Produzione di bio-chemicals da fonti rinnovabili per la valorizzazione del territorio Ilaria Finore
|
|
- Marta Falcone
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Produzione di bio-chemicals da fonti rinnovabili per la valorizzazione del territorio Ilaria Finore Riunione Scientifica di Istituto, 23 Ottobre 2014
2 Uso della biomassa come materia prima per la produzione sostenibile di molecole ad alto valore aggiunto Adattato da Kamm, B.; Kamm, M. (2004). Principles of Biorefineries. Appl. Microbiol. Biotechnol. (AMB), 64:
3 Uso della biomassa come materia prima per la produzione sostenibile di molecole ad alto valore aggiunto Residui agro-industriali pomodori limoni carote finocchi t/y t/y t/y t/y inscatolamento Produzione liquori Vendita all ingrosso Vendita all ingrosso Biomassa vegetale di scarto: 47 Mton/anno % 60% 30-40% 40% Colture energetiche Colture energetiche (42%) Residui colturali (28% ) Residui forestali (13%) Residui agro-industriali (17%)
4 Uso della biomassa come materia prima per la produzione sostenibile di molecole ad alto valore aggiunto Solfatara Fuente de Piedra Black smoker vents Antartide Microrganismi estremofili AMBIENTI ESTREMI DI ORIGINE NATURALE Compost Salina Ston AMBIENTI ESTREMI ARTIFICIALI
5 Uso della biomassa come materia prima per la produzione sostenibile di molecole ad alto valore aggiunto Biomasse microbiche Biocarburanti Antiossidanti Enzimi Biopolimeri
6 Uso della biomassa come materia prima per la produzione sostenibile di molecole ad alto valore aggiunto Biomassa vegetale di scarto Fermentazioni Microbiche Trattamenti chimico-fisici Essiccata Microrganismi estremofili e relativi corredi enzimatici Triturata Estrazione frazioni polimeriche Applicazioni biotecnologiche oligomeri Idrolisi enzimatiche (microrganismi estremofili) Definizione strutturale di nuovi oligomeri e loro attività biologiche
7 Progetto Bilaterale Italia Turchia Extremophiles for Next-Generation Biofuels Dott. Barbara Nicolaus Prof. Ebru Toksoy Oner Microrganismo estremofilo Amplificazione, sequenziamento e clonaggio del gene codificante l alfa amilasi Bioetanolo di II generazione Biomassa di scarto* Simultaneous Saccharification and Fermentation glucosio Degradazione dell amido e fermentazione degli zuccheri ad opera di un lievito ingegnerizzato: espressione di un enzima capace di degradare amido grezzo in Saccharomyces spp Saccharomyces cerevisiae ricombinante li e vi t o C 3 C 2 O *Non in competizione con la catena alimentare
8 Progetto Bilaterale Italia Turchia Extremophiles for Next-Generation Biofuels Selezione di microrganismo dotato di un amilasi capace di: digerire amido grezzo; digerire amido grezzo in presenza di etanolo; Geobacillus thermoleovorans subsp. stromboliensis Termofilo (70 C) Alfa-amilasi extracellulare abile a digerire amido grezzo (non cotto) in presenza di etanolo al 15% (v/v) Gene amya [GenBank:M034453] Stromboli-Isole Eolie
9 Progetto Bilaterale Italia Turchia Extremophiles for Next-Generation Biofuels Crescita dei lieviti su scarti agro-industriali Produzione di etanolo da scarti agro-industriali Melassa da amido Melassa da barbabietola da zucchero Pomodoro Carota Patata Barbabietola da zucchero
10 Filiere agro-industriali integrate ad elevata efficienza energetica per la messa a punto di processi di produzione ecocompatibili di energia e bio-chemicals da fonte rinnovabile e per la valorizzazione del territorio Rizomi di A. donax L. estratto polisaccaridico RK72 Monosaccharide RK72 Xilosio Glucosio Arabinosio 7.03 A. glucuronico 1.07
