1 La Costituzione: principi in materia tributaria. Contenuto minimo della legge istitutiva di un tributo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1 La Costituzione: principi in materia tributaria. Contenuto minimo della legge istitutiva di un tributo"

Transcript

1 Capitolo 2 Le fonti del diritto tributario 1 La Costituzione: principi in materia tributaria Principio di legalità Nozione: l art. 23 Cost. sancisce che nessuna prestazione personale o patrimoniale può esere imposta se non in base alla legge. Tale principio accoglie, pertanto, il criterio della riserva di legge in campo tributario Riserva di legge: la riserva di legge prevista dall art. 23 Cost. deve essere considerata una riserva relativa e non assoluta: da ciò deriva che la legge o gli atti aventi forza di legge (decreti legge o decreti legislativi) può non regolare integralmente il rapporto tributario, demandando ad un regolamento (o ad altra fonte subordinata) la disciplina specifica degli elementi fissati in generale dalla legge Contenuto minimo della legge istitutiva di un tributo presupposto di fatto soggetti passivi principi di determinazione delle aliquote sanzioni Dottrina La dottrina tradizionale, nonché la giurisprudenza costituzionale, attribuiscono all art. 23 della Costituzione la funzione di tutelare la libertà e la proprietà dei singoli (giannini). Si ritiene, quindi, che la riserva di legge abbia anche una funzione istituzionale e si ponga, nell ambito della Costituzione vigente, in funzione immediata e prevalente di interesse generale e solo in via mediata e subordinata degli interessi dei privati (fedele). Nozione: le imposte debbano essere distribuite equamente, nel senso che a parità di condizioni economiche i contribuenti debbono sopportare parità di gravami tributari. In dottrina sono state elaborate tre teorie su come attuare praticamente tale principio Uguaglianza del tributo Teorie Teoria del corrispettivo: l imposizione può considerarsi equa quando sussiste equivalenza tra le imposte ed i pubblici servizi; cioè quando c è equivalenza tra il vantaggio conseguito da un cittadino e quello che, mediante l esazione dell imposta, riceve lo Stato Le fonti del diritto tributario 11

2 Uguaglianza del tributo Teorie Teoria del sacrificio: la capacità contributiva viene determinata collegandola al concetto di sacrificio in termini di riduzione dell utilità di un soggetto economico a seguito dell introduzione di un imposta. Esistono tre formulazioni diverse del principio del sacrificio: principio dell uguale sacrificio assoluto: l imposta deve comportare una sottrazione uguale di utilità tra contribuente e contribuente, in modo da far risentire loro una stessa dose di sacrificio principio del sacrificio proporzionale: l imposta deve applicarsi in modo da comportare un sacrificio proporzionato all utilità totale che ciascun contribuente consegue dal complesso della sua ricchezza principio del sacrificio minimo: l imposta può ritenersi equamente distribuita quando, considerati tutti i contribuenti nel loro complesso, la somma di tutti i loro sacrifici risulti la minima possibile Teoria della capacità contributiva: l imposta deve essere basata sull attitudine economica dei singoli a pagarla, attitudine che si desume da elementi reali e obiettivi, tra cui il reddito, il patrimonio, i risparmi, i consumi e i trasferimenti di ricchezza (vedi infra) Principio della capacità contributiva Nozione: principio attraverso il quale il Costituente ha attuato l uguaglianza contributiva. L art. 53 Cost. sancisce che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il termine tutti si riferisce tanto ai cittadini italiani quanto agli stranieri e agli apolidi che operano sul territorio dello Stato e che realizzano i presupposti di legge necessari per essere soggetti all imposizione fiscale. Il termine, inoltre, si rivolge alle imprese individuali e collettive sia nazionali che straniere Principio della progressività Nozione: quando il carico tributario cresce in misura più che proporzionale col crescere della ricchezza imponibile la tassazione si dice progressiva. L art Cost. sancisce che il sistema tributario italiano è informato a criteri di progressività Giustificazioni esigenza sociale di limitare il divario economico tra le classi sociali esigenza economica di perseguire il massimo utile generale, col minimo sacrificio per ognuno necessità di operare una redistribuzione di redditi a favore delle categorie dei meno abbienti 12 Capitolo 2

3 Altri principi costituzionali Divieto di referendum abrogativo per le leggi tributarie (art. 75) Divieto di introdurre nuovi tributi con legge di approvazione del bilancio (art ) Tipi e modalità di progressività Per detrazione Per classe Continua Per scaglioni Si ha quando si colpisce con un aliquota costante la base imponibile, dopo aver detratto da questa un ammontare fisso. Per esempio, se l aliquota è pari al 20% e la detrazione ammessa è uguale a cento si avrà che i redditi fino a cento non pagheranno imposta, quelli di 200 pagheranno di imposta 20, quelli di 400 pagheranno di imposta 60 etc. Si ha quando ad ogni classe di imponibile corrisponde un aliquota costante, che cresce passando da una classe più bassa ad una classe più alta. Ad esempio, agli imponibili fino a 100 si applica l aliquota del 5%; a quelli fino a 200 l aliquota del 6%; a quelli fino a 300 l aliquota del 7% e così via Si ha quando l aliquota aumenta in misura continua con l aumentare della base imponibile, fino ad un massimo, raggiunto il quale, essa rimane costante. Un esempio di imposta ad aliquota progressiva continua era l imposta straordinaria sul patrimonio, istituita in Italia nel Tale imposta era ad aliquota progressiva che, da un minimo del 4.50% per i patrimoni di lire , saliva fino ad un massimo del 50% per i patrimoni superiori a 100 milioni, variando per i patrimoni intermedi Si ha quando per ogni classe di imponibile è prevista un aliquota che si applica soltanto allo scaglione di imponibile compreso in quella classe. Ad esempio, agli imponibili fino a 100 si applica l aliquota del 5%; a quelli di 200 si applica per le prime cento l aliquota del 5% e per le seconde cento l aliquota del 6%; a quelli di 300 si applica per le prime cento l aliquota del 5%; per le seconde cento l aliquota del 6% e per le terze cento l aliquota del 7% Le fonti del diritto tributario 13

4 2 Le altre fonti del diritto tributario Legge La norma tributaria, secondo l art. 23 della Costituzione, ha come fonte di produzione primaria la legge che può creare, modificare, estinguere norme tributarie. Nessun tributo, dunque, può essere creato con atto normativo diverso dalla legge (o da atto con forza di legge) La Costituzione prevede una potestà legislativa esclusiva dello Stato in relazione al proprio sistema tributario e una potestà legislativa concorrente con le Regioni in materia di coordinamento del sistema tributario Tipologie Decreti legge e decreti legislativi Entrambi sono emanati dal Governo ed hanno la stessa forza della legge. I decreti legge, in particolare, sono emanati dal Governo di propria iniziativa per motivi di necessità ed urgenza (art. 77 della Costituzione) salvo, poi, la conversione in legge da parte delle Camere entro 60 giorni dalla loro emanazione I decreti legislativi, invece, presuppongono una delega delle Camere al Governo con preventiva determinazione dei principi e criteri direttivi che il Governo è tenuto a seguire (art. 76 della Costituzione) Regolamenti Sono fonti secondarie di produzione del diritto e sono subordinati alle leggi, agli statuti e alle norme di autonomia degli enti pubblici e ai regolamenti emanati da autorità superiori: assumono la forma di decreti presidenziali, ministeriali, dirigenziali, provvedimenti delle Agenzie fiscali Istruzioni ministeriali Fonti internazionali Sono atti contenenti disposizioni per gli uffici inferiori, per indirizzarne l attività secondo i criteri dettati dall organo superiore. Si definiscono: Normali: se sono emanate dal Ministero Note: se sono inviate da uffici superiori a uffici inferiori L art. 80 della Costituzione stabilisce: «Le Camere possono autorizzare con legge la ratifica dei trattati internazionali che sono di natura politica, o prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, o importano variazioni del territorio, od oneri alle finanze o modificazioni di legge» 14 Capitolo 2

