ODONTOIATRIA SPECIALE INDIVIDUALIZZATA
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- Stefania Bartoli
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1 CORSO DI LAUREA IN IGIENE DENTALE Presidente: Prof. Luca Levrini ODONTOIATRIA SPECIALE INDIVIDUALIZZATA Michela Rossini
2 Oltre 1 miliardo di persone sono le persone disabili al mondo, secondo le stime del Rapporto Mondiale sulla Disabilità(OMS), pari al 15% della popolazione. (2011) Sono 4,1 milioni le persone disabili che vivono in Italia, secondo le stime del Censis, pari al 6,7% della popolazione. (2011) PROBLEMI IN EVIDENZA: 1.Discriminazione 2.Mancata assistenza sanitaria e di riabilitazione 3.Barriere architettoniche
3 Scarse possibilità formative e professionali Livello di istruzione minore Salute generalmente piùprecaria rispetto alla media CURA DELLA BOCCA NON PRIORITARIA
4 Il ruolo del biofilm orale nelle malattie sistemiche Malattia orale Malattie polmonari Infezione orale Malattie cardiovascolari Problemi neonatali Protesi articolari Biofilm orale Superficie del dente Anni 90
5 Il ruolo del biofilm orale nelle malattie sistemiche Malattia orale Malattie polmonari Infezione orale Malattie cardiovascolari Problemi neonatali Protesi articolari Biofilm orale Superficie del dente INFEZIONE FOCALE Presenza di un focus di infezione di natura batterica che, come tale, è capace di disseminazione portando ad un infezione sistemica di altre parti contigue o non contigue. Billing F., 1916
6 Diabete Malattie cardiovascolari Parti pre-termine con bambini di basso peso alla nascita Artrite reumatoide Ictus cerebrale Le revisioni sistematiche che sono state eseguite fino ad oggi, suggeriscono che la m.p. è un fattore predittivo indipendente delle diverse condizioni sistemiche. Tuttavia, resta chiaro dai dati, che i tre aspetti della patogenesi della malattia parodontale, infezione, infiammazione e immunitàadattativa, hanno tutti un potenziale ruolo sulle patologie sistemiche.
7 Azione diretta: Migrazione batterica Parodontite e Malattie sistemiche Azione indiretta: Batteriemia e Infiammazione sistemica Malattie Respiratorie (BPCO) Ulcera peptica Diabete Sindrome metabolica Alzheimer Patologie neonatali Artrite Reumatoide Aterosclerosi Disfunzione erettile Patologie renali Malattie cardiovascolari
8 Approccio alla salute in base ai più comuni fattori di rischio (Sheiham A, Watt RG, 2000)
9 SALUTE ORALE Qualità di vita Immagine di sé stessi Incrementare autostima la percezione che ciascun individuo ha della propria posizione nella vita, nel contesto culturale e nel sistema di valori nel quale è inserito, in relazione ai propri obiettivi, aspettative, prioritàe interessi WHO, 1995
10 SALUTE ORALE Qualità di vita Immagine Incrementare autostima Concetto influenzato dallo stato psicologico, dal livello di autonomia, dalle credenze personali, dalle relazioni sociali e dal rapporto che si stabilisce con l ambiente nel quale l individuo vive WHO, 1995
11 CURE INDIVIDUALIZZATE
12 Uniformare e fissare di appropiatezza del nostro sistema Salute Vengono trattate tematiche importanti, in relazione alla PREVALENZA delle patologie
13 Uniformare e fissare di appropiatezza del nostro sistema Salute Vengono trattate tematiche importanti, in relazione alla PREVALENZA delle patologie Pazienti autosufficienti e pazienti non autosufficienti Pazienti collaboranti e non collaboranti
14 CURE ODONTOIATRICHE Relazione tra funzioni ed attività: la valutazione di persone con disabilitànon va effettuata su parametri astratti di valutazione, ma sulla possibilitàdi svolgere determinate attivitàattraverso funzioni psicofisiche. INDIVUALIZZATE
15 CURE ODONTOIATRICHE I termini Disabilitàe Handicapvengono rispettivamente sostituiti dai termini Attivitàe Partecipazione Esecuzione di un compito o di un azione da parte di un individuo INDIVUALIZZATE
16 CURE ODONTOIATRICHE I termini Disabilitàe Handicapvengono rispettivamente sostituiti dai termini Attivitàe Partecipazione Coinvolgimento in una situazione di vita INDIVUALIZZATE