11 Rizomi di A. donax L. Ottimizzazione dell idrolisi enzimatica del polisaccaride RK72 per ottenere zuccheri fermentabili ad etanolo Biocatalizzatore S/B RS % Xyl % Glc % Risultati 1 TL-xilanasi pentasaccaride 2 g/l 2 TM-xilanasi CFE-TT CFE-TT CFE-TT Tetrasaccaride 2.64 g/l 6 CFE-TN Figura 1 7 ES-GTM1b Figura 1 8 ES-GTM1a Figura 1 S/B: mg tot di substrato/ mg tot di proteine; RS%: resa in zuccheri riducenti (DNS); Xyl%: resa in xilosio; Glc%: resa in glucosio TL = xilanasi da Thermomyces lanuginosus; TM= xilanasi da Thermotoga maritima; CFE-TT = omogenato cellulare da Thermoanaerobacterium thermostercoris; CFE-TN = omogenato cellulare da Thermotoga neapolitana; ES-GTM1 = sospensione extracellulare da Geobacillus thermantarcticus. Pentasaccaride pentasaccharide 1 O O O 2 O O O O 1 O O O O O O O O O O O O -L-Araf 3 tetrasaccharide Tetrasaccaride 2 m/z: 701 [M+Na + ] Tetrasaccaride 2 O O 1 O O O O O O O O O O O 4 O O O -L-Araf xiloderivati GLU: glucosio standard; XIL: xilosio standard; TFA: idrolisi acida dell estratto; X2: xilobiosio; 1, 2: CFE-TT; 3: CFE-TN; 4, 5: ES- GTM1 O 3 O O m/z: 569 [M+Na + ]
12 Produzione di biomassa microbica e biomolecole BIOPOLIMERI Mezzo complesso Mezzo minimo + scarto vegetale aloterrigena hispanica, strain FP1 Poliidrossibutirrato alomonas smyrniensis strain AAD6 Levano Geobacillus thermantarcticus, strain M1 ENZIMI Geobacillus thermoleovorans, strain Pizzo Xilanasi extracellulare termostabile Amilasi extracellulare termostabile alobacillus alkaliphilus, strain FP5 α-glucosidasi intracellulare
13 Produzione di biomassa microbica e biomolecole complex media (100% specific activity) 110% 160% 74% α-glucosidasi alobacillus alkaliphilus strain FP5 Mezzo complesso (100% produzione PB) amilasi Geobacillus thermoleovorans strain PIZZO xilanasi Geobacillus thermantarcticus strain M1 310% 93% Mezzo complesso (100% produzione levano) Levano alomonas smyrniensis strain AAD6 poli(4-idrossibutirrato) aloterrigena hispanica, strain FP1
14 Produzione di biomassa microbica e biomolecole Anoxybacillus amylolyticus ütermofilo -60 Cüanaerobio facoltativo ümoderatamente acidofilo p 5.6- Monte Rittmann (Antartide) 2200 mt slm Iperproduzione dell amilasi in presenza di Arundo donax L. α-amilasi extracellulare Mezzo complesso Mezzo minimo + scarto vegetale Mezzo complesso (100% attività specifica) Arundo donax L. Cynara cardunculus
15 Produzione di biomassa microbica (estremofili) Produzione di estremozimi Produzione di biopolimeri Degradazione di biomasse lignocellulosiche per ottenere zuccheri fermentabili ad etanolo e nuovi oligomeri
16 Barbara Nicolaus, Dirigente di ricerca Licia Lama, Ricercatore Annarita Poli, Ricercatore Paola Di Donato, Ricercatore associato Antonio Trincone, Primo Ricercatore Giuseppina Tommonaro, Ricercatore Annabella Tramice, Ricercatore Valeria Calandrelli, CTER Ida Romano, CTER Edoardo Pagnotta, CTER Luigi Leone, CTER
Le mille facce del cibo: trasformiamo il problema degli scarti alimentari in una risorsa
Via Campi Flegrei, 34 - Comprensorio Olivetti 80078 Pozzuoli (NA) http://web.na.icb.cnr.it/it/ Le mille facce del cibo: trasformiamo il problema degli scarti alimentari in una risorsa a cura di: Valeria
Le mille facce del cibo: trasformiamo il problema degli scarti alimentari in una risorsa
Via Campi Flegrei, 34 - Comprensorio Olivetti 80078 Pozzuoli (NA) http://web.na.icb.cnr.it/it/ Le mille facce del cibo: trasformiamo il problema degli scarti alimentari in una risorsa a cura di: Valeria
Espressione di enzimi termostabili degradativi della parete cellulare nell alga verde C. reinhardtii
Verona, 4 Luglio 2017 Espressione di enzimi termostabili degradativi della parete cellulare nell alga verde C. reinhardtii Laboratorio di Ingegneria Chimica Ambientale e dei Bioprocessi Cos' è Zuccato
IL RUOLO DEL SETTORE PRIMARIO NELL INDUSTRIA BIOBASED. Claudio Lorenzini Direzione Generale Sviluppo rurale DISR4 Ricerca e sperimentazione
IL RUOLO DEL SETTORE PRIMARIO NELL INDUSTRIA BIOBASED Claudio Lorenzini Direzione Generale Sviluppo rurale DISR4 Ricerca e sperimentazione DEFINIZIONE DI PRODOTTO BIO-BASED Il Comitato Europeo per la Standardizzazione
Valorizzazione dei raspi per il recupero di zuccheri e composti antiossidanti Giorgia Spigno Danila Amendola, Luana Maggi, Dante M.
