Il quadro concettuale nella valutazione degli scenari di rischio ambientale (teoria e pratica)
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- Liliana Cappelli
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1 GIORNATA DI STUDIO Processi valutativi e decisionali per la sostenibilità della bonifica dei siti inquinati MATERA 2 DICEMBRE 2016 Palace Hotel ore 9,30 Il quadro concettuale nella valutazione degli scenari di rischio ambientale (teoria e pratica) F. Pascarella*, M.G. Andrisani*, M. Fratini*, R. Mazzitelli*, F. Zampetti*, S. Gravino**, S. Margiotta** *Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale **Regione Basilicata
2 La Legge istitutiva del Sistema Nazionale per la protezione dell Ambiente (SNPA) Si parla con una sola voce. Legge istitutiva del Sistema Nazionale per la protezione dell Ambiente (SNPA) e disciplina dell ISPRA (15/06/2016). ARPA e ISPRA: differenti punti di vista, che consentono di avere uno sguardo d insieme sulle diverse realtà del paese, di grande aiuto nell individuare gli argomenti sui quali è opportuno un contributo del SNPA. Protocolli e linee guida che consentano alle autorità competenti di prendere decisioni con maggiore cognizione di causa, supportati da strumenti tecnici robusti. Questo cambio di approccio, richiede che il SNPA si confronti al suo interno arrivando a decisioni condivise parli con una sola voce con un unica posizione nei confronti degli enti coinvolti.
3 GdL 4 GdL 8 Cosa stiamo facendo. I GdL sui siti contaminati Linee guida su metodi campionamento matrici marine (analisi granulometriche, sostanze prioritarie) Linee guida su terre e rocce da scavo (campionamento, analisi e controllo). GdL 9 Procedura validazione dei dati analitici per attività di caratterizzazione e bonifica dei siti contaminati. GdL 9bis GdL 19 Linee guida su soil gas per indagini, campionamenti, analisi, e uso dati sperimentali. Criteri piani di gestione inquinamento diffuso. GdL 19bis Metodologie definizione dei valori di fondo. GdL 21 Linea guida per la valutazione della presenza di inquinanti emergenti nei sedimenti marini e loro influenza sul biota GdL 31 Ampliamento di una LG incertezza delle misure per l'estensione alle attività di controllo.
4 Il modello concettuale (solo teoria?)
5 Il modello concettuale dalla teoria alla pratica: esempi in val Basento Documento di supporto alla valutazione di attribuibilità a fondo naturale dei superamenti delle CSC riscontrati nelle acque sotterranee per i parametri Ferro, Manganese e Solfati Inquadramento area: geologia, idrogeologia, inquadramento geomorfologico, dati meteoclimatici, geochimica Studi pregressi relativi ai valori di fondo delle acque sotterranee Considerazioni sul livello di fondo di Fe e Mn nelle acque sotterranee di Val Basento (IMA-CNR, 2006) Valori di fondo di Mn, Fe e solfati nelle acque di falda del SIN della Val Basento (ARPAB, 2010) Indagine Agrobios 2007 Criticità e limiti degli studi: assetto idrogeologico esaustivo, modalità prelievo, no soggiacenza, no caratteri piezometri né parametri chimico fisici Sintesi dati ARPAB di 14 aziende su caratterizzazione e monitoraggi
6 Documento di supporto valutazione attribuibilità a fondo naturale dei superamenti delle CSC nelle acque sotterranee per Ferro, Manganese e Solfati Nelle conclusioni si evidenziano aziende in cui oltre a Fe, Mn e Solfati, è stata riscontrata la presenza di solventi organici potenzialmente compatibili con il processo industriale a fronte di superamenti delle concentrazioni dei parametri d interesse risultanti dalla caratterizzazione, i successivi monitoraggi hanno evidenziato concentrazioni inferiori alle CSC a fronte di superamenti delle concentrazioni dei parametri d interesse risultanti dalla caratterizzazione, non sono stati effettuati monitoraggi di verifica dei valori riscontrati i superamenti dei parametri d interesse risultanti dalla caratterizzazione sono stati confermati dai monitoraggi ripristino piezometri per campioni rappresentativi dell acquifero; livelli piezometrici e parametri chimico-fisici durante prelievo; prelievo campione con filtrazione in campo a 0,45 µm e acidificazione con acido nitrico 0,5% v/v per ripetibilità delle misure effettuate eliminazione sospensioni colloidali/particolato che causano interferenze analitiche.
7 Perché l ISPRA fa un progetto preliminare? Sottotitolo: chi ce lo fa fare, ma no cambiano punto di vista! Il progetto è un esempio paradigmatico di alcuni temi caldi Convenzione Regione Basilicata - ISPRA prevede collaborazione in campo tecnico scientifico su tutti gli interventi previsti dall APQ 2013 MISE, MATTM, Regione che comprende SIN Tito e Val Basento ISPRA provvede, per il SIN Val Basento, alla redazione dei progetti preliminari relativi a: completamento messa in sicurezza e bonifica acque di falda; completamento della caratterizzazione e della progettazione degli interventi di MISE e di bonifica delle acque superficiali e dei sedimenti dell asta fluviale del fiume Basento.
