IL DISTACCO COMUNITARIO LE COMPETENZE DELL ISPETTORATO DEL LAVORO

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1 BRESCIA, 21 MARZO 2018 IL DISTACCO COMUNITARIO LE COMPETENZE DELL ISPETTORATO DEL LAVORO Ispettorato Nazionale del Lavoro Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brescia Dott. Vincenzo Perna Ispettore del Lavoro (mail: )

2 IL DISTACCO COMUNITARIO NORMATIVA DI RIFERIMENTO DIRETTIVA 96/71/CE DIRETTIVA 2014/67/UE D.Lgs. n. 136/2016; D.M. del 10/08/2016; Circolare INL Ministero Lavoro n. 3/2016 (comunicazione preventiva di distacco transnazionale); Circolare INL n. 1/2017 (D.Lgs. n. 136/2016); Nota INL 4833 del 05/06/2017 (pluralità operatori economici - stand temporanei).

3 DIRETTIVA 2014/67/UE PRINCIPI ISPIRATORI 1. Libera circolazione dei lavoratori (art. 45 TFUE); 2. Libertà di stabilimento e la libera prestazione di servizi (artt. 49 e 56 TFUE); 3. Parità di trattamento del lavoratore in mobilità con i lavoratori locali; 4. Garantire il rispetto di un appropriato livello di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati (principio di territorialità); 5. Creare condizioni di concorrenza leale tra i prestatori di servizi.

4 IL LAVORATORE DISTACCATO «lavoratore che, per un periodo limitato, svolge il proprio lavoro nel territorio di uno Stato membro diverso da quello nel cui territorio lavora abitualmente» TRE IPOTESI 1. Azienda che distacca i propri dipendenti presso una filiale situata all estero; 2. Azienda che distacca i propri dipendenti presso altra azienda appartenente al medesimo gruppo di impresa; 3. Azienda che distacca i propri dipendenti nell ambito di un contratto commerciale (appalto, trasporto, somministrazione ecc.) con un committente (impresa o altro destinatario) avente sede legale o operativa all estero.

5 IL SETTORE DEL TRASPORTO SU STRADA IL CABOTAGGIO Regolamento (CE) n. 1072/2009 (CAPO III): l accesso al mercato internazionale del trasporto di merci su strada Regolamento (CE) n. 1073/2009 (CAPO V): l accesso al mercato internazionale dei servizi di trasporto (di passeggeri) effettuati con autobus

6 TRASPORTO INTERNAZIONALE MERCI Accesso nel paese straniero con veicolo carico scarico integrale 7 gg. per effettuare un massimo di n. 3 operazioni di cabotaggio Accesso nel paese straniero con veicolo vuoto dopo un trasporto internazionale (n. 3 stati coinvolti) n. 1 operazione di cabotaggio entro 3 gg.

7 TRASPORTO INTERNAZIONALE DI PERSONE 1. Servizi regolari specializzati basati su un contratto fra organizzatore e vettore (rivolti a determinate categorie di persone: studenti, lavoratori ecc.); 2. Servizi regolari durante un sevizio internazionale; 3. Servizi occasionali (non rientranti nelle precedenti ipotesi esempio: escursioni). Servizi Regolari «Assicurano il trasporto di passeggeri con una frequenza e su un itinerario determinati e in cui l imbarco o lo sbarco dei passeggeri hanno luogo alle fermate preventivamente stabilite»

8 PARITA DI TRATTAMENTO TRA LAVORATORI COMUNITARI E LAVORATORI ITALIANI PRINCIPIO DI TERRITORIALITA (LEX LOCI LABORIS) a) periodi massimi di lavoro e periodi minimi di riposo; b) durata minima delle ferie annuali retribuite; c) tariffe minime salariali, comprese le tariffe maggiorate per lavoro straordinario (legislazione e/o prassi nazionali Stato ospitante); d) condizioni di cessione temporanea dei lavoratori, in particolare la cessione temporanea di lavoratori da parte di imprese di lavoro temporaneo; e) sicurezza, salute e igiene sul lavoro; f) provvedimenti di tutela riguardo alle condizioni di lavoro e di occupazione di gestanti o puerpere, bambini e giovani; g) parità di trattamento fra uomo e donna nonché altre disposizioni in materia di non discriminazione.

9 IL SALARIO MINIMO IN ITALIA paga base; E.D.R. ; indennità legate all anzianità di servizio; superminimi; retribuzioni corrispettive per prestazioni di lavoro straordinario, notturno e festivo; indennità di distacco (se compensative del disagio dovuto all allontanamento dei lavoratori dal loro ambiente abituale); indennità di trasferta.

