l'angolo di attacco al quale l'ala vola alla sua massima velocità. DIAGRAMMA POLARE Variando l'angolo di attacco variano contemporaneamente i valori di Cp e di Cr e interessando soprattutto il loro rapporto (E = Cp/Cr = efficienza ai diversi angoli di attacco) risulta utile un diagramma che riporti in ordinate i valori di Cr ed in ascisse quelli di Cp. Gli angoli di attacco vengono indicati dentro il diagramma. Tale diagramma è detto polare e rappresenta le caratteristiche aerodinamiche di una particolare ala: ali diverse hanno polari diverse.

17 Andamento del coefficiente di pressione su due profili alari per due angoli d'attacco: 1: profilo simmetrico ad incidenza di portanza nulla 2: profilo asimmetrico ad incidenza di portanza nulla 3: profilo simmetrico ad incidenza di portanza positiva 4: profilo asimmetrico ad incidenza di portanza positiva. Sono stati disegnati anche i vettori di portanza (indicati con L, lift). In condizioni di viscosità trascurabile, si crea una circolazione attorno al profilo che genera una forza, in direzione perpendicolare alla corrente indisturbata, detta portanza che tende a sostenerlo. La portanza non è l'unica forza agente sul profilo: la viscosità del fluido genera anche una resistenza fluidodinamica, una componente della risultante delle forze aerodinamiche diretta parallelamente alla corrente indisturbata. La forma dei profili alari tende a creare una differenza di pressione tra le due facce: una volta che il fluido (aria, acqua od altro) investe il profilo con l'opportuno angolo d'attacco, si genera una sovrappressione sulla pancia ed una depressione sul dorso del profilo stesso. Questa distribuzione di pressione fa sì che le particelle di fluido generino una forza diretta grosso modo verticalmente, dal basso verso l'alto, che lo sostenta. La portanza, cresce in maniera pressoché lineare al crescere dell'angolo d'attacco del profilo fino ad un valore critico oltre il quale la portanza diminuisce e si è in presenza di un fenomeno aerodinamico detto stallo. Per calcolare la distribuzione pressione attorno al profilo si può usare l'equazione di Bernoulli che consente di legare la velocità sul profilo alla pressione: dove le particelle fluide hanno una velocità maggiore si ha una diminuzione di pressione e viceversa. Si ottiene quindi un profilo alare "aspirato" verso l'alto dove il maggior contributo alla portanza lo dà la depressione dorsale.

18 BECCHEGGIO (Pitching) Si agisce sul timone di profondità (Horizontal stabiliser) delle alette orizzontali di coda: a) abbassando il timone si alza la coda e di conseguenza si abbassa il muso dell aereo che incomincia a scendere (frecce gialle) b) alzando il timone si abbassa la coda e si alza il muso dell aereo che comincia a salire (frecce azzurre) 3) Manovre di un velivolo (Tutte le operazioni che si descrivono differiscono se riferite ad aerei di linea o militari, ma spesso sono simili). DECOLLO (Takeoff) L aereo deve raggiungere lungo la pista una sufficiente velocità con i motori a massima spinta, in maniera tale da poter sviluppare una portanza tale che sollevi l aereo. Si agisce sui flaps e/o deflettori (elevetors) quindi l aereo incomincia ad alzarsi. L aereo inizia a prendere quota con una certa angolazione col carrello ormai rientrato e in più fasi raggiunge una certa altezza IMBARDATA (virata) (Yawing) Si agisce sul timone direzionale (Rudder) che è parte dell ala verticale di coda (Vertical stabiliser): a) girando il timone a destra, la coda si sposterà verso sinistra facendo girare l aereo a destra (frecce verdi) b) girando il timone a sinistra, la coda si sposterà verso destra facendo girare l aereo a sinistra (frecce arancione)

19 ROLLIO (Rolling) Si agisce sui deflettori (Aileron) delle due ali per ottenere una rotazione regolabile (inclinazione trasversale) intorno l asse dell aereo che determinerà una virata dovuta alla portanza: 1) Rotazione oraria frontale: si abbassa il deflettore (frecce arancione) dell ala sinistra che si solleva e si alza il deflettore dell ala destra che si abbassa. L effetto risultante è una rotazione oraria con una virata a destra 2) Rotazione antioraria frontale: si alza il deflettore (freccia azzurra) dell ala sinistra che si abbassa, e si abbassa il deflettore dell ala destra che si alza. Si ottiene una rotazione antioraria con virata a sinistra Durante il rollio la virata è dovuta alla componente orizzontale della portanza. Le tre manovre di controllo precedenti si possono combinare per ottenere particolari manovre. Si tenga presente che a parità di potenza erogata dai motori, salendo la velocità diminuisce e, al contrario, scendendo la velocità aumenta. ATTERRAGGIO (Landing) Si deve scendere lentamente, ridurre la potenza dei motori e planare sulla pista con una buona portanza aiutandosi con i flap d ala e col carrello abbassato. È importante essere ben allineati con la pista. Una volta toccato terra si frena l aereo. Per gli aerei di linea le manovre di decollo e atterraggio sono le più delicate: la maggior parte degli incidenti avvengono durante queste manovre.

b) Teoria dell elica

b) Teoria dell elica b) Teoria dell elica L elica e le sue caratteristiche L elica è l organo propulsore di una barca che si muove a motore. L elica, girando, spinge l acqua indietro e imprime allo scafo una spinta in avanti.

