RISULTATI DEL PIANO DI MONITORAGGIO - Relazione Tecnica

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1 STUDIO ASSOCIATO DI TECNOLOGIE AMBIENTALI Piazza Cavour, Barberino di Mugello Tel Fax COMUNE DI PRATO PROVINCIA DI PRATO Varvarito APPENDICE ALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE contenente gli elementi indicati all'art. 50 della L.R.10/2010; RISULTATI DEL PIANO DI MONITORAGGIO - Relazione Tecnica Ottemperanza alla prescrizione n. 7 e 8 dell Atto Dirigenziale n del 07/05/2014 della Provincia di Prato - Autorizzazione provvisoria: Impianto di recupero rifiuti non pericolosi ubicato in Via Lille', Localita' San Giorgio a Colonica (Prato). Varvarito Il Committente : Varvarito Sede legale: Via Aretina 167/B Firenze (FI) Sede Operativa: Via Lillè loc. San Giorgio a Colonica Prato (PO) Relazione Tecnica redatta da: dott. chim. Alessandro TREDICI dott. ing. Stefano PASQUETTI Barberino di Mugello, 30 Giugno 2014 Studio Associato di Tecnologie Ambientali: P.zza Cavour, 17 - Barberino di Mugello (FI) Tel. 055/ Fax. 055/

2 INDICE INQUADRAMENTO GENERALE... 3 MONITORAGGIO DELL AMBIENTE ATMOSFERICO... 5 SCOPO... 5 RIFERIMENTI... 5 MONITORAGGIO... 6 MONITORAGGIO IMPATTO RUMORE SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO PRELIMINARE MONITORAGGIO IN CORSO D OPERA ISTRUZIONI OPERATIVE AMBIENTALI MONITORAGGIO DEL SUOLO SCOPO RIFERIMENTI PUNTI DI PRELIEVO MONITORAGGIO DELL AMBIENTE IDRICO SOTTERRANEO SCOPO RIFERIMENTI PUNTI DI PRELIEVO MONITORAGGIO DELL AMBIENTE ANTROPICO (TRAFFICO) SCOPO E MONITORAGGIO ULTERIORI CONSIDERAZIONI RICETTORI PARTICOLARMENTE SENSIBILI CUMULABILITÀ CON AREE RIMESSAGGIO MEZZI VIA LILLÈ ALLEGATO 1 RDP PM ALLEGATO ALLEGATO 3 RDP MATRICE SUOLO ALLEGATO 3 RDP MATRICE ACQUE SOTTERRANEE

3 INQUADRAMENTO GENERALE Il Piano di Monitoraggio costituisce lo strumento necessario per fornire il quadro complessivo della situazione ambientale e territoriale presente nell area oggetto di intervento in una fase preliminare l attivazione del progetto (ante operam), durante la realizzazione dello stesso (in corso d opera) ed al termine dei lavori (post operam). Il Piano di Monitoraggio, mediante aggiornamenti periodici, è finalizzato al controllo e alla verifica dei cambiamenti provocati sulle componenti ambientali dall attuazione del progetto, al fine di comprendere i meccanismi di impatto dell intervento previsto ed il loro protrarsi nel tempo. Oltre all evoluzione dei fenomeni monitorati, il Piano di Monitoraggio permette di verificare anche l efficacia delle opere di contenimento e mitigazione eventualmente adottate e di rilevare fenomeni o eventi imprevisti che possono modificare il quadro ambientale. Il controllo di un opera come quella in esame è opportuno avvenga a partire da una valutazione preliminare (come si dice ante operam o in bianco ) delle condizioni del sito di intervento e delle sue componenti ambientali. Qui di seguito vengono esposti i risultati del monitoraggio dell attività, effettuati sull area in oggetto: Precedentemente a qualsiasi attività di cantierizzazione o di lavorazione; Durante le fasi di lavoro; Tale resoconto risulta necessario al fine di contenere entro livelli accettabili il rischio di contaminazioni ambientali di qualsiasi natura indotte dall esercizio dell attività prevista. Le componenti ambientali per le quali è stata svolta attività di monitoraggio sono: ambiente atmosferico (polveri) ambiente acustico (rumore) ambiente idrico sotterraneo ambiente antropico (traffico) 3

