RIFERIMENTI NORMATIVI
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- Oreste Pizzi
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2 RIFERIMENTI NORMATIVI Legge Regionale n. 13 del 10 giugno 2008 Norme per l abitare sostenibile Legge Regionale n. 14 del 10 giugno 2008 Misure a sostegno della qualità delle opere di architettura e di trasformazione del territorio Legge Regionale n. 21 del 29 luglio 2008 Norme per la rigenerazione urbana
3 LA LEGGE REGIONALE 21/2008 come promuove la rigenerazione di parti di città e sistemi urbani finalizzate al miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socio-economiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani con il coinvolgimento degli abitanti e di soggetti pubblici e privati interessati (Stakeholders); si applica in ambiti urbani periferici e marginali con carenza di attrezzature e servizi, degrado degli edifici e degli spazi aperti e processi di esclusione sociale, contesti urbani storici interessati da degrado del patrimonio edilizio e degli spazi pubblici e da disagio sociale e i contesti urbani storici interessati da processi di sostituzione sociale e fenomeni di terziarizzazione. a) la riqualificazione dell ambiente costruito; b) il recupero o la realizzazione di urbanizzazioni, spazi verdi e servizi; c) interventi materiali e immateriali nel campo abitativo, socio-sanitario, dell educazione, della formazione, del lavoro e dello sviluppo; d) infrastrutture ecologiche, mobilità ciclabile e aree pedonali e) spazi aperti a elevato grado di permeabilità, l uso di fonti energetiche rinnovabili e l adozione di criteri di sostenibilità ambientale e risparmio energetico
4 CONTENUTI DEI PROGRAMMI INTEGRATI DI RIGENERAZIONE URBANA Il programma integrato di rigenerazione urbana deve fondarsi su un idea-guida capace di orientare il processo di rigenerazione urbana e di legare fra loro interventi diversi afferenti alle politiche abitative, urbanistiche, ambientali, culturali, socio-sanitarie, occupazionali, formative e di sviluppo. Il programma riguarda prioritariamente: a) il recupero, la ristrutturazione edilizia e la ristrutturazione urbanistica di immobili destinati o da destinare alla residenza, con particolare riguardo all edilizia residenziale sociale, garantendo la tutela del patrimonio storico-culturale, paesaggistico, ambientale e l uso di materiali e tecniche della tradizione; (RECUPERO DEGLI ANTICHI MESTIERI) b) la realizzazione, manutenzione o adeguamento delle urbanizzazioni primarie e secondarie; c) l eliminazione delle barriere architettoniche e altri interventi atti a garantire la fruibilità di edifici e spazi pubblici da parte di tutti gli abitanti, con particolare riguardo ai diversamente abili, ai bambini e agli anziani; d) il miglioramento della dotazione, accessibilità e funzionalità dei servizi socio-assistenziali in coerenza con la programmazione dei piani sociali di zona; e) il sostegno dell istruzione, della formazione professionale e dell occupazione; (CORSI DI FORMAZIONE PER RECUPERO MESTIERI) f) la rigenerazione ecologica degli insediamenti finalizzata al risparmio delle risorse, con particolare riferimento a suolo, acqua ed energia, alla riduzione delle diverse forme di inquinamento urbano, al miglioramento della dotazione di infrastrutture ecologiche e alla diffusione della mobilità sostenibile; (BICI ELETTRICHE, ILLUMINAZIONE PUBBLICO A BASSO CONSUMO, RECUPERO ACQUA PIOVANA) g) la conservazione, restauro, recupero e valorizzazione di beni culturali e paesaggistici per migliorare la qualità insediativa e la fruibilità degli spazi pubblici; (MUSEO ETNOGRAFICO) h) il recupero e riuso del patrimonio edilizio esistente per favorire l'insediamento di attività turistico-ricettive, culturali, commerciali e artigianali nei contesti urbani interessati da degrado edilizio e disagio sociale. (EX MONASTERO DI SANTA CROCE)
