CRITERI DIRETTI A SALVAGUARDARE L HABITAT NATURALE PRIORITARIO PRATERIA DI POSIDONIA OCEANICA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CRITERI DIRETTI A SALVAGUARDARE L HABITAT NATURALE PRIORITARIO PRATERIA DI POSIDONIA OCEANICA"

Transcript

1 CRITERI DIRETTI A SALVAGUARDARE L HABITAT NATURALE PRIORITARIO PRATERIA DI POSIDONIA OCEANICA DGR N. 1533/2005, PARERE DEL CTVIA N. 115/195, SEDUTA DEL OBIETTIVI Mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente la Posidonia oceanica quale habitat naturale prioritario ai sensi della Dir. 92/43/CEE Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche. In Liguria le praterie di Posidonia oceanica, che un tempo si presentavano ampiamente diffuse nella fascia compresa tra la superficie e la profondità di m, negli ultimi decenni sono oggetto di una generale regressione. Il fattore determinante è rappresentato dall incremento delle attività antropiche nelle zone costiere (opere di difesa costiera dall erosione, opere portuali, dragaggi, ripascimenti, ancoraggi, scarichi a mare, pesca a strascico illegale, etc.), con effetto negativo sulle praterie di posidonia. Allo stato attuale quindi le praterie presentano forme di degrado e di regressione generalizzata. L approccio a tali problematiche non può che essere integrato per consentire che la gestione di questo habitat sensibile possa avere caratteristiche di sostenibilità economica ed ambientale. A fronte di tale situazione è necessario assumere le opportune misure per evitare il degrado della posidonia, che costituisce ai sensi della direttiva 92/42/CEE un habitat prioritario, per il quale è necessario assicurare il mantenimento o il ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente. Ad oggi, in osservanza della direttiva Habitat, al fine di tutelare i posidonieti liguri, sono già stati proposti (D.M ) alla Commissione Europea 26 siti di Importanza Comunitaria (psic). 2. STATO DI CONSERVAZIONE SODDISFACENTE Il D.P.R. 357/97 disciplina le procedure intese ad assicurare il mantenimento o il ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatica di interesse comunitario. Recenti verifiche hanno permesso di configurare precisamente le zone dei fondali liguri ove è ubicata la prateria di Posidonia oceanica e sono state pertanto riscontrate delle inesattezze relative ai confini dei psic rispetto al reale habitat presente nella zona. In particolare si sono verificati i seguenti casi: area con habitat in buone condizioni esterna ai confini del psic area con habitat in buone condizioni più limitata rispetto ai confini del psic. In considerazione di quanto sopra esplicitato, con la D.G.R. n. 773 del avente ad oggetto Criteri per la valutazione degli impatti diretti ed indiretti sugli habitat naturali marini art. 16 L.R. 38/98 si è assunto che nell ambito della valutazione di compatibilità ambientale: si terrà conto della reale situazione dell habitat posidonieto, anche in relazione all areale occupato; in caso di opere che pregiudichino l habitat posidonieto in buone condizioni la compatibilità ambientale sarà negativa, fatta salva la possibilità di compensazioni secondo determinati criteri; si è approvata la metodologia che definisce, in base a criteri oggettivi basati sulla bibliografia scientifica, i parametri e relativi valori che individuano lo stato di conservazione della prateria. Poiché l obiettivo della direttiva Habitat è assicurare il mantenimento o il ripristino in uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat, anche nel caso di progetti non assoggettati alla valutazione d impatto ambientale, si terrà conto della reale situazione dell habitat posidonieto, valutata secondo la metodologia di cui ai Criteri per la valutazione degli impatti diretti ed indiretti sugli habitat naturali marini art. 16 L.R. 38/ VALUTAZIONE D INCIDENZA Lo strumento individuato dalla normativa per garantire la salvaguardia degli habitat e delle specie dei siti di importanza comunitaria è rappresentato dalla valutazione d incidenza dei piani e progetti rispetto al sito. Come noto, a seguito delle modifiche introdotte al D.P.R. 357/97 dal D.P.R. 120/2003, tale procedura è stata espressamente estesa ai proposti siti di importanza comunitaria; l obbligo della valutazione d incidenza è stato esteso anche ai progetti di opere che possono avere incidenze significative pur non insistendo direttamente sul proposto sito. Nel territorio ligure, il previsto obbligo di estensione della valutazione d incidenza appare in oggi soddisfatto dai seguenti provvedimenti:

2 1. Criteri generali da osservarsi nella progettazione degli interventi stagionali di ripascimento degli arenili (approvati con D.G.R. n del 20/12/2001, integrati ed aggiornati con D.G.R. n del 18/10/2002 e con D.G.R. n. 253 del 15/02/2005); 2. Regolamento regionale n. 6/2002 "Disciplina del procedimento relativo all'approvazione degli interventi stagionali di ripascimento degli arenili" (emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale in data 23/10/2002); 3. Criteri generali per la progettazione e l'esecuzione delle opere di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili (approvati con D.G.R. n. 222 del 28/02/2003). Da un esame attento dei provvedimenti citati risulta infatti che: A. quanto agli interventi di ripascimento stagionali: I. la relazione tecnica da presentare, ai sensi dell art. 2 comma 2 del reg. n. 6/2002, a corredo della domanda di approvazione del progetto di ripascimento stagionale, in conformità a quanto indicato dai Criteri generali da osservarsi nella progettazione degli interventi stagionali di ripascimento degli arenili, corrisponde ai contenuti richiesti per la relazione d incidenza approvati con D.G.R. n. 328/2006. Tale relazione tecnica, in particolare, ha ad oggetto: - gli elementi descrittivi del progetto di ripascimento; - la descrizione delle biocenosi presenti da 0 a 50 metri nel tratto antistante l'intervento, più 500 m a monte e 1000 m a valle della zona di intervento, rispetto alla corrente marina dominante responsabile della diffusione dei materiali fini; - l analisi degli impatti diretti ed indiretti che il progetto produce in relazione alle caratteristiche chimico, fisiche e microbiologiche del materiale impiegato per il ripascimento. II. il parere che l ARPAL esprime, ai sensi dell art. 4 comma 2 del Reg. reg.n.6/2002, corrisponde alle determinazioni della valutazione d incidenza. Tale parere in particolare consiste in una valutazione degli impatti significativi dell intervento stagionale di ripascimento degli arenili sulle acque e sui fondali, sia sotto il profilo della compatibilità chimicofisico-microbiologica, sia sotto il profilo della salvaguardia dei valori biologico-naturalistici. B. Quanto agli interventi di ripascimento aventi carattere strutturale finalizzati all ampliamento e/o alla creazione di spiagge: I. la valutazione d incidenza è eseguita dalla Regione, quale ente competente all approvazione di tali progetti ai sensi dell art. 6 della l.r. n. 13/99; II. i Criteri generali per la progettazione e l'esecuzione delle opere di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili ed in particolare i punti 1.6 e 3.7.4, individuano tutti gli elementi atti a specificare e valutare i possibili impatti sull habitat posidonieto Tipologie di interventi potenzialmente lesivi della Prateria di Posidonia oceanica. Al fine di ottemperare alle previsioni di estensione della valutazione d incidenza a tutti gli interventi in grado di incidere negativamente sullo stato di conservazione dell habitat Posidonia, si individuano i seguenti interventi: opere fisse di difesa costiera (opere costiere destinate a combattere l erosione e lavori marittimi volti a modificare la costa mediante la costruzione, ad esempio, di dighe, moli, gettate e altri lavori di difesa dal mare, recupero di terre dal mare) di cui alla lettera a) dell Allegato 2 e alla lettera 10j dell Allegato 3 della L.R. n. 38/98; porticcioli turistici, di cui alla lettera h) dell Allegato 2 e alla lettera 10e) dell Allegato 3 della L.R. 38/98; ripascimento degli arenili; dragaggi e movimentazione di sedimenti dragati; realizzazione di barriere artificiali ed altri habitat artificiali per il ripopolamento ittico; posa di cavi e condotte; scarichi di acque reflue; impianti di maricoltura. Tale elenco si ritiene esaustivo e significativo, per quanto attiene gli interventi, in quanto determinato in relazione ai dati di estensione e localizzazione dei posidonieti presso i fondali liguri. 4. CRITERI PER UNA PROGETTAZIONE AMBIENTALMENTE SOSTENIBILE DEGLI INTERVENTI POTENZIALMENTE LESIVI DELLA PRATERIA DI POSIDONIA OCEANICA. Avuto riguardo dell individuazione dei fattori di maggior impatto e dell obiettivo generale di gestione dell habitat posidonieto, nell ottica del sostegno e dello sviluppo sostenibile del complesso delle attività socio-economiche

