Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi."

Transcript

1 Titolo del progetto: PADRE ANNIBALE MARIA DI FRANCIA Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi. Azione 1 Definizione di un'offerta di servizi e dell'elenco dei bisogni Le attività previste da questa azione consistono fondamentalmente in una raccolta di dati da riportare poi su un database per delineare quali sono i bisogni degli anziani nella loro qualità di utenti relativamente al presente progetto e conseguentemente, sulla base dei bisogni, definire dei percorsi - omogenei per categorie - tesi a delineare una vera e propria strategia finalizzata a far fronte alla domanda degli utenti. Nel contempo, quest'azione prevede la definizione di ulteriori percorsi che in concreto si risolveranno, poi, nel disbrigo vero e proprio delle pratiche o di servizi di altra natura, sempre attinenti il settore del presente progetto, la cui tipologia sarà emersa proprio dalla raccolta dati di cui in precedenza. Ancora, quest'azione prevede di disegnare e intavolare attività finalizzate a valutare insieme i bisogni emersi per trasformarli in risposte concrete. Infine, con quest'azione e per tramite le attività in essa contenute, si procederà con la impostazione grafica di materiale propagandistico ed informativo relativamente all'offerta di servizi che propone il presente progetto. Azione 2 Istituzione Centro di Ascolto (sportello informativo) L'azione numero 2 prevista dal progetto Annibale Maria di Francia consiste nell'insieme di attività finalizzate ad istituire e promuovere un centro di ascolto con funzioni di sportello informativo. In concreto, quest'azione prevede prima di ogni cosa attività finalizzate a catalogare e conseguentemente ridistribuire le adeguate informazioni agli utenti, ma anche ad i familiari relativamente alla mappa dei bisogni emersa con l'azione numero uno di questo progetto e di cui al precedente punto. La presente azione numero 2 prevede la istituzione di un vero e proprio centro di ascolto che abbia come funzione prioritaria quella di offrire informazioni agli utenti ed ai loro familiari ed anche a tutti gli interessati. In tal modo quest'azione prevede due tipologie di attività e che sono quelle riguardanti l'osservazione del contesto settoriale da cui emerge la domanda di servizio e quelle invece finalizzate poi a porre in essere un aiuto concreto ma anche di sostegno psicologico agli utenti e alle famiglie e la dove possibile fare anche azione di prevenzione.

2 Azione 3 Attività di supporto In riferimento alla necessità di sostenere gli anziani nelle attività di vita quotidiana ed invogliare gli stessi a ritornare, nei limiti del possibile, attivi e protagonisti delle comuni attività quotidiane o anche a mantenere viva sempre la consapevolezza dell'importanza di essere comunque attivi, quest'azione prevede la realizzazione di un programma di attività di supporto alle pratiche quotidiane. Queste consistono nella pianificazione delle tipologie di attività sempre e comunque in riferimento alla mappa dei bisogni emersa in base alle attività poste in essere e contenute nell'azione numero 1 del presente progetto. Le attività vere e proprie consistono in aiuto concreto ed anche supporto parziale in tutte quelle attività di vita quotidiana, sia in ambiente domestico, quindi all'interno dell'abitazione degli anziani e sia anche all'esterno. PIANO DETTAGLIATO DELLE ATTIVITà. 1.1 Banca dati: studio e osservazione DAL 2 AL 12 MESE 1.2 Strategia e monitoraggio delle attività DAL 2 AL 12 MESE 1.3 Materiale informativo e prevenzione MESE 1.1 Banca dati: studio e osservazione Questa attività consiste nella creazione di una banca dati attraverso l'osservazione del contesto di settore cioè nel mondo degli anziani in ogni sede di attuazione del presente progetto. In pratica questa attività consiste nella realizzazione di una vera e propria mappa dei bisogni attraverso l'osservazione e lo studio delle necessità che emergono dalle famiglie disagiate a causa del disagio adulto ed anche dagli stessi anziani. Con questa attività si costituisce una vera e propria carta dei servizi a fronte della mappa dei bisogni di cui si è preso atto. In questa attività sarà l'operatore locale di progetto a stabilire tempi e modalità di raccolta dei dati e quindi insieme ai volontari e alle risorse umane aggiuntive procederà con l'elaborazione dei dati per la stesura della mappa dei bisogni, quindi delle necessità, in riferimento all'utenza target del presente progetto. I volontari

3 del servizio civile supporteranno sia l OLP che gli operatori dell'ente in tutte le attività di osservazione, di studio e di elaborazione dei dati. L'osservazione avverrà tramite un dialogo con gli interessati destinatari del progetto e con la somministrazione di questionari. 1.2 Strategia e monitoraggio delle attività Questa attività consiste nella elaborazione di percorsi di lavoro finalizzate a dare risposte concrete agli utenti interessati. Più concretamente, consiste nella elaborazione di strategie finalizzate a soddisfare la domanda dei bisogni. Questa attività viene svolta anche dai volontari del servizio civile i quali supporteranno gli Olp ed il personale esperto dell'ente in tutti gli incontri di elaborazione strategica ed anche di verifica nell'attuazione di programma. 1.3 materiale informativo e prevenzione Questa attività consiste nella produzione di materiale informativo ed in iniziative di prevenzione proprio attraverso la distribuzione del materiale prodotto. Brochure, volantini e depliant saranno prodotti con il supporto dei volontari in servizio civile. Detto materiale informativo ha lo scopo di illustrare l'offerta di servizi che è prodotto dal presente progetto. I volontari del servizio civile si occuperanno di distribuire il materiale con lo scopo di prevenire e a rimuovere, dove ciò è possibile, situazioni e fattispecie che possono causare disaggio. 2.1 Realizzazione e attivazione 2 MESE 2.2 Accoglienza valutazione e gestione reclami DAL 2 AL 12 MESE 2.3 Banca dati delle attività ed analisi dei risultati DAL 2 AL 12 MESE 2.1 Realizzazione e attivazione Questa attività consiste nella realizzazione di un centro di ascolto che si pone a supporto delle famiglie che rientrano in quelle aventi problematiche attinenti con il mondo degli anziani. Il centro di ascolto si attiverà da subito in percorsi di aiuto di tipo psicologico quindi di sostegno morale ed anche di tipo materiale, cioè, concretamente l'aiuto fornito verrà dato seguendo le indicazioni individuate nelle attività relative alla strategia e al monitoraggio di cui alle attività previste nell'azione numero 1 del presente progetto. 2.2 Accoglienza valutazione e gestione reclami Questa attività consiste nell'accogliere le persone sia fisicamente, nel centro di ascolto ed anche telefonicamente. Ascoltare il tipo di necessità o di bisogno, esaminare la richiesta e gestire nel più