5 Il programma integrato di rigenerazione urbana è costituito da elaborati scritto-grafici atti a descrivere e rappresentare in scala adeguata al carattere operativo degli interventi previsti: a) l area d intervento e le relative caratteristiche economico-sociali, paesaggisticoambientali, urbanistiche, dimensionali, proprietarie; b) le soluzioni progettuali proposte con particolare riferimento ai caratteri morfologici degli insediamenti e all integrazione nel tessuto urbano, alle destinazioni d uso e ai tipi edilizi e insediativi, ai requisiti di qualità e di sostenibilità edilizia e urbana, al risparmio dell'uso delle risorse, con particolare riferimento al suolo, all acqua e all energia, alla dotazione di spazi pubblici o riservati ad attività collettive, verde pubblico o parcheggi nel rispetto degli standard urbanistici, specificando gli impatti attesi dalle soluzioni stesse; c) le misure adottate per rispondere ai bisogni abitativi espressi dai soggetti svantaggiati e per contrastare l'esclusione sociale degli abitanti, con particolare riguardo a interventi e servizi socio-assistenziali e sanitari e a sostegno dell istruzione, della formazione professionale e dell occupazione, in coerenza con rispettivi programmi e politiche di settore; d) l esistenza di eventuali vincoli normativi gravanti sull area d intervento, con particolare riferimento a quelli storico-culturali, paesaggistici, ambientali, urbanistici, idrogeologici e sismici, e le misure di salvaguardia e prevenzione adottate; e) gli alloggi eventualmente necessari per l allocazione temporanea degli abitanti degli edifici da risanare;
6 f) gli alloggi destinati a edilizia residenziale sociale da realizzare, recuperare o ristrutturare, eventualmente previa acquisizione degli stessi al patrimonio pubblico; g) le iniziative assunte per assicurare la partecipazione civica all elaborazione e attuazione del programma, con particolare riferimento agli abitanti che risiedono o operano nel contesto da riqualificare o negli ambiti ad esso contigui e il grado di condivisione da parte degli stessi, opportunamente documentati; h) le iniziative assunte per coinvolgere le forze sociali, economiche, culturali all elaborazione e attuazione del programma e il grado di condivisione da parte delle stesse, opportunamente documentate; i) l eventuale articolazione in fasi dell attuazione del programma, cui possono corrispondere anche diversi strumenti esecutivi; j) i soggetti pubblici e privati partecipanti alla realizzazione e gestione degli interventi previsti dal programma o i criteri di selezione degli stessi, secondo principi di concorrenzialità e trasparenza; k) i costi dei singoli interventi e le relative fonti di finanziamento e modalità gestionali, specificando la ripartizione degli stessi tra i soggetti coinvolti nel programma; l) lo schema di convenzione che disciplina i rapporti tra il comune e gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti nell attuazione del programma e nella gestione delle iniziative da questo previste.
7 IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO RIGENERAZIONE URBANA Con Deliberazione n. 75 del la Giunta Comunale ha preso atto del D.P.R.U. (Documento Programmatico Rigenerazione Urbana) di cui alla legge Regione Puglia n. 21 del e ha proposto l adozione dello stesso da parte del Consiglio Comunale. Con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del è stato adottato il D.P.R.U. (Documento Programmatico Rigenerazione Urbana) di cui alla legge regione Puglia n. 21 del
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10 IL BANDO REGIONALE Con Avviso Pubblico approvato con Delibera di G.R. n. 743 del e pubblicato sul BURP n. 61 del , la Regione Puglia invitava a presentare candidature per l attuazione dell azione Piani Integrati di Sviluppo Urbano di città medio/grandi e dell azione Piani Integrati di Sviluppo Territoriale del PO FESR 2007/2013. Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 80 del è stato approvato il progetto preliminare La rete dei Poli Culturali ai fini della candidatura all avviso pubblico regionale approvato con Delibera di G.R. n. 743 del e pubblicato sul BURP n. 61 del La proposta progettuale La rete dei Poli Culturali ha per tema la valorizzazione di alcuni contenitori pubblici, presenti nel centro storico della città di Altamura, in questi anni oggetto di interventi di recupero già effettuati o da effettuare, anche mediante la riqualificazione dei percorsi fisici di collegamento e la messa in rete del patrimonio museale. Con Determinazione del Dirigente del Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia del n. 544, si è approvato definitivamente l Elenco delle candidature ai fini dell ammissione alla successiva fase negoziale, nel quale al Comune di Altamura, collocatosi al ventiquattresimo posto (su 38 candidature di cui 35 ammesse), è stato ritenuto ammissibile a finanziamento di a fronte dei necessari per la realizzazione degli interventi previsti, vista l obbligatorietà da parte dell Ente di garantire il cofinanziamento, determinato in misura non inferiore al 30% e pari a