3 esercitabili sulla costa, si definiscono i seguenti ulteriori indirizzi tecnici di progettazione degli interventi, nonché le indicazioni generali tecnico-esecutive per la loro realizzazione, necessari ai fini della salvaguardia della posidonia. Tali elementi rappresentano i criteri tecnici da assumere quali parametri di compatibilità ambientale dell intervento e conseguentemente di ammissibilità dello stesso Indirizzi tecnici di carattere generale Il progetto deve essere sviluppato sulla base della conoscenza della distribuzione dei posidonieti in condizioni soddisfacenti e della loro estensione batimetrica nell intorno del sito di intervento. Il progetto deve contenere anche le azioni di monitoraggio da porre in atto dopo l avvenuta realizzazione dell opera, finalizzate a verificarne l impatto sui posidonieti presenti, da calibrare in funzione dell entità delle opere ed in funzione delle caratteristiche tipologiche dell intervento. 4.2 Indirizzi tecnici di progettazione Interventi riferibili alle categorie di cui alle lettere a) ed h) dell allegato 2 e punti 10e e 10j dell Allegato 3 della L.R. n. 38/98 Nel caso di interventi di confinamento di porzioni di fondale, devono essere considerate impattate le porzioni di posidonieto, avente stato di conservazione soddisfacente, sepolte o confinate dalle opere foranee; occorre prevedere una adeguata fascia di rispetto. Nel caso di opere aventi notevole estensione longitudinale, deve essere effettuata la valutazione dei relativi effetti sul moto ondoso e, in relazione ad esso, sulle modificazioni alla dinamica trasversale dei sedimenti; fenomeni di erosione dei fondali, per l effetto di rip-currents indotte dalle opere, non sono compatibili con la presenza di posidonieto avente stato di conservazione soddisfacente. Qualora l opera intercetti e ostacoli un significativo flusso di sedimenti lungo la fascia attiva costiera, deve essere effettuata una valutazione quantitativa del fenomeno al fine di poter prevedere l evoluzione dei fondali sopraflutto e sottoflutto; fenomeni significativi di crescita o erosione del fondale interessato dalla presenza di praterie di Posidonia oceanica in stato di conservazione soddisfacente non sono compatibili con la tutela. Il recupero di terre da fondali marini interessati dalla presenza di posidonieto in stato di conservazione soddisfacente non è compatibile; in assenza di sovrapposizione diretta occorre comunque garantire il confinamento fisico preventivo dei sedimenti, finalizzato ad evitarne completamente la dispersione nei fondali limitrofi. Per gli interventi che comportano il dragaggio e la movimentazione dei sedimenti dragati, la sovrapposizione dell area di dragaggio con posidonieto in stato di conservazione soddisfacente non è compatibile con la tutela; occorre inoltre prevedere una adeguata fascia di rispetto. Nel caso di opere che interessino discariche esistenti e non debitamente confinate, occorre prevedere intervento di messa in sicurezza, volto al confinamento fisico dei sedimenti costituenti la discarica Barriere artificiali di ripopolamento ittico I manufatti costituenti la barriera non devono essere posizionati sopra posidonieti aventi stato di conservazione soddisfacente Posa di cavi e condotte sottomarine Qualora la posa di cavi e condotte preveda un tracciato che comporti l attraversamento di una prateria di posidonia in stato di conservazione soddisfacente, dovranno essere valutate opportune ipotesi alternative di modifica del tracciato. In ogni caso il tracciato deve essere ottimizzato in maniera da minimizzare la superficie di posidonieto interessato. Dovrà essere evitata, per quanto possibile, la posa mediante lo scavo di trincee, privilegiando laddove tecnicamente possibile, l ancoraggio mediante sistemi a basso impatto; nel caso la rimozione di zolle di prateria sia inevitabile dovranno essere utilizzate, ovunque possibile, tecniche in grado di mantenere la vitalità delle stesse, da riallocare in loco Scarichi di acque reflue Il punto di scarico (distanza da costa, profondità) e le modalità di smaltimento (presenza di diffusore e sue eventuali caratteristiche) devono essere progettate in maniera tale da: permettere una elevata ed immediata diluizione del refluo nel corpo recettore

4 mantenere il pennacchio della condotta al di fuori di aree sensibili nelle principali condizioni meteomarine. A tal fine dovrà essere eseguita la valutazione della dispersione del pennacchio di scarico e della diffusione del refluo nelle acque costiere; la dispersione del pennacchio nelle principali condizioni meteomarine non deve interessare la prateria di posidonia, con una fascia di rispetto di almeno 100 m Impianti di maricoltura Il posizionamento degli impianti di maricoltura deve essere tale che l area di deposizione delle particelle solide reflue (valutata in base al regime delle correnti locali) non interessi habitat in stato di conservazione soddisfacente; deve essere prevista una adeguata fascia di rispetto. il dimensionamento della produzione dell impianto deve essere calcolato avendo a riferimento tra l altro le caratteristiche trofiche ed idrodinamiche dell area marina, per escludere che l arricchimento di sostanze nutritive possa generare locali fenomeni eutrofici. monitoraggio periodico della qualità delle acque e dei fondali nelle zone limitrofe, soprattutto a valle rispetto alla corrente dominante. 4.3 Indicazioni tecnico-esecutive Interventi riferibili alle categorie di cui alle lettere a) ed h) dell allegato 2 e punti 10e e 10j dell Allegato 3 della L.R. n. 38/98 Ovunque possibile la realizzazione delle opere deve essere effettuata mediante pontone, il cui ancoraggio non deve interessare il fondale di prateria. Nel caso in cui sia necessario realizzare una pista di cantiere, deve essere impiegato materiale scelto e limitato il più possibile l uso di materiale passibile di dilavamento e dispersione, destinandone l impiego alla parte emersa della pista, ed evitando il suo dilavamento ad opera del moto ondoso Posa di cavi e condotte sottomarine La fase di posa dovrà essere realizzata con la supervisione di operatori subacquei specializzati.

5 APPENDICE: ANALISI DELLE OPERE E DELLE ATTIVITÀ Il seguente documento rappresenta una analisi di tutte le attività antropiche potenzialmente in grado di condizionare, in senso positivo o negativo, lo stato di conservazione dei SIC marini liguri: tali attività sono state classificate in due categorie: Opere (attività che vengono pianificate e autorizzate a livello di progetto): Ripascimenti delle spiagge Opere fisse di difesa costiera Porti Dragaggi e movimentazione di sedimenti dragati Discariche di inerti e recupero di terre dal mare Realizzazione di barriere di ripopolamento ittico Posa di cavi e condotte sottomarini Scarichi di acque reflue in acque marine Impianti di acquacoltura marittima Attività (attività che non vengono pianificate e autorizzate a livello di progetto): Pesca marittima Ancoraggi e diporto Specie alloctone Conoscenza Ciascuna voce è stata trattata attraverso una scheda costituita dalle seguenti voci: : breve riassunto non tecnico dei principali contenuti della scheda; : questa sezione analizza tutte le possibili interazioni della realizzazione e della gestione dell attività in oggetto con lo stato di conservazione dei psic, alla luce delle attuali conoscenze; Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento: questa sezione individua i requisiti indispensabili per la compatibilità dell intervento con la salvaguardia dei psic; e autorizzazione ambientale: questa sezione descrive i principali provvedimenti legislativi (legislazione nazionale, legislazione regionale), normativi e gli atti di indirizzo relativi agli interventi in oggetto, nonché, nel caso delle opere, il regime autorizzativo sotto il profilo ambientale; : questa sezione utilizza l analisi effettuata nelle sezioni precedenti per valutare l attuale grado di conformità con l obiettivo di salvaguardia dei psic marini ed individuare le eventuali azioni ancora necessarie. RIPASCIMENTI DELLE SPIAGGE la spiaggia non deve essere ampliata tanto da seppellire posidonieti il materiale utilizzato per il ripascimento deve avere basso contenuto di fango, per evitare fenomeni di infangamento dei fondali e di torbidità persistente delle acque che possono estendersi anche lontano dal sito di intervento e causano la morte del posidonieto per reperire il materiale da cave sottomarine non devono essere danneggiati posidonieti Seppellimento dovuto al nuovo profilo di spiaggia: laddove gli interventi di ripascimento siano di notevole entità, con creazione ex novo di spiagge o ampliamenti notevoli, con spostamento della linea di riva di alcune decine di metri, l opera può interagire direttamente con il margine superiore di posidonieti o altri habitat di pregio inclusi in psic marini molto vicini a costa. Infangamento dei fondali e torbidità persistente delle acque nell intorno dell area di intervento: questi fenomeni sono causati dalla dispersione e dalla rimovimentazione ad opera del moto ondoso delle particelle più fini del sedimento (silt e argilla) che raggiungono fondali anche distanti sia in senso longitudinale che trasversale rispetto al sito di sversamento; l effetto sulle biocenosi marine è duplice; la deposizione di uno strato di fango può causare il soffocamento ed il depauperamento di taluni popolamenti di substrato duro, caratterizzato dalla presenza di macroalghe e forme bentoniche filtratrici molto sensibili a questo tipo di stress; per l habitat della prateria di Posidonia può essere pericolosa la risospensione delle particelle fini ad opera del moto ondoso, che può causare una diminuzione persistente della penetrazione della luce solare, con la risalita del limite inferiore delle praterie di fanerogame marine. Più in generale, sui fondi incoerenti, una modifica