Valorizzazione dei raspi per il recupero di zuccheri e composti antiossidanti Giorgia Spigno Danila Amendola, Luana Maggi, Dante M. De Faveri Università Cattolica del Sacro Cuore Istituto di Enologia e
Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie per l innovazione di processi e prodotti A.A. 2011/12
Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie per l innovazione di processi e prodotti A.A. 2011/12 Titolo insegnamento: Biotecnologie delle fermentazioni (Prof. Luigi Palmieri) integrato
Modelli di bioraffineria in agricoltura: le strategie europee. Luca Lazzeri Ricercatore CRA CIN Bologna Presidente Chimica Verde Bionet
Modelli di bioraffineria in agricoltura: le strategie europee Luca Lazzeri Ricercatore CRA CIN Bologna Presidente Chimica Verde Bionet I bioprodotti sono definiti dalla UE come i prodotti non alimentari
Henry Ford, già negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, progettava macchine
1. INTRODUZIONE 1.1 Bioetanolo : cenni storici. Henry Ford, già negli ultimi anni del diciannovesimo secolo, progettava macchine alimentate da bioetanolo ottenuto dal grano. Tuttavia i carburanti di origine
La Bioeconomia e il modello di rigenerazione territoriale. 14 maggio 2014 Catia Bastioli, CEO Novamont S.p.A. e Matrìca S.p.A.
La Bioeconomia e il modello di rigenerazione territoriale 14 maggio 2014 Catia Bastioli, CEO Novamont S.p.A. e Matrìca S.p.A. La Storia (1989) Montecatini Tecnologie Chimiche Eridania-Beghin Say Materie
Agricoltura non food e Chimica Verde Il concetto di bioraffineria
Agricoltura non food e Chimica Verde A partire dagli anni Novanta si è andato lentamente affermando il concetto di un agricoltura per usi non alimentari, volta cioè alla produzione di materie prime e ausiliari
Biocarburanti di Seconda Generazione
Biocarburanti di Seconda Generazione La Sfida dell Imprenditoria Italiana Ing. Guido Ghisolfi Roma, 2 Ottobre 2008 I Biocarburanti: Quali? Oggi: Biodiesel (prima generazione) Bioetanolo (prima generazione)
LE BIOTECNOLOGIE NEL BIOMAN. Prof. Nelson Marmiroli Consorzio Italbiotec Dipartimento di Bioscienze, Università degli Studi di Parma
LE BIOTECNOLOGIE NEL BIOMAN Prof. Nelson Marmiroli Consorzio Italbiotec Dipartimento di Bioscienze, Università degli Studi di Parma Il ruolo del Consorzio Italbiotec nel progetto BioMAN Migliorare le prestazioni
Bando Cariplo Ricerca integrata sulle biotecnologie industriali
Bando Cariplo Ricerca integrata sulle biotecnologie industriali Perché si parla di biocarburanti? La direttiva (2009/28/CE) sulla promozione dell uso dell energia da fonti rinnovabili dispone che in ogni
LE BIOMASSE: RISORSA SOSTENIBILE PER LA PRODUZIONE ENERGETICA. Prof. Pellegrino Conte. Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali
LE BIOMASSE: RISORSA SOSTENIBILE PER LA PRODUZIONE ENERGETICA Prof. Pellegrino Conte Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali AUMENTO DELLA POPOLAZIONE MONDIALE 2 Le risorse non rinnovabili come quelle
Laurea Triennale in Biotecnologia
Laurea Triennale in Biotecnologia Curriculum biologico-industriale Prof. Paolo Landini paolo.landini@unimi.it CDD in Biotecnologie Industriali e Ambientali Dipartimento di Bioscienze LT in Biotecnologia
La Chimica incontra la Biologia e la Bioingegneria
Le Biotecnologie comprendono un gruppo di tecnologie che condividono due caratteristiche comuni: lavorare con cellule viventi e con le molecole (sostanze naturali) che esse producono. Biotecnologie Industriali:
Resp. Scientifico: ing. Sonia Raimo Centro Ricerca e Sviluppo OASIS S.r.l.
Miglioramento delle tecniche e dei processi di trasformazione castanicoli per la VALorizzazione della BIOdiversità delle CASTAgne IGP campane (VALBIOCASTA) Resp. Scientifico: ing. Sonia Raimo Centro Ricerca
Disaccaridi: cellobiosio e maltosio
Disaccaridi: cellobiosio e maltosio I disaccaridi contengono un legame glicosidico tra il carbonio anomerico di uno zucchero e un ossidrile qualunque di un secondo zucchero. Il legame può essere a o b.
