SCUOLA DELL'INFANZIA PRIMI VOLI. Via Mamiani, 2 TRIESTE. 040/ fax 040/ PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA

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1 Assessorato all'educazione, Scuola, Università e Ricerca SCUOLA DELL'INFANZIA PRIMI VOLI Via Mamiani, 2 TRIESTE 040/ fax 040/ PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA Il presente documento è stato redatto in coerenza con le linee di Servizio contenute nel PTOF di Servizio, approvato con Det.Dir.n. 45/2016, del 28/09/2016, allegato al presente Piano dell'offerta Formativa Triennale della Scuola dell'infanzia Primi voli P.O.F. Redatto dal Collegio docenti in data 10/10/2016 Adottato dal Consiglio della Scuola in data 28/10/2016 a.s. 2016/17

2 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) delle scuole dell infanzia del Comune di Trieste Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste sono SCUOLE PARITARIE. La legge definisce scuole paritarie (Legge 10 marzo 2000, n.62 Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all istruzione ) le istituzioni scolastiche non statali e degli enti locali che, a partire dalla scuola dell'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell'istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia fissati dalla legge medesima. Nel sistema nazionale dell'istruzione, quindi, le istituzioni scolastiche sia statali che paritarie concorrono, nella loro specificità e autonomia, a realizzare l'offerta formativa sul territorio. In tale contesto le amministrazioni pubbliche, nell'esercizio delle rispettive competenze, intervengono a sostenere l'efficacia e l'efficienza dell'intero sistema nazionale di istruzione (C. M. n. 31 del 18 marzo 2003 Disposizioni e indicazioni per l'attuazione della legge 10 marzo 2000, n.62, in materia di parità scolastica ). La riforma del sistema nazionale d'istruzione (Legge 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ), stabilisce che le istituzioni scolastiche predispongano il PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.), e le scuole dell'infanzia comunali, in quanto scuole paritarie, elaborino tale piano, nell'ambito della propria autonomia organizzativa e didattica ai sensi dalla normativa vigente (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della Legge 15 marzo 1999, n. 59). Il P.T.O.F. è il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che le scuole adottano nell ambito della loro autonomia. Il Piano ha valore triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre. Il P.T.O.F. delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste, coerente con gli obiettivi generali ed educativi determinati a livello nazionale dalle Indicazioni nazionali per il curricolo

3 della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione (M.I.U.R., settembre 2012), viene elaborato dal Collegio degli Insegnanti ed adottato dal Consiglio della Scuola (Regolamento per le scuole dell infanzia del Comune di Trieste, approvato con deliberazione consiliare n. 37 dd e modificato con deliberazioni consiliari n. 104 dd , n. 102 dd , n. 23 dd , n. 83 dd e n. 81 dd ). La scuola dell'infanzia si presenta, quale primo segmento del percorso scolastico, come comunità attiva aperta al territorio e alle famiglie con cui esercita la corresponsabilità educativa, basata sul riconoscimento dei reciproci ruoli e sul vicendevole supporto, e promuove pratiche volte a perseguire comuni finalità educative, come esplicitato nelle Indicazioni nazionali. In ottemperanza ai principi costituzionali, ai principi della Convenzione sui Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (1989), nelle normative europee (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del ), e in conformità a quanto predisposto dalla L. n.107/2015, le scuole dell'infanzia del Comue di Trieste promuovono: la partecipazione attiva delle famiglie, il pieno sviluppo della persona umana, l'uguaglianza delle opportunità educative e formative, il superamento di ogni forma di discriminazione, l'accoglienza e l'inclusione, l'apertura al territorio. Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste fanno proprie le finalità espresse nella normativa vigente, con particolare riferimento al conseguimento dei seguenti obiettivi: perseguiti attraverso un'operatività improntata alla costante INNOVAZIONE PEDAGOGICA ed avvalendosi, con coerenza e progressiva integrazione tra i vari servizi, dell'insieme di risorse a disposizone ed in particolare del personale specializzato che vi opera: un coordinamento pedagogico, coordinatori pedagogici di servizi educativi, insegnanti e personale ausiliario, costantemente aggiornati e formati ciascuno per le proprie competenze attraverso un Piano della Formazione progettato annualmente e sottoposto a verifica sistematica. Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste perseguono inoltre l'ampliamento della propria offerta formativa, didattica e pedagogica attraverso progetti mirati, con particolare

4 attenzione alle opportunità che provengono dal territorio e a quelle portate dalle diverse iniziative in cui il Comune di Trieste è protagonista o promotore, nel rispetto della libertà di educazione dei genitori e col consenso informato preventivo degli stessi qualora le attività attengano a temi educativi sensibili e divisivi tra le famiglie. Ampliamento dell'offerta formativa. Il Comune di Trieste garantisce una serie di iniziative didattiche che prevedono la possibilità di ampliare l'offerta formativa anche attraverso l'adesione ai bandi per il Piano Regionale per il potenziamento dell'offerta formativa, promossi dalla Regione Friuli Venezia Giulia, come orientamento verso quelle competenze generali che favoriscono un percorso di apprendimento armonico del bambino in una prospettiva di educazione permanente per tutto l'arco della vita, come indicato dalla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (12/ 2006). Le attività vengono progettate all'interno dell'offerta formativa di ogni singola scuola e possono essere realizzate anche in collaborazione con Associazioni/Agenzie specializzate del Territorio, individuate secondo procedure di legge e sulla specifica qualità dell'intervento didattico. Le aree tematiche individuate in base al piano degli interventi regionali sono stabilite per ciascun anno scolastico e si incentrano su macroargomenti quali: competenze chiave europee e di cittadinanza, per garantire percorsi di crescita che offrano a tutti i bambini gli strumenti per sviluppare le competenze chiave di convivenza sociale personali ed interpersonali che li prepari alla vita adulta, saranno previsti laboratori didattici multidisciplinari trasversali ai vari campi di esperienza. Verranno attuati inoltre progetti di consolidamento dell'esperienza dell'insegnamento della lingua inglese. gestione dei bisogni educativi speciali (BES) e dei disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), per assicurare un percorso graduale di crescita globale nel bambino offrendo opportunità di apprendimenti coerenti ai bisogni educativi speciali attraverso contesti e risposte relazionali ed educative personalizzate, in stretta collaborazione tra tutte le componenti della comunità educante. La Regione, inoltre, sostiene alcune progettualità di ampliamento dell'offerta formativa attraverso il bando per l'insegnamento delle lingue e culture delle minoranze linguistiche e storiche e il bando per l'integrazione scolastica programma immigrazione 2016 tramite il quale si prevedono azioni di supporto alla conoscenza delle Scuole dell'infanzia

5 Comunali e delle loro offerte formative per i bambini stranieri e le loro famiglie. Le attività didattiche si inseriscono nelle varie aree esperienziali del bambino: attività motorie (danze, movimenti ritmati), attività grafiche ed espressive, attività musicali(canzoni, ritmi), attività linguistiche e di narrazione di filastrocche e fiabe caratterizzanti. Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste aderiscono anche a progetti proposti in collaborazione con varie agenzie educative del territorio, quali percorsi di educazione civica, di apprendimento delle lingue straniere, di educazione musicale, di educazione alla multimedialità, espressione corporea, educazione all'immagine e teatro, educazione artistico-creative, educazione alla mobilità, educazione ambientale, percorsi a sostegno del benessere e della salute, percorsi a supporto della genitorialità. Piano della formazione. La formazione specialistica rivolta al personale dei servizi educativi integrati individua nel Protocollo d intesa tra Comune di Trieste e l' Università degli Studi di Trieste una sua risorsa fondamentale nell ottica di collaborazione ritenendo importante sperimentare una serie di iniziative volte alla qualificazione e specializzazione del personale, mettendo in interconnessione le eccellenze scientifiche dell Università e i servizi scolastici-educativi. Si intende consolidare modalità formative che coinvolgano gruppi o rappresentanti di gruppi di lavoro per avviare una riflessione su tematiche strettamente correlate alle funzioni dei servizi educativi nella realtà odierna, sostenendo la prospettiva di qualità degli stessi. Diverse le metodologie (docenze frontali, gruppi di riflessione, laboratori etc.) e le modalità di realizzazione dei percorsi, alcuni dei quali saranno fruiti con scelta individuale, mentre altri verranno proposti ad interi gruppi di insegnanti, in base ai diversi obiettivi e modalità di formazione. Il percorso si propone di attivare alcuni segmenti formativi per facilitare e sostenere le équipe educative nell'organizzazione di processi di riflessività sulla propria pratica all'interno di percorsi di auto ed eterovalutazione attraverso tecniche di ricerca in educazione, scambi ed osservazioni tra servizi nei vari territori, attività di formazione frontale attraverso incontri plenari. In questo ampio quadro, il concetto di accoglienza, quale contatto e apertura verso

6 l altro, diviene valore da coltivare e far crescere, nella comprensione delle differenze negli apprendimenti,nei contesti familiari di riferimento, e in un accezione più ampia di culture, di bisogni individuali, di integrazione. In accordo con l'azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste sono programmati interventi di formazione degli insegnanti finalizzati alla promozione della salute., con particolare riferimento alla partecipazione al più ampio percorso di coinvolgimento delle scuole cittadine nell'intesa interistituzionale chiamata verso una scuola che promuove salute. La qualità di un servizio scolastico-educativo è connessa anche ai modi con cui si articolano i suoi rapporti con i servizi socio-sanitari presenti sul territorio. Le azioni di raccordo, particolarmente importanti per i bambini e le loro famiglie, implicano la progettazione di percorsi di formazione e aggiornamento su tematiche fondamentali nella crescita dei bambini con la collaborazione sistematica con i servizi sanitari di base, in linea con i piani di prevenzione e salute nazionali. Sono previsti un corso di primo soccorso per gli insegnanti in situazione di emergenza/urgenza pediatrica, formazione e prove pratiche sulle tecniche di disostruzione delle vie aeree da corpo estraneo e le tecniche di massaggio cardiaco; un corso in collaborazione con il personale delle Strutture Semplici Bambini Adolescenti rivolto agli insegnanti che hanno in carico bambini/ragazzi con specifiche problematiche di salute (es. nutrizione enterale PEG Gastrostomia Endoscopica Percutanea -, soggetti con diabete mellito, soggetti allergici, soggetti con epilessia, etc.) con particolare riferimento alla corretta ed appropriata somministrazione di farmaci salvavita. E' infine prevista la possibilità per il personale insegnante ed educativo di integrare alcuni percorsi formativi, attraverso scelte individuali coordinate all interno del singolo servizio. La scelta avviene valutando la varietà delle proposte e sostenendo la motivazione personale e la soddisfazione dei bisogni formativi. Analisi domanda-offerta. Nell'anno 2016 le scuole dell'infanzia comunali sono 29 su 30 sedi, per un di 107 sezioni. Complessivamente il Comune di Trieste, sulla base della composizione dei gruppi classi e della presenza di bambini disabili, mette a disposizione nell'anno scolastico 2016/2017 n.