6 della granulometria dei materiali superficiali ha come immediata conseguenza la modifica della biocenosi, cioè dell associazione di organismi presenti. Distruzione di habitat dovuto alle operazioni di dragaggio nel caso di utilizzo di materiale dragato da fondali marini Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento conoscenza della distribuzione dei posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic nell intorno del sito di intervento e nella eventuale area di fondale marino di reperimento del materiale. stima dei nuovi profili di spiaggia al fine di valutare possibili interazioni dirette; non sono compatibili con la tutela sovrapposizioni tra il nuovo profilo di spiaggia ed i psic; non sono compatibili con la tutela sovrapposizioni tra le eventuali aree marine di reperimento del materiale ed i psic sedimento utilizzato per il ripascimento con caratteristiche tali da risultare sufficientemente stabile nel sito oggetto dell intervento, con necessità di interventi di manutenzione limitati; sedimento utilizzato per il ripascimento con percentuali di pelite tali per cui la quantità di pelite versata in mare non produca effetti deleteri sull ecosistema marino-costiero e autorizzazioni ambientali Combinato disposto dall art. 35 D. Lgs. 152/99 e dall art.21 della L. 179/02: prevede per gli interventi di ripascimento degli arenili non compresi in progetti sottoposti a valutazione di impatto ambientale l autorizzazione della Regione; nel caso di utilizzo di materiali provenienti dal dragaggio di fondali marini è richiesto il parere favorevole della Commissione Consultiva Locale per la Pesca, da comunicarsi al Ministero dell Ambiente. Legge regionale 13/99: delega i Comuni all approvazione degli interventi stagionali di ripascimento delle spiagge Regione Liguria Criteri generali da osservarsi nella progettazione degli interventi di ripascimento stagionali : definiscono gli interventi stagionali (quantitativo inferiore ai 10 metri cubi per metro lineare di spiaggia) indicano per i tratti costieri interessati dalla presenza di psic marini valori soglia relativi alla quantità massima ammissibile di pelite (valutata secondo il protocollo di analisi dell ARPAL). Regione Liguria: regolamento n. 6 relativo all approvazione degli interventi stagionali di ripascimento degli arenili: definisce l iter approvativo, a cura dei Comuni, degli interventi di ripascimento stagionali. Regione Liguria Criteri generali inerenti la progettazione e l esecuzione delle opere di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili : richiama i concetti di sostenibilità ambientale dei criteri generali per i ripascimenti stagionali ed inoltre indica la necessità di valutare, in sede di progettazione, la natura dei fondali sotto il profilo biologico, in relazione ai nuovi profili di spiaggia, nonché la stabilità della spiaggia di progetto. Autorizzazione ambientale ripascimenti stagionali: approvazione del Comune subordinata a parere favorevole dell ARPAL sulla idoneità dei materiali versati e al parere favorevole della Commissione Consultiva Locale per la Pesca nel caso di utilizzo di materiali derivanti dall escavo di fondali marini ripascimenti strutturali: approvazione della Regione nell ambito delle procedure di VIA o della Conferenza di Servizi relativa al progetto di difesa costiera, subordinata al parere favorevole della Commissione Consultiva Locale per la Pesca nel caso di utilizzo di materiali derivanti dall escavo di fondali marini; nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 646 del 08/06/2001. Attualmente, in Liguria, tutte le attività di ripascimento delle spiagge devono, a livello progettuale, ottenere un approvazione tecnica che comprende la verifica della compatibilità con la tutela dei psic marini: nel caso di ripascimento stagionale l approvazione del Comune è subordinata al parere favorevole dell ARPAL che effettua una valutazione della compatibilità dell intervento anche sotto il profilo della salvaguardia degli habitat naturali marini; negli altri casi la verifica avviene in sede di procedura VIA o di autorizzazione ex art. 35 D. Lgs 152/99 a cura dei competenti uffici regionali. A livello di norme tecniche i Criteri generali inerenti la progettazione e l esecuzione delle opere di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili ed i Criteri generali da osservarsi nella progettazione degli interventi di ripascimento stagionali prodotti dalla Regione risultano congrui con l obiettivo di salvaguardia dei psic. Al fine di acquisire una migliore conoscenza degli effetti indiretti degli interventi e della verifica delle attuali linee guida regionali si ravvisa l opportunità che per gli interventi di ripascimento di particolare rilevanza venga prescritta, in sede di approvazione del progetto, una attività di monitoraggio periodica (prima dell intervento e a cadenza annuale, durante l esecuzione dell intervento e per i due anni successivi al termine dei lavori) dello stato di conservazione dei psic eventualmente presenti nell area di influenza e che i dati vengano forniti alla Regione.

7 OPERE FISSE DI DIFESA DELLA COSTA L opera non deve seppellire o circoscrivere il posidonieto L opera non deve indurre nel paraggio fenomeni di insabbiamento o erosione dei fondali che possano seppellire o scalzare il posidonieto Durante la costruzione dell opera occorre limitare lo sversamento in mare di fango, che causa direttamente ed indirettamente la scomparsa del posidonieto. seppellimento del fondale direttamente interessato dalle opere. modifica sostanziale del regime idrodinamico e sedimentologico dei fondali a monte delle opere, quando esse confinino uno specchio acqueo. fenomeni di squilibrio sedimentario, quando le opere foranee intercettino e ostacolino i flussi di sedimenti sottocosta: sopraflutto il deposito può provocare il seppellimento della prateria sottoflutto l erosione può provocare lo scalzamento della prateria infangamento dei fondali e torbidità persistente delle acque nell intorno dell area di intervento dovuto alla dispersione dei materiali pelitici utilizzati per la costruzione di eventuali piste di cantiere, nuclei e imbasamenti induzione di rip-currents trasversali e innesco di possibili fenomeni erosivi sui fondali prospicienti nuove opere di notevole estensione longitudinale Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento conoscenza della distribuzione dei posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic, e della loro estensione batimetrica nell intorno del sito di intervento; devono essere considerate impattate le porzioni di posidonieto, avente stato di conservazione soddisfacente, sepolte o confinate dalle opere foranee; occorre prevedere una adeguata fascia di rispetto. Nel caso in cui l opera intercetti e ostacoli in tutto o in parte un significativo flusso di sedimenti lungo la fascia attiva costiera occorre una valutazione quantitativa del fenomeno al fine di poter prevedere l evoluzione dei fondali sopraflutto e sottoflutto; fenomeni significativi di crescita o erosione del fondale interessato dalla presenza di praterie di Posidonia oceanica in stato di conservazione soddisfacente non sono compatibili con la tutela. Nel caso di opere di notevole estensione longitudinale occorre una valutazione degli effetti dell opera sul moto ondoso, finalizzata alla previsione della dinamica trasversale dei sedimenti; la previsione di fenomeni erosivi indotti da rip-currents indotte dalle opere non sono compatibili con la presenza di posidonieto in stato di conservazione soddisfacente. Ovunque sia possibile, la realizzazione delle opere deve essere effettuata mediante pontone, il quale comunque non si deve ancorare su fondali con prateria di posidonia; laddove debba comunque essere realizzata una pista di cantiere si deve utilizzare materiale scelto e limitare il più possibile l uso di materiale passibile di dilavamento e dispersione, limitandolo, se necessario, alla parte emersa della pista, ed evitando il suo dilavamento ad opera del moto ondoso. e autorizzazioni ambientali D. Lgs. 152/99, art. 35: prevede l autorizzazione della Regione per l immersione di materiali geologici inorganici e manufatti finalizzati alla realizzazione di opere marittime non sottoposte a procedura VIA. Legge regionale 38/98: assoggetta le opere costiere destinate a combattere l erosione a procedura VIA (Verifica screening) Regione Liguria Criteri generali inerenti la progettazione e l esecuzione delle opere di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili: indica la necessità di valutare, in sede di progettazione, la natura dei fondali sotto il profilo biologico, in relazione ai possibili effetti diretti ed indiretti delle opere in progetto sui psic marini. Autorizzazione ambientale Autorizzazione ambientale ex art. 35 d.lgs. 152/99 in capo alla Regione (per gli interventi non sottoposti a procedura VIA); nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/2006 Procedura di VIA (verifica Screening), in capo alla Regione; nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/ Attualmente, in Liguria, tutte le nuove opere fisse di difesa della costa devono, a livello progettuale, ottenere un approvazione tecnica che comprende la verifica della compatibilità con la tutela dei psic marini, a cura dei

8 competenti uffici regionali. A livello di norme tecniche i Criteri generali inerenti la progettazione e l esecuzione delle opere di difesa della costa e degli abitati costieri e di ripascimento degli arenili prodotti dalla Regione risultano congrui con l obiettivo di salvaguardia dei psic. Al fine di acquisire una migliore conoscenza degli effetti indiretti degli interventi e della verifica delle attuali linee guida regionali si ravvisa l opportunità che per gli interventi di difesa della costa di grande rilevanza venga prescritta, in sede di approvazione del progetto, una attività di monitoraggio periodica (prima dell intervento e a cadenza annuale, durante l esecuzione dell intervento e per i due anni successivi al termine dei lavori) dello stato di conservazione dei psic eventualmente presenti nell area di influenza e che i dati vengano forniti alla Regione. PORTI L opera non deve seppellire o circoscrivere il posidonieto L opera non deve indurre nel paraggio fenomeni di insabbiamento o erosione dei fondali che possano seppellire o scalzare il posidonieto Durante la costruzione dell opera occorre limitare lo sversamento e la risospensione in mare di fango, che causa direttamente ed indirettamente la scomparsa del posidonieto. Il porto deve essere attrezzato con i servizi necessari a preservare la qualità delle acque all esterno del bacino seppellimento del fondale direttamente interessato dalle opere. modifica sostanziale del regime idrodinamico e sedimentologico dei fondali a monte delle opere, quando esse confinino uno specchio acqueo. Infangamento dei fondali e torbidità persistente delle acque nell intorno dell area di intervento dovuto alla dispersione dei materiali pelitici utilizzati per la costruzione di eventuali piste di cantiere, nuclei e imbasamenti o provenienti dai dragaggi. induzione di rip-currents e innesco di possibili fenomeni erosivi sui fondali prospicienti nuove opere di notevole estensione longitudinale fenomeni di squilibrio sedimentario quando le opere foranee interagiscano con il trasporto costiero dei sedimenti : sopraflutto il deposito può provocare il seppellimento della prateria sottoflutto l erosione può provocare scalzamento della prateria inquinamento delle acque e dei sedimenti limitrofi al porto dovuto alle attività di gestione (scarichi civili, acque reflue e residui delle attività di carenaggio, rifiuti speciali) Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento conoscenza della distribuzione dei posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic e della loro estensione batimetrica nell intorno del sito di intervento; devono essere considerate impattate le porzioni di posidonieto, avente stato di conservazione soddisfacente, sepolte o confinate dalle opere foranee; occorre prevedere una adeguata fascia di rispetto. Nel caso in cui l opera intercetti e ostacoli in tutto o in parte un significativo flusso di sedimenti lungo la fascia attiva costiera occorre una valutazione quantitativa del fenomeno al fine di poter prevedere l evoluzione dei fondali sopraflutto e sottoflutto; fenomeni significativi di crescita o erosione del fondale interessato dalla presenza di praterie di Posidonia oceanica in stato di conservazione soddisfacente non sono compatibili con la tutela. Nel caso di opere di notevole estensione longitudinale occorre una valutazione degli effetti dell opera sul moto ondoso, finalizzata alla previsione della dinamica trasversale dei sedimenti; la previsione di fenomeni erosivi indotti da rip-currents indotte dalle opere non sono compatibili con la presenza di posidonieto in stato di conservazione soddisfacente. Ovunque sia possibile, la realizzazione delle opere deve essere effettuata mediante pontone, il quale comunque non si deve ancorare su fondali con prateria di posidonia; laddove debba comunque essere realizzata una pista di cantiere si deve utilizzare materiale scelto e limitare il più possibile l uso di materiale passibile di dilavamento e dispersione, limitandolo, se necessario, alla parte emersa della pista, ed evitando il suo dilavamento ad opera del moto ondoso. Il porto deve essere attrezzato con i servizi di raccolta e trattamento delle acque reflue di tipo civile raccolta e trattamento acque di sentina raccolta e trattamento olii esausti e altri rifiuti speciali raccolta e trattamento dei reflui liquidi e solidi provenienti dalle attività di carenaggio e autorizzazioni ambientali Legge regionale 38/98:

9 assoggetta a VIA nazionale la costruzione di porti commerciali marittimi assoggetta a VIA regionale la costruzione dei porti turistici con specchio d acqua superiore a 10 ha moli con lunghezza superiore a 500 metri assoggetta a procedura di verifica screening la costruzione o l ampliamento di altre opere portuali Autorizzazione ambientale procedura di Valutazione di impatto Ambientale, in capo allo Stato nel caso di costruzione di Porti Commerciali, in capo alla Regione negli altri casi; nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/2006. Attualmente, in Liguria, tutte le nuove opere portuali devono, a livello progettuale, ottenere una approvazione in materia ambientale che comprende la verifica della compatibilità con la tutela dei psic marini, a cura dei competenti uffici regionali. A livello di norme tecniche si ravvisa che l attuale normativa non fornisce uno schema istruttorio organico utile per la valutazione della compatibilità dei progetti con l obiettivo di salvaguardia dei psic marini; si ritiene che i contenuti del paragrafo Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento possano rappresentare norme tecniche congrue a tale scopo. Al fine di acquisire una migliore conoscenza degli effetti indiretti degli interventi e della verifica delle attuali linee guida regionali si ravvisa l opportunità che per i nuovi porti turistici venga prescritta, in sede di approvazione del progetto, una attività di monitoraggio periodica (prima dell intervento e a cadenza annuale, durante l esecuzione dell intervento e per i due anni successivi al termine dei lavori) dello stato di conservazione dei psic eventualmente presenti nell area di influenza e che i dati vengano forniti alla Regione DRAGAGGI E MOVIMENTAZIONE DI SEDIMENTI DRAGATI Il dragaggio non deve interessare direttamente o indirettamente aree di fondale occupate da posidonieto. L eventuale smaltimento a mare del materiale dragato non deve interessare aree di fondale occupate da posidonieto. Distruzione di habitat dovuto alle operazioni di dragaggio, anche in seguito all erosione indotta di fondali non direttamente interessati dall intervento. Seppellimento di posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic dovuto allo smaltimento in mare dei sedimenti dragati. Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento Conoscenza della distribuzione dei posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic nell intorno del sito di dragaggio e nella eventuale area di fondale marino di smaltimento del materiale. La sovrapposizione dell area di dragaggio e della eventuale area di smaltimento dei sedimenti con la presenza di habitat tutelati in psic non è compatibile con la tutela; è inoltre da prevedere una adeguata fascia di rispetto. e autorizzazioni ambientali D.M. 24/01/96: stabilisce, nell allegato B1 le norme tecniche per gli studi conoscitivi necessari all iter istruttorio relativo all autorizzazione del dragaggio di fondali marini. Combinato disposto dall art. 35 D. Lgs. 152/99 e dall art.21 della L. 179/02: prevede per le operazioni di utilizzo di materiale dragato da fondali marini nell ambito di attività di ripascimento o di riempimento di casse di colmata o comunque nell ambito di zone confinate costiere l autorizzazione della Regione, previo parere favorevole della Commissione Consultiva Locale per la Pesca per le operazioni di smaltimento a mare del materiale dragato, l autorizzazione del Ministero dell Ambiente. Autorizzazione ambientale Nel caso di utilizzo del materiale dragato per il riempimento di casse di colmata o comunque nell ambito di strutture confinate costiere, autorizzazione della Regione, previo parere favorevole della Commissione Consultiva Locale per la Pesca Marittima.

10 Nel caso di utilizzo del materiale dragato a fini di ripascimento, autorizzazione del Comune nel caso di ripascimento stagionale, autorizzazione della Regione nel caso di ripascimento strutturale; in ogni caso l autorizzazione è subordinata al parere favorevole della Commissione Consultiva Locale per la Pesca. Nel caso di smaltimento a mare autorizzazione del Ministero dell Ambiente; tale opzione è percorribile solo quando è dimostrata l impossibilità tecnica o economica dell utilizzo ai fini di ripascimento o di recupero ovvero dello smaltimento alternativo. Nel caso di smaltimento in discarica autorizzata o utilizzo a terra in aree non a contatto col mare la Capitaneria di Porto, nell ambito della autorizzazione alle attività di dragaggio, richiede, nel caso in cui il dragaggio possa interessare fondali di interesse alieutico, il parere della Commissione Consultiva Locale per la Pesca Marittima. Attualmente le attività di immersione in mare di materiali dragati non è permessa se non nell ambito di attività costiere (ripascimento e riempimento) per le quali si rimanda alle relative schede. Le attività di dragaggio di fondali marini potenzialmente interessati dalla presenza o vicinanza di psic, interessando fondali di interesse non solo ambientale ma anche alieutico, sono oggetto di verifica in sede di Commissione Consultiva Locale per la Pesca Marittima; si ricorda che nella sopracitata Commissione la Regione è presente attraverso tre rappresentanti degli assessorati competenti rispettivamente in materia di pesca marittima, ambiente e pianificazione territoriale. A livello di norme tecniche si ritiene che i contenuti del paragrafo Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento possano rappresentare norme tecniche congrue allo scopo di tutela dei psic. DISCARICHE DI INERTI E RECUPERO DI TERRE DAL MARE Il riempimento non deve sovrapporsi al posidonieto. Occorre evitare il dilavamento e la dispersione in mare ad opera del moto ondoso dei materiali utilizzati per il riempimento. Lo sversamento lungo costa, senza confinamento, di grandi quantità (decine o centinaia di migliaia di metri cubi) di sedimenti non selezionati e spesso caratterizzati da alte percentuali di pelite hanno avuto effetti estremamente dannosi per gli habitat tutelati dagli attuali psic marini liguri; i fenomeni sono quelli già descritti per i ripascimenti costieri: seppellimento del fondale direttamente interessato dalle opere. dispersione sui fondali prospicienti dei sedimenti pelitici con effetti di infangamento dei fondali e torbidità persistente delle acque che producono sensibili regressioni del limite inferiore e superiore dei posidonieti. Nel caso in cui il fronte mare del terrapieno non sia opportunamente confinato gli effetti descritti sono nei primi anni estremamente acuti ed evidenti; negli anni successivi e per decenni, dopo la stabilizzazione del fronte mare ad opera della selezione operata dal moto ondoso o di interventi parziali di confinamento il dilavamento procede in maniera cronica, anche se i limiti superiore ed inferiore delle praterie raggiungono un sostanziale equilibrio. Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento conoscenza della distribuzione dei posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic nell intorno del sito di intervento e nella eventuale area di fondale marino di reperimento del materiale. il recupero di terre dal mare a carico di fondali interessati da habitat oggetto di tutela non è compatibile con la tutela. in assenza di sovrapposizione diretta occorre comunque garantire il confinamento (fisico) preventivo dei sedimenti finalizzato ad evitarne completamente la dispersione nei fondali limitrofi. Nel caso di discariche esistenti e non debitamente confinate occorre intervento di messa in sicurezza, volto al confinamento (fisico) dei sedimenti costituenti la discarica. e autorizzazione ambientale legge regionale 38/98: assoggetta il recupero di terre dal mare a procedura VIA ed in particolare per una quantità che superi i metri cubi a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale regionale; per una quantità inferiore a metri cubi a procedura di Verifica Screening D. Lgs. 152/99, art. 35: prevede l autorizzazione della Regione per l immersione di materiali geologici inorganici e manufatti finalizzati alla realizzazione di opere marittime non sottoposte a procedura VIA.

11 Autorizzazione ambientale Procedura di VIA, in capo alla Regione; nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/2006. Per gli interventi non sottoposti a procedura VIA, autorizzazione ambientale ex art. 35 d.lgs. 152/99 in capo alla Regione; nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/2006 Attualmente, in Liguria, tutte le nuove opere di recupero terre dal mare devono, a livello progettuale, ottenere un approvazione tecnica che comprende la verifica della compatibilità con la tutela dei psic marini, a cura dei competenti uffici regionali. A livello di norme tecniche si ravvisa che l attuale normativa non fornisce uno schema istruttorio organico utile per la valutazione della compatibilità dei progetti con l obiettivo di salvaguardia dei psic marini; si ritiene che i contenuti del paragrafo Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento possano rappresentare norme tecniche congrue a tale scopo. Al fine di acquisire una migliore conoscenza degli effetti indiretti degli interventi e della verifica delle attuali linee guida regionali si ravvisa l opportunità che per interventi di grande rilevanza venga prescritta, in sede di approvazione del progetto, una attività di monitoraggio periodica (prima dell intervento e a cadenza annuale, durante l esecuzione dell intervento e per i due anni successivi al termine dei lavori) dello stato di conservazione dei psic eventualmente presenti nell area di influenza e che i dati vengano forniti alla Regione. Azione necessaria risulta la ricognizione delle discariche attualmente esistenti lungo la costa ligure con l individuazione delle situazioni incompatibili con la tutela dei psic e che necessitano pertanto di interventi di risanamento. BARRIERE ARTIFICIALI ED ALTRI HABITAT ARTIFICIALI PER IL RIPOPOLAMENTO ITTICO La barriera di ripopolamento ittico può essere vicina ma non sovrapporsi direttamente con aree di fondale occupate da posidonieto; è ammissibile il posizionamento di manufatti e moduli all interno di aree psic ma in zone libere da posidonieto, soprattutto se questi possono svolgere una funzione di protezione nei riguardi della pesca meccanica. seppellimento del fondale direttamente occupato dai manufatti costituenti la barriera seppellimento o scalzamento del posidonieto nelle immediate vicinanze dei manufatti dovuto a interazione dei manufatti stessi con la dinamica dei sedimenti. Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento conoscenza della distribuzione dei posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic, e della loro estensione batimetrica nell intorno del sito di intervento i manufatti costituenti la barriera non devono essere posizionati all interno di posidonieti in stato di conservazione soddisfacente a meno che esistano aree prive della fanerogama sufficientemente ampie. e autorizzazioni ambientali D. Lgs. 152/99, art. 35: prevede l autorizzazione della Regione per l immersione di materiali geologici inorganici e manufatti finalizzati alla realizzazione di opere marittime non sottoposte a procedura VIA. Autorizzazione ambientale Autorizzazione ambientale ex art. 35 D. Lgs. 152/99 in capo alla Regione (per gli interventi non sottoposti a procedura VIA); nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/2006.