4 Il presente documento va quindi ad integrare le valutazioni effettuate attraverso lo Studio di Impatto Ambientale redatto secondo i dettami indicati dall art. 50 della L.R. 10/2010 e calibrato su un perimetro dell impianto maggiore rispetto a quello attualmente autorizzato con A.D. n del 07/05/ Area A Perimetro impianto per S.I.A. Area B Perimetro impianto A.D. n del 07/05/2014 Figura 1: Confronto fra i perimetri dell impianto E dunque pacifico supporre che gli impatti ambientali stimati per l impianto ubicato sull Area A siano sovra stimati rispetto al perimetro relativo all Area B oggetto dell attuale autorizzazione alla gestione rifiuti rilasciata dalla Provincia di Prato. Essendo gli impatti descritti nel S.I.A. per l Area A conosciuti, mitigabili e conformi, se ne consegue che anche quelli relativi all Area B siano compatibili con l ambiente circostante. Il presente documento intende confermare, con misure di campo, quanto sopra descritto. 4

5 MONITORAGGIO DELL AMBIENTE ATMOSFERICO Scopo Lo scopo della presente procedura è quello di garantire tramite misure analitiche il rispetto degli standard normativi dell emissioni atmosferiche diffuse determinato dalle contemporanee attività di: frantumazione e selezione di inerti; trasporto e movimentazione di inerti. Campo di applicazione Il campo di applicazione della presente procedura riguarda le emissioni di polveri in atmosfera e tutte le opere di mitigazione effettuate per ridurne gli effetti impattanti. bagnatura periodica delle piste di cantiere nel periodo asciutto; bagnatura periodica dei cumuli dei rifiuti e delle MPS nel periodo asciutto limitazione della velocità sulle piste di cantiere; le piste non asfaltate saranno periodicamente ripristinate e mantenute; impianto di abbattimento polveri installato sui gruppi di frantumazione. Riferimenti Di seguito vengono identificati i ricettori sensibili più prossimi all area dell impianto. Figura 3: Posizionamento recettori più disturbati 5

6 La determinazione delle polveri respirabili ha come riferimento la norma UNI EN 481/1994 che riporta le curve dimensionali per la frazione respirabile (taglio 4 mm) oltre a quelle per la frazione inalabile (taglio 100 mm) e toracica (taglio 10 mm). Altre norme di riferimento DPCM 28/03/83. DPR 203/88 DM25/11/94 DM 60/02 D.Lgs. 152/06 Il metodo di riferimento (dal 19 luglio 2001), in base alla direttiva 1999/30/CE del 22/4/99, per il campionamento e la misurazione delle PM10 è quello descritto nella pren "Qualità dell'aria - Procedura di prova in campo per dimostrare l'equivalenza di riferimento dei metodi di campionamento per la frazione PM10 delle particelle". Il principio di misurazione si basa sulla raccolta su un filtro della frazione PM10 delle particelle ambienti e sulla determinazione della massa gravimetrica. Monitoraggio Prima dell inizio delle operazioni di cantierizzazione è stata eseguita una misura di bianco rappresentativa dell area limitrofa all impianto e quindi caratteristica dei ricettori in precedenza individuati. Un altra misura è stata effettuata durante la normale attività di cantiere. Di seguito si riporta l ubicazione dei punti di monitoraggio. Punto monitoraggio PM10 bianco Impianto Punto monitoraggio PM10 attività in essere Figura 4: Ubicazione punti monitoraggio PM10 6