7 2459 posti di scuola dell infanzia nelle proprie strutture e n. 36 in quelle private convenzionate aderenti alla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne), con le quali ha stipulato una convenzione per gli anni scolastici 2016/17, 2017/2018 e 2018/2019, per un totale di 2495 posti. Scuole private convenzionate indirizzo posti in convenzione Ancelle della Carità via della Ginnastica, 79 9 Beata Vergine via di Scorcola, 7 8 Collegio Dimesse Pendice Scoglietto, 7 5 Sacro Cuore via del Cerreto, 2 6 Istituto Sacro Cuore via Tommaso Grossi, 8 8 Totale posti in convenzione 36 Tra le scuole dell infanzia comunali sono attive complessivamente quattro sezioni con lingua d insegnamento slovena presso le seguenti sedi:. OBLAK NIKO. sezione distaccata di NUVOLA OLGA c/o DIJASKI DOM. DELFINO BLU Elenco delle Scuole dell' Infanzia del Comune di Trieste Scuola indirizzo posti AZZURRA via Puccini, BORGO FELICE via del Pane Bianco, C. STUPARICH strada di Rozzol, CASETTA INCANTATA strada di Rozzol, 61/1 65 CUCCIOLI via Vittorino da Feltre, 8 75 DELFINO BLU salita di Gretta, 34/4 100 DELFINO BLU (sez. slovena) salita di Gretta, 34/4 DON CHALVIEN via Svevo, 21/1 75 F. APORTI via Pendice Scoglietto, G. POLLITZER via dell'istria, GIARDINO INCANTATO via Kandler, GIOCHI DELLE STELLE via Archi, 2 70 IL GIARDINO DEI SOGNI via Boegan, 5 75 IL TEMPO MAGICO via Vasari, KAMILLO KROMO strada Vecchia dell'istria,

8 L' ARCOBALENO via Frescobaldi, LA CAPRIOLA via Curiel, LA SCUOLA DEL SOLE via Manzoni, L'ISOLA DEI TESORI vicolo delle Rose, 5 70 M. SILVESTRI Borgo San Nazario, MILLE BIMBI via dei Mille, MILLE COLORI via Salvore, NUVOLA OLGA via alle Cave, 4 45 OBLAK NIKO (sez.slovena) via alle Cave, 5 25 Sez.distaccate slovene di via Ginnastica, PALLINI via Pallini, 2 90 PRIMI VOLI via Mamiani, RENA NUOVA via Antenorei, SORELLE AGAZZI vicolo San Fortunato, 1 90 STELLA MARINA via Ponziana, TOR CUCHERNA via dell'asilo, 4 65 TRE CASETTE via Petracco, NUVOLA OLGA c/odijaski DOM Strategia di Lisbona. L obiettivo di Lisbona, rivolto agli stati membri della U.E., è la realizzazione, entro il 2010, di strutture di accoglienza per almeno il 90% dei bambini fra 3 anni e l età scolare. L obiettivo sarà raggiunto a Trieste anche nell anno scolastico 2016/2017, coprendo il 97,32 % della domanda di servizio di scuola dell infanzia. Gli utenti potenziali (bambini fra i 3 anni e l età scolare, residenti nel Comune di Trieste) sono 4445, i posti di scuola dell infanzia offerti dagli Enti pubblici (Stato e Comune) sono complessivamente 3701 e coprono pertanto l'83,26% della domanda potenzialmente espressa. Ad essi si aggiungono 625 posti in strutture private, arrivando così a soddisfare il 97,32 % della domanda potenzialmente espressa. Organizzazione del contesto educativo. In un'ottica di condivisione di responsabilità dell'educazione, formazione e crescita dei bambini, come richiamato da ultimo dalla Circolare MIUR prot. n. AOODPIT n dd.

9 , è compito fondamentale delle famiglie partecipare e contribuire, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli. La collaborazione scuola-famiglie è una condizione indispensabile per la buona riuscita dell'inserimento del bambino, per la sua tranquillità e per il suo successo formativo. A tali fini verrà valorizzata la collaborazione dei genitori nelle scelte educative delle scuole, instaurando un rapporto di dialogo, fiducia e trasparenza al fine di offrire coerenza relativamente ad atteggiamenti e valori che siano di riferimento e di sicurezza per il bambino. Le scuole dell'infanzia comunali di Trieste organizzano situazioni formali ed informali di coinvolgimento diretto dei genitori attraverso: open day : nel periodo antecedente alle iscrizioni viene data la possibilità a tutti i genitori di visitare le scuole, in funzione della futura scelta; incontri informativi con i genitori dei bambini nuovi iscritti prima dell inizio della scuola e secondo necessità con tutti i genitori nel corso dell'anno scolastico; incontri di presentazione del P.T.O.F. per illustrare alle famiglie il piano relativamente all anno in corso e alla programmazione triennale; incontri tra genitori e insegnanti; colloqui individuali; il Consiglio della Scuola composto dal coordinatore pedagogico e dai rappresentanti dei genitori, del personale educativo e del personale d appoggio. In tal senso si rende effettivo il diritto-dovere delle famiglie di conoscere e condividere i percorsi formativi proposti e di scegliere con consapevolezza e libertà la scuola per i propri figli, potendo analizzare e valutare le attività didattiche, i progetti e le tematiche che i docenti affronteranno durante l'anno, che in ogni caso dovranno risultare coerenti con i programmi previsti dall'attuale ordinamento scolastico e con le linee di indirizzo emanate dal MIUR. Ciascuna scuola dell'infanzia predispone, condivide ed attua un Piano dell'offerta formativa (P.O.F.) che, con riguardo al triennio di riferimento, esplicita annualmente i contenuti della proposta e dei percorsi didattici da realizzare nel corso dell'anno scolastico. Sulla base delle normative e delle disposizioni richiamate in precedenza, le scuole dell'infanziacomunali di Trieste indirizzano i singoli P.O.F. promuovendo: il pieno sviluppo della persona umana, attraverso la maturazione dell'identità, la conquista dell'autonomia e il senso della cittadinanza; l'uguaglianza delle opportunità educative e formative, rimuovendo tutti gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di

10 tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. il superamento di ogni forma di discriminazione, proponendo principi di tolleranza e solidarietà; l'accoglienza e l'inclusione, predisponendo una programmazione delle attività educative che prevedano una didattica personalizzata e attenta ai bisogni di ciascuno, per il recupero delle difficoltà (es: le disabilità, i disturbi specifici di apprendimento, i disagi socio-culturali ed economici); lo sviluppo delle competenze, i bambini arrivano a scuola con bagagli ricchi e variegati di esperienze cognitive ed emotive che si arricchiranno attraverso il gioco e l'apprendimento, e che la scuola saprà veicolare favorendo lo sviluppo delle potenzialità, i differenti talenti e la creatività di ciascuno; la partecipazione attiva delle famiglie anche negli Organismi di partecipazione previsti dal Regolamento del servizio e nelle altre modalità definite dall'offerta formativa specifica delle singole realtà scolastiche; l'apertura al territorio intesa come prassi educativa che vede coinvolta l'intera comunità e la crescita di una cittadinanza attiva e solidale; la trasparenza, favorendo l'informazione e la comunicazione; Insegnamento della religione cattolica. Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste è possibile avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. L'insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) discende dal Concordato fra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica (Legge n. 121/1985), secondo il quale si prevede che in tutte le scuole pubbliche italiane siano riservate lezioni settimanali facoltative. La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell iscrizione e può essere modificata successivamente. Iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali. Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali di Trieste si effettuano di norma nella seconda quindicina di ciascun mese di gennaio di ogni anno. Per ciascun anno scolastico

11 sono indicate le date di iscrizione sul sito istituzionale dell'ente. La domanda di iscrizione si presenta on-line collegandosi al sito della Rete Civica del Comune di Trieste ( con la possibilità di chiedere informazioni e delucidazioni allo specifico sportello degli uffici dei Servizi Educativi Integrati. Sono previsti il pagamento di una tariffa d'iscrizione annua e la contribuzione al servizio mensa, graduati in base all'i.s.e.e. (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) della famiglia. La scuola dell infanzia accoglie i bambini di età compresa tra i tre anni e i sei anni, residenti o di fatto dimoranti nel Comune di Trieste. L'iscrizione è fatta alla scuola e non alla singola sezione: le eventuali preferenze espresse dalle famiglie in relazione ad una sezione o ad un insegnante non sono determinanti per la formazione delle sezioni. Le sezioni. Il modello organizzativo delle scuole dell'infanzia comunali di Trieste prevede l'assegnazione dei bambini ad una sezione al fine di creare gruppi numericamente contenuti per favorire la realizzazione di contesti di apprendimento funzionali. La sezione è costituita di norma da 25 bambini. Ad essa sono assegnati due insegnanti, ai quali può aggiungersi un insegnante o un operatore di sostegno in presenza di bambini disabili. Gli orari di lavoro del personale assicurano nell arco della giornata il massimo della compresenza. Di norma la composizione della sezione è eterogenea per fasce di età e comprende bambini di 3, 4 e 5 anni. In tal modo si facilitano le competenze relazionali e di responsabilità tra bambini di diversa età allo scopo di ampliare le opportunità di apprendimento, anche per imitazione. In occasione di laboratori specifici, momenti di routine, intersezione, uscite didattiche, ecc. i bambini possono essere raggruppati per fasce omogenee di età. Il Collegio degli educatori di ciascuna scuola procede, all'inizio dell'anno scolastico, alla formazione delle sezioni valutando l'equilibrio numerico rispetto ad alcuni fattori quali l'età, la distribuzione tra maschi e femmine, gli specifici bisogni educativi del singolo bambino e dei gruppi preesistenti, la presenza di fratelli o sorelle in termini di valorizzazione dell'autonomia di ciascuno. Obiettivo fondante del sistema pedagogico delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste è il lavoro di intersezione, attraverso il quale si esplicitano i singoli progetti educativi in

12 coerenza con i principi dell'accoglienza, dell'inclusione e delle parti opportunità. Inserimento. L'inserimento a scuola è un evento particolarmente significativo per i bambini e le famiglie. Le scuole dell'infanzia del Comune di Trieste supportano i genitori e i bambini nell'affrontare la nuova situazione di vita, garantendo gradualità nel processo di ambientamento e favorendo l'instaurarsi del rapporto di reciproca fiducia tra adulti e tra adulti e bambini. Nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste l inserimento avviene nel mese di settembre, con tappe graduali su contesti predefiniti, concordate insieme alle insegnanti di sezione in base alle esigenze del singolo bambino e della famiglia. Durante il periodo degli inserimenti e dei reinserimenti gli orari delle scuole dell'infanzia possono variare in ragione della complessità dei gruppi di bambini da accogliere. La chiusura anticipata delle scuole dell'infanzia nel periodo degli inserimenti, come codificata all'interno di ciascun calendario scolastico annuale, consente la compresenza degli insegnanti in sezione e offre la possibilità di realizzare proposte pedagogiche anche individualizzate, ponendo maggiore attenzione al singolo ed in particolare ai bambini più piccoli. Al fine di favorire il reinserimento dei bambini già frequentanti dopo la pausa estiva, è prassi nelle scuole dell'infanzia comunali di Trieste dedicare loro il primo giorno di apertura a settembre. Calendario scolastico. Le scuole dell infanzia comunali di Trieste tengono conto del calendario scolastico regionale. Il calendario viene approvato con specifico provvedimento e reso noto mediante pubblicazione sul sito istituzionale dell'ente. Orari. Le scuole dell'infanzia comunali sono aperte dal lunedì al venerdì, dalle ore 7.30 alle ore

13 L accoglimento dei bambini avviene di norma dalle ore 8.00 alle ore Per rispondere alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie l uscita è flessibile e, di norma, articolata in tre fasce orarie: alle ore 13.00, alle ore e alle ore Il prolungamento dell orario fino alle ore viene assicurato alle famiglie che ne ravvisino la necessità, previa comunicazione. Viene garantita la presenza di educatori in numero proporzionale a quello dei bambini presenti. Il servizio di scuola dell infanzia al sabato viene garantito presso la scuola dell'infanzia Il Tempo Magico solo al mattino (con orario ) e senza erogazione del servizio di mensa in ragione del numero degli iscritti. Il personale. Le figure professionali presenti nella scuola sono:.il coordinatore pedagogico del servizio educativo,.il personale insegnante ed educativo,.il personale d appoggio. Il coordinatore svolge attività di tipo tecnico-specialistico, gestionale e organizzativo ed è responsabile dell'organizzazione del servizio, supervisiona i progetti educativi e sviluppa le relazioni esterne ed interne all'ente in un'ottica di lavoro di rete. Il personale insegnante ed educativo: programma, realizza e valuta unità di apprendimento favorenti lo sviluppo complessivo del bambino, prediligendo un approccio ludico. Favorisce i processi di interazione positiva nei gruppi di bambini e personalizza le azioni educative; partecipa alla gestione sociale delle scuola e cura rapporti stabili con le famiglie e con il territorio. Il personale d appoggio contribuisce alla costruzione di un corretto clima educativo all interno della scuola e ad assicurare una situazione ambientale adeguata alle esigenze ed ai bisogni dei bambini. Svolge compiti di pulizia e riordino degli ambienti scolastici e delle aree esterne di pertinenza; provvede alla somministrazione dei pasti.