4 breve tempo possibile quanto richiesto, si tratti di una domanda di servizio, oppure, di un reclamo, od anche di una segnalazione. Il tutto, evidentemente, attinente alle problematiche relative al contesto settoriale del presente progetto, cioè degli anziani. La gestione delle richieste verrà coordinata dall OLP con la supervisione di personale qualificato dell'ente e con il supporto pratico dei volontari. Per ogni istanza si procede con l istruire una pratica, che successivamente viene assegnata per la soddisfazione dell'utente e nel caso viene, poi ad essere chiusa e archiviata. 2.3 Banca dati delle attività ed analisi dei risultati Questa attività consiste nella realizzazione di un insieme di tipologie di attività soprattutto in riferimento alla rete di sostegno che verrà costituita con l'avvio del progetto. Detta rete di sostegno verrà costituita in collaborazione con tutte le realtà socio-assistenziali presenti sul territorio, principalmente con quelle pubbliche, del Servizio Sanitario Nazionale, delle Politiche Sociali e previdenziali, con gli Enti di patronato, di sindacato e di assistenza fiscale ed anche con enti privati a patto che, questi ultimi, forniscano servizi per gli utenti gratuitamente. Questa attività, pertanto, è finalizzata a costituire una banca dati di tutti gli enti che hanno o che potrebbero avere a che fare con gli anziani, utenti del presente progetto e anche si delineano le tipologie di rapporto potenziali, relativamente ad ogni singolo ente, utili agli utenti nel corso dello svolgimento di questo progetto. Gli operatori, gli Olp ed i volontari si riuniranno periodicamente per confrontarsi riguardo ai risultati raggiunti, ai punti di criticità ed ai punti di forza. 3.1 pianificazione DAL 2 AL 12 MESE 3.2 sostegno in ambiente domestico DAL 2 AL 12 MESE 3.3 sostegno fuori casa DAL 2 AL 12 MESE 3.1 pianificazione Questa attività è finalizzata alla programmazione delle attività specifiche che scaturiscono dalla domanda di servizio. In un certo senso, si chiude un cerchio: in effetti, con la prima azione e le attività in essa contenute, si è provveduto a definire una mappa di bisogni, anche attraverso attività promozionali si è portato a conoscenza dell'universo degli anziani l esistenza del centro di ascolto di cui alla seconda azione del presente progetto. Attraverso le attività contenute nella seconda azione di questo progetto, si delineano le tipologie di offerta di servizi, in considerazione ad una rete di sostegno e di risposta alle necessità degli anziani, di cui si viene a capo proprio attraverso lo sportello informativo con la terza azione e cioè le attività di supporto. Si chiude, come si diceva in precedenza, un cerchio o meglio si pone in essere l'offerta di servizi concretamente, meglio ancora, le attività contemplate dalla terza azione consistono nell'offerta di servizi vera e propria. Questa prima attività della terza azione, quindi, non è altro che la pianificazione degli interventi specifici. Questa attività sarà realizzata da un gruppo di lavoro con a capo personale qualificato dell'ente che ha la funzione di coordinare e sovrintendere. Insieme

5 all'operatore locale di progetto di questo gruppo assegnato alla pianificazione, faranno parte anche i volontari. Questa attività prevede anche lo svolgimento di sopralluoghi presso le abitazioni degli anziani-utenti, nel caso dell'attività in ambiente domestico ed anche incontri presso gli enti e le organizzazioni che costituiscono quella rete a sostegno del presente progetto di cui alla terza attività della seconda azione di questo progetto. 3.2 sostegno in ambiente domestico Questa attività consiste dell'aiuto fornito all'utenza di anziani, per tutte quelle necessità di cui hanno bisogno nello svolgimento delle pratiche quotidiane in ambiente domestico. Il servizio offerto non sarà quello sostitutivo delle attività, ma di affiancamento e sostegno psicologico, quindi di compagnia, lasciando l'anziano attivo. Certamente, altresì, in parte anche il servizio consiste in un parziale aiuto pratico, mai sostitutivo però in modo integrale. Dalla fase di istanza al centro di ascolto a quella di fornitura del servizio sarà concordato e condiviso un programma di offerta di servizi concretamente, delineando le varie tipologie precise di intervento. I servizi offerti saranno quindi di sostegno morale, di compagnia e di affiancamento in tutte quelle azioni della quotidianità cui un normale individuo anziano fa riscontro tutti i giorni, quindi dall'organizzazione interna dell'abitazione, alla pianificazione della giornata dalle attività necessarie, alla preparazione dei pasti ed al mantenimento in ordine degli ambienti domestici, alla organizzazione del tempo libero e dei momenti di svago. Inoltre, sempre concretamente, questa attività prevede un aiuto concreto, però solo parziale, di co-gestione degli ambienti o di co-preparazione dei pasti. 3.3 sostegno fuori casa Queste attività consistono in un affiancamento fisico e di sostegno psicologico e morale degli anziani, nelle loro attività da svolgersi all'esterno. In pratica, si tratta di accompagnarli in farmacia, o a fare la spesa, o preso enti pubblici, centri di assistenza fiscale e previdenziale per il disbrigo di pratiche. in taluni casi, come ad esempio in caso di temporanea malattia, il servizio può prevedere un'attività sostitutiva per conto degli anziani, come ad esempio, in concreto, svolgere un servizio di acquisto di farmaci in farmacia per contro di utenti anziani con l'influenza e quindi temporaneamente convalescenti a letto.