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18 CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA DI VELATE E una struttura odontoiatrica pubblica, adeguatamente organizzata, in grado di svolgere un ruolo preventivo, terapeutico e di promozione della salute e della cura del cavo orale. Dal 1980 vengono eseguite cure conservative ed estrattive su pazienti diversamente abili in narcosicon sedute dedicate presso day surgery dell Ospedale del Ponte. Servizi: - Odontoiatria - Ortodonzia - Igiene dentale -Pronto soccorso odontoiatrico
19 CLINICA ODONTOSTOMATOLOGICA DI VELATE Dal 2000: Corso di Laurea in Igiene Dentale Dal 2009 tutti i mercoledìuna particolare sezione di igiene dentale si occupa della prevenzione e delle terapie di igiene in questi pazienti. I pazienti diversamente abili collaboranti accedono direttamentea tutti i tipi di terapia praticate nella struttura: conservativa, protesi, implantologia Servizi: - Odontoiatria - Ortodonzia - Igiene dentale -Pronto soccorso odontoiatrico
20 U. O. di Odontostomatologia Direttore Prof. Aldo Macchi NEL 2011 ABBIAMO REALIZZATO: In collaborazione con struttura residenziale: PROGETTO ANACONDA-OTTOBRE 2011 Sono stati effettuati 3 incontri dedicati ai genitori, ai bambini e agli educatori SCOPO DEL PROGETTO: SENSIBILIZZARE GENITORI, EDUCATORI E PAZIENTI ALLA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DEL CAVO ORALE. EDUCARE ALL IGIENE ORALE DOMICILIARE PROVA PRATICA DI IGIENE ORALE E VALUTAZIONE DI NECESSITA DI TRATTAMENTO I BAMBINI HANNO LA POSSIBILITA DI ESSERE VISITATI E CURATI IN CLINICA DALL ODONTOIATRA E SEGUIRE I CONTROLLI DI IGIENE ORALE PERIODICAMENTE CON GLI IGIENISTI DENTALI
21 OBIETTIVI Protocolli personalizzati in relazione alle capacità di collaborazione dei pazienti disabili (prevedono una prima visita e dei richiami periodici). totale Prima visita grado di collaborazione parziale nulla 3 parametri clinici: l Indice di Placca (PI), l Indice Gengivale (PI) e di Sanguinamento (BOP) Denti di Ramfjord MATERIALI E METODI
22 PAZIENTE MOLTO COLLABORANTE Collaborazione: superiore al 50% o totale; Paziente affetto da lieve insufficienza mentale, non vedente o non udente. PAZE In questi casi l igienista dentale riesce a lavorare in modo abbastanza continuato e l assistenza non è necessaria. Le normali procedure di routine, i tempi di intervento, le posizioni adottate dall operatore non vengono alterate. PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE Collaborazione: intermedia, inferiore al 50%, parziale, costante o intermittente; Paziente con insufficienza mentale di grado medio, disturbi psichici, autismo, schizofrenia o Sindrome di Down. Stati d animo quali ansia, emotività, introversione (parzialmente gestiti) stimolare il massimo grado di collaborazione. GRADO DI COLLABORAZIONE PAZIENTE NON COLLABORANTE Collaborazione: nulla; Paziente affetto da insufficienza mentale di grado elevato,patologie che non consentono loro di mantenere una postura adeguata (tetraplegico, spastico), minorato plurisensoriale (sordo-cieco-muto con grave insufficienza mentale), autistico psicopatico grave. Grado di emotività non gestibile. Masson, Milano 2002
23 PAZIENTE MOLTO COLLABORANTE Collaborazione: superiore al 50% o totale; Paziente affetto da lieve insufficienza mentale, non vedente o non udente. PAZE In questi casi l igienista dentale riesce a lavorare in modo abbastanza continuato e l assistenza non è necessaria. Le normali procedure di routine, i tempi di intervento, le posizioni adottate dall operatore non vengono alterate. PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE Collaborazione: intermedia, inferiore al 50%, parziale, costante o intermittente; Paziente con insufficienza mentale di grado medio, disturbi psichici, autismo, schizofrenia o Sindrome di Down. Stati d animo quali ansia, emotività, introversione (parzialmente gestiti) stimolare il massimo grado di collaborazione. GRADO DI COLLABORAZIONE Masson, Milano 2002