5 Tipologie Fonti comunitarie Regolamenti: hanno portata generale, sono obbligatori in tutte le parti che li compongono e sono direttamente applicabili nei singoli Stati membri senza necessità di ratifica Direttive: vincolano, invece, gli Stati dell Unione ai quali sono indirizzate per quanto riguarda i risultati che si vogliono raggiungere in quanto spetta agli organi nazionali dei singoli Stati la competenza in merito a forme, mezzi e metodi per realizzare il risultato atteso. Dunque, i legislatori nazionali dispongono di un certo margine discrezionale per stabilire i criteri con cui recepire le direttive comunitarie Decisioni: riguardano casi specifici e sono obbligatorie per i destinatari in esse indicati per quanto attiene tutte le tematiche oggetto della decisione Sentenze della Corte di Giustizia, che hanno effetto diretto negli ordinamenti degli stati membri Usi Sono fonti di diritto non scritte in quanto sono regole costantemente osservate da parte dei singoli 3 Statuto dei diritti del contribuente Norma istitutiva Obiettivi Principi L. 27 luglio 2000, n. 212 Stabilire regole precise che vincolino il legislatore fiscale, riducendo il caotico e disordinato flusso di disposizioni tributarie per dare maggiore stabilità e chiarezza alle norme tributarie Tutelare il contribuente contro disposizioni che talora appaiono iniquie e vessatorie o predisposte unicamente a vantaggio dello Stato Chiarezza e trasparenza: le norme tributarie devono menzionare l oggetto nel titolo; la rubrica delle partizioni interne e dei singoli articoli, l oggetto delle disposizioni ivi contenute Divieto di decretazione d urgenza: nessun tributo può essere introdotto con decreto legge e la legislazione d urgenza non può individuare soggetti passivi di tributi già esistenti Irretroattività della legge: per i tributi periodici non possono essere introdotte modifiche con effetto dei periodi d imposta in corso alla data di entrata in vigore della legge Divieto di proroga dei termini prescrittivi: i termini di decadenza e prescrizione non possono essere prorogati C C Informazione del contribuente: l A.F. deve portare a conoscenza dei contribuenti, anche con mezzi informatici, le circolari, le risoluzioni e ogni altro decreto che dispone sull organizzazione, sulle funzioni e sui procedimenti Le fonti del diritto tributario 15

6 Principi Motivazione degli atti: ogni atto dell A.F. deve essere motivato; se nella motivazione si fa riferimento ad altro atto, questo deve essere allegato all atto che lo richiama Tutela dell affidamento e della buona fede: non sono applicabili sanzioni al contribuente che si sia attenuto alle indicazioni dell A.F. o a seguiti di ritardi, omissioni o errori della stessa. Non vanno applicate le sanzioni quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sull applicabilità della norma tributaria Verifiche fiscali: sono regolamentati i diritti e le garanzie del contribuente sottoposto a verifiche fiscali. Garante del contribuente: viene istituita tale figura a cui vanno segnalate le disfunzioni nel funzionamento dell A.F. Diritto di interpello: il contribuente può inoltrare per iscritto all A.F. istanze di interpello concernenti l applicazione di norme tributarie a casi concreti (v. infra). 4 Interpretazione delle norme Nozione: interpretare una norma significa compiere un operazione mirante a ricercare il significato della stessa attraverso un indagine Tipi Letterale se rivolta allo studio del significato letterale del testo Logica se rivolta alla discussione della disposizione nel suo complesso Sistematica se rivolta a coordinare la singola disposizione di legge con le altre norme 5 L abuso del diritto (o elusione fiscale) Nozione: L elusione fiscale si realizza quando il contribuente applica (abusivamente) una normativa fiscale più favorevole non adottando il regime fiscale appropriato (abuso del diritto): ad esempio, stipulare un contratto volto a eludere l applicazione di una norma fiscale o riqualificare un negozio giuridico elusivo in modo da non far emergere il vero negozio posto in essere dalle parti (costituzione di società di comodo) Norma di riferimento C C In attuazione di quanto disposto dalla legge delega di riforma del sistema fiscale (L. 23/2014), il D.Lgs. 5 ottobre 2015, n. 128 inserisce nello Statuto dei diritti del contribuente (L. 212/2000), il nuovo articolo 10bis, rubricato «Disciplina dell abuso del diritto o elusione fiscale» disponendo l abrogazione delle precedenti disposizioni regolate dall articolo 37bis del D.P.R. 600/73 16 Capitolo 2

7 Presupposti per la configurazione dell abuso del diritto Compimento di operazioni privi di sostanza economica: si devono considerare privi di sostanza economica «i fatti, gli atti e i contratti, anche tra loro collegati, inidonei a produrre effetti significativi diversi dai vantaggi fiscali» Conseguimento di vantaggi fiscali: devono considerarsi vantaggi fiscali indebiti i benefici, anche non immediati, realizzati in contrasto con le finalità delle norme fiscali o con i principi dell ordinamento tributario Ipotesi di esclusione dell abuso di diritto Operazioni giustificate da valide ragioni extrafiscali, non marginali, anche di ordine organizzativo o gestionale che rispondono a finalità di miglioramento strutturale o funzionale dell impresa ovvero dell attività professionale del contribuente Scelta tra regimi opzionali diversi: resta salvo il cd. diritto d opzione fiscale ossia la libertà di scelta del contribuente tra regimi opzionali diversi offerti dalla legge e tra operazioni comportanti un diverso carico fiscale È, tuttavia, prevista la possibilità per il contribuente di presentare un istanza di interpello preventivo all Agenzia delle Entrate, al fine di conoscere se le operazioni che intende realizzare, o che siano state realizzate, costituiscano fattispecie di abuso del diritto 6 Il diritto di interpello Nozione: L istituto rappresenta lo strumento per conoscere il parere dell amministrazione finanziaria sulla interpretazione di norme di legge in relazione ai casi concreti e personali dei singoli contribuenti Tipologie di interpello disciplinate dall art. 11 dello Statuto del contribuente: L art. 11 dello Statuto dei diritti del contribuente, come riformulato dall art. 1 del D.Lgs 156/2015 razionalizza le tipologie di interpello esistenti, sistematizzandole e raggruppandole in diverse categorie: Interpello ordinario Interpello qualificatorio Interpello probatorio Interpello anti abuso È volto ad ottenere un parere quando sussistano obiettive condizioni di incertezza sull interpretazione di qualsivoglia disposizione tributaria,in relazione alla sua applicazione a casi concreti e personali Questa ipotesi differisce dall interpello ordinario perché l istanza del contribuente verte non tanto sull applicazione delle disposizioni quanto sulla corretta qualificazione delle fattispecie complesse quando sussistano obiettive condizioni di incertezza in relazione alle disposizioni tributarie applicabili Rappresenta una fattispecie molto ampia e si sostanzia in una richiesta all Amministrazione tesa a ottenere un parere sulla sussistenza delle condizioni o sulla idoneità degli elementi probatori offerti dal contribuente ai fini dell adozione di un determinato regime fiscale C C Costituisce il nuovo strumento attraverso il quale il contribuente può chiedere all amministrazione se le operazioni che intende realizzare costituiscano fattispecie di abuso del diritto, ai sensi del nuovo articolo 10bis dello Statuto Le fonti del diritto tributario 17

