C.I.C. (CERTIFICATO CITES INTRACOMUNITARIO) ALLEGATO V - REGOLAMENTO (CE) N. 865/2006. Miniguida
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1 C.I.C. (CERTIFICATO CITES INTRACOMUNITARIO) ALLEGATO V - REGOLAMENTO (CE) N. 865/2006 Miniguida A cura di Antonio Romeo Maurizio Bellavista Roberto Ferone
2 C.I.C. In dettaglio A 1. Nome e indirizzo completi del titolare del certificato, ad esclusione dei rappresentanti. In alcuni stati, tipo la Francia, è possibile inserire un codice al posto del nome per il diritto alla privacy 2. Da compilarsi esclusivamente qualora la licenza di importazione prescriva il luogo in cui gli esemplari in questione devono essere custoditi, o qualora esemplari prelevati dall'ambiente naturale di uno Stato membro debbano obbligatoriamente essere custoditi presso un indirizzo autorizzato. Qualsiasi spostamento dal luogo indicato, ad eccezione di quelli motivati da urgenti cure veterinarie e sempre che l'esemplare venga riportato direttamente nel luogo prescritto, è subordinato alla preventiva autorizzazione del competente organo di gestione (cfr. casella 19). Questa casella, se il cites commerciale (es. fonte C o D), è vuota! 4. La descrizione dev'essere il più possibile precisa e deve comprendere uno dei codici a tre lettere di cui all'allegato VII del regolamento (CE) n. 865/2006 [recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio]. Il codice per le testuggini è (LIV). Qui vengono inserite le caratteristiche dell'esemplare, sesso, data di nascita, tipo di marcaggio fotografico con num. di scheda o microchip con num. di chip. Importante è controllare che il num di microchip coincida!!!
3 5/6. Indicare la quantità o la massa netta utilizzando le unità di misura di cui all'allegato VII del regolamento (CE) n. 865/2006. Nei CIC cumulativi qui viene segnalato il numero totale e nella casella 4 il num. di microchip dei vari esemplari o il num. delle loro schede fotografiche. 7. Indicare il numero dell'appendice CITES (I, II o III) in cui la specie era iscritta alla data del rilascio del certificato. 8. Indicare la lettera (A, B o C) dell'allegato del regolamento (CE) n. 338/97 in cui la specie era iscritta alla data del rilascio del certificato. 9. Utilizzare uno dei seguenti codici per indicare l'origine: W Esemplari prelevati dall'ambiente naturale R Esemplari aventi origine da un'operazione di allevamento (ranching) D Animali di cui all'allegato A allevati in cattività per fini commerciali e piante dell'allegato A riprodotte artificialmente per fini commerciali nei modi previsti dal capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da essi derivati A Piante dell'allegato A riprodotte artificialmente per fini non commerciali e piante degli allegati B e C riprodotte artificialmente nei modi previsti dal capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da esse derivati. C Animali dell'allegato A allevati in cattività per fini non commerciali e animali degli allegati B e C allevati in cattività nei modi previsti dal capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da essi derivati. F Animali nati in cattività, ma per i quali non ricorrono i presupposti per l'applicazione del capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da essi derivati I Esemplari confiscati o sequestrati (1) O Esemplari pre- convenzione (1) U Origine sconosciuta (deve essere motivata) L origine non ci dice se quell animale ed il suo certificato sono alieabili o meno, di solito le fonti commerciali sono la D e la C ma esistono certificati in fonte W o F esentati dal divieto di commerciabilità (casella 19 2) Il paese d'origine è quello in cui gli esemplari sono stati prelevati dall'ambiente naturale o in cui sono nati e sono stati allevati in cattività o sono stati riprodotti artificialmente.
4 C.I.C. In dettaglio B Lo Stato membro di importazione è, ove è applicabile, lo Stato membro che ha rilasciato la licenza di importazione per gli esemplari in questione. 16. Il nome scientifico deve corrispondere alla nomenclatura contenuta nelle opere di cui all'allegato VIII del regolamento (CE) n. 865/ Nome comune della specie. 18. La maggior parte dei cites alienabili (commerciali) sono di soggetti nati o allevati in cattività o riprodotti artificialmente (casella 3) ma questo non è obbligatorio.
5 C.I.C. In dettaglio C 19. E' fondamentale, per essere commerciabile, che la casella num. 2 sia selezionata. 20. Qui vengono inserite le annotazioni particolari (tipo il certificato è valido fino al raggiungimento da parte dell animale dei 10cm di carapace ecc.) Se è barrata la casella (circolare 4/2011 dal 15 feb 2011 per tutti i cites fotografici sarà così) il cites può essere acquistato solo dal titolare (casella 1) e subito dopo convertito a nome dell'acquirente.