10 LE DEROGHE Le norme in materia di durata minima delle ferie annuali retribuite e di tariffe minime salariali non si applicano «ai lavori di assemblaggio iniziale e/o di prima installazione di un bene, previsti in un contratto di fornitura di beni, indispensabili per mettere in funzione il bene fornito ed eseguiti dai lavoratori qualificati e/o specializzati dell'impresa di fornitura, quando la durata del distacco non è superiore a otto giorni» (art. 3, paragrafo 2, Direttiva 96/71/CE) La deroga non trova applicazione alle attività del settore edilizio specificate nell allegato alla Direttiva 96/71/CE

11 SEGUE In edilizia, dunque, la disciplina del distacco transnazionale trova piena applicazione anche per i contratti atipici indipendentemente dalla loro durata: 1. Compravendita di un bene con prestazioni accessorie (fornitura e posa); 2. Nolo a caldo (nolo di ponteggio che prevede anche il montaggio dello stesso).

12 REGIME PREVIDENZIALE PRINCIPIO DI PERSONALITA L impresa comunitaria mantiene il regime contributivo (previdenziale ed assistenziale) del Paese d origine, mediante i Modelli A1 (ex E 101) rilasciati dal competente Istituto al fine di evitare la doppia imposizione previdenziale L imponibile previdenziale (regime contributivo ed assicurativo) si determina in base alla legislazione del Paese diorigine del lavoratore

13 RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO DEL 14 GENNAIO 2014 ISPEZIONI SUL LAVORO COME STRATEGIA PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO IN EUROPA CRESCENTE NECESSITA DI ISPEZIONI SUL LAVORO NEL CONTESTO DEL DISTACCO DEI LAVORATORI ALL INTERO DELL EUROPA MONITORAGGIO DEL FENOMENO CON RISORSE UMANE ADEGUATE ORGANIZZAZIONE DI CONTROLLI TRANSFRONTALIERI ISPEZIONI TRANSFRONTALIERE CONGIUNTE

14 SEGUE 1. Documenti informativi relativi al distacco dei dipendenti (come i certificati A1) non retroattivi e raccolti in un registro elettronico unico europeo complementare agli attuali registri nazionali, da mettere a disposizione delle autorità di tutta l'ue in più lingue; 2. Scambio transfrontaliero di informazioni più efficace fra le diverse autorità competenti; 3. Documenti facili da tradurre.

15 AUTENTICITA DEL DISTACCO IMPRESA a) il luogo in cui l'impresa ha la propria sede legale e amministrativa, utilizza uffici, paga imposte e contributi previdenziali e, se del caso, in conformità del diritto nazionale, è iscritta in un albo professionale o è registrata presso la camera di commercio; b) il luogo in cui i lavoratori distaccati sono assunti e quello da cui sono distaccati; c) la legge applicabile ai contratti stipulati dall'impresa con i suoi lavoratori e con i suoi clienti; d) il luogo in cui l'impresa esercita la propria attività economica principale e in cui è occupato il suo personale amministrativo; e) il numero di contratti eseguiti e/o l'ammontare del fatturato realizzato nello Stato membro di stabilimento, tenendo conto della situazione specifica che caratterizza tra l'altro le imprese di nuovo insediamento e le PMI.

16 LAVORATORI a) l'attività lavorativa è svolta per un periodo di tempo limitato in un altro Stato membro; b) la data di inizio del distacco; c) il lavoratore è distaccato in uno Stato membro diverso da quello nel quale o a partire dal quale esercita abitualmente la propria attività; d) il lavoratore distaccato ritorna o si prevede che riprenda la sua attività nello Stato membro da cui è stato distaccato dopo aver effettuato i lavori o prestato i servizi per i quali è stato distaccato; e) la natura delle attività; f) il datore di lavoro che distacca il lavoratore provvede alle spese di viaggio, vitto o alloggio o le rimborsa; in tal caso, si considera anche il modo in cui si provvede in tal senso e il metodo di rimborso; g) eventuali periodi precedenti in cui il posto è stato occupato dallo stesso o da un altro lavoratore (distaccato).

17 DISTACCO NON AUTENTICO 1. L impresa distaccante è una società fittizia (società di comodo); 2. L impresa distaccante si limita a fornire solo il personale in assenza di autorizzazione all attività di somministrazione (somministrazione abusiva); 3. Il lavoratore distaccato al momento dell assunzione da parte dell impresa distaccante già risiede e lavora abitualmente nello stato in cui si svolge il distacco (assenza di internazionalità); 4. il lavoratore distaccato, licenziato durante il periodo di distacco, continua a prestare attività lavorativa, sostanzialmente in nero, presso l impresa distaccataria; 5. Il distaccante esercita un attività su base stabile e continuativa nello stato estero in cui si svolge il distacco (assenza di internazionalità) in questo caso il distaccante si considera a tutti gli effetti un impresa stabilita nel paese ospitante.