Speciale ENERGIA, AMBIENTE E SALUTE
Speciale ENERGIA, AMBIENTE E SALUTE Riscriviamo la chimica in chiave green L utilizzo di materie prime di origine fossile per produrre energia rappresenta, ad oggi, una delle maggiori cause di incremento
Escherichia coli. Applicazioni biotecnologie con microrganismi procarioti. Una delle speci batteriche più biotecnologica è senza dubbio
Applicazioni biotecnologie con microrganismi procarioti Escherichia coli, Bacillus subtilis con altri batteri appartenenti ai generi Pseudomonas, Rhizobium, Lactobacillus possono essere usati: - piani
Presente e futuro dei biocarburanti
Presente e futuro dei biocarburanti La sfida della sostenibilità Vito Pignatelli - ENEA Workshop: Cibo ed Energia: un approccio sostenibile Roma, 11 dicembre 2009 La Direttiva CE n. 28/2009 sulla promozione
Documento Gruppo di Lavoro Biotecnologie Bianche
Documento Gruppo di Lavoro Biotecnologie Bianche Il CNBB ha a suo tempo istituito un Gruppo di lavoro sulle Biotecnologie Bianche, intendendo con questa espressione quelle contenute in due macroaree: la
http://digilander.libero.it/glampis64 Idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto costituiscono il 99% delle cellule. I composti del carbonio sono chiamati composti organici o molecole organiche. I composti organici
Biocarburanti. C. MAZZONI/BiotecnologieMicrobiche
Biocarburanti 2! esaurimento dei combustibili fossili derivanti da petrolio (risorse non rinnovabili)! dipendenza dell Occidente dalle produzioni estere necessità di andare alla ricerca di FONTI DI ENERGIA
Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo
Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo Soils are enzymatically active (Ladd, 1985) Burns, 1978 Gli enzimi presentano nel suolo diverse localizzazioni, rimanendo attivi anche al di fuori della cellula
Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo
Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo Soils are enzymatically active (Ladd, 1985) Burns, 1978 Gli enzimi presentano nel suolo diverse localizzazioni, rimanendo attivi anche al di fuori della cellula
Soils are enzymatically active (Ladd, 1985)
Indicatori biochimici: gli enzimi del suolo Soils are enzymatically active (Ladd, 1985) Burns, 1978 Gli enzimi presentano nel suolo diverse localizzazioni, rimanendo attivi anche al di fuori della cellula
Monosaccaridi essenziali
Monosaccaridi essenziali Questi monosaccaridi sono normalmente assunti con la dieta e sono utilizzati per la biosintesi di glicoproteine etc. Ad esempio dall acido N-acetil-D-neuramminico hanno origine
Sommario. 1) Lo scenario mondiale. 2) Tecnologie di produzione. 3) Sfide e opportunità. Lo scenario mondiale Specifica della presentazione
La produzione industriale di bioetanolo: Tecnologie attuali e prospettive future Bioetanolo: dalla produzione all utilizzo Fiera SEP - 20 aprile 2007 Relatori Fabrizio Bezzo Dip. di Principi e Impianti
1.4 BDO DALLO ZUCCHERO: LA SFIDA DI MATER-BIOTECH (GRUPPO NOVAMONT)
1 1.4 BDO DALLO ZUCCHERO: LA SFIDA DI MATER-BIOTECH (GRUPPO NOVAMONT) STEFANO DESSÌ FORUM RIFIUTI VENETO 21.11.2016 BIOECONOMIA COME RIGENERAZIONE TERRITORIALE I PILASTRI DEL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO
Harvesting the sun, dallo studio della fotosintesi ai biocarburanti: presente e futuro
Harvesting the sun, dallo studio della fotosintesi ai biocarburanti: presente e futuro Rino Cella,Università di Pavia La comparsa della fotosintesi ossigenica 3 miliardi di anni fa diede avvio all evoluzione
Chimica verde e. una piattaforma. Trisaia Enea novembre 2011. Andrea Bairati
Chimica verde e biotech potenzialità di una piattaforma italiana biofuels Trisaia Enea novembre 2011 Andrea Bairati M&G. Alcuni numeri Azienda chimica multinazionale di proprietà della famiglia Ghisolfi:
1. Procedure di valutazione dello sviluppo microbico
1. Procedure di valutazione dello sviluppo microbico Analisi sperimentali Materiale Metodi diretti Microrganismo: Saccharomyces cerevisiae Terreno colturale: MEB Composizione (g/l) MEB: estratto malto
EPS. β-d-glucani. Esopolisaccardi (EPS) da batteri lattici. trisaccaridi (Lactobacillus) tetrasaccaridi (Lactobacillus,