6 TABELLA SINTESI ATTIVITà. TABELLA DI COERENZA 6 AZIONI / ATTIVITà Azione 1 Definizione di un'offerta di servizi e dell'elenco dei bisogni 1.1 Banca dati: studio e osservazione 1.2 Strategia e monitoraggio delle attività 1.3 materiale informativo e prevenzione 2.1 Realizzazione e attivazione Azione 2 Istituzione Centro di Ascolto (sportello informativo) 2.2 Accoglienza valutazione e gestione reclami 2.3 Banca dati delle attività ed analisi dei risultati 3.1 pianificazione Azione 3 Attività di supporto 3.2 sostegno in ambiente domestico 3.3 sostegno fuori casa

7 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto ATTIVITà TABELLA DI COERENZA 7 ATTIVITà / RISORSE UMANE AGGIUNTIVE RISORSE 1.1 Banca dati: studio e osservazione 2.3 Banca dati delle attività ed analisi dei risultati 1 esperto in metodologia della ricerca sociale 1.2 Strategia e monitoraggio delle attività 3.1 pianificazione 1 esperto in project management / 1 esperto in organizzazione aziendale - societaria / 1 esperto in ottimizzazione dei programmi / 1 consulente legale / 1 psicologo / 1 ESPERTOPOLITICHE DI ASSISTENZA ANZIANI E POLITICHE SOCIALI 1.3 materiale informativo e prevenzione 1 grafico / 1 progettista editoriale / 1 esperto in comunicazione pubblicitaria e marketing / 1 consulente legale 2.2 Accoglienza valutazione e gestione reclami 2.1 Realizzazione e attivazione 3.2 sostegno in ambiente domestico 3.3 sostegno fuori casa 1 esperto in comunicazione / 1 esperto in pubbliche relazioni / 1 formatore professionale per operatori di sportello / 1 consulente legale 1 esperto in comunicazione / 1 esperto in pubbliche relazioni / 1 operatore socio-assistenziale / 1 psicologo

8 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto. I volontari saranno impiegati, a supporto del personale dell'ente, nelle attività destinate alla definizione di un'offerta di servizi e dell'elenco dei bisogni. Inoltre, subito dopo il primo mese, nelle attività di istituzione del Centro di Ascolto (sportello informativo) e subito dopo, durante l'intero anno, nelle attività del suo funzionamento. Infine, nelle attività di supporto nel servizio di sostegno domiciliare. ATTIVITà In tutte le attività TABELLA DI COERENZA 8 ATTIVITà / RUOLO DEI VOLONTARI RUOLO si occupano di assistenza nelle riunioni e di segreteria organizzativa. Con il passare del tempo, una volta in possesso di esperienza, si impiegano per la redazione di rapporti, relazioni e verbali (le minute da definire poi in bella copia) 1.1 Banca dati: studio e osservazione 2.3 Banca dati delle attività ed analisi dei risultati collaborano con il personale qualificato addetto nella realizzazione delle banche dati e alla stesura degli strumenti di indagine. Si impiegano anche in attività di costruzione e aggiornamento delle banche dati. 1.2 Strategia e monitoraggio delle attività 3.1 pianificazione collaborano con il personale qualificato addetto nella pianificazione esecutiva, nella realizzazione delle strategie e dei percorsi di verifica di attuazione dei programmi. 1.3 materiale informativo e prevenzione collaborano con il personale qualificato addetto nella realizzazione dei progetti grafici relativi al materiale informativo e di prevenzione.

9 2.1 Realizzazione e attivazione collaboreranno nelle attività di sistemazione degli spazi nella istituzione del centro di ascolto subito dopo il primo mese di servizio. Parteciperanno attivamente e non in modo passivo, cioè, contribuendo con il proprio contributo anche di idee. 2.2 Accoglienza valutazione e gestione reclami sono impiegati nella prima accoglienza al front office ed in armonia con il personale dell'ente accettano e rispondono direttamente ai quesiti semplici, di semplice lettura per cui si può dare risposta immediata. Ma sono impiegati anche a supporto del personale nelle attività di retro sportello, nella gestione dei reclami o quesiti più articolati e complessi. Si occupano, in quest'ultimo caso, di contattare gli utenti per l'esito. si occupano di somministrare e ritirare strumenti di valutazione e soddisfazione dell'offerta dei servizi. 3.2 sostegno in ambiente domestico si recano a casa degli utenti direttamente dopo aver preso servizio ed avuto l'ordine di servizio. Le attività di sostegno domiciliare vengono erogate anche dai volontari, ma sempre sotto la guida responsabile delle figure previste dalla normativa del servizio civile e dalle risorse umane aggiuntive. 3.3 sostegno fuori casa si recano a casa degli utenti direttamente dopo aver preso servizio ed avuto l'ordine di servizio. Le attività di sostegno domiciliare fuori casa vengono erogate anche dai volontari, ma sempre sotto la guida responsabile delle figure previste dalla normativa del servizio civile e dalle risorse umane aggiuntive.

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi

Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Titolo del progetto: MARIA S.S. DI POMPEI Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1 Istituzione e promozione sportello informativo. L azione numero 1 del progetto

Dettagli

TITOLO PROGETTO: SPES 2 AMBITO: Disagio Adulto

TITOLO PROGETTO: SPES 2 AMBITO: Disagio Adulto TITOLO PROGETTO: SPES 2 AMBITO: Disagio Adulto ENTI POSTI DISPONIBILI DESCRIZIONE ATTIVITA LA Fraternità 1 -Formazione teorica, per la quale suggeriamo letture, frequenza a corsi, partecipazione a convegni,

Dettagli

ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. TITOLO DEL PROGETTO: voce 4 CORIGLIANO VILLAGGIO SOLIDALE

ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. TITOLO DEL PROGETTO: voce 4 CORIGLIANO VILLAGGIO SOLIDALE ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: voce 4 CORIGLIANO VILLAGGIO SOLIDALE SETTORE e Area di Intervento: voce 5 Settore A: Assistenza Area di intervento: 01 Anziani OBIETTIVI

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA SOCIO- ASSISTENZIALE COMUNALE (AI SENSI DELLA L.P. 12.07.1991, N. 14 ART.

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA SOCIO- ASSISTENZIALE COMUNALE (AI SENSI DELLA L.P. 12.07.1991, N. 14 ART. Comune di Rovereto Provincia di Trento REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELLA STRUTTURA SOCIO- ASSISTENZIALE COMUNALE (AI SENSI DELLA L.P. 12.07.1991, N. 14 ART. 20) Approvato con deliberazione

Dettagli

V.I.T.A. COMUNE DI SAN VERO MILIS ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Valorizzare Il Tesoro degli Anziani

V.I.T.A. COMUNE DI SAN VERO MILIS ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: Valorizzare Il Tesoro degli Anziani ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO COMUNE DI SAN VERO MILIS TITOLO DEL PROGETTO: V.I.T.A. Valorizzare Il Tesoro degli Anziani SETTORE e Area di Intervento: Settore: Assistenza Area di intervento:

Dettagli

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 TITOLO DEL PROGETTO: SENZA BARRIERE SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA SU DISABILI E ANZIANI ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO OBIETTIVI DEL PROGETTO Coerentemente con il dettato del comma

Dettagli

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA

Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese PROTOCOLLO D'INTESA Provincia di Imperia Distretto Sociosanitario 1 Ventimigliese Distretto Sociosanitario 2 Sanremese Distretto Sociosanitario 3 Imperiese PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Pubblico Provinciale

Dettagli

Ambito Territoriale N 19 Afragola (Capofila) Caivano Cardito- Crispano - ASL Na2 Nord

Ambito Territoriale N 19 Afragola (Capofila) Caivano Cardito- Crispano - ASL Na2 Nord Regolamento per l'organizzazione e Funzionamento del Servizio di Segretariato Sociale Ambito Territoriale N 19 ART. 1 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE In conformità al quadro normativo

Dettagli

Progetto SIPS. Servizio d informazione e promozione sociale per ANZIANI e DISABILI. Documento a cura della Dott.ssa A. Gioia.