Dettagli

Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. ELICOTTERO Ref. 41-827-840

Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. ELICOTTERO Ref. 41-827-840 Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. ELICOTTERO Ref. 41-827-840 Parte 1 - AERODINAMICA 1 Come si definisce la velocità? A) la distanza percorsa moltiplicata per il tempo impiegato

Dettagli

Studio di fattibilità di una versione ultraleggera del velivolo RE 2005

Studio di fattibilità di una versione ultraleggera del velivolo RE 2005 Università degli Studi di Bologna FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica elaborato finale di laurea in Disegno Tecnico Industriale Studio di fattibilità di una versione ultraleggera

Dettagli

Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT.

Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. Parte 1 - AERODINAMICA 1 Il fenomeno aerodinamico della vite è caratterizzato da: A) semiala interna alla rotazione completamente stallata;

Dettagli

ESPERIENZE CON GLI SPECCHI PIANI

ESPERIENZE CON GLI SPECCHI PIANI 1. Qual è la posizione dell immagine fornita da uno specchio piano? Di che tipo di immagine si tratta? Disponi il cilindro giallo dietro lo specchio, in modo che coincida con l immagine riflessa del cilindro

Dettagli

Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica

Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Esempio prova di esonero Fisica Generale I C.d.L. ed.u. Informatica Nome: N.M.: 1. Se il caffè costa 4000 /kg (lire al chilogrammo), quanto costa all incirca alla libbra? (a) 1800 ; (b) 8700 ; (c) 18000

Dettagli

CARGO DIGGER PLANT RESISTENTE, INTELLIGENTE, UTILE

CARGO DIGGER PLANT RESISTENTE, INTELLIGENTE, UTILE 60 61 CARGO DIGGER PLANT RESISTENTE, INTELLIGENTE, UTILE L'innovativo carrello CarGO Digger Plant costituisce un'ottima soluzione per trasportare macchinari ed escavatori. Per il tipo di carichi che deve

Dettagli

Accessori dedicati: -Ogiva in carbonio ø 80 -Supporto motore ammortizzato a 6 punti

Accessori dedicati: -Ogiva in carbonio ø 80 -Supporto motore ammortizzato a 6 punti ProfiKit IL PRIMO KIT F3A SUPERPROFESSIONALE ITALIANO ALADDIN 99 di Sebastiano Silvestri il modernissimo F3A da competizione Il nuovo aeromodello di Sebastiano deriva dalle esperienze accumulate negli

Dettagli

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa.

La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. Pressione La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra la forza agente normalmente su una superficie e la superficie stessa. E originata dallo scambio di forze fra le molecole del

Dettagli

APPUNTI DI DINAMICA DEL VOLO. Roberto Speziali

APPUNTI DI DINAMICA DEL VOLO. Roberto Speziali APPUNTI DI DINAMICA DEL VOLO Roberto Speziali 1 LE FORZE E LE LEGGI DELLA DINAMICA...2 2 LE FORZE CHE AGISCONO SULL AEREO...3 2.1 LA FORZA PESO...3 2.2 LA PORTANZA...3 2.2.1 Il coefficiente di portanza...5

Dettagli

La fisica della vela. comprendere i meccanismi, migliorare le prestazioni e...divertirsi!!! Laura Romanò Dipartimento di Fisica Università di Parma

La fisica della vela. comprendere i meccanismi, migliorare le prestazioni e...divertirsi!!! Laura Romanò Dipartimento di Fisica Università di Parma La fisica della vela comprendere i meccanismi, migliorare le prestazioni e...divertirsi!!! laura.romano@fis.unipr.it Laura Romanò Dipartimento di Fisica Università di Parma Il gioco della simmetria Dal

Dettagli

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone

MURI DI SOSTEGNO. a cura del professore. Francesco Occhicone MURI DI SOSTEGNO a cura del professore Francesco Occhicone anno 2014 MURI DI SOSTEGNO Per muro di sostegno si intende un opera d arte con la funzione principale di sostenere o contenere fronti di terreno

Dettagli

Il Centro di Gravità CG

Il Centro di Gravità CG Il Centro di Gravità CG di Davide Bassetto, 2002 La determinazione della posizione teorica del centro di gravità del modello (o meglio, dell intervallo all interno del quale il CG dovrà trovarsi) è, per

Dettagli

Lezione 4: I profili alari e le forze

Lezione 4: I profili alari e le forze Corso di MECCANICA DEL VOLO Modulo Prestazioni Lezione 4: I profili alari e le forze aerodinamiche Prof. D. P. Coiro coiro@unina.itit www.dias.unina.it/adag/ Corso di Meccanica del Volo - Mod. Prestazioni

Dettagli

Lezione 12 Argomenti

Lezione 12 Argomenti Lezione 12 Argomenti Costi di produzione: differenza tra costo economico e costo contabile I costi nel breve periodo Relazione di breve periodo tra funzione di produzione, produttività del lavoro e costi

Dettagli

C) CADO SPINGO ESTENDO APPOGGIO

C) CADO SPINGO ESTENDO APPOGGIO C) CADO SPINGO ESTENDO APPOGGIO Individuazione dell esercizio in gara OBIETTIVO: costruire il movimento di spinta sul rettilineo, indicare la sequenza motoria della spinta in rettilineo, ricercare la spinta

Dettagli

Corso di Fisica Generale 1

Corso di Fisica Generale 1 Corso di Fisica Generale 1 corso di laurea in Ingegneria dell'automazione ed Ingegneria Informatica (A-C) 9 lezione (23 / 10 /2015) Dr. Laura VALORE Email : laura.valore@na.infn.it / laura.valore@unina.it

Dettagli

Sistema MSP. Hilti. Passione. Performance.