7 In data 24 Maggio 2014 in conformità con quanto riportato nel Piano di Monitoraggio approvato è stato eseguito il campionamento di PM10 nella postazione riportata nella figura precedente e denominata bianco. Il rilevamento ha avuto una durata di circa 24 h allo scopo di garantire tramite misure analitiche il rispetto degli standard normativi delle emissioni atmosferiche diffuse caratteristiche della zona in assenza delle lavorazioni dell impianto di Via Lillè. In data 26 Giugno 2014 è stata invece eseguita la misura delle polveri con l attività in esercizio nella postazione indicata in figura. Il rilevamento ha avuto una durata di circa 10 h. La riduzione della durata della misura, coincidente con le ore di lavorazione, ha portato ad una misura sicuramente cautelativa. I campionamenti ai quali hanno partecipato i tecnici dello Studio Associato di Tecnologie Ambientali, sono stati effettuati con la seguente linea di prelievo: Testa di frazionamento PM 10 EN, 600/LWS.PM10S16.7 Analitica Strumenti, Supporto 600/ con ugelli per PM10 16,7 l/min. Porta membrana 47 mm in alluminio. Membrane filtranti bianche in fibra di vetro 47 mm/ porosità 2µm condizionate a temperatura ambiente per 48h a 20 C. Campionatore portatile, alimentazione 230 Volt, per campionamenti ambientali in postazione fissa impostato al flusso medio di prelievo, nei 3 campionamenti, di circa 17 litri/minuto. 7

8 Figura 5: Testa di campionamento PM10 La determinazione del particolato PM10 raccolto sulla membrana filtrante è stata eseguita per via gravimetrica (differenza di peso fra membrana bianca e membrana campionata) previo condizionamento a temperatura ambiente per 48h a 20 C, presso il laboratorio Biochemie Lab S.r.l. con sede in Via Francesco Petrarca, 35/a 35/b Calenzano (FI). 8

9 Il risultato della massa (mg catturati) come riportato sui certificati di analisi è stato poi rapportato al volume di aria campionato a temperatura ambiente senza apportare nessuna normalizzazione. In particolare nelle tabelle riepilogative si riportano per ciascun campionamento i volumi di prelievo e le concentrazioni di PM10 rilevate: VARVARITO LAVORI S.r.l. - Monitoraggi Ambientali Maggio Giugno 14 Data Postazione Inizio h Fine h Litri iniziali Litri finali Portata pompa l/min Particolato PM10 mg Concentrazione µg/m3 24/05/2014 Bianco 12:00 11: ,00 0,5 19,63 26/06/2014 Impianto 08:20 18: ,44 0,3 26,25 Dai risultati analitici del monitoraggio si evidenzia il rispetto del limite di attenzione per il particolato PM10 fissato a 50 µg/m3 = 0,050 mg/ m3. In Allegato n. 1 si riportano i certificati analitici. Le opere di mitigazione, organizzative e strutturali intraprese, quali una maggiore umidificazione delle piste e dei cumuli, sono risultati quindi efficaci. Visti gli ottimi risultati la direzione dell impianto si farà carico del mantenimento delle condizioni che hanno reso possibile tale risultato nonché dell efficienza e della manutenzione di tutta l impiantistica del cantiere. Sarà comunque previsto un nuovo monitoraggio di emergenza qualora giungano da terzi lamentele e/o esposti legati all emissione di polveri e comunque in conformità alle scadenze stabilite nel Piano di Monitoraggio approvato. Preme inoltre sottolineare che i risultati del monitoraggio con l attività in essere in merito alle polveri PM10 risultano in linea con le misurazioni in zone urbanisticamente simili effettuate nell ambito di progetti di controllo ambientale. All interno del Progetto Regionale Patos Particolato Atmosferico In Toscana Il materiale particolato fine PM10 sono state eseguite delle misurazioni nel sito di campionamento di Via Pacinotti a Montale (PT). Tale punto di monitoraggio è posizionato all interno di un giardino pubblico alberato (conifere), confinante con il cortile di una scuola e un piccolo parcheggio. Questa zona non presenta urbanizzazione in continuo, né estese edificazioni. Inoltre, essa è posta ad alcune centinaia di metri fra l abitato di Montale e la stazione ferroviaria di Montale-Agliana, in un area non particolarmente gravata da traffico locale. Di conseguenza il sito può rientrare nella classificazione rurale/fondo. I campioni di PM10 sono stati raccolti dal 17 dicembre 2005 al 10 gennaio 2006 e dal 30 marzo 2006 al 17 giugno 2006 (complessivamente sono stati raccolti, pesati e analizzati 81 campioni sul supporto in Fibra di 9

