GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO
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1 ISTITUTO TECNICO PARITARIO MICHELANGELO SCORDIA Settore tecnologico COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO Sussidio didattico GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO A.A.2014/2015 Classe V
2 Indice CAPITOLO 1-PROCESSO EDILIZIO 2-LA SICUREZZA NEI CANTIERI La valutazione dei rischi Classificazione e quantificazione dei rischi Tabelle di quantificazione dei rischi Le figure professionali della sicurezza nei cantieri edili I documenti della sicurezza pag VALUTAZIONE DEI RISCHI NEGLI SCAVI E MISURE DI RIDUZIONE 19 4-DEMOLIZIONI: TECNICHE,VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE DI 21 RIDUZIONE 5-L ALLESTIMENTO DEL CANTIERE Gli impianti del cantiere 6-I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) 7-SISTEMI COLLETTIVI DI PROTEZIONE ANTICADUTA 8-I PONTEGGI 9-LE MACCHINE DA CANTIERE Macchine Movimento Terra Macchine Per La Rottura Del Terreno, Scavo E Caricamento Macchine Per Il Trasporto, Scavo E Costipamento Macchine Per Il Mescolamento Macchine Per Il Sollevamento 10-LA PIANIFICAZIONE DEI LAVORI 11-I LAVORI PUBBLICI 12-LA GESTIONE DEI LAVORI
3 1 Il processo relativo alla costruzione di una struttura architettonica è una lunga e complessa vicenda, che parte dal sorgere dell esigenza di un bene edilizio e giunge all effettiva costruzione e utilizzo delle opere edili. Tale processo può essere inteso come una sequenza logica di fasi: la programmazione, la progettazione, il controllo, la validazione, la costruzione e la gestione. Ogni singola opera edile (organismo edilizio) risulta essere un articolato sistema (sistemaedilizio), in cui i diversi elementi che ne fanno parte (elementi edilizi) si relazionano fra loro per soddisfare le esigenze dell utenza. A sua volta il sistema edilizio è suddiviso in due sottosistemi collegati: quello ambientale (spazi e funzioni) e quello tecnologico (elementi fisici che delimitano gli spazi). 1 Controllo e validazione dell opera da parte dell ente preposto
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6 2 TESTO UNICO sulla SICUREZZA nel LAVORO 4
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10 CLASSIFICAZIONE E QUANTIFICAZIONE DEI RISCHI 8
11 TABELLE DI QUANTIFICAZIONE DEI RISCHI 9
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19 17 ESEMPIO DI POS
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21 3 VALUTAZIONE DEI RISCHI NEGLI SCAVI E MISURE DI RIDUZIONE Gli scavi, dopo le cadute dall alto, sono la fonte del maggiore numero di incidenti nel settore delle costruzioni. L esposizione al rischio per la salute e la sicurezza, per il lavoratore che effettua attività di scavo, è particolarmente elevata. Il rischio residuo può essere eliminato e/o ridotto mediante: - individuazione e adozione delle misure di prevenzione e di protezione di tipo organizzativo e tecnico; - individuazione e adozione dei DPC (dispositivi di protezione collettiva) ritenuti idonei; - aggiornamento delle misure e sistemi di protezione attuati, in relazione ai mutamenti organizzativi e all evoluzione della tecnica; - individuazione e adozione dei DPI (dispositivi di protezione individuali). Riguardo all ultimo punto è opportuno ribadire che l utilizzo dei DPI deve essere ipotizzato alla fine del processo di valutazione del rischio, non all inizio, come è spesso consuetudine. L art. 75 del D.Lgs. 81/2008 prevede, infatti, che i DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti mediante l adozione delle misure tecniche di prevenzione, da mezzi di protezione collettiva, da una corretta organizzazione del lavoro. Tuttavia, alcune tipologie di rischio residuo, come quelle di seppellimento e/o di caduta all interno dello scavo, difficilmente possono essere eliminate o ridotte ulteriormente con l adozione di DPI, in quanto non esistono sistemi specifici per effettuare questa protezione. Questo significa che in presenza di condizioni di evidente insicurezza l attività di scavo non può e non deve iniziare. Nelle attività di scavo deve essere anche considerato attentamente quello che normalmente è indicato come il rischio dipendente dal fattore umano, legato allo stato psico-fisico del lavoratore, alla sua incoscienza nella percezione del rischio, alla mancanza di formazione sui rischi cui è esposto. I rischi prevalenti sono quelli che possono provocare la morte, lesioni al corpo e danni alla salute, e sono di due tipi: Rischio di seppellimento; Rischio di caduta dall alto all interno dello scavo. Il rischio di seppellimento è quello derivante dal cedimento della parete di taglio e dipende dalle peculiarità dell area interessata, in cui assumono importanza la morfologia del terreno, la presenza di impianti interrati (energia elettrica, gas, acqua, telecomunicazioni), la presenza di opere interrate o fuori terra che possono creare interferenze con i lavori da svolgere. Le caratteristiche del terreno possono essere determinate mediante indagini preliminari sul posto. L entità delle indagini dipende dalle caratteristiche dell opera che deve essere eseguita, e possono comprendere la raccolta di informazioni sulla natura geologica della località interessata e sondaggi mediante prelievo di campioni nell area dello scavo. Nella determinazione delle caratteristiche del terreno assume particolare importanza la stabilità. I terreni hanno stratificazioni di consistenza diversa e, quando si esegue uno scavo, si innesca una situazione di squilibrio nelle spinte laterali e gli strati di cui il terreno è composto si posizionano secondo un angolo di inclinazione rispetto all orizzontale, chiamato angolo di declivio naturale. La stabilità del terreno è influenzata dall altezza dello scavo, dall inclinazione delle pareti, dall