Sistema MSP. Hilti. Passione. Performance. Sistema MSP Hilti. Passione. Performance. Prodotti Ganci per tetto MSP-RH Pagina 204 Ganci per tetto MSP-RH-A Pagina 205 Gancio per tetto MSP-RH-B Pagina 205 Gancio per tetto MSP-RH-S Pagina 206 Gancio

Dettagli

4 FORZE FONDAMENTALI

4 FORZE FONDAMENTALI FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA

Dettagli

LE PIATTAFORME MOBILI ELEVABILI

LE PIATTAFORME MOBILI ELEVABILI Università degli Studi di Napoli FEDERICO II Facoltà di Ingegneria LABORATORIO DI CANTIERE a.a. 2010-11 LE PIATTAFORME MOBILI ELEVABILI PIATTAFORME DI LAVORO MOBILI ELEVABILI Vengono definite Piattaforme

Dettagli

Corso di Laurea in FARMACIA

Corso di Laurea in FARMACIA Corso di Laurea in FARMACIA 2015 simulazione 1 FISICA Cognome nome matricola a.a. immatric. firma N Evidenziare le risposte esatte Una sferetta è appesa con una cordicella al soffitto di un ascensore fermo.

Dettagli

E = Cp/Cr (dal momento che tutti gli altri valori sono comuni alle due formule)

E = Cp/Cr (dal momento che tutti gli altri valori sono comuni alle due formule) LE FORMULE ED I DIAGRAMMI Come abbiamo visto, la possibilità di variare la velocità di un veleggiatore è legata indissolubilmente all'angolo di incidenza: perchè? Perchè è proprio l'angolo di incidenza

Dettagli

COMANDI DI VOLO GLI AEROMOBILI SONO DOTATI DI SUPERFICI MOBILI CHE PROVVEDONO ALLA MANOVRABILITA ED AL CONTROLLO DURANTE IL VOLO.

COMANDI DI VOLO GLI AEROMOBILI SONO DOTATI DI SUPERFICI MOBILI CHE PROVVEDONO ALLA MANOVRABILITA ED AL CONTROLLO DURANTE IL VOLO. COMANDI DI VOLO GENERALITA GLI AEROMOBILI SONO DOTATI DI SUPERFICI MOBILI CHE PROVVEDONO ALLA MANOVRABILITA ED AL CONTROLLO DURANTE IL VOLO. TALI SUPERFICI VENGONO CLASSIFICATE IN: COMANDI DI VOLO PRIMARI

Dettagli

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali Materiale utilizzato: Telaio (carrucole,supporto,filo), pesi, goniometro o foglio con goniometro stampato, righello Premessa

Dettagli

Aggiunta di cemento, senza più polvere. Miscelatore di sospensione WM 1000

Aggiunta di cemento, senza più polvere. Miscelatore di sospensione WM 1000 Aggiunta di cemento, senza più polvere Miscelatore di sospensione WM 1000 L era della polvere è finita! Con il miscelatore mobile di sospensione, il cemento viene premiscelato all acqua in un sistema chiuso

Dettagli

WHY CIFA. Pompe Carrellate

WHY CIFA. Pompe Carrellate WHY CIFA Pompe Carrellate WHY CIFA POMPE CARRELLATE I sistemi di pompaggio calcestruzzo Cifa sono il frutto della lunga esperienza in tutte le applicazioni del calcestruzzo. Sono studiati e prodotti nella

Dettagli

Che cos è il Centro di Gravità

Che cos è il Centro di Gravità Che cos è il Centro di Gravità Chiunque si è sempre posto domande del tipo: dove si trova il centro di gravità del mio modello? oppure: Dovrò avanzarlo o arretrarlo?. In questa pagina cercherò di spiegare

Dettagli

VELA e...spazio. Vele Spaziali Solari 3/12/2007. Daniele Tavagnacco

VELA e...spazio. Vele Spaziali Solari 3/12/2007. Daniele Tavagnacco VELA e...spazio Vele Spaziali Solari SOMMARIO Vele Solari: Come spostarsi nello spazio utilizzando il sole Storia Primi Tentativi Teoria (fisica) Progetti Futuri STORIA 1619 Keplero osserva coda comete

Dettagli

AEROPLANI L'ALA - 2a parte

AEROPLANI L'ALA - 2a parte AEROPLANI L'ALA - 2a parte Le centine Assolvono la funzione di forma Trasmettono le forze aerodinamiche dal rivestimento ai longheroni (sollecitazioni limitate) Nell ala bilongherone talvolta alcune fungono