10 Quarzo e 84 campioni sul supporto in Teflon). Le concentrazioni di PM10 sono risultate mediamente pari a 31.0 µg/mc. Figura 5: Ubicazione punti monitoraggio PM10 Via Pacinotti - Progetto Regionale Patos Dall Archivio dei dati di monitoraggio della qualità dell'aria del sistema informativo regionale ambientale della toscana è possibile ricavare ulteriori informazioni della presenza di PM10 nell atmosfera in aree caratterizzate da un livello di antropizzazione simile a quello dell area in esame. Stazione Via XX Settembre Prato Anno Media PM10 31,3 µg/mc. Stazione denominata Fontanelle: Anno 2008 Media PM µg/mc. Anno 2009 Media PM10 27,6 µg/mc. 10

11 Stazione XX Settembre Figura 6: Ubicazione Stazione Via XX Settembre Archivio Sistema informativo Regionale Ambientale Stazione Fontanelle Impianto Figura 7: Ubicazione Stazione Fontanelle Archivio Sistema informativo Regionale Ambientale 11

12 MONITORAGGIO IMPATTO RUMORE Scopo Lo scopo della presente procedura è quello di garantire tramite misure analitiche il rispetto degli standard normativi dell impatto acustico determinato dalle contemporanee attività di: frantumazione e selezione di inerti; trasporto e movimentazione di inerti. Campo di applicazione Il campo di applicazione della presente procedura riguarda le emissioni sonore e tutte le opere di mitigazione effettuate per ridurne gli effetti impattanti. Tali opere saranno: a) la limitazione di velocità degli automezzi sia nella viabilità interna nonchè quella più importante di accesso al cantiere; b) I macchinari a disposizione del parco mezzi della Varvarito garantiscano un livello di rumorosità limitato; c) effetto barriera determinato dai cumuli dei materiali inerti in genere che circondano il piazzale di lavorazione; Riferimenti Legge 447/95 DPCM 14/11/97 DM 16/03/98 Zonizzazione acustica del Comune di Prato. Modalità operative I ricettori più disturbati, in funzione della minima distanza dalle diverse aree sorgenti di attività rumorose, sono i seguenti (segnati in rosso): R2 posizionato in classe IV; R4 posizionato in classe III; R5 posizionato in classe II. 12

13 R1 R7 R2 R6 R5 R4 R3 Figura 6: Classificazione acustica comunale con indicati: Ricettore (R) I risultati delle misure dovranno essere messi in relazione ai limiti indicati dal Piano di Zonizzazione acustica applicato dal Comune di Prato che ha fissato dei valori limite per le sorgenti rumorose seguendo i criteri previsti dal DPCM 01/03/1991. In funzione della destinazione d uso dell area dei suddetti ricettori, sono fissati i seguenti limiti di emissione ed immissione: Tabella B: Valori limite di emissione Leq in db(a) classi di destinazione d uso del territorio tempi di riferimento Diurno ( ) Notturno ( ) IV aree intensa attività umana III aree di tipo misto II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Tabella C: Valori limite assoluti di immissione Leq in db(a) classi di destinazione d uso del territorio tempi di riferimento Diurno ( ) Notturno ( ) IV aree intensa attività umana III aree di tipo misto II aree destinate ad uso prevalentemente residenziale

