1. ALLA BASE DEL CLOZE TEST: FONDAMENTI TEORICI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1. ALLA BASE DEL CLOZE TEST: FONDAMENTI TEORICI"

Transcript

1 1. ALLA BASE DEL CLOZE TEST: FONDAMENTI TEORICI 1.1 Taylor e la psicologia della gestalt Di cloze test (o cloze procedure) parlò per la prima volta il giornalista Wilson Taylor, il quale, nel 1953, lo descrisse come un metodo di misurazione della leggibilità (readability) dei testi. L esercizio che lui descrisse consisteva nel riprodurre la parte mancante di un messaggio linguistico (che poteva essere di qualsiasi tipo) inserendo in esso le parole mancanti. L analisi della parte inserita poi dava origine alla valutazione dell effettiva leggibilità o meno del testo. Nell elaborazione di tale procedura, Taylor partì dalle teorie e dagli esercizi proposti dalla psicologia della forma (gestalt), che si svilupparono a Berlino negli anni 20. Secondo questi studi, la percezione non deriva dai singoli elementi con cui entra in contatto il soggetto, ma dalla strutturazione di questi elementi in una forma, in un insieme organizzato, che si struttura spontaneamente nel campo di esperienza del soggetto ogni volta che gli elementi incontrati presentano determinate caratteristiche. In base a queste teorie, gli psicologi della forma elaborarono alcune leggi, chiamate leggi della gestalt ed elencate da Max Wertheimer nel Attraverso le leggi si codificano le modalità secondo le quali si costituiscono le forme. Ad esempio, secondo la legge della vicinanza gli elementi vengono percepiti come uniti se la distanza tra loro, nello spazio e nel tempo, è ridotta; la legge della somiglianza enuncia invece come gli elementi vengano percepiti uniti se sono simili tra loro; con la legge del destino comune si dice che gli elementi che hanno un movimento solidale tra di loro, e differente da quello degli altri elementi, vengono uniti in forme; o ancora, la legge della continuità di direzione, secondo la quale una serie di elementi posti uno di seguito all altro, vengono uniti in forme in base alla loro continuità di direzione; o la legge della chiusura (closure), secondo la quale le linee che formano figure chiuse tendono ad essere percepite come unità formali; o infine, la legge dell esperienza passata, per la quale elementi che per la nostra esperienza passata sono abitualmente associati tra di loro tendono ad essere uniti in forme. Per meglio chiarire il concetto espresso dalle leggi, gli psicologi della forma proponevano anche delle rappresentazioni grafiche per ciascuna legge, e partivano poi da queste rappresentazioni per elaborare test da sottoporre a diversi soggetti nelle loro ricerche. Di seguito vengono riportate alcune rappresentazioni grafiche delle leggi illustrate sopra, con in calce ad ogni legge la propria enunciazione teorica. 4

2 Legge della figura sfondo: le figure vengono percepite prima di tutto dal loro contorno, ciò che contengono fa parte di un'analisi successiva. Legge della vicinanza: una configurazione si stabilizza in base alla relazione che si instaura fra elementi vicini. Legge della somiglianza: la configurazione tende ad unificarsi in base agli elementi che possiedono caratteristiche di somiglianza. 5

3 Legge del destino comune: unificazione dei punti coinvolti in uno stesso "destino" o legati da un movimento geometrico solidale comune. Legge della continuità di direzione: in una configurazione tendono ad unificarsi o a raggrupparsi gli oggetti con uno stesso orientamento. Legge dell esperienza passata: la percezione avviene anche in base all esperienza passata, quindi a fattori empirici. 6

4 Legge della chiusura:in una configurazione tendono ad emergere percettivamente le forme chiuse. È proprio da quest ultima legge che Taylor prese spunto per lo sviluppo del cloze test. Infatti, i gestaltisti proponevano come test di chiusura alcune figure geometriche semplici, come quelle dell esempio, che i soggetti dovevano completare inserendo l elemento o gli elementi mancanti. Essendo le figure percepite come un tutto, i soggetti tendevano a chiuderle inserendo la stessa parte mancante. 1.2 Taylor e la nascita del cloze test Taylor pensò di sostituire le figure geometriche con le parole, convinto che la legge della chiusura fosse valida anche per la percezione di un testo linguistico. Diede così vita al cloze test che oggi definiamo classico o natural cloze test, nel quale si seleziona un testo e vi si eliminano una serie di parole secondo una procedura meccanica, in seguito definita fixed-ratio deletion. Normalmente viene eliminata ogni settima, ogni sesta oppure ogni quinta parola, sempre secondo lo stesso intervallo, lasciando la prima parte del testo completa per dar modo ai soggetti di capire il contesto. La percentuale di testo eliminato si deve aggirare intorno al 15%, ovvero la stessa percentuale di comunicazione che viene a mancare in natura per le cause più disparate (rumore di fondo, distrazione, pronuncia difettosa, etc.). Non si deve però confondere il cloze con i normali esercizi di completamento di spazi vuoti (fill-in-the-blanks), I quali verificano aspetti morfosintattici determinati. In questo tipo di esercizi, considerati da molti studiosi troppo usati e mal accetti dagli allievi, il docente crea una serie di singole frasi dalle quali cancella gli elementi che vuole verificare, per esempio articoli, preposizioni, etc. Nel cloze test, al contrario, i vuoti prendono il posto di parole di varia natura, e fanno parte di un testo completo, cosa che rende l attività una sfida per i soggetti e ne rinforza la motivazione all apprendimento. 7