Progetto SIPS. Servizio d informazione e promozione sociale per ANZIANI e DISABILI. Documento a cura della Dott.ssa A. Gioia. Città di Reggio Calabria Cooperativa Asia Progetto SIPS Servizio d informazione e promozione sociale per ANZIANI e DISABILI Documento a cura della Dott.ssa A. Gioia 1 IL PROGETTO SIPS Nelle Circoscrizioni

Dettagli

Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili. ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali

Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili. ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali Servizio di Assistenza Domiciliare a favore di soggetti anziani e disabili ALL. C Procedure tecniche per assistenti sociali Distretto di Crema I. PREMESSA In linea con quanto espresso nelle Linee guida

Dettagli

Tecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale

Tecnico commerciale delle vendite. Standard della Figura nazionale Tecnico commerciale delle vendite Standard della Figura nazionale Denominazione della figura TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 Servizio Tutela Minori Tempestività CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2014 + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro 48 ore dalla segnalazione. intervento personalizzato

Dettagli

GECO CONSULTING SRL Società di Ingegneria e Consulenza Aziendale Progettazione - Sicurezza - Ambiente - Qualità

GECO CONSULTING SRL Società di Ingegneria e Consulenza Aziendale Progettazione - Sicurezza - Ambiente - Qualità POLITICA PER LA QUALITA 02/01/2015 La Geco Consulting S.r.l. continua un percorso, iniziato come Geco srl, che la vede concretamente impegnata in un miglioramento continuo volto ad incontrare una sempre

Dettagli

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo

PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2014-2018 MACRO OBIETTIVO 7 Codici indicatori: 7.5.1 7.2.1 7.8.1 Programma: Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Razionale

Dettagli

Scheda Progetto Sociale Individualizzato

Scheda Progetto Sociale Individualizzato Scheda Progetto Sociale Individualizzato Assistente sociale a cui è affidato il caso Data della presa in carico / / Soggetto inviante Cognome Nome Genere M F Data di nascita / / Codice Fiscale** Stato

Dettagli

PIANO DI ZONA Annualità SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE

PIANO DI ZONA Annualità SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 PROGETTO SEGRETARIATO SOCIALE PROFESSIONALE, SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE e PRONTO INTERVENTO SOCIALE 1. Titolo del progetto 1 Segretariato Sociale Professionale,

Dettagli

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):

AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 13. TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 5. Professioni qualificate

Dettagli

OPERATORI SOCIALI E TELELAVORO

OPERATORI SOCIALI E TELELAVORO OPERATORI SOCIALI E TELELAVORO IL CONTESTO: L IMPRESA La cooperativa sociale P.G. Frassati scs onlus è una cooperativa sociale di tipo A che progetta e gestisce servizi sociali, assistenziali, educativi,

Dettagli

Il valore del Filo d Argento

Il valore del Filo d Argento Il valore del Filo d Argento Report delle attività svolte in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia N X/1185 del 20/12/ 2013 Le attività svolte in Lombardia nel periodo

Dettagli

TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE

TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate TECNICO COMMERCIALE DELLE VENDITE 5. - Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 5.1.1 - Esercenti ed addetti

Dettagli

Una Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE

Una Rete di solidarietà Alzheimer. a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE Una Rete di solidarietà Alzheimer a sostegno del paziente con Alzheimer e della sua Famiglia nelle Gestione di Cura OBIETTIVO GENERALE Attivazione di UNA RETE DI SOLIDARIETA ALZHEIMER per il miglioramento

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO ALLEGATO 6 Comune di Martano Servizio Civile Nazionale TITOLO DEL PROGETTO: Phronesis 2016 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETTORE e Area di Intervento: Settore A - ASSISTENZA Area di intervento 01) Anziani

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE

IL DIRETTORE GENERALE ATTI del DIRETTORE GENERALE dell anno 2016 Deliberazione n. 0000296 del 16/03/2016 - Atti U.O. Direzione Strategica Oggetto: UFFICIO QUALITA' E GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO, COMITATO VALUTAZIONE SINISTRI

Dettagli

Regolamento del gruppo di lavoro sull handicap. Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92

Regolamento del gruppo di lavoro sull handicap. Ai sensi dell art. 15 c. L 104/92 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Antonio Genovesi SAIC87700C Via Domenico Amato, 2 c.a.p. 84099 SAN CIPRIANO PICENTINO (SA) Tel. 089 8628257 Fax 089 8628266 e.mail : saic87700c@istruzione.it www.icsanciprianopicentino.gov.it

Dettagli

Il valore del Filo d Argento

Il valore del Filo d Argento Il valore del Filo d Argento Report delle attività svolte in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia N X/1185 del 20/12/ 2013 Le attività svolte in Lombardia nel periodo

Dettagli

GARA SERVIZI ASSISTENZIALI, EDUCATIVI E DIVERSI PRESSO LE STRUTTURE PER ANZIANI E DISABILI - LOTTO 1 (STRUTTURE PER ANZIANI)

GARA SERVIZI ASSISTENZIALI, EDUCATIVI E DIVERSI PRESSO LE STRUTTURE PER ANZIANI E DISABILI - LOTTO 1 (STRUTTURE PER ANZIANI) CRITERI DI VALUTAZIONE DELL'OFFERTA - allegato al disciplinare di gara 1 GARA SERVIZI ASSISTENZIALI, EDUCATIVI E DIVERSI PRESSO LE STRUTTURE PER ANZIANI E DISABILI - LOTTO 1 (STRUTTURE PER ANZIANI) Offerta

Dettagli

ONIS: il Progetto Esecutivo

ONIS: il Progetto Esecutivo ONIS: il Progetto Esecutivo Presidenza del Consiglio dei Ministri Ufficio per lo sport -Task Force Impiantistica 1 Contenuti Normative di riferimento e funzioni dell ONIS Struttura e operatività dell ONIS

Dettagli

Comune di Cureggio. Provincia di NOVARA REGOLAMENTO PER INTERVENTI DI ASSISTENZA ECONOMICO FINANZIARIA IN FAVORE DI SOGGETTI IN STATO DI BISOGNO.

