Le Buone Prassi in materia di Salute e Sicurezza: il contributo dell INAIL R. d ANGELO 1, L.CIMINO 2 1
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- Gianmarco Rizzi
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1 Le Buone Prassi in materia di Salute e Sicurezza: il contributo dell INAIL R. d ANGELO 1, L.CIMINO 2 1 Contarp INAIL- Direzione Regionale per la Campania 2 Borsista c/o laboratori Contarp INAIL- Direzione Regionale per la Campania 1.INTRODUZIONE Da dati presenti si stima che circa il 50 % degli infortuni sul lavoro avvenga per una inadeguata organizzazione aziendale. Le cause degli infortuni possono essere molteplici e legate talvolta a scarse risorse finanziarie, talvolta alla mancata formazione e informazione oppure all incapacità della gestione della Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro. Una cattiva gestione aziendale può portare alla mancanza di applicazione delle cosiddette best practice e quindi alla non applicazione di procedure atte alla riduzione degli infortuni in special modo nelle piccole e medie imprese. Sia in ambito nazionale che internazionale è ormai consolidata l importanza dell applicazione di buone prassi e norme di buona tecnica da parte delle aziende ai fini di una efficiente ed efficace politica di prevenzione e sicurezza. Le buone prassi sono soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro (articolo 2, lettera V) Decreto Legislativo 81/2008 e successive modificazioni e integrazioni.[1] Secondo un approccio integrato della valutazione e gestione dei rischi, indispensabile è la sinergia tra i diversi attori istituzionali della sicurezza del lavoro ai fini dello sviluppo di un sistema della prevenzione, mirato al contenimento del fenomeno infortunistico, con particolare riguardo a quei settori nei quali l incidenza dello stesso mantiene livelli elevati. In tale contesto, le Regioni, insieme all Inail e agli organismi paritetici, sono chiamate a svolgere un ruolo importante nella elaborazione, raccolta e diffusione delle buone prassi, perché queste risultino coerenti con le vigenti leggi e rispondano a criteri validi e innovativi da un punto di vista tecnologico. Si viene, così, incontro alle esigenze reali delle imprese, soprattutto di medie e piccole dimensioni, attraverso la predisposizione di un sistema integrato della prevenzione, fruibile da tutti coloro che sono coinvolti nella gestione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. L assetto istituzionale delle buone pratiche, nasce dalla consapevolezza della necessaria conoscenza di informazioni e indicatori per definire priorità, per mirare azioni, per valutare risultati, ma anche ai fini generali di informazione, comunicazione delle conoscenze ed educazione alla sicurezza e alla salute. Diventa importante prevedere soluzioni che migliorino le condizioni di lavoro, soprattutto in quei settori che difficilmente si prestano ad un approccio di tipo normativo. La tecnica legislativa utilizzata è quella di trasformare alcuni obblighi di legge, ad eccezione di quelli fondamentali e di natura organizzativa e comportamentale, a norme di buona prassi, prive di cogenza e a cui le parti aderiscono volontariamente. Con la valorizzazione delle buone prassi gli attori operanti in materia di sicurezza possono apprendere dall esperienza, riflettendo in maniera critica sui fattori che possono aver portato alla soluzione o all insuccesso di un intervento e sugli elementi che potrebbero favorire la replicabilità e la trasferibilità in altri contesti dell esperienza descritta. Riflettere e sviluppare questo ambito di studio è importante per stabilire standard professionali per gli operatori del settore e motivarli a rafforzare le prove di efficacia pratica in promozione della salute; stabilire criteri per legittimare e rendere plausibili azioni e investimenti; fornire trasparenza, comprensibilità e coerenza decisionale ad ogni livello di attività professionale. Negli ultimi anni l INAIL ha rivolto la sua attenzione alla creazione di un data base di buone prassi al fine di incrementare lo sviluppo della prevenzione e per mettere a disposizione della
