Manuale HACCP Per la Ditta UPEA
|
|
- Federico Aldo Arena
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Manuale HACCP Per la Ditta UPEA Capo D Orlando Novembre 2003 Edizione I/ Rev. 0
2 Indice 1. Premessa pag Presentazione ditta e descrizione locali 4 3. Schema 1 - Documentazione tecnica 6 4. Formazione gruppo di lavoro 7 5. Diagramma di flusso del processo 8 6. Procedure per l individuazione dei punti critici ed analisi dei rischi Ricezione merce Stoccaggio ed ingiallimento agrumi Lavaggio e Spazzolatura Agrumi Confezionamento Frutti Procedure di verifica Linee guida per la Ditta Upea Igiene dello stabilimento della Ditta Upea Igiene del personale Pulizia dei locali Pulizia servizi igienici Pulizia spogliatoi operatori 34 Allegato 35 1
3 1. Premessa La documentazione tecnica ha lo scopo di: definire le regole applicative della nostra tecnologia di vendita; esporre organicamente disposizioni ed istruzioni in materia di qualità; assicurare la sicurezza igienico - sanitaria dei prodotti. Nello schema 1 sono esposte le diverse categorie di documenti che rispondono a tali scopi. In particolare: la vendita é regolata dalle Pratiche Operative (metodi) e deve svolgersi in accordo con il Piano di Vendita; In tali documenti é raccolta la conoscenza aziendale di Tecnologia di Vendita; Politiche, Responsabilità, organizzazione e regole dell Azienda in materia di Qualità sono esposte nel Manuale dell HACCP; il sistema attraverso il quale l azienda garantisce la sicurezza alimentare dei suoi prodotti, in accordo con il Metodo HACCP, é esposto nel Manuale dell HACCP e nei suoi allegati. In tali documenti potranno esservi, ovviamente, parziali ripetizioni; esse dovranno essere seguite tutte contemporaneamente. La documentazione tecnico - aziendale, ed in particolare le Pratiche Operative, é strettamente riservata. Il manuale é stato realizzato al fine di assicurare una adeguata tutela sanitaria ed un prodotto salubre secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 155/97 e dalla Direttiva CEE n. 93/43, recepite in Sicilia con la CIRCOLARE del 17 Aprile 1996, n Assessorato della Sanità. Tale risultato é stato ottenuto mediante la costituzione del Gruppo di Lavoro, il quale presa visione del ciclo di vendita, ha concordato un piano di lavoro per l esecuzione del Progetto HACCP. In particolare sono stati identificati i possibili rischi associati ad ogni fase del Processo di Vendita, valutate le misure preventive e le eventuali azioni correttive. Successivamente, applicando l albero delle decisioni, sono stati identificati i CCP (Punti Critici di Controllo), stabiliti i limiti critici di ognuno di essi e le modalità di monitoraggio per ogni CCP. L applicazione dei principi dell HACCP prevede lo sviluppo dei seguenti punti: 1. Descrizione del prodotto; 2. Identificazione e destinazione del prodotto; 2
4 3. Costruzione del diagramma di flusso; 4. Verifica del diagramma di flusso in linea; 5. Individuazione dei pericoli associati ad ogni fase e suggerimenti sulle misure preventive; 6. Applicazione dell albero delle decisioni HACCP ad ogni fase con identificazione dei CCP; 7. Identificazione dei limiti critici per ogni CCP; 8. Creazione di un sistema di monitoraggio per ogni CCP; 9. Identificazione delle azioni correttive; 10.Determinazione delle procedure di verifica; 11.Definizione dei dati (registrazione, temperature ed analisi) da conservare e della documentazione. 3