Dettagli

LE POLTRONE SPECIALI OPERA GILDA XXL ORION XL

LE POLTRONE SPECIALI OPERA GILDA XXL ORION XL LE POLTRONE SPECIALI OPERA GILDA XXL ORION XL OPERA RELAX CON SISTEMA VARIOLIFT Poltrona con il sistema Variolift s intende un sistema di variazioni di movimenti ottenibili grazie ad un meccanismo lift

Dettagli

Il primo volo. 17 dicembre 1903 - Il primo volo del Flyer:

Il primo volo. 17 dicembre 1903 - Il primo volo del Flyer: Stefanelli Cristian 3^E a. sc. 2007/2008 Il primo volo 17 dicembre 1903 - Il primo volo del Flyer: 12" la durata, 36 metri il percorso di Orville Wright; Il fratello Wilbur sostenne l'ala prima del decollo.

Dettagli

Agostinetti Piero (425902/IM)

Agostinetti Piero (425902/IM) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica LABORATORIO DI ANALISI STRUTTURALE CON ANSYS 5.6: VERIFICHE STRUTTURALI PER IL BILANCERE DELLA PIATTAFORMA

Dettagli

PROGETTO DELL ALA. I sistemi di Ipersostentazione (High-Lift Devices)

PROGETTO DELL ALA. I sistemi di Ipersostentazione (High-Lift Devices) PROGETTO DELL ALA Parte III I sistemi di Ipersostentazione (High-Lift Devices) Perché i dispositivi di ipersostentazione Consentono all ala di soddisfare sia i requisiti di alta che di bassa velocità Forniscono

Dettagli

TECNICHE DI MONTAGGIO

TECNICHE DI MONTAGGIO Anna Jerry Berolo Il montaggio/editing Significato : ordinamento nella composizione Scopo: conferire alla rappresentazione audiovisiva, tramite l unione delle immagini in movimento, significato e logica

Dettagli

Serie L-730/740. Sistemi Laser per allineamenti geometrici. Singolo asse/multi asse Analisi e allineamenti precisi

Serie L-730/740. Sistemi Laser per allineamenti geometrici. Singolo asse/multi asse Analisi e allineamenti precisi Sistemi Laser per allineamenti geometrici Serie L-730/740 Singolo asse/multi asse Analisi e allineamenti precisi PERCHE UN ALLINEAMENTO LASER? PLANARITA Prima o poi ogni cosa ha bisogno di essere allineata.

Dettagli

Le forme e le soluzioni per le strutture orizzontali...

Le forme e le soluzioni per le strutture orizzontali... LabCos! 4LabCos! Le forme e le soluzioni per le strutture orizzontali... LabCos! LabCos! il problema della spinta, oltre a quello dei carichi verticali! Strutture inflesse! Strutture spingenti! Un arco

Dettagli

Trasportatori. Multiparts Curvi. Membro del

Trasportatori. Multiparts Curvi. Membro del Trasportatori Multiparts Curvi Membro del Multiparts un introduzione Se siete alla ricerca di una consegna veloce di sistemi trasportatori di alta qualità, offerti direttamente da un catalogo standard,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA Dipartimento di Ingegneria Industriale Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Aerospaziale CALCOLO DEI CARICHI AERODINAMICI E VERIFICA STRUTTURALE DI UN AEREO ULTRALEGGERO

Dettagli

A L U S T A R A L U S T A R. PROFILO 40 Profilco PR43. PROFILO 45 Aluprof MB45

A L U S T A R A L U S T A R. PROFILO 40 Profilco PR43. PROFILO 45 Aluprof MB45 A L U S T A R A L U S T A R PROFILO 0 Profilco PR3 PROFILO 5 Aluprof MB5 Numero di camere = 1 Profondita di montaggio = 0 mm Senza barriera termica Numero di camere = 1 Profondita di montaggio = 5 mm Senza

Dettagli

Meccanica del Volo. Il Volo in Salita. Prof. Giuliano Deledda

Meccanica del Volo. Il Volo in Salita. Prof. Giuliano Deledda Meccanica del Volo Prof. Giuliano Deledda Istituto Tecnico G. P. Chironi - Nuoro Indirizzo Trasporti e Logistica - Conduzione del Mezzo Aereo 21 marzo 2014 Prof. Giuliano Deledda Meccanica del Volo 21

Dettagli

INCONVENIENTE GRAVE aeromobile Socata TB 9, marche I-IAEP

INCONVENIENTE GRAVE aeromobile Socata TB 9, marche I-IAEP INCONVENIENTE GRAVE aeromobile Socata TB 9, marche I-IAEP Tipo dell aeromobile e marche Data e ora Località dell evento Descrizione dell evento Esercente dell aeromobile Natura del volo Persone a bordo

Dettagli

Laboratorio di AEROTECNICA

Laboratorio di AEROTECNICA Laboratorio di AEROTECNICA Misurazione delle Forze Aerodinamiche con la Galleria del Vento 1) OBIETTIVO dell ESPERIMENTO Misurare le forze aerodinamiche, portanza e resistenza, agenti su di un profilo