5 Un estratto di cloze classico è il seguente, proposto da Jeremy Harmer 1 : Come si vede, nell esempio riportato sono state cancellate tutte le settime parole. Il soggetto dovrà quindi inserire le parole negli spazi vuoti, cercando di individuarle analizzando il testo rimanente e servendosi delle sue conoscenze pregresse per analizzare il contesto e il cotesto. L ultima importante fase attuativa del cloze test prevede la correzione e la valutazione del lavoro svolto. In base all analisi delle risposte date, verrà calcolata la percentuale di risposte corrette e quindi da essa si potrà stabilire la readability (leggibilità) del testo preso in esame. Per la fase di valutazione, già accennate da Taylor stesso, esistono due diverse procedure: la prima viene detta exact word method (EWM) e considera corrette solo le parole che erano presenti nel testo originale. La seconda procedura è l acceptable word method (AWM, anche detto SEMAC, semantically correct words), secondo la quale, invece, possono essere considerate corrette anche parole differenti che comunque non alterino l aspetto semantico del testo e che siano corrette dal punto di vista sintattico-grammaticale. 1.3 Il successo del cloze Se inizialmente il cloze test era stato pensato da Taylor come esercizio utile alla verifica della leggibilità di un testo, in breve tempo diversi studiosi ne hanno intuito le potenzialità applicative nella didattica delle lingue straniere. Secondo Balboni, esso è una tecnica fondamentale per sviluppare-misurare la capacità di considerare un testo nella sua globalità, cogliendo ogni ridondanza contestuale e co-testuale ai fini della comprensione 2. Numerose sono le caratteristiche positive che sono state evidenziate anche da altri studiosi riguardo ai seguenti aspetti: 1 Harmer J, The practice of English language teaching, Pearson Education Limited, Balboni P.E., Tecniche didattiche per l educazione linguistica, Torino, UTET, 1998, p

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007

Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità. Viareggio - 20 novembre 2007 Modelli operativi e tecniche didattiche per lo sviluppo delle diverse abilità e competenze nelle varie fasi dell Unità Viareggio - 20 novembre 2007 COMPETENZE LINGUISTICHE Competenza lessicale Competenza

Dettagli

Integrazione visuomotoria e abilità di lettoscrittura. Pio Alfredo Di Tore.

Integrazione visuomotoria e abilità di lettoscrittura. Pio Alfredo Di Tore. Integrazione visuomotoria e abilità di lettoscrittura Pio Alfredo Di Tore alfredo.ditore@gmail.com Integrazione visuomotoria Nella prima metà del 900 la ricerca mostrò che copiare forme geometriche correlava

Dettagli

Lezione 1.1. Percezione. Percezione e Gestalt 04/10/2012

Lezione 1.1. Percezione. Percezione e Gestalt 04/10/2012 Lezione 1.1 Percezione e Gestalt Percezione Diverse teorie sulla percezione Per il momento diciamo che la nostra percezione è frutto della cognizione, ovvero il risultato di processi di elaborazione dell

Dettagli

Università per Stranieri di Siena. Progetto D I T A L S. Pierangela Diadori. Pierangela DIADORI

Università per Stranieri di Siena. Progetto D I T A L S. Pierangela Diadori. Pierangela DIADORI Pierangela Diadori LEZIONE ex cathedra: lettura di testi sacri o la lectio magistralis in ambito accademico (il docente onniscente legge, interpreta e trasmette a un pubblico indifferenziato) didattica

Dettagli

LICEO CLASSICO. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno:

LICEO CLASSICO. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di apprendimento comuni, dovranno: LICEO CLASSICO 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno PROVE Lingua e cultura latina 5 5 4 4 4 S.O. Lingua e cultura greca 4 4 3 3 3 S.O. Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 S.O. Storia - - 3 3 3 O. Filosofia

Dettagli

CURRICOLO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA TRIENNIO (BIENNIO E MONOENNIO FINALE) Saper:

CURRICOLO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA TRIENNIO (BIENNIO E MONOENNIO FINALE) Saper: CURRICOLO LINGUA E LETTERATURA ITALIANA TRIENNIO (BIENNIO E MONOENNIO FINALE) Competenza Ambiti della mobilitazione della competenza Conoscenza Abilità Obiettivi di apprendimento Strumenti 1)INTERAZIONE

Dettagli

Analisi dell errore e correzione

Analisi dell errore e correzione Educazione linguistica - La scrittura 3 Analisi dell errore e correzione di NELLA CAZZADOR CORREGGERE NON È... PUNIRE, SANZIONARE, DEPRIMERE IL NOSTRO STUDENTE, MA.. MOSTRARGLI LA VIA PER una conoscenza/padronanza

Dettagli

Indagine pilota TECO-2016

Indagine pilota TECO-2016 L indagine pilota TECO-2016 ha coinvolto 5 Atenei e 827 studenti con l obiettivo di verificare la validità delle prove TECO-T di Literacy e Numeracy. 1. Introduzione Per le prime due sperimentazioni TECO

Dettagli

Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari

Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Studi Linguistici e Letterari Titolo: La grammatica nel curricolo verticale - Seminari di didattica della grammatica per gli Istituti Comprensivi Parole

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE di LATINO LICEO SCIENTIFICO, SCIENZE UMANE

CURRICOLO DISCIPLINARE di LATINO LICEO SCIENTIFICO, SCIENZE UMANE Istituto di Istruzione Secondaria Superiore "Archimede" Rosolini (SR) a.s. 2018/2019 CURRICOLO DISCIPLINARE di LATINO LICEO SCIENTIFICO, SCIENZE UMANE DIPARTIMENTO DI LETTERE, DISEGNO E STORIA DELL ARTE