5 2. PRESENTAZIONE DITTA E DESCRIZIONE LOCALI Il locale commerciale adibito ad industria di esportazione agrumaria sita nel comune di Capo d Orlando via Muscale n 52 è suddiviso in quattro ambienti: Area ricezione agrumi Area lavaggio e selezione frutti Zona di confezionamento Cella stoccaggio. Il locale è provvisto di bagni distinti per sesso con relativo antibagno provvisto di lavabo con erogatore di tipo a gomito ; sono piastrellati e pavimentati. Inoltre nei servizi igienici sono presenti: Sapone liquido in dispenser Asciugamani in carta monouso Cestino per rifiuti. L ingresso al locale è garantito da N 2 porte che si aprono direttamente nelle zone di ricezione merce ed N 1 porta che si apre direttamente nella zona di confezionamento, queste porte sono garantite da un apertura antipanico, come disposto dal D.Lgs I locali risultano essere piastrellati, pavimentati e sufficientemente illuminati da lampade a neon e da luce naturale proveniente da finestra ermeticamente chiuse e protette da rete antiinsetti. Nei locali sono presenti le seguenti attrezzature: Vasca di lavaggio; Spazzolatrice; Tunnel asciugamento; 4
6 Bancone selezione frutti; Calibratrice; Pesatrice pezzatrice; Retinatici; Incartatrice; Celle di stoccaggio. L approvvigionamento idrico è garantito dalla rete comunale. Per quanto non espressamente detto si rimanda alla planimetria allegata. 5
7 3. SCHEMA 1 - DOCUMENTAZIONE TECNICA 1. Scheda Accettazione merce 2. Scheda controllo temperature celle 3. Scheda controllo Temperatura tunnel asciugamento 4. Scheda di controllo delle pulizie 5. Scheda pulizia delle attrezzature, utensili e affini con firma del Responsabile. 6. Contratto Disinfestazione e Derattizzazione. 6
8 4. FORMAZIONE GRUPPO DI LAVORO L applicazione del Sistema HACCP prevede l esistenza di un Gruppo di Lavoro che in questa azienda risulta composto da (tab. 1): NOMI La Rosa Salvatore Dott.ssa Liliana Piazza Tonnarelli Umberto Tonnarelli Umberto Scaffidi Chiarello Basilio FUNZIONE Responsabile HACCP Coordinatore HACCP Responsabile controllo temperatura e pulizia celle Responsabile controllo impianti Responsabile manutenzione impianti e controllo pulizia Responsabile controllo igiene locali Tab. 1 Il Gruppo di Lavoro si riunisce su convocazione del Direttore della Ditta o a richiesta del Responsabile HACCP ed ha come obiettivo quello di analizzare e far fronte alle emergenze eventualmente verificatesi. 7
9 5. DIAGRAMMA DI FLUSSO DELLA DITTA UPEA. Ricezione Merce CCP Prodotto conforme N Lavaggio CCP Si Restituzione Prodotto Spazzolatrice Rifiuti Tunnel di asciugamenti T < 40 C CCP Selezione frutti Calibratrice Pezzatrice Retinatrice Incartatrice Pallettizzazione 8
2. Requisiti della formazione rivolta agli OSA e agli alimentaristi
FORMAZIONE DEGLI ALIMENTARISTI E DEGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE (OSA) AI SENSI DELLA D.G.R. LIGURIA 29/06/2012 N. 793 1. Introduzione Un efficace formazione e un adeguato addestramento del personale
DettagliDenominazione Corso:
CODICE: 254 Addetto all approvvigionamento della cucina, conservazione delle materie prime e realizzazione di preparazioni di base Opera nelle diverse aziende della ristorazione commerciale e collettiva.
DettagliFAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST
ALLEGATO N. 1.6 al Capitolato Speciale d oneri Azienda pubblica di Servizi alla Persona Cordenonese Arcobaleno FAC SIMILE DI PROPOSTA CHECK LIST VERIFICA EFFETTUATA IL GIORNO / / DALLE ORE ALLE ORE TUTTI
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
DettagliAPPLICAZIONE DEL (D.L.1937/07) SISTEMA DI AUTOCONTROLLO HACCP. DOTT. ANDREA STORTI 24-ottobre 2014
APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI AUTOCONTROLLO HACCP (D.L.1937/07) DOTT. ANDREA STORTI 24-ottobre 2014 DEFINIZIONE HACCP ( HAZARD ANALYSIS AND CRITICAL POINT) Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici
Dettagli1. Dati generali dell intervento
ALLEGATO F 6 Ulteriori Locali - Notifica Igienico- Sanitaria per alimenti (Reg. CE n 852/2004) 1. Dati generali dell intervento 1.1 Ubicazione intervento (Indicare il Comune e l indirizzo inseriti nel
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
Dettagli«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...
Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1
DettagliPiano di autocontrollo alimentare secondo il sistema HACCP con indicazioni di corretta prassi igienica ESEMPIO STAMPA. Edizione Descrizione Data
Manuale H.A.C.C.P (ai sensi del Reg. CE 852/2004) Piano di autocontrollo alimentare secondo il sistema HACCP con indicazioni di corretta prassi igienica LOGO AZIENDALE AZIENDA ESEMPIO Indirizzo: Via, 8
DettagliCOPIA TRATTA DAL SITO WEB ASLBAT.IT
DIREZIONE SANITARIA AZIENDALE Procedura Operativa APPROVVIGIONAMENTO E GESTIONE MAGAZZINO REVISIONE DATA REDATTO VERIFICATO APPROVATO 00 OTTOBRE 2015 INDICE Farmacista Specializzando Dott. Cataldo Procacci
DettagliMiglioramento continuo
7 Il sistema di gestione ambientale Il Sistema di Gestione ambientale della Provincia di Bergamo è stato progettato e implementato per rispondere a tutti i requisiti previsti dal Reg. CE n. 761/2001 e
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliLa filiera del latte
La filiera del latte 1 Reg. 178/2002 Responsabilità spetta AGLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE garantire che nelle imprese da essi controllate gli alimenti soddisfino le disposizioni della legislazione
DettagliLinee Guida per la stesura del Documento Tecnico
Linee Guida per la stesura del Documento Tecnico relativo alle certificazioni di prodotto agroalimentare di cui al Regolamento per il rilascio del Certificato di Conformità del prodotto agroalimentare
DettagliLABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO
LABORATORIO CHIMICO CAMERA DI COMMERCIO TORINO L attività di audit del Laboratorio Chimico per la ristorazione scolastica LA MISSIONE Essere di ausilio alla Camera di Commercio di Torino ed alle altre
DettagliSISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit
Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente
DettagliASL. Indirizzo. Recapiti: telefono telefax e-mail
ASL Indirizzo Recapiti: telefono telefax e-mail VERBALE DI SOPRALLUOGO PER L ACCERTAMENTO DELL IDONEITA STRUTTURALE ED IGIENICO SANITARIA DEGLI STABILIMENTI DATA DEL SOPRALLUOGO / / ISPETTORE INCARICATO
DettagliGovernare il processo della sicurezza
Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza
DettagliLA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO
LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti
DettagliLe nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.
L Unione Albergatori incontra l azienda sanitaria Migliora la sicurezza alimentare nelle aziende Nel mese di marzo 2006 l Unione Albergatori ha partecipato ad un importante incontro con il dott Carraro
Dettagli3. APPLICABILITÀ La presente procedura si applica nell organizzazione dell attività di Alac SpA.
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Audit P11 Rev 00 del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE Direzione RSPP 2. SCOPO
DettagliIndice. 1. La Qualità alimentare. 2. La certificazione di sistema e di prodotto
Indice 1. La Qualità alimentare 1.1 L importanza della qualità... 1 1.2 Definizioni della qualità: caratteristiche, prestazioni e requisiti... 2 1.3 Un modello analitico della qualità alimentare... 6 1.3.1
DettagliÈ IL NUMERO CHE TUTELA IL CONSUMATORE, OVVERO LA CERTIFICAZIONE ISO PIÙ RESTRITTIVA SULLA SICUREZZA ALIMENTARE
FEDERICO GAI Gestione Aziendale Innovativa 22000 È IL NUMERO CHE TUTELA IL CONSUMATORE, OVVERO LA CERTIFICAZIONE ISO PIÙ RESTRITTIVA SULLA SICUREZZA ALIMENTARE Genova, Palazzo Ducale, Sala Camino mercoledì
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO
«DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme
DettagliAZIENDA USL ROMA H. Borgo Garibaldi, n 12 - Albano Laziale (Roma) 06 / 93275330 fax 93275317
VERBALE DI SOPRALLUOGO PER LA VERIFICA DELLE ATTIVITA DEL SETTORE ALIMENTARE SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO (CE) N. 852/2004 FARMACIE ATTIVITA : Reg. n DATI IDENTIFICATIVI : DITTA RAGIONE
DettagliLuogo di nascita: Comune Provincia Stato
Allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) del Comune di OSTRA NOTIFICA INIZIO ATTIVITÀ SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.
DettagliComune di. Luogo di nascita: Comune Provincia Stato
Al Dipartimento di Prevenzione della ZT n dell ASUR Allegato 2 Al Comune di NOTIFICA INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R.