14 Le misure sono state effettuate da personale tecnico competente dello Studio Associato di Tecnologie Ambientali SATA attraverso tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico in conformità al DM 16/03/98. Monitoraggio preliminare E stato eseguito un monitoraggio preliminare presso i tre ricettori al fine di determinare il valore di rumorosità residua di ciascuna zona. Le misure sono state effettuate in data 26 Maggio Monitoraggio in corso d opera La rumorosità determinata dalla attività in esercizio e misurata presso i tre ricettori è stata eseguita in data 27 Giugno Durante le misurazioni all interno del cantiere operava un rullo, un escavatore, un frantoio ed una ruspa. Inoltre era presente un traffico di automezzi pari a circa 4 mezzi/h e una autocisterna che si muoveva all interno del cantiere per la continua nebulizzazione di acqua. Occorre fare inoltre presente che il frantoio lavorava nella parte sud del cantiere schermato da una barriera di prefabbricati in cemento (in attesa di utilizzo nell area) di altezza circa 4/5 metri e lunghezza 10 metri. Di seguito viene riportato un breve report fotografico con l ubicazione dei punti di misura. Ricettore R2 14

15 Ricettore R4 Ricettore R5 15

16 Ricettore R2 R4 R5 db(a) 26/05/2014 Residuo 56,6 46,4 55,0 27/06/2014 Ambientale 60,2 49,4 55,4 Istruzioni operative ambientali Confrontando i risultati delle misure effettuate con i limiti prestabiliti dalla Zonizzazione Comunale si possono esporre le seguenti considerazioni: a) Per quanto riguarda i ricettori R2 ed R4 vengono rispettati i limiti di immissione stabiliti dal Piano di Classificazione acustica e non viene superato il differenziale diurno di 5 db(a); b) Per quanto riguarda il ricettore R4 ubicato in Classe acustica II si fa riferimento a quanto indicato ed approvato nel Piano di Monitoraggio ovvero: Se il rumore residuo è 50 db(a) il limite di attenzione sarà fissato a 3 db(a) come differenza fra rumore ambientale e rumore residuo; Essendo il rumore residuo pari a 50 db(a) occorre effettuare la differenza tra rumore ambientale e residuo che si attesta a 0,3 db(a) minore rispetto a 3 db(a). Il monitoraggio acustico delle attività della Varvarito, effettuato in data 27 Giugno 2014 e riferito alle lavorazioni sopra elencate rispetta quindi quanto imposto dal Piano di Classificazione acustica del Comune di Prato e quanto indicato nel Piano di Monitoraggio approvato. Sarà comunque previsto un nuovo monitoraggio di emergenza qualora giungano da terzi lamentele e/o esposti legati all impatto acustico e conformemente alle scadenze indicate nel Piano di Monitoraggio. 16

17 MONITORAGGIO DEL SUOLO Scopo Lo scopo della presente procedura è stato quello di verificare i valori di fondo della matrice ambientale suolo superficiale prima dell installazione dell impianto della Varvarito e comunque prima delle attività di cantierizzazione. Riferimenti D.Lgs. 152/2006 in particolare Allegato n. 2 e 5 alla parte quarta l Titolo V Punti di Prelievo Come evidenziato nella planimetria di seguito esporta, sono stati identificati 4 punti di prelievo di terreno. Per ciascun punto è stata eseguita una trincea spinta a circa mezzo metro dal piano campagna. Personale tecnico della Varvarito ha provveduto alla formazione del campione rappresentativo di ciascun punto attraverso il coacervo di più incrementi prelevati all interno dello scavo. I campioni formati sono stati privati della frazione di 2 cm (scartata in campo) e le determinazioni analitiche in laboratorio sono state condotte sull aliquota di granulometria inferiore a 2 mm. La concentrazione del campione è stata poi determinata riferendosi alla totalità dei materiali secchi, comprensiva anche dello scheletro. Saggio 1 Saggio 4 Saggio 2 Saggio 3 Figura 7: Ubicazione punti di prelievo matrice suolo 17