18 DISTACCO NON AUTENTICO REGIME SANZIONATORIO (D.LGS. 136/2016) 1. Imputazione del rapporto di lavoro all utilizzatore; 2. Sanzione amministrativa: euro 50 per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione (sanzione minima euro sanzione massima euro); 3. Per l imputazione del rapporto previdenziale: attivazione procedura di annullamento/disconoscimento del certificato A1 ex art. 5 Regolamento 987/2009 (procedura di dialogo e conciliazione - competenza: INPS) Sentenza n. C-359/16 del 06/02/2018

19 SEGUE La Corte Europea di Giustizia ha affermato che in presenza di un distacco transnazionale i giudici del paese ospitante, qualora siano evidenti gli elementi fraudolenti e la fattispecie contrattuale risulti essere stata posta in essere con il solo scopo di fruire della minore contribuzione del paese di provenienza, possono escludere l applicazione del certificato E 101 che, di per se stesso, offre una presunzione di regolarità.

20 RESPONSABILITA SOLIDALE (ART. 4 D.LGS. 136/2016) 1. Appalto: art. 29, comma 2, D.Lgs. 276/2003; 2. Somministrazione di lavoro: art. 35, comma 2, D.Lgs. 81/2015; 3. Trasporto merci: art. 83 bis, commi da 4 bis a 4 sexies, del D.L. n. 112/2008 (conv. da L. n. 133/2008).

21 OBBLIGHI AMMINISTRATIVI E MISURE DI CONTROLLO 1. Comunicazioni preventive; 2. Obbligo di conservare ed esibire copia cartacea della documentazione di lavoro tradotta nella lingua del paese ospitante (contratti di lavoro, prospetti paga, modello A1 ecc.); 3. Nomina di un referente elettivamente domiciliato in Italia incaricato di inviare e ricevere atti e documenti; 4. Nomina persona di contatto (negoziati con le OO.SS); 5. Sanzioni in caso di violazione degli obblighi («effettive, proporzionate e dissuasive»).

22 LE SANZIONI PREVISTE DAL D.LGS. 136/2016

23 IL SISTEMA DI INFORMAZIONE DEL MERCATO INTERNO (INTERNAL MARKET INFORMATION) Cooperazione amministrativa fra Stati membri dell UE Art. 6 DIRETTIVA 2014/67/UE 1. Richieste di informazioni; 2. Invio e notificazione di documenti; 3. Notificazione di una decisione che irroga una «sanzione ammnistrativa e/o un ammenda» (solo sanzioni amministrative); 4. Recupero di una sanzione amministrativa (competenza: Corte d Appello).

24 TEMPI DI RISPOSTA 2 GIORNI LAVORATIVI: casi urgenti che richiedono la consultazione di registri, tra cui quelli che consentono di verificare il numero di identificazione IVA al fine di controllare lo stabilimento in un altro Stato membro; 25 GIORNI LAVORATIVI: in tutti gli altri casi.

25 IL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA NEI PAESI UE Tutti i paesi membri dell Unione Europea hanno recepito la direttiva 2014/67/UE con la sola eccezione della Germania LINK UTILI Recepimento delle Direttive Europee: SITO UFFICIALE DELL U.E. LA PAGINA DEDICATA AL DISTACCO DEI LAVORATORI

26 SEGUE I SITI DEL MINISTERO DEL LAVORO PER LE AZIENDE PER I LAVORATORI

27 IL DISTACCO NON AUTENTICO IN ITALIA RAPPORTO ANNUALE DELL ATTIVITÀ DI VIGILANZA IN MATERIA DI LAVORO E LEGISLAZIONE SOCIALE (ANNO 2017) FONTE: ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO

28 IL DISTACCO COMUNITARIO NEI PAESI UE FONTE: COMMISSIONE EUROPEA

29 SEGUE FONTE: COMMISSIONE EUROPEA

30 LA REVISIONE DELLA DIRETTIVA 96/71/CE INTESA COMUNE DEL 28/02/2018 DEI RAPPRESENTANTI DELLE ISTITUZIONI EUROPEE (PARLAMENTO COMMISSIONE CONSIGLIO) 1. Principio di «parità delle retribuzioni per uno stesso lavoro nello stesso posto»; 2. Più spazio ai contratti collettivi di settore; 3. Più protezione per alcune categorie di lavoratori (Agenzie per il lavoro distacchi a catena); 4. Riduzione della durata massima del distacco; 5. Maggiore cooperazione fra Stati membri.