2 collettività misure organizzative e procedurali in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro per portare ad una riduzione degli infortuni e delle malattie professionali[2]. Una buona pratica che non trova adeguata diffusione resta confinata nel contesto di origine e non contribuisce al miglioramento del sistema preventivo. In questa ottica l Istituto nazionale per l assicurazione contro gli infortuni sul lavoro gioca un ruolo chiave per la realizzazione, ottimizzazione e promozione delle buone prassi. Basti pensare che, sul sito dell'inail, è infatti disponibile uno strumento di consultazione di buone prassi e buone tecniche in materia di prevenzione, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il data base contiene una prima selezione di documenti, costantemente implementato da un gruppo redazionale dell'istituto. Le buone prassi sono consultabili in base ad alcune chiavi di ricerca quali : 1.tipologia (Soluzioni aziendali, Buone tecniche, Linee guida, Materiale informativo); 2.settore produttivo; 3.area di rischio; 4.mansione; 5.agente materiale. La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, negli ultimi anni, ha validato buone prassi nazionali riguardanti l igiene industriale ovvero la disciplina che si occupa dell individuazione, della valutazione e del controllo e, ai fini della prevenzione e della eventuale bonifica, dei fattori ambientali di natura chimica e fisica derivanti dall attività industriale, presenti all interno e all esterno degli ambienti di lavoro, che possono alterare lo stato di salute e di benessere dei lavoratori e della popolazione; in particolare, ha per oggetto principale lo studio e l intervento sui fattori di rischio in ambiente lavorativo, connessi alla determinazione di patologie di origine professionale(definizione secondo A.I.D.I.I., Associazione Italiana degli Igienisti Industriali, Statuto 1983) Alcune di queste prassi riguardano soluzioni innovative per la prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici e delle patologie da sovraccarico biomeccanico dei lavoratori impiegati nei più diversi comparti di lavoro; alcune delle quali riconosciute di meritevole interesse dell Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro con l attribuzione del premio europeo per le buone prassi; altre prendono in rassegna Metodologie e interventi tecnici per la riduzione del rumore negli ambienti di lavoro oppure riguardano lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. Al fine di promuovere la divulgazione e l attuazione della politica sulla sicurezza, l Inail nell ambito dei finanziamenti ISI 2012 ha previsto l adozione, nell ambito della realizzazione del progetto, di una delle quattro prassi previste dall avviso pubblico riguardanti la movimentazione manuale dei carichi, gli ambienti confinati e l adozione di un SGSL[3]. 2.MATERIALI E METODI In questa direzione si sta muovendo da anni l INAIL-Direzione Regionale per la Campania in collaborazione con altri enti ed Università campane mettendo a punto vari progetti, alcuni tra i quali possono essere senza dubbio annoverati tra le buone prassi. 2.1 Il SOFTWARE ERA E stato messo a punto per la valutazione delle condizioni di rischio per gli operatori metalmeccanici: è un sistema interattivo per i sistemi operativi Windows che consente l'esecuzione informatizzata della task analysis dell'attività lavorativa, permette cioè di considerare e valutare il peso e il livello di gravità dei diversi fattori sulle condizioni ergonomiche della postazione di lavoro; L applicazione dell ergonomia è orientata alla valutazione e progettazione di attrezzature, procedure operative e contesto ambientale delle postazioni di lavoro in funzione dei compiti richiesti all operatore; pertanto, l approccio ergonomico richiede di considerare le interazioni e le possibili interferenze che possono evidenziarsi dalla considerazione complessiva di tutti
3 gli aspetti materiali e immateriali che incidono sull esecuzione dei compiti lavorativi. Nella prassi operativa è possibile individuare 5 principi di riferimento che orientano l analisi e la progettazione ergonomica delle postazioni di lavoro, questi sono: 1) adottare un approccio centrato sull operatore 2) includere l ergonomia nelle pratiche realizzative 3) condurre un analisi ergonomica preliminare 4) adottare un approccio interdisciplinare 5) condurre una task analysis 2.2 Il SOFTWARE ERAPH (Ergonomic Risk Assessment in pharmaceutical enviroments) E un programma gratuito che aiuta i tecnici nella valutazione integrata dei rischi architettonici, ergonomici e da polveri farmaceutiche. Il software consente di analizzare in maniera semplice i compiti lavorativi e permette di descrivere, analizzare e valutare, in maniera integrata, il perso e il livello di gravità dei diversi fattori dell ambiente di lavoro evidenziando la loro incidenza sul rischio e sul comfort per i lavoratori Il risultato dell analisi è la valutazione ergonomica della postazione di lavoro, a cui seguono le informazioni che indirizzano l utente nella selezione ed applicazione dei metodi di valutazione dei rischi per sovraccarico biomeccanico più opportuni rispetto ai compiti descritti. Anche queste valutazioni sono realizzabili con ERAPH grazie ad una apposita funzione del software. Oltre al manuale utente ERAPH offre un aiuto che fornisce chiarimenti grafici o testuali per ciascuna specifica voce da compilare. 