24 PAZIENTE MOLTO COLLABORANTE Collaborazione: superiore al 50% o totale; Paziente affetto da lieve insufficienza mentale, non vedente o non udente. PAZE In questi casi l igienista dentale riesce a lavorare in modo abbastanza continuato e l assistenza non è necessaria. Le normali procedure di routine, i tempi di intervento, le posizioni adottate dall operatore non vengono alterate. PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE Collaborazione: intermedia, inferiore al 50%, parziale, costante o intermittente; Paziente con insufficienza mentale di grado medio, disturbi psichici, autismo, schizofrenia o Sindrome di Down. Stati d animo quali ansia, emotività, introversione (parzialmente gestiti) stimolare il massimo grado di collaborazione. GRADO DI COLLABORAZIONE PAZIENTE NON COLLABORANTE Collaborazione: nulla; Paziente affetto da insufficienza mentale di grado elevato,patologie che non consentono loro di mantenere una postura adeguata (tetraplegico, spastico), minorato plurisensoriale (sordo-cieco-muto con grave insufficienza mentale), autistico psicopatico grave. Grado di emotività non gestibile. Masson, Milano 2002
25 PAZIENTE MOLTO COLLABORANTE PAZIENTE IGIENISTA DENTALE Indice di Placca con rilevatore (PI); Motivazione e istruzioni di igiene orale al paziente; Strumentazione meccanica e manuale e rimozione pigmentazioni estrinseche; PSR 0, 1, o 2 Sedute: 1 operativa Controllo e rivalutazione: 3 o 4 settimane. PSR 3 o 4 Sedute: 3 operative Controllo e rivalutazione: 5-6 settimane -Cartella parodontale personalizzata; - Levigature radicolari.
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28 PAZIENTE PARZIALMENTE COLLABORANTE IGIENISTA DENTALE Sedute: 1 operativa Controllo e rivalutazione: ogni 3 o 4 settimane. GENITORI CAREGIVER PAZIENTE Indice di Placca (PI) utilizzando una sonda o uno specillo senza rivelatore di placca; Motivazione e istruzioni di igiene orale al paziente e genitore/caregiver; Strumentazione manuale; Altre prescrizioni (dentifricio, garzina con clorexidina, collutorio e altro).
29 PAZIENTE NON COLLABORANTE Medico + Igienista Paziente lista narcosi GENITORI CAREGIVER PAZIENTE In anestesia generale: 1. Cure conservative (di competenza dell odontoiatra); 2. Strumentazione meccanica e rimozione fattori ritentivi ed eventuale rimozione delle pigmentazioni estrinseche (di competenza dell igienista dentale). 3. Estrazioni (di competenza dell odontoiatra); Visite successive: Il paziente viene sottoposto a periodiche sedute di ambientamento per migliorare le sue capacitàdi collaborazione.
30 PROBLEMATICHE IN RELAZIONE ALLA DISABILITA Disabilità intellettiva: carenze 1.Comunicazione 2.Cura di sé 3.Vita familiare 4.Capacità sociali ed interpersonali
31 PROBLEMATICHE IN RELAZIONE ALLA DISABILITA 5. Uso delle risorse della comunità 6. Autodeterminazione 7. Capacità scolastiche e lavorative 8. Accudimento della propria salute 9. Accudimento della propria sicurezza
32 PROBLEMATICHE IN RELAZIONE ALLA Paralisi cerebrale DISABILITA Complicano o impediscono la corretta apertura della bocca Limitano l accesso alla bocca e il mantenimento dell igiene orale Limitano e impediscono una corretta postura sulla poltrona odontoiatrica Rendono impossibile al paziente, indipendentemente dalla sua volontà, il controllo dei movimenti del capo
33 PROBLEMATICHE IN RELAZIONE ALLA Spasticità e atetosi DISABILITA Questi pazienti necessitano di contenzione Èimpossibile il controllo dell apertuta della bocca, che deve essere bloccata con l apribocca Èmolto improbabile che riescano a manovrare lo spazzolino in modo efficace; impensabile l utilizzo del filo Atassia-Rigidità-Tremore-Ipotonia
34 - CONTROLLI PERIODICI - IGIENE ORALE DOMICILIARE - IGIENE ORALE PROFESSIONALE - FLUOROPROFILASSI - SIGILLATURE
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