MANUALE ANTI-BULLISMO. Fonte = BULLISMO: LE AZIONI EFFICACI DELLA SCUOLA ( Manuale della Ricerca-Azione I.R.R.E.- VENETO )
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- Cecilia Castelli
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1 Valter Valter Sarro Sarro MANUALE ANTI-BULLISMO Fonte = BULLISMO: LE AZIONI EFFICACI DELLA SCUOLA ( Manuale della Ricerca-Azione I.R.R.E.- VENETO )
2 Valter Valter Sarro Sarro Il Manuale viene presentato con una serie di 5 mappe cognitive che ripercorrono in sintesi la struttura e i capitoli che lo compongono: Mappa 1 = Manuale Mappa 2 = Bullismo Mappa 3 = Curricolare Mappa 4 = Operatore Amico Mappa 5 = Mediazione
3 Valter Valter Sarro Sarro BULLISMO CURRICOLARE MANUALE OPERATORE AMICO MEDIATORE 1
4 Valter Valter Sarro Sarro STRUMENTI DI VALUTAZIONE PROGETTO ANTIBULLISMO BULLISMO RUOLI AGGRESSIVITA OSTILE 2 ASIMMETRIA E PERSISTENZA
5 Valter Valter Sarro Sarro STIMOLI LETTERARI ROLE-PLAYING CURRICOLARE EMOSIA STIMOLI AUDIOVISIVI 3 COOPERATIVE-WORK
6 Valter Valter Sarro Sarro F.O.I.A.R. P.E.P.A.V. OPERATORE AMICO TRAINING SUPERVISIONE 4 COMPITI
7 Valter Valter Sarro Sarro CONFLITTO P.Ra.C.S.A. MEDIATORE OBIETTIVI ABILITA DI COMUNICAZIONE 5 TRAINING
8 INTERAZIONE ASIMMETRICA E PERSISTENZA Interazione Asimmetrica: fondata sul disequilibrio e sulla disuguaglianza di forza tra il bullo che agisce e la vittima che spesso non è in grado di difendersi Persistenza: sebbene anche un singolo episodio possa essere considerato una forma di bullismo, l interazione bullo-vittima è caratterizzata dalla ripetitività di comportamenti di prepotenza protratti nel tempo
9 RUOLI: BULLO VS VITTIMA Bullo Dominante: maschio, più forte fisicamente o psicologicamente rispetto ai compagni Bullo Gregario: ragazzo ansioso, con difficoltà di rendimento scolastico, poco popolare e insicuro Bullo-vittima: vittima aggressiva o provocatrice con stile di interazione di tipo reattivo-aggressivo Vittima passiva: ragazzo passivo che non sembra provocare in alcun modo le prepotenze subite Vittima provocatrice: ragazzo che con la sua irrequietezza provoca gli attacchi subiti
10 AGGRESSIVITA OSTILE: PERSONALE E SOCIALE Intenzionalità: nella relazione bullo-vittima il bullo mette in atto intenzionalmente dei comportamenti fisici, verbali o psicologici con lo scopo di offendere la vittima e di arrecarle danno e/o disagio Intreccio Fattori Personali e Sociali: nella relazione bullo-vittima il comportamento di attacco può essere perpetrato con modalità fisiche o verbali di tipo diretto o con modalità di tipo psicologico e indiretto, quali l esclusione o la diffamazione
11 STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEL BULLISMO Il Questionario anonimo delle prepotenze: aspetti descrittivo-comportamentali Il Questionario la mia vita a scuola : - indici di bullismo fisico-indiretto-verbale - indice generale di prepotenza - indice di prosocialità Il Questionario sociometrico basato sulla nomina dei pari: qualitativo - quantitativo
12 DIARIO DI BORDO Quali classi e quanti alunni e insegnanti hanno partecipato al progetto? E nel POF? Il progetto è stato presentato ai genitori di classe e/o di istituto, al collegio docenti? Quale impegno settimanale curricolare, quali difficoltà e quale accoglienza? Quali cambiamenti nelle dinamiche relazionali della classe dall inizio alla fase attuale del lavoro? Quali aspetti critici, quali aspetti significativi osservati e quali cambiamenti al progetto?