Dettagli

Convenzioni di rappresentazione

Convenzioni di rappresentazione Convenzioni di rappresentazione Ogni elemento grafico su un elaborato deve avere un preciso ed inequivocabile significato, secondo le convenzioni di seguito illustrate. In particolare: Disegno tecnico:

Dettagli

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc)

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc) ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato

Dettagli

Volume CORSO DI AEROMODELLISMO. Elementi di aerodinamica semplice. Sommario

Volume CORSO DI AEROMODELLISMO. Elementi di aerodinamica semplice. Sommario Volume 1 CORSO DI AEROMODELLISMO Elementi di aerodinamica semplice Sommario Introduzione CAPITOLO I Perché volano i modelli pag. 2 Il centro di gravità pag. 2 La stabilita pag. 3 Gli stabilizzatori d assetto

Dettagli

Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT.

Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. Questionario di esame per L'ATTESTATO DI VOLO DA DIP. O SPORT. Parte 1 - AERODINAMICA 1 Il fenomeno aerodinamico della vite è caratterizzato da: A) semiala interna alla rotazione completamente stallata;

Dettagli

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE SESSIONE ORDINARIA 007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE PROBLEMA Si consideri la funzione f definita da f ( x) x, il cui grafico è la parabola.. Si trovi il luogo geometrico dei

Dettagli

Rail Tec Arsenal Galleria del vento climatica di Vienna

Rail Tec Arsenal Galleria del vento climatica di Vienna Rail Tec Arsenal Galleria del vento climatica di Vienna Prestazioni La galleria del vento climatica di Vienna della Rail Tec Arsenal offre la possibilità di rilevare l influenza degli agenti atmosferici

Dettagli

Esempi di funzione. Scheda Tre

Esempi di funzione. Scheda Tre Scheda Tre Funzioni Consideriamo una legge f che associa ad un elemento di un insieme X al più un elemento di un insieme Y; diciamo che f è una funzione, X è l insieme di partenza e X l insieme di arrivo.

Dettagli

PASTIGLIE BREMBO. PER TUTTE LE MOTO, PER TUTTI I MOTOCICLISTI.

PASTIGLIE BREMBO. PER TUTTE LE MOTO, PER TUTTI I MOTOCICLISTI. PASTIGLIE BREMBO. PER TUTTE LE MOTO, PER TUTTI I MOTOCICLISTI. Il segreto di una frenata sicura sta anche nelle pastiglie Brembo, leader mondiale dei freni, integra la propria offerta con una gamma completa

Dettagli

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA turbine eoliche ad asse verticale VAWT A.A. 2008/09 Energie Alternative Prof.B.Fortunato

Dettagli

Abilità Informatiche. Lezione II. Creazione di modelli 3D. arch. Gabriella Rendina

Abilità Informatiche. Lezione II. Creazione di modelli 3D. arch. Gabriella Rendina Abilità Informatiche Lezione II Creazione di modelli 3D arch. Gabriella Rendina Modellazione 3D La modellazione 3D consente di creare progetti utilizzando modelli di solidi, superfici e mesh. Un modello

Dettagli

Azienda con sistema di qualità certificato

Azienda con sistema di qualità certificato Azienda con sistema di qualità certificato SISTEMA ANTICADUTA A BINARIO SISTEMA ANTICADUTA A BINARIO Sicurezza in copertura con bassissimo impatto visivo Binario utilizzabile per creare: Linee Vita rigide

Dettagli

DK 500V SCHEDA TECNICA ROOF INDICE. 1. Anagrafica. 2. Caratteristiche Tecniche. 3. Certificazioni. 4. Utilizzo. 5. Posa in Opera. 6.

DK 500V SCHEDA TECNICA ROOF INDICE. 1. Anagrafica. 2. Caratteristiche Tecniche. 3. Certificazioni. 4. Utilizzo. 5. Posa in Opera. 6. INDICE 1. Anagrafica 2. Caratteristiche Tecniche 3. Certificazioni 4. Utilizzo 5. Posa in Opera 6. Dati tecnici 7. Voce di capitolato 1/11 1. ANAGRAFICA CODICE PRODOTTO: GRUPPO: FAMIGLIA: NOME: 1-4010V

Dettagli

Sintesi Scopo Metodo

Sintesi Scopo Metodo Sintesi Scopo: analizzare le variazioni aerodinamiche dovute allo sbandamento in una barca a vela monoscafo. Metodo: - definizione di un modello ideale di vela; - simulazione numerica del flusso d aria

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE

UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE UNIVERSITA DEGLI STUDI MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA FACOLTA DI INGEGNERIA LAUREA MAGISTRALE INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI ED ELIPORTUALI LECTURE 06 CARATTERISTICHE FISICHE DELLE

Dettagli

QUADERNO DICULTURAAERONAUTICA

QUADERNO DICULTURAAERONAUTICA QUADERNO DICULTURAAERONAUTICA CORSO DI CULTURA AERONAUTICA Edizioni E.C.A.R. - Roma STATO MAGGIORE AEl=

Dettagli

Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio 2016. Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro

Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio 2016. Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Corso di aggiornamento per CSP, CSE EDILFORM ESTENSE Ferrara, Febbraio 2016 Sistemi anti-caduta: modulo Coperture Lauro Rossi Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro Valutazione dei

Dettagli

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi.

LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. LAVORAZIONE DEI POLIMERI I processi per trasformare granuli e pastiglie in prodotti finiti sono numerosi. Generalmente i polimeri non vengono trasformati allo stato puro, ma miscelati con additivi che

Dettagli

Programma didattico per il conseguimento dell Attestato abilitante alla condotta di Apparecchi VDS provvisti di motore.

Programma didattico per il conseguimento dell Attestato abilitante alla condotta di Apparecchi VDS provvisti di motore. Programma didattico per il conseguimento dell Attestato abilitante alla condotta di Apparecchi VDS provvisti di motore Edizione 2010 Riferimento: DPR 133 del 9 Luglio 2010 ATTIVITA' PREPARATORIA PER IL

Dettagli

Principali sensori ed attuatori del sistema di gestione elettronica DEBIMETRO A PALETTE

Principali sensori ed attuatori del sistema di gestione elettronica DEBIMETRO A PALETTE Principali sensori ed attuatori del sistema di gestione elettronica Il funzionamento del motore viene ottimizzato dall'unità elettronica grazie alle informazioni che raccoglie dai sensori e alle regolazioni

Dettagli

Prima di iniziare l allenamento si consiglia di effettuare un adeguato riscaldamento e di terminare con una adeguata fase di raffreddamento.

Prima di iniziare l allenamento si consiglia di effettuare un adeguato riscaldamento e di terminare con una adeguata fase di raffreddamento. FUNZIONALE COMPLETO Coinvolge diversi gruppi muscolari e diverse articolazioni enfatizzando o ripetendo i movimenti di ogni giorno per migliorare la forza, la stabilità e la coordinazione nella vita quotidiana.

Dettagli

STALL SPEED. c l. stallo

STALL SPEED. c l. stallo STALL SPEED STALL SPEED c l stallo α STALL SPEED definition STALL SPEED definition STALL SPEED definition STALL SPEED Attenzione ali di basso AR: L angolo è molto elevato Lo stallo non è ben definito

Dettagli

S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli. CdL Architettura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2012_13 prof. S. Rinaldi MU_1

S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli. CdL Architettura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2012_13 prof. S. Rinaldi MU_1 S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli CdL Architettura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2012_13 prof. S. Rinaldi S.U.N. Architettura Luigi Vanvitelli CdL Architettura TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA A 2012_13

Dettagli

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio

ITCS Erasmo da Rotterdam. Anno Scolastico 2014/2015. CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio ITCS Erasmo da Rotterdam Anno Scolastico 014/015 CLASSE 4^ M Costruzioni, ambiente e territorio INDICAZIONI PER IL LAVORO ESTIVO DI MATEMATICA e COMPLEMENTI di MATEMATICA GLI STUDENTI CON IL DEBITO FORMATIVO

Dettagli

Apparati per lo studio della Fisica di base

Apparati per lo studio della Fisica di base La Scienza del millennio Il kit è realizzato in modo tale da permettere agli insegnanti di poter eseguire una serie di semplici ma efficaci esperienze atte ad introdurre i vari argomenti di Fisica di base

Dettagli

Progetto aerodinamico delle ventole intubate di un velivolo a decollo verticale

Progetto aerodinamico delle ventole intubate di un velivolo a decollo verticale Progetto aerodinamico delle ventole intubate di un velivolo a decollo verticale Laboratorio Progettuale MA. VOLA. Macchina Volante Tutor universitario: Tutor di progetto: Prof. Pierangelo Masarati Ing.

Dettagli

ELICOTTERO AB212. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

ELICOTTERO AB212. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com ELICOTTERO AB212 Descrizione generale COSTRUTTORE AGUSTA su licenza della Bell Helicopter Company ( U.S.A. ). TIPOLOGIA DELLE MISSIONI Addestramento al volo; Concorso in operazioni S.A.R. ( Search And

Dettagli

Corso Teorico di Acrobazia Aerea 4 - Figure Acrobatiche Basiche

Corso Teorico di Acrobazia Aerea 4 - Figure Acrobatiche Basiche Corso Teorico di Acrobazia Aerea 4 - Figure Acrobatiche Basiche Luca Salvadori 1 La Vite Positiva Consiste in un autorotazione attorno ad un asse verticale, con il velivolo stallato a meno di una piccola

Dettagli

Carrelli per il trasporto e il

Carrelli per il trasporto e il Trasporti interni Carrelli per il trasporto e il sollevamento Classificazione dei carrelli Tipologie esistenti Caratteristiche e prestazioni Predisposizioni antinfortunistiche 2 2005 Politecnico di Torino

Dettagli

oikos centro di lavoro a 6 assi per travi e moduli parete oikos

oikos centro di lavoro a 6 assi per travi e moduli parete oikos oikos centro di lavoro a 6 assi per travi e moduli parete oikos oikos centro di lavoro a 6 assi per travi e moduli pareti. Centro di lavoro a 6 assi, soluzione tecnologica ottimale per la lavorazione di

Dettagli

PROGETTO DELL ALA. Scheda Finale Incognite e Criteri Guida

PROGETTO DELL ALA. Scheda Finale Incognite e Criteri Guida PROGETTO DELL ALA Parte IV Scheda Finale Incognite e Criteri Guida INCOGNITE Wing Planform Scelta della superficie i S, di AR e di rastremazione, freccia, spessori percentuali, tipo profili, calettamento,

Dettagli

Domanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Domanda e Offerta. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Domanda e Offerta Domanda e Offerta Il meccanismo di mercato Variazioni dell equilibrio di mercato Elasticità della domanda e dell offerta Elasticità di breve e di lungo periodo 1 Domanda e offerta La

Dettagli

L'anatomia di un velivolo "S.T.O.L."