Dettagli

Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi - Descrivere e spiegare fenomeni scientifici

Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi - Descrivere e spiegare fenomeni scientifici Classe I Liceo scientifico Modulo didattico Titolo: Moto uniformemente accelerato Periodo di realizzazione: ottobre/dicembre 2010 N. ore: Discipline: Italiano Storia - Coordinatore del modulo: Esiti di

Dettagli

L Unitá di didattica per l insegnamento linguistico

L Unitá di didattica per l insegnamento linguistico L Unitá di didattica per l insegnamento linguistico a cura di Giovanna Brondino tratto da Balboni, Didattica dell Italiano a Stranieri Unitá dell oggetto: modelli culturali competenze linguistiche abilitá

Dettagli

INDIRIZZI DI STUDIO E QUADRI ORARI

INDIRIZZI DI STUDIO E QUADRI ORARI INDIRIZZI DI STUDIO E QUADRI ORARI IL LICEO CLASSICO (Risultati di apprendimento secondo il PECUP) Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica.

Dettagli

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

LINGUA INGLESE CLASSE I OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO LINGUA INGLESE CLASSE I SKILLS TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI ATTIVITA COMPETENZA CHIAVE E DI CITTADINANZA LISTENING L alunno comprende brevi

Dettagli

DIPARTIMENTO DI INGLESE. CLASSI PRIME (A2-B1) CAMBRIDGE (B1-B2) Strutture e nozioni grammaticali. lessico tematico. note. note

DIPARTIMENTO DI INGLESE. CLASSI PRIME (A2-B1) CAMBRIDGE (B1-B2) Strutture e nozioni grammaticali. lessico tematico. note. note DIPARTIMENTO DI INGLESE CLASSI PRIME (A2-B1) CAMBRIDGE (B1-B2) Strutture e nozioni grammaticali funzioni relative agli argomenti proposti lessico tematico 2.1 sa comprendere espressioni di uso quotidiano

Dettagli

LAVORO STORIA E TERRITORIO, LA STORIA DI CIASCUNO DI NOI NEL CONTESTO DELLA STORIA DELL UMANITA

LAVORO STORIA E TERRITORIO, LA STORIA DI CIASCUNO DI NOI NEL CONTESTO DELLA STORIA DELL UMANITA UNITA DI APPRENDIMENTO N. 4 DENOMINAZIONE LAVORO STORIA E TERRITORIO, LA STORIA DI CIASCUNO DI NOI NEL CONTESTO DELLA STORIA DELL UMANITA TRAGUARDI FORMATIVI - Unità finalizzata a far sviluppare negli

Dettagli

1912 Wertheimer stroboscopico L organizzazione del risultato percettivo leggi peculiari

1912 Wertheimer stroboscopico L organizzazione del risultato percettivo leggi peculiari Kant e la Gestalt. La Gestalt (1912). La data di nascita della scuola della Gestalt è il 1912, quando Wertheimer pubblica il suo lavoro sul movimento stroboscopico, o movimento apparente o fenomeno phi

Dettagli

La percezione della forma

La percezione della forma 17 Gennaio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La percezione della forma Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

Due livelli di analisi. La percezione della forma. Convergenza di informazioni. L estrazione dei contorni. La segregazione figura/sfondo.

Due livelli di analisi. La percezione della forma. Convergenza di informazioni. L estrazione dei contorni. La segregazione figura/sfondo. 27 Aprile 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due livelli di analisi La percezione della forma Chiara Della Libera DSNV Università di Verona

Dettagli

MATERIA: LINGUA ITALIANA

MATERIA: LINGUA ITALIANA MATERIA: LINGUA ITALIANA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Boscain Sara CLASSE: 1A odontotecnico INDIRIZZO: sociosanitario FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali

Dettagli

CODICI VISIVI E CODICI VERBALI NELLA COMUNICAZIONE

CODICI VISIVI E CODICI VERBALI NELLA COMUNICAZIONE CODICI VISIVI E CODICI VERBALI NELLA COMUNICAZIONE la comprensione migliore deriva dall integrazione dei due codici Il contenuto di un messaggio può essere indipendente dal tipo di linguaggio utilizzato

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLNARE DI LATINO LICEO LINGUISTICO

PROGRAMMAZIONE DISCIPLNARE DI LATINO LICEO LINGUISTICO LICEO STATALE G. COMI - TRICASE a. s. 2015/2016 PROGRAMMAZIONE DISCIPLNARE DI LATINO LICEO LINGUISTICO per Unità di Apprendimento (UdA) bimestrali Classe I sez. AL indirizzo Linguistico Docente: Prof.ssa

Dettagli

MATERIA: LINGUA ITALIANA

MATERIA: LINGUA ITALIANA MATERIA: LINGUA ITALIANA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2017-2018 INSEGNANTE: Boscain Sara CLASSE: 1C cp INDIRIZZO: grafico FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la

Dettagli

SEMINARI DI FORMAZIONE DOCENTI ITALIANO L1 + L2 Scuole bilingui albanesi

SEMINARI DI FORMAZIONE DOCENTI ITALIANO L1 + L2 Scuole bilingui albanesi UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO CALCIF - Centro d Ateneo per la Promozione della Lingua e Cultura Italiana G. e C. Feltrinelli SEMINARI DI FORMAZIONE DOCENTI ITALIANO L1 + L2 Scuole bilingui albanesi

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 8.2 Introduzione ai test psicologici Validità a priori di un test Rif. bibliografico: Boncori, L. (2006). I test in psicologia. Capitolo 2 Gianmarco Altoè Dipartimento di

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA

ISTITUTO COMPRENSIVO TRICESIMO - PROGETTAZIONE FORMATIVA SEZIONE COMPETENZE TRASVERSALI AMBITI DESCRITTORI Relazionale e individuale Motivazione ad apprendere Autonomia e responsabilità Collaborazione e interazione Cognitivo Conoscenze concettuali Conoscenze

Dettagli

Principali teorie percettive

Principali teorie percettive Principali teorie percettive La teoria empiristica di Helmholtz (1867). I dati sensoriali sono parcellari e vengono integrati nella percezione dell oggetto grazie a meccanismi basati sull esperienza passata.