14 Disabilità. È previsto l'ampliamento dell'organico di ciascuna scuola con uno o più insegnanti di sostegno in presenza di bambini certificati ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 ("Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate"). Per ciascun bambino disabile viene predisposto, come previsto anche dalle recenti Linee guida sull'integrazione scolastica degli alunni con disabilità (M.I.U.R., agosto 2009), un Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) che programma gli interventi educativi e didattici destinati al bambino disabile e garantisce un intervento adeguato allo sviluppo delle sue potenzialità. Nelle sezioni con presenza di bambini disabili è prevista, di norma, una riduzione di 5 posti. Particolare riguardo viene rivolto ai minori con necessità di assistenza specifica, prevedendo eventuali interventi di supporto all'integrazione scolastica mediante l'assegnazione di personale qualificato di agenzie educative. Concessione in uso dei locali delle scuole dell infanzia comunali. Se si costituiscono in Comitato o in Associazione, le famiglie dei bambini frequentanti le scuole dell infanzia comunali, possono richiedere l'uso in concessione gratuita dei locali (nidi, scuole dell infanzia e ricreatori comunali) per realizzare attività integrative alle funzioni dei servizi educativi comunali, organizzando momenti di socializzazione e di attività ludica per bambine/i, nonché di aggregazione e confronto tra le famiglie. (Regolamento e tabella tariffe per la concessione in uso dei locali dei nidi d infanzia, scuole dell infanzia comunali, ricreatori comunali e poli di aggregazione giovanile, approvato con deliberazioni consiliari n. 28 e 29 dd ). Referenti istituzionali ASSESSORE ALL'EDUCAZIONE E SCUOLA dott.ssa Angela Brandi Via del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 37 Tel

15 DIRETTORE DELL'AREA EDUCAZIONE, UNIVERSITÀ, RICERCA, CULTURA E SPORT dott. Fabio Lorenzut Piazza Unità d'italia, 4 piano: 3 stanza: 122 tel fabio.lorenzut@comune.trieste.it DIRETTORE DEL SERVIZIO SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATI dott.ssa Manuela Salvadei via del Teatro Romano 7 secondo piano, stanza 36 Tel manuela.salvadei@comune.trieste.it GESTIONE AMMINISTRATIVA E CONTABILE DEI SERVIZI EDUCATIVI Responsabile di P.O. dott.ssa Mariagrazia Monti via del Teatro Romano 7/F piano terra, stanza 27 tel mariagrazia.monti@comune.trieste.it ORGANIZZAZIONE E COORDINAMENTO DEI SERVIZI EDUCATIVI Responsabile di P.O. Antonella Brecel via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 19 tel antonella.brecel@comune.trieste.it SISTEMA INTEGRATO PUBBLICO/PRIVATO, CONTROLLO E ACCREDITAMENTO Responsabile di P.O. dott.ssa Emilia Patriarca via del Teatro Romano 7

16 secondo piano, stanza 30 tel QUALITA DEI SERVIZI FORMAZIONE PEDAGOGICA PARTECIPAZIONE Responsabile di P.O. dott.ssa Michela D Andri Via del Teatro Romano, 7 secondo piano, stanza 31 tel michela.dandri@comune.trieste.it APPALTO MENSA SCOLASTICA Responsabile di P.O. dott.ssa Antonella Delbianco via del Teatro Romano, 7 primo piano, stanza 15 tel antonella.delbianco@comune.trieste.it COORDINATORI PEDAGOGICI DEI SERVIZI dott.ssa Tiziana Craievich Scuola dell'infanzia Nuvola Olga/Oblak Niko sez. slovena Via alle Cave 4 Trieste tel tiziana.craievich@comune.trieste.it sinfanzia.nuvolaolga.oblakniko@comune.trieste.it dott. Alessandro D'Alto Scuola dell'infanzia Silvestri Borgo San Nazario 73 Trieste tel alessandro.dalto@comune.trieste.it sinfanzia.m.silvestri@comune.trieste.it dott.ssa Marina Degrassi

17 Scuola dell'infanzia Primi Voli Via Mamiani 2 Trieste tel marina.degrassi@comune.trieste.it sinfanzia.primivoli@comune.trieste.it Manlio De Panfilis Scuola dell'infanzia F. Aporti Via Pendice Scoglietto 20 Trieste tel manlio.depanfilis@comune.trieste.it sinfanzia.f.aporti@comune.trieste.it Scuola dell'infanzia Giardino Incantato Via Kandler 10 Trieste tel manlio.depanfilis@comune.trieste.it sinfanzia.giardinoincantato@comune.trieste.it dott.ssa Elisabetta Doimi Scuola dell'infanzia Giochi delle Stelle Via Archi 4 Trieste tel elisabetta.doimi@comune.trieste.it sinfanzia.giochidellestelle@comune.trieste.it dott.ssa Irene Fontanot: Scuola dell'infanzia Tor Cucherna Via dell'asilo 4 Trieste tel irene.fontanot@comune.trieste.it sinfanzia.torcucherna@comune.trieste.it Scuola dell'infanzia Pallini Via Pallini 2 Trieste tel irene.fontanot@comune.trieste.it sinfanzia.pallini@comune.trieste.it Istria Giani Scuola dell'infanzia Rena Nuova Via Anteno Rei 14 Trieste tel istria.giani@comune.trieste.it

18 Stella Marina Via Ponziana 32 Trieste tel dott.ssa Isabella Herlinger Scuola dell'infanzia Casetta Incantata Via dell'istria 56/58 Trieste tel Scuola dell'infanzia Stuparich Strada di Rozzol 61 Trieste tel dott. Fabrizio Lauria Scuola dell'infanzia Azzurra Via Puccini 63 Trieste tel Scuola dell'infanzia Pollitzer Via dell'istria 170 Trieste tel dott.ssa Consuelo Louvier Scuola dell'infanzia La Scuola del Sole Via Manzoni 14 Trieste tel dott.ssa Daniela Mazzoli Scuola dell'infanzia L'Isola dei Tesori Vicolo delle Rose 5 Trieste tel daniela.mazzoli@comune.trieste.it

19 Scuola dell'infanzia Delfino Blu Salita di Gretta 34/4 Trieste tel Scuola dell'infanzia Sorelle Agazzi Vicolo San Fortunato 1 Trieste tel daniela.mazzoli@comune.trieste.it sinfanzia.sorelleagazzi@comune.trieste.it dott.ssa Valentina Nardi: Scuola dell'infanzia Il Giardino dei Sogni Via Boegan 5 Trieste tel valentina.nardi@comune.trieste.it sinfanzia.ilgiardinodeisogni@comune.trieste.it Scuola dell'infanzia Millebimbi Via dei Mille 6 Trieste tel valentina.nardi@comune.trieste.it sinfanzia.millebimbi@comune.trieste.it dott.ssa Rita Ricatti Scuola dell'infanzia La Capriola Via Curiel 10 Trieste tel rita.ricatti@comune.trieste.it sinfanzia.lacapriola@comune.trieste.it dott.ssa Mariagrazia Stepan Scuola dell'infanzia Tre Casette Via Petracco 12 Trieste tel mariagrazia.stepan@comune.trieste.it sinfanzia.trecasette@comune.trieste.it Scuola dell'infanzia Kamillo Kromo Strada Vecchia dell'istria 78 Trieste tel mariagrazia.stepan@comune.trieste.it sinfanzia.kamillokromo@comune.trieste.it

20 Licia Terrone: Scuola dell'infanzia Don Chalvien Via Svevo 21/1 Trieste tel Scuola dell'infanzia Mille Colori Via Salvore 12 Trieste tel dott. Giacomo Todaro Scuole dell'infanzia Borgo Felice Via del Pane Bianco 14 Trieste tel Scuola dell'infanzia L'Arcobaleno Via Frescolbadi 33 Trieste tel dott.ssa Caia Venier Scuola dell'infanzia Cuccioli Via Vittorino da Feltre 8 Trieste tel caia.venier@comune.trieste.it sinfanzia.cuccioli@comune.trieste.it Atto n. 45 del 22/09/2016 Questo documento è stato firmato da: Elenco firmatari ATTO SOTTOSCRITTO DIGITALMENTE AI SENSI DEL D.P.R. 445/2000 E DEL D.LGS. 82/2005 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI NOME: SALVADEI MANUELA CODICE FISCALE: SLVMNL63A57L424S DATA FIRMA: 28/09/ :16:57 IMPRONTA: CEE311326A57FEA459C0D9A9D8BE8CC4FC4C D3F1AAA258A496C7C0F94 FC4C D3F1AAA258A496C7C0F94CF D19C1BE8A4954F A CF D19C1BE8A4954F AF B718D3B24B6DD07EE49E746D F B718D3B24B6DD07EE49E746DCC67F8A9B C237FC628B9849

21 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (P.T.O.F.) delle scuole dell infanzia del Comune di Trieste Determinazione n. 28/2016 PO ORGANIZZAZIONE E COORD.TO DEI SERVIZI EDUCATIVI E POLITICHE GIOVANILI OGGETTO: Calendario delle attività educative 2015/2016 dei Servizi Educativi Comunali - apertura per l'utenza dal 12 settembre 2016 al 30 giugno 2017, con giornate di festività e sospensione delle attività in corrispondenza delle sospensioni nazionali e regionali disposte dal su richiamato calendario scolastico regionale, a cui si aggiunge l'indicata giornata del 3 novembre 2016 di sospensione delle attività in corrispondenza del Santo Patrono della Città di Trieste tutte le domeniche, 1 novembre (Ognissanti), 8 dicembre (Immacolata Concezione), 25 dicembre (Santo Natale), 26 dicembre (Santo Stefano), 1 gennaio (Capodanno), 6 gennaio (Epifania), 17 aprile (Lunedì dell'angelo 25 aprile (Anniversario della Liberazione), 1 maggio (Festa del Lavoro), 2 giugno (Festa Nazionale della Repubblica il 9 e il 10 dicembre 2016, dal 23 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 compresi (vacanze natalizie), dal 27 febbraio al 1 marzo 2017 compresi (Carnevale e mercoledì delle Ceneri),

22 dal 14 al 18 aprile 2017 compresi (vacanze pasquali), il 24 aprile 2017 (ponte sulla festività nazionale del 25 aprile), il 3 giugno 2017 (ponte sulla festività nazionale del 2 giugno); Presentazione della scuola La scuola accoglie 140 bambini suddivisi in sei sezioni eterogenee per età AZZURRI G M F M ARANCIO F TOT G M P GIALLI G M P M G M P F TOT F TOT F TOT ROSSI F TOT M G M P BLU M M VERDI F TOT G M P M ed è stata completamente restaurata nel 2007 in tutte le sue parti interne ed esterne, con l intervento della Sovrintendenza delle Belle Arti, che ha ridato splendore e freschezza agli affreschi ritrovati durante i lavori interni di ristrutturazione. La scuola è disposta su due piani con uno spazio esterno composto da due grandi giardini alberati attrezzati con strutture gioco. Al piano terra si trovano: lo spogliatoio dei bambini

23 il bagno disabili la sezione degli ARANCIONI che funge da classe di accoglienza (dalle 7.30 alle 8.00) e di uscita pomeridiana (dalle alle 17.00) la cucina con la dispensa i bagni dei bambini e il bagno per il personale cucina il deposito materiale di pulizia lo spogliatoio del personale la sala mensa Al piano superiore ci sono: cinque sezioni (AZZURRI, BLU, ROSSI, VERDI E GIALLI); i bagni per i bambini e per il personale la direzione il salone Il Territorio Nel territorio in cui è situata la scuola sono presenti diverse strutture educative: alcuni Nidi d Infanzia Comunali: il nido d infanzia aziendale Lunallegra e il nido d infanzia Mongolfiera, in via Tigor 24, il nido d infanzia La Nuvola e Semidimela e Semidimela sezione slovena in via Veronese 14; il Nido d Infanzia Privato Fantabosco in via Besenghi 25 l'asilo Nido ed la Scuola dell'infanzia privati La Casetta in via Besenghi n. 27 le scuole dell'infanzia Statali Duca D'Aosta in via Besenghi 13 e Colonna in via Colonna 11 la Scuole Primarie Statali de Morpurgo in Via Carli 1 e Nazario Sauro in via Tigor 3,alcune Scuole Secondarie Superiori: il Liceo Scientifico Oberdan in Via Besenghi 13, il Liceo Artistico e Istituto Statale Nordio in Via di Calvola 2, l Istituto Tecnico Commerciale Statale da Vinci e l Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali de Sandrinelli in Via Veronese 3 il Ricreatorio comunale De Amicis in Via Colautti 3 e il polo di aggregazione giovanile Toti in Via del Castello, 3.