Comune di Cureggio. Provincia di NOVARA REGOLAMENTO PER INTERVENTI DI ASSISTENZA ECONOMICO FINANZIARIA IN FAVORE DI SOGGETTI IN STATO DI BISOGNO. Comune di Cureggio Provincia di NOVARA REGOLAMENTO PER INTERVENTI DI ASSISTENZA ECONOMICO FINANZIARIA IN FAVORE DI SOGGETTI IN STATO DI BISOGNO. APPROVATO CON DELIBERAZIONE C.C. N.2 DEL 08/02/2011 INDICE

Dettagli

Il valore del Filo d Argento

Il valore del Filo d Argento Il valore del Filo d Argento Report delle attività svolte in applicazione della Deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia N X/1185 del 20/12/ 2013 Le attività svolte nel territorio dell ASL

Dettagli

COMPRENSORIO BASSA VALSUGANA E TESINO Provincia di Trento

COMPRENSORIO BASSA VALSUGANA E TESINO Provincia di Trento COMPRENSORIO BASSA VALSUGANA E TESINO Provincia di Trento REGOLAMENTO ATTIVAZIONE CORSI DI EDUCAZIONE MOTORIA E LABORATORI FINALIZZATI AL BENESSERE PSICO- FISICO-SENSORIALE DELLE PERSONE ANZIANE Approvato

Dettagli

ALL. C SPECIFICA TECNICA CONTENENTE LE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO N26

ALL. C SPECIFICA TECNICA CONTENENTE LE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE DELL AMBITO N26 ALL. C AMBITO TERRITORIALE - N26 Comune capofila San Giuseppe Vesuviano Ottaviano, Poggiomarino, San Gennaro Vesuviano, Palma Campania, Terzigno, Striano. SPECIFICA TECNICA CONTENENTE LE CARATTERISTICHE

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO

CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO CARTA DEI SERVIZI AL LAVORO Operatore accreditato per i Servizi al Lavoro della Regione Piemonte con n. La carta dei Servizi intende descrivere le attività destinate ai cittadini e al mondo delle imprese

Dettagli

Settore: Assistenza Area: minori LUOGO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO. Via Martiri Liberta', 125. MONGRANDO Via Marconi,

Settore: Assistenza Area: minori LUOGO DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO. Via Martiri Liberta', 125. MONGRANDO Via Marconi, TITOLO DEL PROGETTO Nido Insieme SETTORE E AREA D INTERVENTO Settore: Assistenza Area: minori ENTE TITOLARE DEL PROGETTO Comune di Occhieppo Inferiore Comune di Mongrando COMUNE OCCHIEPPO INFERIORE LUOGO

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013

CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 CARTA DEI SERVIZI REPORT INDICATORI I SEMESTRE 2013 Ambito Tutela Minori e Famiglia Servizio Tutela Minori indicatore Tempestività + I casi valutati come urgenti dall equipe sono presi in carico entro

Dettagli

Una Cicala a domicilio SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

Una Cicala a domicilio SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Comune di Cicala Home Care Premium 2011 Una Cicala a domicilio SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE Partner di progetto Cooperativa Cleto Cooperativa di Servizi Professionali operante nel settore dei servizi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016 SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione

Dettagli

PROGETTO I.C.A.R.O. Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo INF01. Commissione Interattiva Rivista Elettronica

PROGETTO I.C.A.R.O. Centro di Orientamento e Tutorato di Ateneo INF01. Commissione Interattiva Rivista Elettronica Commissione Interattiva Rivista Elettronica Strumenti di Orientamento Servizio di informazione-formazione Supporto psicologico con confronto frontale Predisposizione di progetti individuali personalizzati

Dettagli

Graziella Manzato Sindaco di Sommacampagna

Graziella Manzato Sindaco di Sommacampagna carta dei servizi Saluto con grande piacere e soddisfazione la pubblicazione di questo strumento indispensabile per il cittadino, veicolo di informazione e comunicazione valido per godere di una visuale

Dettagli

REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE STRUTTURE SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI

REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE STRUTTURE SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO UNITA D OFFERTA SOCIALE STRUTTURE SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI STRUTTURE SOCIALI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALE PER MINORI COMUNITA EDUCATIVE: strutture di

Dettagli

Operatore socio assistenziale

Operatore socio assistenziale Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Professioni NUP/ISTAT correlate Operatore socio assistenziale 5.4.4.3.0 - Addetti all'assistenza personale 5.3.1.1.0 - Professioni qualificate nei servizi sanitari

Dettagli

Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia

Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia Requisiti di accreditamento per le Unità d'offerta Sociale per la prima infanzia Approvato dall'assemblea dei Sindaci del Distretto Sociale 6 ASL Milano 2 in data 9 febbraio 2011 Premessa: L accreditamento

Dettagli

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE

PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE per l ESERCIZIO 2016 PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE 2 di 16 Del CENTRO DI RESPONSABILITA SERVIZI SOCIALI AREA: AMMINISTRATIVA FUNZIONARIO: PAOLO RICCI SERVIZIO: SERVIZI SOCIALI

Dettagli

ACCOMPAGNAMENTO AL PIANO DELLA FORMAZIONE DI ARGEA SARDEGNA PER IL PERIODO

ACCOMPAGNAMENTO AL PIANO DELLA FORMAZIONE DI ARGEA SARDEGNA PER IL PERIODO Progetto Esecutivo ACCOMPAGNAMENTO AL PIANO DELLA FORMAZIONE DI INDICE SEZIONE I: INFORMAZIONI GENERALI...3 I.1 Anagrafica del progetto...3 SEZIONE II: ANALISI DEL CONTESTO... 4 II.1 Contesto istituzionale,

Dettagli

SOCIO - - ASSISTENZIALI E SOCIO-EDUCATIVI PER DISABILI

SOCIO - - ASSISTENZIALI E SOCIO-EDUCATIVI PER DISABILI MODULI SOCIO - ASSISTENZIALI E SOCIO-EDUCATIVI PER DISABILI Ogni Assistenziale Individuale e/o socio-educativo, detti PAI e PEI, specifica il numero di autorizzati, per quali interventi e la durata del