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2017/18. Triennio (livello B2)

ANNO SCOLASTICO 2017/18. Triennio (livello B2) REPUBBLICA ITALIANA - REGIONE SICILIA ISTITUTO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE MANDRALISCA LICEO GINNASIO STATALE e I.P.S.S.E.O.A. - CEFALU Via Maestro Vincenzo Pintorno 27 - e-mail: PAIS00200N@istruzione.it

Dettagli

MATERIA: LINGUA ITALIANA

MATERIA: LINGUA ITALIANA MATERIA: LINGUA ITALIANA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2018-2019 INSEGNANTE: Boscain Sara CLASSE: 1B oottico INDIRIZZO: sociosanitario FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali

Dettagli

Scuola e società. Disuguaglianze ed equità dei sistemi

Scuola e società. Disuguaglianze ed equità dei sistemi Scuola e società Disuguaglianze ed equità dei sistemi L unico modo efficace per unire le parti del sistema tra loro èquello di unire ciascuna di esse alla vita (Dewey, Scuola e Società) ricerche tecniche

Dettagli

Fabio Caon, Carlos Melero Università Ca Foscari - Venezia. Gestire gli alunni stranieri nella Classe ad Abilità Differenziate

Fabio Caon, Carlos Melero Università Ca Foscari - Venezia. Gestire gli alunni stranieri nella Classe ad Abilità Differenziate Fabio Caon, Carlos Melero Università Ca Foscari - Venezia Gestire gli alunni stranieri nella Classe ad Abilità Differenziate Classi ad Abilità Differenziate. Cosa vuol dire? Ogni persona è unica e irripetibile

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE

DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE DIREZIONE DIDATTICA DI RACCONIGI CURRICOLO DI LINGUA INGLESE PREMESSA Il Curricolo di lingua straniera attualmente in uso nel nostro circolo è stato elaborato tenendo presenti le indicazioni del Progetto

Dettagli

Programmare e valutare

Programmare e valutare Programmare e valutare L. Di Lucca Obiettivi Curricolari Obiettivi Linguistici (esplicitare le abilità che si vogliono esercitare, la grammatica, il lessico comune e specialistico). Materiali (tipi di

Dettagli

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA

PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA Docente PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE Plessi SBRANA-LAMBRUSCHINI-TENUTA Classe IV Disciplina ITALIANO Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE

Dettagli

Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione

Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione Mimma Siniscalco Il quadro di riferimento delle prove di italiano del Servizio Nazionale di Valutazione Palermo, 25 ottobre 2011 Senso Per chi costruisce la prova: permette di pianificare e guidare il

Dettagli

M. Pezzin - ricerca Cidi per Scuola dell Infanzia: Maestra, aiutami a capire - A. S

M. Pezzin - ricerca Cidi per Scuola dell Infanzia: Maestra, aiutami a capire - A. S LA RICERCA MAESTRA AIUTAMI A CAPIRE A S 2013-14 Nell ambito del convegno tenutosi a Torino nel marzo 2012 presso il Rettorato dell Università agli Studi di Torino a cura della cooperativa Multiproposta,

Dettagli

La ricerca valutativa

La ricerca valutativa Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione La ricerca valutativa Daniele Morciano daniele.morciano@uniba.it La ricerca valutativa ricerca sociale al servizio dell interesse pubblico

Dettagli

UNITÀ DI APPRENDIMENTO

UNITÀ DI APPRENDIMENTO LA DIDATTICA PER COMPETENZE: NUOVI STRUMENTI PER L ACQUISIZIONE, LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Liceo Artistico G.Sello di Udine a.s. 2014/2015 UNITÀ DI APPRENDIMENTO La descrizione

Dettagli

Modulo Collana TFA SOSTEGNO 2017

Modulo Collana TFA SOSTEGNO 2017 Modulo Collana TFA SOSTEGNO 2017 Manuali teorici ed Esercizi commentati E: eserciziari commentati T: Manuali teorici Legenda Cliente Indirizzo EAN TFA per tutte le classi Prezzo Edizione Quantità 9788865846698

Dettagli

Didattica delle lingue moderne LM

Didattica delle lingue moderne LM Didattica delle lingue moderne LM Elena Nuzzo elena.nuzzo@uniroma3.it Qual è il modo migliore per insegnare la L2? Indice Vediamo 6 proposte di insegnamento di una L2: 1. Fallo bene fin dall inizio 2.