2.3 IL SISTEMA Si.S.Ca. Utilizza la tecnologia RFId (Radio Frequency Identification) attiva che consente il rilevamento e l'identificazione di persone, mezzi, o cose nell'ambito di un cantiere, nonchè di situazioni potenzialmente pericolose. I paramentri rilevati vengono segnalati in tempo reale evitando il verificarsi di un incidente o di una intossicazione. L elemento innovativo di Si.S.Ca. consiste nell integrare prodotti software e tecnologici, con un servizio di consulenza aziendale orientato all ottimizzazione del processo operativo e di controllo. Allo stesso tempo si effettua una costante formazione delle aziende interessate ed un supporto tecnicoinformatico a livello hardware. Si garantisce, in tal modo, un servizio che permette l ottimizzazione del processo di gestione della sicurezza attiva, un costante problem-solving e la capacità di adattare la propria struttura in maniera efficace ai cambiamenti in materia. Si.S.Ca. è costituito da un sistema integrato che gestisce, attraverso un unica piattaforma, una serie di moduli volti a realizzare un automazione nella gestione di aspetti relativi a diverse aree di interesse. Il sistema permette, inoltre, la tracciabilità delle azioni monitorate. I moduli previsti sono i seguenti: Controllo accessi wireless Tracking del personale, dei visitatori e dei macchinari nelle aree di lavoro Check dell utilizzo dei DPI nell area di lavoro Parametri ambientali Gestione software dei documenti della sicurezza Software per l autovalutazione Sotto il profilo costruttivo, il sistema è composto da moduli compatti e antiurto, portatili e trasportabili, idonei all utilizzo in cantieri edili, stradali e di infrastrutture. Il sistema complessivo è dotato inoltre di una tecnologia di trasmissione Modem integrato wireless RF che assicura una trasmissione in tempo reale dei dati alla stazione base, la quale può essere un computer in cantiere distante fino a 3 Km e, che con un eventuale ripetitore, può raddoppiare tale distanza in aria libera.
4 3. Risultati e Discussioni I due software, ERA ed ERAPH sono stati quindi pensati come supporto usabile per condurre le attività di valutazione dei luoghi di lavoro, dotati di funzionalità che forniscono all utilizzatore anche strumenti utili a rendere più efficiente l intero processo di redazione del Documento valutazione rischi. Il sistema Si.S.Ca. ha superato brillantemente le fasi di sperimentazione in ambiente reale di cantieri edili e di fatto, ha introdotto nel settore della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali nei luoghi di lavoro un concetto radicalmente nuovo, quello della sicurezza attiva, intesa come un insieme di sistemi intelligenti che agiscono in maniera preventiva. Integrando soluzioni finora utilizzate anche in altri campi, con tecnologie avanzate che possano migliorare notevolmente le condizioni di lavoro. Il progetto è stato sperimentato con successo in quattro cantieri edili che differivano per le dimensione e le tipologie di lavoro. In particolare, la prima sperimentazione ha riguardato il suo utilizzo in un cantiere della galleria stradale in penisola sorrentina (Na), la seconda nel cantiere della metropolitana di Piazza Garibaldi in Napoli (fig. 1)[5][6],la terza presso il cantiere della metropolitana di Piazza Municipio, infine si è sperimentato il sistema presso un piccolo cantiere di restauro ubicato nelle scuderie di Palazzo Reale di Napoli. Fig.1 Nelle sperimentazioni effettuate sono state rilevate e misurate le seguenti sostanze: Composti Organici Volatili (VOC), Ossigeno (O 2 ), Monossido di Carbonio (CO), Biossido di Azoto (NO 2 ), installati sul primo modulo, nonché Monossido di Azoto (NO) e Biossido di Zolfo (SO 2 ) installati sul secondo modulo. Entrambi i moduli sono collegati via Wireless RF (Radio frequenza)[4] alla consolle di supervisione (host controller), ovvero un PC che in remoto riceve tutti i dati e che memorizza quanto rivelato e misurato. Il dispositivo è in grado di rilevare i seguenti valori: 1. nome del sensore e del gas rilevato; 2. valore istantaneo misurato del gas corrispondente; 3. valore di preallarme ed allarme di tutti i sensori disponibili a bordo ed attivati; 4. valori di TWA e STEL per VOC e gas tossici; 5. tensione batteria e tempo trascorso. Esso è dotato di allarmi a bordo e sul display del software in remoto che indicano superamento soglie e livelli impostati, batterie scariche e anomalie o guasti dei sensori. Gli allarmi a bordo macchina sono: acustico e visivo.