11 LA FASE NEGOZIALE La fase negoziale, avviatasi in prima seduta il giorno e proseguita nell incontro del ha modificato parzialmente alcuni orientamenti progettuali determinando: - lo stralcio dell intervento in piazza Santa Teresa, perché legata a problemi di circolazione stradale e destinazioni d uso (bagni pubblici, mercato); - la modifica dell assetto di piazza Castello, finalizzata a rendere lo spazio unitario con l eliminazione dei marciapiedi e la valorizzazione dei salti di quota; - l apertura del cortile del Monastero del Soccorso che creerà una permeabilità più accentuata e arricchirà tale spazio interno di nuove funzioni altamente attrattive, l estensione dell intervento al chiostro seicentesco, e la valorizzazione delle piazze e vie esterne al monastero - l estensione della zona a traffico limitato e la disciplina della sosta nelle strade riqualificate, al fine di consentire l effettivo utilizzo delle stesse come rete di connessione ai beni culturali - la riduzione delle somme per interventi immateriali.
12 IL PROGETTO Il progetto, ha l'obiettivo di innescare un processo di rigenerazione urbana, nella sua accezione più ampia, attraverso un approccio multidisciplinare che a partire dal centro storico, considerato quale nucleo pulsante del sistema insediativo, attraverso meccanismi di induzione, propagazione e di risonanza positiva, sia capace di investire progressivamente l'intera città, anche nei suoi settori più deboli in termini di forma e qualità urbana.
13 GLI OBIETTIVI Rendere partecipe la cittadinanza delle scelte progettuali e sensibilizzarne le scelte mediante spunti riflessione sullo spazio urbano e la qualità ambientale e architettonica. Attuare una prima fase del programma di rigenerazione del centro storico in coerenza con quanto indicato dal D.P.R.U. Connettere le polarità culturali già presenti o in fase di realizzazione attraverso una riqualificazione di strade, piazze, slarghi e claustri Aumentare la fruizione dell offerta culturale attraverso un ammodernamento della segnaletica e un più facile accesso alle informazioni del territorio Arrestare il processo di snaturamento della componente sociale attraverso una riqualificazione degli spazi pubblici ed un aumento del livello di sicurezza che favoriscano l insediamento di attività commerciali e artigianali oggi concentrate sul solo Corso Federico II di Svevia Favorire la creazione di lavoro qualificato attraverso la creazione di laboratori di produzione e ricerca nel settore dell eno-gastronomia da ubicarsi nei locali del Monastero del Soccorso Accrescere l offerta di servizi sociali attraverso la ubicazione di un centro diurno minorile all interno del Monastero del Soccorso
14 GLI INTERVENTI La proposta progettuale si articola su tre livelli: - la rete fisica (vie, piazze, segnaletica) - le polarità (valorizzazione dei poli culturali esistenti e riqualificazione di alcuni spazi del Monastero del Soccorso trasformando il Cortile in una Piazza continuamente fruibile fortemente connessa al tessuto urbano) - la rete immateriale (messa a sistema dei poli museali)
15 Gli interventi afferenti ai tre livelli citati sono i seguenti: la sistemazione delle pavimentazioni, delle sottostrutture, prestando particolare attenzione alla fogna bianca, oltre che dell impianto di illuminazione e il rifacimento delle segnaletiche del percorso che partendo da Piazza Santa Teresa congiunge il museo etnografico, il museo dell uomo di Altamura presso Palazzo Baldassarre, il centro di documentazione della pietra presso Santa Croce e il Monastero del Soccorso; la riqualificazione di alcune piazze esistenti che restituirà alla città nuovi spazi pubblici totalmente pedonali, luogo di incontro e di scambio culturale per i cittadini, attrezzati per la sosta, il gioco, il passeggio, il relax e la conversazione, ma anche adatti ad accogliere le esposizioni temporanee, i concerti, gli eventi, garantendo la fruibilità a tutti i tipi di utenza; la sistemazione del cortile interno del Monastero del soccorso e di alcuni locali annessi a piano terra destinandoli a laboratorio di promozione e valorizzazione della cultura eno-gastronomica; la ristrutturazione di ulteriori ambienti all interno del Monastero del Soccorso da adibire a centro diurno minorile; la realizzazione di una rete informativa che agevoli la fruizione del patrimonio museale e turistico in genere.