Dettagli.~U.~k1c_g~A7M.dtfj,:%',%d8 6.r:k~'.f!J!dt:c4.ijIf;iad
,'- - -~~_._,--~ -_... ~-------;~-----'--'-'~-~_._' --- - - - -), Minislero della Salule 0009028-P-30/03/2009 ( DGSAN, " " \....... _--_._---._.~" '._-"-'.., I -.~U.~k1c_g~A7M.dtfj,:%',%d8 6.r:k~'.f!J!dt:c4.ijIf;iad
DettagliPROCEDURA GENERALE PG 04 Rev. 0 IMPIANTO E PROCESSO PRODUTTIVO Del.. Pagina 1 di 8. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..
Pagina 1 di 8 DESTINATARI Data di emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. Pagina 2 di 8 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente procedura viene messa in atto allo scopo di descrivere le scelte strutturali
DettagliGiampaolo Giunta Azienda USL 5 Grosseto
DGRT 416/2013 Piano Formativo Regionale Evento N 2 Il controllo ufficiale degli stabilimenti riconosciuti: dalla verifica di conformità alla valutazione di efficacia Lista riscontro HACCP ALCUNI ESEMPI
DettagliSchema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi
Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari
DettagliLIFE09ENVIT000188-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER
-EnvironmentalCOoperation model for Cluster - Acronimo: ECO-CLUSTER Linee Guida Modello di gestione ambientale ECO-CLUSTER: sistema gestione ambientale Comune di Collagna Responsabile dell azione Istituto
DettagliIdentificazione del Installazione IPPC. Tipo di installazione Esistente soggetta ad A.I.A. ai sensi del Dlgs. 46/2014
Identificazione del Installazione IPPC Ragione sociale Sede Legale Sede Operativa F.LLI SANTINI SRL Via Giotto n. 4/a 39100 Bolzano Via Giotto n. 4/a 39100 Bolzano Tipo di installazione Esistente soggetta
DettagliI MANGIMI MEDICATI. Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo. Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup.
I MANGIMI MEDICATI Legislazione Prescrizione Produzione Commercializzazione Utilizzo Dott. Silvio Zavattini, DMV, L.P. www.swinevetgroup.it 1 2 3 4 5 6 7 8 5. CONTROLLO DI QUALITÀ 5.1 esiste una persona
DettagliLe modalità di individuazione e gestione dei CCP
Le modalità di individuazione e gestione dei CCP Pietro Noè Ministero della Salute CODEX ALIMENTARIUS - PROCEDURE PER CONTROLLO ALIMENTI.pdf HACCP (Hazard Analysis Critical Control Point) (analisi dei
DettagliAl Comune di GROTTAMMARE (ART. 6 DEL REGOLAMENTO CE N. 852/2004 E DELLA D.G.R. N. 2232 DEL 28-12-2009) Luogo di nascita: Comune Provincia Stato
1 (modello x manifestazioni temporanee) Al Dipartimento di Prevenzione della ZT n 12 dell ASUR Al Comune di GROTTAMMARE di SAN BENEDETTO DEL TRONTO NOTIFICA INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA
Dettagli14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved
14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori
DettagliRegolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova.
Regolamento (CE) n. 1028/2006 del 19 giugno 2006. Regolamento (CE) n. 1028/2006 del Consiglio del 19 giugno 2006 recante norme di commercializzazione applicabili alle uova. (pubbl. in Gazz. Uff. dell Unione
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ
MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni
DettagliRELAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA NOTIFICA AI SENSI DELL ART. 6 Reg. CE 852/2004 ATTIVITA SIAN DICHIARA
RELAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA NOTIFICA AI SENSI DELL ART. 6 Reg. CE 852/2004 ATTIVITA SIAN Il titolare/leg. Rappresentante della Ditta con sede operativa Comune di: Via n. tel. CONSAPEVOLE CHE, ai sensi
DettagliIL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti
IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 A cura di: Luca Ghisletti Compliance Aziendale Compliance è la conformità delle attività aziendali
DettagliALLEGATO A "ELENCO LAVORI RICHIESTI" a) SEDE MUNICIPALE DI PALAZZO LOCATELLI (Piazza XXIV Maggio
ALLEGATO A "ELENCO LAVORI RICHIESTI" a) SEDE MUNICIPALE DI PALAZZO LOCATELLI (Piazza XXIV Maggio 22) e BIBLIOTECA COMUNALE (Via Matteotti 75 77):----------- I lavori oggetto del servizio dovranno essere
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliAPPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione
APPROVVIGIONARE Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione 00 xx/xx/xxxx Prima emissione INDICE SCOPO DELLA PROCEDURA RESPONSABILITÀ CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E MISURAZIONE
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Dettaglihttp://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260
Page 1 of 5 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 03/10/2005. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea
DettagliPROCEDURA GENERALE PG 01 Rev. 0 APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6. Azienda DESTINATARI. Data di emissione. Redazione..
APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 1 di 6 DESTINATARI emissione. Redazione.. Approvazione Distribuzione. APPROVVIGIONAMENTO Del.. Pagina 2 di 6 1. SCOPO E APPLICAZIONE La presente Procedura è riferita alle
DettagliALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE
ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliProcedura Gestione Settore Manutenzione
Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità
Dettagli1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3
del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ DI
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 13 MANUALE DELLA QUALITÀ DI Copia master Copia in emissione controllata (il destinatario di questo documento ha l obbligo di conservarlo e di restituirlo, su richiesta della
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliFunzione Commessa Tipo Rev. 00 Numero Progressivo
Il sistema informatico prevede la firma elettronica pertanto l'indicazione delle strutture e dei nominativi delle persone associate certifica l'avvenuto controllo. Elaborato del 29/09/2015 Pag. 1 di 6
DettagliQUESTIONARIO QUALIFICAZIONE FORNITORE
Data: Spett.le Società vi informiamo che (inserire nome azienda) ha attivato un sistema di valutazione, qualificazione e monitoraggio dei propri fornitori. Nell ambito del nostro Sistema di Gestione della
DettagliData inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire
Data inizio : 2014-01-01 Prezzo per partecipante : 100 EUR Località : Da definire DATE, ORARI E SEDI Il corso sarà attivato al raggiungimento del numero minimo di partecipanti con date, orari e sedi DA
DettagliGood Manufacturing Practice
Dott. Silvio Zavattini, Dott. Roberto Bardini, Dott. Carlo Cerati Milano, 14 15 maggio 2014 Brescia, 11 12 giugno 2014 ACQUISTO ACQUISTO LAVORAZIONE LAVORAZIONE GMP CARATTERISTICHE IMPIANTI LINEE DEDICATE
DettagliDICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (Art. 6 Regolamento CE n. 852/04 e D.G.R. n. 275 del 16.05.
Al Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell Azienda USL per il tramite del Comune di DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA SETTORE ALIMENTARE AI FINI DELLA REGISTRAZIONE (Art. 6 Regolamento CE n. 852/04
DettagliMANUALE DI IGIENE ED AUTOCONTROLLO
0 04/2002 1 di 6 DICHIARAZIONE DEL TITOLARE L Amministrazione della MCS S.r.l. garantisce il livello di Qualità dei suoi prodotti, rispondendo alle richieste ed alle esigenze dei Clienti. La Qualità, secondo
DettagliPROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA
Pag. 1 di 6 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA INDICE: 1 - Campo di applicazione 2 - Scopo 3 - Documenti di riferimento 4 - Definizioni e abbreviazioni 5 Responsabilità 6 - Modalità Operative 7 Archiviazione
DettagliC O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO
C O M U N E D I SAN BENEDETTO DEL TRONTO PROCEDURA APERTA PER APPALTO DEL SERVIZIO BIENNALE DI DERATTIZZAZIONE-DISINFESTAZIONE-FUMIGAZIONE RETE FOGNARIA - DEL TERRITORIO ED EDIFICI COMUNALI- CIG. 2474953BD0
DettagliPUNTO DI RACCOLTA SANGUE CORDONALE
Il Punto di Raccolta del Sangue Cordonale (PRSC) è la struttura del Percorso Nascita in rete, inteso come UO di Ostetricia e Ginecologia pubblica o privata, in cui è attivata la donazione e l invio del
DettagliL acqua rappresenta la base della vita.