8 Interpello disapplicativo Unico superstite dell ampio novero degli interpelli obbligatori del quadro preesistente. Le ipotesi di ricorso all interpello disapplicativo sono quelle previste dall ex articolo 37bis, co. 8, D.P.R. 600/73 e quelle che coprono tendenzialmente l area della disciplina del riporto delle perdite (art. 84 TUIR ) anche a seguito di operazioni straordinarie (artt. 172, 173 e 181, TUIR ) Definizione dei tempi di risposta Il co. 3 dell art. 11 della L. 212/2000 (come riscritto dal D.Lgs. 156/2015) disciplina i nuovi termini della risposta alle istanze di interpello: riduzione dei tempi di lavorazione degli interpelli ordinari, che passano da 120 a 90 giorni assegnazione del medesimo termine di 90 giorni per l istruttoria dei nuovi interpelli qualificatori riconoscimento della certezza dei tempi di risposta (fissati in 120 giorni) per tutte le altre tipologie Vincolatività della risposta La risposta deve essere scritta e motivata con esclusivo riferimento alla questione oggetto dell istanza e limitatamente al richiedente È nullo qualsiasi atto, anche a contenuto impositivo o sanzionatorio, emesso in difformità della risposta Garanzie comuni Silenzio- assenso Qualora la risposta non pervenga entro il termine fissato, il silenzio equivale a condivisione da parte dell Amministrazione della soluzione prospettata dal contribuente, con l effetto di determinare anche la nullità di qualsiasi atto a contenuto impositivo o sanzionatorio difforme dalla soluzione su cui si è formato il silenzio Pubblicità delle risposte L amministrazione finanziaria provvede alla pubblicazione mediante la forma di circolare o di risoluzione delle risposte rese nei casi in cui: un numero elevato di contribuenti abbia presentato istanze aventi ad oggetto la stessa questione o questioni analoghe fra loro il parere sia reso in relazione a norme di recente approvazione o per le quali non siano stati forniti chiarimenti ufficiali siano segnalati comportamenti non uniformi da parte degli uffici ritenga di interesse generale il chiarimento fornito 18 Capitolo 2

9 Ruling internazionale Definizione: attività posta in essere dalle imprese con attività internazionale indirizzata a sottoscrivere delle regole con l A.F., in modo tale da evitare già a monte possibili conflitti con la stessa e relegando i controlli ex post a ipotesi eventuali e marginali Norma di riferimento: D.Lgs 14 settembre 2015, n. 147 Effetti: gli accordi vincolano le parti per il periodo d imposta nel corso del quale sono stipulati e per i quattro periodi d imposta successivi, salvo mutamenti delle circostanze di fatto o di diritto rilevanti ai fini degli accordi sottoscritti e risultanti dagli stessi Interpelli non disciplinati dallo Statuto Interpello sui nuovi investimenti Nozione: L art. 2 del D.Lgs. 147/2015 prevede la possibilità per le imprese che intendono investire in Italia di formulare una richiesta di interpello per dare certezza in merito ai profili fiscali del piano di sviluppo che si intende attuare Requisiti: Per l accesso all istituto è prevista una soglia minima di 30 milioni di euro per l investimento, che può consistere anche nella ristrutturazione di imprese in crisi qualora ci siano effetti positivi sull occupazione Interpello nel regime dell adempimento collaborativo L adesione al regime dell adempimento collaborativo (v. infra Cap. 5, par. 9) comporta per i contribuenti una procedura abbreviata di interpello preventivo in merito all applicazione delle disposizioni tributarie a casi concreti, in relazione ai quali l interpellante ravvisa rischi fiscali 7 Efficacia della norma tributaria nel tempo e nello spazio Efficacia Nel tempo Per quanto riguarda il termine iniziale dell entrata in vigore delle norme tributarie valgono i principi del diritto in generale; è altresì ammessa la retroattività della norma, ad eccezione delle disposizioni sanzionatorie di carattere penale, che non sono retroattive, così come tutte le norme penali Le fonti del diritto tributario 19

10 Efficacia Nel tempo delle norme sanzionatorie Sia per le sanzioni amministrative che penali, vale il principio di legalità in base al quale nessuno può essere assoggettato a sanzioni se non in base ad una legge in vigore prima della commissione della violazione e per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce violazione punibile. Tale principio è tuttavia mitigato da quello del favor rei in base al quale si applica la legge più favorevole al contribuente nell ipotesi in cui la violazione nel corso del tempo sia stata punita con sanzioni di diversa entità, salvo che il provvedimento di irrogazione sia divenuto definitivo Nello spazio La legge tributaria ha carattere strettamente territoriale. Essa, cioè, esplica i suoi effetti solo nel territorio dello Stato, ma il legislatore può configurare, come presupposto di un imposta da applicare in Italia, un fatto che è avvenuto all estero (esempio: possesso di un bene all estero) 20 Capitolo 2

Fonti di Diritto Tributario Da alcuni interventi del Prof. Logozzo

Fonti di Diritto Tributario Da alcuni interventi del Prof. Logozzo Fonti di Diritto Tributario Da alcuni interventi del Prof. Logozzo Potestà legislativa in materia tributaria: Stato e Regioni. Stato: potestà di disciplina del sistema tributario e stabilire i principi

Dettagli

Sapienza Università di Roma

Sapienza Università di Roma Sapienza Università di Roma Il potere di indirizzo dell Amministrazione finanziaria. L interpello tributario. Accertamento e processo Prof.ssa Rossella Miceli a cura di Roberta Corriere Indice PARTE 1

Dettagli

Elementi essenziali dell ordinamen to tributario. Annalisa Pace A.A. 2017/2018

Elementi essenziali dell ordinamen to tributario. Annalisa Pace A.A. 2017/2018 Elementi essenziali dell ordinamen to tributario Annalisa Pace A.A. 2017/2018 DIRITTO TRIBUTARIO: DEFINIZIONE Il diritto tributario studia la corretta applicazione di tutti i tributi, secondo norme fondamentali.