18 Unità Saggio 1 Saggio 2 Saggio 3 Saggio 4 Limite Tab 1/a Limite Tab 1/b ph ph Residuo secco % t.q Scheletro % Cromo Tot Zinco Piombo Cadmio <1 <1 <1 < Nichel Rame Arsenico <2 < Berillio mg/kg <1 <1 <1 < Cobalto Antimonio <2 <2 <2 < Vanadio Tallio <1 <1 <1 < Stagno 0.3 <0.1 < Mercurio <0.05 <0.05 <0.05 < Idrocarburi C>12 <40 <40 <40 < Idrocarburi C<12 <1 <1 <1 < Tabella 1: Risultati analitici relativi alla matrice suolo superficiale. Dall esame dei risultati sopra riportati si evince che la matrice suolo superficiale è conforme ai limiti di cui alla tabella 1/a ed 1/b dell Allegato 5 al Titolo V alla parte quarta del D.Lgs. 152/06. In Allegato n. 3 si riportano i rapporti d prova dei test eseguiti. 18

19 MONITORAGGIO DELL AMBIENTE IDRICO SOTTERRANEO Scopo Lo scopo della presente procedura è quello di garantire tramite misure analitiche il rispetto degli standard normativi che determinano la qualità delle acque sotterranee che può essere condizionata dalle attività di: frantumazione e selezione di inerti; trasporto e movimentazione di inerti; stoccaggio su area pavimentata con inerte rullato e compattato di spessore almeno 40 cm. Riferimenti D.Lgs. 152/2006 ed in particolare l Allegato n. 2 e 5 al Titolo V alla parte quarta. Punti di Prelievo Come evidenziato nella planimetria si seguito riportata, sono stati realizzati 3 piezometri al fine di poter valutare dettagliatamente la qualità delle acque sotterranee per monitorare eventuali interferenze dovute all impianto di recupero. L ubicazione dei piezometri è tale da identificare il monte ed il valle della risorsa idrica sotterranea rispetto all impianto in oggetto. La scelta dell ubicazione è quindi stata effettuata in funzione della direzione presunta di scorrimento della falda ricavata dalle carte idrogeologiche. Figura 8 Ubicazione piezometri 19

20 Le perforazioni PZ1M PZ2Ve PZ3V sono state eseguite con il metodo a distruzione di nucleo utilizzando una sonda perforatrice idraulica Comacchio GEO 205 cingolata, aste di perforazione con filettatura tronco conica diametro 76 mm e tricono diametro 127 mm; per il rivestimento delle pareti del foro sono stati utilizzati tubazioni in acciaio con diametro 127 mm. Le perforazioni sono state spinte fino alla profondità di 12 metri dal piano campagna. Nei fori risultanti dalle perforazioni sono stati installati piezometri in PVC atossico micro fessurati aventi le seguenti caratteristiche: Profondità 12 metri dal piano campagna Diametro 3 Tratto cieco da 0 a 3 metri metri dal p.c con tappo bentonitico da - 3 a - 2 m e cementazione fino alla superficie Tratto micro fessurato da 3 a 12 metri dal p.c con dreno in ghiaino siliceo diametro 3-4 mm Alloggiamento finale in chiusino esterno diametro 140 mm in acciaio lucchettabile. Personale tecnico della Varvarito ha eseguito il prelievo dei campioni di acque sotterranee. In data 27 Maggio 2014, preventivamente alle opere di cantierizzazione, è stato eseguito il prelievo di un campione rappresentativo del bianco dell area; In data 20 Giugno 2014 è stato eseguito un campionamento con l attività in esercizio. Prima di procedere al campionamento delle acque sotterranee, in tutti i piezometri sono state effettuate operazioni di spurgo con pompa sommersa a bassa portata fino all ottenimento di acqua chiara. Unità Pz1 bianco Pz1 attività Pz2 bianco Pz2 attività Pz3 bianco Pz3 attività Limite Tab 2 Soglia attenzione ph ph 7.7 6, , ,7 Conducibilità µs/cm 20 C Nitrati Solfati Cromo Tot <1 <1 <1 <1 <1 < Cromo VI <5 <5 <5 <5 <5 <5 5 3 Zinco µg/l <10 <10 <10 <10 <10 < Piombo <1 <1 <1 <1 <1 < Cadmio <0.5 <0,5 <0.5 <0.5 <0.5 < Nichel 1.3 < , Rame <1 <1 <1 <1 <1 <