5 4. Conclusioni L impegno da parte dell INAIL nella diffusione delle Best practice potrebbe avere un riscontro positivo nella politica di prevenzione delle imprese, sia come riduzione degli infortuni e delle malattie professionali e quindi dei costi delle prestazioni per le indennita temporanee o permanenti, sia come abbattimento dei costi sociali di cura e riabilitazione. La Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione (ConTARP)-Direzione Regionale Campania non solo promuove la diffusione delle buone prassi ma gioca un ruolo importante nella realizzazione delle stesse. Infatti il 17 aprile 2013 la Commissione consultiva permanente ha proceduto alla validazione del Si.S.C.A. tra le buone prassi. Attualmente in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Sperimentale - Sezione di Igiene, Medicina del Lavoro, Medicina Legale (Area di Medicina del Lavoro) - della Seconda Università degli Studi di Napoli è impegnata nella realizzazione di un progetto di ricerca volto alla definizione di valori di riferimento di marcatori biologici (piombo ematico e cromo e nichel urinari) nella popolazione campana, non professionalmente esposta a cromo, nichel e piombo (scelti quali metalli più diffusi negli ambienti di vita e più pericolosi per la salute), al fine di fornire una solida base scientifica in grado di contribuire, da un lato, a dirimere casi di denunce di malattie professionali posti all attenzione dell INAIL a seguito di presunte esposizioni professionali ai metalli in esame e, dall altro, a stabilire l eventuale presenza di un rischio incrementale per la salute dovuto all attività lavorativa. Si può pertanto affermare che il suddetto progetto di ricerca, così come è stato strutturato può essere considerato una buona prassi in quanto si potranno avere a disposizione dei valori di riferimento con cui poter confrontare i dati provenienti dal monitoraggio di lavoratori a rischio, avere un supporto per discriminare l esposizione professionale da quella non professionale, cercare di mettere in atto misure per ridurre al minimo l esposizione a tali metalli, ritenuti tra i più pericolosi per la salute. 5. Bibliografia [1] Decreto Legislativo 81/2008 e s.m.i. (articolo 2, lettera V) [2][3] [4] [5]R. d Angelo, E. Russo, P. Marone, L. Cimino, A. Lucci Utilizzo di tecnologie RTLS (Real Time Location Systems), nell ambito dei cantieri edili per la corretta gestione della sicurezza sul lavoro - Progetto SiSca.Primi risultati - Atti 18 convegno di igiene industriale- Le giornate di Corvara - Bolzano Marzo [6]R. d Angelo, E. Russo, P. Marone, P.Mura, A. Lucci, G. Accardo, L.Cimino Sistemi di rilevazione in tempo reale per la valutazione dei rischi nei cantieri di scavo di gallerie
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2. MATERIALI E METODI. 2.1 Descrizione dell apparecchiatura e del metodo
La scelta e la proposta di questo sistema è dovuta anche alla semplicità di utilizzo e alla immediatezza di comprensione ed interpretazione delle misure, dei dati raccolti e degli eventuali allarmi e gestione
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