Esopolisaccardi (EPS) da batteri lattici I polimeri a lunga catena e di elevato peso molecolare che disciolti o dispersi in acqua determinano un aumento della viscosità o la formazione di un gel sono fondamentale
BIOETANOLO Bioetanolo
BIOETANOLO La biomassa trova impiego nella produzione dei biocarburanti. Sotto il nome di biocarburanti o biocombustibili rientrano i combustibili derivanti dalla lavorazione di sostanze organiche. Bioetanolo:
il BIOETANOLO di SECONDA GENERAZIONE: rescentino E OLTRE Ing.Giuseppe FANO M&G Corporate Director
il BIOETANOLO di SECONDA GENERAZIONE: A rescentino E OLTRE Torino, 2 luglio 2012 1 Ing.Giuseppe FANO M&G Corporate Director M&G : DA OLTRE 50 ANNI COSTRUIAMO IL FUTURO Azienda chimica multinazionale della
AGRICOLTURA: ENERGIA DEL FUTURO
Potenza Park Hotel 17 novembre 2006 FILIERE AGROENERGETICHE CORTE E PROTAGONISMO DEGLI AGRICOLTORI Gerardo DELFINO CRITICITA A LIVELLO MONDIALE 1. La materia prima che viene utilizzata per la produzione
La produzione industriale di bioetanolo: Tecnologie attuali e prospettive future
Il ruolo e le prospettive delle bioenergie in Italia Fiera Verona - 24 ottobre 2007 La produzione industriale di bioetanolo: Tecnologie attuali e prospettive future Fabrizio Bezzo Dip. di Principi e Impianti
Food waste: da sperpero a ricchezza, esperienze dall Italia e dal mondo
in collaborazione con Food waste: da sperpero a ricchezza, esperienze dall Italia e dal mondo Strategie di valorizzazione per una filiera alimentare sostenibile e innovativa Milano, 2 dicembre 2014 - Spazio
Bioetanolo di seconda generazione: una sfida per l ingegnere chimico Guido Saracco
Bioetanolo di seconda generazione: una sfida per l ingegnere chimico Guido Saracco Politecnico di Torino Dipartimento di Scienza dei Materiali e Ingegneria Chimica E-mail: guido.saracco@polito.it E ancora
CLASSIFICAZIONE CHIMICO FISICA DEI GLUCIDI
CARBOIDRATI Carboidrati = idrati di carbonio (costituiti da C, H, O) (poliidrossialdeidi o chetoni) formula generale (CH 2 O) n (dove n 3) taluni glucidi comunque contengono fosforo, azoto o zolfo. CLASSIFICAZIONE
Il quadro delle biomasse in Italia Giuseppe Caserta ITABIA Italian Biomass Association
MEGALIA Convegno AIEE Il ruolo e le prospettive delle bioenergie in Italia Verona 24 ottobre 2007 Il quadro delle biomasse in Italia Giuseppe Caserta ITABIA Italian Biomass Association ITABIA 1 Origini
Terreni di coltura Contenuto qualitativo (1 di 2)
Terreni di coltura Terreni di coltura Terreno di coltura: mezzo nel quale o sul quale può avvenire lo sviluppo e la crescita in vitro di un microrganismo Caratteristiche: concentrazione adatta di sostanze
PIANO DI LAVORO ANNUALE
PIANO DI LAVORO ANNUALE Classe 5D2 A.S. 2015/2016 Disciplina: CHIMICA ORGANICA E BIOCHIMICA Docente: prof.ssa Palma Elena Ore settimanali: 4 (2 laboratorio) Libro di testo: Rippa, Ricciotti La chimica
Metaboliti primari Metaboliti secondari Fermentazione Fermentatori Fermentatori anaerobici più semplici. Rimozione del calore sprigionato durante la fase 5-10 di litri fermentazione. 500.000 litri uso
Capitolo 6 La respirazione cellulare
Capitolo 6 La respirazione cellulare Introduzione alla respirazione cellulare 6.1 La respirazione polmonare rifornisce le nostre cellule di ossigeno ed elimina diossido di carbonio La respirazione polmonare
Risultati della Ricerca
Risultati della Ricerca Titolo Il cardo per la produzione di biomassa lignocellulosica in aree marginali della collina laziale Descrizione estesa del risultato Il cardo ha un ciclo biologico caratterizzato
CONOSCENZE / COMPETENZE STRUMENTI E METODI LABORATORIO COLLEGAMENTI VERIFICHE ORE
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DEL CORSO DI BIOLOGIA,MICROBIOLOGIA E TECNOLOGIE DI CONTROLLO SANITARIO CLASSE 5 D ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Proff ELENA ZACCHIA, RAFFAELE FIORINI MODULI MODULO 1 Modulo di raccordo
POLIMERI BIODEGRADABILI
POLIMERIBIODEGRADABILI Carlo Santulli Università di Roma La Sapienza Dipartimento di Ingegneria Elettrica carlo.santulli@uniroma1.it Biodegradabili Disintegrabili Conazionebiologica (dimicro organismi,alghe,funghi)
chemtex italia s.p.a.