Dettagli

Certezza del diritto: il D.Lgs. n. 128/2015

Certezza del diritto: il D.Lgs. n. 128/2015 Certezza del diritto: il D.Lgs. n. 128/2015 Giorgio Gavelli Settembre 2015 2 BUSO DI DIRITTO Viene introdotto un nuovo articolo nello Statuto dei diritti del contribuente (Legge n. 212/2000), precisamente

Dettagli

I PRINCIPI COSTITUZIONALI

I PRINCIPI COSTITUZIONALI Corso di lezioni di Diritto tributario I PRINCIPI COSTITUZIONALI Università Mediterranea Corso di laurea in Scienze Economiche a.a. 2018-2019 Norme costituzionali in materia fiscale La Costituzione contiene

Dettagli

COMUNE DI PECETTO DI VALENZA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

COMUNE DI PECETTO DI VALENZA PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI PECETTO DI VALENZA PROVINCIA DI ALESSANDRIA REGOLAMENTO AI SENSI DELL ARTICOLO 52 D. LGS. 446/1997 E S.M.I., PER LA VARIAZIONE DELL ALIQUOTA DI COMPARTECIPAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL

Dettagli

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI (Provincia di Cremona) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO

COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI (Provincia di Cremona) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI GERRE DE CAPRIOLI (Provincia di Cremona) REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO Approvato con deliberazione Consiglio Comunale n. 28 del 21/06/2016 1 INDICE Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Materie oggetto

Dettagli

L attuazione della norma tributaria e la dichiarazione

L attuazione della norma tributaria e la dichiarazione L attuazione della norma tributaria e la dichiarazione Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2014/2015 corso di diritto tributario prof. Giuseppe. Zizzo 1 oggetto della lezione l attuazione

Dettagli

IL PRINCIPIO DI RISERVA DI LEGGE (art. 23 Cost.)

IL PRINCIPIO DI RISERVA DI LEGGE (art. 23 Cost.) IL PRINCIPIO DI RISERVA DI LEGGE (art. 23 Cost.) Ai sensi dell art. 23 Cost., Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge. Tale principio ha natura relativa

Dettagli

IL DIRITTO DI INTERPELLO

IL DIRITTO DI INTERPELLO Corso di lezioni di Diritto tributario IL DIRITTO DI INTERPELLO Università Mediterranea Corso di laurea in Scienze Economiche a.a. 2017-2018 Caratteristiche Consiste nella facoltà attribuita al contribuente

Dettagli

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE MODALITÀ DI ESERCIZIO DEL DIRITTO DI INTERPELLO INDICE ART. 1 Fonti, oggetto, definizioni PAG. 3 ART. 2 Presentazione dell

Dettagli

R E G O L A M E N T O S U L D I R I T T O D I I N T E R P E L L O

R E G O L A M E N T O S U L D I R I T T O D I I N T E R P E L L O COMUNE DI TORRECUSO Provincia di Benevento Piazza Antonio Fusco, 1 Tel. 0824/889711 FAX 0824/889732 www.comune.torrecuso.bn.it R E G O L A M E N T O S U L D I R I T T O D I I N T E R P E L L O Approvato

Dettagli

Corso di lezioni di Diritto tributario ABUSO DEL DIRITTO. Università Mediterranea Corso di laurea in Scienze Economiche a.a.

Corso di lezioni di Diritto tributario ABUSO DEL DIRITTO. Università Mediterranea Corso di laurea in Scienze Economiche a.a. Corso di lezioni di Diritto tributario ABUSO DEL DIRITTO Università Mediterranea Corso di laurea in Scienze Economiche a.a. 2016-2017 Elusione vs. Abuso del diritto fiscale Concetti rilevanti: abuso e

Dettagli

Corte di Cassazione, Sezione 3 penale. Sentenza 7 ottobre 2015, n MASSIMA

Corte di Cassazione, Sezione 3 penale. Sentenza 7 ottobre 2015, n MASSIMA Corte di Cassazione, Sezione 3 penale Sentenza 7 ottobre 2015, n. 40272 MASSIMA Reati tributari - Abuso del diritto - Irrilevanza penale delle operazioni abusive (art. 10-bis legge n. 212/2000; D.Lgs n.

Dettagli

DIRITTO TRIBUTARIO E DELL UNIONE EUROPEA (CFU 6)

DIRITTO TRIBUTARIO E DELL UNIONE EUROPEA (CFU 6) DIRITTO TRIBUTARIO E DELL UNIONE EUROPEA (CFU 6) (PROF. DARIA COPPA) PARTE PRIMA DIRITTO TRIBUTARIO - Il diritto tributario: definizione PARTE GENERALE - La classificazione dei tributi: imposta, tassa

Dettagli

I profili elusivi delle operazioni straordinarie

I profili elusivi delle operazioni straordinarie I profili elusivi delle operazioni straordinarie Elusione ed abuso del diritto tributario nelle operazioni straordinarie (Alberto Santi) Profili elusivi delle operazioni straordinarie nel campo dell'imposizione

Dettagli

ALLEGATO A Delibera di C.C. n14 del 18/4/2016 Regolamento Unico delle Entrate modifiche Testo Approvato con delibera C.C. n. 11 del 31/01/2005 Testo Modificato con delibera C.C. n. 121 del 21/12/2005 "

Dettagli

DIRITTO TRIBUTARIO (CFU 6)

DIRITTO TRIBUTARIO (CFU 6) - Il diritto tributario: definizione DIRITTO TRIBUTARIO (CFU 6) (PROF. DARIA COPPA) PARTE GENERALE - La classificazione dei tributi: imposta, tassa e contributo - La classificazione delle imposte (dirette

Dettagli

Abuso del diritto: cosa cambia per il contribuente?

Abuso del diritto: cosa cambia per il contribuente? Ai gentili clienti Loro sedi : cosa cambia per il contribuente? (D.Lgs. n. 128 del 05.08.2015) Gentile cliente, la informiamo che con il D.Lgs. n. 128 del 05.08.2015 il legislatore ha riformato totalmente

Dettagli

INDICE CAPITOLO I LA COSTITUZIONE, LE LEGGI DI REVISIONE COSTITUZIONALE E LE ALTRE LEGGI COSTITUZIONALI

INDICE CAPITOLO I LA COSTITUZIONE, LE LEGGI DI REVISIONE COSTITUZIONALE E LE ALTRE LEGGI COSTITUZIONALI IX Introduzione.... XV CAPITOLO I LA COSTITUZIONE, LE LEGGI DI REVISIONE COSTITUZIONALE E LE ALTRE LEGGI COSTITUZIONALI 1. La Costituzione.... 1 2. Le leggi costituzionali. A) Le leggi di revisione costituzionale.....