13 PROGETTO ANTIBULLISMO Un modello ecologico-sistemico con livelli di intervento: il gruppo dei pari/la relazione educativa tra insegnanti e alunni/la cultura della scuola/il rapporto con le famiglie/il livello di valori complessivo della comunità Un progetto di Istituto:definizione di prepotenza /obiettivi educativi della scuola / strategie per la realizzazione del progetto Un progetto di collaborazione interistituzionale: la proposta di ricerca intervento dell I.R.R.E.Veneto
14 DIAGRAMMA DI GANTT Attività/Mesi O N D G F M A M G Test Training Curricolo Supervisione Genitori Formazione Docenti
15 STIMOLI LETTERARI SEZIONE DI LETTURE: I E II CICLO DI ISTRUZIONE ATTIVITA DI RIELABORAZIONE DI TESTI LETTERARI SELEZIONE DI ARTICOLI DI GIORNALE SELEZIONE DI LEGGI, NORME, REGOLAMENTI
16 STIMOLI AUDIOVISIVI SELEZIONE DI FILM: I E II CICLO DI ISTRUZIONE ATTIVITA DI RIELABORAZIONE SUI TEMI: GANZI E/O PREPOTENTI?/ SCHERZO E PREPOTENZA? / SPETTATORI O COMPLICI? ATTIVITA DI RIELABORAZIONE SUI TEMI: ESCLUSIONE / DIFFERENZA
17 ROLE - PLAYING PARTIRE DALLA PROPRIA ESPERIENZA : VITTIMA / OSSERVATORE / PREPOTENTE COME LE PREPOTENZE INFLUENZANO LA FAMIGLIA COME SI SENTONO GLI INSEGNANTI RISPETTO ALLE PREPOTENZE SCENE DI BULLISMO: LE STRATEGIE PER AFFRONTARE IL PROBLEMA
18 COOPERATIVE-WORK MODELLI DI LAVORO COOPERATIVO IN CLASSE: IL PROBLEM-SOLVING / I CIRCOLI DI QUALITA MODELLI DI LAVORO COOPERATIVO IN PALESTRA: I GIOCHI COOPERATIVI DI AVVENTURA MODELLI DI LAVORO COOPERATIVO IN LABORATORIO: LA S.P.A.S. = STRATEGIA PREVENTIVA ANTIBULLISMO SCOLASTICO
19 EMOSIA: LA DIMENSIONE METAEMOTIVA RICONOSCERE LE EMOZIONI: LE EMOZIONI DI BASE / INDOVINA L EMOZIONE /A PESCA DI EMOZIONI ESPRESSIONE DELLO SPAZIO INTERIORE. OSSERVO GLI ALTRI / MI SENTO / COSA PROVERESTI SE L EMPATIA: UNA LETTURA / LA VISIONE DI UN FILM / QUANDO LA CONDIVISIONE PUO ESSERE UN PROBLEMA
20 Valter Valter Sarro Sarro ASSIOMI DELLA PRAGMATICA DELLA RETICOLAZIONE UMANA Non si può non reticolare (essere in rete per comunicare), ma dipende dal vissuto personale del contesto di rete = Metacontesto. Ogni reticolazione ha un aspetto di rete (relazione) e uno di nodo (contenuto) di modo che la rete classifica il nodo = Metareticolazione. Ogni reticolazione può essere paritetica (simmetrica) o disparitetica (complementare), nel flessibile interscambuio dei ruoli simmetrici e asimmetrici = Metainformazione. La natura della reticolazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di collegamento tra i nodi, nel valore aggiunto della diversità del punto di vista = Metapercezione. Gli esseri umani reticolano con un modulo virtuale (numerico o digitale) e con un modulo reale (analogico), nel vincolo / opportunità della congruenza = Metalinguistica.