chemtex italia s.p.a. Informazioni sul candidato: Ragione sociale: chemtex italia s.p.a. Indirizzo: Strada Ribrocca, 11 Cap: 15057 Citta: Tortona Provincia: AL Telefono: 01318101 Fax: 0131811759 E-mail:
Le attività di ricerca dell ENEA su biomasse e bioenergie
Le attività di ricerca dell ENEA su biomasse e bioenergie Vito Pignatelli ENEA, Dipartimento Tecnologie Energetiche Tavola rotonda su: "L esperienza dell Italia sullo sviluppo sostenibile delle bioenergie
ANALISI TIPO (o WEENDE) ANALISI TIPO (o WEENDE) : schema
ANALISI TIPO (o WEENDE) ANALISI TIPO (o WEENDE) : schema ANALISI TIPO (o WEENDE) : UMIDITA essiccazione del campione in condizioni ben definiti variabili a seconda della natura dell alimento Procedura
Biotecnologie innovative
Biotecnologie innovative BIOTECNOLOGIE NON OGM BIOTECNOLOGIE OGM I microrganismi utilizzati hanno il proprio patrimonio genetico, vengono usati nelle fermentazioni Nei microrganismi utilizzati vengono
Metabolismo batterico
Metabolismo batterico La somma di tutte le reazioni chimiche che avvengono nella cellula.questa è resa possibile dal flusso dell energia e dalla partecipazione di enzimi. Funzione principale della cellula
Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia
Introduzione e Valorizzazione del Cardo a fini energetici in Sicilia Dott. Salvatore Antonino Raccuia CNR -ISAFOM Cynara cardunculus L. Asteraceae (Compositae) Origine Mediterraneo Erbacea perenne. Ciclo
Tecnologie per la produzione di biogas e miglioramento dell efficienza
LE CAPACITÀ TECNOLOGICHE ENEA A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE NEL SETTORE ENERGIE RINNOVABILI E EFFICIENZA ENERGETICA Tecnologie per la produzione di biogas e miglioramento dell efficienza Roberto Farina
METABOLISMO BATTERICO
METABOLISMO BATTERICO METABOLISMO! Catabolismo: produzione di E! Anabolismo: consumo di E rispetto alle cellule eucariote.. Classificazione in base a: Patogeni per l uomo " fonte di carbonio " fonte di
Energia dalle Biomasse - Parte B
Tecnologie delle Energie Rinnovabili Energia dalle Biomasse - Parte B Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Università degli Studi di Cagliari daniele.cocco@unica.it
Aspetti economici delle coltivazioni agricole a fini energetici
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO Per gentile concessione dell ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI Relazione presentata all Accademia Nazionale dei Lincei alla XXVIII Giornata dell'ambiente Convegno "Energia
Ing. Stefano Goracci Italy
SICILY BIO FUEL progetto pilota per lo sviluppo di coltivazioni subtropicali destinate alla produzione di biocarburanti di seconda generazione eseguito con il patrocinio ed in collaborazione con Assessorato
Il contributo di Biochemtex al Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde. Guido Ghisolfi Presidente Biochemtex Gruppo Mossi Ghisolfi
Il contributo di Biochemtex al Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde Guido Ghisolfi Presidente Biochemtex Gruppo Mossi Ghisolfi Biochemtex Biochemtex e la societa di ingegneria e ricerca del
Energia dalle Biomasse - Parte A
Tecnologie delle Energie Rinnovabili Energia dalle Biomasse - Parte A Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Chimica e dei Materiali Università degli Studi di Cagliari daniele.cocco@unica.it
Un progetto per la bioeconomia e il territorio evento conclusivo PON03PE_00107_1
Un progetto per la bioeconomia e il territorio ore 9.00 Aula Magna Via Partenope, 36 Napoli www.biopolis.net Coordinato da Partner Aula Magna Via Partenope, 36 Napoli Prof. Dr. Vincenza Faraco Dipartimento
1000+ Il Biogas.
Il Biogas www.biogas.it Cosa sono le biomasse? Per biomasse si intende un insieme di materiali d'origine vegetale, scarti da attività agricole, allevamento o industria del legno riutilizzati in apposite
Biocarburanti: situazione e prospettive
Biocarburanti: situazione e prospettive Vito Pignatelli ENEA, Unità Tecnica Fonti Rinnovabili «De re rustica» Energia, Innovazione e Governance Roma, 25 ottobre 2011 La Direttiva CE n. 28/2009 (23 aprile
Le Biotecnologie Industriali
Università degli Studi di Napoli Federico II Le Biotecnologie Industriali Prof. Antonio Marzocchella Coordinatore dei Corsi di Laurea e Laurea Magistrale in Biotecnologie Industriali Università degli Studi
La risposta del mondo sementiero alle sfide dei biocarburanti
La risposta del mondo sementiero alle sfide dei biocarburanti Giuseppe Manara Pioneer Hi-Bred International Inc. - a DuPont Company - Etanolo di seconda generazione Una sfida possibile Tortona, 5 febbraio
AGRICONSULTING S.p.A.