12 Attualmente, in Liguria, tutte le nuove barriere di ripopolamento ittico devono, a livello progettuale, ottenere un approvazione tecnica che comprende la verifica della compatibilità con la tutela dei psic marini, a cura dei competenti uffici regionali. A livello di norme tecniche si ravvisa che l attuale normativa non fornisce uno schema istruttorio organico utile per la valutazione della compatibilità dei progetti con l obiettivo di salvaguardia dei psic marini; si ritiene che i contenuti del paragrafo Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento possano rappresentare norme tecniche congrue a tale scopo. Al fine di acquisire una migliore conoscenza degli effetti di tali opere si ravvisa l opportunità che venga prescritta, in sede di approvazione del progetto, una attività di monitoraggio periodica, a cadenza annuale o biennale (almeno per i primi 4-6 anni) dello stato di conservazione dei psic eventualmente presenti nell area di influenza e che i dati vengano forniti alla Regione. POSA DI CAVI E CONDOTTE SOTTOMARINE Il tracciato del cavo o della condotta deve essere preventivamente studiato per trovare la soluzione tecnicamente ed economicamente accettabile che renda minima la superficie di posidonieto impattata dall opera. Nel caso di scavi di trincee per l interramento della condotta si dovranno adottare tecniche che permettano, per quanto possibile, la risistemazione in sito delle zolle di posidonieto Distruzione del posidonieto o di altri habitat di pregio presenti nel psic nell area di scavo in caso di interramento della condotta; sono stati documentati casi in cui la scomparsa del posidonieto si è estesa in tempi brevi anche in un intorno di alcune decine di metri, a causa di fenomeni erosivi dovuti all idrodinamismo costiero innescati dallo scavo. Scalzamento o seppellimento della prateria nelle immediate vicinanze del manufatto, dovuto alle interferenze generate dal manufatto nei confronti delle correnti e del trasporto solido. Seppellimento della prateria da parte del manufatto e dei corpi morti di ancoraggio nel caso in cui esso venga semplicemente appoggiato al fondo; tale effetto è in genere trascurabile rispetto ai precedenti. Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento conoscenza della distribuzione dei posidonieti in condizioni soddisfacenti e di altri habitat di pregio inclusi in psic e della loro estensione batimetrica nell intorno del sito di intervento lo scavo di trincee per l interramento in corrispondenza di posidonieto in stato di conservazione soddisfacente deve essere realizzato laddove non siano tecnicamente ed economicamente accettabili altri tracciati e soluzioni di posa della condotta; in ogni caso in fase di progettazione la distribuzione locale degli habitat tutelati deve essere rilevata con grande dettaglio. il tracciato deve essere ottimizzato in maniera da minimizzare le superfici di habitat tutelato interessate e dovranno essere adottate tutte le possibili misure di mitigazione. nel caso la rimozione di zolle di prateria sia inevitabile dovranno essere utilizzate, ovunque possibile, tecniche in grado di mantenere la vitalità delle stesse, da riallocare in loco. La posa di condotte su habitat tutelati in psic marini senza scavo di trincea e con ancoraggio mediante sistemi a basso impatto può essere considerato compatibile purché: in fase di progettazione la distribuzione locale degli habitat tutelati sia rilevata con grande dettaglio ed il tracciato sia ottimizzato in maniera da minimizzare la superficie di posidonieto coperta dalla condotta e dai sistemi di ancoraggio. sia prevista durante la fase di posa la supervisione di subacquei specializzati al fine di ottimizzare il posizionamento della condotta e dei sistemi di ancoraggio in ragione della tutela dell habitat. e autorizzazione ambientale D.M. 24 gennaio 1996: l allegato B2 definisce le norme tecniche per gli studi conoscitivi necessari all iter istruttorio relativo all autorizzazione per la posa di cavi e condotte D. Lgs. 152/99: prevede l autorizzazione ambientale della Regione per l immersione in mare di cavi e condotte sottomarine Legge regionale 38/98: assoggetta a procedura VIA di Verifica Screening, gli impianti di depurazione acque con potenzialità tra e abitanti equivalenti. procedura di VIA regionale gli impianti di depurazione acque con potenzialità superiore a abitanti equivalenti.

13 legge regionale 13/99: delega alle province l autorizzazione per la posa di condotte fognarie Autorizzazione ambientale Laddove la posa di condotta fognaria rientri nell ambito di un progetto di costruzione o ampliamento di un impianto di depurazione con potenzialità superiore a abitanti equivalenti, l intervento è sottoposto a procedura VIA di Verifica Screening, per impianti con potenzialità tra e abitanti equivalenti. procedura di VIA regionale per impianti di potenzialità superiore a abitanti equivalenti. autorizzazione ambientale ai sensi dell art. 35 del D. Lgs 152/99 a cura della Provincia Nell ambito di tale procedura ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/2006 Per la posa di condotte fognarie non ricadenti nel caso precedente autorizzazione ambientale ai sensi dell art. 35 del D. Lgs 152/99 a cura della Provincia; nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 646 del 08/06/2001. Per la posa di cavi e condotte non fognarie autorizzazione dai sensi dell art. 35 del D. Lgs. 152/99 a cura della Regione; nell ambito di tale approvazione ricade anche l eventuale Valutazione di Incidenza ai sensi della D.G.R. n. 328/2006. Attualmente, in Liguria, la posa di nuovi cavi o condotte è sempre subordinata, a livello progettuale, ad una autorizzazione ambientale che comprende la verifica della compatibilità con la tutela dei psic marini, a cura dei competenti uffici provinciali e regionali. A livello di norme tecniche si ravvisa che l attuale normativa non fornisce uno schema istruttorio organico utile per la valutazione della compatibilità dei progetti con l obiettivo di salvaguardia dei psic marini; si ritiene che i contenuti del paragrafo Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento possano rappresentare norme tecniche congrue a tale scopo. Al fine di acquisire una migliore conoscenza degli effetti indiretti degli interventi e della verifica delle attuali linee guida regionali si ravvisa l opportunità che per la posa di condotte di particolare rilevanza venga prescritta, in sede di approvazione del progetto, una attività di monitoraggio periodica (prima dell intervento e a cadenza annuale, durante l esecuzione dell intervento e per i due anni successivi al termine dei lavori) dello stato di conservazione dei psic eventualmente presenti nell area di influenza e che i dati vengano forniti alla Regione. SCARICHI DI ACQUE REFLUE IN ACQUE MARINE Il punto e la modalità di scarico in mare di acque reflue devono essere tali che la trasparenza e la qualità delle acque in corrispondenza di posidonieti limitrofi non risulti alterata. diminuzione della trasparenza delle acque (effetto diretto, per il materiale in sospensione, ed effetto indiretto, per l aumento del fitoplancton) con possibilità di risalita del limite inferiore delle praterie di fanerogame. diminuzione della salinità per effetto della miscelazione di acque dolci e conseguente morte delle piante di Posidonia oceanica. aumento della temperatura dell acqua, nel caso di scarico di acque di raffreddamento e conseguente morte delle piante di Posidonia oceanica. aumento dei nutrienti nelle acque e nei sedimenti; l impatto sui posidonieti in questo caso è meno studiato e comprovato; alcuni studi indicano comunque che un aumento massiccio di composti dell azoto, del fosforo e del potassio nei sedimenti possono avere conseguenze negative sullo sviluppo fogliare, con riduzione della superficie fogliare per fascio, fino alla morte dei fasci. immissione di sostanze tossiche (idrocarburi, PCB, pesticidi, metalli pesanti), i cui effetti su Posidonia oceanica sono comunque poco noti e studiati. Criteri per la progettazione ambientalmente sostenibile dell intervento conoscenza della distribuzione dei posidonieti in stato di conservazione soddisfacente e di altri habitat di pregio inclusi in psic e della loro estensione batimetrica nell intorno del sito di intervento. trattamento adeguato (depurazione) in grado di eliminare il materiale in sospensione e ridurre sensibilmente la materia organica ossidabile. scarico del refluo trattato mediante condotta di scarico dotata di diffusore ad una profondità ed ad una distanza dalla costa tali da permettere una elevata ed immediata diluizione del refluo nel corpo recettore mantenere il pennacchio della condotta al di fuori di aree sensibili nelle principali condizioni meteomarine.

I Siti di Interesse Nazionale e i porti. Lo stato dell arte nelle aree marinocostiere. Antonella Ausili, Massimo Gabellini, Elena Romano

I Siti di Interesse Nazionale e i porti. Lo stato dell arte nelle aree marinocostiere. Antonella Ausili, Massimo Gabellini, Elena Romano I Siti di Interesse Nazionale e i porti. Lo stato dell arte nelle aree marinocostiere e di transizione Antonella Ausili, Massimo Gabellini, Elena Romano I Siti di Interesse Nazionale (SIN) con perimetrazione

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 24_POR a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (km) 20,8 Capo dell Isolalato ovest Isola 0701101124 (1,7 Tino+3,2 Portovenere Punta Vagno * Palmaria +15,9 Palmaria costa)

Dettagli

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca

Dettagli

SCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto 900.000,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL 150.000,00 28/02/2014

SCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto 900.000,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL 150.000,00 28/02/2014 Fraternità di Misericordia di Isola di Capo Rizzuto Realizziamo insieme il teatro cinema di Isola di Capo Rizzuto Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Premessa Al fine di garantire la maggior

Dettagli

Interventi per la raccolta nei porti e negli approdi turistici dei rifiuti prodotti sulle unità da diporto.