Dettagli

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Comitato Unico di Garanzia Servizio Risorse Sportello Donna PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Novembre 2012 / Maggio 2013 1 PREMESSA

Dettagli

ENTE ACCREDITATO NEL SISTEMA DELLA DOMICILIARITÀ PER TUTTE LE LINEE DI PRODOTTO - D.D. COMUNE DI MILANO N. 1036/2014 SERVIZIO DOMICILIARITÀ IN

ENTE ACCREDITATO NEL SISTEMA DELLA DOMICILIARITÀ PER TUTTE LE LINEE DI PRODOTTO - D.D. COMUNE DI MILANO N. 1036/2014 SERVIZIO DOMICILIARITÀ IN ENTE ACCREDITATO NEL SISTEMA DELLA DOMICILIARITÀ PER TUTTE LE LINEE DI PRODOTTO - D.D. COMUNE DI MILANO N. 1036/2014 SERVIZIO DOMICILIARITÀ IN ACCREDITAMENTO CON COMUNE DI MILANO - ZONE 8 E 9 COS È I servizi

Dettagli

ADDETTA e ADDETTO ALLE RELAZIONI CON IL PUBBLICO

ADDETTA e ADDETTO ALLE RELAZIONI CON IL PUBBLICO ADDETTA e ADDETTO ALLE RELAZIONI CON IL PUBBLICO 1. CARTA D IDENTITÀ... 2 2. CHE COSA FA... 3 3. DOVE LAVORA... 4 4. CONDIZIONI DI LAVORO... 5 5. COMPETENZE... 6 Quali competenze sono necessarie... 6 Conoscenze...

Dettagli

COMUNICAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO REDATTO A SEGUITO DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF

COMUNICAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO REDATTO A SEGUITO DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF COMUNICAZIONE DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO REDATTO A SEGUITO DEL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE CAF A cura del GAV 1 CHI COMUNICA DS COSA COMUNICARE Risultati del processo, principali elementi emersi, aree

Dettagli

Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c.

Determinazione dirigenziale n. 1 del adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. Determinazione dirigenziale n. 1 del 07.01.2015 adottata dall Agenzia per la Formazione, l Orientamento e il Lavoro del Sud Milano a.s.c. OGGETTO: RINNOVO INCARICO SUPPORTO CONSULENZIALE QUALIFICATO PRESIDENTE

Dettagli

Perché si diventa volontari?

Perché si diventa volontari? Perché si diventa volontari? Per amore del prossimo. Per amore del mondo o forse anche per amore di sé, per potersi confrontare con l altro, e per condividere pensieri ed azioni con l altro. Le ragioni

Dettagli

La Carta dei Servizi. Comunicare con i cittadini

La Carta dei Servizi. Comunicare con i cittadini COMUNE DI SAVONA servizi sociali La Carta dei Servizi Comunicare con i cittadini Rispetto della privacy Dedicare tempo ed attenzione Flessibilità e personalizzazione Tempi di risposta adeguati Equità di

Dettagli

REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 21 ottobre 2015 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI...

Dettagli

GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE?

GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? GESTIRE A CASA IL FAMILIARE NON AUTOSUFFICIENTE: COSA FARE? CHI MI PUO AIUTARE? Assistente Sociale Barbara Miscoria Cividale del Friuli 16 gennaio 2012 L AMBITO DISTRETTUALE Si riferisce a una realtà territoriale

Dettagli

Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età.

Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. Promuovere la salute e il benessere della persona di ogni età. LA COOPERATIVA SOCIALE ONLUS LA BOTTEGA DEI RAGAZZI NASCE NEL 2004. REALIZZA SERVIZI CHE SOSTENGONO IL CAMBIAMENTO E I PERCORSI DI CRESCITA

Dettagli

L'assistente sociale nei Patronati e CAF. A cura di Stefania Roberti, assistente sociale

L'assistente sociale nei Patronati e CAF. A cura di Stefania Roberti, assistente sociale L'assistente sociale nei Patronati e CAF A cura di Stefania Roberti, assistente sociale I PATRONATI E I CAF SONO SERVIZI DI PROSSIMITA AI QUALI I CITTADINI ACCEDONO per richiedere l ISEE L'ISEE erogato

Dettagli

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015

PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 PIANO DI LAVORO FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 Prof.sse Rosalba Pommella, Anna Prota, Lucia Sferra I compiti della F.S. dell'area 1 riguardano l aggiornamento

Dettagli

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4

SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 SCHEDA DI MONITORAGGIO DEL PROGETTO N 4 PERIODO IN ESAME: Gennaio 2006 DICEMBRE 2006 DATA COMPILAZIONE SCHEDA: APRILE 2007 Nome Progetto BAMBINI E NUOVE CULTURE Mission (finalità del Progetto) Il progetto

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO. Tel. 0124/ Cod. Fisc URL:

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO. Tel. 0124/ Cod. Fisc URL: ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE ALDO MORO Liceo Scientifico Istituto Tecnico Via Gallo Pecca n.4/6 10086 RIVAROLO CANAVESE Tel. 0124/45.45.11 - Cod. Fisc. 85502120018 E-mail: segreteria@istitutomoro.it

Dettagli

TITOLO DEL PROGETTO: UNA MANO IN CAMBIO DI UN SORRISO

TITOLO DEL PROGETTO: UNA MANO IN CAMBIO DI UN SORRISO ALLEGATO 6 ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO TITOLO DEL PROGETTO: UNA MANO IN CAMBIO DI UN SORRISO SETTORE e Area di Intervento: ASSISTENZA ANZIANI A01 OBIETTIVI DEL PROGETTO 1. Promuovere la solidarietà

Dettagli

Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo

Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Il Consiglio degli Psicologi dell Abruzzo - organizza il corso

Dettagli

COMUNE DI PUTIFIGARI Servizio Civile Giovani e Anziani insieme Vademecum Anziani

COMUNE DI PUTIFIGARI Servizio Civile Giovani e Anziani insieme Vademecum Anziani COMUNE DI PUTIFIGARI SERVIZI SOCIALI Servizio Civile Giovani e Anziani insieme Vademecum Anziani Breve guida ******* Ci sono quattro tipi di persone nel mondo: quelli che si sono presi cura di qualcuno,

Dettagli

Schema di progettazione di dettaglio. Tipologia evento formativo Seminario

Schema di progettazione di dettaglio. Tipologia evento formativo Seminario Schema di progettazione di dettaglio Tipologia evento formativo Seminario La responsabilità genitoriale: aggiornamento e riorientamento delle prassi operative. RESPONSABILE DEL PROGETTO FORMATIVO IGNAZIA

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N14 (ex Art. 10, comma 2, lett. e) punti a) e 5) della L.R.