24 Risorse umane e aspetti organizzativi Nella scuola lavorano: una coordinatrice pedagogica con funzioni di: coordinamento dell attività pedagogica delle insegnanti; gestione del personale ausiliario; organizzazione; collegamento con l amministrazione comunale, il territorio e le famiglie; dieci insegnanti con un orario di venticinque ore settimanali, 2 insegnanti con orario part-time, con turnazioni antimeridiane e pomeridiane. Sono previste ore di lavoro in compresenza che variano a seconda delle attività specifiche e che tengono conto dei progetti della singola sezione e delle attività di intersezione programmate collegialmente; due insegnanti di sostegno un 'educatrice della cooperativa sociale 2001 un insegnante di religione cattolica per tutti i bambini che si avvalgono di questo insegnamento, svolge la sua attività secondo le linee programmatiche; una collaboratrice socio-sanitaria (bambinaia) che si occupa dell assistenza ai bambini nell assolvimento dei loro bisogni fondamentali e diventa figura adulta di riferimento che persegue, d intesa con il personale docente e con il personale d appoggio, gli obiettivi generali propri della Scuola dell Infanzia; 5 collaboratrici d infanzia che svolgono attività di assistenza in favore dei bambini atte a soddisfare le loro esigenze. Si occupano inoltre della pulizia e dell igiene degli ambienti scolastici, dei giochi e delle attrezzature educative e didattiche presenti nella struttura. Il personale ausiliario è organizzato in turni funzionali rispetto l orario di apertura e chiusura della scuola e dell ottimizzazione delle risorse umane; il personale mensa della Cooperativa DUSSMANN: una cuoca e alcune addette alla mensa, il cui numero varia a seconda del numero di bambini presenti all interno della struttura, con compiti di distribuzione dei pasti e pulizia dei locali adibiti a mensa La giornata scolastica La nostra scuola è aperta dalle ore 7.30 del mattino fino alle ore del pomeriggio, dal lunedì al venerdì secondo una scansione temporale ben definita.

25 Il servizio di scuola dell infanzia di sabato è garantito presso la scuola dell infanzia Il Tempo Magico, in Via Vasari 23, con orario antimeridiano ( ) senza erogazione del servizio di mensa Progetto del polo del sabato Insegnanti: Maja e Silvia Un viaggio intorno al mondo Il progetto del Polo del Sabato, desidera offrire ai bambini delle scuole dell'infanzia del Comune di Trieste, la possibilità di trascorrere del tempo in allegria, imparando con gioia e divertimento. I bambini del sabato avranno l'opportunità di socializzare conoscendo nuovi amici, giocando con loro ed intraprendendo un viaggio intorno al mondo alla scoperta degli animali e delle piante che lo abitano. Gli argomenti trattati, saranno dunque legati al regno animale e al regno vegetale, ponendo attenzione anche al ciclo delle stagioni e osservando quanto ci circonda per seguire le festività che incontreremo lungo il nostro viaggio. PROGETTO Gli animali, le piante, le stagioni nel mondo Campi di esperienza interessati Il sé e l altro Linguaggi, creatività, espressioni Il corpo e il movimento Immagini, suoni e colori Obiettivi Tale progetto si prefigge di: Conoscere e distinguere alcuni animali/piante Conoscere le stagioni Riconoscere e riprodurre alcuni versi di animali Localizzazione nel mondo di animali e piante caratteristici

26 Altre attività correlate Giochi strutturati Gioco libero Laboratori creativi Momenti di relax/tranquillità coadiuvati anche dall ascolto di brani musicali rilassanti e che riproducano i suoni della natura Canzoncine cantate con i bambini. Percezione e sperimentazione del ritmo. Attività motoria con l utilizzo dello spazio morbido in dotazione e dei suoi ausili Utilizzo del giardino della struttura scolastica e dei relativi giochi (ovviamente tempo permettendo) Uscite didattiche Spazi Aula religione/sabato Atrio posto davanti alle aule Stanza morbida Giardino Palestra Tempi Progetto a cadenza settimanale per tutto l anno scolastico 2016\2017 (nella giornata del sabato). Materiali Materiali di recupero (bottiglie e bicchieri di plastica, scatoline di cartone o di latta, vasetti di vetro, ecc.), cartoncini colorati, colla, forbici, pennelli, tempere, pennarelli, spugne, gessetti, cere, ecc. Verifica e valutazione Osservazione sistematica Osservazioni periodiche Riunioni e verifiche con Coordinatrice Creazione di una cartella personale per ogni bambino per la raccolta dei propri elaborati e consegna a cadenza trimestrale degli stessi alle famiglie. Documentazione Elaborati degli alunni

27 Cartelloni (lavoro di gruppo) Materiale fotografico Diario del sabato Documento di relazione finale Foglio presenze dalle ore 7.30 alle ore 8.00 pre-accoglimento nella classe degli ARANCIONI, al piano terra, con un insegnante a tur- dalle ore 8.00 alle ore 9.00 ore 9.00 ore 9.30 ore ore no entrata di tutti i bambini nelle proprie sezioni colazione nella sala da pranzo accompagnamento ai bagni appello e inizio attività didattiche accompagnamento ai bagni dalle ore alle ore dalle ore alle ore ore dalle ore alle ore ore ore dalle ore alle ore dalle ore alle ore pranzo uscita lavaggio denti attività ludiche e didattiche uscita a richiesta merenda uscita (ogni sezione nella propria aula) uscita nella sezione degli ARANCIONI al piano terra All'interno della giornata, quindi, il tempo scuola è suddiviso in tre principali situazioni di pari valenza educativa: routines,attività strutturate e libere Tutte le attività saranno organizzate attraverso il GIOCO: il gioco, infatti, assolve importanti funzioni cognitive, socializzanti, creative, relazionali e motorie. ATTIVITA DI ROUTINES: Per routines s intende il momento legato al soddisfacimento dei bisogni psico-fisiologici del bambino, come l accompagnamento al bagno, il pasto, l entrata, l uscita e l appello quotidiano. La regolarità delle routines favorisce l acquisizione della prevedibilità dei momenti che determinano occasioni di conferma e quindi di rassicurazione nel bambino. Favoriscono la socialità, specie al momento dei pasti, nelle file organizzate per muoversi in grande gruppo nella scuola, nell attesa del proprio turno ai bagni, nel festeggiamento dei compleanni, du-

28 rante l appello in classe e delle verbalizzazioni in gruppo. Oltre a ciò, le routines rappresentano un occasione d esercizio di abilità motorie e di miglioramento dell autonomia personale. ATTIVITA STRUTTURATE: Le attività di norma prendono spunto da un evento stimolo (un racconto, un osservazione, un oggetto...) per poi passare all interiorizzazione delle conoscenze: attività manipolative, grafiche, pittoriche e plastiche attività riferite alla comunicazione (parlare delle proprie esperienze personali, ascoltare e rielaborare fiabe, filastrocche, poesie, racconti, fare giochi di parole, ecc...) attività di tipo scientifico (osservazione, analisi, riproduzione di un fenomeno o di un esperienza) attività musicali con semplici strumentini attività teatrali e di drammatizzazione attività di gioco simbolico (far finta di...) attività di canto in occasione di feste e ricorrenze Mangiare a scuola Nella nostra scuola, similmente alle altre scuole dell infanzia comunali e statali, viene fornito il servizio di mensa scolastica. Il servizio comprende: una merenda di metà mattina (ore 9.00), il pranzo (ore 12.00), una merenda di metà pomeriggio (ore 15.00). Il menù è stato elaborato dalla dietista del Comune e visionato dall'azienda per i Servizi Sanitari. E' possibile richiedere un menù diversificato per le principali forme di intolleranza alimentare (latte, uova, latte+uova, glutine e dieta leggera), è possibile altresì, richiedere, per motivi etico religiosi o culturali, la sostituzione di un alimento con un altro, purché presente nel Capitolato d'appalto. Accoglienza e inserimento L inserimento comporta dei cambiamenti significativi nella vita del bambino: affrontare la separazione dai genitori, relazionarsi con persone nuove e sconosciute, entrare in spazi ed ambienti non familiari.

29 Si rende quindi necessario fare in modo che il passaggio del bambino dall'ambiente familiare all'ambiente scolastico sia graduale e che il bambino percepisca di essere accolto. Solo in questo modo sarà possibile garantire un più alto grado di coinvolgimento personale e un abbassamento della soglia delle eventuali difficoltà.l inserimento avviene nell arco di tutto il mese di settembre con tappe graduali concordate insieme alle insegnanti di sezione in base alle esigenze e reazioni del singolo bambino. La frequenza dell orario completo si compie generalmente dopo alcune settimane di frequenza. Inoltre, per facilitare anche il re-inserimento, dopo la pausa estiva, dei bambini già frequentanti, si prevede di dedicare loro il primo giorno di apertura a settembre. Verrà prestata particolare attenzione anche all aspetto emotivo dell accoglienza giornaliera dei bambini e delle famiglie, consapevoli che tutti i soggetti coinvolti la vivono con emozioni diverse, cercando di trasmettere fiducia, sicurezza, competenza e affidabilità. La scuola si attiva nell instaurare diversi momenti collegiali assieme alle famiglie al fine di mantenere un costante dialogo e di incentivare la partecipazione alla vita scolastica. Nello specifico: riunioni di presentazione della scuola per i bambini nuovi (giugno e settembre) riunioni del Consiglio della Scuola due o tre volte all anno colloqui individuali di verifica degli inserimenti per i bambini nuovi (ottobre) riunioni di sezione per la presentazione dei progetti e delle attività (ottobre) colloqui individuali di verifica degli apprendimenti per i bambini grandi ( gennaio e giugno) Nella piena discrezionalità delle singole sezioni, in alcuni momenti dell'anno potranno essere organizzati, con la partecipazione diretta delle famiglie, sia laboratori a tema sia momenti di condivisione di alcune fasi dei progetti didattici attuati.

30 PROGETTO triennale GENERALE Alla luce dei cambiamenti che si sono susseguiti nell'ambito della programmazione scolastica diventa necessario porre attenzione alle finalità generali condivise da tutto il gruppo di lavoro. Emergono di conseguenza le idee fondanti del nostro operare: Idea di bambino: ogni bambino è in sé diverso ed unico e questa sua natura deve essere rispettata seguendo i suoi tempi di sviluppo. Idea di scuola: la scuola dopo la famiglia è il primo ambiente con cui il bambino entra in contatto e per questo deve essere accogliente, protettivo e propositivo. Idea di comunità: significa far parte di un gruppo in cui è possibile scoprire l'altro come diverso da se e comprende la necessità di stabilire regole condivise. Obiettivo generale: RAGGIUNGERE LA CONSAPEVOEZZA DI SÉ 3anni: conquista dell'autonomia acquisire fiducia nei propri mezzi 4 anni: raggiungimento dell'autonomia saper relazionarsi con gli altri riconoscere e rispettare le regole 5 anni: maturazione delle proprie competenze saper affrontare in maniera serena le diverse situazioni Strategie: CONTESTI: esperienziali e di ricerca-azione dal concreto all'astratto dalle routine quotidiane al saper fare AMBIENTI: sezione

31 salone giardino sala da pranzo ATTIVITÀ: motorie pittorico-manipolative linguistiche CLIMA: sereno empatico positivo ESPERIENZE di tipo: socio-relazionale ludiche linguistiche Questo percorso, condiviso da tutto il gruppo insegnanti, è stato pensato per orientare al meglio il lavoro all'interno della struttura. IMPARARE LENTAMENTE E IMPARARE DAL QUOTIDIANO Ogni momento del quotidiano ha una straordinaria potenza che ci conduce a valorizzare ogni evento che accade, ogni situazione, ogni pensiero. Un insegnamento che potrebbe significare che il banale, il superficiale, l inutile non esistono e che siamo noi che costruiamo la banalità, la superficialità,l inutilità. E siamo ancora noi che possiamo evitare la banalità. Imparando a vedere, ad interessarci delle cose vicine, quotidiane, apparentemente semplici e umili. Valorizzare il quotidiano a scuola significa porre attenzione alla realtà, non insegnare per schemi. Ragionando su ciò che accade quotidianamente si incontrano tematiche intrecciate, complesse ma anche significative, che lasciano il segno, lasciano memoria, lasciano emozione e ricordo. Risulta pertanto fondamentale condividere con i genitori, questo modalità e renderli partecipi di un progetto educativo a misura di bambino: un progetto imperniato sulla vita quotidiana con le sue infinite microattività ricorrenti ma sempre diverse, ricche di scoperte condivise e di conversazioni. Per i piccoli, la vita quotidiana è una sorta di laboratorio continuo, questo non significa abbandonarsi alla casualità, anzi. Ecco alcuni slogan per una scuola slow:

32 Prendere il tempo Fare meno per fare meglio L educazione è in tutti i momenti Programmare per situazioni Processi piuttosto che prodotti Autonomia accompagnata Parlare meno, ascoltare di più Divertirsi ad ascoltare Saper giocare con niente. Fare tutto lentamente, valorizzando la potenzialità del singolo Evitare una certa logica di produttività, non bisogna dare per scontato l idea (dominante) che più si fa, e prima lo si fa, meglio è Citazioni da Slow School di Penny Ritscher In continuità con il progetto sperimentato l anno scorso permane come obiettivo principale il rispetto dei tempi del bambino. Porteremo attenzione alle necessità e ai bisogni dei bambini attraverso la realizzazione di attività trasversali suddivisi per fasce d età e nella realizzazione dei progetti di sezione. La finalità principale è quella di potenziare due aree fondamentali nel processo di crescita del bambino: Motoria Linguistica La proposta verrà realizzata anche con la collaborazione di realtà educative territoriali,nell'ambito di un'idea di continuità e di corresponsabilità educativa. La presenza da questo 'anno di due bambini seguiti da due insegnanti di sostegno e da una educatrice,ha arricchito la scuola di nuove modalità di approccio,di nuove riflessioni sull' importanza dell' accorgersi, dell' ascolto, dell'attenzione sempre necessari ed indispensabili in un percorso volto a promuovere il BEN_ESSERE. Arricchisco la mia mente attraverso i progetti di sezione: Azzurri: A SCUOLA CON PINOCCHIO Gialli: PRONTI, PARTENZA, VIA: UN VIAGGIO INTORNO AL MONDOI Blu: COLORE ED EMOZIONE Arancioni: A CACCIA DI... BUONE MANIERE! Rossi: VIVIAMO IN UN MONDO DI FIABE Verdi: IN VIAGGIO CON ELMER ALLA SCOPERTA DI UN MONDO COLORATO

33 Nella programmazione e nella successiva realizzazione dei progetti la scuola si pone le seguenti finalità la qualità dell'offerta educativa l' uguaglianza delle opportunità formative a tutti i bambini l'individuazione e la valorizzazione delle potenzialità dei singoli bambini la valorizzazione delle diversità culturali. La programmazione delle azioni educative è caratterizzata da interventi basati : sull' INTENZIONALITA', per arricchirli di una cultura progettuale fondata su scelte consapevoli con una direzione e una meta precisa. sulla CONTESTUALIZZAZIONE, per rendere ogni bambino o gruppo di bambini, unico e irripetibile sulla METODOLOGIA, intesa come strategia basata su uno schema di scelte concatenate da compiere: osservazione della situazione di partenza individuazione di obiettivi da perseguire contenuti verifiche sulla FLESSIBILITA' propria della valutazione formativa, che prevede l'assestamento delle ipotesi iniziali in base alle restituzioni offerte dai bambini durante il processo educativo. La scuola dell'infanzia collabora con le famiglie e con le altre agenzie educative presenti nel territorio in un 'ottica di corresponsabilità educativa e propone occasioni di incontro al fine di offrire molteplici opportunità di crescita che possano arricchire e favorire uno sviluppo armonico del bambino. Il progetto della scuola prevede pertanto un ventaglio di proposte educative per creare contesti che promuovano l'apprendimento di diversi linguaggi offrendo ai bambini la possibilità di esplorare i vari campi di esperienza IL SE' E L'ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO

34 IMMAGINI,COLORI E SUONI I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO(OGGETTI, FENOMENI, VIVENTI NUMERI E SPAZIO) il progetto GIOCO PSICO-MOTORIO PROGETTO DI EDUCAZIONE E GIOCO MOTORIO Il progetto intende tener conto dell importanza del campo d esperienza della corporeità e della motricità il quale contribuisce alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino promuovendo la presa di coscienza del valore del corpo inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica. Il percorso di educazione e gioco motorio dedicato agli iscritti all ultimo anno della scuola dell infanzia "Primi Voli" si svolgerà con cadenza settimanale nella giornata di mercoledì dalle ore alle ore nei periodi dal 9 novembre al 14 dicembre (1 gruppo) e dal 18 gennaio al 22 febbraio (2 gruppo) presso la palestra del Ricreatorio De Amicis. FINALITÀ Saper orientarsi nello spazio Percepire il proprio corpo in modo segmentato e globale Distinguere la distanza e la vicinanza Fare proprio il concetto di lateralità (destra, sinistra, avanti, indietro, alto e basso) Padroneggiare il dentro e il fuori Scoprire deambulazioni e posizioni non comuni Coordinare e collegare in modo fluido schemi motori (camminare, correre, saltare, lanciare, afferrare, strisciare, rotolare, arrampicarsi) Trovare soluzioni motorie in situazioni non comuni Collaborare con i compagni per risolvere situazioni complesse Mimare la natura animata e inanimata Gestire le precedenti competenze in presenza e nel rispetto degli altri Partecipare al gioco rispettando indicazioni e regole METODOLOGIA Uso di materiale strutturato per la realizzazione di percorsi Uso di palle, cerchi, corde, materassi

35 Uso di altro materiale propedeutico all attività motoria di base I Bambi grandi potranno partecipare al Progetto di educazione e gioco motorio organizzato dalla Pallacanestro San Vito Trieste. Tale progetto si focalizza sull'importanza della corporeità e della motricità per la crescita e la maturazione complessiva del bambino, promuovendone la presa di coscienza del valore del corpo inteso come espressione della personalità e come condizione funzionale alle relazioni e alla comunicazione. NUOTO i bambini grandi parteciperanno al progetto organizzato dal Centro Federale Trieste, con istruttori abilitati dalla F.I.N.. (Federazione Italiana Nuoto) Impariamo a nuotare giocando: acqua sicura. Il progetto ha come obiettivo l acquisizione di una abilità motoria in acqua, privilegiando il raggiungimento della sicurezza propria ed altrui. I bambini grandi si recheranno quindi alla Piscina Bianchi per un ciclo di dieci lezioni in acqua accompagnati dalle insegnanti. il progetto LINGUA INGLESE si rivolge a tutte le fasce d'età dei bambini. L intento del progetto è avvicinare i bambini all ascolto del suono della lingua inglese e ad imparare alcune parole attraverso un approccio ludico nel quale largo spazio è lasciato al canto e al gioco, il bambino prende contatto con la lingua straniera nel modo più naturale possibile ricreando situazioni e contesti propri della vita di tutti i giorni. Il progetto sarà condotto da un'insegnante in collaborazione alle insegnanti della classe. Il progetto educazione RELIGIOSA PREMESSA L insegnamento della Religione Cattolica (IRC) nella Scuola dell Infanzia è finalizzato ad una crescita armoniosa della personalità del bambino ed a un modello di vita da trasmettere con passione ed entusiasmo. L IRC aiuta il bambino a riconoscersi come persona unica e importante, membro di una comunità in cui è amato, accolto e chiamato a confrontarsi con gli altri e la loro diversità. L IRC si propone come uno strumento che favorisce lo sviluppo della personalità dei bambini nella dimensione religiosa e aiuta i bambini a cogliere i segni della vita cristiana presenti nella nostra società e intuirne il

36 significato, nonché esprimere con le parole la loro esperienza religiosa. La cultura religiosa è parte integrale di un curricolo attento alle esigenze fondamentali della persona, ed assume una particolare rilevanza nello sviluppo cognitivo, affettivo, morale e sociale del bambino. L IRC accoglie tutti i bambini, educa al rispetto reciproco e all accoglienza delle diversità etniche, culturali e religiose, al rispetto dell ambiente e alla sua salvaguardia. Diversamente dalla catechesi, l IRC non mira a fare del bambino un cristiano, non prepara ai sacramenti, non richiede un adesione di fede ne un appartenenza ecclesiale. Il progetto scolastico triennale Imparare lentamente e imparare dal quotidiano sarà anche il punto di riferimento per le ore di Religione Cattolica. Questo progetto si articolerà in un percorso ricco di spunti, passando per delle proposte specifiche annuali, valorizzando il quotidiano a scuola e ponendo attenzione alla realtà e ai bisogni dei bambini. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE NEI CAMPI DI ESPERIENZA Le Integrazioni del DPR dell 11 febbraio 2010 specificano che: Le attività in ordine all insegnamento della Religione Cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini, aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola, promuovendo la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuendo a rispondere al bisogno di significato di cui anch essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all IRC sono distribuiti nei vari campi di esperienza. Il sé e l altro: il bambino scopre nei racconti del Vangelo la persona e l insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Il corpo in movimento: riconosce nei segni del corpo l esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, l immaginazione e le emozioni. Linguaggi, creatività, espressione: riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso. I discorsi e le parole: impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. La conoscenza del mondo: osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza. METODO DI APPRENDIMENTO

37 ascolto di racconti, brani, filastrocche, musica; riflessione con momenti di conversazione, confronto e dialogo; il gioco come momento di apprendimento con varie attività ludiche e di aggregazione; il canto, la danza e la teatralità come strumenti per risvegliare l'espressività del bambino; produzione di piccole creazioni manuali, disegni di vario tipo, cartelloni e simili. DESTINATARI Tutti i bambini della scuola che si avvalgono dell IRC, divisi per sezioni. SPAZI Luoghi interni alla scuola (aule di sezione, salone) Luoghi esterni alla scuola (giardino, uscite didattiche) Eventuali uscite didattiche saranno concordate con la Coordinatrice didattica e le Insegnanti della scuola, precedute da alcune lezioni di preparazione. il progetto DSA Disturbi specifici di apprendimento (D.S.A.) La scuola dell infanzia può svolgere un importante azione di prevenzione finalizzata non solo all individuazione precoce di eventuali difficoltà ma, soprattutto, gli ambiti di potenzialità e competenze da promuovere per favorirne lo sviluppo. Questo è il compito che le insegnanti hanno,avendo partecipato alla formazione per la prevenzione alla DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento). Già dalla scuola dell'infanzia, è

38 infatti possibile riconoscere eventuali "segnali predittivi" di una successiva diversità di apprendimento, che si potrebbe evidenziare poi alla scuola primaria. In seguito alla legge n. 170/2010, e successivi decreti attuativi ( Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico ), nell ambito dei programmi di formazione del personale docente e delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell infanzia, e assicurata un adeguata preparazione riguardo alle problematiche relative ai DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento), finalizzata ad acquisire la competenza per individuarne precocemente i segnali e la conseguente capacita di applicare strategie didattiche e metodologiche adeguate all'età dei bambini. L'importanza della scoperta dei segnali precoci delle difficoltà (attraverso delle osservazioni mirate dei bambini e la somministrazione di giochi linguistici e di memoria) e del successivo eventuale intervento, è dovuta al fatto che è possibile evitare molti insuccessi scolastici futuri. Nella nostra scuola ci sono due insegnanti con diploma di abilitazione in prevenzione e recupero precoce delle difficoltà di apprendimento e lavoro in rete, conseguito all'università degli Studi di Trieste. Le insegnanti specializzate lavoreranno assieme a tutto il corpo insegnante per individuare, osservare ed eventualmente supportare ed aiutare, con attività personalizzate all'interno del gruppo, i bambini che potrebbero riscontrare tali difficoltà nel corso di tutto l'anno scolastico. Attività di pre-scuola Le insegnanti concordano nel programmare, per i bambini grandi, attività di pre-scrittura, pre-grafismo, pre-calcolo concetti topologici, simbolismo, lettura d'immagini sequenziale, riconoscimento di colori derivati e sfumature, anche con l ausilio di quaderni didattici. Con i termini pre-grafismo e pre-scrittura s'intendono definire tutte quelle esperienze e attività di motricità fine e di orientamento spaziale finalizzate a dare sicurezza alla mano dei bambini che si avviano alla scrittura. Educare alla sicurezza grafica e motoria della mano prescelta (destra o sinistra) da ogni bambino significa porre le basi per gli apprendimenti futuri. Aiuteremo quindi i bambini a: impugnare la matita o qualsiasi strumento (pennarello, biro...) in modo corretto, familiarizzare con il procedere da sinistra a destra, tracciare linee rette e curve libere, entro righe o quadretti, percepire figura e sfondo, tracciare cerchi in senso orario e antiorario, per la preparazione della mano alla scrittura in corsivo, ricalcare