6 Is truzioni e S piegazioni Ufficiali (reg. CE 865/2006) 1. Indicare nome e indirizzo completi del titolare del certificato, ad esclusione dei rappresentanti. 2. Da compilarsi esclusivamente qualora la licenza di importazione prescriva il luogo in cui gli esemplari in questione devono essere custoditi, o qualora esemplari prelevati dall'ambiente naturale di uno Stato membro debbano obbligatoriamente essere custoditi presso un indirizzo autorizzato. Qualsiasi spostamento dal luogo indicato, ad eccezione di quelli motivati da urgenti cure veterinarie e sempre che l'esemplare venga riportato direttamente nel luogo prescritto, è subordinato alla preventiva autorizzazione del competente organo di gestione (cfr. casella 19). 4. La descrizione dev'essere il più possibile precisa e deve comprendere uno dei codici a tre lettere di cui all'allegato VII del regolamento (CE) n. 865/2006 [recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 338/97 del Consiglio relativo alla protezione di specie della flora e della fauna selvatiche mediante il controllo del loro commercio]. 5/6. Indicare la quantità o la massa netta utilizzando le unità di misura di cui all'allegato VII del regolamento (CE) n. 865/ Indicare il numero dell'appendice CITES (I, II o III) in cui la specie era iscritta alla data del rilascio del certificato. 8. Indicare la lettera (A, B o C) dell'allegato del regolamento (CE) n. 338/97 in cui la specie era iscritta alla data del rilascio del certificato. 9. Utilizzare uno dei seguenti codici per indicare l'origine: W Esemplari prelevati dall'ambiente naturale R Esemplari aventi origine da un'operazione di allevamento (ranching) D Animali di cui all'allegato A allevati in cattività per fini commerciali e piante dell'allegato A riprodotte artificialmente per fini commerciali nei modi previsti dal capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da essi derivati A Piante dell'allegato A riprodotte artificialmente per fini non commerciali e piante degli allegati B e C riprodotte artificialmente nei modi previsti dal capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da esse derivati C Animali dell'allegato A allevati in cattività per fini non commerciali e animali degli allegati B e C allevati in cattività nei modi previsti dal capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da essi derivati F Animali nati in cattività, ma per i quali non ricorrono i presupposti per l'applicazione del capo XIII del regolamento (CE) n. 865/2006, nonché parti o prodotti da essi derivati I Esemplari confiscati o sequestrati (1) O Esemplari pre- convenzione (1) U Origine sconosciuta (deve essere motivata)
7 Il paese d'origine è quello in cui gli esemplari sono stati prelevati dall'ambiente naturale o in cui sono nati e sono stati allevati in cattività o sono stati riprodotti artificialmente Lo Stato membro di importazione è, ove è applicabile, lo Stato membro che ha rilasciato la licenza di importazione per gli esemplari in questione. 16. Il nome scientifico deve corrispondere alla nomenclatura contenuta nelle opere di cui all'allegato VIII del regolamento (CE) n. 865/2006.
8 C.I.C. Esempi Utili Come potete notare i C.I.C. francesi con marcatura fotografica hanno barrata la casella 20 (certificato valido solo per il titolare del presente in casella 1). Questi certificati per essere validi in Italia devono essere acquistati, con regolare prova d acquisto, direttamente dal titolare e riconvertiti in italiano.
9 "il certificato vale solo se abbinato alla relativa scheda fotografica, ed è valido fino al raggiungimento dei 10cm di carapace dopo è necessario inserire il microchip ed aggiornare il certificato. Questo documento è valido per una sola transazione al di fuori dell'ungheria."
10 In alcuni cites sloveni è riportata la fascia di dimensioni (lunghezza del carapace) a cui il soggetto appartiene al momento della richiesta del certificato.
11 C.I.C. Repubblica Ceca fonte O-F commerciale Casella 18-7 viene selezionata per i wild o comunque quelli detenuti prima che andasse in vigore l'attuale normativa, del resto è nata nel 1989 Casella 19-2 questo cites e l'animale a cui fa riferimento sono commerciabili
12 C.I.C. fonte F non commerciabile
13 C.I.C. fonte F non commerciabile Nella casella 2 è presente l indirizzo in cui dovrà essere detenuto l animale. L animale non è nato in cattività e non è esente dal divieto di commerciabilità. Il presente certificato è valido solo fino al raggiungimento dei 15cm poi va innovato con l inserimento del microchip.
14 Esempio di Cites Azzurro, questi certificati venivano emessi prima che andasse in vigore l attuale normativa, gli animali non presentavano nessun marcaggio e non è certa la conversione in un C.I.C commercialmente valido, specie se chi richiede l aggiornamento non è il titolare del suddetto documento.
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