Dettagli

L interpello disapplicativo nella disciplina delle società c.d. di comodo

L interpello disapplicativo nella disciplina delle società c.d. di comodo L interpello disapplicativo nella disciplina delle società c.d. di comodo Autore: Nicotra Antonio In: Diritto tributario, Note a sentenza Il caso La vicenda in esame trae origine dal ricorso avverso l

Dettagli

Premessa... pag. 5 PARTE GENERALE

Premessa... pag. 5 PARTE GENERALE Premessa... pag. 5 PARTE GENERALE Capitolo 1 La nozione di tributo e la classificazione dei tributi 1. La definizione di tributo...» 15 2. Classificazione dei tributi...» 16 Capitolo 2 Le fonti del diritto

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio del 9 Settembre 2015 News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi : cosa cambia per il contribuente? (D.Lgs. n. 128 del 05.08.2015) Gentile cliente, la informiamo che con il D.Lgs. n. 128

Dettagli

Provincia di Treviso. Regolamento per l applicazione del diritto di interpello

Provincia di Treviso. Regolamento per l applicazione del diritto di interpello Provincia di Treviso Regolamento per l applicazione del diritto di interpello Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 30 del 30.06.2016 INDICE Articolo 1 - Oggetto del Regolamento...... pag. 3

Dettagli

Risposta n Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente

Risposta n Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente Divisione Contribuenti Direzione Centrale Persone Fisiche, Lavoratori Autonomi ed Enti non Commerciali Risposta n. 157 OGGETTO: Trattamento fiscale dei proventi derivanti da fondi immobiliari esteri Articolo

Dettagli

I TRIBUTI. L art. 53 della Costituzione. Tutti sono tenuti a concorrere alla spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.

I TRIBUTI. L art. 53 della Costituzione. Tutti sono tenuti a concorrere alla spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. I TRIBUTI: IMPOSTE, TASSE E CONTRIBUTI I TRIBUTI Il sistema tributario italiano è regolamentato dalla costituzione e da molte leggi ordinarie. Le fonti costituzionali principali le troviamo nell art. 2

Dettagli

RISOLUZIONE N. 104/E

RISOLUZIONE N. 104/E RISOLUZIONE N. 104/E Direzione Centrale Normativa Roma, 11 ottobre 2010 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 IVA Rimborso da parte del gestore del servizio idrico delle

Dettagli

REGOLAMENTO CARTA DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE

REGOLAMENTO CARTA DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE REGOLAMENTO CARTA DEI DIRITTI DEL CONTRIBUENTE Il presente Regolamento è stato approvato con delibera di Consiglio Provinciale n. 2 del 13/01/2004 e in vigore dall 01.02.2004. 2 INDICE ICE ART. 1 Oggetto

Dettagli

Leggi ordinarie. Atti deliberati dal Parlamento secondo i procedimenti disciplinati dagli artt. 70 ss. Cost.

Leggi ordinarie. Atti deliberati dal Parlamento secondo i procedimenti disciplinati dagli artt. 70 ss. Cost. Leggi ordinarie Atti deliberati dal Parlamento secondo i procedimenti disciplinati dagli artt. 70 ss. Cost. Leggi in senso formale Sono quelle approvate dal Parlamento attraverso il procedimento disciplinato

Dettagli

Gianluca Cristofori. CFC Rules WL FISCALITÀ INTERNAZIONALE

Gianluca Cristofori. CFC Rules WL FISCALITÀ INTERNAZIONALE Gianluca Cristofori CFC Rules WL 1 Art. 167, co. 1, D.P.R. 917/1986 Se un soggetto residente in Italia detiene, direttamente o indirettamente, anche tramite società fiduciarie o per interposta persona,

Dettagli

RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA

RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA RELAZIONE TECNICO-NORMATIVA Parte I. Aspetti tecnico-normativi di diritto interno 1) Obiettivi e necessità dell intervento normativo. Coerenza con il programma di governo. La nuova Convenzione tra Italia

Dettagli

Premessa... pag La definizione di tributo...» Classificazione dei tributi...» 18 Domande per l autovalutazione...

Premessa... pag La definizione di tributo...» Classificazione dei tributi...» 18 Domande per l autovalutazione... Indice sommario Premessa... pag. 5 Parte generale 1. La nozione di tributo e la classificazione dei tributi 1.1. La definizione di tributo...» 17 1.2. Classificazione dei tributi...» 18 Domande per l autovalutazione...»

Dettagli

Premessa... pag La definizione di tributo...» Classificazione dei tributi...» 18 Domande per l autovalutazione...

Premessa... pag La definizione di tributo...» Classificazione dei tributi...» 18 Domande per l autovalutazione... Indice sommario Premessa... pag. 5 Parte generale 1. La nozione di tributo e la classificazione dei tributi 1.1. La definizione di tributo...» 17 1.2. Classificazione dei tributi...» 18 Domande per l autovalutazione...»

Dettagli

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE

REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Città di Campodarsego Provincia di Padova REGOLAMENTO SUL DIRITTO DI INTERPELLO DEL CONTRIBUENTE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 15 del 09-05-2016. Regolamento sul diritto di interpello

Dettagli

Oggetto: Interpello /2002 ART. 11, legge , n. 212.

Oggetto: Interpello /2002 ART. 11, legge , n. 212. RISOLUZIONE N. 140/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 9 maggio 2002 Oggetto: Interpello 954-138/2002 ART. 11, legge 27-7-2000, n. 212. Con l istanza di interpello, inoltrata ai sensi dell

Dettagli

Risoluzione n.185/e. Roma, 24 settembre 2003

Risoluzione n.185/e. Roma, 24 settembre 2003 Risoluzione n.185/e Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 24 settembre 2003 Oggetto: Istanza di interpello ART. 11, legge 27-7-2000, n. 212. Fondo di Previdenza Complementare per il personale

Dettagli

C O M U N E D I T R E M E Z Z I N A Provincia di Como REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE AI TRIBUTI COMUNALI DEL DIRITTO DI INTERPELLO

C O M U N E D I T R E M E Z Z I N A Provincia di Como REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE AI TRIBUTI COMUNALI DEL DIRITTO DI INTERPELLO C O M U N E D I T R E M E Z Z I N A Provincia di Como REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE AI TRIBUTI COMUNALI DEL DIRITTO DI INTERPELLO Approvato con deliberazione di C.C. numero 8 del 31/03/2017 I N D I C

Dettagli

INDICE CAPITOLO I CONSENSO E NEGOZIO COME STRUMENTI DELL AZIONE AMMINISTRATIVA

INDICE CAPITOLO I CONSENSO E NEGOZIO COME STRUMENTI DELL AZIONE AMMINISTRATIVA INDICE Introduzione....................................... XIII CAPITOLO I CONSENSO E NEGOZIO COME STRUMENTI DELL AZIONE AMMINISTRATIVA Rilievi generali sul consenso come modalità di esercizio dell attività

Dettagli

Milano, 29 novembre 2011 CIRCOLARE CLIENTI N. 25/2011 ROBIN HOOD

Milano, 29 novembre 2011 CIRCOLARE CLIENTI N. 25/2011 ROBIN HOOD Milano, 29 novembre 2011 CIRCOLARE CLIENTI N. 25/2011 ROBIN HOOD TAX: MODIFICHE AI PRESUPPOSTI SOGGETTIVI ED OGGETTIVI DI APPLICABILITÁ E DELLA RELATIVA ALIQUOTA PER IL TRIENNIO 2011-2013 PREMESSA L articolo