Dettagli

PRIMA SETTIMANA ORARIO:

PRIMA SETTIMANA ORARIO: Language Study Link "Torre di Babele" srl Via Cosenza,7-00161 Roma tel. 0644252578 fax 0644251972 e-mail: info@torredibabele.cowww.torredibabele.com Scuola autorizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione

Dettagli

Educazione linguistica. SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a

Educazione linguistica. SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a Educazione linguistica SILSIS Scienze Naturali e FIM a.a. 2007-08 Linguaggio scientifico Il tema del linguaggio scientifico offre ampia materia di lavoro non solo al linguista, ma anche allo studioso di

Dettagli

Prof. Roberto Melchiori

Prof. Roberto Melchiori CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE DEL LAVORO E DELLE Anno Accademico2013/2014 PROGRAMMA DEL CORSO DI Pedagogia sperimentale Prof. Roberto

Dettagli

[ TEORIA DELLA PERCEZIONE ]

[ TEORIA DELLA PERCEZIONE ] BASIC DESIGN 02 [ ] www.luceridesign.it/ied 2018_2019 La percezione 1. La percezione non è un fattore passivo bensì organizzato. La percezione non è una somma di fattori elementari. La vista dell uomo

Dettagli

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda

Di Mario Ambel. Piano Poseidon Montecatini Terme Dicembre relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda Di Mario Ambel Piano Poseidon 2007 08 Montecatini Terme 3 4 5 Dicembre 2007 relatrici : Magda Ferraris Clara Manca Paola Mattioda individua alcune significative questioni teoriche-metodologiche sulla lettura/comprensione

Dettagli

informazioni che ci arrivano attraverso i sensi

informazioni che ci arrivano attraverso i sensi STUDIO DELLA MENTE La percezione è una rielaborazione che la nostra mente fa delle informazioni che ci arrivano attraverso i sensi è una ricostruzione mentale della realtà che ci circonda questa rielaborazione

Dettagli

LE COMPETENZE ESSENZIALI DI ITALIANO

LE COMPETENZE ESSENZIALI DI ITALIANO LE ESSENZIALI DI ITALIANO classe prima leggere ad alta voce in modo fluido ascoltare messaggi orali e comprendere testi scritti, riconoscendone lo scopo e le informazioni principali parafrasare, riassumere,

Dettagli

QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009

QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009 QUADRO DI RIFERIMENTO DI ITALIANO PROVE INVALSI 2009 RIFERIMENTI NORMATIVI INDICAZIONI NAZIONALI 2003 (OSA) L. n 53/2003 e D. Lgs 59/2004 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICULO 2007 QUADRO DI RIFERIMENTO

Dettagli

Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI

Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI Università Ca Foscari - Venezia DIDATTICA DELL ITALIANO L2 IN CONTESTI MULTICULTURALI: I MODELLI OPERATIVI I modelli didattici per l insegnamento della L2 Insegnare per: UNITÀ DIDATTICA UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Dettagli

Avere esperienza progettuale e operativa nella formazione docenti nell ambito della didattica delle lingue, con particolare riferimento agli alunni

Avere esperienza progettuale e operativa nella formazione docenti nell ambito della didattica delle lingue, con particolare riferimento agli alunni E.1 Educazione linguistica, competenze di base e inclusione. La riflessione metalinguistica: nuovi orientamenti metodologici e strategie operative nell'ottica dell'accessibilità glottodidattica Territoriale

Dettagli

Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Il phi phenomenon

Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Il phi phenomenon Il termine Gestalt Gestalt in tedesco vuol dire struttura o forma. Un esempio ti tale principio fondamentale è il phi phenomenon, descritto Wertheimer (1912). Il phi phenomenon è l'illusione del movimento

Dettagli

Il significato. Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino. Quinta Lezione

Il significato. Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino. Quinta Lezione Il significato Anno accademico 2017/2018 Psicologia della Comunicazione Prof.ssa Serino Quinta Lezione Quinta lezione: Il significato Sommario Universalità vs. Relatività Capitolo 3 «Comunicazione e Significato»

Dettagli

PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE

PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA PROGETTAZIONE DIDATTICA DEL DOCENTE SCUOLA INDIRIZZO ARTICOLAZIONE LICEO SCIENZE UMANE ANNO SCOLASTICO 2018/19 CLASSI V E DISCIPLINA MATEMATICA DOCENTI BELLERI

Dettagli

Istituto Comprensivo Statale I. Nievo Scuola dell'infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado Via Torino Cinto Caomaggiore (VE)

Istituto Comprensivo Statale I. Nievo Scuola dell'infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado Via Torino Cinto Caomaggiore (VE) Istituto Comprensivo Statale I. Nievo Scuola dell'infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di I Grado Via Torino 4-30020 Cinto Caomaggiore (VE) Comuni di Annone Veneto- Cinto Caomaggiore Gruaro - Pramaggiore

Dettagli

Liceo Antonio Rosmini -Rovereto

Liceo Antonio Rosmini -Rovereto PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI STRANIERI CLASSE FREQUENTATA: DATI ANAGRAFICI ANNO SCOLASTICO 2012-2013 Cognome e nome:. Data di nascita e Paese di provenienza: Mese e anno di arrivo in

Dettagli

Obiettivi Specifici di apprendimento (OSA, Indicazioni i i Nazionali per il curricolo, Ricerche internazionali (IEA PIRLS 2006, OCSE PISA 2006).