21 ASCOLTO ATTIVO: F.O.I.A.R. Guardare in Faccia il compagno o la compagna Mantenere il contatto visivo, guardare negli Occhi Assumere una postura Inclinata verso il partner Assumere un atteggiamento di Apertura Assumere una postura Rilassata
22 PROBLEM-SOLVING: P.E.P.A.V. Identificazione e analisi del Problema Esplorare possibili soluzioni del problema Identificare vantaggi e svantaggi e fare un Piano Attuazione della soluzione scelta Valutazione dei risultati
23 OPERATORE AMICO: COMPITI Agire come sostegno per ragazzi arrivati da poco a scuola (risorsa per progetto accoglienza) Organizzare giochi o altre attività socializzanti per i compagni più soli nelle pause dell attività Aiutare i compagni con maggiore difficoltà di rendimento a studiare o a fare i compiti Essere disponibili ad aiutare e ad ascoltare coloro che hanno un problema (tutoring) Stare vicino ai compagni rifiutati, isolati o attaccati da altri (tutoring) Essere vicini emotivamente ai compagni che vivono un momento difficile della loro vita
24 TRAINING COMUNICATIVO- RELAZIONALE: OBIETTIVI Sviluppare la capacità di ascolto attivo Assumere una posizione corretta per comunicare disponibilità e attenzione Favorire la comunicazione in chi chiede aiuto, utilizzando domande aperte Comprendere le emozioni e i segnali non verbali dell altro Utilizzare un approccio di tipo problem-solving per aiutare il/la compagno/a in difficoltà
25 SUPERVISIONE: IL RUOLO DEL DOCENTE AMICO Ascolto: verifica delle informazioni e delle competenze degli operatori amici Indagine: attività di esplorazione congiunta di problemi proposti dagli operatori amici Ascolto e Riflessione : funzione di supporto per gli operatori amici Problem-Posing: Discussioni relative a problemi pratici
26 LE FASI DELLA MEDIAZIONE: P.Ra.C.S.A. Premediazione: Ci sono le condizioni? Presentazione e Regole del gioco: Chi siamo? Come sarà il processo della mediazione? Racconto: Che cosa è accaduto? Chiarire il problema: Dove siamo? Proporre una Soluzione: Cosa fare? Giungere ad un Accordo: Chi fa? Che cosa? - Come? Dove?- Quando? (Piano) Revisione dell incontro: Come va? (Follow-up)
27 TRAINING PER IL MEDIATORE DEI CONFLITTI Definizione di mediazione formale e informale Presentazione schematica della fasi della mediazione formale Attività per comprendere i diversi punti di vista rispetto a un problema e le origini del conflitto Protocollo di Accordo e Registro della mediazione formale
28 MEDIAZIONE DEI CONFLITTI TRA PARI: OBIETTIVI Sviluppare la consapevolezza degli aspetti positivi del conflitto Acquisire strategie per la risoluzione dei conflitti Applicare queste strategie a situazioni specifiche Sviluppare metodi di risoluzione del conflitto utilizzabili anche in altre circostanze
29 CONFLITTO: ELEMENTI PRINCIPALI Elementi relativi alla persona: Protagonisti e Protagonisti Secondari Elementi relativi al processo: Sincronico e/o Diacronico Elementi relativi al problema: difficoltà di relazione e comunicazione / contesa di spazi scolastici / disaccordo su un lavoro comune / scontro di credenze e valori
30 ABILITA DI COMUNICAZIONE Strategie di ascolto attivo e di conduzione del colloquio: Assumersi le proprie responsabilità Messaggi Io e forme impersonali Tecniche Rogersiane Esercizio sulle tecniche per parafrasare Comprendere il punto di vista dell altro in situazioni conflittuali Entrare nel ruolo di mediatori:quali Errori?
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