Dettagli

CIRCOLARE N.26 /E DEL 26/10/2017. Agenzia delle entrate Direzione Centrale Normativa. OGGETTO: Nuovo regime di determinazione dell agevolazione ACE

CIRCOLARE N.26 /E DEL 26/10/2017. Agenzia delle entrate Direzione Centrale Normativa. OGGETTO: Nuovo regime di determinazione dell agevolazione ACE CIRCOLARE N.26 /E DEL 26/10/2017 Agenzia delle entrate Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Nuovo regime di determinazione dell agevolazione ACE 2 INDICE Premessa... 3 1. Preventività delle istanze di

Dettagli

STATUTO DEL CONTRIBUENTE PER IL COMUNE DI FIESOLE

STATUTO DEL CONTRIBUENTE PER IL COMUNE DI FIESOLE REGOLAMENTO COMUNALE n. 61 STATUTO DEL CONTRIBUENTE PER IL COMUNE DI FIESOLE Delibera del Consiglio comunale n. 25 del 1 marzo 2004 INDICE CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI Art. 1 Ambito e scopo dello Statuto

Dettagli

Roma, 14 aprile 2016 Schema-tipo di Regolamento sul Diritto di Interpello

Roma, 14 aprile 2016 Schema-tipo di Regolamento sul Diritto di Interpello Roma, 14 aprile 2016 Schema-tipo di Regolamento sul Diritto di Interpello Premessa L art. 6, co. 6 della legge 11 marzo 2014, n. 23 1, ha delegato il Governo ad introdurre disposizioni per la revisione

Dettagli

RIFORMA DELL INTERPELLO. NOVITA` del D. LGS. N. 156/2015

RIFORMA DELL INTERPELLO. NOVITA` del D. LGS. N. 156/2015 Milano, 6 novembre 2015 CIRCOLARE N. 28/2015 RIFORMA DELL INTERPELLO NOVITA` del D. LGS. N. 156/2015 Il Decreto Legislativo 24 settembre 2015, n. 156 (attuativo della Legge delega fiscale 11 marzo 2014,

Dettagli

Relazione tecnico-normativa

Relazione tecnico-normativa Relazione tecnico-normativa Parte I. Aspetti tecnico-normativi di diritto interno 1) Obiettivi e necessità dell intervento normativo. Coerenza con il programma di governo. La Convenzione di cui si relaziona

Dettagli

Pubblicità delle risposte fornite in relazione alle istanze di interpello e consulenza giuridica IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE

Pubblicità delle risposte fornite in relazione alle istanze di interpello e consulenza giuridica IL DIRETTORE DELL AGENZIA DISPONE Prot. n. 185630/2018 Pubblicità delle risposte fornite in relazione alle istanze di interpello e consulenza giuridica IL DIRETTORE DELL AGENZIA In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate

Dettagli

CORSO DI DIRITTO PRIVATO

CORSO DI DIRITTO PRIVATO CORSO DI DIRITTO PRIVATO Anno Accademico 2010/2011 Prof. Francesco Scaglione Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale Università degli Studi di Perugia 1 TESTI 1) F. Galgano, Istituzioni

Dettagli

RISOLUZIONE N. 242/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 19 luglio 2002

RISOLUZIONE N. 242/E. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 19 luglio 2002 RISOLUZIONE N. 242/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 19 luglio 2002 Oggetto: Interpello art. 21, comma 9, legge 30 dicembre 1991, n. 413 Trasferimento di partecipazioni dalla sfera istituzionale

Dettagli

Comune di Floridia (Provincia di Siracusa)

Comune di Floridia (Provincia di Siracusa) Comune di Floridia (Provincia di Siracusa) Regolamento comunale per l applicazione dell addizionale sul reddito delle persone fisiche DELIBERATO DAL CONSIGLIO COMUNALE NELLA SEDUTA DEL 27 MARZO 2008 CON

Dettagli

Statuto dei Diritti del Contribuente

Statuto dei Diritti del Contribuente COMUNE DI SQUILLACE -Prov. di Catanzaro- Statuto dei Diritti del Contribuente (Approvato con delibera di C.C. n. 8 del 29 giugno 2001) (Aggiornato con delibera di C.C. n. 29 del 20 settembre 2002) Articolo

Dettagli

Sapienza Università di Roma

Sapienza Università di Roma Sapienza Università di Roma Elusione fiscale ed abuso del diritto Accertamento e processo Dott.ssa Roberta Corriere Indice PARTE 1 - L elusione fiscale L elusione fiscale L inesistenza di clausole generali

Dettagli

INDICE-SOMMARIO. Capitolo I CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE IN TEMA DI ACCOLLO DEL DEBITO D IMPOSTA

INDICE-SOMMARIO. Capitolo I CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE IN TEMA DI ACCOLLO DEL DEBITO D IMPOSTA INDICE-SOMMARIO Prefazione... ix Capitolo I CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE IN TEMA DI ACCOLLO DEL DEBITO D IMPOSTA 1.1. La collocazione sistematica dell accollo tra gli istituti preordinati all estinzione

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE

INDICE SOMMARIO. Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE INDICE SOMMARIO Premessa... pag. V Premessa alla dodicesima edizione...» XI I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE Capitolo 1 IL DIRITTO 1. Le regole prescrittive... pag. 1 2. Regole e sanzioni...»

Dettagli

Le fonti del diritto. Le fonti del diritto. Fonti di produzione e fonti sulla produzione LE FONTI DEL DIRITTO: DEFINIZIONI

Le fonti del diritto. Le fonti del diritto. Fonti di produzione e fonti sulla produzione LE FONTI DEL DIRITTO: DEFINIZIONI Fonti di produzione e fonti sulla produzione La Costituzione come fonte e come fonte sulle fonti Fonti primarie e fonti secondarie I criteri per ordinare le fonti del diritto Abrogazione, interpretazione,

Dettagli

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

Con l interpello specificato in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO Divisione Contribuenti Direzione Centrale Persone fisiche, lavoratori autonomi ed enti non commerciali Risposta n. 82 OGGETTO: Assegni per lo svolgimento della leva civica volontaria regionale. Redditi

Dettagli

STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE Amministrazione, Finanza e Controllo - Fiscale Strategia Fiscale STRATEGIA FISCALE DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 1 Il presente documento definisce la strategia fiscale,

Dettagli

CAPO I PRINCIPI GENERALI CAPO II IMPOSTA SULLE PERSONE FISICHE. Sezione I Disposizioni generali e principi informatori

CAPO I PRINCIPI GENERALI CAPO II IMPOSTA SULLE PERSONE FISICHE. Sezione I Disposizioni generali e principi informatori Introduzione... V Parte prima LE IMPOSTE SUI REDDITI CAPO I PRINCIPI GENERALI 1. La classificazione delle imposte... 3 2. Nozione di reddito... 4 3. La riforma tributaria: principi ispiratori... 6 4. Le

Dettagli

Il DIRETTORE GENERALE del Dipartimento delle finanze del Ministero dell economia e delle finanze

Il DIRETTORE GENERALE del Dipartimento delle finanze del Ministero dell economia e delle finanze Decreto del Ministero dell economia e delle finanze recante Disposizioni di attuazione dell articolo 41 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010,

Dettagli

INDICE. Avvertenza... pag. XI INTRODUZIONE SEZIONE I PROFILI TEORICO-GENERALI

INDICE. Avvertenza... pag. XI INTRODUZIONE SEZIONE I PROFILI TEORICO-GENERALI INDICE Avvertenza... pag. XI INTRODUZIONE SEZIONE I PROFILI TEORICO-GENERALI 1. Premessa...... pag. 1 2. La crisi del modello tradizionale di fonte del diritto.......» 3 3. La crisi delle fonti nazionali.........»