Obiettivi Specifici di apprendimento (OSA, Indicazioni i i Nazionali per il curricolo, Ricerche internazionali (IEA PIRLS 2006, OCSE PISA 2006). Prove INVALSI 2009 Quadro di riferimento di Italiano a cura di Daniela Bertocchi 1 Obiettivi Specifici di apprendimento (OSA, Indicazioni Nazionali del 2003) Indicazioni i i Nazionali per il curricolo,

Dettagli

Presentazione prova esperta

Presentazione prova esperta PROVA PER COMPETENZE classe seconda SA UTILIZZARE CONOSCENZE APPRESE IN LINGUA 2 PER SVOLGERE UNA CORRETTA PRODUZIONE SCRITTA IN ITALIANO RISPETTANDO GENERE E REGISTRO INDICATO Presentazione prova esperta

Dettagli

CURRICOLO DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA I BIENNIO. Conoscenza Abilità Obiettivi di apprendimento. Saper:

CURRICOLO DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA I BIENNIO. Conoscenza Abilità Obiettivi di apprendimento. Saper: CURRICOLO DI LINGUA E LETTERATURA ITALIANA I BIENNIO Competenza Ambiti della mobilitazione della competenza Conoscenza Abilità Obiettivi di apprendimento Strumenti 1.INTERAZIONE COMUNICATIVA 1.Ascolto

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI FRANCESE. Classi prime a.s

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI FRANCESE. Classi prime a.s ISTITUTO COMPRENSIVO 4 OVEST SASSUOLO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI FRANCESE Classi prime a.s. 2017-2018 Insegnanti: Marchi Magda; Ferrari Mariavittoria La programmazione annuale, tenendo presente il Quadro

Dettagli

UNIVERSITA DI FIRENZE SCUOLA DI PSICOLOGIA

UNIVERSITA DI FIRENZE SCUOLA DI PSICOLOGIA UNIVERSITA DI FIRENZE SCUOLA DI PSICOLOGIA (a.a. 2016-17) PSICOLOGIA GENERALE CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE Il corso di Psicologia Generale Docente: Fiorenza Giganti fiorenza.giganti@unifi.it

Dettagli

AREA LINGUE STRANIERE - 1. Traguardi alla fine della Scuola primaria

AREA LINGUE STRANIERE - 1. Traguardi alla fine della Scuola primaria AREA LINGUE STRANIERE - 1 Tutte le forme di saluto fatti in forma sia orale che scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) a seconda dei desideri o bisogni

Dettagli

Applicazioni:la traduzione automatica

Applicazioni:la traduzione automatica Applicazioni:la traduzione automatica Il problema di tradurre automaticamente un testo da una lingua all altra è stato affrontato ancora prima della nascita dell IA. Negli anni Cinquanta diversi ricercatori,

Dettagli

Piano di Miglioramento

Piano di Miglioramento Istituto Comprensivo Statale 12 Bologna Piano di Miglioramento Via Bartolini, 2-40139 Bologna Tel 051-542229 fax 051-548708 http://www.ic12bo.it e-mail: info@ic12bo.it 1 Priorità : Inclusione e differenziazione

Dettagli

Competenza 1 al termine della classe quinta di scuola primaria

Competenza 1 al termine della classe quinta di scuola primaria Italiano Competenza 1 al termine della classe quinta di scuola primaria Competenza 1 Abilità Conoscenze Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura Quando ascolta, l alunno è in grado

Dettagli

PROGRAMMA INSEGNAMENTO

PROGRAMMA INSEGNAMENTO PROGRAMMA INSEGNAMENTO Insegnamento Comunicazione Interculturale Corso di laurea Scienze Politiche Indirizzo/i (se previsti) SSD SPS/12 Crediti CFU/ECTS 6 Ore di didattica 42 Anno accademico 2017/2018

Dettagli

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO):

LICEO ARTISTICO STATALE Giacomo e Pio Manzù BERGAMO SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO): MATERIA: LABORATORIO DOCENTE: ROTA CARMELO CLASSE 1B A.S. 2015/2016 CORSO: X ORDINAMENTALE DIURNO SERALE FINALITA RAGGIUNTE SPERIMENTALE MICHELANGELO INDIRIZZO (SOLO TRIENNIO): Hanno maturato una motivazione

Dettagli

Logica proposizionale

Logica proposizionale Fondamenti di Informatica per la Sicurezza a.a. 2008/09 Logica proposizionale Stefano Ferrari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO DIPARTIMENTO DI TECNOLOGIE DELL INFORMAZIONE Stefano Ferrari Università degli

Dettagli

Cosa sono gli organizzatori grafici

Cosa sono gli organizzatori grafici Oltre le mappe, gli organizzatore grafici: Strumenti per imparare, strumenti per pensare A cura di Maria Antonietta Meloni, formatrice scuola AID, docente di inglese nella scuola secondaria di secondo

Dettagli

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Studente: classe: Docente coordinatore: Diagnosi rilasciata da: Specialista: Data dell ultima diagnosi: Informazioni dalla famiglia: itinerario per avere la diagnosi:. sua accoglienza in famiglia: aiuti

Dettagli

1. La leggibilità e la comprensibilità. 2. Gli indici di leggibilità (Flesch e Gulpease)

1. La leggibilità e la comprensibilità. 2. Gli indici di leggibilità (Flesch e Gulpease) Sommario LEZIONE 13 Questi luci rappresentano la sintesi parziale di alcuni paragrafi del cap. 3 del libro di Maria Emanuela Piemontese, Capire e farsi capire (Tecnodid, Napoli 1997) 1. La leggibilità

Dettagli

La valutazione dell italiano

La valutazione dell italiano La valutazione dell italiano Premessa: padronanza linguistica Numeri dell italiano QdR Prove lettura: testi e quesiti Prove grammatica Guide ANCORA IN CANTIERE La valutazione dell italiano Premessa: padronanza

Dettagli

Didattica delle lingue moderne Seconda parte (di 12 CFU) Elisabetta Bonvino

Didattica delle lingue moderne Seconda parte (di 12 CFU) Elisabetta Bonvino Didattica delle lingue moderne Seconda parte (di 12 CFU) Elisabetta Bonvino Premesse Approcci didattici Metodi didattici Tecniche didattiche Le tecniche didattiche traducono in atti didattici i precetti