Interventi per la raccolta nei porti e negli approdi turistici dei rifiuti prodotti sulle unità da diporto. Interventi per la raccolta nei porti e negli approdi turistici dei rifiuti prodotti sulle unità da diporto. L A.M.P. Capo Rizzuto istituita con D.M. il 27.12.1991, così come modificato con D.M. del 19.02.2002,

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE

REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE REGOLAMENTO CONTENENTE DISPOSIZIONI IN MERITO ALLA PUBBLICAZIONE DELLE DELIBERAZIONI E DELLE DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI ALL ALBO AZIENDALE Art. 1 OGGETTO Art. 2 NORMATIVA E PRINCIPI DI RIFERIMENTO Art.

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

Ministero dei Trasporti e della Navigazione

Ministero dei Trasporti e della Navigazione MODULARIO MAR. MERC. 1 MOD. 1 Ministero dei Trasporti e della Navigazione DIPARTIMENTO NAVIG. MARITT. E INTERNA Unità di Gestione delle infrastrutture per la navigazione ed il demanio marittimo Roma, 19

Dettagli

proposta di legge n. 334

proposta di legge n. 334 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 334 a iniziativa dei Consiglieri Marinelli, Giancarli presentata in data 4 giugno 2013 INTERVENTI PER IL SOSTEGNO DELLE AZIONI DI PREVENZIONE

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i.

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. 17 Aprile 2013 28 Maggio 2012 Dott. Ing. Silvio Spadi FASCICOLO DELL OPERA Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obbiettivo prevedere,

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico DECRETO MINISTERIALE 108/09 DEL 23/07/2009 PER LA MODERNIZZAZIONE E L ADEGUAMENTO AGLI STANDARD DI SICUREZZA ANCHE PER GLI ASCENSORI ENTRATI IN FUNZIONE PRIMA DEL 1999. Il Ministero dello Sviluppo Economico

Dettagli

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE REGOLE DI AMMODERNAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI Il processo di razionalizzazione e di riqualificazione

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE

ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 842 del 29 giugno 2015 pag. 1/6 PROGRAMMA REGIONALE per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche o l adozione di sistemi di gestione conformi

Dettagli

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA

ELLISSE AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Organismo Abilitato Il primo organismo abilitato dal Ministero delle Attività Produttive ad effettuare le verifiche di legge degli impianti ai sensi del DPR 462/01 AL VOSTRO FIANCO PER LA SICUREZZA Abilitazione

Dettagli

11533 17/10/2008 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1311

11533 17/10/2008 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 1311 11533 17/10/2008 Identificativo Atto n. 1311 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO DETERMINAZIONI IN MERITO AL PERCORSO FORMATIVO DI MASSAGGIATORE OPERATORE DELLA SALUTE E IL DIRIGENTE DELL

Dettagli

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI

PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI PROTEZIONE CONTRO I FULMINI (CEI 81-10) RELATORE: Dr. Nicola CARRIERO Dr. Carmineraffaele ROSELLI LE MODIFICHE INTRODOTTE DALLA VARIANTE V1 ALLA NORMA CEI 8I-10 Come noto, 81-10 è la classificazione CEI

Dettagli

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali

Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia

Dettagli

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni Piano Straordinario 2009

Costruzione di siti attrezzati per radiotelecomunicazioni Piano Straordinario 2009 1 PREMESSA 2 2 PRODUZIONE DI MATERIALI DI SCAVO 2 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO 2 4 CARATTERIZZAZIONE DEI MATERIALI DI SCAVO E DI DEMOLIZIONE 3 5 GESTIONE DEI FLUSSI IN CANTIERE RIUTILIZZO/SMALTIMENTO 4 6

Dettagli

COMUNE DI ANDORNO MICCA

COMUNE DI ANDORNO MICCA REGIONE PIEMONTE Provincia di Biella COMUNE DI ANDORNO MICCA REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO DESTINATO AGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE E LA PIANIFICAZIONE AI SENSI DELL ART. 18 DELLA L. 109/94

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO

PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO Al servizio di gente REGIONE unica FRIULI VENEZIA GIULIA PROGRAMMA REGIONALE DI ACCREDITAMENTO UDINE 13/09/2011 DIREZIONE CENTRALE SALUTE, INTERAZIONE SOCIOSANITARIA E POLITICHE SOCIALI Domanda Richiesta

Dettagli

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato

AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE N 6 ALESSANDRINO Associazione degli Enti Locali per l organizzazione del Servizio Idrico Integrato Prot. Gen. n 1198 Data 17/11/2011 Prot. Det. n 176/11 OGGETTO:

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA DENOMINAZIONE MANUFATTO:....... FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: IL RESPONSABILE DEI LAVORI:.... COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:.. I FASCICOLO DELL

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 17/03/2016 Numero 22 Periodicità

Dettagli

Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. con residenza anagrafica nel Comune di prov. via/loc. codice fiscale/partitaiva

Il/la sottoscritto/a. nato/a a il. con residenza anagrafica nel Comune di prov. via/loc. codice fiscale/partitaiva Al Comune di Piombino Via Ferruccio n 4 57025 PIOMBINO (LI) FASCICOLO N OGGETTO: Istanza di deposito di frazionamento catastale (articolo 30 5 comma DPR 6 giugno 2001 n 380) Il/la sottoscritto/a nato/a

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DECRETO 23 maggio 2012 Condizioni e limiti entro i quali, lungo ed all'interno degli itinerari internazionali, delle autostrade, delle strade extraurbane

Dettagli

REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO INCLUSIONE SOCIALE SETTORE ASSOCIAZIONISMO E IMPEGNO SOCIALE. Il Dirigente Responsabile/

Dettagli

Il contributo è finanziato annualmente e le domande devono essere trasmesse entro la data del 31/01 di ogni anno.

Il contributo è finanziato annualmente e le domande devono essere trasmesse entro la data del 31/01 di ogni anno. Veneto: PROCEDURE AMMINISTRATIVE RELATIVE ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI, ALL ESECUZIONE DEGLI INTERVENTI, ALL UTILIZZO E ALL EROGAZIONE DEI FINANZIAMENTI, NONCHE ALL INDIVIDUAZIONE DELLE INIZIATIVE DIRETTE

Dettagli

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo

CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI. Beni culturali. Giancarlo Lo Schiavo CORSO DI AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE DI INTERESSE NOTARILE AGEVOLAZIONI RELATIVE AI BENI IMMOBILI Beni culturali Giancarlo Lo Schiavo Notaio in Prato Componente Commissione Studi Tributari Consiglio Nazionale

Dettagli

Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale

Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 105 dell 8 maggio 2003 - Serie generale Spediz. abb. post. 45% - art. 2, comma 20/b Legge 23-12-1996, n. 662 - Filiale di Roma PARTE PRIMA Roma - Giovedì,

Dettagli

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo 884327

COMUNE DI PISA. TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD. Codice identificativo 884327 COMUNE DI PISA TIPO ATTO PROVVEDIMENTO SENZA IMPEGNO con FD N. atto DN-12 / 204 del 26/03/2013 Codice identificativo 884327 PROPONENTE Comunicazione - Serv. Informativi - Sp. Cittadino APPROVAZIONE DEGLI

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI INCOMPATIBILITÀ, CUMULO DI IMPIEGHI E INCARICHI A PUBBLICI DIPENDENTI

REGOLAMENTO IN MATERIA DI INCOMPATIBILITÀ, CUMULO DI IMPIEGHI E INCARICHI A PUBBLICI DIPENDENTI REGOLAMENTO IN MATERIA DI INCOMPATIBILITÀ, CUMULO DI IMPIEGHI E INCARICHI A PUBBLICI DIPENDENTI 1 Art. 1 Fonti Normative - DPR n.3 del 10.01.1957 - Legge n.412 del 30.12.1991 - Legge n.662 del 23.12.1996

Dettagli

RISOLUZIONE N. 13/E. Roma, 09 febbraio 2011

RISOLUZIONE N. 13/E. Roma, 09 febbraio 2011 RISOLUZIONE N. 13/E Roma, 09 febbraio 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica Applicazione dell imposta di bollo alle procure speciali di cui all art. 63 del DPR 600 del 1973 e

Dettagli

Comune di Pisa Assessorato all Urbanistica Direzione Pianificazione Urbanistica d Area PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI MARINA DI PISA

Comune di Pisa Assessorato all Urbanistica Direzione Pianificazione Urbanistica d Area PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI MARINA DI PISA Comune di Pisa Assessorato all Urbanistica Direzione Pianificazione Urbanistica d Area PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI MARINA DI PISA FIN DAL 2001 IL REGOLAMENTO URBANISTICO HA INDIVIDUATO IL

Dettagli

SOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB)

SOMMARIO SEZIONE IV. Cantiere: Completamento spartitraffico in Via Nazioni Unite Seregno (MB) SOMMARIO SEZIONE IV 6 Prescrizioni operative, misure preventive e protettive ed i dispositivi di protezione individuale in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni (Allegato XV punto 2.1.2 lettera

Dettagli

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016

Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Il TU 81/2008 con le modifiche del D.lgs 39/2016 Titolo IX Il D.lgs 39/2016 entrato in vigore il 29 marzo 2016, modifica così il Testo Unico Sicurezza Riferimento TU Testo ante modifiche Testo modificato

Dettagli

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08

DAL D.P.R. 547/55. AL NUOVO DLgs 81/08 DAL D.P.R. 547/55 AL NUOVO DLgs 81/08 DLgs del 9 / 4 / 08 n. 81 TESTO UNICO SULLA SICUREZZA ART. 80. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO 1) Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché i materiali,

Dettagli

Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore

Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Strategia Antincendio Controllo di Fumi e Calore Premessa Livelli di prestazione Criteri per attribuire i Livelli di prestazione Soluzioni progettuali Smaltimento

Dettagli

Paola Zoppi Medico del lavoro

Paola Zoppi Medico del lavoro Paola Zoppi Medico del lavoro L entrata in vigore del DPGR 61/R del 24 dicembre 2010 ha segnato l avvio della nuova normativa regionale in materia di qualità e sicurezza delle strutture sanitarie. A partire

Dettagli

TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA

TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA CRITERI PROGETTUALI Scheda: CR003 Rev: 17/06/2009 20.28.00 Pagina 1/1 TRANSITO ED ESECUZIONE DEI LAVORI IN COPERTURA a) ELIMINAZIONE E RIDUZIONE DEL RISCHIO Dispositivi permanenti Il Regolamento Regionale