21 Idrocarburi Totali Idrocarburi C<10 Idrocarburi C>10 <50 <50 < <50 < <1 <1 <1 <1 <1 <1 <50 <50 < <50 <50 Tabella 2: Risultati analitici relativi alla matrice acque sotterranee Dall esame dei risultati sopra riportati si evince che la matrice acque sotterranee è conforme ai limiti di cui alla tabella 2 dell Allegato 5 al Titolo V alla parte quarta del D.Lgs. 152/06. Tuttavia il piezometro 2 ha mostrato valori di Idrocarburi maggiori rispetto al piezometro di monte. Il valore paria 103 µg/l è comunque ampiamente inferiore ai limiti di cui alla soglia di attenzione definita come il 70% del valore limite fissato dal D.Lgs. 152/06; tab. 2 dell allegato 5 Titolo V. Tale valore è calibrato in funzione degli eventuali reflui industriali che dovessero andare a condizionare la qualità dei corpi idrici superficiali così come approvato nel Piano di Monitoraggio In Allegato n. 4 si riportano i rapporti d prova dei test eseguiti. 21

22 MONITORAGGIO DELL AMBIENTE ANTROPICO (TRAFFICO) Scopo e monitoraggio Nello studio effettuato è stato evidenziato, nel periodo di picco, l uscita dal cantiere e l immissione sulla viabilità ordinaria di circa 192 automezzi (192 andata ritorno) al giorno. Il monitoraggio riguarda, soprattutto, gli impatti derivanti dalle emissioni rumorose e polverose e l effettivo controllo del numero dei mezzi in uscita. Per quanto concerne le emissioni suddette, queste sono state già analizzate nello specifico Monitoraggio Ambiente Atmosferico e Monitoraggio Ambiente Acustico. Per quanto riguarda invece il controllo dei mezzi è stato effettuato un conteggio dei mezzi in ingresso all impianto da parte del personale tecnico della Varvarito Lavori Sr.l. in data 27 Giugno Nello specifico sono stati conteggiati 32 camion totali. Tale valore è dunque inferiore a quello previsto in fase progettuale ( %). 22

23 ULTERIORI CONSIDERAZIONI Ricettori particolarmente sensibili Stante che sia gli impatti ambientali modellati (vedi Studio di Impatto Ambientale), che quelli misurati (vedi la presente relazione) si sono rivelati compatibili con i ricettori più prossimi all impianto è pacifico indicare la piena compatibilità dell impianto della Varvarito ubicato in Via Lillè anche con eventuali ricettori particolarmente sensibili (es. asili nido) ubicati a distanze maggiori. Cumulabilità con aree rimessaggio mezzi Via Lillè L intervento proposto dalla Varvarito rappresenta un fenomeno circoscritto alla sola attività della società proponente e non presenta effetti cumulabili con altri interventi in progetto nella zona medesima in materia di gestione rifiuti. Preme tuttavia sottolineare che su Via Lillè, quasi all altezza dell ingresso del nuovo impianto della Varvarito, ma comunque dal lato opposto della carreggiata, è presente un area adibita a rimessaggio di mezzi. L impatto cumulato delle due attività in merito al traffico veicolare è stato affrontato nel paragrafo dedicato nello Studio di Impatto Ambientale. Al fine di valutare l emissione in termini di inquinamento da traffico dovuto alla circolazione dei mezzi pesanti lungo i tracciati stradali predefiniti, sono state effettuate delle valutazioni sulle concentrazioni a terra degli inquinanti CO, NOx e PM10, a diverse distanze dall asse stradale comprese tra i 10 e i 200 metri confrontando la situazione esistente prima dell insediamento della Varvarito e ipotizzando un aumento di flusso veicolare dovuto al nuovo impianto pari a 192 automezzi giornalieri. Dal confronto con i valori di concentrazione calcolati secondo le simulazioni non vi sono significative variazioni sulla qualità dell aria nella zona interessata. Dal confronto con i valori di concentrazione calcolati secondo le simulazioni non vi sono significative variazioni sulla qualità dell aria nella zona interessata. 23