LINEE GUIDA PER IL CONTROLLO IGIENICO SANITARIO DELLA QUALITÀ DELLE ACQUE H 2 O L acqua rappresenta la base della vita. L acqua deve pertanto detenere tutti i requisiti di sicurezza sanitaria necessari
DettagliGestione delle Risorse
SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ Gestione delle Risorse Mauro Toniolo Quality, Health & Safety Manager Messa a disposizione delle risorse Norma UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità
DettagliCASE DELL ACQUA: MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA PER L UTILIZZO E LA GESTIONE
CASE DELL ACQUA: MANUALE DI CORRETTA PRASSI IGIENICA PER L UTILIZZO E LA GESTIONE Milano, 26 Novembre 2014 Dr. Lorenzo TADINI Vice Presidente Aqua Italia Anno di pubblicazione: 2014 TRATTAMENTO ACQUA E
DettagliDISCIPLINARE DEL SERVIZIO
Pag. 1 di 6 ACCOGLIENZA Il personale è sempre disponibile ad accogliere cortesemente le richieste dei Clienti. Il personale della struttura del Campeggio deve essere dotato di abbigliamento riconoscibile,
DettagliGara per la fornitura del Servizio di ristorazione per le mense obbligatorie di servizio per il personale della Polizia Penitenziaria
ALLEGATO 6 AL CAPITOLATO MONITORAGGIO ISPETTIVO ED ANALITICO Allegato 6- Monitoraggio ispettivo ed analitico Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1. Oggetto delle attività di monitoraggio...3 2. Soggetti coinvolti e
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliDITTA: DENOMINAZIONE (RAGIONE SOCIALE): SEDE LEGALE: UBICAZIONE DELL ESERCIZIO:
Schema di Relazione tecnica. DIA SANITARIA per STABILIMENTO O LABORATORIO DI PRODUZIONE, PREPARAZIONE E CONFEZIONAMENTO OD ESERCIZIO COMMERCIALE, NONCHE DEPOSITO DI SOSTANZE ALIMENTARI Lettera a) del quadro
DettagliCorsi di formazione Haccp
Corsi di formazione Haccp La Normativa HACCP o Autocontrollo alimentare disciplina le regole di igiene nei luoghi di lavoro ove si preparano, si immagazzinano o si distribuiscono alimenti o bevande. Il
DettagliEstratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere
Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere Unione Nazionale tra le Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli Agrumari e di Frutta in Guscio E vietata la riproduzione,
DettagliISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova
ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce
DettagliREGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria
Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA' PER L'AUTORIZZAZIONE STUDIO DI FIOTERAPIA 0 STUDIO DI FIOTERAPIA - REQUITI GENERALI STUFIS.AU.0.1 Il titolare dello studio esplicita l'organigramma
DettagliGLI AUDIT GCP. Valentine Sforza Quality Management Associates. XI CONGRESSO NAZIONALE SSFA Roma, 6-7 marzo 2008 ARGOMENTI TRATTATI
GLI AUDIT GCP Valentine Sforza Quality Management Associates 1 ARGOMENTI TRATTATI Chi lo fa Tipologie di Audit Svolgimento di un Audit Esempio di un Audit Rapporto di un Audit Valore di un Audit 2 1 CHI
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 10 INDICE IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ Requisiti generali Responsabilità Struttura del sistema documentale e requisiti relativi alla documentazione Struttura dei
DettagliS C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A
S C H E M A D I O F F E R T A T E C N I C A ALLEGATO 2 AL BANDO DI GARA D APPALTO RELATIVA AD UN CONTRATTO ANNUALE PER IL SERVIZIO DI PULIZIA PRESSO LE SEDI DELL ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA CIG n.