BioLyfe - Second generation Bioethanol process - Demonstrating large-scale bioethanol production from lignocellulosic feedstocks - www.biolyfe.eu Workshop Le colture dedicate non-food per la produzione
Laura D Andrea 1, A. Domenico Palumbo 1, Giuseppe De Mastro 2
SIA - Società Italiana di Agronomia, XLIII Convegno Nazionale, 17 19 settembre 2014 - Scuola Superiore S. Anna di Pisa La sostenibilità dell intensificazione colturale e le politiche agricole: Il ruolo
I composti organici. Il carbonio e i composti organici
I composti organici Il carbonio e i composti organici COSA SONO I COMPOSTI ORGANICI? I composti organici sono composti in cui uno o più atomi di carbonio (C) sono uniti tramite un legame covalente ad atomi
Levaduras en la producción del Aceto Balsamico Tradizionale
Levaduras en la producción del Aceto Balsamico Tradizionale Paolo Giudici Universidad de Modena y Reggio Emilia Jornada puertas abiertas: Actualización en la elaboración de vinagres Principali specie di
Biocarburanti avanzati: la ricerca eni
Biocarburanti avanzati: la ricerca eni Daniele Bianchi Direzione Ricerca ed Innovazione Tecnologica www.eni.it Convegno Rifiuti, sottoprodotti e colture dedicate come risorse per la città, l azienda e
Il Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde SPRING a beneficio della Bioeconomy italiana
Il Cluster Tecnologico Nazionale della Chimica Verde SPRING a beneficio della Bioeconomy italiana Bio Based Industries JU: Giornata Nazionale di Lancio del bando 2016 Roma, 1 aprile 2016 Vittorio Maglia
Maurizio Martina Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
IL PIANO STRATEGICO PER LA RICERCA AGROALIMENTARE UN PIANO PER IL FUTURO È la prima volta che l Italia adotta un piano strategico per l innovazione e la ricerca nel settore agroalimentare, delle foreste
La Roadmap Strategica del Cluster SPRING Definizione ed implementazione delle priorità di sviluppo
D Appolonia La Roadmap Strategica del Cluster SPRING Definizione ed implementazione delle priorità di sviluppo Now Festival del futuro sostenibile Cernobbio, 6 maggio 2016 Obiettivi e metodologia della
PRODOTTI DESTINATI ALLA ALIMENTAZIONE DI RUMINANTI E MONOGASTRICI SECONDO IL REGOLAMENTO CE 834/07
PRODOTTI DESTINATI ALLA ALIMENTAZIONE DI RUMINANTI E MONOGASTRICI SECONDO IL REGOLAMENTO CE 834/07 La presente guida si applica ai mangimi destinati ai bovini, agli equidi, agli ovini, caprini, suini e
BIOSONATOR. La tecnologia ad Ultrasuoni applicata agli impianti a biogas
BIOSONATOR La tecnologia ad Ultrasuoni applicata agli impianti a biogas Principio di funzionamento Il BIOSONATOR è un sistema di trattamento ad ultrasuoni in grado di produrre onde acustiche a bassa frequenza
Corso di laurea in Viticoltura ed enologia a.a MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA (MICROGE 006GG)
Corso di laurea in Viticoltura ed enologia a.a. 2015-2016 MICROBIOLOGIA GENERALE ED ENOLOGICA (MICROGE 006GG) Docente: Annita TOFFANIN, Dip. Scienze Agrarie Alimentari e Agro-ambientali Via del Borghetto
Potenzialità della produzione di idrogeno in sistemi biologici integrati.
Potenzialità della produzione di idrogeno in sistemi biologici integrati. Roberto De Philippis Dipartimento di Biotecnologie agrarie Università degli Studi di Firenze Produzione di idrogeno per via microbiologica:
PRO.E.SA Technology. Il Bioetanolo da Biomassa Lignocellulosica e lo sviluppo di un progetto industriale
PRO.E.SA Technology Il Bioetanolo da Biomassa Lignocellulosica e lo sviluppo di un progetto industriale Sandro Cobror, Firenze 19 maggio 2011 M&G. Alcuni dati Presenza Globale : 12 impianti nel mondo Fatturato:
La produzione di proteine ricombinanti mediante processi fermentativi
La produzione di proteine ricombinanti mediante processi fermentativi Il mercato mondiale degli enzimi industriali nel 2006 ha superato i 2 MILIARDI DI DOLLARI Negli ultimi 10 anni: +12% produzione/anno!!
PRODUZIONE DI BIOETANOLO DI SECONDA GENERAZIONE DA SCARTI DI PROCESSAMENTO DELLE ARANCE
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA, VITERBO Corso di do#orato BIOTECNOLOGIA DEGLI ALIMENTI- CICLO XXIV PRODUZIONE DI BIOETANOLO DI SECONDA GENERAZIONE DA SCARTI DI PROCESSAMENTO DELLE ARANCE Do#. Guglielmo
CURRICULUM VITAE ET STUDIORUM ANNARITA POLI
SEDE LAVORATIVA Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), Istituto di Chimica Biomolecolare (ICB) Via Campi Flegrei 34 80078 Pozzuoli (Na) tel +39 081 8675190/5311 fax +39 081 8041770 E-mail: apoli@icb.cnr.it
Unità Tecnica Sviluppo Sostenibile ed Innovazione del Sistema Agro-industriale - UTAGRI
Unità Tecnica Sviluppo Sostenibile ed Innovazione del Sistema Agro-industriale - UTAGRI C.R. Casaccia - Roma Laboratori e attività di Coordinamento tecnico scientifico e gestionale Laboratori: Biotecnologie
PRINCIPI NUTRITIVI. I principi nutritivi sono sostanze che si trovano negli alimenti e che hanno particolari funzioni per il nostro organismo.