24 ALLEGATI Allegato 1 RdP PM10 24

25 Doc /01 rev 6 del 27/01/2012 Firenze, 24/06/2014 Rapporto di prova n : 14LA17604 del 24/06/2014 Campione n : 14LA17604 LAB N Azienda con Sistema di Gestione Qualità UNI EN ISO 9001:2008 Certificato da Certiquality Azienda con Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 Certificato da DNV Dati relativi al campione Descrizione: Filtro PM10 proveniente da campionamento ambientale Data e ora ricezione: 26/05/ Data accettazione: 26/05/2014 Data inizio analisi: 26/05/2014 Data fine analisi: 29/05/2014 Spett. STUDIO ASSOCIATO DI TECNOLOGIE AMBIENTALI PIAZZA CAVOUR, BARBERINO DI MUGELLO FI Dati di campionamento Data e ora di campionamento: 24/05/2014 Campionamento a cura di: personale tecnico S.A.T.A. Luogo di campionamento: Ditta Varvarito - sede operativa: Via Tourcoing (ex accesso Via delle Fonti) - Zona Macrolotto Prato in direzione del ricettore R2 relativo al nuovo impianto di Via Lillè Punto di prelievo: Ricettore R1 RISULTATI ANALITICI Parametro Metodo Particolato in sospensione PM10 MP 150 rev U.M. mg Risultato 0,5 I risultati analitici si riferiscono esclusivamente al campione sottoposto a prova. La riproduzione parziale del presente rapporto di prova non è consentita senza autorizzazione scritta del laboratorio. Il Responsabile del Laboratorio Dr.ssa Simonetta Gallerini Ordine dei Chimici della Toscana Sez.A n.1654 Documento con firma digitale avanzata ai sensi della normativa vigente Fine del rapporto di prova n 14LA17604 Pagina 1 di 1 BIOCHEMIE LAB S.r.l. Via Francesco Petrarca, 35/a 35/b Calenzano (FI) tel fax Reg. Imprese, Cod. Fiscale e P.IVA - Cap. Soc ,00 int. vers. - R.E.A. Firenze info@biochemielab.it

26 Doc /01 rev 6 del 27/01/2012 Firenze, 30/06/2014 Rapporto di prova n : 14LA22214 del 30/06/2014 Campione n : 14LA22214 LAB N Azienda con Sistema di Gestione Qualità UNI EN ISO 9001:2008 Certificato da Certiquality Azienda con Sistema di Gestione Ambientale UNI EN ISO 14001:2004 Certificato da DNV Dati relativi al campione Descrizione: Filtro PM10 proveniente da campionamento ambientale Data e ora ricezione: 27/06/ Data accettazione: 27/06/2014 Data inizio analisi: 27/06/2014 Data fine analisi: 30/06/2014 Spett. STUDIO ASSOCIATO DI TECNOLOGIE AMBIENTALI PIAZZA CAVOUR, BARBERINO DI MUGELLO FI Dati di campionamento Data e ora di campionamento: 26/06/2014 Campionamento a cura di: personale tecnico S.A.T.A. Luogo di campionamento: Ditta Varvarito - Misura effettuata all'interno del perimetro della sede di Via Lillè RISULTATI ANALITICI Parametro Metodo Particolato in sospensione PM10 MP 150 rev U.M. mg Risultato 0,3 I risultati analitici si riferiscono esclusivamente al campione sottoposto a prova. La riproduzione parziale del presente rapporto di prova non è consentita senza autorizzazione scritta del laboratorio. Il Responsabile del Laboratorio Dr.ssa Simonetta Gallerini Ordine dei Chimici della Toscana Sez.A n.1654 Documento con firma digitale avanzata ai sensi della normativa vigente Fine del rapporto di prova n 14LA22214 Pagina 1 di 1 BIOCHEMIE LAB S.r.l. Via Francesco Petrarca, 35/a 35/b Calenzano (FI) tel fax Reg. Imprese, Cod. Fiscale e P.IVA - Cap. Soc ,00 int. vers. - R.E.A. Firenze info@biochemielab.it

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