8 Un po' di notizie? SIN Val Basento istituito L 426/98, perimetrato con D.M. 26 febbraio 2003 Lunghezza 26 km, perimetro 60 km, estensione ha comuni di Ferrandina, Pisticci, Grottole, Miglionico, Pomarico, e Salandra Fine 50 giacimenti metaniferi e stabilimenti chimica di base della Pozzi (Ferrandina) ed Anic (Pisticci) per la produzione di soda caustica, polimeri e copolimeri vinilici, fibre acriliche Il progetto di messa in sicurezza e bonifica della falda, riguarda le sole aree di competenza pubblica (aree agricole colpite da contaminazione indotta, aree demaniali, aree consorzi sviluppo industriale non assegnate) Progetto suddiviso in tre aree sulla base di caratteristiche morfologiche, assetto idrogeologico, caratteristiche contaminazione falda, che si sposano con zone del vigente PRG del CSI della Provincia di Matera: la zona di Salandra, la zona di Ferrandina, la zona di Pisticci
9 Progetto preliminare per la messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda nelle aree di competenza pubblica
10 Assetto geologico idrogeologico Alluvioni sabbio-limose e limoso argillose (spessore 7-8 m), permeabilità k= m/s Alluvioni ghiaiose pulite (spessore 2 m), permeabilità alta (k= 10-1 m/s) Argille basali subappenniniche, permeabilità media (k= 10-9 m/s) (ARPAB Dip. Matera 2013: Studio geologico e delle caratteristiche geochimiche delle acque sotterranee della Val Basento Moliterni G., Summa M.L., Scarciolla M.)
11 I dati disponibili. Si tratta di accanimento diagnostico? Aggiorniamo? LOTTO PIEZOMETRI PZ DA PZ ESISTENTI DISMETTERE CENSIRE Salandra Ferrandina Pisticci TOTALE DA
12 ... E durante l aggiornamento..
13 Contaminazione, valori di fondo, contaminazione diffusa, altro?
14 Contaminazione, valori di fondo, contaminazione diffusa, altro?
15 Come si articola il progetto Attività comuni all intero sin: Censimento dei piezometri pubblici esistenti Dismissione piezometri inefficienti Definizione dei valori di fondo per la falda (ferro, manganese, solfati e boro) LOTTO A (Salandra) Monitoraggio della qualità della falda LOTTO B (Ferrandina) Indagini propedeutiche alla progettazione Interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda con tecnologie di biorisanamento assistito in situ Monitoraggio e controllo dei sistemi di messa in sicurezza/bonifica LOTTO C (Pisticci) Monitoraggio della qualità della falda Interventi di messa in sicurezza e bonifica della falda mediante pozzi di emungimento e successivo trattamento delle acque emunte. Monitoraggio e controllo degli interventi di bonifica
16 Il lotto B assetto idrogeologico (direzione della falda?)
17 Il lotto B le industrie presenti, la storia, le procedure in atto
18 Il lotto B la contaminazione da tricloroetilene 2005 piezometri anagrafe regionale 2007 piezometri rete integrativa 2005 piezometri rete regionale 2014 monitoraggio ottobre
19 Il lotto B la contaminazione da 1,1 dicloroetilene 2005 piezometri anagrafe regionale 2005 piezometri rete regionale 2007 piezometri rete integrativa 2014 monitoraggio ottobre
20 Il lotto B la contaminazione da cloruro di vinile 2005 piezometri rete regionale 2007 piezometri rete integrativa 2014 monitoraggio ottobre
21 Il lotto B la contaminazione e le indagini integrative
22 Il lotto B la bonifica Interventi bonifica prevedono in generale trattamento diretto della sorgente di contaminazione per eliminare fonti e le sostanze inquinanti e/o a ridurre la concentrazione nelle matrici ambientali ad un livello minore od uguale ai valori delle CSR; nel caso di falda interventi possono utilizzare barriere idrauliche, barriere reattive permeabili o altri sistemi in situ più puntuali (air sparging/soil vapour extraction, ossidazione chimica, biorisanamento, estrazione -trattamento). Obiettivi di bonifica. Punto di conformità non di immediata definizione. Si è deciso di definire il punto di conformità, rispetto al quale devono essere rispettate le CSC, al limite dell area industriale Agro di Ferrandina Caratteristiche territorio, e la storia recente (vedi piezometri), circondato anche da terreni ad uso agricolo, mostra difficoltà logistiche per interventi che necessitino di una costante gestione e manutenzione
23 Il lotto B la bonifica Barrieramento tramite schermi biologici. La tecnica prevede la creazione di un fronte d intervento che costituisce una sorta di schermo biologico realizzato tramite l iniezione direttamente in falda di sostanze in grado di favorire/accelerare i processi di degradazione biologica anche mediante l azione di adsorbimento del contaminante disciolto in falda. In questo modo si crea una vera e propria zona di trattamento per lo sbarramento della contaminazione verso valle idrogeologica. Sulla base del modello concettuale sono previsti due fronti di trattamento: uno a valle dell area maggiormente impattata (500m), il secondo con lo scopo di contenere la contaminazione verso il Fiume Basento (200m) Interventi di bonifica delle acque di falda nelle aree di plume. Tecnologia basata sulla biodegradazione assistita, tramite l iniezione di sostanze a lento rilascio di composti biostimolanti in grado di favorire i processi di biodegradazione naturale delle sostanze organiche nei terreni saturi e nelle acque sotterranee. Indagini integrative, test di laboratorio e prove pilota
24 Il lotto B il progetto
25 Grazie per l attenzione
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