Dettagli

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,

Dettagli

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI SAINT-OYEN

REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI SAINT-OYEN REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI SAINT-OYEN REGOLAMENTO PER LA DETERMINAZIONE E L APPLICAZIONE DELL INDICATORE REGIONALE DELLA SITUAZIONE ECONOMICA EQUIVALENTE (I.R.S.E.E.) AI FINI DELL ACCESSO

Dettagli

Domande Frequenti Verifiche Comunicazione delle emissioni 2009

Domande Frequenti Verifiche Comunicazione delle emissioni 2009 Domande Frequenti Verifiche Comunicazione delle emissioni 2009 Versione del 12-03-2010 - Comunicazione delle emissioni... 1 Monitoraggio delle emissioni... 2 Per i gestori che, per mezzo della dichiarazione

Dettagli

COMUNE DI MONTEPULCIANO (PROVINCIA DI SIENA)

COMUNE DI MONTEPULCIANO (PROVINCIA DI SIENA) COMUNE DI MONTEPULCIANO (PROVINCIA DI SIENA) REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DEL PROGRAMMA DI APERTURA E CHIUSURA DEGLI ESERCIZI DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE PER GARANTIRE UN ADEGUATO LIVELLO

Dettagli

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici I. Contenuti Bando per la presentazione di candidature per Progetti Semplici Il Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 approvato con decisione della Commissione,

Dettagli

Regione Piemonte Provincia di Novara. Comune di Cerano

Regione Piemonte Provincia di Novara. Comune di Cerano Regione Piemonte Provincia di Novara Comune di Cerano Art. 92 del D.lgs 163/2006 e s.m.i. Regolamento per la disciplina degli incentivi per la progettazione di opere, lavori e attività accessorie e per

Dettagli

REPUBBLICA ITALIANA DELLA PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 dicembre 2013, n. 1367.

REPUBBLICA ITALIANA DELLA PARTE PRIMA. Sezione II ATTI DELLA REGIONE. DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 2 dicembre 2013, n. 1367. Supplemento ordinario n. 5 al «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 56 del 18 dicembre 2013 REPUBBLICA ITALIANA BOLLETTINO DELLA U FFICIALE SERIE GENERALE PERUGIA - 18 dicembre 2013 DIREZIONE REDAZIONE

Dettagli

SEMINARIO PRODOTTI ITTICI

SEMINARIO PRODOTTI ITTICI SEMINARIO PRODOTTI ITTICI La legislazione applicata alla commercializzazione dei prodotti della pesca Salvatore Baglieri Servizio Veterinario Igiene degli Alimenti di O. A. - AUSL 7, Ragusa Comiso 05 Marzo

Dettagli

(articolo 1, comma 1)

(articolo 1, comma 1) ALLEGATO A (articolo 1, comma 1) MARCA DA BOLLO ALBO NAZIONALE GESTORI AMBIENTALI ALLA SEZIONE REGIONALE/PROVINCIALE.. PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO, AGRICOLTURA DI DOMANDA DI ISCRIZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del

Dettagli

L ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI INERTI PRESSO GLI IMPIANTI DI RECUPERO: LA PROPOSTA DI ANPAR

L ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI INERTI PRESSO GLI IMPIANTI DI RECUPERO: LA PROPOSTA DI ANPAR L ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI INERTI PRESSO GLI IMPIANTI DI RECUPERO: LA PROPOSTA DI ANPAR Ing. Stefano Cicerani ANPAR Convegno sul tema: Controlli di qualità e mercato degli aggregati naturali, riciclati

Dettagli

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti

Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Programmazione 2015 Richieste di finanziamento in Edilizia Sanitaria con priorità 2015 e scenari di programmazione degli investimenti Regione Piemonte Settore Sanità IRES Piemonte Nucleo Edilizia Sanitaria

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO SETTORE DISCIPLINA, POLITICHE E INCENTIVI DEL COMMERCIO

Dettagli

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese)

COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) COMUNE DI CARNAGO (Provincia di Varese) (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 10 del 28.04.2004) Art 1 Il presente Regolamento disciplina l utilizzo dell area comunale ubicata in località

Dettagli

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE

DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE L 329/44 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 10.12.2013 DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 6 dicembre 2013 relativa al formato per la notifica delle informazioni sull adozione e sulle revisioni

Dettagli

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni.

Art. 1 - Oggetto del Regolamento Art. 2 - Prestazioni escluse Articolo 3 - Fornitura di beni e servizi a rimborso Articolo 4 - Convenzioni. REGOLAMENTO SUI SERVIZI NON ESSENZIALI CON RIMBORSO DA PARTE DELL UTENZA E SERVIZI A PAGAMENTO PER CONTO TERZI Approvato con Delibera di Consiglio N. 11 del 12.02.2009 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento

Dettagli

C I R C O L A R E N. 6

C I R C O L A R E N. 6 C I R C O L A R E N. 6 Ministero del Tesoro del Bilancio e della Programmazione Economica Roma, 6 febbraio 2001 Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ---------------- Ispettorato Generale

Dettagli

SCHEDA CLIENTE. Luogo di identificazione. Data di identificazione. Persona Giuridica RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE

SCHEDA CLIENTE. Luogo di identificazione. Data di identificazione. Persona Giuridica RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE Codice Progressivo Univoco (CPU): N. del / / SCHEDA CLIENTE RAPPORTO CONTINUATIVO OPERAZIONE OCCASIONALE Luogo di identificazione Data di identificazione Persona Giuridica Denominazione o ragione Sociale

Dettagli

(Art. 28 L.R. 06.10.1997 n. 29 art. 13 legge 06.12.1991 n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE

(Art. 28 L.R. 06.10.1997 n. 29 art. 13 legge 06.12.1991 n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE Prot. 1976 del 18 novembre 2013 N U L L A (Art. 28 L.R. 06.10.1997 n. 29 art. 13 legge 06.12.1991 n. 394) IL DIRETTORE DELLA RISERVA NATURALE Viste le Leggi Regionali 47/1982 (e succ. modificazioni ed

Dettagli

Protocollo come da segnatura allegata Firenze, 15 giugno 2016. Avviso di selezione

Protocollo come da segnatura allegata Firenze, 15 giugno 2016. Avviso di selezione Protocollo come da segnatura allegata Firenze, 15 giugno 2016 Avviso di selezione Per il personale interno per il conferimento dell incarico di Esperto Collaudatore e Formatore nell ambito del Progetto:

Dettagli

COMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458

COMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458 COMUNE DI SAN CALOGERO 89842 (PROVINCIA DI VIBO VALENTIA) TEL 0963 \ 361501 Telefax 0963\361458 REGOLAMENTO COMUNALE PER L USO DEL MEZZO PROPRIO PER LE TRASFERTE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con

Dettagli

Michele Cagliani, Divisione Valutazioni Ambientali. 28 Marzo 2012

Michele Cagliani, Divisione Valutazioni Ambientali. 28 Marzo 2012 La Pianificazione dell illuminazione pubblica comunale e i finanziamenti della Regione del Veneto Michele Cagliani, Divisione Valutazioni Ambientali 28 Marzo 2012 Venezia INDICE DELLA PRESENTAZIONE INDICE

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 11-12-2012 (punto N 43 ) Delibera N 1107 del 11-12-2012 Proponente LUIGI MARRONI DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE

Dettagli

one del metano per autotrazione sulla rete autostradale ADESIONE ACCORDO. IVITA ECONOMICHE CONSUMATORI

one del metano per autotrazione sulla rete autostradale ADESIONE ACCORDO. IVITA ECONOMICHE CONSUMATORI HE PER LO SVILUPPO L LAVORO E L INNOVAZIONE DI DELI BERAZI ONE UNTA REGI ONALE ria sia di entrata che di spesa e dalla stessa non deriva alcun onere a carico del bilancio regionale. one del metano per

Dettagli

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI SERVIZIO ENERGIA Ufficio Impianti Termici Nota informativa: Scadenza adempimenti di cui all art. 284 del D.Lgs. 3 aprile 2006, n 152

Dettagli

GIUNTA COMUNALE DI BRESCIA

GIUNTA COMUNALE DI BRESCIA GIUNTA COMUNALE DI BRESCIA Delib. n. 61-24.2.2015 OGGETTO: Area Sociale: Persona, Famiglia, Comunità e Inclusione Sociale. Settore Lavoro, Casa e Inclusione Sociale. Iniziative a sostegno degli inquilini

Dettagli

DOMANDA DI ISCRIZIONE ALL ALBO DEI PRESTATORI DI SERVIZI PROFESSIONALI E TECNICI PER L'AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI IMPORTO INFERIORE A 100.