16 1-Museo Etnografico dell Alta Murgia 2-Piazza Matteotti (Piazza Castello) 3-Cattedrale 4-Ex Monastero di Santa Croce- Ostello gioventù 5-Ex monastero del Soccorso-Centro Diurno 6-Teatro Mercadante 7- Palazzo Baldassarre-Museo dell Uomo di Altamura
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18 ALTRE ATTIVITA FINALIZZATE ALLA Rigenerazione Workshop per anagrafica del Centro storico: 1. Claustri 2. Pozzi 3. Edicole 4. Fontane 5. Cantonali Zone a traffico limitato e pedonalizzazione delle vie recuperate e delle piazze; Ecobike, Recupero acqua piovana nei pozzi dei claustri (ecosostenibilità) Corsi di formazione antichi mestieri e aiuti start up attività artigianali- disponibilità locali commerciali nel contro storico; Formazione di personale specializzato nel recuepro del basolato attingendo da liste dell ufficio di collocamento e creazione di nuovi elenchi di lavoratori da cui attingere per l appalti
19 LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA Le attività che verranno attuate per raggiungere gli obiettivi stabiliti: a) La formazione di un laboratorio cittadino che affianchi il team di progettisti costituito dagli abitanti e dai gruppi di interesse più significativi e attivi ;strettamente coinvolti con la trasformazione degli ambiti territoriali interessati. Il laboratorio sarà la sede per scambiare e diffondere informazioni e per confrontare e mediare opinioni diverse, con funzioni di organo di coordinamento e di sintesi degli interessi e delle istanze dell intera comunità coinvolta nelle varie fasi del processo. Nel laboratorio convergeranno i contributi di autorità locali, responsabili di organizzazioni sindacali, responsabili di organizzazioni di categoria degli imprenditori, responsabili di società e consorzi che gestiscono i servizi pubblici, associazioni, personale della scuola, studenti, liberi professionisti, cittadini e partiti politici, operatori economici; STRUTTURARE UNA SERIE DI WORKSHOP TEMATICI.
20 LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA b) una serie di campagne di informazione e sensibilizzazione per i cittadini che si concretizzerà in momenti di informazione e approfondimento dell autodiagnosi, sia dal punto di vista dei contenuti che delle modalità tecnico-operative degli interventi urbano-edilizi. Questi incontri, supportati da audiovisivi saranno animati dagli stessi progettisti e illustreranno con simulazioni ed esempi pratici gli scenari di progetto, sollecitando una generale riflessione sullo spazio urbano quale espressione di coesione sociale, sullo sviluppo sostenibile, con riferimento particolare alla gestione dei rifiuti e alla raccolta differenziata, alla circolazione del traffico, alla qualità edilizia del costruito, dei materiali e degli spazi di vita comuni;
21 LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA c) La costituzione di un forum telematico permanente come strumento di informazione, gestione del consenso e monitoraggio delle trasformazioni dell ambiente urbano, con la funzione di acquisire elementi di conoscenza, stimolare la partecipazione al programma di interventi e il "senso di comunità", verificare la congruenza degli interventi realizzati con le aspettative della popolazione e proporre successivi ulteriori interventi. REALIZZAZIONE DEL SITO TEMATICO Rigenera Altamura
22 Cosa succede in Puglia
23 ANDRIA BITONTO TRIGGIANO
24 la vicina Gravina
25 a Lecce
26 nel Salento
27 a Ravenna
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