Dettagli

INDICE SOMMARIO I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE CAPITOLO 1 IL DIRITTO CAPITOLO 2 LE NORME E LA LORO APPLICAZIONE

INDICE SOMMARIO I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE CAPITOLO 1 IL DIRITTO CAPITOLO 2 LE NORME E LA LORO APPLICAZIONE INDICE SOMMARIO Premessa... pag. V Dalla premessa alla tredicesima edizione...» XI Dalla premessa alla dodicesima edizione...» XV I IL DIRITTO, I SOGGETTI, GLI ATTI. NOZIONI DI BASE CAPITOLO 1 IL DIRITTO

Dettagli

INDICE INTRODUZIONE. Capitolo Primo LA NOZIONE DI TRIBUTO. Capitolo Secondo LE FONTI NORMATIVE DEL SISTEMA TRIBUTARIO. Parte Prima

INDICE INTRODUZIONE. Capitolo Primo LA NOZIONE DI TRIBUTO. Capitolo Secondo LE FONTI NORMATIVE DEL SISTEMA TRIBUTARIO. Parte Prima INTRODUZIONE Capitolo Primo LA NOZIONE DI TRIBUTO 1. L ampio genus delle prestazioni imposte 3 2. La nozione di tributo 4 Capitolo Secondo LE FONTI NORMATIVE DEL SISTEMA TRIBUTARIO 1. Premessa 9 2. Il

Dettagli

OGGETTO: Istanza di interpello -ART.11, legge 27 luglio 2000, n.212. Società Alfa S.p.A.-

OGGETTO: Istanza di interpello -ART.11, legge 27 luglio 2000, n.212. Società Alfa S.p.A.- RISOLUZIONE N. 144/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 20 dicembre 2006 OGGETTO: Istanza di interpello -ART.11, legge 27 luglio 2000, n.212. Società Alfa S.p.A.- Con l interpello specificato

Dettagli

INDICE INTRODUZIONE. Sezione I PROFILI TEORICO-GENERALI

INDICE INTRODUZIONE. Sezione I PROFILI TEORICO-GENERALI INDICE Presentazione... pag. XIII INTRODUZIONE Sezione I PROFILI TEORICO-GENERALI 1. Premessa... pag. 1 2. La crisi del modello tradizionale di fonte del diritto...» 3 3. La crisi delle fonti nazionali...»

Dettagli

Corso formazione revisori Torino, 8 aprile 2016 REGOLAMENTO DEI TRIBUTI LOCALI

Corso formazione revisori Torino, 8 aprile 2016 REGOLAMENTO DEI TRIBUTI LOCALI 1 Corso formazione revisori Torino, REGOLAMENTO DEI TRIBUTI LOCALI Anna Maria Mangiapelo 2 RIFERIMENTI NORMATIVI TUEL 267/2000 Art. 7 REGOLAMENTI il comune e la provincia adottano regolamenti nelle materie

Dettagli

RISOLUZIONE N. 112/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 112/E QUESITO RISOLUZIONE N. 112/E Roma, 13 ottobre 2006 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Oggetto: Istanza di interpello. Unione Industriale della Provincia di Alfa.. Art. 19, comma 4-bis, del Tuir. Trattamento

Dettagli

LA RIFORMA DEI POTERI DI CUI AGLI ARTT. 32 DPR N. 600/1973 E 51 DEL D.P.R. N. 633/1972. I POTERI DEGLI UFFICI E LO STATUTO DEL CONTRIBUENTE

LA RIFORMA DEI POTERI DI CUI AGLI ARTT. 32 DPR N. 600/1973 E 51 DEL D.P.R. N. 633/1972. I POTERI DEGLI UFFICI E LO STATUTO DEL CONTRIBUENTE Seminario di formazione LE INDAGINI FINANZIARIE Milano, 1 luglio 2008 LA RIFORMA DEI POTERI DI CUI AGLI ARTT. 32 DPR N. 600/1973 E 51 DEL D.P.R. N. 633/1972. I POTERI DEGLI UFFICI E LO STATUTO DEL CONTRIBUENTE

Dettagli

MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N.

MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. MODIFICA DEL REGOLAMENTO PER L APPLICAZIONE DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL IRPEF APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. DEL INDICE Art. 1 - Oggetto e scopo del regolamento Art. 2 - Potestà regolamentare

Dettagli

RISOLUZIONE N. 134/E

RISOLUZIONE N. 134/E RISOLUZIONE N. 134/E Agenzia delle entrate Direzione Centrale Normativa Roma, 26/10/2017 OGGETTO: Interpello art. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Imputazione degli utili al convivente di fatto che presta

Dettagli

I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario

I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario I principi di legalità e di irretroattività nel sistema sanzionatorio tributario Autore: Ilaria Leccese In: Diritto tributario Nel sistema sanzionatorio tributario, riformato con la pubblicazione in Gazzetta

Dettagli

Risoluzione n. 76/E QUESITO

Risoluzione n. 76/E QUESITO Risoluzione n. 76/E Direzione Centrale Normativa Roma, 27luglio 2011 OGGETTO: Interpello. Applicabilità delle agevolazioni fiscali per i trasferimenti di fondi rustici siti in territori montani alle sentenze

Dettagli

RISOLUZIONE N. 68/E. Con l interpello in esame, concernente l interpretazione dell articolo 32 del DPR n. 601 del 1973, è stato esposto il seguente:

RISOLUZIONE N. 68/E. Con l interpello in esame, concernente l interpretazione dell articolo 32 del DPR n. 601 del 1973, è stato esposto il seguente: RISOLUZIONE N. 68/E Roma, 3 luglio 2014 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Istanza di Interpello - Cessioni a titolo gratuito al Comune, di aree ed opere di urbanizzazione Applicabilità dell articolo

Dettagli

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale

Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 229 15.07.2016 Interpello abbreviato Decreto Mef del 15 giugno 2016 Categoria: Contenzioso Sottocategoria: Interpello Nei giorni scorsi è stato

Dettagli

SOMMARIO. Capitolo I GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE E RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE TRA STATI: GENERALITÀ

SOMMARIO. Capitolo I GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE E RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE TRA STATI: GENERALITÀ SOMMARIO Capitolo I GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE E RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE TRA STATI: GENERALITÀ 1.1 Premessa... 3 1.2 Gli strumenti di risoluzione delle controversie tra Stati... 4 1.2.1 Cenni

Dettagli

Al Sindaco Al Responsabile dell Ufficio Tributi del Comune di

Al Sindaco Al Responsabile dell Ufficio Tributi del Comune di Al Sindaco Al Responsabile dell Ufficio Tributi del Comune di L AUTONOMIA IMPOSITIVA LOCALE NELLA NUOVA CARTA COSTITUZIONALE L autonomia finanziaria degli enti locali è sancita dal secondo comma dell art.