Dettagli

Codifica informazione testuale

Codifica informazione testuale Rappresentazione del: Codifica informazione testuale contenuto : successione di parole che costituiscono il documento Formato: modo in cui le parole sono organizzate e rappresentate graficamente. Può migliorare

Dettagli

La Tavola Periodica degli elementi. Lezioni d'autore

La Tavola Periodica degli elementi. Lezioni d'autore La Tavola Periodica degli elementi Lezioni d'autore VIDEO VIDEO VIDEO Introduzione (I) Intorno alla metà del XIX secolo, la gran quantità di dati accumulati relativi alle proprietà chimiche e fisiche degli

Dettagli

Quali le possibili ricadute sul curricolo delle scuole? GISCEL Lombardia - Milano, 8/10/ presentazione di Daniela Bertocchi

Quali le possibili ricadute sul curricolo delle scuole? GISCEL Lombardia - Milano, 8/10/ presentazione di Daniela Bertocchi Quali le possibili ricadute sul curricolo delle scuole? (rinnovato e modificato nel 2008) Alla base del Quadro di riferimento Obiettivi Specifici di apprendimento (OSA, Decreto 59, 2004) Indicazioni Nazionali

Dettagli

MATERIA ITALIANO PROGRAMMAZIONE INIZIALE

MATERIA ITALIANO PROGRAMMAZIONE INIZIALE MATERIA ITALIANO PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2017-2018 INSEGNANTE: Briano Sveva CLASSE: 1A SC SETTORE: SERVIZI COMMERCIALI INDIRIZZO: SERVIZI COMMERCIALI FINALITA DELLA DISCIPLINA(finalità

Dettagli

Esame conclusivo del primo ciclo di istruzione

Esame conclusivo del primo ciclo di istruzione Allegato n.3 Esame conclusivo del primo ciclo di istruzione L'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo e l'esame medesimo sono atti propedeutici all accertamento della corretta frequenza

Dettagli

Didattica delle lingue moderne Seconda parte (di 12 CFU) Elisabetta Bonvino Serena Faone

Didattica delle lingue moderne Seconda parte (di 12 CFU) Elisabetta Bonvino Serena Faone Didattica delle lingue moderne Seconda parte (di 12 CFU) Elisabetta Bonvino Serena Faone Premesse Approcci didattici Metodi didattici Tecniche didattiche Le tecniche didattiche traducono in atti didattici

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI RICEZIONE SCRITTA (LETTURA)

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI RICEZIONE SCRITTA (LETTURA) INGLESE - CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA Comprende semplici vocaboli orali per eseguire consegne elementari Riproduce semplici vocaboli per memorizzarli

Dettagli

PROGRAMMA PREVENTIVO

PROGRAMMA PREVENTIVO Settore Servizi Scolastici e Educativi PAGINA: 1 PROGRAMMA PREVENTIVO A.S. 2015/16 SCUOLA LICEO LINGUISTICO A. MANZONI DOCENTE: C. FRESCURA MATERIA: MATEMATICA Classe 5 Sezione B FINALITÀ DELLA DISCIPLINA

Dettagli

Modello di progettazione di un percorso didattico per competenze

Modello di progettazione di un percorso didattico per competenze Modello di progettazione di un percorso didattico per competenze NB: in fase di completamento, le docenti hanno comunicato che avrebbero proseguito/completato la bozza di lavoro DATI IDENTIFICATIVI Scuola

Dettagli

PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2017/18

PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2017/18 PIANO OFFERTA FORMATIVA a.s. 2017/18 PROGETTO 1. Scuola Primaria Secondaria di 1 grado di Tagliuno Cividino 2. Denominazione codice denominazione progetto P56 INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI 3. Responsabile

Dettagli

Sommario. La prova orale. La teoria. Unità 1 Caratteristiche e dinamiche dei contesti di sviluppo e apprendimento

Sommario. La prova orale. La teoria. Unità 1 Caratteristiche e dinamiche dei contesti di sviluppo e apprendimento La prova orale 1. Durata e contenuto, 5-2. Come prepararsi alla prova orale, 6-3. Simulazione di una prova orale, 8-4. La situazione d esame, 9-5. Progettare una lezione, 11-6. Una esperienza di apprendimento

Dettagli

Accreditamento corso di specializzazione

Accreditamento corso di specializzazione Accreditamento corso di specializzazione Ente erogante Mercurius istituto di gestalt integrata e terapie olistiche. Lungarno Ferrucci 9 50126 Firenze (FI). Codice fiscale/partita IVA 04596410482. Web:

Dettagli

Italiano Classe I. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura

Italiano Classe I. Interagire e comunicare oralmente in contesti di diversa natura Italiano Classe I Quando ascolta, l alunno al termine del terzo biennio è in grado di: - Distinguere tra sentire ed ascoltare. - Assumere l ascolto come compito individuale e collettivo, eliminando, anche

Dettagli

Sensazione Percezione

Sensazione Percezione Sensazione Percezione La sensazione i sistemi sensoriali registrano gli stimoli ambientali (o interni) e li trasmettono al cervello i cambiamenti ambientali registrati dagli organi di senso sono tradotti

Dettagli

Una tecnica metacognitiva: il cloze. Licia Landi landi@univirtual.it Laboratorio RED Università Ca' Foscari di Venezia

Una tecnica metacognitiva: il cloze. Licia Landi landi@univirtual.it Laboratorio RED Università Ca' Foscari di Venezia Una tecnica metacognitiva: il cloze Licia Landi landi@univirtual.it Laboratorio RED Università Ca' Foscari di Venezia In che cosa consiste il cloze? La procedura cloze è una tecnica che consiste nell'inserimento