39 un contorno proposto, seguire percorsi e labirinti entro binari indicati, eseguire sequenze ritmiche di grafismi. il progetto CONTINUITA' In sintonia con la C.M. 339/92 ( Continuità educativa ), per garantire ad ogni bambino un percorso formativo unitario all interno del sistema scolastico di base e per facilitare l'integrazione nel nuovo contesto scolastico, si propone la realizzazione di momenti di incontro con le insegnanti delle scuole primarie de Morpurgo, e N.Sauro che di norma accolgono la maggior parte dei bambini provenienti dalla nostra scuola, per l organizzazione di visite e attività ludiche presso la scuola primaria. In questo modo i bambini avranno modo di familiarizzare con il nuovo ambiente scolastico, confrontarsi con altri bambini più grandi, conoscere e farsi conoscere dalle future insegnanti ed iniziare a relazionarsi con loro attra verso esperienze pianificate. Oltre a questo, nel mese di giugno, si terranno dei momenti per l'informazione reciproca sui nuovi ingressi per raccogliere dati utili per la formazione delle classi prime, oltre a momenti di verifica sugli ingressi già effettuati. La scuola valuterà la possibilità di organizzare inoltre delle attività di continuità con i nidi d'infanzia e/o con i ricreatori del territorio circostante., favorendo rapporti di collaborazione tra gli insegnanti e gli bambini/ragazzi di diverse fasce d'età. Uscite didattiche Nell organizzare i vari progetti, un attenzione particolare è data all esperienza vissuta in prima persona dal bambino nelle uscite didattiche. Proprio perché è parte integrante dell itinerario di lavoro, che intende ampliare le occasioni di esperienza del bambino, ogni proposta deve trovare al suo interno le motivazioni in termini di apprendimento e di relazionalità, sollecitando una didattica che valorizzi la curiosità, la ricerca, il gusto della scoperta. Uscire dalla scuola consente al bambino di percorrere spazi nuovi, verificando la correttezza delle proprie teorie, delle proprie abitudini: una situazione particolare nella quale la presenza dell adulto non è più quella del genitore che accompagna per mano, ma dell insegnante che aiuta nella scoperta del quotidiano. Grazie al contributo da parte dell Amministrazione Comunale, le uscite possono essere effettuate, oltre che a piedi, nel territorio limitrofo alla scuola con l ausilio dello scuolabus.

40 il progetto INTERSEZIONE Al fine di favorire SENSO di APPARTENENZA il alla comunità della scuola, sono stati previsti una serie di incontri laboratoriali rivolti ai bambini della stessa fascia d'età. Periodicamente saranno concordati dei progetti sperimentali trasversali fra le insegnanti delle diverse sezioni e poi realizzati da una o più insegnante per gruppo. Ad esempio un'attività di laboratorio di manipolazione per i bambini più piccoli,un atelier creativo per quelli medi ed uno espressivo- motorio per i più grandi. il progetto INTEGRAZIONE "Nell'ambito del Piano dell'offerta Formativa della Scuola è possibile che vengano proposte specifiche attività in collaborazione con famiglie o terzi, in un'ottica di partecipazione e apertura al territorio." Al fine di accrescere le opportunità educative,gli educatori del ricreatorio De AMICIS assieme alle insegnanti della scuola propogono di realizzare una progettualità condivisa,rivolta ai bambini più grandi,all'interno di un complesso e variegato panorama di significati simbolici che rimandano ai campi di esperienza, propri delle linee guida nazionali.ricreatorio comunale E. De Amicis Contenuti Avvicinare e costruire relazioni con i bimbi della Scuola dell'infanzia attraverso la rappresentazione di fiabe classiche della tradizione occidentale, con lo svolgimento di laboratori manuali, con giochi motori di vario tipo. Le storie saranno lette o raccontate rimanendo il più possibile fedeli alle versioni originali, spesso modificate e travisate nei loro contenuti e significati in contestualizzazioni moderne. La scelta del racconto, in alcuni casi in sostituzione alla lettura si giustifica con la necessità di mantenere alta l'attenzione di ascolto, modulando il ritmo, i toni,la vivacità delle descrizioni a seconda dell'interesse del piccolo pubblico. I laboratori saranno prevalentemente orientati alla realizzazioni di sagome, burattini o marionette che consentiranno ai bimbi di continuare e drammatizzare le storie in modo autonomo. Obiettivi sviluppare coerentemente le attività già svolte negli ultimi due anni scolastici. Proporre appuntamenti nei quali conoscersi con i bambini e nei quali offrire contenuti appartenenti in maniera organica ai Campi di Esperienza. Abituare i bambini all'ascolto, con l'ausilio dell'animazione delle fiabe. Sviluppare le competenze motorie ed abilità manuali. Promuovere la conoscenza del ricreatorio.

41 Ampliamento dell'offerta formativa Nel programma di ogni singola sezione e nel pieno rispetto dell autonomia didattica, la scuola si riserva di aderire nel corso dell'anno scolastico ad altri progetti, iniziative o attivi tà presentate da enti pubblici o da associazioni private, come ad esempio il progetto Nati per Leggere a cui la scuola ha aderito già negli anni precedenti. Il sempre maggior numero di bambini stranieri presenti nella nostra scuola e i cambiamenti sociali in atto, hanno reso necessaria una programmazione che tenga conto di aspetti legati alla conoscenza e valorizzazione di altre culture e all acquisizione di quei valori necessari alla convivenza pacifica e democratica. Durante l intero corso dell anno sono previsti, all'occorrenza, interventi di mediazione culturale a favore delle famiglie e dei bambini e laboratori tematici effettuati da operatori esterni qualificati, grazie al contributo erogato dalla Regione Friuli-Venezia Giulia (bando regionale sull'intercultura). Particolare attenzione sarà quindi data all inserimento dei bambini stranieri cercando in tutti i modi possibili di ovviare alle difficoltà di comunicazione legate all uso di una nuova e spesso sconosciuta lingua. Documentazione e verifica Le varie attività didattiche saranno documentate attraverso fotografie, disegni e cartelloni prodotti dai bambini. Le elaborazioni sono utili ai bimbi per riorganizzare e rivivere le proprie esperienze, e alle famiglie per acquisire informazioni visibili ed essere maggiormente partecipi dei percorsi vissuti dai bambini. Ogni tipo di esperienza esterna conduce il bambino a possedere una sempre più consolidata autonomia e fiducia in sé stesso. Per quanto concerne la fase della verifica, sarà valutato sia l'apprendimento compreso in tutti i campi d'esperienza sia il raggiungimento dei traguardi dello sviluppo attraverso un osservazione sistematica del comportamento dei bambini e dei loro elaborati.

42 PROGETTO DI SOSTEGNO LA COMUNICAZIONE CAA: OGGETTO DI SOCIALIZZAZIONE E DI INCLUSIONE PREMESSA La scuola dell infanzia Primi Voli, accoglie durante quest anno scolastico due bambini con certificazione di sostegno. Essendo la nostra scuola, orientata su una didattica inclusiva, che pone l attenzione sull ascolto dei bisogni di ogni singolo bambino, sulla sua centralità, unicità, totalità e diversità, si vuole adottare un tipo di didattica che non insegni un banale principio di tolleranza verso la diversità, ma che utilizzi le differenze come risorse, collocandole al centro dell azione educativa. Attualmente, il numero dei bambini che manifestano bisogni educativi speciali (BES), sono in continua crescita e per loro è necessario trovare strategie di intervento individualizzato e personalizzato. Si è pensato, dunque, di realizzare, delle attività mirate, rivolte a tutti i bambini di fascia d età 3-4 anni, per potenziare e sviluppare la comunicazione, il linguaggio e la socializzazione. IL PROGETTO L importanza della comunicazione nell interazione e le difficoltà di linguaggio Fin dai primi mesi di vita, i primi passi della comunicazione avvengono all interno di situazioni e relazioni che il neonato sperimenta quotidianamente e perciò i segnali comunicativi assumono significato soltanto attraverso le routines. Con il procedere dello sviluppo e con l esperienza, i simboli diventano concetti ed e possono essere poi usati in altri contesti. Il bambino piccolo utilizza diversi comportamenti comunicativi prima di arrivare alla verbalizzazione. Vi sono molti bambini con difficoltà comunicative. La mancanza di un canale di comunicazione e il mancato sviluppo del linguaggio, si manifestano in un deficit che tocca la sfera sociale, la sfera cognitiva dell immaginazione, l attribuzione di significati e in problemi di comprensione. Senza la comunicazione è difficile relazionarsi socialmente con gli altri. Quando ciò si manifesta, bisogna trovare sistemi alternativi per permettere di esprimersi: ad es. l utilizzo della CAA.

43 Che cos è la CAA La CAA ovvero la Comunicazione Aumentativa/Alternativa (CAA) è una forma di comunicazione che integra, a volte sostituisce, aumenta il linguaggio verbale orale. Nasce inizialmente dalle necessità comunicative di persone con gravi problemi motori e sviluppo cognitivo nella norma, ma negli anni estende progressivamente il proprio campo di intervento a differenti disabilità che coinvolgono l intenzionalità comunicativa, le componenti espressive e motorie del linguaggio, la comprensione linguistica (alcune disfasie), o più spesso componenti miste. La vastità delle patologie per le quali trova indicazione, hanno fatto si che la CAA utilizzi diversi metodi, tecniche e strumenti derivati da differenti approcci metodologici La CAA compensa una difficoltà temporanea o permanente del linguaggio espressivo e va usata mantenendo e potenziando le emissioni verbali che già sono in uso a chi viene rivolta. Attraverso la CAA vengono dunque create le condizioni affinché il bambino abbia l opportunità di comunicare in modo efficace, ovvero di tradurre il proprio pensiero in una serie di segni intelligibili per l interlocutore. Il percorso che viene creato parte dunque dai bisogni comunicativi della persona. Gli strumenti che vengono forniti devono essere adattati alle sue esigenze attuali, ma al tempo stesso devono essere flessibili ed evolversi nel tempo parallelamente all evoluzione della persona in tutti i suoi aspetti (cognitivi, emotivi, sociali, etc.). LE FINALITÀ DELL'INTERVENTO EDUCATIVO I docenti di classe, in base alle osservazioni hanno stabilito di perseguire con i bambini i seguenti obiettivi formativi: - Favorire la comunicazione attraverso la CAA; - Promuovere lo sviluppo cognitivo; Stimolare attenzione e memoria; Motivare i bambini verso nuove attività; Valorizzare l ascolto e la comprensione; - Far accrescere la percezione di sé e l esperienza corporea; Migliorare l autonomia operativa; Sviluppare un rapporto empatico verso gli altri; Favorire l integrazione nel gruppo; Stimolare la socialità e l imitazione: Stimolazione globale sulla discriminazione uditiva; Stimolare l organizzazione dello spazio e del movimento TEMPISTICHE:Settimanale Durata delle attività: dai 30 ai 40 minuti / settimana. La durata sarà flessibile in base alle attività da svolgere.