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE N14 (ex Art. 10, comma 2, lett. e) punti a) e 5) della L.R. AMBITO TERRITORIALE N14 LEGGE 328/00 Comune di Giugliano in Campania ASL NA2 NORD Comune Capofila: Giugliano in Campania REGOLAMENTO DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE DELL AMBITO TERRITORIALE SOCIALE

Dettagli

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa Le azioni per fasi di processo In base ai bisogni rilevati dalla Survey e alla definizione delle fasi di processo, si sono definiti gli obiettivi strategici attorno ai bisogni del paziente, per l attivazione

Dettagli

COMUNE DI OSSI PROVINCIA DI SASSARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO.

COMUNE DI OSSI PROVINCIA DI SASSARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO. COMUNE DI OSSI PROVINCIA DI SASSARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE, L ORGANIZZAZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO. Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO E DISCIPLINA Il presente Regolamento

Dettagli

Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari

Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari Allegato alla Delib.G.R. n. 15/24 del 13.4.2010 Linee guida sul funzionamento del Punto Unico di Accesso nel processo delle Cure Domiciliari Integrate e nei percorsi socio-sanitari sanitari Il Punto Unico

Dettagli

PROGETTO: GENERAZIONI il VOLONTARIATO a Francesco e Chiara

PROGETTO: GENERAZIONI il VOLONTARIATO a Francesco e Chiara il VOLONTARIATO a OBIETTIVO: In un'ottica di apertura del Centro Servizi "Francesco e Chiara" al territorio si evidenzia la necessità di favorire la presenza del volontariato creando un organizzazione

Dettagli

Capo Reparto di ipermercato

Capo Reparto di ipermercato identificativo scheda: 14-001 stato scheda: Validata Descrizione sintetica Figura professionale con caratteristiche manageriali che opera in strutture commerciali di grandi dimensioni come responsabile

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE ATTIVITA DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (URP) DEL COMUNE DI SIENA

REGOLAMENTO PER LE ATTIVITA DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (URP) DEL COMUNE DI SIENA REGOLAMENTO PER LE ATTIVITA DELL UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO (URP) DEL COMUNE DI SIENA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 324 del 15.12.2005 REGOLAMENTO PER LE ATTIVITA DELL UFFICIO

Dettagli

FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE

FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE TABELLA A FUNZIONI ESERCITATE DALLE PROVINCE Abilitazione all esercizio delle professioni turistiche; istituzione, tenuta dei relativi Albi e/o Elenchi provinciali concernenti gli abilitati, compresa la

Dettagli

Comune di San Cipriano d Aversa Prov. di Caserta

Comune di San Cipriano d Aversa Prov. di Caserta Comune di San Cipriano d Aversa Prov. di Caserta Convenzione tra la Provincia di Caserta Settore Programmazione e Programmi Comunitari - Europe Direct Caserta e il Comune di San Cipriano d Aversa Provincia

Dettagli

COMUNE DI ZEDDIANI PROVINCIA DI OR V E R B AL E D I D E L I B E R AZ I ONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 45

COMUNE DI ZEDDIANI PROVINCIA DI OR V E R B AL E D I D E L I B E R AZ I ONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 45 C o p i a COMUNE DI ZEDDIANI PROVINCIA DI OR V E R B AL E D I D E L I B E R AZ I ONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 45 OGGETTO: SERVIZIO INTERCOMUNALE ASSISTENZA DOMICILIARE PERIODO 01.07.2008-30.06.2009. DIRETTIVE.

Dettagli

Servizio Civile - bando ordinario 2017 Progetti di servizio civile nazionale

Servizio Civile - bando ordinario 2017 Progetti di servizio civile nazionale Servizio Civile - bando ordinario 207 Progetti di servizio civile nazionale ENTE AREA DI INTERVENTO AMBITO TERRITORIALE DI REALIZZAZIONE Ambientale Assistenziale x Promozione culturale FAENZA - RIOLO TERME

Dettagli

Assistenza Domiciliare

Assistenza Domiciliare Assistenza Domiciliare CARTAdeiSERVIZI Le premesse La struttura LE PREMESSE 3 A CHI E RIVOLTA Indice 3 A COSA SERVE LA CARTA DEI SERVIZI 3 QUALI INFORMAZIONI OFFRE 3 CHI SIAMO LA STRUTTURA 4 IL SERVIZIO

Dettagli

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I

BOLLETTINO UFFICIALE della REGIONE CAMPANIA n. 50 del 17 agosto Atti della Regione PARTE I A.G.C. 18 - Assistenza Sociale, Attività Sociali, Sport, Tempo Libero, Spettacolo - Deliberazione n. 1317 del 31 luglio 2009 Organizzazione dei Servizi di Segretariato sociale e Porta Unica di Accesso-

Dettagli

http:\\projectmanagement.matematicamente.it 1

http:\\projectmanagement.matematicamente.it 1 Riepilogo gg/uu di Progetto 1.092 001 Comitato di gestione dei Sindaci (Comitato di Programma) 3 002 Sindaco capofila (Sponsor) 18 003 Project manager (Responsabile Ufficio Sistemi Informativi capofila)

Dettagli

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (P.A.P.) PER IL TRIENNIO

PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (P.A.P.) PER IL TRIENNIO COMUNE DI SUMMONTE Provincia di Avellino PIANO DELLE AZIONI POSITIVE (P.A.P.) PER IL TRIENNIO 2017-2019 ai sensi dell art. 48 del D. Lgs. n. 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna, a norma

Dettagli

COMUNE DI TREVISO NUOVO PROGETTO SPAZIO DONNA

COMUNE DI TREVISO NUOVO PROGETTO SPAZIO DONNA COMUNE DI TREVISO Progetto TREVISO, attivazione Spazio donna e rete di comunità per politiche di genere Gruppo di lavoro Rete per costruzione e gestione dello Spazio Donna NUOVO PROGETTO SPAZIO DONNA Il

Dettagli

PROGETTO REGIONALE PER LA DIFFUSIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE, ATTRAVERSO L USO DELLE CARTE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