Dettagli

DIRITTO TRIBUTARIO. Dr. Maurizio Tambascia. Il Sistema Tributario Italiano

DIRITTO TRIBUTARIO. Dr. Maurizio Tambascia. Il Sistema Tributario Italiano DIRITTO TRIBUTARIO Dr. Maurizio Tambascia Il Sistema Tributario Italiano Nozione di Tributo. E un istituto giuridico che realizza il concorso di tutti al finanziamento della spesa pubblica attraverso una

Dettagli

RISOLUZIONE n. 152/E del 15 aprile 2008

RISOLUZIONE n. 152/E del 15 aprile 2008 RISOLUZIONE n. 152/E del 15 aprile 2008 OGGETTO: ISTANZA DI INTERPELLO /2007 - ARTICOLO 11, LEGGE 27 LUGLIO 2000, N. 212. - DPR N 917/1986 ART. 174 FUSIONE ENTI DIVERSI DALLE SOCIETÀ Con istanza presentata

Dettagli

CIRCOLARE N. 31/E. Roma, 06 giugno 2005

CIRCOLARE N. 31/E. Roma, 06 giugno 2005 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso CIRCOLARE N. 31/E Roma, 06 giugno 2005 OGGETTO: ulteriori chiarimenti in merito al secondo modulo di riforma dell imposta sul reddito delle persone fisiche -

Dettagli

Premessa... pag 5 Presentazione... 7

Premessa... pag 5 Presentazione... 7 Premessa.... pag 5 Presentazione.... 7 1. Gli accertamenti con adesione......................................... 23 1.1. L accertamento con adesione........................................... 23 1.2. Il

Dettagli

RISOLUZIONE N. 101/E. Roma, 03/11/2016

RISOLUZIONE N. 101/E. Roma, 03/11/2016 RISOLUZIONE N. 101/E Direzione Centrale Normativa Roma, 03/11/2016 OGGETTO: Interpello articolo 11, comma 1, lett.c), legge 27 luglio 2000, n. 212 Scissione e conseguente trasformazione della sola beneficiaria

Dettagli

GLI STRUMENTI DI CONSULTAZIONE PREVENTIVA PER LE IMPRESE CON ATTIVITA INTERNAZIONALE

GLI STRUMENTI DI CONSULTAZIONE PREVENTIVA PER LE IMPRESE CON ATTIVITA INTERNAZIONALE GLI STRUMENTI DI CONSULTAZIONE PREVENTIVA PER LE IMPRESE CON ATTIVITA INTERNAZIONALE Novità in materia di: rulinginternazionale, interpello sui nuovi investimenti, interpello CFC I Lunedì dell Ordine 15

Dettagli

Diritto Tributario. Fonti del diritto tributario ed efficacia delle norme tributarie

Diritto Tributario. Fonti del diritto tributario ed efficacia delle norme tributarie Diritto Tributario Fonti del diritto tributario ed efficacia delle norme tributarie BIBLIOGRAFIA: F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Vol. 1: Parte generale, Roma, Utet, 2012; G. Marongiu e

Dettagli

INDICE CAPITOLO 1 FEDERALISMO FISCALE E PRINCIPI COMUNITARI. QUESTIONI GENERALI E SISTEMATICHE

INDICE CAPITOLO 1 FEDERALISMO FISCALE E PRINCIPI COMUNITARI. QUESTIONI GENERALI E SISTEMATICHE Nota sistematica sui riferimenti ai Trattati dell Unione europea............ XVII Premessa generale.................................... 1 CAPITOLO 1 FEDERALISMO FISCALE E PRINCIPI COMUNITARI. QUESTIONI

Dettagli

Regolamento Comunale per l applicazione dell addizionale comunale all I.R.P.E.F.

Regolamento Comunale per l applicazione dell addizionale comunale all I.R.P.E.F. COMUNE DI PIEVE PORTO MORONE Provincia di Pavia Viale Caduti n. 9 27017 Pieve Porto Morone (PV) Tel. 0382 718034 - Fax 0382 728046 Regolamento Comunale per l applicazione dell addizionale comunale all

Dettagli

COMUNE di THIESI Provincia di Sassari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI

COMUNE di THIESI Provincia di Sassari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI COMUNE di THIESI Provincia di Sassari REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL DIRITTO DI INTERPELLO IN MATERIA DI TRIBUTI LOCALI ARTICOLO 1 OGGETTO DEL DIRITTO DI INTERPELLO ARTICOLO 2 ISTANZA DI INTERPELLO

Dettagli

Nozione di atto amministrativo. Elementi (di sostanza) Elementi (quanto alla forma) L. 241/90. Atti amministrativi 1

Nozione di atto amministrativo. Elementi (di sostanza) Elementi (quanto alla forma) L. 241/90. Atti amministrativi 1 Nozione di atto amministrativo ATTO E PROVVEDIMENTO AMMINISTRATIVO UNA DICHIARAZIONE DI VOLONTÀ, DI DESIDERIO, DI CONOSCENZA, DI GIUDIZIO, COMPIUTA DA UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NELL'ESERCIZIO DI UNA

Dettagli

ANALISI TECNICO-NORMATIVA

ANALISI TECNICO-NORMATIVA ANALISI TECNICO-NORMATIVA SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE NORME DI ADEGUAMENTO DELLA NORMATIVA NAZIONALE ALLE DISPOSIZIONI DEL REGOLAMENTO (UE) 2015/760 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO, DEL

Dettagli

Rispo n. Risposta n. 122

Rispo n. Risposta n. 122 Divisione Contribuenti Direzione Centrale Persone Fisiche, Lavoratori Autonomi ed Enti non Commerciali Rispo n. Risposta n. 122 OGGETTO: Applicabilità del meccanismo della scissione dei pagamenti nei casi

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F.

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. COMUNE DI FERNO PROVINCIA DI Varese Via Aldo Moro, n 3 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ADDIZIONALE COMUNALE ALL I.R.P.E.F. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. del 1 INDICE Art. 1 -

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n.

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n. RISOLUZIONE N.421/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del

Dettagli

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n.

OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del decreto legislativo n. RISOLUZIONE N.421/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 05 novembre 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Previdenza complementare articolo 14 del

Dettagli

Regolamento comunale sulla disciplina del diritto di interpello e di mediazione in ambito tributario

Regolamento comunale sulla disciplina del diritto di interpello e di mediazione in ambito tributario Regolamento comunale sulla disciplina del diritto di interpello e di mediazione in ambito tributario Art. 1 Ambito di applicazione e finalità del regolamento Le norme del presente regolamento hanno lo

Dettagli