44 METODOLOGIA Attività in piccolo gruppo di interesse o di livello. Il piccolo gruppo permette ai bambini di elaborare più velocemente e meglio le stimolazioni date, grazie alla circolarità, ai processi di imitazione e di emulazione fra pari che in piccoli gruppi si instaurano durante il gioco condiviso. Per il raggiungimento degli obiettivi le abilità saranno insegnate in modo specifico e sistematico, frazionandole nelle loro componenti più semplici. Le modalità comunicative saranno quelle significative per favorire la comunicazione in relazione alle caratteristiche stesse dei bambini (segni, immagini, parole), facendo ricorso a tecniche visive. I bimbi apprenderanno a formulare richieste per cose a loro motivanti, in un ambiente stimolante e naturale. SPAZI :Salone RINFORZI :Uso di: Rinforzo tramite CAA, verbale, gestuale ( Bravo, battito di mani, sorrisi); Rinforzo tramite oggetti (piccoli premi, caramelle, token). ATTIVITÀ:Nelle tabelle vengono riportate le attività ludiche che si proporranno ai bambini. AREA DELLA COMUNICAZIONE E DELL INTERAZIONE SOCIALE Obiettivi generici: incrementare la consapevolezza delle proprie emozioni e relazioni con gli altri OBIETTIVI ATTIVITA SPECIFICI Conoscere e rispettare Partecipazione a giochi le regole della sezione STRUMENTI VERIFICA Musiche, cd, stereo, TEMPI E MODALITA Osservazione sistematica psicomotori che prevedono palle, coni, paracadute in itinere la comprensione ed il ludico, strumenti rispetto di semplici regole. musicali. Consolidare la Attività grafico pittoriche Carta d impacco, carta,osservazione sistematica consapevolezza di sé e a ritmo di musica. Visione pennelli, tempere, degli altri di immagini. Attività foto, giochi motori, motorie e musicali. strumenti musicali, cd, Attività di rilassamento. stereo, stoffe in itinere

45 Riconoscere le emozionigiochi psicomotori, ascolto Ricomposizioni del proprie e altrui e le di musica e suoni, Osservazione sistematica volto e delle emozioni in itinere emozioni generate dalle osservazione emozioni ed mediante giochi da situazioni espressioni in un contesto tavolo, esercizi di sereno e ludico, immagini imitazione delle PECS, Lettura storie CAA 1 emozioni, gioco dei e2 mimi, ascolto storie con la CAA, PC AREA LINGUISTICA E COMUNICAZIONALE Obiettivo generico: migliorare la comunicazione verbale e non verbale OBIETTIVI SPECIFICI ATTIVITA Comprensione: potenziare Ascolto in CAA di SUSSIDI, MATERIALI Libri CAA, racconti e filastrocche CAA, cubi dell angolo la disposizione all ascolto filastrocche, racconti brevi, morbido, marionette, cd, stereo, strumenti musicali. ricostruzione del racconto con mimo, giochi di ascolto, riconoscimento e riproduzione di suoni, rumori e semplici ritmi. Verbalizzazione di bisogni Denominazione di nomi, Schede operative, giocattoli che riproducono gli oggetti, e contenuti di narrazioni immagini dei racconti, cartelloni, schede operative, pennarelli, carta, matite, filastrocche, canzoni musiche, stereo, cd, strumenti motori. ascoltati, mimi, giochi motori e disegni collegati Potenziare la ai racconti. Mimare davanti allo comunicazione non specchio azioni e situazioni mimare con i gesti (es. whisky il ragnetto) verbale emozionali, associare gesti a canti, filastrocche ed espressioni comuni. Specchio, cd, stereo, strumenti musicali, filastrocche da

46 Progetto della Sezione AZZURRA (1) A SCUOLA CON PINOCCHIO INTRODUZIONE, MOTIVAZIONE E FINALITA La Scuola dell Infanzia è il luogo dove i bambini prendono coscienza delle loro abilità e dove si stabiliscono molteplici relazioni sociali con i coetanei e con gli adulti. Il bambino dai tre ai sei anni sviluppa atteggiamenti di apertura e fiducia che gli consentono di scoprire le proprie potenzialità a partire dalle molteplici situazioni che sperimenta. Egli, attraverso il gioco simbolico, prende coscienza del mondo e di sé, e, attraverso lo sviluppo del linguaggio, si arricchisce di nuovi elementi di pensiero che lo aiutano nella lettura del mondo esterno a sé e della realtà interiore. L incontro con la fiaba è sempre molto stimolante, sia perché sollecita nei bambini esperienze altamente educative, ma anche pregnanti sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo. La fiaba costituisce un genere narrativo che permette ai bambini di descrivere la propria vita interiore, le proprie emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione immaginativa e fantastica. Per questo è bene coinvolgere i bambini, fin da subito, attivamente in molti giochi di finzione e in esperienze di drammatizzazione, di espressione verbale, musicale e del corpo, che permetteranno loro di sviluppare competenze a più livelli. La storia di Pinocchio sarà lo sfondo della progettazione di sezione per quest anno scolastico, in quanto offre molteplici spunti utili a sperimentare le diverse aree dello sviluppo delle competenze delineati nelle Nuove Indicazioni Nazionali (4 settembre 2012). La ricchezza di contenuti, la sua bellezza e semplicità nel linguaggio ha favorito questa scelta perché Pinocchio è sì un personaggio fantastico che vive oltre il tempo e lo spazio, ma è sempre attuale perché le prove che lui ha affrontato spesso sono le stesse che il bambino vive ancora oggi. Il desiderio di conquistare la propria autonomia, di non ascoltare i consigli di chi è più saggio e di sbagliare per imparare dai propri errori, è una caratteristica umana che appartiene molto ai bambini e anche agli adulti. Ed è proprio in

47 questa ottica che vogliamo metterci in gioco, alla ricerca dell equilibrio e dello star bene con sé stessi e con gli altri. OBIETTIVI FORMATIVI Ecco elencati di seguito alcuni tra i principali obiettivi formativi: Favorire l espressione di sé, la comunicazione e l apprendimento attraverso tutti i linguaggi comunicativi che sono a disposizione: corporeo, grafico, pittorico, plastico, musicale e teatrale Stimolare il pensiero creativo, utile nella risoluzione dei problemi Promuovere lo sviluppo delle competenze dei bambini attraverso la consapevolezza delle proprie conoscenze pregresse Conoscere la storia di Collodi attraverso le fasi del racconto Drammatizzare col linguaggio mimico-gestuale e verbale alcune scene del racconto Analizzare i vari personaggi ed il loro rapporto con il protagonista Sviluppare la capacità senso percettiva e le abilità coordinative Osservare con curiosità formulando domande: cos è, com è, com è fatto, cosa succede se Stabilire relazioni temporali/causali/logiche Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e aiutarsi reciprocamente Cogliere l influenza dei personaggi (positiva-negativa) su Pinocchio Riflettere sul comportamento del burattino Scoprire i principali diritti dell infanzia (nascita, famiglia, esprimersi, gioco, salute, solidarietà, istruzione ) Individuare le analogie tra i diritti dei bambini e quelli di Pinocchio, riconoscere che ad ogni diritto corrisponde un dovere. METODOLOGIA La didattica esperienziale e laboratoriale serve a costruire percorsi che mirano a favorire: La comunicazione in tutte le sue forme Il pensiero logico Lo sviluppo della creatività La curiosità e la voglia di nuove scoperte Il rispetto di sé e degli altri Crediamo in un esperienza vissuta, più che sentita come fondamento per la

48 conoscenza. Il percorso si articola con un metodo comune a tutti gli elementi trattati e consiste in: Ascolto, esperienza e scoperta Gioco psicomotorio Produzione grafica Produzioni di oggetti e manufatti Supporto di narrazioni, poesie, filastrocche e canti Lettura di immagini e conversazioni Restituzione verbale Documentazione del lavoro STRUMENTI I bambini saranno accompagnati lungo tutto il corso dell anno ad ascoltare, scoprire, esplorare, ed elaborare gli elementi caratteristici contenuti nella narrazione di Pinocchio. Verranno usati supporti tradizionali come carta, cartoncino, colla, colori a tempera, pennarelli, matite e cerette accostati a materiali di recupero. Ci serviremo anche di ausili tecnologici quali audio cd e dvd. Laddove possibile useremo la macchina fotografica per documentare il lavoro svolto. DESTINATARI E COMUNICAZIONE DEL PROGETTO Tutte le bambine ed i bambini appartenenti alla Sezione Azzurra. Il progetto viene comunicato alle famiglie durante la riunione di Sezione nel mese di ottobre ed è disponibile per essere consultato per l intero anno scolastico in corso. SPAZI E TEMPI Gli spazi utilizzati sono quelli della Scuola dell infanzia Primi Voli, principalmente la stanza della Sezione Azzurra, ma ci serviremo anche del giardino e del salone attiguo alla nostra classe. Laddove fosse possibile verranno effettuate delle uscite didattiche. La programmazione si svolgerà attraverso tutto l Anno Scolastico, a partire dal mese di ottobre, per dare tempo a tutti i nuovi iscritti di inserirsi serenamente nei ritmi e nelle routine della Scuola dell Infanzia. Come sempre cercheremo di sfruttare le ricorrenze legate al calendario per avvicinarle alla quotidianità del bambino, nel susseguirsi delle diverse stagioni.

49 OSSERVAZIONE, VERIFICA E DOCUMENTAZIONE L osservazione da parte delle insegnanti, assieme all analisi della documentazione costituiscono le basi per la verifica della Programmazione Educativa. Valutazione delle competenze in ingresso. Valutazione in itinere e finale. Rilevazione del grado di interesse, comprensione, entusiasmo e partecipazione dimostrato durante le attività proposte. Verifiche del raggiungimento degli obiettivi attraverso osservazioni dei comportamenti dei bambini e degli elaborati prodotti, attività strutturate e conversazioni guidate. Tutti i disegni e gli elaborati che i bambini producono durante tutto l anno costituiscono la parte principale della documentazione; vengono dapprima esposti, per sottolineare l importanza del bambino e del suo lavoro svolto, poi saranno raccolti nel quaderno personale e consegnati alle famiglie a fine anno scolastico. BIBLIOGRAFIA Pinocchio in varie forme e adattamenti Guida didattica Un anno di scuola insieme, Editrice Piccoli, 2012 Guida didattica Il buono della scuola, Edizioni Tre Sei, 2015 Rivista mensile Scuola dell infanzia

50 Progetto della Sezione dei GIALLI (2) PRONTI, PARTENZA, VIA: UN VIAGGIO INTORNO AL MONDO PREMESSA La scuola è un laboratorio di vita che insegna l'arte del vivere e del convivere civilmente, nella ricerca dell'armonia. Nel nostro territorio la scuola accoglie bambini che provengono da nazionalità diverse, con differenze culturali, sociali e ognuno con storie e vissuti personali. In quest'ottica la scuola attuale ha il compito di favorire la conoscenza reciproca e sviluppare relazioni nonché educare alla fratellanza e alla valorizzazione delle diversità. Attraverso il progetto di sezione si intende sviliuppare il senso di appartenenza di ogni singolo bambino alla propria cultura, rendendolo partecipe di una realtà sociale che include altre identità, diverse dalla propria ma stimolanti nel confronto e arricchenti nella crescita. Utilizzando il mappamondo analizzeremo i 5 continenti e i bambini scopriranno che esistono vari tipi di ambiente, aventi ognuno caratteristiche diverse, quali: lingua, abitazioni, animali, costumi, giochi, musiche, fiabe, ecc. Con l'utilizzo di una valigia contente immagini, libri, giocattoli e varie curiosità relative ad ogni specifico continente ci immergeremo in un'atmosfera di magia ed immaginazione per partire in un viaggio alla scoperta di terre sconosciute. Il viaggio sarà suddiviso in 5 tappe: 1. L'EUROPA 2. L'AFRICA 3. L'ASIA 4. L'AMERICA

51 5. L'AUSTRALIA TEMPI E DESTINATARI Da ottobre a maggio. Saranno coinvolti tutti i bambini e le bambine della sezione Gialli OBIETTIVI comprendere di essere cittadini del mondo sviluppare l'appartenenza alla propria cultura sviluppare la curiosità verso i paesi e popoli del mondo promuovere il rispetto dell'altro e la valorizzazione della diversità acquisire la conoscenza di storie e realtà di terre lontane STRUMENTI E MEZZI mappamondo cartine geografiche immagini fotografiche cd musicali libri illustrati giocattoli e oggettistica di vario tipo METODOLOGIA conversazioni osservazione/esplorazione del mappamondo osservazione di cartine geografiche e bandiere di varie nazioni lettura di fiabe di paesi lontani memorizzazione di varie forme di saluto memorizzazione di filastrocche e canzoncine attività grafico-pittoriche danze cartelloni VERIFICA Osservazione in itinere sia delle capacità di partecipazione alle attività ed ai giochi proposti, sia alle capacità personali di individuare e conoscere gli aspetti relativi alla scoperta del mondo.