L'anatomia di un velivolo S.T.O.L. L'anatomia di un velivolo "S.T.O.L." Progettare un moderno aereo a decollo ed atterraggio corti "La forma asseconda la funzione" di Chris Heintz Grazie particolarmente all'aviazione, il mondo sembra oggi

Dettagli

Effetti dei Vortex Generators rilevati e pubblicati su riviste specializzate.

Effetti dei Vortex Generators rilevati e pubblicati su riviste specializzate. Effetti dei Vortex Generators rilevati e pubblicati su riviste specializzate. Tecnam P 92 80 hp. (AS 04 2010) Decollo : corsa di decollo sensibilmente ridotta, rotazione più stabile. Volo lento : diminuzione

Dettagli

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano

Statica e dinamica dei fluidi. A. Palano Statica e dinamica dei fluidi A. Palano Fluidi perfetti Un fluido perfetto e incomprimibile e indilatabile e non possiede attrito interno. Forza di pressione come la somma di tutte le forze di interazione

Dettagli

MOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO

MOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO MOTORI CON PISTONI A PRISMA ROMBICO SNODATO Brevetto di invenzione industriale depositato il 18/11/2008 N TO 2008 A 000847 Vittorio Scialla, Via Cibrario 114, 10143 Torino vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com

Dettagli

REGOLE DELL ARIA EUROPEE

REGOLE DELL ARIA EUROPEE REGOLE DELL ARIA EUROPEE Le nuove norme in vigore dall 11 dicembre 2014 Regole dell aria europee Introduzione Principali differenze Riferimenti normativi Introduzione Il 13 ottobre 2012 è stato pubblicato

Dettagli

Micro Centrali Idroelettriche per il Recupero di Energia nelle Reti Idriche

Micro Centrali Idroelettriche per il Recupero di Energia nelle Reti Idriche Micro Centrali Idroelettriche per il Recupero di Energia nelle Reti Idriche Ing. Daniele Rosati PhD on Electrical Engineering MCM Energy Lab Srl Laboratorio di Elettronica di Potenza per l Efficienza Energetica

Dettagli

Cilindri Idraulici a staffa rotante

Cilindri Idraulici a staffa rotante Cilindri Idraulici a staffa rotante Cilindri idraulici a staffa rotante, a doppio effetto Pressione di esercizio max. 250 bar Versione attivabile Questa nuova versione, migliorata di attrezzi a staffa

Dettagli

E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 :

E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 : CONFRONTO TRA I CRITERI PROGETTUALI E SOLUZIONI TECNICHE NAZIONALI ED EUROPEE E importante informare che la comunità europea ha definito tramite la Norma Europea Armonizzata EN 81-70 Maggio 2004 : Regole

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

QUADERNO DI CULTURA AERONAUTICA. di Massimo Bevilacqua m.bevilacqua@itaer.it

QUADERNO DI CULTURA AERONAUTICA. di Massimo Bevilacqua m.bevilacqua@itaer.it QUADERNO DI CULTURA AERONAUTICA ED ESERCITAZIONI PRATICHE DI AEROMODELLISMO Versione elettronica 2012a m.bevilacqua@itaer.it Questo testo è scaricato gratuitamente dal sito www.paer.it tutti i diritti

Dettagli

Cabine antirumore ERACLIT per l insonorizzazione di apparecchiature industriali negli interni

Cabine antirumore ERACLIT per l insonorizzazione di apparecchiature industriali negli interni 44 Soluzioni speciali per l industria - Cabine antirumore ERACLIT CABINE ANTIRUMORE ERACLIT Prefabbricate Modulari Facili da assemblare Smontabili e rimontabili ripetutamente Senza limitazioni dimensionali

Dettagli

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE

a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE TIPOLOGIE DI SOLAIO a.a. 2012/2013 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE FRANCESCO MICELLI TIPOLOGIE Gettati in opera Parzialmente prefabbricati Completamente prefabbricati Monodirezionali Bidirezionali

Dettagli

WUEWUE. Manuale Istruzioni LEGGERE ATTENTAMENTE E CONSERVARE PER FUTURE CONSULTAZIONI. passeggino leggero

WUEWUE. Manuale Istruzioni LEGGERE ATTENTAMENTE E CONSERVARE PER FUTURE CONSULTAZIONI. passeggino leggero WUEWUE passeggino leggero Manuale Istruzioni LEGGERE ATTENTAMENTE E CONSERVARE PER FUTURE CONSULTAZIONI MANUALE ISTRUZIONI WUEWUE AVVISO IMPORTANTE IMPORTANTE: PRIMA DELL USO LEGGERE ATTENTAMENTE QUESTO