Dettagli

PROGETTO LINGUA FRANCESE SCUOLA ELEMENTARE-MEDIA Je parle français

PROGETTO LINGUA FRANCESE SCUOLA ELEMENTARE-MEDIA Je parle français email: info@lpinternational.it - PROGETTO LINGUA FRANCESE SCUOLA ELEMENTARE-MEDIA Je parle français Quest anno l Associazione LANGUAGE POINT propone per l A.S. 2016-2017 un corso di lingua francese: protagonisti

Dettagli

ISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi, Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO PRIMO BIENNIO

ISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi, Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO PRIMO BIENNIO ISTITUTO TECNICO AGRARIO A. TOSI Viale Marconi,60-26845 Codogno (LO) CURRICOLO VERTICALE D ISTITUTO 2015-2016 Disciplina LINGUA INGLESE. PRIMO BIENNIO Finalità formative (in coerenza con le linee guida

Dettagli

RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA di MONTECARLO (1)

RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA di MONTECARLO (1) RUBRICHE DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA di MONTECARLO (1) RUBRICA VALUTATIVA ITALIANO CLASSI PRIME E SECONDE DI COMPETENZA (quali aspetti / BASE FUNZIONALE/ PIENAMENTE ECCELLENTE Ascolto e Parlato

Dettagli

La disciplina nel corso dell anno mira a costruire le seguenti competenze specifiche:

La disciplina nel corso dell anno mira a costruire le seguenti competenze specifiche: PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 1A CHI MATERIA: Tecnologie Informatiche DOCENTE: Braghieri Alberto Gli Allegati A ( Profilo culturale, educativo e professionale ) e C ( Indirizzi, Profili,

Dettagli

RISULTATI PROVE INVALSI A.S. 2009/2010 DIREZIONE DIDATTICA DI TRASAGHIS

RISULTATI PROVE INVALSI A.S. 2009/2010 DIREZIONE DIDATTICA DI TRASAGHIS RISULTATI PROVE INVALSI A.S. 2009/2010 DIREZIONE DIDATTICA DI TRASAGHIS Le prove del Servizio Nazionale di Valutazione INVALSI sono state costruite per rilevare il livello delle conoscenze di italiano

Dettagli

TRATTO DA: LUISE M. C., (a cura di), Italiano L2: fondamenti e metodi, Collana Risorse ALIAS, Guerra Edizioni, Perugia, 2003

TRATTO DA: LUISE M. C., (a cura di), Italiano L2: fondamenti e metodi, Collana Risorse ALIAS, Guerra Edizioni, Perugia, 2003 TRATTO DA: LUISE M. C., (a cura di), Italiano L2: fondamenti e metodi, Collana Risorse ALIAS, Guerra Edizioni, Perugia, 2003 SCHEDA DI RILEVAMENTO DEL COMPORTAMENTO LINGUISTICO E RELAZIONALE DEGLI ALLIEVI

Dettagli

SCHEDA PER IL DOCENTE DESCRIZIONE DELL ITINERARIO DI LABORATORIO

SCHEDA PER IL DOCENTE DESCRIZIONE DELL ITINERARIO DI LABORATORIO SCHEDA PER IL DOCENTE DESCRIZIONE DELL ITINERARIO DI LABORATORIO I Titolo della scheda Un itinerario di Laboratorio: LA DENSITÀ Esperienze di laboratorio per la misura della densità di una sostanza solida

Dettagli

IL CURRICOLO ANALISI DEI BISOGNI DEL SOGGETTO APPRENDENTE DEFINIZIONE DELLE METE EDUCATIVE E GLOTTODIDATTICHE DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI

IL CURRICOLO ANALISI DEI BISOGNI DEL SOGGETTO APPRENDENTE DEFINIZIONE DELLE METE EDUCATIVE E GLOTTODIDATTICHE DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI IL CURRICOLO ANALISI DEI BISOGNI DEL SOGGETTO APPRENDENTE DEFINIZIONE DELLE METE EDUCATIVE E GLOTTODIDATTICHE DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI INDIVIDUAZIONE DEI MATERIALI E DEI MEZZI 2 L ANALISI

Dettagli

CLASSE PRIMA ESPRIMERSI E COMUNICARE

CLASSE PRIMA ESPRIMERSI E COMUNICARE CLASSE PRIMA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI di apprendimento CONTENUTI ESPRIMERSI E COMUNICARE L ALUNNO UTILIZZA LE CONOSCENZE E LE ABILITÀ RELATIVE AL LINGUAGGIO VISIVO PER PRODURRE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI INGLESE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI INGLESE ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 4 OVEST L.go Bezzi 6 41049 Sassuolo Tel (0536)1844621 Fax (0536)1844627 moic82700l@istruzione.it posta certificata: moic82700l@pec.istruzione.it PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI

Dettagli

- Sviluppare la capacità di usare la lingua orale e scritta in modo competente ed adeguato alle diverse situazioni comunicative

- Sviluppare la capacità di usare la lingua orale e scritta in modo competente ed adeguato alle diverse situazioni comunicative ANNO SCOLASTICO: 2017 / 2018 MATERIA: ITALIANO INSEGNANTE: Lucia Fenoglio CLASSE: 2 C SC cp FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità formative generali cui tende la disciplina): - Sviluppare la capacità di

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale I.S.I.S. Liceo Caterina Percoto Via Leicht n. 4-33100 Udine UD tel. +39 0432 501275 - fax +39 0432 504531 cod. fisc. 80006400305 www.liceopercoto.ud.it e-mail: info@liceopercoto.it pec: udpm01009@pec.istruzione.it

Dettagli