52 Progetto della Sezione dei BLU (3) COLORE ED EMOZIONE I colori sono emozioni dirette che aprono una porta sul mondo interiore, dipingono la vita quotidiana, ci circondano, accendono i nostri sensi, la fantasia, permettendoci di fare qualcosa che il linguaggio verbale non sempre permette: raggiungere le emozioni. Questo sarà il principio-fulcro del percorso educativo che perseguiremo durante quest anno scolastico, in continuazione con il lavoro svolto durante l anno precedente, per rinforzare e rinnovare l attenzione che si è posta sulle emozioni, ancora più intensamente di come sia stato fatto e con connotazioni nuove e rinnovate, alla luce della mutata composizione del gruppo classe, naturalmente cambiato per la crescita dei bambini, rinnovato per i nuovi inserimenti, arricchito di bambini con problematiche e bisogni speciali, necessariamente da prendere in considerazione e da sfruttare come arricchimento per tutti, adulti e bambini. I colori hanno sempre rappresentato un codice comunicativo-espressivo di sentimenti, emozioni e significati metaforici e i bambini, fin da piccolissimi, sono sensibili alle loro variazioni, all infinita gamma di cromatismi, hanno una passione istintiva e spontanea per il colore e ne percepiscono la presenza nell ambiente e negli oggetti, esprimendo preferenze naturali e attraverso il suo linguaggio comunicano desideri, bisogni e timori. Il disegno è un mezzo di comunicazione efficace, un linguaggio diretto e gioioso, e il colore è una componente fondamentale del codice grafico-pittorico, il suo uso nelle attività espressive e manipolative sviluppa in modo privilegiato la creatività, la libertà di espressione e l immaginazione, il colore cresce con il bambino, diventando sempre più conforme alla realtà. La scuola dell infanzia è luogo privilegiato per accompagnare i bambini nelle esplorazioni in un contesto di ricerca e sperimentazione, interesse e scoperta, luogo dove si può imparare a formulare ipotesi, elaborare schemi logici e attivare strategie di pensiero. Un progetto sul colore per impegnare i bambini nell osservazione, nella raccolta di indizi per affinare l autonomia nel pensiero e aumentare la fiducia nelle

53 proprie capacità. Colore come mezzo d espressione per comunicare sensazioni e comprenderle. Il progetto educativo partirà dalla conoscenza di base dei colori primari e secondari per evolversi verso la conoscenza e produzione di elaborati creativi. In particolare attraverso un percorso di osservazione ed analisi di opere d arte di pittori famosi, si sperimenteranno tecniche pittoriche di diverso tipo. Parallelamente si svolgeranno attività motorie con accompagnamento musicale collegate con la percezione del colore, ma con una connotazione di tipo emotivo volte alla presa di coscienza e alla gestione delle emozioni. Obiettivi di apprendimento Osservare, analizzare e conoscere i colori primari Conoscere punti, linee e forme geometriche attraverso l arte Conoscere i colori della natura e quelli caratteristici delle stagioni Denominare i colori Ascoltare e comprendere narrazioni Esplorare i colori Esprimere il proprio mondo interiore utilizzando il linguaggio dei colori Sperimentare nuove tecniche di espressione artistica Conoscere e analizzare opere d arte Provare piacere nel movimento Percepire il corpo in rapporto con lo spazio Interpretare i colori attraverso il linguaggio corporeo

54 Progetto della sezione degli ARANCIONI (4) A CACCIA DI... BUONE MANIERE! L'obiettivo generale di questo progetto è sviluppare opportunità educative che trasformino il potenziale dei bambini in strumenti utili per la vita, permettendo loro di divenire adulti capaci di assumere comportamenti corretti sia nella dimensione privata sia nell'interazione con gli altri. Aiutare i bambini ad acquisire "buone maniere" e rispettare le regole del vivere in comunità è compito educativo essenziale, per favorire l'affermazione dell'identità e la conquista dell'autonomia. OBIETTIVI EDUCATIVI (finalità) Sviluppo dell'identità del bambino come "abitante di un territorio ed appartenente ad una comunità". Sviluppo dell'autonomia nel rispetto delle regole di vita comunitaria assumeno atteggiamenti di collaborazione, accettazione, rispetto, confronto. Pruomovere la conoscenza delle diversità per stimolare comportamenti che evitino atteggiamenti di discriminazione e favoriscano la tolleranza. OBIETTIVI DIDATTICI Potenziare le proprie capacità relazionali e comunicative.

55 Esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana. Sviluppare relazioni sociali positive aperte agli altri individuando comportamenti corretti da tenere. Educare all'accettazione, al rispetto, alla collaborazione e al confronto. Interagire usando buone maniere con le persone conosciute o sconosciute e di età diverse. Scoprire le diversità e viverle come una ricchezza. Accrescere un atteggiamento di rispetto e salvaguardia nei confronti dell'ambiente. Esprimere emozioni e sentimenti. ATTIVITA' Ricerca di situazioni e atteggiamenti volti al dialogo e alla comprensione. Conversazioni guidate: rispetto e gentilezza verbale al fine di creare rapporti equilibrati. Racconti mirati. Rielaborazione grafica-pittorica di alcune parti del racconto. Ricerca di immagini sulle "buone maniere". Cartelloni. Schede operative. Documentazione cartacea personale. DESTINATARI Tutti i bambini e le bambine della Sezione, tenendo conto dell'età e dei ritmi di sviluppo di ciascuno. SPAZI Aula, giardino e spazi comuni alla scuola. TEMPI Tutto l'anno scolastico.

56 ATTUATORI Le insegnanti di classe. MODALITA' DI VERIFICA Osservazione in itinere.

57 Progetto della sezione dei ROSSI (5) VIVIAMO IN UN MONDO DI FIABE "Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo!" Aristotele Questo progetto è pensato per accompagnare i bambini alla scoperta del mondo che li circonda attraverso il ciclo delle stagioni.usando come sfondo integratore la fiaba porteremo i bambini alla conoscenza del susseguirsi delle stagioni, ai principali mutamenti e allo scandire del tempo. Lungo il filo della ciclità stagionale, il progetto fornirà ai bambini l' occasione per sviluppare la loro capacità di ricordare, ordinare e ricostruire, potenziando l' introiezione e il possesso dei concetti temporali. Attraverso le fiabe si favorirà la comprensione del testo,allungando i tempi di attenzione, potenziando il linguaggio e arricchendo il vocabolario lessicale. Destinatari La sezione rossi per l'anno scolastico è cosi' composta: -2 insegnanti full time di ruolo KETTY e MARIA LUISA; -25 bambini misti per età cosi' suddivisi: 7 piccoli,7medi, 11 grandi; -inserimenti "nuovi": 7 piccoli, 2 grandi.

58 Obiettivi Dopo il periodo di iniziale osservazione porteremo i bambini ad identificarsi con il o la protagonista della fiaba per credere nella possibile risoluzione dei problemi, per attraversarli e superarli. Nel testo fabiesco la vita non è facile, ma si mostrano gli strumenti necessari per affrontarla e vi si suggerisce che tutti possano possederli e utilizzali. Un' esortazione a non lasciarsi mai abbatere perché c'è sempre rimedio a qualunque situazione. Principali obiettivi: -sviluppare la capacità di coglire nessi e relazioni tra mutamenti stagionali e comportamenti delle persone -mostrare rispetto per la natura, gli animali e le altre forme di vita -acquisire il senso della ciclicità temporale e della periodizzazione -sviluppare la capacità di osservare e di esplorazione in relazione ai cambiamenti climatici -possedere e utilizzare i concetti topologici -potenziare le capacità sensoriali e percettive -favorire l' approccio manipolativo a materiali diversi -migliorare la capacità di espressione attraverso la produzione verbale -arricchire il lessico Contenuti Proponiamo ai bambini una fiaba collegata ad una stagione specifica. -La bella addormentata nel bosco(autunno) -Biancaneve(inverno) -La Principessa e il Ranocchio(primavera) -La Sirenetta(estate) Metodologia

59 La nostra proposta educativa partirà dall' osservazione e dalle competenze che i bambini già possiedono per poi dare la possibilità di ampliarle attraverso la lettura della storia ( CIRCLE TIME ), di brani musicali da cantare insieme, dall' analisi guidatata per le comprensioni del testo, produzione grafica, riordine della seguente in ordine di tempo. Strumenti Sono a disposizione dei bambini matrieli e colori diversificati, nuovi e di riciclo. Tempi e spazi Il progetto si sviluppa durante tutto l' anno scolastico utilizzando la sezione, gli spazi comuni della scuola e con le uscite didattiche.

60 Progetto della sezione dei VERDI (6) In viaggio con Elmer alla scoperta di un mondo colorato Con questo progetto didattico si intende promuovere l esplorazione, la ricerca, l incontro con nuove situazioni e soprattutto aiutare il bambino a porsi in modo curioso di fronte ai problemi per formulare ipotesi, attivare strategie di pensiero ed elaborare schemi logici. Vogliamo permettere ai bambini di scoprire le stagioni, le emozioni e tutto il mondo che ci circonda attraverso la luce dei colori facendoci accompagnare in questo bellissimo viaggio da un caro amico variopinto conosciuto da tutti i bambini: l elefantino Elmer. Un progetto sul colore offre moltissimi spunti creativi e tantissimi approfondimenti trasversali: impegna nell osservazione, nella raccolta di indizi, nella discussione, affina l autonomia di pensiero e la fiducia nelle proprie capacità. Elmer quindi ci porterà per mano nella scoperta dei colori primari, dei colori secondari, dei colori nelle stagioni, nel riconoscere il significato dei colori nella vita quotidiana ed infine nell abbinamento dei colori alle nostre emozioni. Metodologia: Ogni itinerario sarà caratterizzato da:

61 Flessibilità che ci permetterà di adattare, nelle unità di apprendimento, gli obiettivi formativi alle reali capacità dei bambini e di apportare le modifiche necessarie man mano che il lavoro prosegue; Scelta ragionata dei contenuti più significativi delle conoscenze: non si può proporre tutto, si devono operare delle scelte per realizzare dei percorsi fruibili da tutti. Scelta di strategie educativo - didattiche che prevedono la sollecitazione delle esperienze dirette da parte del bambino nei vari settori manipolativi, grafici, linguistici ecc. Tutte le attività saranno realizzate nel pieno rispetto del bambino riconoscendolo come persona con i suoi limiti e le sue potenzialità. In particolare, i bambini saranno seguiti con attenzione nei loro tempi di apprendimento e nel loro stile di lavoro. Obiettivi generali: -Osservare e percepire i colori, esplorare e scoprire i loro molteplici significati -Identificare collegamenti tra segno, oggetto, colore -Esprimere sensazioni, idee e opinioni -Manipolare e trasformare materiali esplorando diverse forse espressive -Sperimentare diverse tecniche espressive -Acquisire fiducia nelle proprie capacità -Riflettere su ciò che ci circonda

62 Obiettivi specifici: -Riconoscere i colori primari -Riconoscere e scoprire come ricavare i colori secondari -Osservare i colori della natura e i loro cambiamenti attraverso il ciclo delle stagioni -Imparare il significato dei colori nella vita quotidiana -Abbinare i colori principali alle nostre emozioni Documentazione: Cartelloni, schede, disegni individuali. Strumenti: Vari tipi di colori (tempere, acquarelli, colori a dita) Letture Canzoni e filastrocche Spazi: La sezione verde e tutti gli spazi interni ed esterni della scuola. Verifiche e valutazione

63 Verranno osservati: La partecipazione del bambino a livello verbale grafico e gestuale; Il livello di interesse, curiosità e coinvolgimento. La valutazione non è un giudizio, ma la considerazione del cammino educativo compiuto dal bambino. Esso tiene conto dei punti di partenza che sono specifici di ogni bambino. Partecipanti al progetto: -insegnanti di sezione -bambini coinvolti: 25 Tempi: Novembre 2016-giugno 2017 Il progetto si svolgerà per tutto l anno scolastico a partire da novembre per dare tempo ai nuovi bambini di ambientarsi serenamente nella nostra scuola dell infanzia e con i nuovi amici della classe.

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