PRINCIPI NUTRITIVI I principi nutritivi sono sostanze che si trovano negli alimenti e che hanno particolari funzioni per il nostro organismo. I principi nutritivi sono : 1. I glucidi detti anche carboidrati
NATURALE O GASATO? E' UNA QUESTIONE DI MOLECOLE! RICERCHE, LIBERE ILLUSTRAZIONI ED ESPERIMENTI
NATURALE O GASATO? E' UNA QUESTIONE DI MOLECOLE! RICERCHE, LIBERE ILLUSTRAZIONI ED ESPERIMENTI La lievitazione di solito è causata da un gas, generalmente l anidride carbonica (formula chimica CO2), che
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L ENOGASTRONOMIA E L OSPITALITA ALBERGHIERA Ranieri Antonelli Costaggini - Rieti SCIENZA E CULTURA DELL ALIMENTAZIONE - CLASSE IV E PROGRAMMA SVOLTO A.S. 2016/2017 MODULO
Vito Pignatelli ENEA, Gruppo Sistemi Vegetali per Prodotti Industriali
PRESENTE E FUTURO DEI BIOCARBURANTI Vito Pignatelli ENEA, Gruppo Sistemi Vegetali per Prodotti Industriali Il diffuso e crescente interesse per l utilizzazione a fini energetici di materie prime di origine
Università degli Studi di Napoli Federico II
Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE ED IL TERRITORIO
L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza
L innovazione nel PSR dell Emilia-Romagna I Gruppi Operativi e il sistema della conoscenza Giancarlo Cargioli Responsabile Servizio Ricerca, Innovazione e Promozione del Sistema Agro-alimentare Struttura
Applicazioni biotecnologiche degli enzimi: le lipasi
Applicazioni biotecnologiche degli enzimi: le lipasi Le lipasi Catalizzano l idrolisi e la sintesi di acilgliceroli Sono stabili in solventi organici Non richiedono cofattori Hanno bassa specificità di
I composti organici e i loro polimeri
I ARBIDRATI I composti organici e i loro polimeri La diversità molecolare della vita è basata sulle proprietà del ARBNI. Un atomo di carbonio può formare quattro legami covalenti. Questi legami gli permettono
ANNO 2008 I SESSIONE BIOLOGO. L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi
ANNO 2008 L eredità dei caratteri: i geni e i cromosomi L ambiente e i microrganismi Il sangue e la sua analisi Igiene e laboratorio Legislazione professionale Certificazione di qualità I Il candidato
FONDAZIONE MALAVASI Scuola secondaria di 2 grado A. MANZONI Liceo classico
FONDAZIONE MALAVASI Scuola secondaria di 2 grado A. MANZONI Liceo classico PIANO DI LAVORO E PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINA: SCIENZE NATURALI DOCENTE: MOSCA MARIA GIOVANNA CLASSE SEZ. III CLASSICO
IL BIOETANOLO DALLE BIOMASSE LIGNO-CELLULOSICHE
IL BIOETANOLO DALLE BIOMASSE LIGNO-CELLULOSICHE LO STATO DELL ARTE DELLA FILIERA PRODUTTIVA E LE POTENZIALITÁ Michela Pin C.E.T.A. Padova, 20 aprile 2007 Il bioetanolo ligno-cellulosico è considerato un
Gli alimenti come ecosistemi
Gli alimenti come ecosistemi Gli alimenti sono di fatto ecosistemi, composti da un habitat (generalmente di origine biotica) e da una comunità di organismi viventi (biocenosi, generalmente composta soltanto
Impiego di microalghe per la produzione di biocarburanti
Impiego di microalghe per la produzione di biocarburanti 3 Workshop del Programma T.A.C.E.C. Fonti rinnovabili: il contributo della chimica alla sostenibilità Federchimica 16 Giugno 2009 Prof. Alberto
I lieviti per la produzione di vino Vermentino
I lieviti per la produzione di vino Vermentino DISAABA - Università degli Studi di Sassari SEVERINO ZARA - GIOVANNI ANTONIO FARRIS VERMENTINO: un vitigno di antica tradizione che guarda al futuro Vitigno
Il LIEVITO Saccharomyces cerevisiae. Organismo modello
Il LIEVITO Saccharomyces cerevisiae Organismo modello Caratteristiche: Il lievito di birra, Saccharomyces cerevisiae, appartenente al regno dei Funghi e al Phylum degli Ascomiceti, è un organismo unicellulare,
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO Tesi di Laurea CONFRONTI DI METODI PER IL RECUPERO DI