Dettagli

Autocarri con allestimento intercambiabile. Informazioni generali sugli autocarri con allestimento intercambiabile PGRT

Autocarri con allestimento intercambiabile. Informazioni generali sugli autocarri con allestimento intercambiabile PGRT Informazioni generali sugli autocarri con allestimento intercambiabile Informazioni generali sugli autocarri con allestimento intercambiabile I veicoli con allestimento intercambiabile sono considerati

Dettagli

IL MATERASSO PER UN RIPOSO SU MISURA

IL MATERASSO PER UN RIPOSO SU MISURA I.P. FIBRA1 VI INVITA IN NEGOZIO PER SCOPRIRE SOLUZIONI CHE MIGLIORANO IL RIPOSO IL MATERASSO PER UN RIPOSO SU MISURA WWW.FIBRA1.IT SPAZIONOTTE VIA MILANO 3 BRESCIA - TEL. 030 2908820 Dormire in modo corretto

Dettagli

Corso di Geologia Applicata

Corso di Geologia Applicata Tecnologie per i Beni Culturali Corso di Geologia Applicata Dott. Maria Chiara Turrini Applicando uno sforzo (stress carico - pressione) crescente al mattone questo, superata una certa soglia di carico

Dettagli

Ita 08-2009-AFC 127 FIL-SISTEMI

Ita 08-2009-AFC 127 FIL-SISTEMI Ita 08-2009-AFC 127 Azienda specializzata nella produzione di alesatrici e fresatrici. Si è sviluppata mantenendo una tradizione e una qualificazione molto alta tesa al soddisfacimento delle esigenze più

Dettagli

Compact NSX DC Masterpact NW DC

Compact NSX DC Masterpact NW DC Bassa Tensione Compact NSX DC Masterpact NW DC Interruttori in corrente continua da 16 a 4000 A Catalogo 2012-2013 TM Compact NSX e Masterpact NW in corrente continua Un offerta completa in corrente continua

Dettagli

Collegamenti verticali meccanizzati: ascensori

Collegamenti verticali meccanizzati: ascensori Collegamenti verticali meccanizzati: ascensori Definizioni Sistemi meccanizzati che permettono l interrelazione ed il collegamento tra spazi posizionati su differenti quote di uno o più edifici. Argomento

Dettagli

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO

RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO Corsi di Laurea in: - Gestione tecnica del territorio agroforestale e Sviluppo rurale - Scienze forestali e ambientali - Costruzioni rurali e Topografia RILIEVO E RAPPRESENTAZIONE DEL TERRITORIO 4. Il

Dettagli

www.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA

www.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA www.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA L azienda Nata nel 1985 come fornitore internazionale di ricambi aeronautici, sia per il settore militare che per

Dettagli

EVAK 500 è esclusivamente riservato ai professionisti che abbiano ricevuto l addestramento richiesto per manovre di soccorso.

EVAK 500 è esclusivamente riservato ai professionisti che abbiano ricevuto l addestramento richiesto per manovre di soccorso. evak 500 argano-paranco a corda a corsa illimitata concepito per operazioni di salvataggio e di evacuazione SOMMARIO Pagina Avvertenze importanti 2 1. Generalità 2 2. Sicurezza 3 3. Installazione 3 4.

Dettagli

XRAMP RULLIERA FLESSIBILE

XRAMP RULLIERA FLESSIBILE XRAMP RULLIERA FLESSIBILE Per ottimizzare le condizioni di lavoro e facilitare il carico e lo scarico di merce sfusa dai mezzi o container, OCM ha creato XRamp, la rulliera flessibile motorizzata in acciaio

Dettagli

http://dicata.ing.unibs.it/metelli/lezioni_acciaio/

http://dicata.ing.unibs.it/metelli/lezioni_acciaio/ Progetto di Strutture in Acciaio e Legno Prof. Giovanni Metelli http://dicata.ing.unibs.it/metelli/lezioni_acciaio/ Testi consigliati: Strutture in acciaio G. Ballio F. C. Bernuzzi, Progettare costruzioni

Dettagli

SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA

SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA SPERIMENTAZIONE DEL GANCIO A ROTAZIONE COMANDATA APPLICAZIONE SULLE GRU SEMOVENTI Ing. Vito A. Tafaro LA MOVIMENTAZIONE DELLE LASTRE E PASTELLI UTILIZZANDO LE GRU SEMOVENTI Negli ultimi anni, durante le

Dettagli

La pedana posturometrica e stabilometrica. Postura e Baricentro.

La pedana posturometrica e stabilometrica. Postura e Baricentro. La pedana posturometrica e stabilometrica. Postura e Baricentro. Ogni massa o corpo è composta da una moltitudine di piccole particelle attratte verso la terra come descrive la forza di gravità. Questa

Dettagli

150 m. 75 m. fino a 50 m

150 m. 75 m. fino a 50 m 200 m e oltre 150 m 75 m fino a 50 m LEGENDA Braccio Pompa HPC Braccetto Tubo standard Pompa PC Tubo LLP I BRACCI DI DISTRIBUZIONE MANUALI Modello RR Modello RT 3504 12000-15000 2950 12000 900 900 3290

Dettagli