azione dell acqua dovuta alla pioggia durante l attività di cantiere, dall azione del gelo e del disgelo, ecc Il rischio di caduta dall alto all interno dello scavo è dovuto allo scivolamento del lavoratore e alla conseguente caduta nel cavo che sta eseguendo. E necessario quindi, transennare l area di scavo e informare costantemente il personale sui rischi presenti. Vi sono poi dei rischi concorrenti che aumentano la probabilità che si verifichino quelli prevalenti e sono: rischi innescanti il cedimento del terreno dovuti agli accumuli di materiali sul ciglio o a vibrazioni e scuotimenti; rischi innescanti la caduta dell operatore all interno dello scavo per l assenza di protezione dei bordi o a causa di un malore del lavoratore; rischi di natura atmosferica dovuti alla presenza di vento, pioggia, umidità o ghiaccio sulla superficie sulla quale è effettuata l attività di scavo.la valutazione dei rischi deve evidenziare in ogni istante dell attività lavorativa se c è un rischio grave che possa comportare rischi per la salute e la sicurezza, prevedendo la tempestiva attuazione delle misure ritenute idonee. 19
22 Il piano operativo di sicurezza deve prevedere le misure di prevenzione e protezione per la riduzione del rischio di seppellimento, di caduta dall alto all interno dello scavo e delle altre tipologie di rischio. Deve essere predisposta, altresì, una procedura che preveda l intervento di emergenza in aiuto del lavoratore che ha subìto un seppellimento o una caduta all interno dello scavo, garantendo sempre la presenza di personale in possesso delle capacità per intervenire in caso di emergenza. La ripresa dei lavori dopo un incidente o mancato incidente deve essere decisa a seguito di un attenta valutazione delle superfici di scavo e della zona circostante e dopo aver messo in atto procedure di lavoro e sistemi di protezione atti a garantire la sicurezza dei lavoratori. 20
23 4 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V DEMOLIZIONI: TECNICHE,VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE DI RIDUZIONE 21
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25 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V L ALLESTIMENTO DEL CANTIERE 5 23
26 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V 24
27 IMPIANTI DEL CANTIERE 25
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29 6 I DISPOSITIVI DIPROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) 27 DEFINIZIONE Si intende per dispositivo di protezione individuale qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo (Art. 74 del D.Lgs 81/07)
30 28 I DPI oculari possono essere in grado di prevenire: DANNI MECCANICI (polveri, trucioli, schegge) DANNI TERMICI (freddo = lacrimazione protratta, caldo= infiammazioni e ustioni) DANNI CHIMICI (acidi ed alcali causano infiammazioni e causticazioni) DANNI OTTICI causati da UV (saldature) da INFRAROSSI (lesioni retiniche e cataratta) LASER
31 29 Nelle lavorazioni che presentano pericolo di lesioni alle mani i lavoratori devono usare GUANTI o altri mezzi di protezione con caratteristiche adeguate in funzione del rischio dal quale si devono proteggere: 1) Guanti in cuoio o similari: contro abrasioni, punture e tagli. 2) Guanti isolanti: contro il rischio di elettrocuzione. 3) Guanti con caratteristiche appropriate alla sostanza manipolata: contro agenti chimici 4) Guanti in cuoio o materiale ignifugo: contro ustioni.
32 7 SISTEMI COLLETTIVI DIPROTEZIONE ANTICADUTA 30 DI SICUREZZA: Parapetti, reti anticaduta, linee vita ovvero tutto ciò che garantisce la sicurezza dei lavoratori nel lavoro. DI SERVIZIO: ponteggi, scale, tettoie, passerelle ovvero tutto ciò necessario ad eseguire i lavori. DI SOSTEGNO: armature, casseraturedegli elementi in c.a. ovvero tutte le opere necessarie a sostenere temporaneamente i manufatti appena realizzati non capaci di autoportarsi.
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35 I PONTEGGI 8 33
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39 LE MACCHINE DA CANTIERE 9 37 MACCHINE MOVIMENTO TERRA
40 38 MACCHINE PER LA ROTTURA DEL TERRENO, SCAVO E CARICAMENTO Pala Benna vagliatrice
41 MACCHINE PER IL TRASPORTO, SCAVO E COSTIPAMENTO 39 Bulldozer
42 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V MACCHINE PER IL MESCOLAMENTO 40
43 GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA DELL AMBIENTE DI LAVORO Classe V MACCHINE PER IL SOLLEVAMENTO 41
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45 I controlli e le verifiche sono previste dal D.Lgs.81/08. INAIL è titolare della prima delle verifiche periodiche mentre le ASL sono titolari delle verifiche successive. I riferimenti normativi sull argomento sono i seguenti: D.M. 11 aprile 2011 Nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE D. Lgs. 81/08 Linee Guida Ispesl apparecchiature di sollevamento Bisogna inoltre seguire le norme UNI ISO relative agli apparecchi di tale tipologia 43 Sulle gru devono sempre essere affisse le indicazioni relative a portata, istruzioni e caratteristiche tecniche. Bisogna inoltre indicare come dato necessario: Principali caratteristiche della macchina
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49 LA PIANIFICAZIONE DEI LAVORI 10 47
50 ESEMPIO 48
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52 I LAVORI PUBBLICI 11 50
53 51 Relazione generale e specialistiche Elaborati grafici esecutivi Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti Piano di manutenzione Piani di sicurezza e di coordinamento Cronoprogramma Computo metrico estimativo Schema di contratto che contiene le clausole del rapporto tra esecutore e amministrazione Capitolato speciale d appalto
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56 LA GESTIONE DEI LAVORI 12 54
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