PROGETTO REGIONALE PER LA DIFFUSIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE, ATTRAVERSO L USO DELLE CARTE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE PROGETTO REGIONALE PER LA DIFFUSIONE DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE, ATTRAVERSO L USO DELLE CARTE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE PARTE INTRODUTTIVA DEFINIZIONE DEL CONTESTO Nel novembre 2004

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome CAVALLARO DANIELA Indirizzo VIA XXIV MAGGIO, 3E/1 LENDINARA (RO) Telefono 0425.600361 Fax E-mail Nazionalità Italiana Data di nascita

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ---------------------- DETERMINAZIONE N. 5645-2008 DEL 15 OTTOBRE 2008 Oggetto: Adozione Piano della Formazione e costituzione Gruppo di lavoro Il Direttore Generale Dott. Gianni Ibba,

Dettagli

L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna

L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna Supplemento 2.2008 11 L integrazione delle politiche per le pari opportunità di genere. L esperienza della Regione Emilia-Romagna A cura del Gabinetto del Presidente della Giunta - Servizio Segreteria

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE ISTITUZIONALE DELLA PROVINCIA DI MASSA CARRARA Indice Art. 1 Oggetto... 2 Art. 2 Definizioni... 2 Art. 3 Funzioni dei soggetti

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

Comune di Azzano Mella Provincia di Brescia REGOLAMENTO PASTI A DOMICILIO

Comune di Azzano Mella Provincia di Brescia REGOLAMENTO PASTI A DOMICILIO Comune di Azzano Mella Provincia di Brescia REGOLAMENTO PASTI A DOMICILIO Approvato con delibera del C.C.n. 49 del 05 novembre 2012 IINDICE ART. 1. Descrizione del servizio ART. 2. Quando viene erogato

Dettagli

Modalità e processo di rilevazione della customer satisfaction in Inail

Modalità e processo di rilevazione della customer satisfaction in Inail Modalità e processo di rilevazione della customer satisfaction in Inail PREMESSA L Inail da sempre fonda la sua attività su una cultura aziendale che pone l utente al centro del proprio sistema organizzativo;

Dettagli

Azienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545

Azienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione

Dettagli

GESTIONE ASILO NIDO IL MIRTO E LA FARFALLA COMUNE DI POGGIO MIRTETO. Le Nuove Chimere Cooperativa Sociale

GESTIONE ASILO NIDO IL MIRTO E LA FARFALLA COMUNE DI POGGIO MIRTETO. Le Nuove Chimere Cooperativa Sociale GESTIONE ASILO NIDO IL MIRTO E LA FARFALLA COMUNE DI POGGIO MIRTETO Le Nuove Chimere Cooperativa Sociale LE NUOVE CHIMERE Nasce come estensione della Cooperativa Cult, impresa storica del territorio sabino

Dettagli

Servizio di Gabinetto

Servizio di Gabinetto Servizio di Gabinetto AVVISO PUBBLICO PER CONFERIMENTO DI INCARICO DI COLLABORAZIONE COORDINATA A PROGETTO DI CUI ALLA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE A CONTRATTARE N.54 DEL 18/12/2009 DEL SERVIZIO DI GABINETTO

Dettagli

2. Il sistema delle risorse organizzative ed umane

2. Il sistema delle risorse organizzative ed umane L area dei bisogni degli anziani: i destinatari e le risorse in campo 1. I destinatari dei servizi e degli interventi LA PRESA IN CARICO DEL CITTADINO E L APERTURA DELLA CARTELLA SOCIALE Nel momento in

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO E LA FORMAZIONE DI PERSONALE VOLONTARIO E DI RISORSE UMANE NON CONTRATTUALIZZATE DALLA CASA DI RIPOSO MONUMENTO AI

REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO E LA FORMAZIONE DI PERSONALE VOLONTARIO E DI RISORSE UMANE NON CONTRATTUALIZZATE DALLA CASA DI RIPOSO MONUMENTO AI REGOLAMENTO PER L INSERIMENTO E LA FORMAZIONE DI PERSONALE VOLONTARIO E DI RISORSE UMANE NON CONTRATTUALIZZATE DALLA CASA DI RIPOSO MONUMENTO AI CADUTI IN GUERRA L IPAB Monumento ai Caduti in Guerra riconosce

Dettagli

REGOLAMENTO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

REGOLAMENTO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO COMUNE DI BRESSANA BOTTARONE PROVINCIA DI PAVIA REGOLAMENTO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 52 del 30.05.2005 INDICE ART. 1 Principi generali ART.

Dettagli

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO

COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO COMUNE DI MONTIRONE Provincia di Brescia REGOLAMENTO DEL SERVIZIO PASTI A DOMICILIO Approvato con deliberazione di Consiglio comunale n 40 del 30/09/2009 Art. 1 Finalità 1. Il Servizio Pasti a Domicilio

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU

CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU CARTA DEI SERVIZI CENTRI BOLLEBLU 1 I Centri Bolle Blu rendono disponibile, diffondono e distribuiscono agli utenti e ai loro familiari materiale informativo riguardante il o ed il suo funzionamento: Carta

Dettagli

Allegato 5. Profilo professionale richiesto per i componenti del Gruppo di lavoro

Allegato 5. Profilo professionale richiesto per i componenti del Gruppo di lavoro GARA A PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DEI SERVIZI DI MONITORAGGIO, VERIFICA E SUPPORTO TECNICO AI PROGETTI REALIZZATI DALLE SCUOLE AMMESSE AL FINANZIAMENTO NELL AMBITO DELL INIZIATIVA E-INCLUSION.

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del

Dettagli

CORSO DI ANIMAZIONE PEDAGOGICA CLASSI 4^ e 5^ SOCIALE

CORSO DI ANIMAZIONE PEDAGOGICA CLASSI 4^ e 5^ SOCIALE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Istituto Professionale di Stato per i Servizi Commerciali, Turistici e Sociali Graziella Fumagalli

Dettagli

Istituto Superiore di Sanità Osservatorio Fumo, Alcol e Droga

Istituto Superiore di Sanità Osservatorio Fumo, Alcol e Droga CARATTERISTICHE DELL ATTIVITÀ SVOLTA DAL SERVIZIO DI TELEFONO VERDE CONTRO IL FUMO 800 554088 DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: I DATI DELLE TELEFONATE DAL 2000 AL 2004 Alessandra Di Pucchio, Enrica Pizzi,

Dettagli