DOMANDA DI ISCRIZIONE ALL ALBO DEI PRESTATORI DI SERVIZI PROFESSIONALI E TECNICI PER L'AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI IMPORTO INFERIORE A 100. ALLEGATO N. 1 DOMANDA DI ISCRIZIONE ALL ALBO DEI PRESTATORI DI SERVIZI PROFESSIONALI E TECNICI PER L'AFFIDAMENTO DI INCARICHI DI IMPORTO INFERIORE A 100.000,00 Il sottoscritto nato il a in qualità di dell

Dettagli

AVVISO PUBBLICO SI RENDE NOTO manifestazione d interesse Art. 1 Finalità dell Avviso e soggetti ammessi alla partecipazione

AVVISO PUBBLICO SI RENDE NOTO manifestazione d interesse Art. 1 Finalità dell Avviso e soggetti ammessi alla partecipazione ACCORDI TERRITORIALI DI GENERE INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL OCCUPAZIONE (Avviso Pubblico "Accordi territoriali di genere". POR Campania FSE 2014-2020, Asse I Occupazione (OT 8), Obiettivo

Dettagli

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE PROPONENTE Unità di staff Economato DIRETTORE SECCHI dott.ssa TANIA Numero di registro Data dell'atto 634 30/04/2015 Oggetto : Stipula di una polizza di Responsabilità Civile

Dettagli

Bisogni Educativi Speciali: la scuola dell inclusione

Bisogni Educativi Speciali: la scuola dell inclusione Bisogni Educativi Speciali: la scuola dell inclusione Scandicci 9 maggio 2013 I.S.I.S. Russell-Newton Relatore dott. Giuseppe Panetta La politica dell Inclusione scolastica in Italia L Italia è stata tra

Dettagli

CENSIMENTO AMIANTO 2016

CENSIMENTO AMIANTO 2016 COMUNE DI GRAZZANISE PROVINCIA DI CASERTA Insignito con Medaglia di bronzo al Merito Civile CENSIMENTO AMIANTO 2016 L AMIANTO È FUORI LEGGE DA PIÙ DI VENTI ANNI, MA È ANCORA DIFFUSO E PERICOLOSO. L AMMINISTRAZIONE

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti CAPITANERIA DI PORTO LA MADDALENA (Località P.ta Chiara, snc. - Tel. 0789-730632 - Fax 0789-731020. E-mail: cplamaddalena@mit.gov.it - Sito Web: www.guardiacostiera.it)

Dettagli

RELAZIONE DESCRITTIVA DELL INTERVENTO

RELAZIONE DESCRITTIVA DELL INTERVENTO Allegato A) RELAZIONE DESCRITTIVA DELL INTERVENTO BANDO PER LA QUALIFICAZIONE DEI PERCORSI-ITINERARI ESISTENTI MEDIANTE PROGETTI DIMOSTRATIVI Denominazione del progetto: Soggetto richiedente: Denominazione

Dettagli

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Apparecchi di sollevamento Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura della Direzione Tecnico Scientifica Direttore dott. Eduardo Patroni e per il Servizio

Dettagli

IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008

IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008 IL TRATTAMENTO IVA DELLE PROVVIGIONI DOPO L APPROVAZIONE DELLA LEGGE COMUNITARIA 2008 Come noto il comma 325 della Finanziaria 2007 ha introdotto nell art. 7, comma 4, DPR n. 633/72, la lett. f-quinquies)

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...

Dettagli

REGOLAMENTO DI NEGOZIAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE

REGOLAMENTO DI NEGOZIAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE REGOLAMENTO DI NEGOZIAZIONE DELLE AZIONI ORDINARIE DELLA BANCA POPOLARE DI CIVIDALE Approvato dall Assemblea dei Soci del 26 aprile 2015 1. Obiettivi e finalità del regolamento Con il presente regolamento

Dettagli

AL COMUNE DI VERBANIA

AL COMUNE DI VERBANIA Marca da bollo 14,62 Marca da bollo AL COMUNE DI VERBANIA Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali o negli strati superficiali del sottosuolo

Dettagli

http://www.comune.bellagio.co.it +39031950815 +39031950513 Via Giuseppe Garibaldi n. 1 22021 BELLAGIO (Como) Italia

http://www.comune.bellagio.co.it +39031950815 +39031950513 Via Giuseppe Garibaldi n. 1 22021 BELLAGIO (Como) Italia REGIONE LOMBARDIA PROVINCIA DI COMO http://www.comune.bellagio.co.it +39031950815 +39031950513 Via Giuseppe Garibaldi n. 1 22021 BELLAGIO (Como) Italia DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO CON I POTERI

Dettagli

Modello COM 2. prodotti alimentari da parte del legale rappresentante della società o del preposto all uopo

Modello COM 2. prodotti alimentari da parte del legale rappresentante della società o del preposto all uopo Modello COM 2 ESERCIZI DI COMMERCIO AL DETTAGLIO - MEDIE E GRANDI STRUTTURE DI VENDITA - DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE 1. AVVERTENZE GENERALI 1.1. Questo modello, da presentare in bollo, è composto da 8 pagine

Dettagli

I siti potenzialmente contaminati in Italia

I siti potenzialmente contaminati in Italia In Europa si registrano 500.000 siti da bonificare i costi da contaminazione sono stimati in 2,4 17,3 miliardi /anno (fonte: Proposta di Direttiva Quadro europea sul suolo COM (2006) L articolo 1 della

Dettagli

LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI

LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI LE NUOVE PROCEDURE PER LA VERIFICA DEGLI IMPIANTI DI TERRA, PROTEZIONE DAI FULMINI E IMPIANTI ELETTRICI PERICOLOSI PREMESSA In data 8 gennaio 2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 6), è stato pubblicato il D.P.R.

Dettagli

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012)

1. Abilitazione alla vendita dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti (art. 8, comma 2, del DLgs n. 150/2012) Linee guida per il rilascio e il rinnovo delle abilitazioni alla vendita, all acquisto e all uso e all attività di consulenza sull impiego dei prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti Premessa La direttiva

Dettagli

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA ALLEGATO 3/C - Discariche Servizio Ambiente, Difesa del Suolo e Forestazione e-mail p.saccani@provincia.parma.it c.catellani@provincia.parma.it SCHEDA TECNICA INFORMATIVA P.le della Pace,1 43100 Parma

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE COMUNE DI CERSOSIMO (Provincia di Potenza) 1 REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 03 del 30.04.2012 2 SOMMARIO Art. 1

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana

BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Anno XLIII Repubblica Italiana BOLLETTINO UFFICIALE della Regione Toscana Parte Seconda n. 43 del 24.10.2012 Supplemento n. 136 mercoledì, 24 ottobre 2012 Firenze Bollettino Ufficiale: piazza dell'unità

Dettagli

RISOLUZIONE N. 64 /E

RISOLUZIONE N. 64 /E RISOLUZIONE N. 64 /E Roma, 20 giugno 2014 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello Art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Atti di affrancazione di terre civiche: trattamento agevolato ai fini dell

Dettagli

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.

Dettagli

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 12_LER

CARATTERISTICHE ACQUE COSTIERE: scheda 12_LER a. IDENTIFICAZIONE DEL TRATTO DI COSTA Denominazione Codice inizio fine Lunghezza (Km) 0700901012 * Punta dell Aspera (confine Celle- Varazze) Punta S. Martino (porticciolo di ) 16,1 * Il codice è costruito

Dettagli

REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI CRISTIANA BERNASCONI REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI NORMATIVA

REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI CRISTIANA BERNASCONI REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI NORMATIVA REQUISITI ACUSTICI DEGLI EDIFICI NORMATIVA Legge Quadro 447/95 Art. 3 comma 1, lettere e) - f) D.P.C.M. 05/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Legge regionale n 13 Art.

Dettagli

Determina Servizi Sociali/0000440 del 29/12/2015

Determina Servizi Sociali/0000440 del 29/12/2015 Comune di Novara Determina Servizi Sociali/0000440 del 29/12/2015 Area / Servizio Servizi Sociali Educativi (23.UdO) Proposta Istruttoria Unità Servizi Sociali Educativi (23.UdO) Proponente Spina Patrizia

Dettagli

oppure in qualità di titolare/legale rappresentante della Ditta

oppure in qualità di titolare/legale rappresentante della Ditta marca da bollo Al Comune di 10152 TORINO Servizio Adempimenti Tecnico Ambientali Via Padova, 29 OGGETTO: Domanda per il rilascio di autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche in acque superficiali

Dettagli

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido

Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po. Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido Gli aspetti di sistemazione idrogeologica e idraulica nel loro rapporto con il PdG Po Ing. Lorenzo Masoero Geol. Giorgio Gaido SCALETTA INTERVENTO principali strumenti di pianificazione ed i loro obiettivi

Dettagli

Nr. 79 DEL 24/04/2015

Nr. 79 DEL 24/04/2015 Comune di Savignano sul Panaro (MO) Via Doccia 64 tel 059/759911- fax 059730160 P.I 00242970366 www.savignano.it ORIGINALE Nr. 79 DEL 24/04/2015 DETERMINAZIONE DEL RESPONSABILE DELL'AREA AMBIENTE OGGETTO

Dettagli

D.L. 81/08 D.L. 139/06 I Decreti 139/06 e 81/08

D.L. 81/08 D.L. 139/06 I Decreti 139/06 e 81/08 E la funzione di preminente interesse pubblico, di esclusiva competenza statuale, diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita

Dettagli

Regolamento per la. Gestione delle Procedure di. Pubblicazione all Albo On Line. dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio

Regolamento per la. Gestione delle Procedure di. Pubblicazione all Albo On Line. dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio Regolamento per la Gestione delle Procedure di Pubblicazione all Albo On Line dell Azienda U.S.L. 12 di Viareggio Approvato con delibera n. del INDICE Art. 1 Oggetto del Regolamento Art. 2 - Modalità di

Dettagli

GIUNTA PROVINCIALE DI LECCO

GIUNTA PROVINCIALE DI LECCO COPIA GIUNTA PROVINCIALE DI LECCO Deliberazione N 257 del 16-12-2013 OGGETTO: PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE MONTE DI BRIANZA. RICHIESTA DI RICONOSCIMENTO. DETERMINAZIONI L'anno duemilatredici,

Dettagli

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica

Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Le analisi chimiche dell acqua del fiume Padrongianus Scienze Integrate Chimica Nell ambito del Progetto relativo all esame dell ecosistema costituito dal Parco Fluviale del Padrongianus sono stati coinvolti

Dettagli

ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO

ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA FONDAZIONE ORDINE INGEGNERI PROVINCIA DI CATANIA PROGETTO INGEGNERE ANALISI DEL PROCESSO EDILIZIO SEMINARI DI AVVIO ALLA PROFESSIONE PER GIOVANI INGEGNERI COMMISSIONE

Dettagli

MODALITA DI CONNESSIONE E CONDIZIONI CONTRATTUALI COSTI STANDARD PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO. ASM TERNI S.p.A.

MODALITA DI CONNESSIONE E CONDIZIONI CONTRATTUALI COSTI STANDARD PER TIPOLOGIA DI IMPIANTO. ASM TERNI S.p.A. ASM TERNI S.p.A. 2011 MODALITA E CONDIZIONI CONTRATTUALI PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI CONNESSIONE ALLE RETI ELETTRICHE PER UTENTI CON IMPIANTI DI PRODUZIONE (MCC) Il Tecnico Geom. B.Galigani Il Capo

Dettagli