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione
DettagliRELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA DEI LOCALI, IMPIANTI, ATTREZZATURE E DEL CICLO DI LAVORAZIONE
RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA DEI LOCALI, IMPIANTI, ATTREZZATURE E DEL CICLO DI LAVORAZIONE da presentarsi contestualmente all allegato 2 alla DGR n 21-1278 del 23/12/10 Notifica di inizio o variazione
DettagliProcedura : PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO PRODOTTI ALIMENTARI
IPSSEOA Michelangelo Buonarroti - Fiuggi - Procedura del Sistema di Gestione della Qualità PGE 02 Rev. 01 del 23.03.2012 Procedura : PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO PRODOTTI ALIMENTARI ELENCO REVISIONI
DettagliUFFICIO DI STAFF QUALITA PG QUA 009 rev. 8 del 27/02/2014 RECLAMI E SODDISFAZIONE DEL CLIENTE RECLAMI E SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
UFFICIO DI STAFF QUALITA pag 1 di 7 UFFICIO DI STAFF QUALITA pag 2 di 7 1. Scopo Lo scopo della presente procedura è quello di descrivere le responsabilità e le modalità operative relative alla gestione
DettagliLa sicurezza alimentare in Cina Normativa di riferimento. Guangxi University Prof. Xiaoling LIU
La sicurezza alimentare in Cina Normativa di riferimento Guangxi University Prof. Xiaoling LIU Utilizzo illegale di pesticidi, antibiotici ed ormoni Problematiche emergenti di sicurezza alimentare Utilizzo
DettagliIL PROGETTO ITALIALLEVA
IL PROGETTO ITALIALLEVA OBIETTIVO Garantire l origine, la tracciabilità, la sicurezza alimentare ed il benessere animale dando.. Valore aggiunto alle attività istituzionali del Sistema degli Allevatori
DettagliDott. Fenoil. Dott. Iannaccone. Dott.ssa Amore. Approvato dal Direttore Sanitario Aziendale dott.ssa Chianale
DI URINA E PER LA RICERCA DEI METABOLITI LAVORATORI ADDETTI A MANSIONI CHE COMPORTANO PARTICOLARI RISCHI PER LA SICUREZZA PER ACCERTAMENTO DELLO STATO DI TOSSICODIPENDENZA AI SENSI DELLA DGR 13-10928 del
DettagliALLEGATO 1 - Dichiarazione del datore di lavoro dell'impresa appaltatrice
ALLEGATO 1 - Dichiarazione del datore di lavoro dell'impresa appaltatrice DICHIARAZIONE DEL DATORE DI LAVORO DELL IMPRESA APPALTATRICE IN MERITO AL POSSESSO DEI REQUISITI TECNICO PROFESSIONALI OBBLIGATORI
DettagliSINTESI MANUALE DI AUTOCONTROLLO
Pagina 1 di 5 SINTESI MANUALE DI AUTOCONTROLLO Pagina 2 di 5 Torino, Oggetto: dichiarazione di attuazione del sistema HACCP Nell ambito dell adempimento alle disposizioni di legge, la nostra azienda si
DettagliCOMUNICAZIONE per AGGIORNAMENTO della REGISTRAZIONE
Pagina 1 di 5 IMPIANTO SITO NEL COMUNE DI Da presentare in triplice copia Il sottoscritto Cognome Nome Codice fiscale Data di nascita Cittadinanza Luogo di nascita: Stato Provincia Comune Residenza: Provincia
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO
INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei
DettagliCOMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia
COMUNE DI RUBIERA Provincia di Reggio Emilia 4 S ETTORE TERRITORIO E ATTIVITÀ PRODUTTIVE 5 SETTORE ISTRUZIONE, CULTURA, SPORT E POLITICHE GIOVANILI AVVISO PUBBLICO MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PUBBLICA
DettagliAUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA
REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI
DettagliDr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica
Dr. Giovanni MACORETTA Tecnico della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Dipartimento di Sanità Pubblica CONTROLLI INTERNI I CONTROLLI INTERNI sono un obbligo a carico del gestore e hanno
DettagliRELAZIONE TECNICA Allegata alla Notifica - ex D.G.R. N.411 DEL 21/04/2011
Titolare/Leg.Rappresentante della Ditta Sede legale via/piazza n. Sede operativa via/piazza n. Tel Insegna TIPOLOGIA ATTIVITA commercio in sede fissa: esercizi di vicinato medie strutture grandi strutture
DettagliIl Sistema HACCP applicato ai processi alimentari
Laboratorio Chimico Merceologico della Sardegna Rete dei Laboratori delle Camere di Commercio Il Sistema HACCP applicato ai processi alimentari Corso di formazione e aggiornamento Contenuti. Il decreto
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliImpianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.
Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri
DettagliREGOLAMENTO PROGETTO METANO
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,
DettagliNORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE
NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI E GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE Dr. Maurizio Mangelli Responsabile Sicurezza PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI
DettagliIgiene e tracciabilità nella produzione mangimistica: applicazione dei Regolamenti comunitari 178/2002 e 183/2005 Il Reg. 183/2205/CE sull igiene dei mangimi Ing. Gaetano Manzone 1 IERI 2 DLGS 123/99 OBBLIGO
DettagliIl Sistema Qualità (ISO 9001:2008) Livello specialistico
Il Sistema Qualità (ISO 9001:2008) Livello specialistico OBIETTIVI Conoscere i contenuti della norma ISO 9001:2008; Ottimizzare il sistema di gestione interno della qualità; conoscere le metodologie di
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
Dettagli